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La Biblioteca Nazionale di Spagna celebra Alighieri

Sira Hernández pianista spagnola di fama internazionale celebra il 700º anniversario di Dante Alighieri con l’opera Tre impressioni sulla Divina Commedia prima assoluta presso la Biblioteca Nazionale di Spagna – 25 marzo ore 12.00

 

La Biblioteca Nazionale di Spagna, nell’ambito delle celebrazioni internazionali della Giornata dantescail 25 marzo alle ore 12.00 presenta in prima assoluta l’opera di Sira Hernández Tre impressioni sulla Divina Commedia. L’evento è caratterizzato da una prima parte in cui il noto giornalista Juan Ángel Vela del Campo racconta con la compositrice la genesi del lavoro e le sfide che hanno portato Sira Hernández alla sua creazione. Successivamente è possibile assistere alla prima assoluta di Tre impressioni sulla Divina Commedia in cui l’autrice è al pianoforte ed è accompagnata da una proiezione di fotografie del famoso fotografo Pablo Álvarez. Presenta l’evento María Luisa Pappalardo Direttrice dell’Istituto italiano di cultura di Madrid e vi partecipa Riccardo Guariglia Ambasciatore d’Italia in Spagna.

Il concerto è trasmesso in diretta attraverso il canale internazionale Dante e il canale della Biblioteca Nazionale di Spagna https://youtu.be/rHmQNvoWjgw

Considerata una pianista tra le più brillanti del panorama contemporaneo spagnolo, Sira Hernández è alla costante ricerca di nuove prospettive musicali. Pioniere instancabile, sceglie percorsi inesplorati nei quali sussurra all’orecchio di Soler, Bach, Mompou e altri maestri. Nota a livello internazionale per la partecipazione a progetti artistici multidisciplinari e ad importanti festival ed eventi culturali, la compositrice e pianista iberica ci regala una musica dal fascino unico che incanta e infonde una sensazione di vicinanza. Il suo essere sia autrice che esecutrice rende la sua espressione artistica simile a ciò che Ramón Barce chiamava “la comunicazione della bellezza nascosta” e il mix che nasce dalle tecniche minimaliste unite all’intensità delle melodie offre un insieme profondamente poetico.

A proposito di Tre impressioni sulla Divina Commedia spiega Sira Hernández: “Con la mia musica non pretendo di descrivere o mettere una colonna sonora a questo immenso poema perché sarebbe impossibile e assurdo. Si tratta di impressioni sonore, di quell’aroma e di quell’intangibile traccia fugace come è la musica stessa che, dopo la lettura di questi versi eterni, hanno lasciato in me un profondo e sottile svolazzare di sensazioni che dal mio essere si trasformano in suoni e silenzi”.

Aggiunge la compositrice: “Nel Paradiso XXXIII il verso 145, Amor che move il sole e l’altre stelle, che è l’ultimo della Divina Commedia, racchiude in sé il significato di questa magnifica poesia che è un inno alla Vita nel suo senso più spirituale e un viaggio attraverso tutto il divenire dell’essere umano, dal più oscuro al più luminoso. Senza amore non c’è viaggio. Senza amore non c’è vita. E l’Amore è quel meccanismo, quella formula, quell’energia attraverso la quale la vita si dispiega e acquista il suo significato più profondo. La strada è difficile e solitaria fino all’incontro con Virgilio prima e Beatrice dopo, in quella selva oscura dove il poeta si trova all’inizio dell’Inferno e solo l’Amore lo può redimere e la Bellezza nel suo senso più profondo, che è Amore, conducendolo oltre il dolore e l’errore, purificandolo ed elevandolo alle vette più alte del cielo dove regnano gli angeli e le stelle più luminose, simboli della pienezza dell’essere e della realizzazione del vero sé. Là suona la musica celeste in un modo indescrivibile. Non ci sono parole per esprimere i sentimenti che produce e lo stato di beatitudine che ispira”.

