ilTorinese

Il Vermouth di Torino solo rallentato nel 2020

 

Importanti programmi di tutela e promozione previsti dal Consorzio.

 

Il 2021 si apre con interessanti novità per il Consorzio del Vermouth di Torino. 

 

IL MARCHIO 

 

È stato definito il logo ufficiale del Consorzio, caratterizzato dall’elemento distintivo della “V” di Vermouth di Torino e dalla foglia di Artemisia. Vengono riportate le due denominazioni usate nella storia e previste dalla legge: sia il più francese “Vermouth”, sia il piemontesizzato “Vermut”, diventato celebre in tutto il mondo, a partire dalle sue origini piemontesi.

 

Il Consorzio ha fatto un primo grande passo con il deposito del marchio Vermouth di Torino/Vermut di Torino in Italia, Unione Europea, Regno Unito e USA, attività coerente con l’impegno di promuovere e difendere il nome dell’Indicazione Geografica non solo nella UE, ma in tutto il mondo.

La “V” di Vermouth di Torino con il simbolo dell’Artemisia sarà pertanto destinata a contraddistinguere la conformità dei prodotti a un disciplinare regolato dalla legge europea per i produttori iscritti al Consorzio. 

 

Il percorso condurrà ora a nuovi programmi di promozione e tutela dell’IG in uno sforzo collettivo dei produttori storici e nuovi che stanno lavorando ad un importante programma per i prossimi anni.

 

L’INCERTEZZA DI UNA PANDEMIA GLOBALE 

 

Il Vermouth di Torino ha registrato un previsto rallentamento nel suo processo di crescita causato dalla diffusione della pandemia globale che ha comportato a fine 2020 una flessione del 17% dei volumi di produzione rispetto al 2019. Lo scorso anno si è concluso infatti con una produzione al di sotto dei 4 milioni di bottiglie, rispetto agli oltre 4.5 milioni prodotti nel 2019. 

Questa flessione è dovuta al fatto che il Vermouth di Torino, una tipologia premium rispetto ai vermouth senza IG, vede soprattutto nel settore Ho.Re.Ca il suo canale di elezione, con barman e bartender i principali partner e ambasciatori del prodotto, pesantemente colpiti da un anno a questa parte. 

I soci produttori del Consorzio del Vermouth hanno espresso con più azioni la solidarietà ai professionisti del settore, anch’essi colpiti dagli effetti umanamente ed economicamente pesanti della pandemia.

Ci si aspetta, tuttavia, che il buon slancio di crescita che il Vermouth di Torino ha visto negli ultimi anni, possa riprendersi e continuare al più presto, in presenza di una generale ripartenza economica con la riapertura completa delle attività. 

 

NUOVI SOCI

 

L’ingresso di nuovi soci e le frequenti richieste di partecipazione delineano un desiderio sempre più chiaro di proteggere una denominazione caratterizzata da una lunga storia e un forte legame con il Piemonte. 

Da gennaio, sono cinque le nuove aziende associate: Antica Torino SRL, Arudi Vermouth & Bitters, Distilleria Santa Teresa dei F.lli Marolo, Vico Luigi e la Cooperativa Erbe Aromatiche di Pancalieri. L’ingresso in particolare di quest’ultima, che privilegia tra le sue coltivazioni quella dell’Artemisia, denota la vocazione di filiera del Consorzio del Vermouth di Torino, il quale, nel disciplinare di produzione, prescrive l’obbligo di utilizzare esclusivamente Artemisia coltivata nel territorio della Regione. 

 

I nuovi soci vanno così ad aggiungersi ai precedenti 17 iscritti: Amarot, Cav. Pietro Bordiga, Fratelli Branca Distillerie/Carpano, Davide Campari/Cinzano, La Canellese, Giulio Cocchi, Compagnia dei Caraibi, F.lli Gancia & C., Gruppo Italiano Vini, Martini & Rossi, Valsa Nuova Perlino, Del Professore, Antica Distilleria Quaglia, Giacomo Sperone, Torino Distillati, Tosti1820, Turin Vermouth.

