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Dove Portano i Venti, la programmazione culturale 2021 del Polo del ‘900 di Torino

Crisi, transizioni, opportunità del nuovo decennio Decidere oggi come abitare il decennio che verrà. Con Dove portano i Venti, il Polo del ‘900 di Torino e i 22 Enti partner presentano il programma culturale 2021.

Un’ampia articolazione di progetti, iniziative, formati, linguaggi, luoghi e strumenti che attorno ai Venti costruisce una narrazione tra passato e futuro, per intercettare e rispondere a crisi, transizioni, opportunità del nuovo decennio.

Gli Anni Venti suggeriscono diverse dimensioni che verranno esplorate attraverso i numerosi progetti 2021 in partenza a marzo.

  • Venti sono gli anni del decennio che si apre con la sfida ecologica da vincere, modelli e approcci da ridefinire, dal sistema dei diritti al concetto di democrazia, dagli sviluppi dell’ingegneria genetica e dell’intelligenza artificiale, ai rischi di conflitti nucleari o biologici, dal rapporto tra lavoro e lavoratori fino ai crescenti squilibri in termini di accesso alle opportunità tra aree e popolazioni del pianeta, resi ancora più acuti dalla Pandemia.
  • Venti gli anni passati dall’inizio del nuovo millennio, segnato dall’attacco alle Torri Gemelle, cresciuto di pari passo con la rivoluzione digitale e l’esplosione di Internet, fratturato dalla crisi finanziaria del 2008.
  • I Venti del secolo scorso, un decennio denso di avvenimenti e fatti storici a livello nazionale e internazionale, generativo di visioni, ideologie, modelli di società e di sviluppo che hanno influenzato e informato in modo significativo gli anni a seguire. Un decennio che nasceva dopo una pandemia.
  • I venti sono anche i ventenni, la generazione Z, nata con il nuovo millennio, portatrice di modelli comportamentali, aspirazionali e visioni di futuro radicalmente diverse rispetto ai millennials e ai boomers. Non meri destinatari delle varie iniziative ma protagonisti attivi.
  • Questi anni Venti che ci apprestiamo a vivere portano anche verso il bilancio dell’Agenda ONU per lo sviluppo sostenibile, countdown che si chiude nel 2030 quando saremo chiamati a valutare la capacità di risposta di ognuno alle sfide globali.

Le dimensioni che i Venti suggeriscono costituiscono l’architettura di Dove portano i Venti, programma dall’ambizione biennale, che si svilupperà a livello regionale, dal vivo e in streaming, con format consolidati e proposte inedite, per mobilitare l’opinione pubblica sulle sfide più urgenti, locali e globali, con uno sguardo privilegiato al mondo della formazione e alle nuove generazioni.

FEBBRAIO

A cominciare dai Progetti Integrati 2021, frutto della filosofia collaborativa degli Enti partecipanti del Polo, come Polo Internazionale. Avere Vent’anni in…, cinque appuntamenti per approfondire lo stato dei diritti umani attraverso lo sguardo dei ventenni in cinque stati: Turchia, Egitto, Balcani, Siria e Libano – coordinato dalla Fondazione Vera Nocentini e dall’Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini.

Il progetto si apre questa settimana (22 febbraio), con un’azione a sostegno dei diritti umani: a un anno dalla carcerazione di Patrick Zaky – attivista e ricercatore all’università di Bologna detenuto in Egitto – negli spazi del Polo del ‘900 troverà posto l’installazione #unasediaperZaky dell’artista Gianluca Costantini, immagine scelta da Amnesty International come simbolo della campagna per la sua liberazione. L’immagine di Zaky accompagnerà tutti gli eventi della programmazione 2021. A partire da maggio, si entrerà nel vivo delle attività con il primo appuntamento Avere vent’anni nei Balcani.

 

MARZO

Il mese di marzo si apre su due temi centrali per la programmazione 2021 del Polo: futuro e ambiente.

