ilTorinese

Merlo: Ora si parli anche del Sindaco metropolitano

Basta con il localismo delle campagne elettorali.

“C’è un elemento curioso che caratterizza questa tornata di campagna elettorale in provincia di Torino e che continua, misteriosamente, ad essere snobbato. Si tratta del ruolo che dovrà declinare, dopo il voto di Toinro, il cosiddetto ‘Sindaco metropolitano’. Sindaco, cioè, di quella ‘Città metropolitana’ frutto e conseguenza della sciagurata e pessima legge firmata da Del Rio nel lontano 2014. Un ente, diciamocelo con franchezza, che non è mai decollato, e che, purtroppo non è stato affrontato adeguatamente nè dalla gestione Fassino e nè, tantomeno, da quella di Appendino. Gestioni politiche e amministrative, entrambe, che sono state caratterizzate da un sostanziale ed esclusivo ‘torinocentrismo’.

Ora, è singolare che nel dibattito che accompagna la campagna elettorale per il rinnovo dei sindaci in molti Comuni – soprattutto quelli della seconda cintura torinese – questo tema sia sostanzialmente scomparso ridudecendo il tutto ad un confronto puramente e squisitamente localistico, al di là dei richiami propagandistici e retorici. L’assenza di un’attenta e puntuale riflessione politica sul ruolo della ‘Città metropolitana’ e sulla sua figura di guida politica dell’intera ex Provincia di Torino rischia, al di là di tante chiacchiere, di consolidare il ruolo del tutto marginale di questi territori. Spiccano, al riguardo, territori come la città di Pinerolo – dell’intero pinerolese – che ambisce a svolgere un ruolo di punto di riferimento di un intero comprensorio e poi il tutto viene circoscritto ad un confronto politico puramente municipalistico e confinato nella sua cinta daziaria.

Sarebbe auspicabile che, almeno nella parte finale della campagna elettorale, la qualità del dibattito politico e amministrativo salisse di tono. A PInerolo come in molti altri comuni dell’hinterland torinese. Anche perchè senza una valorizzazione e una definizione precisa del ruolo e della funzione della ‘Città metropolitana’, le aree della seconda cintura torinese, in particolare i territori montani più legati ad una vocazione turistica, saranno destinati veramente a giocare un ruolo marginale e del tutto periferico rispetto ad uno sviluppo complessivo del territorio.

E quindi, ruolo del ‘Sindaco metropolitano’, funzione della ‘Città metropolitana’ e definirne, al contempo, i rispettivi compiti. Senza questo confronto di merito, almeno per i comuni della seconda cintura torinese, il dibattito politico e amministrativo è destinato a restare sterile e del tutto provinciale, nel senso peggiore del termine”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Tempo di vigne e insalata del vignaiolo nel piatto di settembre di Enrico Crippa 

“Questa insalata fa parte della tradizione contadina delle Langhe, un piatto che recupera gli avanzi del bollito, accompagnati dalla salsa verde, per dare forza nei giorni di lavoro nei campi. Un piatto simbolo e celebrato nel menù Barolo rendendo omaggio a una storia – quella dei vignaioli – che continua ancora oggi. Mi sono immaginato alla stessa tavola contadina e a mettere insieme gli avanzi della domenica, chiudendo il mio pasto con una foglia di insalata.” Introduce così Enrico Crippa l’insalata del vignaiolo, un invito a reinventare piatti senza sprecare.

 

Lingua bollita condita con bagnetto verde, noci, nocciole, pera Madernassa, toma piemontese e qualche foglia d’insalata, racchiusi da una membrana sottile verde ottenuta da foglie di vite e insalata, frullate ed essiccate. Questi gli ingredienti semplici e locali che si rivelano nell’insalata, avvolta da un foglio verde e modellata fino ad ottenere un fagotto che ricorda il sacco che conteneva il pranzo che veniva consumato nei campi. Un percorso di passione per la storia locale che si ritrova in piatti contemporanei dove la memoria gustativa apre a immagini e sapori comuni raccontati con una forma inedita.

 

Continua così il viaggio nel tempo e nello spazio che si compie con le proposte del menù Barolo, fusione tra regale e popolare, senso di appartenenza e gusto per il nuovo, un invito a conoscere e riconoscere la storia aspra e preziosa di un territorio dove la tradizione contadina è da sempre intrecciata con la vita dei re.

 

Piazza Duomo  

Dall’incontro tra la famiglia Ceretto ed Enrico Crippa, nasce nel 2005 il ristorante Piazza Duomo ad Alba, tre stelle Michelin dal 2012. Conscio fin dagli esordi della ricchezza e della varietà offerta dai prodotti locali, Crippa ha portato la sua esperienza internazionale in un territorio dalle tradizioni radicate come quello delle Langhe, proponendo sapori inusuali pur mantenendo un occhio di riguardo e di rispetto per gli ingredienti del luogo. Il filo conduttore è l’utilizzo di materie prime d’eccellenza, accuratamente selezionate nel rispetto delle stagioni e poi trasformate abilmente in opera d’arte, come solo gli chef di talento sanno fare.