 

EVENTI E PROSSIME ATTIVITÀ E GLI ANNIVERSARI DA FESTEGGIARE

 

Il panorama di incertezza di oggi non permette di programmare con sicurezza i grandi eventi nazionali ed internazionali del settore, tuttavia il Consorzio sta lavorando all’organizzazione di programmi culturali e didattici che avranno luogo nel 2021. 

 

In modo particolare, quest’anno si festeggerà il trentennale della creazione dell’Indicazione Geografica. È infatti il 14 giugno 1991 la data storica di pubblicazione del Regolamento che designò il riconoscimento ufficiale del “Vermouth di Torino” come denominazione geografica protetta dall’Unione Europea. 

 

Per riconoscere l’importanza di questo momento, il 14 giugno 2021 il Vermouth di Torino presenterà un importante evento mediatico: La Grande Conferenza Stampa del Vermouth di Torino, una conferenza con degustazione dedicata alla stampa specializzata, che avrà luogo a Milano.

 

Buon compleanno, allora, Vermouth di Torino, per i trent’anni della denominazione, i 10 anni dalla rinascita e i 300 anni di storia moderna.

 

È sempre l’ora del Vermouth di Torino.

 

Link di approfondimento 

 

Link alla Clip “Come si fa il Vermouth” 

https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=zW3q2A9QYXw  

 

Link al Press Kit con immagini e logo del Consorzio 

https://drive.google.com/drive/folders/1Oy4mmQviP3wr6PKARaW4tW4RY1SblvlS?usp=sharing 

 

Link alla mappa della diffusione nel mondo del Vermouth di Torino

https://drive.google.com/file/d/1NhIIUCA-7Ew6lZ7c0qGkOeSmwdlXrZ1D/view?usp=sharing 

 

Link Web e Social 

 

www.vermouthditorino.org

FB | tag @VermouthTorino | link https://www.facebook.com/VermouthTorino 

IG | tag @vermouthditorino | link: https://www.instagram.com/vermouthditorino/ 

Youtube | Vermouth di Torino | link https://www.youtube.com/channel/UCRXocb5qLdYZS3axQWgfCsA

Torino: arresti per droga a Barriera Milano

Sequestrati 150 grammi di crack e medicinali rientranti nella tabella degli stupefacenti 

Per gli agenti del Comm.to Barriera Milano, partiti per sedare un animato litigio fra alcuni cittadini marocchini in via Cognetti de Martiis, sono nati dei sospetti che la giovane coppia  che aveva aggredito la richiedente l’intervento potesse in realtà essere dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. Difatti, nell’alloggio ove erano entrati alla ricerca di armi (infatti era stato precedentemente sequestrato a carico della coppia un grosso coltello ritrovato per strada e verosimilmente utilizzato durante l’aggressione) i poliziotti avevano rinvenuto una ingente somma di denaro (oltre 5000 €) nonchè numerosi capi di abbigliamento di griffes importanti, denotanti un certo tenore di vita, non giustificabile. Perquisendo la loro cantina, gli agenti hanno poi rinvenuto due grossi ovuli contenenti 130 grammi di cocaina purissima. La donna, portava invece addosso 10 pasticche di un medicinale il cui principio attivo rientra fra le sostanze stupefacenti e per il quale è necessaria una prescrizione medica che la stessa non riesce a fornire. I due compagni, di 23 e 25 anni, sono stati pertanto arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Un ventottenne gabonese è stato invece controllato in corso Vercelli angolo Bra poche ore dopo dalla Volante del Commissariato, alla cui vista lanciava via alcuni involucri di colore blu. I poliziotti hanno recuperato il tutto, si tratta di 31 grammi di crack. Il giovane, irregolare sul territorio nazionale, è stato anch’egli arrestato per la detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti.