Con VentiTrenta. Aspirazioni, capacità e progetti per cambiare il prossimo decennio verranno esplorati una vasta gamma di “scenari futuri”: da rappresentazioni e interpretazioni su trend, scenari e previsioni possibili alla dimensione progettuale a breve e medio termine.

Un percorso, coprogettato dal Polo del ‘900 e Forwardto – Studi e competenze per scenari futuri, fatto di talk, laboratori, workshop in partenza il 16 marzo con Visioni 2040 e strategia 2025, tra riflessioni e risultati a partire da un esercizio di immaginazione di futuri desiderabili condotto con metodi di foresight da parte di un centinaio di cittadini di Torino, da seguire sui canali del Polo – nell’ambito del progetto Felicità Civica in collaborazione con ass. Nessuno/Lombroso16.

Con I Venti dell’ambiente, invece, avrà inizio un percorso di meteorologia sociale, volto a indagare il tema della sostenibilità, interconnesso a economia, società, ambiente e cultura.

Nel workshop di apertura, 24 marzo alle ore 17.30, coprogettato con Nesta ItaliaArts and technology for Climate Change, a confronto arte e tecnologia per sensibilizzare e mobilitare sui temi del cambiamento climatico, in una diretta streaming da seguire sui canali social del Polo e di Nesta Italia, con l’intervento di Joseph GrimaMarco ScotiniOlga KisselevaSalvatore Iaconesi e Oriana Persiconell’ambito del progetto S+T+ARTS.

Molti altri progetti di Dove portano i Venti si attiveranno progressivamente nel corso dell’anno.

 

Come Dirittibus, che a partire dal mese di aprile trasformerà un bus in un museo itinerante arricchito con oltre 150 libri sui diritti, uno spazio aperto a eventi educativi, ludici, performativi in dialogo con i quartieri della città – guidato dal Museo Diffuso della Resistenza, in collaborazione con le Biblioteche Civiche.

Lo sport diventerà un prisma per interpretare le sfide attuali, ripercorrendone l’epopea dagli anni Venti del Novecento fino a oggi, con Sfide Sconfinate. Lo sport che cambia il mondo – coordinato dall’Unione Culturale Franco Antonicelli. Lo sport sarà anche il focus di N, magazine del Polo del ‘900, con un numero dedicato in uscita a maggio.

Con 9Cento Storie. Le culture politiche alla prova del tempo presente, un’indagine sulle culture politiche del Novecento e del loro significato oggi, attraverso sette protagonisti del Novecento d’ispirazione per i giovani – coordinato dal Centro Studi Piero Gobetti (settembre).

Alfabeto civico. Parole in gioco, un inedito percorso di didattica, rivolto a studenti dai 14 ai 19 anni, porterà il Polo del ‘900 e i suoi Enti all’interno delle scuole, per studiare l’educazione civica attraverso il gaming – capofila Fondazione Carlo Donat-Cattin, nell’ambito del Bando Civica di Compagnia di San Paolo (marzo).

Proseguiranno nel corso dell’anno importanti collaborazioni con Biennale Democrazia e con i festival Archivissima, CinemAmbiente, Lovers, Salone Internazionale del Libro di Torino e Festival delle Colline Torinesi sui temi dell’ambiente, dei diritti e delle nuove generazioni.

Continueranno i lavori di integrazione e valorizzazione dei patrimoni culturali custoditi dal Polo del ‘900 e dagli Enti partner grazie a 9centRo, hub degli archivi digitali del Polo, che nel 2021 amplia l’offerta integrando i patrimoni archivistici storici del Politecnico di Torino. L’importanza di valorizzare i patrimoni custoditi si concretizza in un progetto integrato dedicato: Archivi Con-nessi, con inediti percorsi di storytelling digitale per avvicinare nuovi destinatari alle fonti d’archivio – coordinato dall’Istituto Piemontese Antonio Gramsci (aprile).

Gli archivi saranno protagonisti anche della mostra 50 anni Fuori!, ospitata dal Polo del ‘900, curata dal Museo della Resistenza in collaborazione con la Fondazione Penna / Fuori! in occasione del cinquantesimo anno dalla nascita del Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano (settembre).