 

Sira Hernández

Nata a Barcellona, Sira Hernández ha studiato musica presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino prima sotto la guida del Maestro Remo Remoli, poi di Felice Quaranta. Ritornata a Barcellona ha perfezionato i suoi studi presso l’Accademia Marshall, ricevendo lezioni dalla grande pianista Alicia de Larrocha, presso la Escuela Superior de Música de Cataluña (ESMUC) con il famoso Emilio Molina e presso la Escuela Superior de Música Reina Sofía. Ha iniziato la sua attività concertistica partecipando ad eventi prestigiosi come il Festival Internacional de Música Clásica de Toledo e il Festival Internacional de música de Ibiza e si è esibita nelle più importanti sale da concerto e auditorium della Spagna. Dal 2003 ad oggi ha pubblicato numerosi cd e la sua musica viene diffusa nelle principali radio nazionali e internazionali. Famosa in tutto il mondo, Sira Hernández è spesso protagonista di spettacoli e performance interdisciplinari dove collaborano artisti impegnati in ambiti diversi: ballerini, attori, poeti o artisti visuali. Ha infine registrato numerosi CD accolti con enfasi dalla critica, tra i quali quelli dedicati a Antonio Soler, Isaac Albéniz, Federico Mompou e Johann Sebastian Bach. Nel 2020 ha pubblicato con Naxos l’album Initiation to the Shadow. Music for Piano, un viaggio poetico che si insinua in colui che lo ascolta, lo affascina e lo invita a ragionare. Le note del pentagramma si susseguono per comunicare sentimenti profondi così come il tappeto musicale di Sira Hernández scorre armonioso e ricco di pathos. Il risultato è un disco intimo, potente e affascinante che regala momenti di musicalità intensi e sublimi.

Fuan – Azione Universitaria: “Università bocciata”

Riceviamo e pubblichiamo / “Unito dimostra, ancora una volta, di non avere né gli strumenti né le prospettive per competere con i Mega e i Grandi Atenei italiani” – a dichiararlo è il presidente del FUAN-Azione Universitaria Andrea Montalbano, che prosegue:

“A poche ore dall’inizio delle elezioni, con una campagna elettorale soffocante e monca, il Rettore comunica lo slittamento del voto di oltre una settimana per dei “problemi tecnici occorsi al sistema di invio delle e-mail” contenenti le credenziali di accesso al sistema di votazione.
Salvaguardare la possibilità di tutti di accedere al voto è sacrosanto, ma è davvero assurdo e bizzarro che le e-mail che ricordano il pagamento delle tasse arrivino sempre con puntualità e senza saltare nessuno studente, mentre quella che ci dà la possibilità di votare – dunque la più importante – presenta delle anomalie insormontabili che vengono rilevate solo alle 22 del giorno prima.
Noi saremo comunque al nostro posto, pronti ad entrare negli organi di rappresentanza studentesca per ridare il giusto onore ad un’Università che merita si più. Appuntamento alla prossima settimana”.

Rinascere dopo il Covid: Torino e Piemonte si candidano a diventare “Capitale mondiale del cibo”

Il Piemonte pronto a diventare la Capitale Mondiale del Cibo: il comitato promotore di Torino-Piemonte World Food Capital lancia la sfida per la rinascita della regione

 

L’iniziativa del Comitato Promotore Torino-Piemonte World Food Capital per trasformare la regione in una vera e propria Food Valley, valorizzando le eccellenze del territorio e creando nuove opportunità per giovani, ricercatori, aziende, produttori, ristoratori e commercianti. Ambasciatrice del progetto è la campionessa di sci cuneese Marta Bassino

 

Creare una cabina di regia che metta a sistema tutti gli attori della filiera del cibo – dall’industria all’agricoltura, dalla formazione alla ricerca, dalla cultura al commercio, dall’artigianato alla ristorazione, dal commercio all’ospitalità – e che promuova il Piemonte come Capitale Mondiale del Food: è questo il progetto presentato oggi dal Comitato Promotore Torino-Piemonte World Food Capital, nato con l’obiettivo di valorizzare le potenzialità del territorio piemontese e trasformare il Piemonte in una Food Valley.

