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 L’Aeroporto torinese sceglie la via della sostenibilità e lancia il progetto ‘Torino Green Airport’

In 10 anni: -32% di consumi complessivi di energia elettrica, -20% di consumo di combustibile da riscaldamento e -45% di emissioni di CO2

 

Dal 1° gennaio 2021 l’energia elettrica acquistata è al 100% derivante da fonti rinnovabili

Nuovi progetti in corso, fra cui: parco macchine con mezzi ibridi o elettrificati; nuovi parcheggi con postazioni di ricarica; 15 ettari di aree verdi dedicati alla coltivazione di camomilla a tutela della biodiversità; avvio del progetto di Smart Grid aeroportuale, per l’autoproduzione efficiente e sostenibile dell’energia necessaria al funzionamento dell’infrastruttura

Sul fronte comunicazione, la sostenibilità si concretizza in una nuova identità visiva, con il logo blu di Torino Airport che si declina con uno switch verso il verde di Torino Green Airport

Un’iniziativa che vuole raccogliere sotto un unico cappello tutti gli interventi orientati alla sostenibilità ambientale già implementati dall’Aeroporto in passato, in via di realizzazione nel presente, e pianificati per il futuro.

Si tratta di una scelta di posizionamento forte in merito alla sostenibilità ambientale, ritenuta imprescindibile per un’infrastruttura aeroportuale: questa strategia rappresenta un elemento qualificante per confermare l’impegno del Gruppo SAGAT, Società di gestione dell’Aeroporto di Torino, verso la tutela dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici.

L’Aeroporto di Torino vuole gestire l’infrastruttura e le operazioni aeroportuali in maniera efficiente dal punto di vista energetico, consumando sempre meno energia ed evitando lo spreco di risorse.

Ogni attività viene dunque indirizzata al rispetto dell’ambiente, inteso nella sua accezione più ampia e le linee di azione si articolano infatti su tutti gli asset ambientali: energia, emissioni di CO2 e decarbonizzazione; gestione delle aree verdi e tutela della biodiversità; rifiuti; acque; rumore aeroportuale.

Il Gruppo SAGAT nel tempo ha costantemente aumentato la percentuale di energia acquistata da fonte rinnovabile e dal 1° gennaio 2021 l’energia elettrica acquistata è al 100% da fonti rinnovabili certificate (certificati di garanzia d’origine – GO).

Si punta alla riduzione dei rifiuti e al recupero di quelli prodotti, applicando i principi di circular economy; le attività aeroportuali vengono condotte con il massimo contenimento dei consumi di acqua, mirando al suo riutilizzo, e con l’applicazione di procedure volte a contenere le emissioni acustiche.

Il percorso di sostenibilità ambientale ‘Torino Green Airport’ si sviluppa dunque con una precisa strategia: attraverso l’implementazione di interventi diretti, si mira a coinvolgere non solo i dipendenti del Gruppo SAGAT, ma tutta la comunità aeroportuale, i partner commerciali, i fornitori, i passeggeri.

La consapevolezza della centralità del ruolo del gestore che coordina tutti i player che gravitano attorno all’universo aeroportuale per una crescita sostenibile porta a un concreto impegno verso specifici aspetti della sostenibilità: continuare a ridurre le emissioni di CO2 unitamente agli altri inquinanti che compromettono la qualità dell’aria (NOx, CO, PM10), contenendo l’impatto ambientale delle operazioni aeroportuali anche su rifiuti, acque, rumore.

Risultati in cifre

Con la conduzione delle attività aeroportuali in un’ottica di sostenibilità ambientale, il decennio 2009-2019 ha visto l’Aeroporto di Torino raggiungere significativi risultati in termini di contenimento dei consumi e delle emissioni di CO2.

Il 2020 ha riportato risultati ancora più significativi dal punto di vista del contenimento dei consumi, ma essendo stato influenzato dagli effetti della pandemia da Covid-19 non può essere preso in considerazione per la comparazione.

Per quanto concerne l’energia elettrica, si è passati da un consumo complessivo di oltre 25mila Megawatt/ora nel 2009 a poco più di 17mila Megawatt/ora nel 2019, con una riduzione nel decennio del -32%; una percentuale che si contrae ulteriormente attestandosi al -45% se si contestualizza il consumo per passeggero: in questo caso si è infatti passati da 7,83 Kilowatt/ora del 2009 ai 4,32 del 2019.

Rispetto ai combustibili da riscaldamento, la contrazione sul decennio è stata nel complesso pari al -20%, passando dai 9.167 Megawatt/ora del 2009 ai 7.350 Megawatt/ora del 2019. Anche in questo caso, se si prende in esame il consumo per singolo passeggero, la percentuale di riduzione sui 10 anni è più elevata: dal 2009 al 2019 il calo è stato del -35%, passando da 2,84 a 1,86 Megawatt/ora.

Infine, per quel che concerne la quantità di CO2 emessa, il calo è stato pari al -45%: se nel 2009 l’Aeroporto di Torino emetteva nell’ambiente 13.626 tonnellate di CO2, nel 2019 ne ha contenuto le emissioni avvicinandosi al loro dimezzamento con poco più di 7.500 tonnellate. Sul singolo passeggero, la contrazione ha superato l’obiettivo del dimezzamento, attestandosi a un -55%: le tonnellate di CO2 per singolo passeggero sono infatti passate da 4,2 nel 2009 a 1,8 nel 2019.

Tali risultati sono stati raggiunti nel corso degli anni attraverso una serie di attività improntate alla sostenibilità ambientale.

Tra queste si ricordano gli interventi di riqualificazione sui fabbricati aeroportuali per renderli più sostenibili e meno energivori; l’installazione di una nuova centrale di climatizzazione estiva con gruppi frigoriferi ad altissima efficienza; la sostituzione di generatori di calore con nuove apparecchiature ad alta efficienza e basse emissioni; la sostituzione dei corpi illuminanti con nuovi impianti a LED e l’installazione di sistemi automatici di regolazione del flusso luminoso; il potenziamento dei sistemi di monitoraggio dei consumi e di gestione degli impianti di condizionamento, la realizzazione di un sistema IOT di regolazione intelligente del comfort climatico dell’Aerostazione Aviazione Generale: gli impianti di climatizzazione e riscaldamento vengono regolati acquisendo i dati dalle sonde installate in tutto il fabbricato e ottimizzando in continuo le condizioni ambientali in maniera intelligente. L’installazione ha consentito risparmi sui consumi di energia elettrica e di gas naturale superiori al 30%.

Nel 2020 Torino Airport ha poi conseguito la certificazione al Livello 2 ‘Reduction’ del programma di sostenibilità ambientale Airport Carbon Accreditation – il protocollo comune per la gestione attiva delle emissioni negli aeroporti attraverso risultati misurabili – promosso da ACI Europe.

La certificazione di Livello 2 implica anche la predisposizione di un piano attuativo per il raggiungimento di un ambizioso obiettivo di riduzione delle emissioni di carbonio: nel caso di Torino, il traguardo fissato per il prossimo triennio 2021-2023 è il dimezzamento delle emissioni di CO2 rispetto all’anno base 2017, garantito da investimenti per aumentare l’efficienza dei sistemi più energivori e dall’acquisto di energia elettrica solo da fonte rinnovabile certificata.