Altri percorsi espositivi abiteranno il Polo del ‘900 nel corso del 2021, a cominciare da “75 anni dopo. La liberazione di Torino nelle fotografie di Felix de Cavero (in corso), “Ricordati di non dimenticare. Nuto Revelli, vita per immagini” (aprile), “Dai medici condotti al Sistema Sanitario Nazionale” (maggio), e dal percorso multimediale “Amazonia. The deep breath of the world” (ottobre).

Continuano anche per tutto il 2021 i contest creativi Accendi la Resistenza dell’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza, Filmare la Storia dell’Archivio Nazionale della Resistenza, HOME – House of Memory & Engagement dell’Istituto Gramsci, il Club dei Creativi del Centro Pier Giorgio Frassati e i progetti didattici Linguaggi della Contemporaneità con la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, e Novecento: storie di passaggi e di diritti – 1920-2020: Diritti conquistati, diritti negati, dell’Istoreto. Si avvia, inoltre, una collaborazione con la rivista Doppiozero su tutto il programma dei Venti. Continuano anche per il 2021 le attività di animazione territoriale in collaborazione con la Portineria di Comunità della Rete Italiana di Cultura Popolare. Il tema dell’Europa verrà sviluppato nell’ambito di un progetto promosso da Fondazione Compagnia di San Paolo sui giovani e l’Europa.

Tre progetti speciali completano il programma 2021 con numerosi momenti di approfondimento che avranno luogo nella seconda metà dell’anno: Colonialismo, a cura dell’Archivio Nazionale della Resistenza; Tra guerra e dopo-guerra: una tregua, un nuovo inizio dedicato a Primo Levi, a cura del Centro Internazionale di Studi Primo Levi, e infine DuemilaVenti. Retrospettiva, critica generazionale sul 2020, a cura del Centro di Studi Piero Gobetti.

Dove portano i Venti, programmazione 2021 del Polo del ‘900 e dei suoi 22 Enti partner, in collaborazione con una fitta rete di realtà nazionali e non, è stata pensata in forma doppia e ibrida, da seguire in presenza in Via del Carmine, 13 e 14 a Torino, secondo le norme di sicurezza in vigore, e online sui canali web del Polo del ‘900.

Per tutti gli aggiornamenti: www.polodel900.it.

Sergio Soave, presidente della Fondazione Polo del ‘900: “Ho temuto, in questi mesi, che la pandemia costituisse un ostacolo per la vita e l’identità del Polo del ‘900, e ho tante volte pensato che il malefico virus avesse ahimè ridotto il “treno ad alta velocità” con cui si procedeva speditamente. Per fortuna non è andata così e, sebbene fortemente rallentata da tutti i vincoli delle chiusure, la nostra attività ha saputo trovare nuove vie che ci hanno permesso di ripartire con tutta l’energia, l’inventiva e la passione con cui ci si è mossi nei tre anni precedenti. Ne è un esempio questo programma “Dove portano i venti”, costruito grazie all’apporto e al confronto reciproco di tutte le fondazioni afferenti al Polo che sentitamente ringrazio. Chi avesse pensato che per noi i venti, cioè gli anni Venti, significassero solo una rimemorazione del decennio fatale del secolo scorso, sarà forse sorpreso dalle molteplicità di significati e di indicazioni che quel semplice titolo comporta. Certo sarà importante recuperare e ridiscutere la memoria di eventi, personaggi, esperienze del passato, ma, come si vede, lo si farà per affrontare i temi cruciali che questo decennio del nostro secolo pone alla cultura e, conseguentemente, alla politica, all’economia, alla società. Lo spettro molto ampio di argomenti e di tematiche sarà inoltre affrontato cercando linguaggi nuovi adatti all’incontro con le giovani generazioni, primario obiettivo del nostro quotidiano impegno. Qualcuno ha detto che, per parlare con loro, dovremmo intanto definirci “Polo del 2000”. Si vedrà, ma intanto, senza rinnegare origini e vocazioni, “i venti del 2000” soffieranno proprio in quella direzione”.