I medici di medicina generale con la Regione per la campagna vaccini autunnale

PROSEGUE ATTIVITA’ DI COUNSELING DEI MEDICI PER CHI NON HA ANCORA DECISO DI VACCINARSI.

DAL MESE DI OTTOBRE ATTIVO IN TUTTE LE FARMACIE IL SERVIZIO DI PRENOTAZIONE DELLE VISITE, PAGAMENTO TICKET E RITIRO REFERTI DI LABORATORIO.

Prosegue l’impegno della Regione Piemonte sul fronte della campagna di vaccinazione, con la collaborazione dei medici di medicina generale.

La Direzione regionale dell’Assessorato alla Sanità ha comunicato ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale che la campagna di vaccinazione in atto negli studi dei medici proseguirà nei prossimi mesi con l’utilizzo dei vaccini a mRna Pfizer e Moderna, mentre il vaccino Astra Zeneca sarà utilizzato unicamente per i richiami.

Il Piemonte ha siglato nel mese di gennaio di quest’anno un accordo integrativo con i medici di medicina generale per la vaccinazione, accordo che poi a luglio, primi in Italia, è stato ulteriormente integrato con la finalità di incrementare l’adesione alla vaccinazione della popolazione over 16, con particolare attenzione per gli over 60.

Proseguirà fino al 31 ottobre, ed eventualmente anche oltre, qualora fosse necessario, l’attività di counseling attivo agli assistiti che intendono ricevere maggiori informazioni sui vaccini, in modo da promuovere la scelta consapevole di vaccinarsi.

Attività che, unita all’estensione del certificato verde Covid per tutti i lavoratori, dovrebbe contribuire ad un forte aumento del numero di persone che si vaccinano.

Attualmente in Piemonte sono circa 700.000 coloro che non hanno ancora aderito, dei quali 284.000 over 50 ( e di questi 160.000 sono over 60).

Per il presidente della Regione Alberto Cirio e per l’assessore alla Sanità Luigi Icardi è fondamentale proseguire con il grande sforzo che ha consentito di raggiungere ottimi risultati nella campagna di vaccinazione. Medici di medicina generale e farmacisti fin dall’inizio sono stati con la Regione in questa battaglia e lo saranno anche nei prossimi mesi e a loro va il ringraziamento più sincero per l’impegno costante.

Per quanto riguarda le farmacie, anch’esse da mesi impegnate nell’attività di vaccinazione e nell’effettuazione dei test rapidi antigenici che da ieri sono a prezzo calmierato per tutti, dal 1° ottobre partirà il servizio di prenotazione delle visite ambulatoriali e delle prestazioni specialistiche, del pagamento dei ticket e del ritiro dei referti di laboratorio.

Saranno coinvolte tutte le 1.600 farmacie del Piemonte, aderenti a Federfarma ed Assofarm, in virtù dell’accordo sottoscritto il 10 agosto e recepito dalla Giunta regionale la scorsa settimana.

Otto corse all’ippodromo di Vinovo

Settembre all’ippodromo di Vinovo si chiude con numeri importanti. Una novantina infatti i cavalli al via delle otto corse in programma domenica 26 settembre (primo appuntamento alle 14.30). Assolutamente da non perdere il Premio Croce Verde Vinovo, con i tredici al via del doppio km disposti su tre nastri. In fondo Alcide Roc, interpretato dal toscano Francesco Facci chiamato come driver della Scuderia Sant’Eusebio perché Santino Mollo sarà impegnato a Bologna con Blackflash Bar nel ‘Gran Premio Continentale’ e Filippo Rocca a Parigi. Pronto a far bene anche Zar Ross con Andrea Guzzinati, ma interessante la presenza dello svedese Great King Wine affidato come sempre alle mani di Vincenzo Gallo.

Come sempre una corsa del pomeriggio sarà dedicata alla categoria dei Gentlemen mentre il Premio Costruire sarà lacorsa dedicata al progetto “Vinovo Trotta con l’UGI”, raccolta benefica in favore del reparto di Oncoematologia del Regina Margherita che andrà avanti fino al 1° novembre. Ingresso come al solito gratuito ma con obbligo del Green pass, attivo il ristorante della tribuna con menù dedicati che danno la possibilità di guardare le corse seduti tranquillamente ai tavoli interni della tribuna.

A Vinovo si tornerà poi il 9 ottobre con i ‘Criterium Torinesi’, che vedranno in pista in due corse, una riservata alle femmine ed una ai maschi, dedicate ai puledri di due anni che devono mettersi in mostra.