Nuovi progetti

Sono molteplici i progetti attualmente in corso di realizzazione che l’Aeroporto di Torino sta attuando in ottica sostenibile.

Decarbonizzazione

Entro il 2023 verrà ampliato il parco mezzi aeroportuali alimentati con motore ibrido o elettrico, arrivando a disporre entro due anni di un parco mezzi per il 40% di tale tipologia, tra cui la prima ambulanza elettrica operativa in un aeroporto.

Verranno realizzati gli spazi di ricarica elettrica a disposizione del pubblico: sono in fase di realizzazione un nuovo parcheggio, che disporrà di 8 colonnine per 16 auto, a cui si affianca un nuovo parcheggio dedicato al car sharing elettrico.

È in fase di avvio il progetto di Smart Grid aeroportuale, finalizzato all’autoproduzione efficiente e sostenibile dell’energia necessaria al funzionamento dell’infrastruttura: il progetto prevede il ricorso a un sistema combinato e flessibile, alimentato da fonti energetiche diverse come metano, biogas, idrogeno, fotovoltaico e solare.

Circular economy

Nell’ambito della circular economy, per quanto concerne la gestione delle aree verdi e la tutela della biodiversità, Torino Airport ha già adottato un ‘regime di impoverimento’ (Poor grass regime) per rendere il prato del sedime aeroportuale scarsamente attrattivo per avifauna e fauna e minimizzare così il rischio di wildlife strike e ridurre le ore totali di lavoro dei trattori agricoli al fine di contenere l’inquinamento ambientale.

Inoltre, a partire dall’autunno 2021, 15 ettari verranno dedicati alla coltivazione della camomilla che favorisce la biodiversità (bee friendly) e non attira avifauna. Il resto del materiale organico raccolto sarà destinato alla produzione di biogas ed è in fase di valutazione la possibilità di sfruttare il biogas prodotto a servizio delle infrastrutture aeroportuali.

Per quel che concerne il recupero delle acque, si prevede di accumulare l’acqua piovana attraverso un sistema di vasche e filtri che verrà ultimato entro il 2024, al fine di utilizzarla per le operazioni aeroportuali e di ordinaria manutenzione industriale.

Nel 2022 proseguirà il percorso di certificazione di sostenibilità ACA-Airport Carbon Accreditation promosso da ACI Europe, con l’ottenimento della certificazione di Livello 3-‘Optimisation’: tale certificazione attesta l’impegno nel coinvolgimento di parti terze e la misurazione delle emissioni di aziende partner dell’Aeroporto.

Questa attenzione alla sostenibilità si riflette anche nell’attività Aviation: la Traffic Development Policy dell’Aeroporto di Torino riconosce infatti un valore alla performance ambientale, fra cui l’abbattimento del rumore degli aeromobili.

Torino Green Airport rappresenta dunque una direttrice strategica dello sviluppo dell’Aeroporto di Torino e, al fine di sensibilizzare e aumentare la consapevolezza in ogni singolo componente dell’attività aeroportuale, dal gestore stesso ai fornitori, diventa anche oggetto di un piano di comunicazione esterna (creazione di un nuovo brand ad hoc, caratterizzato dal logo blu di Torino Airport che si declina con uno switch verso il verde di Torino Green Airport) e di comunicazione interna (rivolta a dipendenti e a tutta la comunità aeroportuale).

Nuoto, i risultati del weekend

Salvamento – Sabato 10 e domenica 11 luglio, al Palazzo del Nuoto di Torino, via Filadelfia 89, si è svolta la prova di qualificazione regionale per Campionato Italiano di Categoria (valida come Campionato Regionale Estivo di Categoria). Da segnalare il nuovo record europeo di Paola Lanzilotti (Rari Nantes Torino) 2’21.29 nei 200 metri Super Lifesaver – SENIOR FEMMINE. Tutti i risultati qui: https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/risultati_settori5.asp?id_manifestazione=1640&menu=agonismo&area=6&read=salvamento Di seguito, i podi della manifestazione:

 

100 metri Manichino pinne torpedo – RAGAZZI FEMMINE

1a Emma Benedetta TARTARA (Swimming Club Alessandria) 1’12.00

2a Sofia DE LUISE (Centro Nuoto Nichelino) 1’13.42

3a Benedetta BRAMOSO (GS VV.F. Giovanni Salza) 1’15.18

 

100 metri Manichino pinne torpedo – RAGAZZI MASCHI

1° Matteo ANTONELLI (GS VV.F. Giovanni Salza) 1’03.19

2° Marco SERANO (GS VV.F. Giovanni Salza) 1’04.24

3° Luca FRANCHINI (SA-FA 2000 ssd – Torino) 1’05.12

 

100 metri Manichino pinne torpedo – JUNIOR FEMMINE

1a Elisa DIBELLONIA (Centro Nuoto Nichelino) 1’02.78

2a Margherita LOMBARDI (SA-FA 2000 ssd – Torino) 1’07.45

3a Giorgia RIZZO (Centro Nuoto Nichelino) 1’08.44

 

100 metri Manichino pinne torpedo – JUNIOR MASCHI

1° Davide CREMONINI (GS VV.F. Giovanni Salza) 54.61

2° Nicolo’ MUCCIONE (SA-FA 2000 ssd – Torino) 57.68

3° Mario CREMONINI (GS VV.F. Giovanni Salza) 58.58

 

100 metri Manichino pinne torpedo – CADETTI FEMMINE

1a Valentina PASQUINO (Nuotatori Canavesani) 1’01.72

2a Sophie FRATI (Centro Nuoto Nichelino) 1’03.92

3a Nadia IACOBELLIS (GS VV.F. Giovanni Salza) 1’04.89

 

100 metri Manichino pinne torpedo – CADETTI MASCHI

1° Andrea VIVALDA (SA-FA 2000 ssd – Torino) 54.73

2° Vittorio CASASSA (Centro Nuoto Nichelino) 57.19

3° Gianluca CAPRARIO (Centro Nuoto Nichelino) 59.42

 

100 metri Manichino pinne torpedo – SENIOR FEMMINE

1a Rossella FIMIANI (Aquatica Torino ssd) 1’00.70

2a Giulia TARTICCHIO (SA-FA 2000 ssd – Torino) 1’06.03

3a Fiorenza MIOLI (GS VV.F. Giovanni Salza) 1’06.33

 

100 m Manichino pinne torpedo – SENIOR MASCHI

1° Simone BENEDETTO (Libertas Nuoto Chivasso) 1’00.59

2° Matteo ALBERTI (GS VV.F. Giovanni Salza) 1’01.36

3° Davide FINIGUERRA (GS VV.F. Giovanni Salza) 1’05.31

 

200 mertri Super Lifesaver – RAGAZZI FEMMINE

1a Martina RUGGERI (GS VV.F. Giovanni Salza) 2’53.30

2a Emma Benedetta TARTARA (Swimming Club Alessandria) 2’53.59

3a Sara MACCARIO (GS VV.F. Giovanni Salza) 2’56.10

 

