ilTorinese

Sit in radicale a Torino per Navalny

In occasione della mobilitazione delle opposizioni al regime russo che si sono ridate appuntamento nelle piazze del paese per chiedere la liberazione di Aleksej Navalny, il Partito Radicale ha promosso per sabato 30  e domenica 31 gennaio manifestazioni e sit-in a Torino e in altre città italiane

L’obiettivo è chiedere che il nostro Governo intervenga con la massima urgenza, insieme all’Unione europea e al Consiglio d’Europa, di cui la Russia fa parte, per la liberazione del leader dell’opposizione #Navalny, per il rispetto delle più elementari regole democratiche e dei diritti umani.
Alla manifestazione di Torino di sabato 30 gennaio, ore 11, davanti alla Prefettura in Piazza Castello, promossa insieme all’Associazione Marco Pannella, hanno aderito e parteciperanno il Centro Pannunzio, Energie PER l’Italia, l’Associazione Adelaide Aglietta, Piemonte Liberale-Unione per le Libertà, Airesven. 
Sit-in e manifestazioni sono previste sabato 30 e domenica 31 gennaio  in diverse città italiane ed europee: Torino, Roma,  Milano Genova, Bologna, Palermo, Siena, Napoli, Rimini, Parigi, Tel Aviv.

Nucleare, Gariglio (Pd), “Il percorso sarà trasparente, da Cirio polemiche strumentali”

“Il Presidente Cirio stia tranquillo, la scelta del deposito delle scorie radioattive sarà trasparente, rispettosa della volontà delle comunità locali e della vocazione agricola, turistica ed ambientale dei territori.

La Regione Piemonte smetta di polemizzare su tutto e si attivi concretamente, coinvolgendo gli enti preposti, per verificare se i siti potenzialmente idonei hanno realmente l’attitudine ad ospitare il deposito nazionale”: è quanto dichiara Davide Gariglio, deputato Pd.
“Fino a che non verrà completato il deposito nazionale, il cui iter durerà alcuni mesi, le scorie radioattive continueranno ad essere immagazzinate in depositi temporanei: il Piemonte ospita da anni la maggior quantità di queste scorie (5.505 metri cubi in siti nucleari in provincia di Alessandria e Vercelli) ed é quindi la Regione maggiormente interessata a che il percorso per la scelta di un sito unico nazionale maggiormente sicuro si completi al più presto. Occorrono quindi meno polemiche e maggior serietà”: conclude Davide Gariglio.

La Circoscrizione 1 Centro Crocetta a fianco dei più deboli

La Circoscrizione 1  in prima fila nella campagna di solidarietà. Ne parliamo con il Capogruppo del PD Thomas Ponte

Alla raccolta natalizia dei giocattoli per i bambini delle famiglie in stato di necessità, da anni appuntamento consueto, quest’anno la Circoscrizione 1 Centro Crocetta ha sostituito la raccolta solidale di materiale informatico, iniziativa tuttora in corso.

“Questa raccolta – spiega il Capogruppo del PD nella Circoscrizione 1, Thomas Ponte – è tanto più preziosa se si prendono in considerazione le numerose situazioni di famiglie in difficoltà, in cui risulta piuttosto complicato per i ragazzi seguire la didattica a distanza, imposta in certi gradi di indirizzo scolastico da questi tempi di pandemia. In molte famiglie la connessione web risulta, infatti, insufficiente e, nel caso in cui uno o entrambi i genitori siano impegnati nello smartworking, non sempre i computer o Tablet sono in numero adeguato a consentire anche ai ragazzi di seguire la Dad. La prima Circoscrizione ha, così, deciso di avviare la raccolta di computer, notebook, tablet, mouse, tastiere e stampanti, che possano essere dismessi anche da uffici o privati, purché ancora funzionanti o tali da richiedere una piccola manutenzione. Questi strumenti informatici potranno anche essere utili per gli anziani per collegarsi ai nipotini e per le persone più fragili per non sentirsi isolate dal mondo”