 

Alessandro Bollo, direttore della Fondazione Polo del ‘900: “Un programma di eventi e attività di respiro biennale, che delle grandi sfide del nuovo decennio fa il suo focus centrale. Dove portano i Venti è il risultato della collaborazione e del lavoro corale del Polo e dei suoi 22 Enti partner; un percorso che ha coinvolto moltissimi compagni di viaggio del panorama nazionale e internazionale grazie ai quali il tema dei Venti troverà espressione in numerose forme e linguaggi. Sarà un programma ibrido, pensato non solo per (r)esistere alla prova del Covid-19, ma per sperimentare nuove modalità di fruizione, dal vivo e online e che coinvolgerà numerosi spazi aperti del territorio a Torino e in Piemonte. La componente digital rimarrà molto viva, nel corso del 2020 abbiamo avuto la possibilità di sperimentare numerosi format digitali che viaggiano molto oltre le mura del Polo: maratone online, podcast e contenuti on demand, accolti con grande interesse dai nostri interlocutori abituali e non, che miglioreremo ulteriormente per permettere ai nostri pubblici, vicini e lontani, di partecipare alle tante iniziative pensate per loro. Per cominciare un percorso insieme che indaghi i problemi più urgenti del presente e che con la stessa urgenza trovi delle risposte per spostare anche di un solo centimetro la direzione in cui vogliamo che vada il decennio a venire”. 

Movida, Torino vara un Piano comunale di risanamento acustico

Il  Consiglio Comunale di Torino ha approvato – con 20 voti favorevoli e 1 astenuto – un Piano comunale di risanamento acustico legato alla “movida”.

Redatto ai sensi dell’articolo 7 della Legge 447/1995 e della Legge Regionale 52/2000, il documento individua obiettivi di risanamento, priorità e linee di intervento, per ottenere una progressiva riduzione nel medio-lungo termine dei livelli di rumorosità e del disturbo.

In particolare, il Piano privilegia per il risanamento le azioni per la sicurezza urbana nonché il contrasto all’abuso e alla vendita non autorizzata di alcool, le campagne di informazione e partecipazione dei fruitori e dei residenti, gli interventi di riduzione e mitigazione delle esternalità negative delle attività economiche, le azioni sull’offerta di mobilità e sulla gestione della sosta, nonché i programmi di riqualificazione urbana e le iniziative di sviluppo locale, anche attraverso una specifica offerta culturale.

Al fine di raggiungere nel lungo termine il rispetto dei limiti di riferimento, il documento individua opportune azioni di pianificazione territoriale e ambientale, anche al fine di individuare aree urbane con vocazione alla vita notturna, purché caratterizzate da una limitata esposizione della popolazione residente.

Sotto il profilo acustico-ambientale, il Piano, per la natura dinamica e complessa del fenomeno della movida, promuove un approccio sperimentale, considerando i diversi contributi al clima acustico complessivo e valutando l’effettiva efficacia delle specifiche azioni sulla scorta degli esiti di monitoraggi di lungo termine e di valutazioni periodiche del disturbo percepito.

La deliberazione votata dalla Sala Rossa prevede anche l’istituzione di un Tavolo tecnico che coinvolgerà le Divisioni competenti per i temi commercio, sicurezza urbana, ambiente, innovazione tecnologica, mobilità e gioventù, con il coordinamento del Gabinetto della Sindaca, nonché le Circoscrizioni territorialmente interessate, al fine di garantire il coordinamento nel quadro delle linee di intervento tra le azioni, individuare i soggetti cui competono gli specifici interventi attuativi, definire le modalità e i tempi per il risanamento e quantificare gli oneri finanziari e i mezzi necessari all’attuazione e al monitoraggio del Piano.

