ilTorinese

L’“affaire madamina”, Giachino: “Sulla decisione delle manifestazioni SITAV la TELT non c’entra nulla”

A cura di  lineaitaliapiemonte.it

Dopo la pubblicazione dell’incarico di Telt da 90mila euro a Simonetta Carbone, una delle madamine che ha presieduto la manifestazione del 10 novembre 2018 a favore del supertreno, per un lavoro di rassegna stampa, il mondo notav è in subbuglio: “Che le “madamine” della collina fossero più o meno eterodirette era evidente (…) Ma chi avrebbe immaginato che a tirare i fili delle marionette in arancione ci fosse niente di meno che la società promotrice del TAV?” scrive il sito notav.info. Ma spunta Bartolomeo Giachino: “L’idea della monifestazione fu mia. Le madamine dopo il successo della manifestazione si presero i meriti ma l’idea fu mia, sulla decisione della manifestazione Simonetta Carbone non ha assolutamente influito , tantomeno la TELT”. Ecco, per filo e per segno , cosa accadde in quei giorni…

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A Rivoli la Pellegrina Bike Marathon

È una grande sfida per noi. Un progetto ambizioso che permetterà di portare i nostri concittadini alla scoperta del mondo del cicloturismo e i cicloturisti alla conoscenza di Rivoli, del suo Castello e del nostro polmone verde, la Collina Morenica, che condividiamo con Rosta, Buttigliera Alta, Reano e Avigliana.

Uno spazio ideale per praticare questo sport in un ambiente ancora molto naturale. L’anello Susa-Avigliana-Rivoli individuato dalle GuideDiscoveryValsusa potrà diventare un tracciato permanente da curare e segnalare adeguatamente.  Questo evento che vedrà per la prima volta coinvolta la nostra Città, Rivoli, insieme ai comuni della Valle di Susa, darà l’opportunità a tutti di riscoprire un senso di appartenenza al nostro bellissimo territorio, alla sua storia ed al suo patrimonio. Una iniziativa che unisce, insomma una bella novità per la città.

Laura Adduce

Vicesindaco di Rivoli

Covid, il bollettino di sabato 1 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 882 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 66 dopo test antigenico), pari al 3,3% di 27.057 tamponi eseguiti, di cui 17.983 antigenici. Degli 882 nuovi casi, gli asintomatici sono 368 (41,7%).

I casi sono così ripartiti: 115 screening, 553 contatti di caso, 214 con indagine in corso: per ambito: 6 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 105 scolastico, 771 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi350.303 così suddivisi su base provinciale: 28.240 Alessandria, 16.798 Asti, 10.798 Biella, 50.343 Cuneo, 26.984 Novara, 187.811 Torino, 12.988 Vercelli, 12.397 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.455 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.489 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 200 (-10 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono2.084 (27 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono13.187

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.404.202 (+27.057 rispetto a ieri), di cui 1.503.759 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.273

Sono 18 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.273 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.531 Alessandria, 694 Asti, 419 Biella, 1.380 Cuneo, 927 Novara, 5.367 Torino, 500 Vercelli, 363 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 92 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

323.559 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 323.559 (+1.092 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 25.763 Alessandria, 15.621 Asti, 9.816 Biella, 46.345 Cuneo, 25.046 Novara, 173.647 Torino, 12.042 Vercelli, 11.626 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.354 extraregione e 2.299 in fase di definizione.

Primo maggio, tensione per gli antagonisti in piazza Castello

Momenti di tensione alla festa dei lavoratori

Un corteo dell’area antagonista e del movimento No Tav ha tentato  di sfondare il cordone della polizia per raggiungere il Municipio dove era in corso  la cerimonia  dei sindacati con la sindaca e l’arcivescovo in occasione della festa dei lavoratori. La polizia ha respinto  i manifestanti con una carica di alleggerimento.

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La testimonianza del fotoreporter Marco Boscato

Sono le ore 9:30 in Piazza Castello dove, sotto l’acqua, si sono riuniti i manifestanti per celebrare la festa di un primo maggio decisamente diverso rispetto a quelli degli anni precedenti. Il gruppo dell’Unione dei sindacati, gli studenti di Noi Restiamo Torino, i No Tav e i militanti del centro sociale di Askatasuna.

