ilTorinese

Gara quasi decisiva per la Juve! 24esima di campionato

Sabato 26 febbraio ore 20.45
Verona-Juventus

 

Contro gli scaligeri di Juric sarà fondamentale vincere tenendo
conto anche del match contro il Napoli ancora da recuperare, per la Vecchia Signora c’è ancora qualche chance per tornare in corsa e provare a vincere il decimo scudetto consecutivo,37 esimo totale contando anche sui diversi scontri diretti in cui saranno impegnate, non solo le milanesi, ma anche le inseguitrici, come Atalanta, Lazio, Roma e gli stessi partenopei. Per la prima volta dopo parecchie settimane, la Juventus ha potuto concentrarsi esclusivamente sull’importante sfida di sabato sera, che giunge in concomitanza con il match clou di giornata, ovvero Roma-Milan, partita che i bianconeri osserveranno con particolare attenzione poiché potrebbe segnare la svolta definitiva della stagione del club piemontese.

Vincenzo Grassano

Sempre più grave la situazione sportiva in casa Toro

Torino-Sassuolo di domani è stata ufficialmente rinviata. La Lega ha preso atto di quanto comunicato dalla ASL-Torino1, che sta seguendo il focolaio scoppiato al Filadelfia, e ha cancellato l’anticipo del venerdì: la partita è stata riprogrammata per il 17 marzo alle 15. Resta in piedi, al momento, Lazio-Torino di martedì prossimo.

Da oggi fino a lunedì sera nessuna certezza neanche per la disputa della gara sopra citata, prevista per martedì 2 marzo ore 18.30 tutto ciò in base alla evoluzione della situazione contagi. I calciatori granata positivi al virus sono sette, più due tesserati dello staff. Non tutti sono asintomatici. E’ stata accertata la presenza in qualche caso della variante inglese del Covid-19 e questo dato determina una maggiore cautela da parte delle autorità sanitarie.
Anche il centrocampista Baselli è positivo al covid e così salgono a 7 i calciatori granata indisponibili.

Vincenzo Grassano 

Turismo e mobilità elettrica in onda a Parlaconme

Giovedì 25 febbraio la puntata di PARLACONME su Radiovidanetwork è dedicata al turismo capace di coniugare la mobilità elettrica e la sostenibilità alla cultura e all’enogastronomia

Il turismo presente, la cultura, la mobilità elettrica e l’enogastronomia sono gli argomenti della puntata di giovedì 25 febbraio di PARLACONME, in onda dalle 18 alle 19, sulla radio web Radiovidanetwork, programma condotto ogni giovedì dalla Agrifood & Organic Specialist Simona Riccio.
Prenderanno parte alla trasmissione Francesco Paolo Russo, Founder &Ceo di To Be srl; Nino Geraci, Ceo & Founder presso X Move- Founder#EviaggioItaliano, Daniele Invernizzi, Presidente eV-Now e Vicepresidente di Tesla Owners Italia e Federica Musto, addetta stampa e specialista in Eventi e Comunicazione.
#EViaggioItaliano rappresenta l’inedito tour su veicoli elettrici alla scoperta delle eccellenze italiane.
Nel corso della trasmissione i vari interventi saranno rivolti a riflettere su come il turismo debba essere un elemento chiave per rilanciare l’Italia nel post pandemia. Il nostro Paese dovrà, infatti, differenziarsi sul piano internazionale grazie ad un turismo incentrato sul concetto totale di sostenibilità, coniugando cultura, natura, tecnologia e enogastronomia. Durante le puntata verrà spiegato in modo approfondito il progetto #EViaggioItaliano da chi lo ha ideato, sia dal punto di vista delle motivazioni che ne sono alla base, sia degli obiettivi prefissati, dello svolgimento del tour, della sua organizzazione e delle figure coinvolte.

Mara Martellotta

Per ascoltare la trasmissione ci si può collegare
Al sito di Radiovidanetwork www.vidanetwork.it
Oppure scaricare la app ufficiale Radio Vida Network per Ios e Android
Su speaker Alexa e Google Home
Replica il giorno successivo venerdì alle ore 9
E il sabato della settimana successiva alle ore 11.30

Aste giudiziarie, la Guardia di Finanza scopre illeciti sugli immobili

La Guardia di Finanza di Torino, al termine di un’indagine durata oltre un anno, coordinata dal Procuratore Aggiunto, Enrica Gabetta, e diretta dal Pubblico Ministero Laura Longo della locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari interdittive nei confronti di 3 agenti immobiliari torinesi accusati di aver turbato il regolare svolgimento delle aste giudiziarie immobiliari.