200 metri Super Lifesaver – RAGAZZI MASCHI

1° Marco SERANO (GS VV.F. Giovanni Salza) 2’27.59

2° Tommaso CHIADO’ VIRET (SA-FA 2000 ssd – Torino) 2’33.80

3° Matteo ANTONELLI (GS VV.F. Giovanni Salza) 2’35.27

 

200 metri Super Lifesaver – JUNIOR FEMMINE

1a Elisa DIBELLONIA (Centro Nuoto Nichelino) 2’32.42

2a Gaia CAPPELLI (Centro Nuoto Nichelino) 2’37.98

3a Anna CARBONIO (Aquatica Torino ssd) 2’43.40

 

200 metri Super Lifesaver – JUNIOR MASCHI

1° Lorenzo MANCARDO (SA-FA 2000 ssd – Torino) 2’16.06

2° Davide CREMONINI (GS VV.F. Giovanni Salza) 2’21.62

3° Gabriele FERRAGUT (Rari Nantes Torino) 2’24.18

 

200 metri Super Lifesaver – CADETTI FEMMINE

1a Alice MAGRINI (Rari Nantes Torino) 2’35.06

2a Maddalena DARAIO (SA-FA 2000 ssd – Torino) 2’37.26

3a Aurora CATTIN (SA-FA 2000 ssd – Torino) 2’41.20

 

200 metri Super Lifesaver – CADETTI MASCHI

1° Enrico MANCARDO (SA-FA 2000 ssd – Torino) 2’20.94

2° Luca SERANO (GS VV.F. Giovanni Salza) 2’21.62

3° Andrea VIVALDA (SA-FA 2000 ssd – Torino) 2’27.16

 

200 metri Super Lifesaver – SENIOR FEMMINE

1a Paola LANZILOTTI (Rari Nantes Torino) 2’21.29

2a Agnese DE PASQUALE (GS VV.F. Giovanni Salza) 2’35.05

3a Giorgia MEINERI (CS Roero) 2’41.97

 

200 metri Super Lifesaver – SENIOR MASCHI

1° Stefano CAPOVILLA (GS VV.F. Giovanni Salza) 2’30.31

2° Matteo ALBERTI (GS VV.F. Giovanni Salza) 2’34.87

3° Simone BENEDETTO (Libertas Nuoto Chivasso) 2’47.04

 

100 metri Percorso misto – RAGAZZI FEMMINE

1a Martina RUGGERI (GS VV.F. Giovanni Salza) 1’31.61

2a Giulia CASANOVA BORCA (Nuotatori Canavesani) 1’33.63

3a Rebecca CAVALLI (Swimming Club Alessandria) 1’35.23

 

100 metri Percorso misto – RAGAZZI MASCHI

1° Tommaso CHIADO’ VIRET (SA-FA 2000 ssd – Torino) 1’13.79

2° Matteo ANTONELLI (GS VV.F. Giovanni Salza) 1’16.76

3° Mattia LEVATI (Swimming Club Alessandria) 1’18.30

 

100 metri Percorso misto – JUNIOR FEMMINE

1a Gaia CAPPELLI (Centro Nuoto Nichelino) 1’18.06

2a Elisa DIBELLONIA (Centro Nuoto Nichelino) 1’19.69

3a Letizia BORRA (Aquarium ssd – Novi Ligure) 1’29.29

 

100 metri Percorso misto – JUNIOR MASCHI

1° Lorenzo MANCARDO (SA-FA 2000 ssd – Torino) 1’05.66

2° Giacomo BAIARDI (Aquarium ssd – Novi Ligure) 1’09.20

3° Jacopo ORO (Rari Nantes Torino) 1’09.33

 

100 metri Percorso misto – CADETTI FEMMINE

1a Alice MAGRINI (Rari Nantes Torino) 1’17.63

2a Valentina PASQUINO (Nuotatori Canavesani) 1’18.99

3a Maddalena DARAIO (SA-FA 2000 ssd – Torino) 1’19.82

 

100 metri Percorso misto – CADETTI MASCHI

1° Mattia FACCINTI (SA-FA 2000 ssd – Torino) 1’08.20

2° Lorenzo GIACCONE (GS VV.F. Giovanni Salza) 1’13.94

 

100 metri Percorso misto – SENIOR FEMMINE

1a Paola LANZILOTTI (Rari Nantes Torino) 1’14.09

2a Cristina LEANZA (Aquatica Torino ssd) 1’14.67

3a Chiara GARDELLI (CS Roero) 1’22.54

 

100 metri Percorso misto – SENIOR MASCHI

1° Simone RE (Aquatica Torino ssd) 1’05.31

 

100 metri Manichino pinne – RAGAZZI FEMMINE

1a Chiara FIUMICELLI (GS VV.F. Giovanni Salza) 1’08.59

2a Gaia PARODI (Centro Nuoto Nichelino) 1’09.73

3a Martina RUGGERI (GS VV.F. Giovanni Salza) 1’10.10

 

100 metri Manichino pinne – RAGAZZI MASCHI

1° Tommaso CHIADO’ VIRET (SA-FA 2000 ssd – Torino) 55.06 2

2° Riccardo ALERCIA (GS VV.F. Giovanni Salza) 56.47

3° Jacopo MARINIELLO (GS VV.F. Giovanni Salza) 57.80

 

100 metri Manichino pinne – JUNIOR FEMMINE

1a Margherita LOMBARDI (SA-FA 2000 ssd – Torino) 1’01.88

2a Chiara MANCINI (SA-FA 2000 ssd – Torino) 1’03.12

3a Gaia CAPPELLI (Centro Nuoto Nichelino) 1’04.23

 

100 metri Manichino pinne – JUNIOR MASCHI

1° Davide VIVALDA (SA-FA 2000 ssd – Torino) 47.37

2° Nicolo’ MUCCIONE (SA-FA 2000 ssd – Torino) 52.18

3° Davide CREMONINI (GS VV.F. Giovanni Salza) 52.66

 

100 metri Manichino pinne – CADETTI FEMMINE

1a Sophie FRATI (Centro Nuoto Nichelino) 55.49

2a Valentina PASQUINO (Nuotatori Canavesani) 56.58

3a Rebecca LASSANDRO (Swimming Club Alessandria) 1’00.69

 

100 metri Manichino pinne – CADETTI MASCHI

1° Andrea VIVALDA (SA-FA 2000 ssd – Torino) 47.31

2° Gianluca CAPRARIO (Centro Nuoto Nichelino) 52.58

3° Luca SERANO (GS VV.F. Giovanni Salza) 58.83

 

100 metri Manichino pinne – SENIOR FEMMINE

1a Agnese DE PASQUALE (GS VV.F. Giovanni Salza) 59.11

2a Giulia TARTICCHIO (SA-FA 2000 ssd – Torino) 1’02.25

3a Elisa RINALDI (GS VV.F. Giovanni Salza) 1’04.23

 

100 metri Manichino pinne – SENIOR MASCHI

1° Stefano CAPOVILLA (GS VV.F. Giovanni Salza) 52.60

2° Davide FINIGUERRA (GS VV.F. Giovanni Salza) 57.27

 