Grimaldi (LUV): “pro vita nei consultori come no-vax nei centri vaccinali”

Aborto. “Nelle strutture pubbliche non c’è spazio per le associazioni violente”.

“Non possiamo fare entrare nelle nostre Asl, nei nostri ospedali e nei nostri consultori persone o associazioni che in tutta Italia conducono delle infami campagne d’odio contro le donne e che parlano dell’aborto come prima causa di femminicidio al mondo. Questa gente va tenuta il più lontana possibile dalle strutture sanitarie pubbliche, dovremmo addirittura pensare a degli ordini restrittivi per tali associazioni, impendendo loro di avvicinarsi ai consultori piemontesi. Altro che favorirne l’accesso o ipotizzare sportelli in cui questi criminali vengono invitati a fare propaganda e terrorismo psicologico su donne che stanno già attraversando uno dei momenti più dolorosi che possa capitare nell’intera loro vita. Far entrare i ‘pro-vita’ nei consultori è come mettere i no-vax nei centri vaccinali per il Covid” – commenta Marco Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale.

“Anche il modo in cui la Giunta regionale consentirebbe a queste associazioni violente di entrare negli ospedali pubblici è imbarazzante: è vero che hanno recuperato un testo vecchio di 10 anni, solo parzialmente modificato per aggirare una sentenza del TAR?” – domanda Grimaldi. “La magistratura sul punto è stato chiarissima: ‘il requisito della presenza nello statuto delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni del privato sociale della finalità di tutela della vita fin dal concepimento è irragionevolmente discriminatorio’ e non sarà l’aggiunta di tre o quattro parole sull’accompagnamento alla maternità a renderlo meno spaventoso per le donne piemontesi” – conclude Grimaldi. “Per questi motivi il Presidente Cirio e l’Assessore Icardi devono ritirare immediatamente quel Protocollo”.

Juve concentrata e rabbiosa in campionato

Contro il Cagliari,fuori casa,i bianconeri proveranno a vincere e lavoreranno per vincere tutte le partite.Tutti i giocatori hanno avuto sempre l’obiettivo di vincere il decimo campionato consecutivo.

Non è cambiata l mentalità. Grande delusione per l’eliminazione dalla Champions League e l’errore più grande è stato l’approccio alla partita. Anche la gara d’andata era  cominciata malissimo sia nel primo che nel secondo tempo ed è proprio in quei momenti in cui la partita sembra facile che la Juve deve migliorare. Si può subire gol anche in azioni che apparentemente non sembrano pericolose e questo può portare alla sconfitta.La squadra di Andrea Pirlo deve pensare che ogni pallone è importante e che ogni azione può cambiare la partita e di conseguenza la  stagione. In questo senso dovranno esserci miglioramenti a cominciare da Cagliari.

Vincenzo Grassano

Covid, sabato 13 marzo: la situazione in Piemonte

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.159nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 392dopo test antigenico), pari al 6,8% dei 31.671tamponi eseguiti, di cui 21.189 antigenici. Dei 2.159 nuovi casi, gli asintomatici sono 682 (31.6%).

I casi sono così ripartiti: 294 screening, 1.208 contatti di caso, 657 con indagine in corso; per ambito: 27 RSA/strutture socio-assistenziali, 187 scolastico, 1945 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 275.977così suddivisi su base provinciale: 23.220 Alessandria, 13.511 Asti, 9.061 Biella, 37.833 Cuneo, 21.345 Novara, 146.822 Torino, 10.362 Vercelli, 10.390 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.287 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.146 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 251( +4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.790(+106rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 25.636

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.308.835(+31.671rispetto a ieri), di cui 1.246.322risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.660

Sono 28 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3oggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.660deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.439 Alessandria, 609 Asti, 388 Biella, 1.142 Cuneo, 797 Novara, 4.438 Torino, 436 Vercelli, 325 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 86 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

237.640 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 237.640(+1093rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 20.548 Alessandria, 12.161 Asti,8.086Biella, 32.276 Cuneo, 18.512 Novara, 125.385 Torino, 8.686 Vercelli, 9.000 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.149 extraregione e 1.837 in fase di definizione.