Bonus affitti, come usufruirne

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CONSUMATORI

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Ecco il Bonus Affitti 2021, un contributo a fondo perduto previsto dal decreto Ristori che prevede un aiuto in denaro da parte dall’Agenzia delle entrate ai locatori degli immobili ad uso
abitativo. Per poterlo richiedere, è necessario che, tra il 25 dicembre 2020 e il 31 dicembre 2021, e solo in questa fascia temporale, sia stata accordata all’inquilino una
riduzione dei canoni del contratto di locazione per tutto o parte dell’anno 2021. Le riduzioni per le quali è riconosciuto il contributo a fondo perduto riguardano i contratti di locazione in essere alla data del 29 ottobre 2020, aventi ad oggetto immobili abitativi situati nei comuni ad alta tensione abitativa e adibiti ad abitazione principale dell’affittuario. Il bonus è pari al 50% dell’ammontare complessivo delle rinegoziazioni in diminuzione, e spetta per un importo massimo di 1.200 euro per ciascun proprietario. Il bonus viene pagato a partire dal 1° gennaio 2022.
L’erogazione del contributo è effettuata direttamente mediante accredito sul conto corrente identificato dall’IBAN indicato nella domanda, intestato al codice fiscale del soggetto, persona fisica ovvero persona diversa dalla persona fisica, che ha richiesto il contributo. Per poterlo avere è necessario compilare l’apposita domanda entro il 6 ottobre (la
scadenza è stata prorogata di un mese). L’istanza può essere compilata esclusivamente online attraverso un’apposita procedura web messa a disposizione all’interno dell’area riservata del sito internet dell’Agenzia, al percorso “Servizi per – Comunicare”. Nella domanda il frontespizio è dedicato ai dati del richiedente e ai dati generali dell’istanza, poi si trova il quadro A dedicato ai dati relativi ai contratti di locazione aventi i requisiti previsti e alle relative rinegoziazioni del canone. Per qualsivoglia esigenza, i consumatori possono rivolgersi agli sportelli del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori in Via Roma 366 a Torino, telefonando in normale orario d’ufficio allo 011 5611800 o scrivendo una e-mail a uncpiemonte@gmail.com.

Acea Pinerolese Energia si presenta a Firenze

 Acea Pinerolese Energia, azienda pubblica pinerolese, è stata scelta come ambasciatrice dell’economia civile e ha presentato  a Firenze presso il Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio la propria case history di sostenibilità ambientale, economica e sociale legata al progetto Energheia di Efficientamento Energetico degli edifici, in occasione della terza edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, che si terrà a fino al 26 settembre prossimo sul tema “Alla ricerca di senso. Persone, lavoro, relazioni”.

In particolare il Direttore Operativo di Acea Pinerolese Energia Ezio Chiaramello ha presentato a Firenze il modello di questa impresa, eccellenza di economia sociale con le sue iniziative correlate alla transizione energetica nell’ambito del Progetto Energheia, portato avanti con la collaborazione degli importanti partner Tecnozenith e l’Energy Center del Politecnico di Torino. Un progetto che sta contribuendo a diffondere in Italia la costituzione di comunità energetiche condominiali e l’autoconsumo collettivo come svolta per favorire l’inclusione sociale e la solidarietà, contrastare la povertà energetica e dare un impulso notevole alla diffusione delle energie rinnovabili come strumento di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Una svolta, quella proposta da Acea Pinerolese Energia, che può potenzialmente replicarsi in tutta Italia e coinvolgere decine di milioni di condòmini e per questo l’azienda è stata scelta insieme a quattro buone pratiche nazionali per il  Premio Nazionale Imprese Ambasciatrici dell’Economia Civile 2021 grazie al proprio progetto fondato sul consolidamento della sostenibilità ambientale e sociale e sulla replicabilità locale e nazionale – del proprio modello di business.

La buona pratica di Acea Pinerolese correlata alla transizione energetica è stata anche segnalata agli organizzatori della Settimana sociale dei Cattolici, che quest’anno si svolgerà a Taranto, dall’ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro, seguendo le indicazioni del Vescovo di PineroloMons. Derio Olivero, volte a sostenere le buone pratiche del territorio. Tale segnalazione ha permesso di allargare la conoscenza di questa eccellenza pinerolese, grazie alla medesima presenza organizzativa dei due eventi, anche verso il Festival Nazionale dell’Economia Civile in occasione del quale l’eccellenza pinerolese si presenterà con il prestigioso riconoscimento di ambasciatrice dell’economia civile italiana.

In particolare a Firenze, Acea Pinerolese Energia ha presentato alla platea il primo Condominio Autoconsumatore Collettivo operativo d’Italia di Pinerolo, un passo importante verso la transizione energetica nel segno delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Un sistema autonomo quanto a fabbisogno di energia elettrica e riscaldamento/raffrescamento in quanto per il 90% autoconsuma quanto prodotto dall’impianto fotovoltaico e dal solare termico.