100 metri Nuoto con ostacoli – RAGAZZI FEMMINE

1a Lucia TASSINARIO (Swimming Club Alessandria) 1’04.50

2a Emma Benedetta TARTARA (Swimming Club Alessandria) 1’07.63

3a Gaia PARODI (Centro Nuoto Nichelino) 1’10.02

 

100 metri Nuoto con ostacoli – RAGAZZI MASCHI

1° Tommaso CHIADO’ VIRET (SA-FA 2000 ssd – Torino) 1’00.75

2° Alessio DI LUCCIO (Centro Nuoto Nichelino) 1’02.15

3° Mattia LEVATI (Swimming Club Alessandria) 1’02.91

 

200 metri Nuoto con ostacoli – JUNIOR FEMMINE

1a Elisa DIBELLONIA (Centro Nuoto Nichelino) 2’17.45

2a Giorgia RIZZO (Centro Nuoto Nichelino) 2’24.27

3a Vittoria ARRU (SA-FA 2000 ssd – Torino) 2’29.14

 

200 metri Nuoto con ostacoli – JUNIOR MASCHI

1° Lorenzo MANCARDO (SA-FA 2000 ssd – Torino) 2’04.13

2° Lorenzo FIOCCO (Centro Nuoto Nichelino) 2’08.93

3° Giacomo BAIARDI (Aquarium ssd – Novi Ligure) 2’10.35

 

200 metri Nuoto con ostacoli – CADETTI FEMMINE

1a Maddalena DARAIO (SA-FA 2000 ssd – Torino) 2’16.94

2a Aurora CATTIN (SA-FA 2000 ssd – Torino) 2’22.07

3a Rebecca LASSANDRO (Swimming Club Alessandria) 2’23.03

 

200 metri Nuoto con ostacoli – CADETTI MASCHI

1° Mattia FACCINTI (SA-FA 2000 ssd – Torino) 2’07.48

2° Enrico MANCARDO (SA-FA 2000 ssd – Torino) 2’09.77

 

200 metri Nuoto con ostacoli – SENIOR FEMMINE

1a Giulia TARTICCHIO (SA-FA 2000 ssd – Torino) 2’30.03

2a Anna BECCARIA (CS Roero) 2’34.59

 

200 metri Nuoto con ostacoli – SENIOR MASCHI

1° Simone RE (Aquatica Torino ssd) 2’05.19

 

50 metri Trasporto manichino – RAGAZZI FEMMINE

1a Elena BORINI (GS VV.F. Giovanni Salza) 44.60

2a Clarisse Angelica MUCCI (Nuotatori Canavesani) 45.52

3a Roberta GAGNA (GS VV.F. Giovanni Salza) 45.78

 

50 metri Trasporto manichino – RAGAZZI MASCHI

1° Matteo ANTONELLI (GS VV.F. Giovanni Salza) 36.91

2° Marco SERANO (GS VV.F. Giovanni Salza) 37.57

3° Riccardo ALERCIA U(GS VV.F. Giovanni Salza) 37.74

 

50 metri Trasporto manichino – JUNIOR FEMMINE

1a Gaia CAPPELLI (Centro Nuoto Nichelino) 38.41

2a Sara PILLONI (SA-FA 2000 ssd – Torino) 38.59

3a Letizia BORRA (Aquarium ssd – Novi Ligure) 41.94

 

50 metri Trasporto manichino – JUNIOR MASCHI

1° Lorenzo MANCARDO (SA-FA 2000 ssd – Torino) 31.60

2° Davide CREMONINI (GS VV.F. Giovanni Salza) 32.74

3° Andrea FRANCHINI (SA-FA 2000 ssd – Torino) 33.07

 

50 metri Trasporto manichino – CADETTI FEMMINE

1a Valentina PASQUINO (Nuotatori Canavesani) 37.84

2a Maddalena DARAIO (SA-FA 2000 ssd – Torino) 37.97

3a Giada BARALE (Rari Nantes Torino) 39.29

 

50 metri Trasporto manichino – CADETTI MASCHI

1° Enrico MANCARDO (SA-FA 2000 ssd – Torino) 31.51

2° Mattia FACCINTI (SA-FA 2000 ssd – Torino) 32.37

3° Luca SERANO (GS VV.F. Giovanni Salza) 33.35

 

50 metri Trasporto manichino – SENIOR FEMMINE

1a Paola LANZILOTTI (Rari Nantes Torino) 36.26

2a Cristina LEANZA (Aquatica Torino ssd) 36.32

3a Agnese DE PASQUALE (GS VV.F. Giovanni Salza) 38.50

 

50 metri Trasporto manichino – SENIOR MASCHI

1° Stefano CAPOVILLA (GS VV.F. Giovanni Salza) 33.71

2° Simone BENEDETTO (Libertas Nuoto Chivasso) 36.47

3° Matteo ALBERTI (GS VV.F. Giovanni Salza) 36.76

 

(foto LC Zone)

 

La scritta Tito e l’amicizia italo-slovena

Il commento di Pier Franco Quaglieni

Sul versante che guarda verso l’Italia del Monte Sabotino (legato alla storia della Grande Guerra e alle battaglie dell’Isonzo e del Carso ), oggi in territorio sloveno, continua a campeggiare la scritta TITO lunga 100 metri con lettere di 25 metri.

 

Un residuo della vecchia Jugoslavia a cui venne tolto l’aggettivo possessivo e “affettivo“ il “nostro“. Una forma di propaganda tipica dei regimi totalitari e autoritari come dimostrano, ad esempio, le scritte Duce,  Dux, Mussolini ecc. nell’Italia fascista. Il culto della personalità e’ tipico infatti di quei regimi e Tito fu un dittatore in piena regola. Sanguinario con gli Italiani di Istria e Dalmazia infoibati dai suoi partigiani , ma anche sanguinario con gli stessi slavi e altre popolazioni presenti in Jugoslavia durante il suo lungo periodo di governo in cui ebbe un potere dispotico ed assoluto. Un anno fa l’incontro tra il presidente italiano e il presidente sloveno sembrava aver posto fine alle residue ostilità ed aver soprattutto aperto una strada di amicizia e collaborazione che sotterrasse finalmente il passato. La presenza del presidente sloveno alla foiba triestina di Basovizza stava a dimostrare una presa di coscienza storica del dramma delle foibe. La Slovenia e’ nata dalla decomposizione violenta della Jugoslavia titina dopo una lunga e terribile guerra civile. Si può pensare ragionevolmente che i nostalgici di Tito siano oggi un ‘esigua minoranza, ma una certa ostilità verso gli Italiani che ebbe origine già con la dominazione austriaca di quelle terre, rimane. L’avevo colto io nel 2007 quando guidai un pellegrinaggio laico da Fiume a Trieste nel ricordo dei 15mila infoibati. Il permanere di quella immensa scritta Tito c’è da chiedersi che significato abbia oggi. Un cimelio del passato regime rimasto a testimoniare una qualche nostalgia e nel contempo un implicito pregiudizio antitaliano? Il nome di Tito resta un elemento divisivo che rende difficile guardare avanti, come sarebbe auspicabile, all’Europa unita come superamento di tutti gli odi novecenteschi che hanno reso la storia un mattatoio. Tito rappresento’ un’ideologia che mescolo’ insieme comunismo e nazionalismo, creando una miscela esplosiva. Il fatto che si sia distaccato da Stalin non cancella le sue gravi colpe storiche anche ciò fece comodo alle potenze occidentali. Quella scritta cubitale rivolta verso l’Italia non è certo un segno di superamento delle ferite legate al dramma del confine orientale italiano. Sarebbe bene rimuoverla. In Italia giustamente nessuno tollererebbe nulla di simile che riguardasse Mussolini.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Caterina Soffici “Quello che possiedi” -Feltrinelli- euro 17,00

Quanti e quali segreti sono racchiusi tra le mura della splendida villa nobiliare che dalla sommità di un poggio domina la vista di Firenze? ,E’ la sontuosa Villa del Grifo, 4000 mq con 500 anni di storia blasonata.

