ilTorinese

Silvia Tabasso, prima Presidente donna dell’UCID

Per la prima volta al vertice dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti di Torino 

L’UCID ( Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) di Torino ha,per la prima volta nella sua storia, una presidente donna, Silvia Tabasso, eletta all’unanimità lunedì 15 febbraio scorso, durante le elezioni per il nuovo Consiglio Direttivo. Succede a Alberto Carpinetti, che ha guidato l’Associazione dal 2014 al 2020, e resterà in carica  per il triennio 2021/ 2024.

 

Silvia Tabasso è entrata nell’Ucid più di venti anni fa, parallelamente al suo ingresso nel mondo del lavoro. Il padre, imprenditore, era ed è ancora socio dell’Ucid. Proprio Silvia Tabasso aveva pensato allora, con la sorella Valeria ed alcuni amici, di fondare il Gruppo Giovani dell’Ucid, che esiste tuttora e rappresenta il perno della componente giovanile dell’associazione. Ha lavorato per sei anni nell’azienda di famiglia nel settore grafico e ha poi vissuto all’estero, seguendo il lavoro del marito, tra Messico e Germania. L’educazione cattolica ricevuta in famiglia si è tradotta in lei in un  costante impegno cattolico anche nel mondo dell’impresa e del lavoro e, parallelamente, all’interno dell’UCID, dove, in collaborazione con altri giovani, anni fa è giunta a elaborare la Carta dei Valori del giovane imprenditore”, che ha poi appeso dietro la sua scrivania. Nella sua esperienza lavorativa, ha anche studiatoper diventare Cerimonialista di Stato e ha poi fondatoun’agenzia di eventi, dal nome Eventum. Torino, in quegli anni, era diventata fulcro di incontri di carattere internazionale, quali la ratifica di trattati internazionali, la visita di Primi ministri e Capi di Stato, e la duplice visita del Pontefice.

La decisione, maturata nel 2019, di lasciare l’agenzia, per stare accanto alla sorella Valeria, colpita da un tumore raro, è stata un’ulteriore conferma della presenza della fede e dellasolidarietà nel suo cammino, che ora ha visto il suo impegno concretizzarsi a favore di un’associazione, l’UCID, che riunisce imprenditori e professionisti nello spirito e nei valori cristiani. Uno degli obiettivi del suo mandato è e sarà quello di lavorare, all’interno, sulla formazione e la crescita personali e, all’esterno, a livello territoriale, quello di dare un contributo al modo di pensare e recepire la cultura a livello imprenditoriale, con una posizione predominante data ai giovani, che saranno chiamati a farsi promotori dell’Hub piemontese dell’Economy of Francesco.

 

L’UCID è un’associazione che si sviluppa anche a livello interregionale e nazionale, fondata nel 1947, che raggruppa imprenditori, dirigenti e professionisti che, facendo propri i valori cristiani, riflettono sul ruolo dell’impresa nella società attuale e nell’economia.

In tale prospettiva ed impegno il ruolo dell’UCID è quello diporre al servizio della comunità le esperienze, le conoscenze e i talenti dei soci. La centralità della persona umana, la salvaguardia dei beni della terra e il corretto esercizio dell’impresa e della professione sono i capisaldi che costituiscono la base etica dei soci che vi aderiscono.

 

La neo presidente della sezione di Torino dell’Ucid, Silvia Tabasso, ha fatto proprie le parole di San Paolo VI: Noi non accettiamo di separare l’economico dall’umano”, nella convinzione che la sfida da parte dell’UCID oggi sia, come cristiani, quella di testimoniare le professionalità nelle imprese e, come imprenditori, di portare Gesù nel mondo del lavoro.

 

Con la nuova Presidente è stato eletto il nuovo Comitato di Presidenza e il nuovo Consiglio

Presidente: Silvia Tabasso

Vice Presidenti: Domenico Baldassarre, Roberto Icardi, Marco Lazzarino

Assistente Spirituale: Don Daniele Bortolussi

Mara Martellotta 

UCID Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti Liberi Professionisti

Gruppo Regionale e Sezione di Torino

Corso Palestro 14 , 10122 Torino.

Per informazioni: ucid@ucidtorino.it 0118122083

Sito www.ucidtorino.it

 

 

Continua l’incubo covid in casa Toro Anche oggi niente allenamento

Un nuovo positivo tra le fila dei granata e anche oggi la squadra non si è potuta allenare.