“E proprio la solitudine – spiega Thomas Ponte – risulta uno dei problemi più gravi che sta vivendo una città come Torino, che già presentava diverse fragilità sia economiche sia nel tessuto sociale in epoca pre Covid e che la pandemia ha accentuato. Basti pensare al problema delle persone in condizioni di difficoltà senza fissa dimora e dei senzatetto, che stanno aumentando, soprattutto nel centro cittadino. Inutile affermare che certe piazze fossero un tempo il salotto buono di Torino. Sono cambiate le condizioni economiche che Torino, negli ultimi anni, si è trovata a vivere e la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare dopo marzo, quando cesseranno gli ammortizzatori sociali per i lavoratori, e le imprese potranno iniziare a licenziare”.
“Torino – aggiunge il capogruppo del PD in Circoscrizione 1, Thomas Ponte – è ancora una delle città italiane che mostra una grande sensibilità e rivolge una grande attenzione alla realtà dei senzatetto. Come Circoscrizione 1 monitoriamo costantemente la situazione e inviamo un rapporto alla vicesindaco di Torino Sonia Schellino. Purtroppo, pur essendo il nostro Comune uno dei più attenti a questo tipo di problematica, nel corso degli ultimi anni il numero dei senzatetto è andato aumentando esponenzialmente, soprattutto dopo l’inizio della pandemia da Covid 19. Si tratta di persone che, difficilmente, accettano il ricovero presso strutture messe a disposizione del Comune.

Esiste nella nostra città, tuttavia, una vasta rete di Solidarietà, comprendente diverse realtà del cosiddetto terzo settore, tra cui il Sermig, la Caritas, i Servizi Vincenziani per Senza Fissa Dimora, i City Angels, la Boa Mobile, che fornisce ai senzatetto un sostegno durante le ore notturne di permanenza all’aperto. A queste si aggiungono altre realtà di volontariato attente alle persone fragili come gli anziani, e qui mi riferisco, per esempio, a Telehelp, associazione telefonica rivolta all’ascolto degli anziani. Nella Circoscrizione 1 esiste una sottocommissione appositamente dedicata agli adulti in difficoltà, presieduta dal Consigliere Federico Tagliaferri”.

“Un altro problema che interessa sempre più la nostra città – prosegue il Capogruppo Thomas Ponte – è quello della presenza di gruppi di microcriminalità che stanno interessando zone della città un tempo estranee a queste problematiche, quali quella del Polo del Novecento. Il tessuto sociale cittadino si sta purtroppo pian piano lacerando e anche il comporto della cultura che, fino a un anno fa, era estremamente vivace a Torino, sta vivendo una grave crisi economica, provocata dal prolungarsi della chiusura dovuta alla pandemia”.

“Torino come altre importanti città italiane – spiega Thomas Ponte – vale a dire Milano, Bologna, Roma e Napoli, attende la grande sfida delle elezioni amministrative della prossima primavera per l’elezione del nuovo sindaco, un’opportunità assolutamente da non perdere per il rilancio di una città chiamata a superare una crisi che affonda le sue radici già prima dell’emergenza Covid. Il candidato che il PD è chiamato a scegliere come possibile sindaco di Torino, oltre che autorevole, deve, secondo me, conoscere molto bene la macchina politica della città per evitare di farsi manovrare da chi conosce il meccanismo di governo di una realtà complessa come quella di Torino.

 

Non soltanto, infatti, dovranno essere affrontati problemi quali il rilancio economico e l’innovazione, ma anche quello del ricambio generazionale in alcuni settori della macchina comunale, se si considera il pensionamento previsto per il prossimo autunno in diversi uffici comunali (seguito da una prevista non sostituzione del personale). Sarà anche necessario procedere a uno snellimento delle pratiche anagrafiche, che oggi rendono estremamente lungo e complicato ottenere una semplice carta d’identità elettronica. Un altro problema che sicuramente ha provocato questa pandemia è stato quello della progressiva perdita di posti di lavoro e dell’adozione dello smartworking, che ha avuto delle pesanti ricadute su altri settori tra cui quello della ristorazione e dei bar, costretti l’uno ad una prolungata chiusura o semichiusura con asporto, l’altro a un’attività prevalentemente di asporto, che ha inciso notevolmente sui ricavi, con una loro drastica riduzione “.

Mara Martellotta

Si finge magazziniere per rubare prodotti dall’area merci del supermercato

Il rapinatore viene fermato dalla Polizia di Stato in via Madama Cristina

 