Sotto l’acqua, a far sentire le loro voci, il grido strozzato di chi cerca e pretende diritti e tutele che lo Stato sembra non voler ascoltare. Dopo circa un’ora dove i manifestanti si sono passati a turno il microfono per esprimere la loro opinione con fermezza, per dire “io ci sono”, “caro Stato io esisto”. Polizia antisommossa rigorosamente schierata per evitare che la situazione sfuggisse di mano e, ad un certo punto, il disastro sembrava inevitabile. Un duro faccia faccia tra alcuni manifestanti e la polizia sembrava potesse scatenare una rissa in pieno centro, davanti al Palazzo della Regione. Tutto però fortunatamente si è risolto con un nulla di fatto. E i manifestanti, carichi di striscioni, iniziano un corteo guidati da un furgoncino tappezzato da uno striscione anti TAV. Bene, fin qui tutto ok. I manifestanti attraversano tutta via Po, passano davanti a Palazzo Nuovo e proseguono la loro marcia a suon di musica. Ed è proprio dietro all’università che, i ragazzi (presumibilmente appartenenti al Centro Sociale Askatasuna e del Movimento No Tav) che tanto parlano di libertà e di diritti per i più deboli, iniziano a lanciare delle uova contro un vigile, il quale inizia ad inseguire uno di questi ragazzi. Viene però ostacolato da altre uova lanciate da altri militanti. Non ho avuto modo di vedere l’epilogo della vicenda, perché un diversi manifestanti, con in testa un cappuccio, mi hanno circondato. Avevo filmato tutta la vicenda dell’inseguimento che ha visto come protagonista il vigile e i manifestanti e a loro non andava bene. Mi hanno preso con forza la macchina fotografica e mi hanno cancellato il video. Volevano cancellarmi anche tutte le altre clip e le foto che avevo fatto durante la mattinata. “Non ti cancelliamo le altre foto, ma se domani esce un articolo sui giornali o se parli con la polizia di quanto hai visto ti veniamo a prendere sotto casa e ti ammazziamo”. Queste le parole di un giovane militante incappucciato, che ad occhio e croce avrà avuto la mia età, e che poco prima in Piazza Castello insieme ai suoi compagni parlava di diritti, dignità, uguaglianza. Bene, inutile soffermarsi sulla stupidità e poca coerenza di queste persone. “Fai il tuo lavoro e non rompere le palle”. Altra affermazione che mi è stata rivolta da uno dei militanti. Bene, allora mi chiedo, fino a che punto la libertà si può considerare come diritto inalienabile e fin dove invece si dovrebbe iniziare a parlare di soppressione, violenza, brutalità? È ora che, anziché scendere in piazza, si inizi a parlare di rispetto, anche verso i giornalisti che  più volte sono stati  apostrofati durante la manifestazione come terroristi. Io documento la realtà dei fatti attraverso la fotografia e i video, essere circondato e minacciato brutalmente da degli individui che predicano dei diritti universali, ma che di fatto lo fanno solo a parole perché in pratica ti impediscono con la forza di fare il tuo mestiere, ecco questo per me è un attentato contro ogni forma di democrazia

Italexit : “vicini a partite Iva, pmi e commercianti”

Nella giornata di sabato 1 maggio Italexit si è unita alla manifestazione di Piazza Statuto a Torino indetta da partite IVA, PMI e commercianti: un momento di incontro e confronto per queste categorie sempre più abbandonate dalle istituzioni.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Roberto Mossetto, segretario politico della sezione torinese, spiega i motivi della partecipazione: “Nell’ultima settimana abbiamo assistito al grande festival dell’ipocrisia: governanti, sindacati e associazioni che finalmente escono dal letargo e vanno in piazza a fare le loro solite sfilate parlando di questioni che non hanno mai avuto realmente interesse a difendere. Di che festa dei lavoratori si può ancora parlare in un Paese dove il lavoro non esiste più? Siamo in piazza con chi non ha tutele, con chi non gode né di cassa integrazione né di mutua, con chi viene multato se difende il proprio diritto al lavoro. Le rappresentanze più blasonate che avrebbero dovuto proteggere queste persone nell’ultimo anno, Confcommercio in primis, non hanno mai avuto il coraggio di alzare la voce contro il Governo. Non basta qualche fugace sit-in di protesta per farsi perdonare: è tempo di superare queste logiche da comitati elettorali ad uso e consumo esclusivo dei vertici”. 