Nel corso del Festival esponenti istituzionali, del mondo accademico, economico, imprenditoriale e sociale si confronteranno sul percorso di ripresa post pandemia individuato dal Next Generation EU e dal PNRR italiano, nei 3 assi condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.

Nato da un’idea di Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen), che lo promuove insieme a Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti) e SEC (Scuola di Economia Civile) e con il contributo di FONDOSVILUPPO, il Festival Nazionale dell’Economia Civile si è ormai accreditato come un evento di particolare interesse su temi che pongono al centro l’uomo, il suo valore come individuo, il bene comune.

Tante le personalità di spicco che partecipano alla terza edizione del Festival, lanciata il 7 settembre insieme con il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. Alla tre giorni di lavori prendono parte, tra gli altri, Premi Nobel e Pulitzer come Raghuram Rajan (Professore alla Booth School of Business dell’Università di Chicago), Angus Deaton (Premio Nobel per l’Economia 2015) e Jared Diamond (Professore di Geografia all’Università della California e Premio Pulitzer 1998).

Una importante rappresentanza anche del mondo politico tra i quali Andrea Orlando (Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali), Irene Tinagli (Presidente Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo), Patrizio Bianchi (Ministro dell’Istruzione), Stefania Giannini (Vice-Direttrice Generale UNESCO per l’Educazione), Enrico Giovannini (Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili). E poi ancora interventi a tutto tondo con Mauro Berruto (Allenatore di pallavolo ed ex CT della nazionale italiana), Michela Spina (Portavoce dei Friday for Future Italia), Riccardo Di Stefano (Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria) e tanti altri.

Durante l’edizione 2021 ci si concentrerà in modo particolare su come i principi dell’Economia Civile e le esperienze concrete già consolidate su molti territori, come quella di Acea Pinerolese, possano contribuire a uno sviluppo inclusivo e realmente sostenibile, calato nelle sei grandi missioni sulle quali si concentreranno le ingenti risorse messe a disposizione dall’Unione europea: digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità; istruzione, formazione, ricerca e cultura; equità sociale, di genere e territoriale; salute.

 

Le Regioni Italiane e la sfida della neutralità climatica: ancora lunga la strada per il Piemonte

Con Puglia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lombardia e Veneto in coda alla classifica

 

È quanto emerge dal primo ranking regionale sul clima pubblicato da Italy for Climate, un’iniziativa della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile promossa da imprese e associazioni di imprese.

 Per sette Regioni italiane è ancora lunga la strada per il raggiungimento dell’obiettivo della neutralità climatica. È quanto emerge da “La corsa delle Regioni verso la neutralità climatica: il primo ranking delle Regioni italiane sul clima”, iniziativa realizzata in collaborazione con Ispra, che ha misurato e valutato le performance delle Regioni in termini di impatto sul clima. Lo studio è stato condotto da I4C – Italy for Climate, la cui mission è quella di promuovere l’attuazione di una Roadmap climatica per l’Italia in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. I4C è un’iniziativa promossa da Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione con  Chiesi, ConouDavines, Edison, ErgillyItalian Exhibition GroupH+K Strategies.

 

Dallo studio emerge che in Italia il gruppo delle Regioni che presenta performance meno incoraggianti rispetto la media nazionale è composto da Puglia, Emilia Romagna e Piemonte, chiudono la classifica due Regioni del Centro (Toscana e Umbria) e due del Nord (Lombardia e Veneto).

 

La classifica è stata elaborata in base a tre parametri chiave, emissioni di gas serra, consumi di energia e fonti rinnovabili prendendo in considerazione i più recenti dati consolidati e ufficiali al 2019 e analizzando i trend di miglioramento conseguiti nel biennio considerato. La classifica conclusiva per gruppi è stata stilata sulla base del numero di indicatori in cui ciascuna Regione presenta valori migliori della media nazionale.

 

Il gruppo composto da Puglia, Emilia Romagna e Piemonte presenta solo due indicatori migliori della media nazionale, collocandosi poco prima del gruppo di coda. Nel periodo considerato Emilia Romagna e Piemonte presentano valori peggiori della media nazionale sia per le emissioni di gas serra sia sui consumi di energia, con l’Emilia-Romagna in particolare che si conferma tra le Regioni più energivore d’Italia (2,8 tep pro capite). Sul fronte delle fonti rinnovabili non è positiva la performance l’Emilia-Romagna si colloca al 17° posto per quota di consumi coperti da rinnovabili (appena l’11,3%,mentre va meglio il Piemonte con una quota del 19%, di poco superiore alla media nazionale.