Ha architettato una tecnica che credeva fosse infallibile, ma qualcosa non ha funzionato. Avantieri pomeriggio si è recato in un supermercato di corso Bramante: qui, una volta raggiunta l’area dedicata allo scarico merci, ha prelevato un imballaggio contenente 20 confezioni di tonno direttamente da un bancale, proprio come se fosse un magazziniere. Poi, una volta eliminato l’imballaggio, ha fatto passare ogni singola confezione sotto il cancello carraio che delimita l’area privata, adagiandole sul marciapiedi di via Menabrea. Solo una volta uscito dal locale commerciale le avrebbe recuperate. Credendo di poter facilmente raggirare i dipendenti del supermercato è rientrato nel locale ed ha riempito un carrello di confezioni di tonno più pregiate, per un valore di circa 160 euro, per poi ritornare nella zona vietata all’accesso ai non addetti nel tentativo di occultare anche questi altri prodotti utilizzando la tecnica precedente. Questa volta, però, è stato notato da un dipendente, che lo ha accompagnato verso l’uscita. L’uomo, un cittadino italiano di 47 anni, ha provato a dichiararsi innocente e nel tentativo di abbandonare il locale commerciale prima dell’arrivo della Polizia, ha minacciato un addetto alla vigilanza, che si era interposto tra lui e l’uscita, che lo avrebbe accoltellato se non lo avesse lasciato andare. Così, il malfattore è riuscito a guadagnarsi la fuga, dopo aver prelevato la merce nascosta poco prima. Gli agenti della Squadra Volante hanno individuato l’uomo in via Madama Cristina, dove quest’ultimo, alla vista della Polizia, ha buttato le confezioni di tonno rubate all’interno di un cestino dei rifiuti nei pressi di una fermata dell’autobus, nel tentativo di eludere il controllo. Il valore della merce in suo possesso è stato stimato per circa 90 euro. Il quarantasettenne, con diversi alias e precedenti per reati contro il patrimonio, è stato arrestato per rapina e denunciato all’Autorità Giudiziaria per il possesso ingiustificato di un paio di forbici.

La centrale dello spaccio a pochi metri dagli uffici di Polizia

Torino: diciottenne arrestato dalla Squadra Volanti

Un controllo effettuato dagli agenti della Squadra Volante lo scorso sabato presso un’abitazione di Grugliasco ha portato all’arresto di un diciottenne italiano incensurato che, utilizzando sistemi informatici innovativi e all’avanguardia, si accordava con gli acquirenti per comprare la sostanza direttamente da casa.  All’arrivo dei poliziotti  nello stabile, tra l’altro distante appena duecento metri dalla sede dell’Ufficio Prevenzione Generale di Torino, era percepibile un forte odore di hashish: alla porta andava ad aprire la madre del diciottenne, che era momentaneamente fuori; in cucina, sul tavolo, erano presenti una mazzetta di denaro ed una scatola. All’interno della scatola, molteplici dosi di hashish e marijuana già pronte allo smercio. Il giovane faceva rientro poco dopo e vedendo la Polizia in casa cercava di fuggire in direzione del centro commerciale limitrofo, ma è stato immediatamente raggiunto e bloccato. Gli accertamenti esperiti dagli agenti hanno fatto emergere come lo stesso utilizzasse una nuova app di messaggistica che permette la cancellazione dei messaggi inviati dopo alcuni istanti; lo stesso ragazzo asseriva che oramai lo stupefacente arriva sul territorio mediante spedizione settimanale di ingenti quantitativi ad opera di corrieri, con acquisti on line e pagamenti con criptovalute.

Il denaro rinvenuto in casa e sottoposto a  sequestro ammonta a 1045 euro, 25 i grammi di cannabinoidi presenti nell’appartamento e 2 quelli addosso al ragazzo.

Il giovane è stato posto agli arresti domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il Toro acquista il centravanti Sanabria

Primo acquisto del Toro:preso il centravanti Antonio Sanabria, nazionale Paraguayano ed attaccante del Real Betis

È stata una richiesta specifica del neo allenatore granata Davide Nicola. Sanabria giocò per un anno nel Genoa allenato dall’attuale tecnico del Toro: disputò 30 partite segnando 9 reti.In questa stagione spagnola ha disputato 16 gare con 3 gol e vari assist. Un ottimo acquisto che aiuterà la squadra granata ad uscire dalla zona retrocessione. Ora avanti con un altro acquisto,il centrocampista danese Lerager.

Vincenzo Grassano

  Dans un océan d’images. J’ai vu le tumulte du monde, ricerca sul significato delle immagini

“I Giovedì in CAMERA” | Giovedì 28 gennaio, dalle ore 18.30
 
Proiezione in streaming del documentario
 

Dans un océan d’images. J’ai vu le tumulte du monde

Una ricerca sul significato e sulla portata delle immagini

  

Con il nuovo anno, riprende il ciclo di proiezioni in streaming “FOTO Movie” che presenta film legati alla fotografia e all’arte, in collaborazione con Streeen.org: ciclo iniziato nel 2020 e che ha visto susseguirsi sugli schermi personali del pubblico di CAMERA documentari su Luigi Ghirri, Paolo Ventura e Gianni Berengo Gardin.