Mossetto lancia un appello anche alle piazze dei lavoratori dipendenti: “Solo a Torino, entro luglio, si prevedono 80.000 nuovi disoccupati che si aggiungeranno ai 50.000 che hanno già perso il lavoro. Eppure ci ricordiamo tutti le dichiarazioni di CGIL, CISL e UIL prima a favore di Stellantis e poi del Governo Draghi: il sindacalismo in Italia non può essere rappresentato da chi batte le mani agli speculatori e ai banchieri mandati da Bruxelles. Serve una nuova concezione della civiltà del lavoro e dei rapporti tra classi produttive.”

A Chieri proposto lo sportello per la cittadinanza

Il Consiglio comunale di Chieri ha approvato la proposta di mozione presentata dal consigliere Luigi Furgiuele (Gruppo Misto di Minoranza) di istituire uno ‘Sportello legale gratuito per la cittadinanza’ con particolare riferimento ai genitori separati, ma non solo. Specifica lo stesso presentatore, Luigi Furgiuele: “E’ un importante risultato per Chieri e per i Chieresi. La nostra città era carente di uno sportello legale gratuito per i cittadini, ora invece abbiamo dai ai nostri concittadini in questo momento di difficoltà, oltre che sanitaria anche economica e sociale, uno strumento di tutela. Sono soddisfatto di questo risultato che, come dimostra l’approvazione alla unanimità, ha unito tutto il Consiglio comunale, maggioranza e minoranza, che ringrazio insieme al sindaco ed alla giunta. La doppia soddisfazione nasce dal fatto che altre realtà sono interessate al nostro provvedimento e mi hanno chiesto come esempio il testo della mozione per attuarla o proporla nei loro comuni”.

Massimo Iaretti

Torna “Mondo Nuovo”, piazza digitale del Primo Maggio in diretta Facebook dai luoghi di lavoro 

Una mattina di comizi online per dare voce alle categorie essenziali

E’ passato più di un anno dall’inizio della pandemia e il mondo del lavoro è in pezzi. In questo scenario, torna “Mondo Nuovo”, la piazza digitale nata per celebrare il Primo Maggio a Torino.  L’appuntamento, ancora per quest’anno, è online, sabato 1 maggio dalle 10 alle 12,30. Se la prima edizione, andata in scena nel 2020, ruotava attorno alla domanda “L’Italia riparte, ma per andare dove?”, quest’anno la manifestazione mette al centro la questione che ha contraddistinto i DPCM del governo nei periodi di massima emergenza da virus Sars-CoV-2: quale lavoro è essenziale?

Secondo Comunet – Officine Corsare Aps, LaComune, Cinema Maffei Aps, Dewrec Aps, organizzatori dell’iniziativa che nasce insieme al Comitato Arci Torino, la gestione politica ed economica di oltre un anno di pandemia ha scaricato gran parte della crisi sulle spalle di quelle categorie che, con il loro lavoro, si prendono cura della società: lavoratrici e lavoratori della sanità e dell’assistenza, della logistica, dell’agricoltura, della scuola, del terzo settore, ma anche della cultura, dell’arte, del cinema e dello spettacolo, della ricerca. Sono loro i grandi assenti dal dibattito pubblico e saranno loro i protagonisti dei comizi che animeranno, sabato, il corteo digitale trasmesso in diretta dal Cinema Maffei di Torino sui canali Facebook dei soggetti coinvolti.

«Con questa iniziativa abbiamo voluto, ancora una volta, manifestare con forza il nostro supporto a tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno visto in quest’ultimo anno peggiorare le proprie condizioni di vita. Daremo voce a tutte e tutti loro, con un focus al comparto culturale, artistico e all’associazionismo. Settori che nonostante l’emergenza non hanno mai smesso di praticare solidarietà e mutualismo, dimostrando di essere attori essenziali per lo sviluppo e la coesione sociale delle nostre comunità» afferma Andrea Polacchi, presidente del Comitato Arci Torino.