Sfaccettature di donna

In scena la donna nelle sue molteplici sfaccettature, presso la galleria torinese Malinpensa by Telaccia

La donna diventa sempre più protagonista della vita sociale ma anche artistica. A partire dalla data emblematica dell’8 marzo, diventata il simbolo della Festa della Donna, la galleria d’arte  Malinpensa by la Telaccia ha ospitato la mostra dal titolo “In scena la donna”. Sono esposte le opere  di quattro artiste, Raffaella  Bellani, Serena Renata Maggi, la scultrice Rabarama e,  non ultimo, di un artista come Paolo Civera.

Della scultrice Rabarama, di cui sono  esposti anche sculture di bronzo dipinto quale quella intitolata “Viaggio”, emerge un’arte ricca di un’energia  accompagnata a un lessico formale decisamente personale. Ogni personaggio vive attraverso una dinamicità spaziale assolutamente originale che trascende l’aspetto puramente estetico. Le sue opere pittoriche  sono contraddistinte da un originale timbro chiaroscurale  e da un ritmo del segno armonioso, alimentati dall’incisività del colore. L’artista conduce un’interessante ricerca in cui il processo emotivo e concettuale sono dominanti nel suo iter creativo; le sue sculture bronzee sono frutto di un’interpretazione di un impegno progettuale indiscutibile, unito ad una riflessione esistenziale e artisticaprofonda. La materia plasmata da Rabarama riesce, infatti,a colmare gli spazi interiori dell’uomo, non dimenticando i veri valori dell’esistenza umana.

L’opera di Raffaella Bellani rivela un tratto di evidente impegno compositivo, in cui la scansione spaziale dello spazio si unisce al fascino penetrante del soggetto. L’artista utilizza per lo più colori monocromatici e realizza un sapiente gioco di luci e ombre, accompagnato a un felice movimento di trasparenze. Si serve per le sue opere pittoriche di diversi materiali quali stucco, garze, fogli e acrilici che, stesi mirabilmente sulla tela,   conferiscono al tessuto narrativo un effetto visivo-tecnico assolutamente personale. Iquadri di Raffaella Bellani, a metà  tra realtà e fantasia, vivono di velate contrapposizioni intrise di immagini figurative in cui spesso emerge il primo piano del volto femminile, che si fonde a uno sfondo di tipo astratto originale e luminoso.  Il tratto segnico delle sue opere è morbido, ma al tempo stesso incisivo  il cromatismo elegante  e armonioso e il tutto converge in un dinamismo della prospettiva attenta al disegno. Nelle sue opere la scelta del bianco e nero sta a rappresentare il passato e la memoria, espressi dall’artista con segno graffiante.

È la figura femminile, ancora una volta, ad essere al centro dell’opera di un’altra artista protagonista della mostra alla Galleria Malinpensa By Telaccia,  vale  a dire Serena Renata Maggi. Il suo mondo pittorico si libera in un’espressione suggestiva, densa di valore simbolico e cromatico, accompagnati da un ritmo equilibrato. Spazio, luce, materia e segno grafico si muovono all’interno di un processo tecnico in cui il gioco dei colori è impreziosito da un’esecuzione materica frutto di uno studio molto approfondito.

L’artista utilizza l’acrilico e la tecnica mista su tela per realizzare le sue opere, evidenziando una sicura padronanza dei mezzi espressivi e una vena estetica molto originale, in grado di far vibrare ogni elemento della rappresentazione all’interno di un’opera di puro linguaggio poetico e sentimentale. I suoi soggetti sono in grado di trasmettere vita, sentimenti e emozioni intense, in cui l’essenza di un volto carico di poetica si arricchisce di un intenso ritmo musicale.