Il Piano assume quali aree prioritarie di intervento quelle individuate dal “Regolamento per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande degli esercizi pubblici” quali ambiti urbani caratterizzati da problematiche collegate al traffico, all’inquinamento acustico, alla fruibilità degli spazi e alla vivibilità del territorio, ovvero:

– l’area delimitata dalle seguenti vie: corso Dante (ambo i lati), via Nizza, corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo d’Azeglio;

– l’area delimitata dalle seguenti vie: corso Regina Margherita, via Napione ambo i lati, corso San Maurizio;

– l’area delimitata dalle seguenti vie: via Giolitti ambo i lati, via delle Rosine ambo i lati, via Po ambo i lati, piazza Vittorio Veneto, via Giulia di Barolo ambo i lati, via Verdi ambo i lati, via Roero di Cortanze ambo i lati, corso San Maurizio;

– l’area delimitata dalle seguenti vie: corso Regio Parco, corso Verona, lungo Dora Firenze.

Nel dibattito che ha preceduto la votazione, il consigliere Federico Mensio (M5S) ha ringraziato assessore e uffici comunali per il lungo lavoro svolto nell’affrontare un fenomeno – l’inquinamento acustico – di solito poco considerato, augurandosi una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza.

Ma cos’è e dove va il Pd?

Tutti contro Nicola Zingaretti. Ultimamente un po’ deboluccio,  del resto si sapeva che il suo metodo  non era ” sbattere i pugni sul tavolo “.

Nel tritacarne delle incredibili svolte,  lui ci è finito in mezzo. Indubbiamente,  comunque,  ce ne ha messo del suo. Mai con i pentastellati. Governo con i pentastellati, ma almeno senza Conte. Dunque governo con Conte e poi mai al governo senza Conte,  con conclusione quasi ovvia: al governo senza Conte con Orlando che andando al governo deve lasciare la vice segreteria. 90 su 100 verrà eletta una donna. Ogni maggiorente del PD gli sta tirando la giacchetta. Come del resto ha sempre fatto. Ma il vero problema sono i suoi. Facile la vita per Salvini,  tutti i leghisti sono salviniani. Non ne parliamo di Fratelli d’ Italia. Tutti sotto vassallaggio. Per Nicola non c’ è pace. Tutti i suoi divisi in mille rivoli e oramai per un posto ci sono mille pretendenti. Ma cos’è il Pd? Difficile se non impossibile definirlo. Gli ex comunisti contestano gli ex democristiani di essere ancora democristiani e gli ex democristiani accusano gli ex comunisti di essere ancora comunisti. Concretamente il PD è un totale fallimento. Il nuovo orizzonte della ricerca di cultura politica è Giggino (Di Maio) e i pentastellati sono diventati Liberali e Moderati. Tremi nello scriverlo. Non è permesso  stupirsi. Dopo che, chi nel rivendicare di non aver mai letto un libro diventata sottosegretaria alla cultura , tutto è possibile. Del resto Draghi ha rimesso Giggino agli Esteri è non contento un altro pentastellato che colloca Beirut in Tunisia. Tutti dicono che Draghi gli ha dato il contentino e per il resto ci pensera’ lui.  Cominciando da Arcuri che ” spontaneamente ” si dimette. Arriva il Generale Paolo Figliuolo. Vedremo cosa riuscirà a fare. Abituato a prendere ordini e darli. Esempio non casuale.
Per Mario Draghi questo agire è anche identità e se volete filosofia politica. Il buon governo per uscire dalla crisi. Ciò che manca totalmente al Pd sia a Roma come a Torino. Quella Torino che da oltre 150 anni ha dato il suo contributo alle idee giuda per potere e governare il Paese.
Siamo sicuri di non essere smentiti. Torino e Napoli si sono ” inventati ” il nostro liberalismo italico. Culla della del pensiero politico. Ora,  sia ben chiaro,  la crisi di identità della nostra città non dipende solo dalla mancanza di identità politica. Ma ne è un pezzo. Non so, non penso che Draghi e Zingaretti abbiano discusso della disperata situazione di Torino. Sicuramente,  entrambi l’hanno presa a schiaffi. Ed anche,  sicuramente, Torino si è fatta prendere a schiaffi. Prima mille idee. Ora  nulla di nulla.
Non so se manca un’ azione concreta perché mancano le idee o viceversa. So che manca tutto. Anche perché da ormai 40 anni c’ è qualcuno e qualcosa che spinge nell’ andare in una direzione e la realtà va in direzione esattamente opposta. Che fare per Torino e per il Pd? Facile la domanda e difficilissimo se non impossibile rispondere. Direi proprio una missione ( quasi ) impossibile. Le crisi sono crisi,  questa prodotta dal coronavirus è,  indubbiamente epocale e sta alla intelligenza degli individui farla diventare occasione di crescita e sviluppo. Speriamo nell’ intelligenza dei Torinesi per Torino e speriamo nell’ intelligenza dei piddini per il Pd.
Patrizio Tosetto