«L’iniziativa è un presidio  per ricordarci che abbiamo un interesse generale  da difendere:  la dignità, il superamento di qualsiasi forma di sfruttamento – afferma Anita Marafioti di Comunet Officine Corsare. Servono azioni collettive come questa per rimettere al centro del dibattito pubblico i diritti, affinché le manifestazioni di riconoscenza verso i lavoratori e le lavoratrici essenziali del Paese non siano di mera propaganda, ma si traducano al più presto nel riconoscimento di una retribuzione sufficiente e proporzionata, di tutele contro gli infortuni, di stabilità contrattuale, di un welfare capace di promuovere giustizia sociale e di genere. Questo è essenziale»

I comizi vanno in onda sulla pagina Facebook del Comitato Arci Torino e di Comunet – Officine Corsare e verranno rilanciati dai partner dell’iniziativa.

 

 

Programma

L’iniziativa è curata dal Comitato Arci Torino e Comunet-Officine Corsare. Un grazie particolare a Sweet Life Factory per l’immagine coordinata, Irene Dionisio per la programmazione dei dibattiti, Maurizio Pisani per il coordinamento della programmazione musicale. 

 Sabato 1 maggio 2021 

da remoto e in presenza

10 -12,30  Corteo digitale

 “Radunare, criticare e celebrare” 

ore 10,05

Introduzione

Anita Marafioti di Comunet-Officine Corsare

ore 10,10

Flash Mob nazionale

in diretta da Piazza Vittorio Veneto

Striscione “Essenziali sono i diritti

Lancio della diretta dalla piazza

ore 10,25

Video introduttivo

ore 10,35

Ouverture

Prof.ssa Chiara Saraceno parla di

“Lavoro essenziale o non essenziale?”

ore 10,50

Comizi 

“Rialziamo le teste”

in diretta dal Cinema Maffei 

Tema: Lavoro essenziale

Intervengono, tra gli altri, Andrea Polacchi e Alice Eugenia Graziano per Fooding Alimenta la Solidarietà, lo Sportello Psicomunet di Comunet-Officine Corsare, Enrica Valfré, segretaria di Cgil Torino, il Coordinamento rider di Bologna con  Riccardo Mancuso, l’insegnante e contributor per Il Manifesto Jacopo RosatelliBebo de Lo Stato Sociale per Bauli in Piazza, Gaia De Regibus per Il Coordinamento Chi si Cura di te?, Art workers ItaliaFLAI CGIL Torino,  i Fratelli De SerioCGIL FILT TorinoAscanio CelestiniGiusto mezzoMediterranea e Adi Torino.

ore 12,20

Fine comizi

 

Cinema Maffei – Restituzione artistica al Maffei

Gallerie di Primavera, il nuovo evento dell’arte contemporanea a Torino

Dal 6 al 9 maggio si svolgerà la manifestazione “Gallerie di Primavera”, il nuovo evento dell’arte contemporanea a Torino. Una quattro giorni di aperture coordinate che vuol riportare il pubblico a frequentare, in totale sicurezza, luoghi e realtà note che continuano nel loro lavoro di promozione, nonostante le complessità.

Un’occasione per riassaporare la città, la curiosità e l’interesse. Sarà possibile visitare le gallerie e gli spazi indipendenti negli orari stabiliti, dalle 15 alle 19. Prima o dopo ogni spazio seguirà aperture indipendenti. Un lavoro d’incontro e di proposizione che ha lo scopo di focalizzare l’arte contemporanea nei vari quartieri permettendo agli avventori di regalarsi un inatteso momento di riottenuto svago.

Le gallerie aderenti saranno: A Pick gallery, Circolo degli artisti di Torino, Crag-Chiono Reisovà Art Gallery, Csa Farm Gallery, Davide Paludetto Arte Contemporanea, Dr. Fake Cabinet, Drim Contemporary Art Ground, Gagliardi & Domke, Galleria Biasutti & Biasutti, Galleria del Ponte, Galleria Febo e Dafne, Galleria Franco Noero, Galleria Giorgio Persano, Galleria GliAcrobati, Galleria In Arco, Galleria La Rocca,  Galleria Malinpensa by La Telaccia, Galleria Moitre, Galleria Riccardo Costantini, Galleria Roccatre, Galleria Umberto Benappi, Galleria Weber & Weber, Just Goat, Luce Gallery, Mazzoleni, Metroquadro, Mucho Mas, Oggetti Specifici, Osservatorio Futura, Phos Centro Fotografia Torino, Quartz Studio, Société Interludio, Tucci Russo Chambres d’Art, White Lands Art Gallery.