La figura umana indagata dall’ultimo artista in mostra, Paolo Civera, è contraddistinta da una scansione formale e espressiva in cui si evidenzia, in maniera assolutamente autonoma, un linguaggio fortemente intimistico. La donna è protagonista assoluta del suo iter artistico e viene colta in tutta la potenza del suo vissuto.  Dalla intensa rappresentativita’ lirica di cui Civera si dimostra capace emergono un dialogo continuo ed un forte impianto chiaroscurale, una grande intensità coloristica, che si accompagnano ad una tecnica ad olio su tela, frutto di una solida ricerca da parte dell’artista.

Mara Martellotta 

Galleria Malinpensa by Telaccia

Corso Inghilterra 51

Tel 011 5628200  ; 3472257267

Arrestato passeggero che si rifiuta di pagare la corsa del taxi

E aggredisce i carabinieri intervenuti su richiesta del conducente

 In Via Rossini angolo corso San Maurizio, nel centro cittadino, i carabinieri hanno arrestato un 54enne del luogo per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L’uomo, sotto l’effetto dell’alcol, ha preteso di viaggiare gratis su un taxi e di non pagare la corsa, da qui ne è nata una accesa discussione con il tassista che è stato costretto a richiedere soccorso tramite il 112. Una pattuglia del Nucleo Radiomobile è dunque prontamente intervenuta sul posto ma alla vista dei militari dell’Arma il passeggero ha subito tentato di aggredirli al fine di non essere identificato, venendo in breve immobilizzato.

In dirittura d’arrivo l’XI edizione del Premio Lattes Grinzane 2021

Da  Bolzano a Trapani, vede coinvolti 400 studenti di 25 Giurie Scolastiche

Monforte d’Alba – Saranno annunciati mercoledì 14 aprile prossimo i cinque romanzi finalisti e il vincitore del Premio Speciale dell’XI edizione del “Premio Lattes Grinzane”.

Promosso dalla “Fondazione Bottari Lattes” di Monforte d’Alba, voluta e presieduta da Caterina Bottari Lattes in memoria e omaggio al grande marito Mario Lattes (editore, pittore, scrittore e fra i più importanti intellettuali del secolo scorso), il Premio – sostenuto da Regione Piemonte, Fondazione CRC e CRT e Banca d’Alba – nasce nel 2009 “sulle ceneri del Grizane Cavour” ed è rivolto alle opere di narrativa italiana e internazionale pubblicate in Italia, per quanto riguarda l’odierna edizione, fra il gennaio 2020 e il gennaio 2021. “Nonostante la situazione di emergenza sanitaria – dice con orgoglio Caterina Bottari Lattes – i lavori non si sono mai fermati e abbiamo continuato a dialogare, come da tradizione, con il mondo scolastico e con quello editoriale, che ha risposto con entusiasmo nel proporre i romanzi ritenuti più meritevoli del riconoscimento”. Cinque, anche quest’anno, i romanzi finalisti, che verranno annunciati a mezzo stampa e sul sito, sulla pagina Facebook e sull’account Twitter della “Fondazione Bottari Lattes”. Selezionati dai docenti, intellettuali, critici e scrittori che formano la Giura Tecnica (presieduta da Gian Luigi Beccaria, linguista, critico letterario e saggista), i “magnifici” cinque saranno quindi affidati alla lettura e al giudizio di 400 studenti delle Giurie Scolastiche, avviate in 25 scuole superiori, da Bolzano a Trapani, passando per Torino (Convitto “Umberto I”), Alba, Bra, Pinerolo, Bologna, Macerata, Matera, solo per citare alcune delle città coinvolte. Con i loro voti, i giovani giurati decreteranno il libro vincitore tra i cinque in gara, che sarà proclamato sabato 2 ottobre, nel corso della cerimonia di premiazione (aperta al pubblico, compatibilmente con l’emergenza pandemica) al “Teatro Sociale Busca” di Alba.
Accanto al “Premio Lattes Grinzane”, anche quest’anno è stato istituito il “Premio Speciale Lattes Grinzane”, assegnato direttamente dalla “Giuria Tecnica” a un’autrice o autore internazionale di fama riconosciuta a livello mondiale, che nel corso del tempo abbia raccolto un condiviso apprezzamento di critica e di pubblico. Il vincitore di questa edizione terrà una “lectio magistralis” su un tema letterario a propria scelta e verrà insignito del riconoscimento sempre nel corso dell’appuntamento fissato per sabato 2 ottobre ad Alba. In programma anche un incontro di scrittrici e scrittori finalisti con gli studenti del territorio cuneese. Gli appuntamenti saranno trasmessi anche in diretta “streaming” sul sito e sui canali social della “Fondazione Bottari Lattes”.
L’anno scorso, l’edizione 2020 del Premio fu vinta dalla scrittrice turca Elif Shafak con il romanzo “I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo” pubblicato da Rizzoli, mentre il “Premio Speciale”, consistente in una somma in denaro, andò alla “Protezione Civile”, come apprezzamento per il grande impegno profuso nell’affrontare l’emergenza sanitaria.
Per info: 0173/789282 – eventi@fondazionebottarilattes.it – book @fondazionebottarilattes.it – WEB fondazionebottarilattes.it – FB Fondazione Bottari Lattes – TW @BottariLattes – YT FondazioneBottariLattes
g. m.