Giovedì 28 gennaio, dalle ore 18.30, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia propone il documentario Dans un océan d’images. J’ai vu le tumulte du monde (Canada, 2013, 90’), in lingua originale con sottotitoli, della regista québécoise Helen Doyle che ha vinto il premio come miglior film canadese a FIFA – Le Festival International Du Film Sur l’Art nel 2013.

Il film è una ricerca sul significato e sulla portata delle immagini nell’era della rivoluzione digitale e della proliferazione che essa comporta. La tecnologia digitale e internet hanno profondamente inciso sulle modalità e sui tempi di produzione e circolazione delle immagini, e di riflesso sulla ricezione delle stesse. Siamo costantemente inondati di immagini e la regista si chiede se sappiamo ancora come vederle, soprattutto quelle dei conflitti e delle loro gravi conseguenze.

Partendo da queste considerazioni, Helen Doyle ha seguito e intervistato dieci artisti e fotografi contemporanei di fama internazionale come Alfredo Jaar, Letizia Battaglia, Nadia Benchallal, Philip Blenkinsop, Bertrand Carrière, Stanley Greene, Geert van Kesteren, Sera Phousera Ing, Lana Šlezić e Paolo Ventura (attualmente esposto a CAMERA con la personale “Paolo Ventura. Carousel”, in attesa di poter essere nuovamente visitabile dal pubblico alla riapertura del Centro), riflettendo assieme a loro sul significato e sul potere delle immagini.

In una pratica in evoluzione come quella fotografica, fotografi, artisti, artisti visivi – relatori di immagini – propongono nuove strategie, adottano modi diversi per offrirci immagini che siano significative. In questo “oceano di immagini”, Helen Doyle cerca quelle che emergono, costringono l’occhio e, forse, ci aiutano a capire meglio il tumulto del mondo. Incontrando alcuni grandi relatori d’immagine, condividendo la sua passione per la fotografia, la regista ci fa scoprire una vasta tavolozza contemporanea fatta di contrasti scioccanti e matrimoni inaspettati. Le immagini poetiche di Lana Šlezić in Afghanistan, quelle cruente di Philip Blenkinsop in Asia, l’opera monumentale di Alfredo Jaar, le scene di guerra in miniatura di Paolo Ventura, le fotografie di Stanley Greene che si presenta come un narratore e quelle di Geert van Kesteren in Iraq che offre una visione cittadina, la lotta di Letizia Battaglia contro la mafia in Sicilia, il progetto guidato da Nadia Benchallal che ha come punto di partenza la sua nativa Algeria, le tracce ricostruite da Bertrand Carrière sulle spiagge della Normandia e la memoria ritrovata nelle graphic novel di Sera Phousera Ing in Cambogia.

Sulle musiche del noto compositore inglese Nigel Osborne, il documentario sottolinea l’importanza dell’esperienza e della pratica autoriale, ricordandoci che le immagini sono materia da trattare con responsabilità e con cura.

 (www.schermodellarte.org).

Modalità di fruizione: per vedere il film sarà sufficiente accedere alla piattaforma Streeen.org e acquistare la visione a 2,80 Euro (pagamento con carta di credito o carta prepagata). Il film sarà in streaming dalle ore 18.30 di giovedì 28 gennaio e per 72 ore dal momento dell’acquisto.

Torino: pusher lancia anatema ai poliziotti che lo arrestano

Spacciava crack che poi veniva consumato dagli acquirenti all’interno del parco Sempione 

Lo scorso sabato mattina, due pattuglie della Squadra Volante hanno effettuato un monitoraggio dell’area di cantiere presente nel parco Sempione, luogo spesso segnalato come zona di spaccio.

Appariva evidente un andirivieni di giovani da una tenda di campeggio, al cui interno dimorava un  cittadino extracomunitario coi capelli rasta. Due acquirenti riferivano di aver appena acquistato del crack dal giovane, che la nascondeva all’interno di un calzino nero, e di averla immediatamente consumata all’interno della tenda. Pertanto, gli agenti sono intervenuti sottoponendo a perquisizione il suo giaciglio; sotto il materasso, è stata rinvenuta la somma di 985 €, in banconote da piccolo taglio.  I frammenti di crack contenuti nel calzino erano stati con ogni probabilità dispersi dallo stesso fra la vegetazione e i rifiuti presenti, all’arrivo dei poliziotti, che riuscivano a rinvenirne solo qualche grammo. Gli agenti hanno anche sequestrato una lametta, verosimilmente utilizzata per tagliare la sostanza. Il ventiduenne, di nazionalità gambiana, con numerosi precedenti di polizia, negli uffici di via Tirreno ha poi dato in escandescenze, minacciando gli agenti che lo stavano arrestando: ha scagliato contro di loro un vero e proprio anatema, assicurando loro che avrebbe preparato non appena uscito dal carcere dei ghirighiri (amuleti da rituale) con le preghiere per farli morire. E’ stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e denunciato per minacce a P.U.