Informazioni:

www.facebook.com/galleriediprimavera

Email: exhibitotorino@gmail.com

Gallerie di Primavera

6 – 9 maggio 2021

ore 15 – 19

 

1 A Pick Gallery

Clara Sánchez Sala

“Kitchen table artist”
Fino al18 giugno 2021

Julia Carrillo

“La luz y su ausencia”

Fino al 18 giugno 2021

Matteo Ufocinque Capobianco

“Radici Urbane”
6 maggio  – 18 giugno 2021

2 Circolo degli artisti di Torino

Carola Allemandi

“Mimesi”

Fino al 9 maggio

3 Crag

Giuliano Sale

“The Usual captivity”

Via Giolitti 51

6 maggio – 5 giugno

Home gallery

“Spring Collection”

Via Maria Vittoria 45

6 maggio – 26 giugno

4 Csa Farm

“Visioni del mondo 2”

6 – 29 maggio

Orario galleria dal martedì al sabato 16 – 19.30

5 Davidepaludetto | artecontemporanea

KIRIL HADZHIEV

6 maggio  –  5 giugno

6 Dr. Fake Cabinet

Paola Agosti

“Riprendiamoci la vita”

6 maggio – 12 giugno.

7 Drim Contemporary art Ground

Michele Liuzzi

“A confession: The shadow line”

Fino al16 maggio

8 Gagliardi & Domke

Thousand way to say City”

Collettiva

Fino al 4 giugno

Gradito appuntamento

 

9 Galleria Biasutti&Biasutti

“Su Carta – On Paper”

collettiva

Fino al 29 maggio

10 Galleria del Ponte

“Proposte per una collezione”

Collettiva

23 aprile –  15 maggio

11 Galleria Febo&Dafne  Studio d’arte

“Seasons”

Collettiva

Fino al 22 maggio

12 Galleria Franco Noero

“L’acqua”
Collettiva

Fino al 12 giugno 2021

13 Galleria Gli Acrobati

Laura Fortin

“Pratiche di innocenza”

6 maggio – 3 luglio

14 Galleria In Arco

“Andy Warhol: nuove suggestioni”

Fino al 30 giugno

 

15 Galleria La Rocca

Diego Santini

“Ricordati di sognare”

6 maggio – 6 giugno

16 Galleria Malinpensa by La Telaccia

Cinzia Ghelardini – Maria Virseda

“Pittura e scultura a confronto”

Fino al 15 maggio 2021

17 Galleria Moitre

“Terraforma, i primi dieci anni di Dmav”

6 – 30 maggio

18 Galleria Persano

Julião Sarmento
“On Goya”
Fino al 19 giugno

(Domenica 9 chiuso)

 

19 Galleria Riccardo Costantini

“La bellezza cambia il mondo?”

Collettiva

6 maggio – 5 giugno

20 Galleria Roccatre

“Tra Geometria e Leggerezza”

6 maggio – 30 giugno 2021

 

21 Galleria Umberto Benappi

Carlo D’Oria

“Tempi di Passaggio”

6 maggio – 5 giugno

22 Galleria Weber & Weber

“Intermezzo”

Collettiva

Fino all’ 8 maggio

 

23 Just Goat

Carlo Gloria

“Visi comunicanti”

6 maggio – 6 giugno

 

24 Luce Gallery

“Life in Flowers”

Collettiva

Fino all’11 giugno 2021

(domenica 9 chiusi)

 

25 Mazzoleni

“Paesaggi Universali”

Opere dalla collezione Mazzoleni

Fino al 3 luglio 2021

26 Metroquadro

Steve SABELLA

“Everland”

6 maggio al 19 Giugno

 

27 Mucho Mas

Stefano Comensoli – Nicolò Colciago

“Incanto e paranoia (tra due istanti)”