La Puglia registra elevate emissioni di gas serra pro capite (9,3 tCO2eq per abitante), in parte riconducibili alle specificità del settore produttivo (prima Regione in Italia per consumo di carbone). Anche se si conferma leader nel fotovoltaico con oltre 700 Watt per abitante installati, (il doppio della media nazionale), seppure i consumi da rinnovabili si sono ridotti mediamente di quasi il 2% ogni anno nel biennio considerato.

 

Più allarmanti le performance delle Regioni che fanno parte del gruppo di coda (Lombardia, Toscana, Umbria, Veneto) con un solo indicatore migliore della media nazionale e ben cinque peggiori, con consumi energetici ben sopra la media nazionale che nell’ultimo biennio risultano addirittura aumentati, anche in modo significativo (dal +1% annuo della Toscana al +3,2% del Veneto).

Per quanto riguarda gli altri indicatori la situazione invece è più differenziata. Umbria, Lombardia e Veneto presentano emissioni di gas serra pro capite superiori alla media nazionale e solo la Lombardia le ha ridotte in modo significativo nell’ultimo biennio (-2,4% in media ogni anno), mentre l’Umbria le ha addirittura aumentate (+3%).

Sul fronte delle rinnovabili complessivamente tutte le Regioni di questo gruppo mostrano un trend piuttosto negativo, solo l’Umbria si attesta con una quota di consumi puliti (23%) superiore alla media nazionale, mentre la Toscana ed il Veneto si posizionano poco sotto (entrambe poco oltre il 16%) e la Lombardia è ancora ferma al 13%, nonostante sia la Regione che detiene il primato di consumi complessivi in Italia (grazie soprattutto alle rinnovabili termiche).

Tutte le Regioni di questo gruppo presentano una riduzione dei consumi da fonti rinnovabili nel biennio considerato che vanno dal –1,4% della Lombardia al -3,7% dell’Umbria; il Veneto è l’unica Regione ad attestarsi sopra alla media nazionale sul trend recente delle rinnovabili, pur registrando una stagnazione che conferma la performance complessiva critica di questa Regione.

 

Le performance climatiche complessive registrate da entrambi i gruppi riportano una fotografia differenziata a seconda delle singole Regioni ma che nel suo complesso desta preoccupazione, soprattutto se consideriamo i risultati complessivi emersi dal ranking. Secondo il report infatti tutte le Regioni italiane sono ancora molto lontane dal conseguire l’obiettivo della neutralità climatica così come dal centrare gli obiettivi intermedi al 2030. Tutte le Regioni italiane devono fare di più per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica fissato dall’Unione Europea, comprese le Regioni in testa alla classifica che dovranno migliorare in modo sensibile le proprie performance per raggiungere il traguardo della carbon neutrality entro il 2050 e rendere l’Italia protagonista di questa sfida.

“La corsa delle Regioni verso la neutralità climatica: il primo ranking delle Regioni italiane sul clima” rappresenta un contributo fondamentale per il percorso dell’Italia verso gli obiettivi climatici ed energetici al 2030 e al 2050 soprattutto se consideriamo che ad oggi il Paese non dispone di una valutazione complessiva di quali siano i contributi delle singole Regioni al raggiungimento di questi obiettivi. Allo stesso modo non esistono ancora dei target regionali condivisi al 2030 e 2050 in materia di clima ed energia (se non quelli che alcune Regioni hanno voluto attribuirsi, ma senza poterne verificare la compatibilità con l’obiettivo nazionale della neutralità climatica).

“Anche in Italia, come già fatto in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, – ha dichiarato Edo Ronchi, Promotore di I4C- Italy for Climate  serve una “legge per il clima” che consenta di raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici nazionali al 2030 e che assegni anche alle Regioni target specifici e vincolanti (tramite il c.d. burden sharing), direttamente connessi all’ effettiva realizzazione degli impianti e degli interventi necessari al loro conseguimento”.

Codefest, il Festival del Codice Sorgente La prima mostra al mondo sul tema

27 settembre / 8 ottobre 2021, Torino

 

Dal 27 settembre all’8 ottobre 2021 si terrà a Torino CODEFEST, il primo festival al mondo dedicato al codice sorgente, organizzato dai Dipartimenti di Filosofia e Scienze dell’Educazione, Informatica e Fisica dell’Università di Torino e dall’Associazione Codexpo.org.

Siamo tutti abituati a usare in maniera pressoché automatica i computer e i programmi che li fanno funzionare; raramente pensiamo che dietro ogni programma c’è un codice sorgente, e che questo testo è stato scritto da qualcuno, in qualche momento, in un certo linguaggio.

Il Codefest 2021 è dedicato al codice sorgente in tutte le sue forme. Si terranno una mostra in cui vengono esposti e spiegati codici storici e ricostruiti i loro contesti di creazione ed uso, uno spettacolo teatrale, conferenze e laboratori, esperienze musicali di diverso genere e ispirazione. Il Festival si rivolge a con un pubblico di professionisti, ‘amatori’ e interessati, di studenti delle superiori e dell’università, ma con l’ambizione di poter fare divulgazione sul codice sorgente, accurata e accattivante, per chiunque.