Un nuovo positivo tra le fila dei granata e anche oggi la squadra non si è potuta allenare. Lo comunica il club granata in una nota: “Il Torino Football Club comunica che dall’analisi del tampone molecolare svolto ieri sera è emersa un’ulteriore positività al Covid-19. Anche oggi la squadra, su disposizione dell’Autorità sanitaria locale competente, non sosterrà alcuna sessione di allenamento” si legge. La partita col Sassuolo in programma venerdì è sempre più a rischio, così come quella di martedì contro la Lazio.

Lo comunica il club granata in una nota: “Il Torino Football Club comunica che dall’analisi del tampone molecolare svolto ieri sera è emersa un’ulteriore positività al Covid-19. Anche oggi la squadra, su disposizione dell’Autorità sanitaria locale competente, non sosterrà alcuna sessione di allenamento” si legge. La partita col Sassuolo in programma venerdì è sempre più a rischio, così come quella di martedì contro la Lazio.

 

 

 

Vincenzo Grassano 

La cultura di Damilano

FRECCIATE  Il candidato sindaco  Damilano, che si occupa di vendita di vino e acqua minerale, ha promosso una riunione di esponenti della cultura. Quattro o cinque persone tra cui la proprietaria del teatro Colosseo, proposta niente meno come futuro assessore alla cultura. Ha ignorato uomini di cultura e  intellettuali liberali di lungo corso, prestigio e coerenza. Forse perché ha paura ad incontrarli?

L’arciere

Gozzini e la vulgata comunista

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Molti hanno centrato l’attenzione sull’offesa all’on.Meloni, che, poco abituata ad usare un linguaggio controllato, forse, come ha detto il prof.Gozzini, ha poca confidenza con i libri.

Gozzini ha detto che non ne ha mai letto uno,sicuramente esagerando. Anch’io ho solidarizzato con Meloni soprattutto come donna insultata pesantemente,pur avendo verso di lei una scarsa considerazione. Lo hanno fatto in molti ,anche il Presidente Mattarella .Chi non lo ha fatto si è rivelato un becero e, se donna, persona spregevole. Val la pena di tornare, a bocce ferme, sul prof. Giovanni Gozzini, figlio del senatore comunista legato al sinistrume fiorentino catto – comunista di La Pira e di padre Balducci, sfociato nel Pci. Gozzini padre e’ passato alla storia per una legge sui carcerati, carica di utopie e di forme demagogiche e dannose. Il figlio non credo passerà alla storia per gli insulti alla Meloni. E’ uno storico contemporaneista di stretta osservanza marxista come molti docenti senesi e non solo ed è stato allievo a Firenze di Ernesto Ragionieri, un capo -scuola che oggi rivela i cascami ideologici della sua opera ormai tramontata. Anche a Torino attorno a Tranfaglia in tempi successivi si formò qualcosa del genere. Come  tutti o quasi i marxisti Gozzini è convinto di una sua superiorità morale assoluta rispetto ai comuni mortali, un po’ come, Eco quando giudicava con parole offensive gli elettori di Berlusconi o altri che non meritano di essere citati, che ironizzarono sulla statura di Brunetta.
Loro sono perfetti anche fisicamente oltre ad essere dotati di un‘ intelligenza superiore. Ma soprattutto si ritengono moralmente esseri superiori e quindi autorizzati a giudicare chi non appartiene alla cellula. E’ ilsolito professore con i jeans o i pantaloni di velluto e con magliomcino e camicia aperta, che rifiuta anche solo l’idea della cravatta come un simbolo borghese.deprecabile. Non escludo che anche nelle sue lezioni porti il discorso sulla politica e sui suoi avversari, gratificandoli secondo un odio antico che viene da lontano. Dei comunisti non ha certo lo stile che aveva Amendola o anche Togliatti che pure con Gide andò giu’ con mano pesante, definendolo un “pederasta degenerato“ e non esito’ a ricorrere in altri casi anche lui alla volgarità, pur essendo il “migliore“. L’opera storica di Gozzini è modesta, anche perché ha fatto l’assessore in Toscana ed ha privilegiato l’impegno politico a quello scientifico per molti anni. E’ stato persino direttore con nomina politica del Gabinetto Vessieux di Firenze , il tempio della cultura borghese dell’ 800, quello che fu diretto tra gli altri da Montale. Quest’anno ha partecipato anche lui alle messe cantate per il centenario del Pci.
Detto tutto questo, lo ritengo una persona non al di sotto di molti docenti universitari italiani, anzi forse un po’ di sopra. Da vero toscano ama il linguaggio a volte scurrile, magari per sentirsi vicini al popolo, malgrado appartenga ad un pa élite privilegiata anche famigliarmente.
Ma il problema vero e’ che certe facoltà non possono continuare ad essere un’ enclave rossa. E’ un diritto che hanno gli studenti quello di poter sentire anche altre voci e non sempre la stessa vulgata che parte da Gramsci e giunge a Gozzini che certamente non è il nuovo Gramsci.