6 – 9 maggio

 

28 Oggetti Specifici

Focus on: Silvia Margaria

“Essere un diventar altro”

6 maggio al 5 giugno

29 Osservatorio Futura

“Abbiamo invitato un po’ di artisti nello spazio”

Collettiva

Fino ai primi di giugno

Via Giacinto Carena 20

Giuseppe Mulas

Bastione di San Maurizio

30 Phos Centro Polifunzionale

Gianpiero Fanuli

“Riviera”
Fino al 31 maggio 2021

 

31 Quartz Studio

Gernot Wieland

“…like ink in milk”

Fino al 26 giugno 2021

15-19 su appuntamento

 

32 Societè Interludio

Andrea Barzaghi

“Milano – Torino”

Dal 7 maggio all’ 8 agosto

Dalle 15 alle 19 su appuntamento

(sabato e domenica su appuntamento)

33 Tucci Russo Chambres d’Art

 

“Human and Nature Portraits”

Collettiva

Fino al 29 maggio
(Domenica 9 chiusi)

34 White Lands Art Gallery

Simone Benedetto

“Soul Animal”

Dal 6 maggio 2021

A teatro per la parità di genere

EMANCIP(H)ATE Uno spettacolo scritto e diretto da Virginia Risso per la parità di genere e per la raccolta fondi a favore del Teatro al Femminile. On line dal 1 maggio 2021 alle ore 21

 

Sarà on line, per una sera, il 1 maggio 2021 alle ore 21, EMANCIP(H)ATE , spettacolo prodotto da Teatro al Femminile, scritto e diretto dalla giovane torinese Virginia Risso. Affronta la disparità di genere e avvia una raccolta fondi solidale: acquistando il biglietto di 10€ si contribuisce a sostenere il Teatro al Femminile.

EMANCIP(H)ATE affronta tre macro temi – gender gap, legge 194, processi per stupro – attraverso il linguaggio della satira”, dice Virginia Risso. Lo spettacolo era previsto nel cartellone del 2020, ma è stato sospeso per il Covid 19. “Anche se lo streaming non è la soluzione alla chiusura dei Teatri – prosegue Risso – ho deciso di utilizzare questo mezzo virtuale come alternativa, perché sono convinta dell’importanza informativa e formativa di questa rappresentazione, allestita anche per sostenere il Teatro al Femminile che, come tutte le realtà culturali, ha subito la perdita totale dei suoi introiti”.

“Il termine odio che occhieggia nel titolo – aggiunge – è un grido di protesta verso tutte le ingiustizie che il genere femminile ancora subisce, ma di cui poco si parla. I femminicidi rappresentano soltanto la punta di un iceberg fatto di prevaricazioni, soprusi e discriminazioni. C’è una struttura burocratica, sanitaria, istituzionale antiquata ed inefficiente, che minaccia il progresso e impedisce il raggiungimento di un mondo egualitario, dove non esistono più donne e uomini, ma Persone, con pari diritti ed opportunità”.

L’ambientazione dell’intera messa in scena è il tendone di un circo, in cui sei clown interpretano diversi ruoli, a seconda dell’argomento che si va a rappresentare. La scelta del tema circense vuole evidenziare come dinamiche e fatti reali risultino coerenti all’interno di un contesto esasperato e grottesco. L’ironia che caratterizza l’intera rappresentazione coinvolge il pubblico, “lasciandogli un amaro in bocca difficile da levare via”, sottolinea Risso, che conclude: “In un periodo in cui le donne sono le vittime principali della crisi economica e sociale, le istituzioni non devono perdere di vista punti fondamentali nelle loro agende per la parità di genere”.

Per maggiori informazioni potete contattare teatroalfemminile@gmail.com

Link della campagna di crowdfundinggf.me/u/zkvayz

EMANCIP(H)ATE

una produzione Teatro al Femminile
scritto e diretto da Virginia Risso
aiuto regia Matteo Maria Dragoni

Debutto on line del 1° maggio 2021 alle ore 21.