Un movimento che parte dal basso: la nascita di Torino-Piemonte World Food Capital
Guardando agli esempi virtuosi del passato e prendendo spunto da tutti quei movimenti nati dal basso che sono stati in grado di coinvolgere migliaia di persone e generare cambiamento, il Comitato Promotore di Torino-Piemonte World Food Capital intende coinvolgere gli abitanti delle otto province piemontesi per dare voce ai singoli territori, creando un dialogo che tocchi tutti gli ambiti in cui opera il food – dal design alla nutraceutica, dall’innovazione nel packaging alla creazione di percorsi museali dedicati, dallo studio di un’agricoltura più sostenibile ai più importanti congressi mondiali sull’enogastronomia, dalla ricerca scientifica alla ristorazione.

Nato da un percorso durato oltre sette anni il Comitato Promotore si è strutturato nel 2021 sotto forma di associazione senza fini di lucro ad opera di quattro soci fondatori, tra cui il Presidente Federico Francesco Ferrero e il Vicepresidente Mauro Sironi, che rappresentano le oltre cento persone che in questi anni si sono confrontate periodicamente sul tema. Ambasciatrice del progetto è la sciatrice cuneese Marta Bassino, Campionessa Mondiale nello slalom parallelo e vincitrice della Coppa del Mondo di slalom gigante 2021.

Nuove opportunità per il territorio
In questa prima fase di lavoro sarà importante per il Comitato Promotore di Torino-Piemonte World Food Capital raccogliere le risorse e i consensi attorno a questa grande sfida, allo scopo di costituire una Fondazione che possa mettere il food al servizio dello sviluppo economico e sociale del territorio piemontese. Questo consentirà, infatti, di porsi obiettivi specifici, come creare nuove opportunità di investimento per le aziende, sostenere l’imprenditoria giovanile in campo agricolo e alimentare, attraendo talenti da altre parti di Italia e dall’estero, garantire la salvaguardia della biodiversità agricola e delle eccellenze artigianali alimentari. Ma saranno tenute in considerazione anche la ricerca, l’applicazione di conoscenza alle imprese del cibo e la protezione dell’ambiente, con l’intento di ridurre il consumo di risorse e promuovere pratiche di produzione e consumo più consapevoli secondo gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

A questo proposito, è stata lanciata una petizione su change.org, attiva fino al 30 aprile, con la quale il Comitato Promotore di Torino-Piemonte World Food Capital intende chiedere alle istituzioni locali e nazionali che almeno il 10% dei fondi europei assegnati alla Regione Piemonte – Recovery Fund, PSR-programma settennale di sviluppo rurale, PNRR-piano nazionale ripresa e resilienza, programmi europei React e Next Generation Eu – sia destinato a finanziare questo progetto. Il progetto potrà inoltre essere sostenuto dalle donazioni effettuate da tutti i soggetti interessati, in particolare aziende e attori del mondo food coinvolti direttamente nell’iniziativa, e da ogni singolo cittadino che voglia contribuire al cambiamento del territorio in cui vive.

I numeri del distretto piemontese del food
In Piemonte – regione che ha visto nascere alcune tra i più importanti brand alimentari del Paese e reti collaborative di rilevanza internazionale come Slow Food, che ospita il paesaggio vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato nominato patrimonio dell’umanità dall’Unesco e che, a partire dalla filiera automotive, ha saputo creare innovazione in ogni settore – l’economia del cibo genera ogni anno 8 miliardi di euro. Nella regione sono attive 50.600 aziende agricole che coltivano 900.000 ettari, di cui 49.000 a biologico. Quasi 4.390 imprese, pari al 7% del totale nazionale, operano su questo territorio, insieme a 11.618 negozi alimentari e 28.028 bar e ristoranti. Complessivamente il comparto food piemontese impiega 242.000 addetti. Professionisti dell’ambito che si sono formati in larga misura nei 55 istituti professionali e alberghieri dedicati ad agricoltura ed enogastronomia o grazie ai 30 corsi di laurea, 3 di dottorato e 5 master dedicati a questo mondo, capaci di produrre più di 5.500 pubblicazioni scientifiche internazionali. Qui, dove sono state fondate la prima Università di Scienze Gastronomiche al mondo e il Salone del Gusto, sono ospitate 345 fiere del cibo, di cui 8 internazionali, e 6 musei tematici.