Qui ha trascorso la sua lunga vita l’algida contessa Clotilde Brunori Princi; da giovane di una bellezza eccezionale «…magnifici occhi d’oro, screziati di pagliuzze che cambiavano colore a seconda dell’ora del giorno, della stagione e dell’umore…».
Ora ha 82 anni, si oppone con tenacia alla malattia che la sta consumando, ed è sempre, comunque, impeccabile ed elegante, eccentrica e snob.
E’ lei l’anima della casa e domina sottilmente la sua unica figlia Olivia che, a quasi 50 anni, vive in un lussuoso appartamento della villa, sopra quello dell’anziana madre, alla quale resta poco da vivere.

I rapporti tra loro sono sempre stati tesi. La loro conflittualità ha veleggiato tra “non detti” e buone maniere, ma distanza siderale.
Ora sono adulte e l’ostilità è meno esplicita che nell’adolescenza di Olivia, ma continuano a scrutarsi e giudicarsi, senza mai parlarsi veramente per capirsi più a fondo.
In più, Clotilde non sopporta Giacomo, il genero rampante a arrampicatore che si è assestato in un comodo tran tran matrimoniale, dove è riuscito a ritagliarsi agevolmente ampi spazi di manovre libertine.
Olivia invece sta affondando nelle sabbie mobili della crisi di mezza età: i due figli sono ormai lontani e conducono le loro vite, il marito è spesso assente e lei combatte l’infelicità inseguendo una perfetta forma fisica, è vegetariana e corre per stemperare il malumore.
Su tutto aleggia un segreto terribile e scopriamo che la perfetta e bellissima vita esteriore di Clotilde è stata parecchio più difficile di quanto emerga in superficie.
Clotilde, fin da giovane e poi da sposata, era solita sparire per giorni a bordo della sua amata lancia Aurelia. Nessuno sapeva dove andasse e cosa facesse, ma la cosa ormai era stata accettata.
Ora, anziana e malata, una mattina di autunno scompare gettando nel panico la casa, e il lettore incomincia a conoscere la storia vera. Quella nascosta dietro l’impenetrabilità di questa ricca e nobile famiglia, abituata a feste sontuose, matrimoni di facciata, convenzioni…solitudine e vuoto cosmico.

Un magnifico romanzo in cui Caterina Soffici non smentisce la sua abilità nel tracciare storie di grande spessore e pathos.

 

Questa può essere l’occasione per rileggere anche il precedente romanzo dell’autrice, “Nessuno può fermarmi” -Feltrinelli- euro 16,00, del 2017.

Intrigante storia che narra come il giovane studente di filosofia, Bartolomeo, ritrova una lettera destinata alla nonna, in cui il nonno Bart viene ufficialmente dichiarato « Disperso, presunto annegato». E’ l’inizio della sua ricerca sulla vera sorte dell’antenato (del quale porta il nome), che in famiglia si diceva fosse morto al fronte.

La nonna non può svelargli nulla perché è morta da poco, mentre suo padre non l’ha mai conosciuto e la cosa non sembra interessarlo più di tanto.
Bartolomeo arriva a conoscere l’affascinante anziana signora inglese Florence che era stata amica dei suoi nonni, nel quartiere degli immigrati italiani a Londra, Little Italy. Dal suo racconto emergono appigli importanti che rimandano alla tragedia del 2 luglio 1940 -realmente accaduta- quando un siluro tedesco causò il naufragio della nave Arandora Star.
Aveva a bordo moltissimi internati italiani, civili innocenti deportati dopo la dichiarazione di guerra di Mussolini all’Inghilterra, e vittime della xenofobia e del sospetto. Una tragedia in cui il mare inghiottì per sempre 446 passeggeri. Una morte orribile, ma ci furono anche alcuni superstiti che sopravvissero alle acque gelide, aggrappati a brandelli di relitti della nave.

Per molto tempo dopo il mare scaraventò a terra i corpi degli affogati, a centinaia, sulle coste dell’Irlanda del Nord e della Scozia; dove la pietà degli abitanti del luogo recuperò i cadaveri senza nome, dando loro almeno una sepoltura.
Bartolomeo riesce a rintracciare uno dei sopravvissuti. Un burbero anziano che forse aveva afferrato le mani del nonno nelle acque di ghiaccio, prima che la morte per assideramento lo inghiottisse per sempre.

Un romanzo in cui l’autrice tocca più temi; come la memoria, l’amicizia, l’emigrazione, la speranza, la guerra, il lutto…..in un crescendo che vi avvilupperà alle pagine tenendovi sulla corda fino alla fine.

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Bernhard Schlink “Donna sulle scale” – Neri Pozza- euro 18,00
Schlink è uno dei maggiori scrittori tedeschi contemporanei. E’ nato a Bielefeld nel 1944, e nel corso della sua vita è stato anche giudice presso la Corte Costituzionale della Renania Settentrionale Vestfalia fino al 2006, anno in cui è diventato professore universitario di Filosofia del diritto. Al suo attivo ha numerosi romanzi e racconti.
“Donna sulle scale” è ambientato tra Germania e Australia, e ruota intorno al quadro che ritrae una donna bionda e nuda, che scende lentamente delle scale: pallida, eterea, inafferrabile, bellissima ed enigmatica,
Dopo anni in cui se ne erano perse le tracce, ora il dipinto ricompare all’Art Gallery del Teatro dell’Opera di Sidney. E dietro c’è una storia intrigante.

La modella è Irene, e intorno a lei gravitano le vicende e i destini di tre uomini, incantati dal suo fascino. Sono il marito Gundlach, manager ricco e di successo, che ha incaricato il pittore Karl Schwind di ritrarre la moglie, senza aver previsto che l’artista se ne sarebbe innamorato perdutamente.
La gelosia spinge Gundlach a danneggiare ripetutamente il dipinto, che il pittore tenta ogni volta di restaurare. Ed ecco che la terza vittima dell’incanto di Irene è il giovane avvocato che ha l’incarico di stilare un contratto tra i due litiganti.