Il paesaggio di Ugo Dusio

Mombello 1926 – Casale 2001 / Il paesaggio, tema prediletto della pittura piemontese del secondo ottocento attraverso diverse interpretazioni, da quella ancora classicistica ed istoriata di Massimo d’Azeglio, la sommessa intonazione intimistica di Antonio Fontanesi oltre al verismo schietto di Lorenzo Delleani e della Scuola di Rivara, ha sollecitato diversi artisti del novecento nel proseguire il percorso figurativo senza lasciarsi sedurre dall’arte aniconica che si stava imponendo prepotentemente.

I grandi pionieri delle avanguardie, geniali e provocatori,troppo spesso sono stati emulati e banalizzati da una miriade di pseudo-artisti che si sono limitati a ripetere ciò che non deve essere ripetibile, ma solo un invito a nuove possibilità creative, avviando una specie di ”Accademia delle Avanguardie” .

Nel nostro Monferrato abbiamo avuto, nel secolo scorso, alcuni artisti che hanno continuato costantemente e coraggiosamente il genere figurativo memori di quanto disse Felice Casorati “Impoverendo la forma si impoverisce la conoscenza del mondo avviando ad un nichilismo senza valori”.

Tra gli artisti che hanno privilegiato il paesaggio mi pare doveroso ricordare il casalese Ugo Dusio che ha esplorato la natura in ogni suo elemento, collina, boschi, sottibosco, vigneti, soprattutto i singoli alberi con una descrizione riconoscibile in ogni tipologia pur facendogli assumere un aspetto purificato al di sopra del reale.
Amante della bellezza, sobrio, raffinato e meditativo,

attraverso l’unione di forma e contenuto, capacità tecnica e idea, ha saputo conciliare il visibile con l’invisibile confermando la convinzione che le opere d’arte sono una ampia confessione autobiografica, traduzione della propria vita spirituale poiché possiedono una finalità interna corrispondente alla personalità umana.

La passione per il paesaggismo ha stimolato Dusio, sebbene autodidatta e di professione bancario, a dedicarsi costantemente all’arte, favorito dalla visione della bellezza del Monferrato e dal nutrito bagaglio culturale appreso con lo studio accurato di artisti del passato, a lui congeniali, senza che potessero minarne lo stile personale, avviandolo a nuove creazioni.


Non gli sono estranee le morbide e ovattate pennellate di Poussin mentre la concessione all’Impressionismo si risolve unicamente nel gusto del plein air, piuttosto c’è affinità elettiva con gli artisti della Scuola di Barbizon nella foresta di Fontainebleau, in particolare Theodor Rousseau, che non colgono l’attimo fuggente bensì il sentimento duraturo nel tempo.

Ne nasce un’autentica dichiarazione di appartenenza alle proprie radici dove ogni forma di vita diventa archetipo, sedimento inalterato della terra in cui è nato e vissuto.
Di preferenza i silenti dipinti escludono la figura umana come se questa potesse disturbarne la silente bellezza; basta però l’accenno ad una casa emergente inaspettata dalla vegetazione per sprigionare un afflato di calda umanità che solo un vero artista sa evocare in modo così sincero.

Giuliana Romano Bussola

Al via la vaccinazione tra le forze armate

Continua l’impegno dell’Esercito per vincere la battaglia contro il Covid, è iniziata la campagna vaccini alla Caserma Riberi di Torino.

E’ cominciata la vaccinazione del personale delle Forze Armate in Piemonte e precisamente nel Poliambulatorio del Comando Militare Esercito Piemonte della Caserma “Alessandro Riberi”, struttura del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito.

Saranno oltre 4700 i militari under 55 a ricevere il vaccino anti Covid “AstraZeneca” messo a disposizione dalla Regione Piemonte. 

Da oggi infatti la forza armata, nel più ampio quadro dei supporti disposti dal Ministro della Difesa, Onorevole Lorenzo Guerini, nell’ambito della terza fase del piano vaccinale nazionale, mette a disposizioneunimportante struttura come il Poliambulatorio al fine di fornire un’ulteriore protezione al personale militare impiegato direttamente sul campo e con l’obiettivo di proteggere la popolazione dal virus e fronteggiare quindil’emergenza sanitaria.