Al centro dell’evento c’è, infatti, l’idea che la programmazione e i suoi linguaggi rappresentino un fenomeno culturale, oltre che tecnologico, di importanza primaria. CODEFEST è il festival della cultura del codice sorgente, della sua storia, del suo futuro. Non solo computer, ma Linguaggi artificiali, Poesia digitale, Scrittura del codice, Codice e società, Patrimonio, Estetica del codice.

Code and Heritage. La prima mostra al mondo sul codice sorgente.
CodeFest nasce con l’obiettivo di raccontare il codice sorgente come fatto linguistico, letterario, storico, artistico, umanistico e non solo tecnico, in una prospettiva che vede i codici sorgenti equiparabili ai testi scritti da autori in determinate lingue storiche e in determinati contesti.
Per superare la difficoltà di raccontare quest’universo ad un pubblico di giovani e di studenti, CodeFest21 propone una Mostra online dedicata esplicitamente a loro in termini di metafora, di interfaccia e di contenuti; una mostra che non richiede nessun prerequisito ma può essere navigata da tutti.
La Mostra non si limita a esporre oggetti (i codici sorgenti) ma vuole mettere l’accento sulle azioni della scrittura e lettura dei codici e richiama l’attenzione sulle persone che inventano linguaggi, che scrivono codice, sugli strumenti che preferiscono usare, sugli stili che adottano.
La Mostra è strutturata in dieci stanze, una per ogni tema generale: i Concetti, gli Attori, i Contesti, i Linguaggi, le Interfacce, il Genere, gli Stili, l’Arte, le Regole. Ogni stanza contiene dei pannelli – circa un centinaio – che spiegano, mostrano e aprono ad ulteriori approfondimenti.
Al centro della Mostra c’è una stanza particolare, che permette di interagire con CodeShow, un visualizzatore di codice sorgente che permette di navigarne la struttura e la storia, andando avanti e indietro nel tempo.
La Mostra vuole fornire un’informazione che sia corretta ed attendibile, ma anche stimolante e che inviti alla partecipazione soprattutto i più giovani.
Questa versione della mostra, costruita online per essere fruibile da tutti, è stata progettata e allestita da Codexpo.org in collaborazione con gli allievi dell’IIS Avogadro di Torino ed ha come obiettivo il coinvolgimento di studenti sia in veste di ricercatori/allestitori, sia in quella di visitatori. Al termine del Festival, la mostra non verrà chiusa ma cercherà nuove classi di studenti che se ne prendano cura, aggiungendo materiali e contenuti, o addirittura proponendo nuove stanze.

Il Museo del Codice Sorgente
Quello che viene presentato a Codefest 2021 non è un museo dei computer, come quelli diHeinz Nixdorf a Paderborn o quello sulla Storia dei computer a Mountain View; nemmeno un museo dei programmi pacchettizzati e pronti all’esecuzione, come quello dei videogiochi a Berlino. Si tratta invece del primo Museo del Codice Sorgente al mondo.
Si tratta di un progetto ambizioso che parte proprio quest’anno ed è stato avviato in collaborazione tra Codexpo.org e il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino (Rossana Damiano e Felice Cardone). Per raccoglie e catalogare i materiali è stato scelto come backend il software opensource Omeka; lo stesso software è stato utilizzato per esporre gli oggetti su Web e permetterne una navigazione remota.
Non è naturalmente possibile – e non è l’obiettivo del Museo – catalogare tutte le forme di codice esistenti; si tratta invece di presentare frammenti significativi di codice sorgente (in termini di storia, di valore scientifico, di correlazioni), ma anche manuali, specifiche tecniche, testimonianze storiche. Tra le collezioni di rilievo una è assolutamente unica e riguarda una storia poco conosciuta anche dagli addetti: quella dedicata al codice sorgente creato in Italia.

Apollo Guidance System
Don Eyles, un informatico ormai in pensione, porta il racconto della sua esperienza nella creazione dell’Apollo Guidance Computer (cioè il computer di bordo del Programma Apollo della NASA, programma che portò i primi uomini sulla Luna), del relativo codice e delle sfide tecniche che hanno affrontato i suoi programmatori.