Irene è forte, autonoma, contesa tra il marito che vorrebbe esibirla come un trofeo e l’artista a cui fa da Musa ispiratrice; una sorta di merce di scambio tra i due contendenti. Poi arriva l’avvocato che se ne innamora in modo infantile e sprovveduto.
La storia si avvolge intorno al possesso, alla perdita, al disinganno e alla decisione della protagonista di inseguire la libertà, lasciandosi indietro tutti i contendenti. Scompare e con lei anche la tela.
La ritroviamo molti anni dopo, diventata una sorta di Robinson Crusoe al femminile, che vive in una baia solitaria sulla costa a nord di Sidney, dividendo le sue stagioni tra due ripari assai precari sulla spiaggia.
Si fa chiamare Irene Adler, ormai è un’anziana debole che ha dedicato la sua vita ad accogliere ed aiutare ragazzi sbandati ed ora, quando può e le forze glielo consentono, assiste la povera gente del luogo.
Il finale di partita con i suoi 3 contendenti si svolge in quell’anfratto di vita costiera, con un epilogo che scoprirete voi stessi.
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Andrea Maia “Torino la città e gli scrittori” -Graphot Editrice- euro 15,00

Questo è un libro che potete portarvi dietro come prezioso vademecum per scoprire quanta storia e cultura trasudino palazzi, caffè, vie e scorci vari di Torino, che sono stati testimoni del passaggio di personaggi di spicco.
L’autore è stato docente di Italiano e Latino in un importante liceo cittadino ed era solito portare i suoi studenti a fare visite di tipo letterario. Dunque una grande passione per Torino e la cultura.
Ora, 10 anni dopo il precedente “Torino strade e pagine”, ci guida lungo 8 nuovi percorsi letterari nel capoluogo subalpino, scanditi da varie tappe tra strade, palazzi, autori e scritti. E riannoda i fili che hanno legato non solo scrittori, ma anche altri intellettuali e artisti di peso, alla città nella quale hanno transitato, oppure vissuto per periodi più o meno lunghi.
Ed ecco una sorta di guida e un’antologia, in prosa e versi, di scrittori che alla città hanno dedicato intere pagine delle loro opere. Torino vissuta e raccontata attraverso poesie, confessioni, lettere e scritti vari di autori di epoche e paesi diversi, a partire dal 700 fino ad oggi.
Una piacevole e dotta carrellata tra le vie torinesi che inizia con il primo percorso dedicato alle rime di Francesco Pastonchi, poeta, professore e torinese d’elezione che rende omaggio alla storica via Po.
Seguono –tra gli altri- Jean –Jacques Rousseau che arriva 16enne a Torino; Mozart; quello di un’antenata di Oriana Fallaci che lei racconta nel suo romanzo postumo “Un cappello pieno di ciliegie”; e Gramsci che dalla Sardegna giunse in città nel 1911 per studiare all’Università.

I percorsi che seguono sono altrettanto dotti e affascinanti per chi vuole approfondire tappe che rimandano ad autori italiani dal 700 al 900 e includono nomi della levatura di Silvio Pellico, Edmondo De Amicis.
Per arrivare all’oggi, con le pagine che Giuseppe Culicchia ha dedicato al Caffè Torino in Piazza San Carlo, e passando anche per Via Biancamano e l’avventura editoriale dell’Einaudi che lì fu fondata.

Tra gli altri percorsi, ci sono scrittrici e scrittori del 900, con pagine della Guglielminetti, Guido Gozzano, Montale, Calvino, Natalia Ginzburg e altri autori.
Poi poesia, teatro e politica nel secondo Ottocento. La città visitata e rappresentata da scrittori italiani come Tommaseo, Mameli, Tommasi di Lampedusa; e da stranieri, tra i quali De Maistre e il russo Dobroljubov.
Seguono tappe dedicate agli ospiti dal 600 all’800, con Manzoni, Melville, Twain e Dumas padre; per arrivare a percorsi che rimandano a teatro, critica e poesia dialettale e finire con un iter sulle orme di Vittorio Alfieri e Massimo D’Azeglio.
Insomma un modo colto e accattivante per scoprire anche dati inediti o poco noti che ammantano Torino di un fascino in più. Pagine che vi fanno da guida nella storia, nei locali, nei palazzi nelle strade e nelle grandi e famose vite che hanno transitato in città.

Ai nastri di partenza l’Independent Grand Tour

Iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino e Hangar del Libro-Regione Piemonte

Dal 10 luglio al 14 ottobre 2021
ad Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbania, Vercelli, Torino
viaggio alla scoperta dell’editoria indipendente piemontese

e delle prime novità del Salone del Libro 2021

www.salonelibro.itwww.hangardellibro.it

Un viaggio nei capoluoghi di provincia del Piemonte per raccontare l’editoria indipendente della Regione e cominciare a far scoprire la nuova edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. È lo spirito del nuovo progetto culturale diffuso Independent Grand Tour, ideato dal team di Hangar del Libro (progetto di Regione Piemonte) e dal Salone Internazionale del Libro di Torino.

Le otto tappe nei capoluoghi piemontesi prendono il via il 10 luglio a Cuneo e il 17 luglio ad Alessandria e proseguiranno nei mesi di settembre e ottobre, coinvolgendo le città di Asti, Biella, Novara, Verbania, Vercelli, Torino. Un viaggio per far conoscere la grande ricchezza delle realtà editoriali e librarie piemontesi, eccellenza a livello nazionale. Un modo per contribuire a dare impulso alla diffusione e promozione della filiera del libro, sostenendo il lavoro di molti piccoli imprenditori e commercianti, soprattutto dopo un anno che ha visto il comparto culturale in grave difficoltà a causa della pandemia. Circa trenta gli editori piemontesi che si metteranno in vetrina, proponendo le ultime uscite o i titoli in catalogo a cui sono più affezionati.

Independent Grand Tour animerà le vie e le piazze delle città ospiti e si snoderà in due momenti. A ogni tappa attori e “strilloni” chiameranno a raccolta il pubblico con azioni teatrali in giro per la città. Momento clou della giornata sarà l’incontro pubblico, in cui si alterneranno le presentazioni di otto libri di case editrici indipendenti piemontesi, saranno poco per volta svelate le novità della prossima edizione delSalone Internazionale del Libro di Torino, in compagnia dei suoi organizzatori e promotori, e sarà dato spazio alle librerie cittadine per raccontarsi ai propri lettori.

Independent Grand Tour sarà accompagnato da una vetrina virtuale online su www.hangardellibro.it che illustrerà tutti i titoli delle case editrici indipendenti che saranno via via presentate nel viaggio letterario, per aiutare i lettori nella scelta dei libri che più incontrano i loro interessi, le loro passioni, i loro gusti. Una vetrina che, in occasione di ogni tappa, si farà anche reale, per sfogliare “in presenza” romanzi, saggi, raccolte di poesie, graphic novel, albi illustrati e libri per bambini che fanno parte del variegato catalogo dell’editoria indipendente piemontese.

«Dopo la pandemia, che ha visto il comparto culturale in grave difficoltà – spiega Vittoria Poggio, assessore Cultura, Turismo, Commercio Regione Piemonte –, creare momenti e iniziative come Independent Grand Tour, che hanno come obiettivo la diffusione e la promozione della filiera del libro, diventa davvero un’azione importante e necessaria per salvaguardare e supportare il lavoro di molti piccoli imprenditori e commercianti.»