Nelle foto:
– Il “Premio Speciale 2020” ritirato da Angelo Borrelli, allora Capo Dipartimento della “Protezione Civile”
– Caterina Bottari Lattes
– Elif Shafak (foto Ferhat Elik)

Letta arriva nel “covo di vipere”

Mauro Salizzoni getta la spugna.  Verrebbe da dire , tanto rumore per nulla. Strada spianata,  oramai,  per Lo Russo. A Roma Enrico Letta  accetta di diventare segretario del PD dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti.

Al netto delle distanze e delle ovvie diversità tra le due vicende,  qualche similitudine c’ è. Principalmente la sinistra del PD ne ” prende da orbi ” e gli ex democristiani cercano di rimettere insieme i cocci rotti. Con , se me lo concedete,  il Fatto Quotidiano diventato organo ufficiale dell’ area di , diciamo così,  sinistra che va dai cinquestelle alla sinistra sbrindellata. Così il ” vecchio liberale ”  Travaglio cerca di indirizzare questa nebulosa . Verso cosa?  Difficile dirlo. Travaglio grande difensore del governo Conte e grande critico del Governo Draghi. Sintesi : la sinistra era per il governo Conte e il centro destra per il governo Draghi. Spero che mi si perdonerà la eccessiva schematizzazione. La crisi del PD è irreversibile? Un prezzo ( magari ) per il Pd da pagare sarà chiudere i conti con un pezzo di cultura fondativa. Chiudere con chi a sinistra,  pensava o sperava che il pd fosse il nuovo riformismo di sinistra. In altre parole il Pd si deve dare una identità,  perlomeno si dovrebbe dare una identità. Ma anche , se non soprattutto la sinistra ( dovrebbe) darsi una identità o più specificamente darsi una forma organizzata nel volere o potere fare politica. Appunto il caso di Mauro Salizzoni è emblematico. Ora i suoi sponsor si dividono essenzialmente in due grandi categorie.  La prima continua con forme di mediazione con altri soggetti politici o altri candidati. Direi: troppo tardi. La seconda: è colpa del PD che non lo ha voluto.  Perché è una colpa non volerlo? I soliti buontemponi che giustificano sempre i loro fallimenti con le colpe altrui. Mauro Salizzoni sarebbe stata un ottima proposta se appunto costruita per tempo politicamente. Comitati d’ appoggio,  costruzioni di commissioni per il programma e , soprattutto la scelta di un regista o di una cabina di regia. Una volta si chiamava tattica per realizzare una strategia. Ora , viceversa, vince  anche negli epigoni dell’ allora Pci l’ essere Naif. Ma mi rendo conto di essere  oramai decisamente desueto. Chi ha avuto modo di parlare con Salizzoni sottolinea la sua amarezza e soprattutto il totale disinteresse di Roma. Con un punto in comune con Zingaretti: il Pd è un covo di vipere. Non quella componente o quell’ altra componente , ma tutto il Pd. Ora Letta ha accettato con questa puntualizzazione: non con tutto il Pd ma con il Pd che ci sta. Direi auguri e figli maschi e , visto i tempi moderni , speriamo che sia donna. Enrico Letta ha tanta esperienza ed il dente avvelenato con Matteo Renzi. E’ un politico lucido che difficilmente perde la pazienza. Ma è anche un moderato che vorrà portare il Pd oltre le attuali secche del mortale abbraccio con i pentastellati. Siamo al crepuscolo degli Dei,  ammesso che questi siano Dei o siano stati considerati  Dei. Non penso,  concretamente, che questa sinistra coglierà questa occasione per ridefinirsi. Sian ben chiaro , non solo la sinistra italiana. Voler continuare ad essere ciò che si è sempre è il suo più grande limite. Anche perché credendosi più importante della realtà la si inventa di sana pianta . Ciò che accade è sempre più forte di chi vorrebbe un’ altra realtà. Crepuscolo degli Dei , in fondo mi dispiace nella sua accezione finale. Ammetterlo è condizioni essenziale per chiedersi che cosa uno vuole o vorrebbe e che che cosa si può invece aspettare.