Le investigazioni svolte dai finanzieri anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno disvelato come i due soci e il rappresentante legale di un’impresa immobiliare con sede nel capoluogo piemontese, attraverso la pubblicazione sul proprio sito web di annunci riguardanti decine di immobili soggetti a procedure di aggiudicazione mediante aste giudiziarie a un prezzo di vendita sensibilmente inferiore rispetto a quello indicato dal Tribunale di Torino, disincentivavano la partecipazione all’incanto dei soggetti interessati all’investimento con la promessa di significativi risparmi se, invece, avessero trattato l’acquisto con l’agenzia.

Grazie all’intervento degli immobiliaristi, le previste aste di aggiudicazione andavano deserte con la conseguente riduzione automatica del prezzo di vendita degli immobili e il correlato danno arrecato ai soggetti attinti dalle singole procedure esecutive ovvero ai debitori proprietari degli immobili in vendita.

In un’occasione, i finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano hanno simulato l’interessamento all’acquisto di un immobile fissando un appuntamento per la visione dello stabile. Dal colloquio hanno ottenuto la conferma che l’agenzia era solita interporsi in “maniera scorretta” nelle procedure di vendita sia svolgendo un ruolo di intermediazione immobiliare, non consentito, sia utilizzando appositi stratagemmi come quello di fissare un incontro con l’Istituto Vendite Giudiziarie per visionare gli appartamenti alla stregua di qualsiasi privato cittadino, ma di fatto procedendo, poi, nella sua veste di agenzia immobiliare ovvero accompagnando la reale persona interessata all’acquisto e percependo un compenso per la relativa mediazione.

All’esito degli accertamenti esperiti, è emerso, altresì, che gli indagati, nonostante l’esito delle attività investigative e la notifica del rinvio a giudizio, a distanza di un anno hanno continuato nella loro attività illecita, così da indurre il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Torino a emettere, su richiesta del magistrato inquirente, l’ordinanza di applicazione delle misure cautelari interdittive del divieto, per 12 mesi, sia di esercitare la professione di agenti immobiliari sia di pubblicizzare, sul sito della società, appartamenti oggetto di vendita mediante procedura pubblica dell’Autorità giudiziaria.

L’operazione della Guardia di Finanza di Torino si inserisce nel quadro delle rinnovate linee strategiche dell’azione del Corpo volte a contrastare ogni illecito connesso al corretto svolgimento delle procedure pubbliche a danno del bilancio dello Stato e a tutela dei cittadini, in particolare di quella fascia di popolazione che, causa il mancato reperimento delle risorse finanziarie necessarie per corrispondere agli impegni assunti, ha dovuto porre in vendita la propria abitazione.

Strisce pedonali sbiadite in corso Grosseto

Caro Direttore, diversi cittadini mi hanno segnalato ed ho constatato con sopralluogo insieme ad una delegazione di essi che le strisce pedonali in corso Grosseto angolo via Confalonieri sono sbiadite, di conseguenza il passaggio dei pedoni è pericoloso.

I cittadini di Madonna di Campagna non solo convivono ormai da anni con il cantiere, ma da diversi mesi devono attraversare con timore e sperare che le auto in transito vedano i passaggi pedonali.
Su quasi tutto il corso le strisce pedonali sono sbiadite, tranne in pochi punti, bisogna intervenire subito per la sicurezza di tutti”.
 Paolo Biccari, cittadino attivo della circoscrizione 5

Covid, Torino e Piemonte verso la zona arancione

È probabile che il Piemonte torni arancione da lunedì 

La regione e il suo capoluogo sono rimasti quattro settimane in zona gialla, ma dalla prossima settimana – si saprà ufficialmente solo oggi –  potrebbe esserci una nuova stretta con bar in funzione solo per l’asporto e divieto di spostarsi da un comune all’altro. Infatti i contagi settimanali monitorati  dal ministero della Salute e dal Comitato tecnico scientifico, dal 15 al 21 febbraio, sono 5744, aumentati  rispetto ai 5127 di quella prima . L’indice Rt che si era fermato a 0,96 è ora in avvicinamento a quota 1, in base alla quale scattano le restrizioni.