Il patrimonio del codice
Roberto Di Cosmo presenta Software Heritage (https://www.softwareheritage.org), il progetto di conservazione del codice sorgente opensource presso l’INRIA di Parigi l’istituto francese per la ricerca sull’informatica e l’automazione.
La missione dichiarata di Software Heritage è quella di raccogliere, preservare e condividere tutto il software pubblicamente disponibile sotto forma di codice sorgente, con l’obiettivo di costruire un’infrastruttura comune e condivisa al servizio dell’industria, della ricerca, della cultura e della società nel suo insieme.
Il codice sorgente del software viene raccolto eseguendo la scansione di piattaforme di hosting del codice, come GitHub , GitLab.com o Bitbucket , e archivi di pacchetti, come npm o PyPI , e ingerito in una struttura dati speciale, un Merkle DAG , che è il nucleo dell’archivio.  Ogni artefatto nell’archivio è associato a un identificatore chiamato SWHID.

Code and Gender.
Hello, Ada!
Spettacolo teatrale su Ada Lovelace, matematica londinese e prima programmatrice della storia. Lo spettacolo mette in scena un’intervista da parte di una addetta alla comunicazione di un’azienda ICT (vera) ad un’Ada Lovelace (virtuale). Si presenta la vita di Ada, i suoi rapporti con Charles Babbage, la scrittura delle note sulla Macchina Analitica. L’obiettivo è di far riflettere il pubblico sulla relazione tra femminile e scientifico.
A cura del gruppo teatrale La Memoria dell’Asino, con Genny Sammartino. Testo originale di Stefano Penge, regia di Marina Pizzolante.

Code and Art
Hello, World
Una suite di lieder scritta dal Maestro Nicola Campogrande appositamente per Codefest 2021 ed eseguita in prima mondiale dall’Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano il 6 giugno 2021.

Arkanian Shenron
L’artista Luca Pozzi presenterà, da remoto, il suo viaggio nell’iper-linguaggio creativo alla ricerca di collegamenti tra arte, informatica e fisica. Un percorso narrativo tra letteratura e storia dell’arte, passando attraverso l’utilizzo di concetti di programmazione applicati all’arte, per culminare nella descrizione della genesi di un’opera “Arkanian Shenron” (2020), pensata dall’artista per questo festival: realizzata in bronzo, è equipaggiata, come sua parte integrante, di un rivelatore di raggi cosmici, il cui passaggio induce la generazione di un messaggio per mezzo di un software realizzato con un codice sorgente scritto in php e c++. Il software invia infine il messaggio al profilo twitter dell’opera e a un sito dove viene declamato con una voce autogenerata dal browser.

SuperCollider concert
SuperCollider – l’ambiente di programmazione creato da James McCartney che ha virtualmente dato inizio alla programmazione interattiva di audio in tempo reale – compie 25 anni. Per l’occasione, Marinos Koustomichalis cura un concerto distribuito e online che prevede l’intervento in rete della comunità SuperCollider. In collaborazione con MadLab, Università di Cipro.
Seguirà l’incontro con James McCartney per una riflessione sulla lunga storia di successo del progetto e sui possibili sviluppi futuri.

Live coding: Live!
Concerto organizzato da Toplap Italia (un’organizzazione fondata nel 2004, per esplorare e promuovere il mondo del live coding) e SMET (Scuola Musica Elettronica Torino) dedicato alla performance musicale interattiva in tempo reale attraverso codice. Sarà in streaming, liberamente accessibile nel canale di streaming del festival.
Il concerto sarà anticipato da un workshop organizzato da Toplap Italia e SMET dedicato al live coding in cui i relatori descrivono sistemi e strategie per gestire una performance di live coding musicale, e rispondono alle domande del pubblico

Code and Writing
Calligraphicode
Il calligrafo Massimo Polello (http://www.lacalligrafia.com/) dedicherà un workshop alla scrittura a mano di parti selezionate di codice sorgente, di interesse storico, estetico o comunque funzionali all’approccio didattico e interattivo con i partecipanti. Sempre nei giorni del festival Polello concluderà un murales all’interno del Dipartimento Informatica dell’Università di Torino, che avrà come soggetto un codice sorgente realizzato con la tecnica della calligrafia.

con la collaborazione di:
Corso di studio in DAMS
ASTUT (Archivio scientifico e tecnologico dell’Università di Torino)
LLC (Centro interdipartimentale “Logica, Linguaggio e Cognizione”)
CIRCe (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione)
MeDiHum (Centro Interdipartimentale per la Digitalizzazione)
e con i partner:
IIS Avogadro Torino
CeSeDi (CEntro SErvizi DIdattici della città metropolitana Torino)
Associazione Gessetti Colorati (http://www.gessetticolorati.it)
Museo Piemontese Informatica (http://www.mupin.it)
AICA, Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico
Orchestra laVerdi – Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Città di Torino, Assessorato alla cultura
Città di Torino, Assessorato all’Innovazione
Fondazione Mondo Digitale (http://mondodigitale.org)

Il Festival si terrà in modalità mista: online e in presenza, negli spazi di UniTo.
Sito: https://codefe.st
Come partecipare: Tutto quello che avviene durante il Festival è accessibili online agli utenti registrati tramite il sito web.
Le giornate prevedono tre tipologie di eventi: incontri, workshop ed eventi serali, suddivisi secondo i vari temi che i Festival affronterà: Linguaggi artificiali, Poesia digitale, Scrittura del codice, Codice e società, Patrimonio, Estetica del codice.
Al Festival possono partecipare:
– per gli incontri e i workshop: gli utenti registrati
– per gli eventi: accesso libero
– per la parte in presenza: gli studenti e i docenti dell’Ateneo Torinese, secondo le norme di protezione attive.
Gli eventi saranno trasmessi in streaming sul canale ufficiale del Festival, dove sarà anche possibile visualizzarne la registrazione.