L’Esercito Italiano, grazie al continuo addestramento a cui le Unità vengono sottoposte, è da sempre pronto ad operare tempestivamente e in condizioni emergenziali.Al fine di offrire il massimo supporto al Servizio Sanitario Nazionale per le attività di somministrazione del vaccino alla popolazione la forza armata saràdisponibile ad offrire un’aliquota di personale sanitario militare che verrà impiegata in specifici Presidi Vaccinali della Difesa che diventeranno disponibili riconvertendo, qualora necessario e su richiesta delle ASL Regionali, i Drive Through impegnati per effettuare i tamponi e utilizzando, eventualmente, anche le caserme. 

Ivrea, Avetta (Pd): “Ancora nessuna novità sulla risonanza magnetica”

Il consigliere regionale Alberto Avetta: “Opportuno audire in IV Commissione Cabina di Regia ed Health Technology Assessment (HTA)”. Presentata anche un’Interpellanza sulle attività manutentive pianificate ma non ancora realizzate: “Aspettando il nuovo ospedale, non possiamo lasciar cadere a pezzi quello attuale.”

«L’ospedale di Ivrea dovrà ancora attendere per poter finalmente disporre della RMN (risonanza magnetica nucleare). Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, rispondendo oggi in Aula al mio Question Time, chiarendo che è in corso un lavoro di approfondimento, da parte di un apposito tavolo regionale, sui criteri di appropriatezza allocativa delle attrezzature tecnologiche innovative. A questo punto, credo sia opportuno audire in Commissione sanità la Cabina di Regia e l’Health Technology Assessment (HTA) regionale per avere chiarimenti sui tempi e sui criteri di valutazione»: lo afferma il consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd), a margine del dibattito in Consiglio regionale sul Question Time relativo alla RMN dell’ospedale di Ivrea. «Il nostro ospedale è l’unico presidio “spoke” della AslTO4 ancora privo di questo importante strumento diagnostico, nonostante sia anche Polo Ontologico (con tanto di breast unit, centro di intervento per i tumori del colon retto e stomaco, Ambulatorio di Oncologia Pediatrica e Struttura Complessa di onco-ematologia)-spiega Alberto AVETTA– Nel 2018 sono state prescritte ed inviate ad altri presidi 7.062 RMN nel Distretto di Ivrea, e 5.056 RMN nel contiguo distretto di Cuorgnè.  La richiesta inoltrata nel 2019 dalla Direzione dell’AslTO4 all’HTA non ha ancora ricevuto risposta. Stiamo parlando di un macchinario importante, certo, ma nulla di avveniristico, anzi, direi abbastanza routinario. L’appropriatezza diagnostica è fondamentale, ma credo si debba accorciare i tempi degli iter valutativi e giungere quanto prima a una decisione. Pertanto, un confronto in IV Commissione con i componenti dell’HTA potrebbe risultare assai utile». «Inoltre, proprio oggi ho presentato un’Interpellanza relativa ai numerosi interventi di manutenzione attesi dall’ospedale di Ivrea-aggiunge il consigliere regionale Alberto AVETTA-si tratta di attività manutentive sempre più necessarie e che risultano ancor più urgenti a fronte della gestione della pandemia».

A titolo di esempio: sala di Radiologia tradizionale all’interno del DEA con percorsi covid-19 dedicati; messa in operatività del DEA covid-19-free con percorsi dedicati e area ambulatoriale per attività come allergologia, pneumologia, dietetica e nutrizione; reparto unico di Terapia Intensiva e Sub-intensiva (RIA -UTIC) 20 posti letto; percorsi covid-19 dedicati e realizzazione passerella esterna al reparto; nuova zona ambulatoriale e sala attesa per l’Ortopedia con percorsi covid-19 dedicati; struttura esterna vetrata destinata ad ampliare le sale di attesa per la gestione covid-19 (con particolare beneficio per L’Ostetricia e la Ginecologia e le relative terapie integrate sul benessere psicofisico).

«Molti reparti dell’ospedale necessitano di urgenti interventi di “umanizzazione“-conclude il consigliere Alberto AVETTA-basta pensare al fatto che in alcuni piani le stanze di degenza non sono dotate di servizi igienici attigui e quelli “comuni” non garantiscono più il decoro necessario per pazienti e operatori sanitari. In attesa che veda la luce il nuovo ospedale di Ivrea, non può certo essere abbassato il livello di manutenzione e di dotazione tecnologica di quello attuale. Bisogna fissare dei punti fermi, anche per non perdere capacità di attrazione e mettere gli operatori sanitari in condizione di lavorare in sicurezza. Pertanto, ho chiesto alla Giunta di chiarire quali interventi manutentivi si pensa di concretizzare e con quali tempi».