Acquistando il biglietto da 10€si contribuisce alla raccolta fondi per sostenere Teatro al Femminile

con Sabrina Biagioli, Giulia Capuzzimato, Jessica Di Bernardi, Sara Morassut, Virginia Risso, Lorenza Sacchetto

coreografie di Giulia Capuzzimato

riprese Nuvole Rapide Produzioni

allestimento luci Luca Pastore
tecnico audio-luci Matteo Maria Dragoni

vocal coach Marco Panunzio
actor coach Commedia dell’Arte Luca Gabos

ufficio stampa Antonella De Tino

con la collaborazione di Marco Zordan
e del Teatro Trastevere

Ricordi del Primo maggio di tanto tempo fa

COSA SUCCEDEVA IN CITTA’ / Oramai, per me il primo Maggio è un lontano ricordo. Ricordi belli, bellissimi. Sono quattro o cinque anni che non partecipo al corteo di Torino. Il ciarpame anarcoide e gruppettaro la faceva da padrone. Insopportabile. Si presentavano con caschi, manganelli ed altra mercanzia per cacciare quelli del PD a loro dire non degni di sfilare. La polizia glielo impediva. So perfettamente che la mia risposta individuale è al limite del puerile. Con questo rifiuto voglio non sporcare i bei ricordi. Come nel 1975. Libertà e gioia.

I piccoli ( in tutti sensi ) vietnamiti cacciavano i giganti Usa. 1 maggio, a Saigon stanno sfilando i Vietcong. A Torino una gigantesca bandiera vietnamita apriva il corteo dei giovani comunisti. Portata ai lati da fierissimi ragazzi e ragazze. Il copione prestabiliva una sorta di riallineamento all’ inizio di via Roma per poter entrare correndo in Piazza San Carlo. Il rituale comportava gli applausi di chi assiepava i lati di via Roma. Tantissima gente contenta e raggiante.

Sulla sinistra all’ angolo con piazza Castello, come sempre gli zii paterni che avevano raccolto il testimone dei nonni. Il corteo faceva fatica a farsi spazio. Dovemmo aiutare chi portava la bandiera diventata troppo pesante interamente coperta dai garofani. Ci si sentiva in pezzo di Storia, magari non era vero, personalmente mi piace pensarlo ancora ora. Poi l’entrata “trionfale” in piazza San Carlo. Tanta gioia. La giornata non finiva qui. Classico appuntamento davanti al Caffè Torino, due chiacchiere , il tempo di organizzare i posti nelle autovetture e poi via verso le Langhe, meta del pranzo del 1 Maggio. Altro appuntamento classico. Antipasto misto alla piemontese con quel vitello tonnato semplicemente indimenticabile. Vino mesciato da bottiglie che avranno avuto 50 anni. Vino rigorosamente rosso in bottiglie col vetro spessissimo. L’ oste garantiva sempre sulla sua genuinità: “L’ho imbottigliato io ed arriva dalle uve del cugino”. La famiglia era un certificato di garanzia. Barbera a go-go. Sempre tranne che a Clavesana. Lì la faceva da padrone il dolcetto. Spessissimo con quel retrogusto aspro e dolce al tempo stesso. E poi le acciughe al verde che sono tra i 10 piatti più buoni del mondo. Magari la pizza ha sempre il primo posto, ma si aggiudicano il secondo posto incontrastate. A Clavesana dove al ristorante La Posta si abbinava il’ottimo mangiare con una vista spettacolare sulle colline. La vecchia topia che riparava dal sole. Si arrivava alle 14 tirando tardi e continuando con la merenda sinoira. Tanto tempo fa. Tempo rimpianto dove la nostalgia dominava, come il vino del resto. Il colore del ricordo, il sapore del ricordo. Morbidamente e senza rabbia, consapevoli ed orgogliosi delle nostre idee ma non violenti nell’imporle. Violenza equivale a sopraffazione. Nel corteo e nelle mangiate tanta rilassatezza e gaiezza. Appunto, altri tempi. . Il valore della Festa del Lavoro è evidente a tutti. Durante la dittatura fascista non  c’era ed è diventata un’ icona di tutte le democrazie. Anche qui cerchiamo di far diventare questa crisi epocale una occasione e non solo una immane tragedia. Difficile e forse improbabile, ma possibile. Buon 1 Maggio a tutti.

Patrizio Tosetto