Cantiere Tav Valle (Pd) chiede audizione sindaci e Telt

VALLE (PD): “CHIEDERO’ UN’AUDIZIONE DEI SINDACI E DI TELT E UN’INFORMATIVA DELL’ASSESSORE. INFORMAZIONI FRAMMENTARIE AUMENTANO LA PREOCCUPAZIONE”

“L’Assessore Gabusi ha risposto  all’interrogazione con la quale chiedevo se lo spostamento a Susa di una parte dell’area di cantiere della Tav richiederà un’approfondita revisione progettuale attraverso la compiuta formalizzazione di una nuova variante da sottoporre a una Valutazione di Impatto Ambientale oppure sarà sufficiente l’approvazione del Progetto di Variante formalizzata dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) nel 2018” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.

“L’Assessore Gabusi ha affermato che le competenze regionali sono minime rispetto a un’opera internazionale, prevalentemente gestita dallo Stato, anche se la Regione ha organizzato con la Comunità della Val di Susa, nella scorsa estate, un incontro durante il quale è emersa la possibilità di trasferire in parte sia lo smarino sia i conci derivanti dal cantiere. Nello specifico, non esisterebbe, al momento, alcuna istanza che richieda una modifica al progetto presentato per lo spostamento del cantiere a Susa e, pertanto, resterebbe invariato il quadro progettuale previsto dalle delibere Cipe. Gabusi ha precisato, inoltre, che non si tratterebbe di un vero e proprio spostamento del cantiere, ma di un’attività dilazionata da realizzarsi in un secondo tempo per motivi di sicurezza ” prosegue Valle.

“La vicenda – afferma Daniele Valle – desta grande preoccupazione nei cittadini della zona e, benchè le decisioni dipendano dai Ministeri interessati, ritengo che debba essere fatta chiarezza in merito alla “variante” di Susa. Chiederò, quindi, un’Audizione dei Sindaci della Val di Susa e di Telt e un’informativa dell’Assessore Gabusi dal momento che resta grande la preoccupazione e le informazioni sono frammentarie. Ritengo importante continuare a monitorare la situazione e ad approfondire lo stato delle cose”.

Dalla Regione 11 milioni per le case di montagna

Il vicepresidente della Giunta regionale e assessore all’Urbanistica Fabio Carosso ha dichiarato in Commissione Urbanistica (presidente Mauro Fava) che sui capitoli di bilancio dell’Urbanistica interessati dal maxiemendamento i risparmi sono stati realizzati per le mancate spese di rappresentanza, convegni e seminari (in particolare in materia di paesaggio) che non si sono potuti svolgere in presenza a causa della pandemia e che sono stati sostituiti da webinar online.