Dalla mappatura alla promozione: la roadmap della Fondazione
La roadmap prevede in una prima fase la mappatura dell’esistente attraverso un’indagine qualitativa e quantitativa sul Piemonte focalizzata su 8 ambiti (formazione e ricerca, cultura, industria, agricoltura, artigianato, ristorazione, commercio e ospitalità). Successivamente si procederà con l’aggregazione dei rappresentanti di tutte le varie spinte che riguardano il cibo piemontese e la progettazione partecipata attraverso tavoli di lavoro che traccino una visione a lungo termine coinvolgendo più attori della filiera, trasversalmente o a gruppi. Un passaggio fondamentale sarà poi la certificazione delle realtà e dei prodotti che seguono le linee guida del progetto World Food Capital e che sono quindi meritevoli di essere inserite tra le eccellenze della Capitale Mondiale del Cibo. Infine si procederà con la promozione dell’iniziativa, favorendo il contatto tra domanda e offerta, interna ed esterna, e la pubblicizzazione dell’auto-candidatura del Piemonte come Capitale Mondiale del Cibo e delle opportunità al grande pubblico nazionale e internazionale. La frammentazione delle esperienze territoriali è, infatti, il primo nodo che si intende superare mettendo in campo una campagna di comunicazione rivolta in prima battuta soprattutto al territorio piemontese, consapevole solo in parte del reale valore delle proprie eccellenze. Il Comitato Promotore si propone quindi con un ruolo di facilitatore di questo processo, che punta a portare un riconoscimento globale all’intera regione del Piemonte come World Food Capital.

«Trasformeremo il Piemonte nella Capitale Mondiale del Food, per garantire alla regione un nuovo sviluppo e assicurare alle generazioni future nuovi stimoli, benessere e prospettive – spiega Federico Francesco Ferrero (nella foto), Presidente Torino-Piemonte World Food Capital -. Vogliamo creare una Food Valley capace di raccogliere investimenti, trattenere i giovani, attrarre viaggiatori, richiamare lavoratori e nuovi cittadini verso un territorio già ricco di esperienze ed eccellenze, che vanno integrate tra loro e comunicate con coerenza. Uniti, noi piemontesi, sapremo vincere la sfida di specializzare tutta la nostra regione sul food in tutte le sue sfaccettature e renderla un punto di riferimento internazionale».

«Sostengo questo progetto perché sono certa che potrà garantire ai giovani della mia regione un futuro di soddisfazioni e successi internazionali – racconta Marta Bassino, campionessa mondiale nello slalom parallelo e nello slalom gigante 2021 e Ambasciatrice di Torino-Piemonte World Food Capital -. Come Ambasciatrice di Torino-Piemonte World Food Capital spero di infondere in tutti i piemontesi la fiducia che, con la determinazione, nessun traguardo è troppo ambizioso, neppure quello di diventare la Capitale Mondiale del Cibo».

 

Torino-Piemonte World Food Capital è sostenuta da Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

Cocaina nel collare del cane. Arrestata 39enne italiana

Nei giorni scorsi alcune segnalazioni giunte al commissariato Madonna di Campagna riferivano della presenza di pusher, all’interno del parco Sempione, accompagnati da un cane di grosse dimensioni utilizzato per veicolare le cessioni di sostanza stupefacente.

Sabato pomeriggio personale del commissariato effettua un sopralluogo nel luogo indicato, notando immediatamente una donna, cittadina italiana di 39 anni, con un cane di grosse dimensioni al guinzaglio. Alla vista della pattuglia, la trentanovenne richiama a sé l’animale, comunicando ai poliziotti di non accostarsi troppo in quanto non avrebbe risposto in luogo di eventuali morsi. Gli operatori, insospettiti dall’atteggiamento dell’italiana, si dirigono verso il cane e lo tranquillizzano. Nell’avvicinarsi notano che una parte del guinzaglio è composta da una sezione in stoffa con una fessura. Inserendo le dita all’interno, gli agenti avvertono la presenza di alcuni ovuli, ritagliati e richiusi artigianalmente con parti di collant femminili. Nel perquisire il collare, vengono ritrovati 25 frammenti di cocaina per un peso di oltre 7 grammi.