La città di Cuneo ospiterà la prima tappa del tour sabato 10 luglio alle ore 16 a Open Baladin (Piazza Foro Boario), per un appuntamento con gli editori piemontesi e con Marco Pautasso del Salone Internazionale del Libro di Torino e Valeria Dinamo di Hangar del Libro-Regione Piemonte. L’incontro, in collaborazione con la Biblioteca civica di Cuneo, Scrittorincittà e Open Baladin, sarà un momento in cui il cuore della provincia “Granda” darà spazio all’editoria indipendente piemontese e rivelerà alcune novità del prossimo Salone del Libro in programma dal 10 al 14 ottobre. Araba Fenicepresenterà False Apparenze di Claudio Streri; Associazione Primalpe racconterà Non mi parlar d’amore. La giovinezza di Alice Schanzer Galimbert di Daniela Bernagozzi; Fusta Editore sarà presente con Pedalando fra le aquile di Giovanni Panzera e Ermanno Giraudo; Diabolo Edizioni illustreràPistillo di Marco Paschetta; Edizioni del Capricorno porterà Borghi fortificati del Piemonte di Gian Vittorio Avondo e Claudio Rolando; Espress Edizioni presenterà Il bosco che vive di Matteo Garbarino e Jacopo Sacquegno; MiraggiEdizioni racconterà Il bambino intermittente di Luca Ragagnin; Neos Edizioni proporrà Sotto il pelo dell’acqua, AA.VV., a cura di Ernesto Chiabotto.
Seguirà alle ore 18 un’anteprima di Scrittorincittà con il cantante e musicista Jack Jaselli che presenta il suo libro Torno a casa a piedi (De Agostini).
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti (senza prenotazione).

Le tappe di Independent Grand Tour:
10 luglio, ore 16: Cuneo, Open Baladin
17 luglio, ore 17: Alessandria
11 settembre, ore 17: Verbania
18 settembre, ore 17: Asti
25 settembre, ore 17: Biella
2 ottobre, ore 17: Vercelli
9 ottobre, ore 17: Novara
14-18 ottobre: Torino (Salone Internazionale del Libro)

Gli editori di Independent Grand Tour

Cuneo: ARABA FENICE, ASSOCIAZIONE PRIMALPE, FUSTA EDITORE
Novara: EDIZIONI ASTRAGALO, IL BABI EDITORE
Torino: ATENE DEL CANAVESE, BUCKFAST EDIZIONI, BUENDIA BOOKS, DIABOLO EDIZIONI, EDITRICE LA PICCOLINA, EDIZIONI DEL CAPRICORNO, EDIZIONI SUIGENERIS, EFFATA’ EDITRICE, ESPRESS EDIZIONI, GOLEM EDIZIONI, IL LEONE VERDE EDIZIONI, IMPREMIX, INK LINE EDIZIONI, LAReditore, MIRAGGI EDIZIONI, NEOS EDIZIONI, ROBIN EDIZIONI, ROSENBERG&SELLIER, VOGLINO EDITRICE
Vercelli: EDIZIONI EFFEDI’

Independent Grand Tour è un progetto di Hangar del Libro e Salone Internazionale del Libro di Torino. Media Partner: Radio G.R.P. Giornale Radio Piemonte.

Hangar del Libro è un progetto di Regione Piemonte, realizzato da Fondazione Circolo dei lettori con il contributo di Camera di Commercio di Torino attraverso il suo Punto Impresa Digitale.

www.hangardellibro.it www.salonelibro.it

(Foto Claudio Benedetto)

Un’ottima annata: le aziende vinicole si affidano al web e superano la crisi Covid

Grazie ai canali digitali di vendita, al  lancio di nuovi prodotti, e degustazioni on line  le aziende vinicole  piemontesi e italiane e i consorzi di tutela hanno fronteggiato con successo  la crisi provocata dalla pandemia di Covid

E i risultati sono soddisfacenti, confermano enti e cantine. E’ quanto emerge dalla ricerca ‘Il vino 2021. One year after’, commissionata dal piemontese Consorzio Tutela Gavi docg, e condotta dallo Iulm Wine Institute (Iwi) n collaborazione con l’Unione Italiana Vini (Uiv), Il Corriere Vinicolo e Wine News, a cura del  Prof. Massimiliano Bruni. Circa  94% delle cantine ha giudicato positivamente le iniziative  durante il periodo Covid, che hanno aumentato la notorietà dei prodotti e dei marchi (82,9%), consentendo di esplorare nuove forme di comunicazione (80,0%), nuove forme di vendita (54,3%) e inoltre hanno assicurato volumi aggiuntivi (25,7%).  51% è la quota  delle aziende vinicole che ha reagito alle difficoltà con nuovi prodotti e ha seguito la via delle degustazioni on line, dell’apertura di un negozio web, dei tour virtuali.

Rock Jazz e dintorni Zucchero in versione “unplugged” e il pianoforte di Brad Mehldau

Gli appuntamenti musicali della settimana

Lunedì. Al “Stupinigi Sonic Park” si esibisce Fabrizio Moro.  A Collegno per “Flowers”  è di scena Giovanni Lindo Ferretti.

Martedì. All ‘OffTopic si esibisce Cecilia e Esseho. A “Flowers” è di scena Dardust.  A Stupinigi suonano i Calibro 35. Alle OGR si esibisce Gold Mass.

Mercoledì. Per “Stupinigi Sonic Park” suona il quartetto di Robben Ford e Bill Evans. Gianna Nannini canta all’Anfiteatro di Cervere mentre Zucchero in versione “unplugged” suona ad Alba per “Collisioni”. Max Gazzè si esibisce per “Flowers”. Il violoncellista Redi Hasa è di scena con il suo quartetto sulla terrazza della biblioteca Archimede a Settimo.

Giovedì. Allo Spazio 211 si esibisce il liutista Jozef Van Wissem. A “Flowers” è di scena La Rappresentante di Lista. Primo di tre concerti consecutivi per Max Pezzali a “Flowers”. A Biella debutto del “Reload Sound Festival” con Nervi, La Municipàl e Beatrice Antonini.

Venerdì. Allo Spazio 211 sono di scena gli Assalti Frontali. A “Flowers” è di scena Vasco Brondi. Al Maggiore di Verbania, Elio rende omaggio a Enzo Jannacci con “Ci vuole orecchio”.

Ad Alba per “Collisioni” concerto di Paolo Conte. Alla Tesoriera si esibisce Chadia Rodriguez.

Sabato. Allo Spazio 211 suonano Conny Ochs, Not Moving Ltd, Soab, Lu Silver String. Per “Collisioni” serata rap con Ernia, Rkomi e Ariete. Per “Flowers” suonano i Subsonica. All’Anfiteatro Le Vallere di Moncalieri si esibiscono i Lastanzadigreta.  A Bra sono di scena ì Generic Animal.  A Cantarana suona il Folksinger James Maddock.