Le spese in conto capitale sono in linea con gli impegni degli scorsi anni. In particolare è stato sottolineato l’esito del bando per i contributi ai Comuni per il rilancio dell’edilizia e l’abbattimento degli oneri di costruzione. Per il bando, che si è chiuso il 30 novembre, sono state presentate 289 domande per un importo di circa 4 milioni per le imprese e 1.198 domande da persone fisiche per circa 5.5 milioni. Gli 11 milioni di euro rimanenti (sui 26 inizialmente stanziati) saranno utilizzati per un nuovo bando a sostegno della ristrutturazione di case in montagna per incentivare le famiglie a ripopolare i paesi delle Terre Alte.

E’ intervenuto il consigliere Carlo Riva Vercellotti (Fi).
Al termine la Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza al disegno di legge del bilancio di previsione 2021-2023

Vetrine in rosa per il Progetto endometriosi

Un’iniziativa di A.P.E. – Associazione Progetto Endometriosi che vuole coinvolgere i negozi di tutta Italia, per fare informazione sulla malattia, fondamentare per aiutare le donne che ne soffrono.

Le vetrine dei negozi di tutta Italia a marzo si tingono di rosa per il mese della consapevolezza sull’endometriosi, malattia cronica che colpisce circa 3 milioni di donne nel PaeseA.P.E. – Associazione Progetto Endometriosi, che unisce pazienti volontarie impegnate nel fare informazione sulla malattia, lancia un’iniziativa per far conoscere a quante più persone possibili la patologia e fare prevenzioneTutti coloro che hanno un negozio possono aderire a “Vetrine Consapevoli”, esponendo i palloncini dell’APE e il materiale informativo durante il mese di marzo. Una proposta che ha avuto già un ottimo riscontro negli scorsi anni, un modo semplice ed efficace per attrarre l’attenzione su una malattia ancora difficile da diagnosticare, per la quale l’informazione diventa fondamentale per aiutare le donne che ne soffrono, ma anche le amiche o la famiglia.
«Il materiale informativo diventa un aiuto concreto per le donne affette da endometriosi – racconta Jessica Fiorini, Vicepresidente di A.P.E. -. Dopo che sono stata operata, credevo di soffrire di una malattia rara perché non l’avevo mai sentita e nessuno, tra le persone che frequentavo, la conosceva. Un giorno una collega mi portò un volantino dell’Associazione che aveva trovato nello studio del medico e da lì mi sono documentata, ho visitato il sito e ho scoperto innanzitutto che non soffrivo di una malattia rara, che non ero sola. Di qui è nato anche il desiderio di fare volontariato in modo che l’endometriosi diventasse meno sconosciuta per tutti. Gli esercizi commerciali sono l’anima delle città e dei paesi, ce ne siamo accorti in questo ultimo anno quando sono stati chiusi, in molti casi possono contribuire anche alla diffusione di buone cause come questa». Per partecipare e richiedere gratuitamente il materiale informativo di A.P.E. – Associazione Progetto Endometriosi per la propria vetrina, si può scrivere a: spedizioni@apendometriosi.it
Sul sito dell’A.P.E. – www.apendometriosi.it – ci sono tutte le informazioni utili e i progetti, per aiutare concretamente le donne affette da endometriosi e per entrare a far parte della rete nazionale.

Ragazzo incappucciato lancia due mattoni contro i vetri del bus Gtt

 Un ragazzo incappucciato ha lanciato due mattoni contro un bus Gtt ed è fuggito

L’ autista del mezzo della linea Se1 di Gtt ha raccontato l’episodio, accaduto venerdì sera alle 23, al parcheggio Stura. Il conducente  era seduto sul bus , fermo al capolinea  pronto a ripartire.

Il  ragazzo, col volto coperto da un cappuccio, è comparso all’improvviso lanciando  due mattoni che hanno sfasciato uno dei vetri dell’autobus. L’autista non è rimasto ferito.

