La libreria indipendente La Ciurma di Torino, in via Caprera zona Santa Rita promuove un evento in collaborazione con la casa editrice Voland (quella di Amelie Nothomb). L’iniziativa si terrà il 26 gennaio per la prima volta a Torino: si tratta del il metro book club. Ci si ritrova quella domenica mattina al capolinea Bengasi della metro, alle ore 10. A quel punto, spiega Dniele della libreria si “invadono” i posti, le carrozze, tutte e tutti con un libro della Voland in mano, e per tutto il tragitto da capolinea a capolinea non si guarda il cellulare, ci si riprende il proprio tempo con la lettura appunto di un libro di quella casa editrice. Non è una gara, non c’è nessuna quota, solo la passione per la lettura e la voglia di stare insieme e di creare comunità in un luogo che invece sarebbe “solo” un mezzo per chi si sposta e basta. Lo scopo è riappropriarsi di quello spazio attraverso la lettura e la letteratura, lontano dai soliti luoghi in cui normalmente vengono svolte attività come quelle2. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi dell’iniziativa.
La rassegna diretta da Paolo Mohovic, un progetto del TPE Teatro Astra dal 2015
Torna Palcoscenico Danza, la rassegna diretta da Paolo Mohovich, dal 2015 progetto del TPE Teatro Astra. I sette appuntamenti con la danza punteggiano gli spettacoli di prosa proposti dal TPE con cinque prime nazionali e tante proposte portate in scena da eccellenze della coreografia contemporanea nazionale e internazionale e da talenti emergenti.
La Stagione 2024/25 del TPE Teatro Astra si intitola Fantasmi ed è dedicata al nostro rapporto con la verità. Anche quest’anno Palcoscenico Danza trova l’aggancio tematico: “Il gioco delle ombre” è il titolo di questa edizione che vede alternarsi sul palcoscenico, tramite il potente mezzo del movimento corporeo, le ombre che risiedono dentro l’individuo, quelle che si manifestano, quelle che esistono o non esistono.
Si parte il 21 gennaio al Teatro Astra con un trittico, “Duo d’Eden”, “Grosse Fugue” e “Elegia”, messo in scena dalla MM Contemporary Dance Company. Un Adamo ed Eva immersi in un percorso di sensualità, eros, difesa, attacco, in un mondo non così sicuro e idilliaco. Quattro donne corrono, si accasciano, si risollevano in un turbine vitale e frenetico sulle note di Ludwig van Beethoven. “Duo d’Eden” e “Grosse Fugue” sono i due capolavori della coreografa francese Maguy Marin, Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Per “Grosse Fugue” la compagnia ha ricevuto il premi Danza&Danza 2024 per la Valorizzazione del repertorio. Elegia di Enrico Morelli è un invito alla cura, un viaggio onirico per ritrovare il proprio essere fragile e insicuro; la musica lascia anche spazio alle parole tratte dalle poesie di Mariangela Gualtieri. I tre lavori sono interpretati dai danzatori della MM Contemporary Dance Company.
Si prosegue con una prima nazionale della compagnia spagnola Led Silhouette. I fondatori e direttori, Martxel Rodriguez e Jon López, portano in scena “Los Perros”, al Teatro Astra il 24 e 25 gennaio. Si tratta di una coreografia di Marcos Morau, con il suo stile inconfondibile anche oggetto della Masterclass di Palcoscenico Danza organizzata il 25 gennaio, in collaborazione con Eko Dance Project.
Il 7 e 8 febbraio va in scena al Teatro Astra un’altra prima nazionale: Nyko Piscopo con la compagnia Cornelia propone una sua personalissima versione del celebre balletto Giselle, che per l’occasione diventa GISELLƎ, in cui il tema centrale resta l’amore, ma reinterpretato oltre il genere e il pregiudizio. I danzatori e le danzatrici della compagnia Cornelia ballano tra reale e virtuale questo capolavoro intramontabile che trova qui una nuova narrazione e dimensione contemporanea anche grazie alle musiche rielaborate dal compositore Luca Canciello.
Il Teatro dell’Altro, in collaborazione con Eko Dance Project, porta al Teatro Astra il 15 febbraio “Au revoir Moroir”, la nuova coreografia di Paolo Mohovich in prima nazionale che, con la drammaturgia di Cosimo Morleo e la musica originale di Max Fuschetto, mostra sul palcoscenico sette danzatori e cinque attori che lavorano sull’osservazione del proprio riflesso come origine di un viaggio di conoscenza. Si conferma anche quest’anno la collaborazione con il festival Interplay: Daniele Ninarello presenta “I offer myself to you”, la cui danza gode della collaborazione, tramite immagini, suoni, istruzioni e tracce, di Cristina Donà, Elena Giannotti e Alessandro Sciarroni. L’appuntamento è in collaborazione con Lavanderia a Vapore di Collegno, centro di residenza per la danza.
Il 4 marzo va in scena “Behind the light”, scritto e interpretato da Cristiana Morganti, alla cui regia ha collaborato Gloria Paris, con il disegno luci di Laurent P. Berger e con i video creati da Connie Prantera. Lo spettacolo è fortemente autobiografico, racconta di una crisi familiare, professionale e intima, con una sequela di eventi con il tipico effetto domino, in cui una disgrazia pare chiamarne un’altra e in cui sembra venga meno ogni singolo punto di riferimento.