Forza Italia si congratula con il viceministro Pichetto

“Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per la squadra di azzurri che si è andata ad aggiungere al Governo Draghi.
Forza Italia ha ancora una volta espresso una classe dirigente di qualità. Siamo certi che Gilberto Pichetto come viceministro e Francesco Battistoni, Deborah Bergamini, Giuseppe Moles, Giorgio Mulè e Francesco Paolo Sisto quali nuovi sottosegretari rappresenteranno un presidio fondamentale affinché si dia attuazione ai valori, ai programmi e alle priorità di Forza Italia. E’ un momento storico complicato e quindi facciamo un in bocca al lupo speciale ad ognuno di loro per il gravoso compito che assumono da questa sera”. Ad affermarlo il coordinatore regionale degli azzurri Paolo Zangrillo, e i vicecoordinatori regionali Roberto Pella, Roberto Rosso e Diego Sozzani.

Draghi, serve un cambio di passo

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Ci sono ragioni politiche che ci inducono alla benevola cautela nei confronti del Governo Draghi perché esso ci ha liberato da Conte e dal governo giallo-rosso. 

Ciò premesso, sarebbe intellettualmente disonesto non evidenziare che sul tema cruciale della pandemia nulla è  cambiato e che Draghi segue la stessa linea infruttuosa di Conte . Già la riconferma di Speranza ministro della Salute,  espressione di un partitino di poche unità di parlamentari e quindi assolutamente non determinante per la maggioranza, era un cattivo presagio. Ma il discorso fatto ieri davanti alle Camere non dal premier, ma dal suo ministro, rivela una continuità di metodi che allarma. Draghi segue pedissequamente Conte? Il discorso di ieri ci porta a pensare di sì. Eppure la politica di un anno si è rivelata fallimentare sotto tutti i profili . Il Paese potrebbe non reggere una clima da arresti domiciliari che sta provocando gravi guasti alla vita degli Italiani. Draghi si è presentato come la novità. Anche sui vaccini non si vede discontinuità. Tutta la politica dei vaccini va reinventata e Arcuri, per i gravi errori commessi ,va allontanato. Draghi rischia la sua immagine,  se continua a sovrapporre la sua con quella politicamente squalificata di Speranza,responsabile fin dall’inizio della pandemia di errori gravissimi . Draghi deve dare un segnale forte di cambio di passo e identificarsi con Speranza e’ l’esatto opposto di ciò che dovrebbe fare.  E’ persona troppo intelligente è accorta per non coglierlo . Allora viene d’obbligo domandarsi chi protegge occultamente Speranza a cui gli italiani non possono continuare a dare fiducia.  E’ in gioco la nostra vita. E con la vita dei cittadini i politicanti non possono scherzare impunemente. Può suscitare un incendio di rivolta indomabile che travolge tutto il sistema politico e i suoi esponenti.

Topo d’auto si finge amico del proprietario del veicolo. Scoperto dalla Polizia

Pluripregiudicato arrestato per tentato furto aggravato

 

Nel giorno di martedì grasso, completamente travisato con mascherina e cappello tanto da far scorgere a malapena gli occhi, e tutto vestito di nero, non si era mascherato da ladro ma lo era e stava commettendo un furto su auto. L’uomo è stato notato dagli agenti della Squadra Volante che nella notte stavano transitando in via Madama Cristina, mentre in piedi, esternamente al veicolo, rovistava all’interno dell’abitacolo. Quando però ha scorto i poliziotti si è seduto a lato passeggero e alla richiesta di spiegazioni ha riferito di essere in attesa del proprietario del veicolo, suo amico. Peccato che quest’ultimo proprio in quegli istanti si era affacciato al balcone della sua abitazione chiedendo agli operatori cosa stessa accadendo dato che si trattava della sua auto. Il ladro, un cittadino marocchino di 32 anni con precedenti di Polizia, è stato arrestato per tentato furto aggravato e denunciato all’Autorità Giudiziaria per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.

Dall’agrifood all’aerospaziale, ecco il piano degli industriali per il rilancio di Torino e del Piemonte

Automotive, agrifood, aerospaziale e tessile i settori chiave. Dalle tecnologie 4.0
all’intelligenza artificiale le sfide per essere attrattivi, infrastrutture e partenariato pubblico-privato per riavviare la crescita

 Tornare a crescere del 3% l’anno, aumentando il Pil regionale di 42 miliardi. Sono questi gli obiettivi che fissa il Piano industriale del Piemonte realizzato da Confindustria Piemontee presentato  al Presidente della Regione Alberto Cirio, proseguendo il percorso di confronto e condivisione iniziato a settembre 2020. Un “open plan” da integrare e aggiornare periodicamente, che vuole essere anche uno strumento di lavoro per concordare, in primis, con l’Unione Europea i filoni prioritari di sviluppo e finanziamento.