Patrizio Tosetto

Endometriosi: 300 mila casi in Piemonte

“L’endometriosi colpisce in media il 10-15% delle donne in età riproduttiva e la patologia interessa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire.

I casi conclamati in Italia sono almeno 3 milioni, di cui circa 300 mila in Piemonte con un picco di età che va dai 25 ai 45 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce di età più basse”. Sono alcuni dei dati riferiti dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi e dal dottor Franco Ripa nel corso dell’informativa in quarta Commissione, presidente Alessandro Stecco, richiesta da Carlo Riva Vercellotti (Fi) nel giorno dedicato alla donna e al mese dedicato alla patologia.

“La diagnosi – ha aggiunto l’assessore – arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso e il più delle volte con gravi ripercussioni psicologiche per la donna e il suo impatto è assai alto e riconducibile all’abbassamento della qualità della vita. Inoltre, la limitata consapevolezza della patologia è spesso causa del grave ritardo diagnostico, valutato intorno ai sette anni”.

“La Regione Piemonte – ha spiegato Icardi – ha approvato nel luglio 2017 una legge in materia, che istituisce l’Osservatorio regionale sull’endometriosi per predisporre, in particolare, apposite linee guida per il percorso diagnostico terapeutico multidisciplinare e per il controllo periodico delle pazienti, insieme alla costituzione della Rete regionale per la prevenzione e la cura di questa malattia, riconoscendo altresì l’attività delle associazioni di volontariato e promuovendo campagne informative e formazione del personale sanitario”.

“Nel luglio 2019 – ha precisato Ripa – il progetto è stato presentato in un incontro con tutte le Aziende sanitarie della Regione, in cui è stato illustrato il percorso diagnostico terapeutico assistenziale sull’endometriosi dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, con le indicazioni sulla gestione delle diverse fasi della malattia”.

Nel corso del dibattito Riva Vercellotti (Fi) ha ringraziato il presidente Stecco e i relatori, sottolineando che “il miglior modo per celebrare la Giornata della donna sia intervenire sui diritti alla salute delle donne” e ha proposto alla Commissione di immaginare “una serie di azioni per sensibilizzare le giovani generazioni, a partire dalle adolescenti, per agevolare una diagnosi precoce dell’endometriosi”.

Il suo appello è stato accolto in particolare da Sara Zambaia (Lega), che ha ipotizzato “di promuovere i messaggi di sensibilizzazione anche attraverso il coinvolgimento delle scuole e dei loro siti Internet e canali social”.