Trovato in possesso di droga e del kit per una serra indoor

Arrestato dagli agenti del Commissariato Madonna di Campagna

Intorno all’una di mercoledì notte, gli agenti del commissariato Madonna di Campagna controllano un soggetto in via Orvieto. L’uomo, cittadino romeno di 47 anni, viene trovato in possesso di una bustina di marijuana e di un bilancino di precisione, occultati nella propria tracolla. Lo squillare incessante del suo cellulare, durante il controllo, insospettisce gli operatori. In fase di accertamenti viene appurato che il quarantasettenne utilizza l’applicazione di messaggistica istantanea “Telegram” per condurre la propria attività di spaccio, inviando ai clienti foto di buste contenenti sostanza stupefacente. Osservando le immagini contenute nelle chat, un particolare colpisce gli agenti: tutte le fotografie hanno come sfondo una particolare tipologia di piastrelle, comuni nelle vecchie costruzioni. L’uomo dichiara allora di trovarsi in Italia da appena 10 giorni e di essere temporaneamente alloggiato in via Giachino. I poliziotti raggiungono lo stabile in questione e controllano l’abitazione indicata, nonostante gli iniziali tentativi di depistaggio del reo circa la posizione dell’appartamento. Una volta entrati nella camera da letto, gli agenti riconoscono lo stesso pavimento presente nelle immagini del telefono e, durante la perquisizione, vengono rinvenute le medesime buste di droga raffigurate nelle chat, per un peso di circa 200 grammi. All’interno di un’altra stanza, i poliziotti trovano varie attrezzatture e prodotti utili alla coltivazione della cannabis: 3 scatole di cartone contenenti alcuni pannelli led ed un ventilatore, un kit neutralizzatore di odori, 4 contenitori di liquido fertilizzante, una bottiglia di acqua idroponica, un sacchetto di terra fertilizzante, una scatola al cui interno sono conservati semi ed innesti di cannabis ed un libro d’istruzioni su come realizzare una serra indoor.

Scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio.

Ladri hi-tech ma sbadati fermati dalla Polizia 

Tre persone arrestate per furto aggravato

Gli agenti della Squadra Volante hanno fermato tre uomini che nella giornata di domenica non hanno resistito ad asportare dagli scaffali di due distinti ipermercati accessori hi-tech per un valore complessivo di oltre 300 euro.

Intorno le 13 in corso Monte Cucco due soggetti, un 48enne e un 36enne entrambi italiani e con precedenti di Polizia, hanno rubato diversi accessori dal reparto multimedia del punto vendita. Nello specifico il quarantottenne ha prelevato dagli scaffali 1 paio di auricolari Bluetooth, 1 regola barba elettrico, casse acustiche Bluetooth e diversi cavi per un valore di 179 euro. Ha danneggiato le confezioni eliminando gli adesivi antitaccheggio, dimenticandone uno che ha attivato l’allarme acustico.

L’uomo ha provato a giustificarsi dicendo che era colpa dei biglietti GTT ma naturalmente così non era. All’atto del controllo il complice, che era riuscito ad asportare 2 coppie di auricolari Bluetooth del valore di 63 euro, ha approfittato del momento ed è riuscito a lasciare l’esercizio commerciale ma la descrizione dettagliata fornita dal vigilantes ha permesso agli agenti delle volanti di rintracciarlo poco dopo in corso Francia. Entrambi sono stati arrestati per furto aggravato in concorso.

Sempre nel primo pomeriggio in via Livorno un 41enne marocchino, con diversi precedenti per reati contro il patrimonio, ha prelevato dallo scaffale un taglia capelli elettrico del valore di 65 euro, ha danneggiato la confezione eliminando la placca antitaccheggio e lo ha occultato nella tasca della giacca per poi nascondere l’imballaggio sotto un cestone metallico nel reparto delle offerte. La scena è stata notata dall’addetto alla vigilanza che lo ha fermato una volta superate le casse. L’uomo è stato arrestato per tentato furto aggravato.

La primavera inizia prima con 20 gradi in città

E’ un vero e proprio anticipo di primavera, quello di questi giorni  giorni a Torino e in Piemonte

Grazie all’alta pressione con aria afro-mediterranea  le temperature massime  salgono oltre i 20 gradi in pianura e lo zero termico si registra  a 3.500 metri.

Il rialzo termico ridurrà  la neve in montagna, sotto la media del periodo, sulle Alpi torinesi e piemontesi.

Preoccupazioni, però, per l’agricoltura: se prima della fine dell’inverno le temperature torneranno sotto lo zero sarà inevitabile una moria di gemme con i raccolti compromessi.