A cominciare dal Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 e dal piano Next Generation EU, che potrebbero portare in Piemonte fino a 16 miliardi. Risorse che saranno una leva strategica di sviluppo per l’intera economia regionale. La pandemia ha infatti ridotto di ulteriori 11 miliardi il Pil regionale, su cui già gravava un differenziale di 31 miliardi rispetto alle regioni europee comparabili. Un divario pro capite di 7.136 euro, che nell’ultimo decennio è stato determinato da 3,9 miliardi annui di minori investimenti pubblici legati all’economia. Un deragliamento vero e proprio, che però non si è accompagnato a un calo degli investimenti in edilizia, macchinari e impianti, che sono nella media europea. Ancora migliore la propensione delle imprese all’investimento manifatturiero, che è stato pari al 6,6% del Pil, un valore tra i più alti in Europa, e che colloca il Piemonte al primo posto in Italia.

«La programmazione europea ha sempre avuto un Psr, un Piano di sviluppo rurale, ma non ha mai previsto per i territori un Piano di sviluppo industriale – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto CirioLa conseguenza è che ognuno di questi settori – agricoltura, industria, artigianato – è rimasto spesso in compartimenti stagni, senza quella interazione reciproca che invece è indispensabile. Per questo il lavoro che Confindustria Piemonte ci ha presentato oggi, un lavoro concreto e ingegneristico, è prezioso. Lo raccogliamo felici che sia il primo passo di un importante momento di concertazione e dialogo che, a partire da giovedì, faremo con tutto il territorio, per definire insieme le priorità che guideranno le politiche economiche nei prossimi 10 anni. Da una parte la nuova programmazione 2021-2027, con l’obiettivo di arrivare a un accordo con tutti gli interlocutori del partenariato economico, sociale e istituzionale entro la fine dell’anno. E dall’altra il Recovery Plan: entro aprile il Governo italiano dovrà trasmettere all’Europa il proprio Piano di investimenti e noi entro marzo manderemo a Roma le nostre linee di indirizzo, che non saranno scritte dentro i palazzi, ma condivise sul campo con i nostri sindaci e i nostri imprenditori che del Piemonte sono l’anima».

«Oggi diamo seguito al percorso di confronto iniziato a settembre, presentando un Piano industriale che mette il treno Piemonte sui binari giusti – commenta il Presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay– Serve una visione europea, questa è la direzione che vogliamo. Il ritardo accumulato pesa sulla nostra capacità di competere, di crescere ed essere attrattivi. Nei prossimi anni si può recuperare, partendo dagli investimenti e dalla capacità di sviluppare un partenariato pubblico-privato, che deve essere in grado far crescere l’industria piemontese e attrarre investimenti da fuori, portando le aziende a insediarsi qui, grazie alla grande capacità del territorio di esprimere innovazione».

Per tornare a crescere al 3%, e colmare il gap con il resto d’Europa, il piano in questa prima stesura individua quattro settori verticali: automotive, che occupa 60 mila persone e fattura 20 miliardi escludendo le case costruttrici, e che deve puntare sulla mobilità sostenibile; l’agrifood dove operano 100 mila persone, che deve legarsi anche al turismo e al Bio; l’aerospaziale che impiega 14.800 persone e fattura 4 miliardi, che deve incalzare il progresso tecnologico con nuovi materiali e robotica; il tessile, con ampi margini di espansione nel bio tessile e smart-textile. A questi si aggiungono due ambiti orizzontali di applicazione tecnologica: le tecnologie 4.0 per sviluppare un’industria sempre più sostenibile, e l’intelligenza artificiale, un mercato che cresce del 30% l’anno. Tra le nuove opportunità il piano individua la bioedilizia, dove il Piemonte ha possibilità di creare una nuova filiera.

Gli strumenti operativi per realizzare queste indicazioni sono una progettazione integrata delle partecipazioni pubblico-private all’interno di una revisione della missione di Finpiemonte. Suggerito un maggiore ricorso all’appalto pre-commerciale, il partenariato per l’innovazione e l’appalto di soluzioni innovative. Nel comparto delle infrastrutture il piano ne censisce un gruppo di subito cantierabili per un valore di 7,43 miliardi, infine sul fronte della formazione si auspica una riduzione della dispersione scolastica, e un’implementazione della formazione tecnica superiore. Tutte direttrici che si intrecciano con le richieste fatte dalla Regione al Governo per i fondi Next Generation Eu: circa 8 miliardi per la rivoluzione verde e la transizione economica, 1,7 miliardi per la salute, 1,34 miliardi per istruzione, formazione, ricerca e cultura, 1,22 miliardi per le infrastrutture per la mobilità, 736 milioni per la digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, 24 milioni per l’equità sociale e territoriale.