Continuano i bivacchi in via Parenzo

 “A DISTANZA DI 9  MESI NESSUN INTERVENTO”
Caro direttore, dopo la prima segnalazione del 27/05/2020 in via Parenzo 42, sede dell’associazione Radici & Ali, che ospita una ludoteca, a pochi metri dalla biblioteca civica Cognasso e dalla sede dei vigili urbani non è cambiato nulla, anzi la situazione è peggiorata, in quanto sui muri sono comparsi disegni osceni.
Abbiamo effettuato un secondo sopralluogo rinvenendo diverse chiazze di urina, diverse bottiglie vuote ed immondizia di ogni genere.
Avevamo chiesto semplicemente l’inserimento di una cancellata a tutela del luogo, cosa mai avvenuta nonostante un interesse mostrato dall’assessore Iaria.
Crediamo che un’associazione come Radici & Ali, che offre un ottimo servizio per i piccoli cittadini della nostra comunità meriti rispetto, è assurdo e vergognoso che il comune non sia mai intervenuto, il rischio è che l’associazione abbandoni i locali per la disperazione”.
Marina Trombini, presidente dell’associazione Giustizia & Sicurezza
Armando Monticone, presidente del circolo l’Aquilone di Legambiente.

La Tris Quarté e Quinté all’ippodromo di Vinovo

Ogni volta che la Tris Quarté e Quinté arriva sulla pista dell’Ippodromo di Vinovo non è mai appuntamento banale e sarà così anche mercoledì 3 marzo nella prima riunione del mese.

 

Sono 15 gli iscritti al Premio Cuneo, disposti sui tre nastri del doppio km per un pronostico incerto alla luce della qualità complessiva dei partenti. Certamente nella cinquina vincente possono rientrare soggetti come Showmar che con Andrea Guzzinati ha sempre fatto bene sulla distanza, ma anche Viola, insieme ad Edoardo Loccisano e Zamora Font questa volta affidata a Fabio Mollo, mentre Santo Mollo salirà su Zurro Zl. Al via anche Alessandro Gocciadoro insieme a Vicky Laksmy, sempre che la caduta di domenica a Firenze non abbia lasciato tracce. E sulla pista toscana era impegnato anche Santo Mollo che ha colto un altro successo importante con Blackflash Bar dominando il Premio Firenze riservato alle femmine.

Sette corse in programma dalle 14.20 compreso il Premio Barolo in apertura riservato a buoni 3 anni. E spazio come al soli anche per i Gentleman con il Premio Carrù sul miglio, sempre per i 3 anni. Come sempre negli ultimi tempi l’impianto sarà aperto solo agli addetti ai lavori ma senza pubblico. Chi non può entrare, vivrà tutte le emozioni sul canale Unire Tv 220 di Sky e sui social dell’Ippodromo.

Le nuove coppette di Marchetti sono un omaggio a Torino

Torino è protagonista delle nuove coppette gelato di Alberto Marchetti firmate dall’illustratore Giovanni Gastaldi. Quattro storie di quattro personaggi, ambientante in alcuni degli angoli più caratteristici della città – Piazza San Carlo, Porta Nuova, Lungo Dora e Porta Palazzo – prendono vita sulle nuove coppette del Maestro Gelatiere torinese.

Un progetto realizzato con la stessa cura e filosofia con cui Alberto prepara i suoi gelati: le coppette in ceramica sono prodotte da Besio 1842, storica azienda artigiana monregalese a gestione famigliare che ancora oggi porta avanti la vera tradizione dell’antica ceramica, e magistralmente decorate dal talentuoso Giovanni Gastaldi, già illustratore per importanti marchi come San Bernardo ed Einaudi e per la rivista The Economist.

Un progetto tutto piemontese, un’idea regalo, un omaggio alla città e un pezzo di design insignito di un importante riconoscimento. Il progetto creativo è stato infatti selezionato tra i vincitori della sessantaduesima edizione del prestigioso concorso internazionale Illustration Annual indetto dalla rivista di design americana Communication Art. Si tratta di uno dei principali riconoscimenti al mondo dedicati agli illustratori, anche in ambito pubblicitario, che ha selezionato le coppette di Marchetti tra i 120 migliori  lavori su quasi 5000 iscritti.

Il set di 4 coppette è in vendita presso tutti i negozi Alberto Marchetti e sul sito www.albertomarchetti.it