La donna, con precedenti di Polizia, è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio e sanzionata per aver violato le normative anticovid. Il cane è stato affidato alle cure di una struttura per animali.

Derby della Mole n. 202

Sabato 3 aprile alle ore 18…una gara tra 2 squadre in crisi dopo le ultime deludenti prestazioni in campionato.

Entrambe le squadre approfitteranno di questa sosta per recuperare al massimo tutti i componenti dei rispettivi organici. Il campionato è fermo per permettere alle nazionali di giocare le gare di qualificazione ai Mondiali del 2022. Il Toro contribuisce con 8 giocatori per le varie rappresentative, la Juve con 11. Sarà un derby crocevia fondamentale.3 Punti in palio che servono come il pane al Toro per salvarsi, alla Juve per non perdere il treno della qualificazione in Champions League, arrivare tra le prime 4 diventa obiettivo minimo. Anche i granata debbono difendere il 17esimo posto attualmente occupato, l’ultimo valido per la salvezza. Entrambe le squadre erano partite con ben altre ambizioni ad inizio stagione. Ora bisogna salvare il salvabile. Sarà un derby infuocato più del solito.

Vincenzo Grassano

Sincro, i risultati delle gare a Riccione

Si sono conclusi lunedì 22 marzo, a Riccione, i Campionati Nazionali Assoluti Invernali di Sincro. Buoni i risultati delle squadre del nostro Comitato Regionale F.I.N..

 

Negli “Obbligatori” ottimo risultato per Di Venere con il 19° posto su 292 e, poi, da segnalare che 13 atleti su 20 hanno ottenuto il pass per gli estivi. Nei “Liberi”: *Duo liberi* 18ª posizione per Aquatica (Di  Venere-Salierno), 23ª per Abundance Synchro (Brunetta-Pasero) su 28 squadre; nel *Duo misto* 10ª posizione per Libertas Nuoto Novara (Princi-Centra) su 10 squadre; nel *Solo libero* 18ª posizione per Aquatica (Di Venere), 23ª per Abundance Synchro (Brunetta), 30ª per Sisport Spa (Berti) su 30 squadre; Di Venere conquista la finale per la classifica combinata obbligatori + liberi, piazzandosi al 14° posto; *Squadra* 13ª posizione per Aquatica (Di Venere, Sacco, Mattio, Mulatero, Salierno, Artesano, Sartore, Faccio, riserva Valentini) su 21 squadre, conquistando l’accesso in finale e riconfermando il 13° posto. Quasi tutte le atlete hanno ottenuto il pass per i Campionati Estivi.

Petrarulo (Fi): “Parco Stura? Più croce che delizia”

Nel tratto tra Corso Giulio Cesare e Strada Settimo, lo spettacolo che si propone agli occhi di chi si trova a passare nel Parco Stura è decisamente desolante: un’area verde, così estesa in città, che versa in uno stato di completo abbandono e degrado.

Immondizia rovesciata in ogni dove e lo scheletro decadente di una costruzione abbandonata rendono il luogo spettrale.

Il Capogruppo del Gruppo Consiliare Forza Italia Raffaele Petrarulo ha presentato un’interpellanza per sapere di chi sia la proprietà della struttura, se siano state emesse ordinanze di ripristino o abbattimento della struttura indicata, cosa si intenda fare della medesima, cosa si intenda fare per ripulire la zona e se ci siano dei progetti di riqualificazione dell’area.

 

Raf

“Morosità incolpevole e blocco sfratti”, convegno a Torino

24 marzo, il Convegno di Ape Confedilizia Torino

 

“Morosità incolpevole e blocco sfratti” è il titolo del Convegno online organizzato da Ape Confedilizia Torino che si svolgerà mercoledì 24 marzo dalle 15 alle 18.

 

In apertura dei lavori porteranno il saluto: il Presidente Ape Torino Confedilizia, PierLuigi Amerio, la Presidente del Collegio Geometri Torino, Luisa Roccia e il Presidente Fiaip Torino, Aurelio Amerio.