Domenica. Per “Flowers” si esibisce Lo Stato Sociale. Al lago di Goillet in Val D’Aosta per “Musicastelle” è di scena Willie Peyote.  Chiusura di “Collisioni” con la voce di Fiorella Mannoia. Per “Monfortinjazz” suona il trio del pianista Brad Mehldau. Allo Spazio 211 si esibiscono i Gazebo Penguins.

 

Pier Luigi Fuggetta

Una conferenza dedicata a Orsola Caccia

DAL PIEMONTE / Martedì 13 luglio al Museo Civico di Casale Monferrato
A parlarne, nel Chiostro di Santa Croce saranno Paola Artoni e Paolo Bertelli

Dopo l’apprezzata visita guidata a Lu Monferrato, tornerà martedì 13 luglio il ciclo di eventi dedicati a Guglielmo e Orsola Caccia inseriti nella rassegna Esco – Estate a Corte.
Questa volta protagonista della conferenza che si terrà alle ore 18 nel chiostro di Santa Croce, sede del Museo Civico di Casale Monferrato, sarà la Mistica pittura: le allegorie di Orsola Caccia tra Mantova e il Monferrato.
A parlarne due autorevoli studiosi in ambito di storia dell’arte: Paola Artoni e Paolo Bertelli, che affronteranno i legami artistici tra il territorio monferrino e quello mantovano visto sotto la prospettiva di una delle rarissime donne artiste seicentesche del nostro territorio, la pittrice Orsola Maddalena Caccia.
Vi è infatti una stretta relazione tra la pittrice monferrina e il territorio mantovano, basti pensare allo splendido dipinto Matrimonio mistico della beata Osanna Andreasi, verosimilmente commissionato da Scipione Agnelli e oggi conservato nel Museo Diocesano di Mantova, o le opere che si sono aggiunte in anni recenti: una Annunciazione in collezione privata e due splendide tele raffiguranti una Allegoria mistica (Amore Langueo) e una Santa Margherita d’Antiochia, riscoperte nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie in Curtatone e attribuite dagli studiosi Artoni e Bertelli alla stessa Caccia. Le ultime due tele sono attualmente esposte nella mostra Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600 allestita a Milano in Palazzo Reale.
L’ingresso alla conferenza è libero.
Paola Artoni è dottore di ricerca in Storia dell’arte. Ha lavorato per un decennio per il Ministero dei Beni Culturali ed è attualmente funzionaria responsabile del Centro Laniac dell’Università di Verona, dove insegna Tecniche diagnostiche non invasive per le opere d’arte. È inoltre docente di Storia delle tecniche artistiche nel corso di Laurea in Restauro di Mantova. Ha insegnato nei master internazionali delle Università di Lleida e Valencia (UV-UPV).
Paolo Bertelli è dottore di ricerca in Storia dell’arte. È docente di Storia dell’Arte Moderna nel corso di Laurea in Restauro di Mantova e insegna Storia delle tecniche artistiche e Storia del Restauro in diversi Istituti di Restauro regionali del Veneto. Ha tenuto vari seminari alla Scuola di Alta formazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, nonché nelle Università di Lleida e Valencia (UV-UPV). Membro del Comitato Scientifico del Complesso museale Palazzo Ducale di Mantova, è stato curatore di varie mostre internazionali, come Le città ideali dei Gonzaga e la monografica dedicata a Giulio Romano, realizzata con il Museo del Louvre. Attualmente è consulente storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona Lodi e Mantova.

L’imprenditoria femminile del territorio all’epoca del Covid

VOCI DI DONNE Lunedì 12 luglio 2021 Moncalieri

Ore 17,30 – Diretta sulla pagina facebook della Biblioteca Arduino @bibliomonc


Lunedì 12 luglio dalle 17.30 alle 19.00, la Biblioteca di Moncalieri ospiterà sulla propria pagina facebook, nell’ambito della rassegna “Voci di donne “un pomeriggio dedicato all’imprenditoria femminile moncalierese.

La rassegna “Voci di donne”, a cura dell’Assessorato alla Cultura e alle Pari Opporunità di Moncalieri e dell’associazione Il Rosa e il Grigio, ha avuto avvio lo scorso inverno con le interviste alle europarlamentari Gianna Gancia e Patrizia Toia, e con un convegno dedicato agli stereotipi di genere.

Questa volta darà invece la parola ad alcune fra le numerose donne impegnate sul territorio di Moncalieri in attività di direzione e gestione di impresa, che potranno “narrarsi” e dare voce all’azione delle donne e al loro impegno come protagoniste del territorio, specie in un periodo come quello attuale segnato da difficoltà e sfide di grande rilevanza strategica.

A completamento delle testimonianze, verrà inoltre proposta una riflessione di carattere sociologico sul valore innovativo dell’imprenditoria femminile.

L’evento è patrocinato dalla Città di Moncalieri e organizzato dall’associazione Il Rosa e il Grigio, che opera per valorizzare le competenze e le esperienze femminili, favorendo il passaggio intergenerazionale tra donne.

Sono molto soddisfastta del lavoro svolto in questi anni con ‘Il Rosa e il Grigio’: dopo altre esperienze condivise, abbiamo iniziato il 2021 offrendo diversi spunti di riflessione e testimonianze sulla parità di genere. Ora questo incontro ci da modo di continuare a tenere i riflettori accesi su questi temi – dichiara l’assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità Laura Pompeo – Le ricerche più recenti evidenziano tra l’altro come le buone pratiche aziendali per favorire la parità di genere, o la presenza di donne in posizioni di vertice, influiscano positivamente sui risultati d’impresa e come catalizzatori di nuovi talenti”. La conferenza si collega idealmente al lavoro voluto dall’Assessorato e pubblicato un anno fa “Donne e management: una questione di opportunità”.

Picchia la compagna e le vieta le relazioni sociali

Arrestato per maltrattamenti dopo l’ultima aggressione

Lunedì sera gli agenti della Squadra Volante intervengono in un condominio del quartiere Crocetta per una lite in un’abitazione.

Sul posto, dopo aver bussato alla porta, gli agenti non ricevono alcuna risposta, tuttavia riescono ad appurare che in casa ci sono persone. Poco dopo, dal balcone dell’abitazione si affaccia una donna che dice agli agenti di non aver bisogno della Polizia. Gli agenti, tuttavia, bussano nuovamente alla porta e sull’uscio si palesa la donna intimorita e con il volto provato, la quale ribadisce di non avere più bisogno della Polizia. In questo frangente, appare un uomo dall’interno che cerca di chiudere la porta, evento che viene impedito dagli agenti. Una volta dentro l’abitazione, la donna racconta ai poliziotti di essere stata percossa dal compagno, fatto non nuovo nella loro relazione, nel corso della quale il compagno aveva sempre cercato di isolare la donna dal suo contesto sociale vietandole anche di frequentare delle amiche. La donna racconterà anche che era stato proprio il compagno che trattenendola le aveva impedito di andare ad aprire la porta di casa quando i poliziotti avevano bussato.

Per tale motivo, l’uomo, un ventitreenne cittadino straniero è stato arrestato per maltrattamenti e denunciato per la resistenza opposta agli agenti nel corso dell’intervento quando ha cercato di scalciarli. L’arrestato è stato anche sanzionato amministrativamente per ubriachezza.