Ecco come potrà votare chi è in isolamento o quarantena Covid

Gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare, oppure in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19, sono ammessi ad esprimere il voto se elettori del Comune di Torino.

La dichiarazione per l’esercizio del voto a domicilio dovrà essere presentata, esclusivamente in modalità telematica, all’Ufficio Elettorale fino al 28 settembre 2021 utilizzando l’apposito modello scaricabile su:

http://www.comune.torino.it/elezioni/amministrative2021.shtml#votocovid19

I documenti necessari da inviare per email, oltre alla istanza, sono:

  • Copia di un documento di riconoscimento;
  • Certificato rilasciato dal funzionario medico designato dall’azienda sanitaria locale che, con il consenso dell’elettore stesso, attesti la ricorrenza, quale requisito legittimante l’esercizio del voto a domicilio, di una delle sopraindicate condizioni rispetto all’infezione da SARS-CoV-2;
  • Copia della tessera elettorale.

Tel.011.01125285 – email: elettorale@comune.torino.it

Maurizio Scandurra interviene su Canale Italia

Questa sera il giornalista cattolico interviene in diretta dalle 20.00 a ‘Piazza Libertà’ su ‘Canale Italia 83’.

Maurizio Scandurra ritorna a ‘Piazza Libertà’. Questa sera il giornalista radiotelevisivo e saggista cattolico è fra gli ospiti in diretta dalle 20.00 alle 21.00 di Armando Manocchia (Direttore del portale d’informazione ‘ImolaOggi.it’) su ‘Piazza Libertà’, il talk-show d’informazione libera in onda ogni domenica su ‘Canale Italia 83’, su Sky 937 e in streaming su Facebook.

“Al centro della puntata, – commenta Scandurra – strategie e risposte concrete per arginare la deriva democratica posta in essere dalla pandemia da Covid-19.”

Maurizio Scandurra, spesso opinionista a ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’ con Giuseppe Cruciani, Alberto Gottardo e David Parenzo, a ‘Radio Radio’ con Francesco Vergovich e commentatore per primarie agenzie di stampa italiane quali ‘Ansa’ e ‘Adnkronos’, interverrà con il consueto piglio deciso e argomentato, come nel suo stile.

Che l’ha portato in pochi mesi a rivelarsi una delle figure televisivamente più seguite da quell’ampia fascia di pubblico che non si riconosce nelle logiche della narrazione mainstream e politically correct al tempo del Covid-19, riscuotendo larghissimi consensi sull’onda lunga di personaggi di grande calibro e spessore quali Alessandro Meluzzi, Diego Fusaro, Maria Giovanna Maglie, Gianluigi Paragone e Vittorio Sgarbi.

Maurizio Scandurra, già nel cast di programmi di punta di Raiuno e Raidue come ‘Mattina in Famiglia’, ‘Telethon’ e ‘Scalo 76’, ha esordito per la prima volta anche al cinema interpretando sé stesso accanto a Sebastiano Somma e Remo Girone nel film ‘Lupo Bianco’, dedicato alla storia straordinaria del filantropo Carlo Olmo e premiato alla 78° Mostra D’Arte Cinematografica di Venezia con l’ambito ‘International Starlight Cinema Award’.

La regia è di Tony Gangitano, la produzione di Antonio Chiaramonte per ‘CinemaSet’, la sceneggiatura di Stephanie Beatrice Genova e Alessandro Ferrara con i costumi di Tina Monello. L’opera è attesa nelle sale cinematografiche a Febbraio 2022.

Sono gratissimo a Carlo Olmo, magistralmente protagonistail 25 Settembre scorso su Raidue di una delle più belle puntate di ‘Tg2 Storie’ con tutta la sua eccezionale carica caritatevole, per avermi permesso di partecipare a un lungometraggio così significativo. Capace di insegnare con l’emozione e la concretezza qual è la strada giusta per amare. E aggiungere un tocco di magia in più al mio mestiere di cronista, facendomi scoprire tutta la suggestiva efficacia e altrettanto profonda bellezza della macchina da presa messa al servizio del cuore”, dichiara entusiasta e riconoscente Maurizio Scandurra.