 

Introduce e modera la Vice Presidente Ape Torino, AnnaRosa Penna.

 

GianMauro Merendino, responsabile di Lo.C.A.Re – Aslo Torino illustrerà il “Protocollo d’intesa per la riduzione del disagio abitativo connesso all’incremento del rischio di morosità nel contesto della pandemia da Covid 19”. Ape Confedilizia Torino ha aderito all’iniziativa dell’Amministrazione comunale, sottoscritta anche dal Tribunale di Torino, dall’Ordine degli Avvocati di Torino e da UPPI.

A seguire Alberto Badini Confalonieri e Maria Saveria Del Vecchio, rispettivamente Vice Presidente e Consigliere Ape Confedilizia tratteranno “Blocco dell’esecuzione degli sfratti: quale futuro”.

 

Il Convegno muove dall’esigenza di diffondere uno strumento importante per i proprietari di casa e gli inquilini, che è il F.I.M.I. Fondo Inquilini Morosi Incolpevoli e di evidenziare la grossa criticità determinata dalla volontà governativa di mantenere il blocco degli sfratti fino al 30 giugno 2021.

 

Il Fondo a sostegno della morosità incolpevole è uno strumento teso a dare nuovo ossigeno al pianeta casa, già oggetto di una crisi strutturale seria peggiorata ulteriormente per effetto della pandemia.

 

E’ un aiuto per i proprietari di casa, che abbiano dato in locazione i propri immobili ad inquilini impossibilitati a corrispondere l’affitto a causa di sopraggiunte problematiche lavorative, di salute, anche legate al contesto familiare.

 

Il perdurante blocco degli sfratti non aiuta i proprietari di casa e nemmeno i loro inquilini, poichè posticipa in modo indiscriminato un evento “lo sfratto” ineludibile e priva dei possibili effetti benefici di uno strumento quale il Fondo Inquilini Morosi Incolpevoli, che è stato pensato per risolvere momenti di crisi che non abbiano però a protrarsi, come nel caso del blocco sfratti per parecchi mesi.

Si allega locandina con il link al Convegno su piattaforma Zoom

Ambulanti non alimentari, una situazione difficile

DA PALAZZO CIVICO L’assessore al Commercio Alberto Sacco ha risposto  in Sala Rossa, ad una richiesta di comunicazioni del consigliere Raffaele Petrarulo (Forza Italia) in merito alle difficoltà riscontrate dai commercianti ambulanti extra alimentari nel proseguire la propria attività nel periodo di pandemia.

Sacco, nel ribadire la vicinanza ad una categoria di lavoratori che ha subito notevoli danni economici a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria, ha precisato che il problema nasce dalla necessità di rispettare la normativa nazionale. La normativa prevede che all’interno dei mercati sia consentito vendere solo prodotti alimentari, ma l’incongruenza è data dal fatto che alcuni dei prodotti vietati: biancheria, cosmetici, detersivi, abbigliamento per bambini, siano invece acquistabili nei negozi e nei supermercati.

L’assessore ha spiegato che la Città, oltre ad avere già sollecitato il Governo nel tentativo di porre fine a questo squilibrio, ha provato ad intervenire direttamente per risolvere almeno in parte la questione. Di fatto, viene consentita la vendita di questi prodotti non alimentari in aree definite di copertura commerciale. Sono aree più piccole e tecnicamente non definibili come mercati, che permettono ad alcuni operatori di riprendere la propria attività.

Soddisfatto Petrarulo per la risposta dell’assessore “che dimostra di avere recepito in modo corretto il grido d’allarme lanciato da un settore in forte crisi”. Per il consigliere servono, però, regole nazionali precise e non discriminanti, mentre la soluzione adottata dalla Città di permettere l’utilizzo di spazi alternativi ai mercati, pur essendo una buona idea, risolve solo parzialmente il problema. Per il ristretto numero di operatori che possono usufruire di questa soluzione e per la difficoltà di ottenere un incasso adeguato.