 

Il sistema di qualità biologico piemontese è online

Sul sito della Regione una vetrina web per le aziende e i consumatori

Piemonte Agri Qualità www.piemonteagri.it, il portale all’interno del sito istituzionale della Regione dedicato alle produzioni di qualità e certificate del Piemonte, si arricchisce di una nuova sezione online specifica sul Sistema di qualità biologico”.

Una vetrina web in cui sono presenti quasi 2500 produttori biologici certificati, identificati con il simbolo della “fogliolina verde”, voluta dall’Assessorato regionale all’Agricoltura e Cibo per dare visibilità alle aziende bio e ai loro prodotti, dando loro la possibilità di essere raggiungibili direttamente dal consumatore e dagli operatori commerciali.

Cliccando su “Trova l’azienda biologica che ti interessa” al link http://www.piemonteagri.it/qualita/it/sistemi-di-qualita/bio/cerca_azienda_bio è possibile raggiungere in rete uno o più produttori selezionando la Provincia, il Comune, scegliendo per tipo di certificazione e per tipologia di produzione.

L’iniziativa è stata presentata il 27 gennaio dalla Regione Piemonte – Assessorato all’Agricoltura e Cibo e da Slow Food nell’ambito del programma di Terra Madre Salone del Gusto.  

Obiettivo del portale online è favorire l’incontro tra agricoltori e allevatori e i consumatori e commerciali che cercano cibi biocertificati, acquistandoli direttamente dalle aziende agricolesottolinea l’assessore all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa La qualità dei nostri prodotti agroalimentari è un punto di forza del Piemonte. Dalla frutta alla carne, al riso ai formaggi, ai vini, abbiamo eccellenze che si sono imposte sui mercati, e a queste si aggiunge ora la produzione significativa del biologico”. “Un ringraziamento a Slow Food  per aver condiviso l’iniziativa – conclude l’assessore Protopapa – ospitando il progetto nel palinsesto degli eventi di Terra Madre Salone del Gusto, dando così la possibilità di far conoscere ad un grande pubblico quanto sia ampia l’offerta dei prodotti bio in Piemonte”.

La superficie coltivata a biologico in Piemonte è di circa 50.000 ettari, per la maggior parte caratterizzata dalla presenza di colture cerealicole, viticole e ortofrutticole.

Sono 2500 i produttori biologici certificati e iscritti all’Anagrafe agraria del Piemonte, se ad essi si sommano i preparatori esclusivi e gli importatori, complessivamente ci sono oltre 3.000 operatori biologici.

La Regione Piemonte sostiene l’agricoltura biologica attraverso la misura 11 del Programma di sviluppo rurale, che permette alle aziende di accedere ai fondi per la conversione dal convenzionale al biologico e per il suo mantenimento negli anni.

Arresti per spaccio, evasione e tentata rapina

Torino. Controlli dei carabinieri, arrestati tre stranieri per spaccio di stupefacenti, evasione e tentata rapina

Torino, 26 gennaio. Durante i servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale, i carabinieri hanno arrestato due stranieri per spaccio di stupefacenti, evasione dagli arresti domiciliari e tentata rapina.
In particolare a Torino, nel quartiere San Salvario, è finito in manette un cittadino della Mauritania di 23 anni con precedenti e senza fissa dimora. Il giovane è stato fermato durante un controllo in Via Ormea dopo che, alla vista dei militari, aveva provato a dileguarsi per le vie limitrofe. È stato trovato in possesso di due dosi di crack che nascondeva nel cavo orale.
Nel quartiere Barriera Milano, i carabinieri hanno tratto in arresto un cittadino gabonese di 27 anni per evasione. L’uomo, che era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per spaccio di droga, è stato intercettato mentre si trovava fuori dalla propria abitazione sulla pubblica via.
Infine a Chivasso, nell’hinterland torinese, è stato fermato un cittadino rumeno che si è reso responsabile di tentata rapina. L’uomo, mentre si trovava sul treno diretto a Vercelli per rientrare a casa dal lavoro, sotto l’effetto dell’alcol, ha aggredito un altro passeggero cercando di rubargli lo smartphone. La vittima ha però prontamente reagito, riuscendo a chiamare i soccorsi. I carabinieri, rapidamente accorsi presso la locale Stazione ferroviaria, hanno quindi identificato e bloccato il rapinatore.