Omosessuali e nozze benedette

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il responsum della Congregazione per la dottrina della fede sulla impossibilità di benedire in Chiesa le coppie omosessuali, avallato dal Papa che in un’intervista si era dichiarato “aperturista “ sulle famiglie gay, non cessa di sollevare polemiche specie in Europa,  mentre in Italia l’interesse è oggi di nuovo rivolto soprattutto all’aborto che per alcuni è diventato un normale contraccettivo. 

Omosessualità ed aborto sono temi su cui la Chiesa non può modificare le sue posizioni, al di là delle battute polemiche di qualche prete progressista e magari omosessuale e di qualche cattolica femminista. A parere di chi scrive la Congregazione per la dottrina della fede ha molto opportunamente affermato l’impossibilità di equiparare il matrimonio cristiano tra uomo e donne e le Unioni civili tra persone dello stesso sesso. E questo senza intenti omofobi di sorta che condanno senza riserve. Per altri versi, anche la famiglia laica a cui si richiama l’articolo 29 della Costituzione Repubblicana  si fonda sul matrimonio tra uomo e donna perché quell’aggettivo “naturale“ non può avere altre letture. I Padri costituenti discussero a fondo il tema della famiglia, ma nessuno dei costituenti, magari omosessuale, si pronunciò per una famiglia gay. I tempi non erano maturi, diranno alcuni, ma anche oggi quel testo resta un punto fermo della Costituzione. Concordo con Massimo D’Alema che richiamo’  quell’articolo, prendendosi gli improperi della Concia e della Cirinna’. Un omosessuale come lo scrittore Gian Piero Bona che ebbe una lunga convivenza gay era fermamente contrario ad ogni vincolo e soprattutto ad ogni esibizione così frequenti nei giovani gay. Ne parlammo a volte e un giorno si scagliò con violenza contro il Gay Pride che definì sguaiato e volgare. Anche Angelo Pezzana che fu il primo a rivendicare l’ orgoglio omosessuale, non si confuse mai con certe manifestazioni estremiste. Pezzana fu monarchico nella sua giovinezza ed un certo stile gli è rimasto innato.
Questo tentativo recente di forzare la mano e di voler il matrimonio tra persone dello stesso sesso benedetto da un prete è  un vero e proprio arbitrio e un non senso. In Germania c’è un vescovo che si è schierato decisamente contro la Congregazione, come hanno fatto 350 sacerdoti austriaci che continueranno a benedire le coppie omosessuali, affermando che l’amore non è mai peccato. Anche il vescovo di Anversa ha preso una posizione ribelle contro il responsum.  Anche nella Svizzera calvinista serpeggia la protesta. Nessuno però prende in considerazione il problema dei figli di coppie gay,  ottenuti con pratiche che la legge italiana non consente.  La Corte costituzionale si è pronunciata su questo tema con una sentenza che invita il Parlamento a cambiare le leggi vigenti che restano in vigore e andrebbero fatte rispettare. Anche il solito Wladimiro Zagrebelski ha voluto dire la sua a favore naturalmente delle coppie omosessuali.  Da un punto di vista esclusivamente laico ( non invoco motivazioni religiose ) ritengo la famiglia omosessuale con figli un’aberrazione altamente diseducativa che impone a dei minori modelli di vita che sono una vera e propria violenza nei loro confronti. Il genitore uno e il genitore due e’ cosa aberrante.

Che la fortissima “lobby gay” sia riuscita addirittura a sfondare in una parte del mondo ecclesiale lascia molto perplessi perché si rivelano “laici” solo su quel terreno, forse perché l’accusa che molti preti abbiano tendenze omosessuali ed abbiano problemi a rapportarsi con le donne, non è infondata. Non c’è bisogno di essere credenti per avere dei forti dubbi etici su certe pretese. Esigere poi anche la benedizione appare una richiesta davvero inconcepibile. I maggiori teorici delle diverse etiche laiche, quelli seri e non i finti pensatori d’oggi, avrebbero un atteggiamento fortemente critico sulle nozze omosessuali benedette in Chiesa. E sia chiaro che queste idee non sono omofobe, ma sono opinioni che hanno diritto di piena cittadinanza in una Repubblica democratica, non prigioniera di minoranze faziose e intolleranti.