Informazioni e prenotazioni sul sito TPE Teatro Astra
Telefono: 011 5119409
Mara Martellotta
Si avvisa che per la realizzazione di lavori di scavo per posa fibra ottica, dal giorno 20/01/2025 al giorno 31/01/2025, dalle ore 08,00 alle ore 17,30 di tutti i giorni lavorativi e comunque non oltre il termine di esecuzione dei lavori, sulla S.P. n. 590 “della Val Cerrina” dal km. 27+500 al km. 28+100 circa in territorio del Comune di Monteu da Po, al fine di garantire la sicurezza del transito, si procederà alla regolamentazione della circolazione stradale mediante l’istituzione di obblighi e limitazioni per la delimitazione dell’area di cantiere con istituzione del limite di velocità a 30 km/h, del divieto di sorpasso e di sosta per tutti i veicoli e di un senso unico alternato regolato da impianto semaforico o da movieri.
Info e ordinanza della Città Metropolitana di Torino sul sito istituzionale del Comune di Monteu da Po all’indirizzo https://www.comune.monteudapo.to.it/bjZqs
Malattie Tropicali Neglette, la Mole si illumina
Il 30 gennaio 2025, in occasione della Giornata mondiale per le Malattie Tropicali Neglette (Neglected Tropical Diseases – NTDs), la Mole Antonelliana, simbolo della città di Torino, torna ad illuminarsi dei colori viola e arancione, a simboleggiare la lotta alle malattie tropicali neglette.
Oltre alla Mole, per celebrare questa giornata, molti altri monumenti in tutto il mondo saranno illuminati di viola e arancione per sostenere la campagna di cui sopra, con la quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si pone l’obiettivo di eliminare almeno una NTD in cento nazioni entro il 2030, per testimoniare l’impegno della comunità scientifica nel porre fine a queste malattie che causano gravi sofferenze, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Percorsi INTREcciati – Onlus (PINTRE) insieme all’Associazione Italiana per la Lotta alla Malattia di Chagas (AILMAC), in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Tropicale e Salute Globale (SIMET), l’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria a Negrar e il Centro di Servizio per il Volontariato Torino Vol.To ETS, è patrocinata da diversi enti, tra cui il Comune di Torino.
Il motto per il 2025, “Coinvolgiamo le comunità. Le Malattie trascurate in prima persona”, sottolinea l’importanza di mettere le persone e le comunità al centro delle azioni. Rafforzare le capacità delle comunità e lasciare competenze durature è fondamentale per garantire interventi sostenibili. Un elemento chiave è dare voce a chi vive queste realtà, coinvolgendoli nella costruzione di soluzioni che rispettino i diversi modi di vita e favoriscano un approccio inclusivo e duraturo.
L’obiettivo è richiamare l’attenzione sull’impatto delle NTDs in un contesto non endemico come quello italiano e promuovere politiche sanitarie inclusive, in linea con i Sustainable Development Goals dell’OMS per il 2030.
Che cosa sono le Malattie Tropicali Neglette
Le malattie tropicali neglette (NTDs), o “dimenticate”, sono un insieme di patologie strettamente legate alla povertà. Alcune hanno nomi complessi (es. schistosomiasi, chikungunya), e sono poco conosciute al di fuori di una ristretta cerchia scientifica. Tuttavia, essi colpiscono una vasta fetta della popolazione mondiale, causando elevata mortalità, morbilità e stigma sociale (come nel caso della lebbra), alimentando così un circolo vizioso di povertà e malattia.
Nonostante le difficoltà legate a finanziamenti e riconoscimenti, gli sforzi internazionali hanno contribuito a ridurre la diffusione di alcune NTDs, portandoli vicino all’eliminazione in diversi paesi. Tuttavia, è fondamentale continuare a monitorare i contagi, poiché i cambiamenti climatici, i viaggi e le migrazioni possono far emergere nuovi focolai in aree finora indenni. Un esempio è la Dengue, che negli ultimi anni ha causato epidemie locali, seppur limitate, anche in Italia (casi registrati nell’autunno 2024). Per chi opera nella sanità pubblica, ignorare queste malattie non è più giustificabile.
Queste malattie (come la lebbra, la dengue, la filariosi o la malattia di Chagas) sono definite neglette perché poco considerate dalle politiche sanitarie globali. La ricerca è scarsamente finanziata poiché le NTDs colpiscono comunità emarginate, prive di rilevanza economica per l’industria farmaceutica. A causa di ciò, queste patologie spesso generano esclusione sociale e limitano l’accesso all’istruzione e al lavoro, perpetuando il ciclo della povertà.
Per ulteriori approfondimenti
https://worldntdday.org/
https://www.who.int/campaigns/world-ntd-day/2025
https://www.paho.org/es/campanas/dia-mundial-enfermedades-tropicales-desatendidas-2025
https://unitingtocombatntds.org/
https://www.who.int/news/item/04-12-2023-global-partners-pledge-usd777-million-to-combat-neglected-tropical-diseases
https://www.iss.it/-/gravidanza-fisiologica
Chiuso dal 2015 e rilevato dal nuovo gestore Jacono, stesso proprietario del Classico e del Greenwich
Rinasce come cinema l’ex Metropol, ex sala porno di via Principe Tommaso 6, nato nel 1908 e ora pronto a vestire nuovi panni. La sua chiusura risale al 2015, quando iniziò la crisi in città del cinema a luci rosse. Intanto i lavori procedono nel tratto si San Salvario all’angolo con corso Vittorio Emanuele, e la curiosità degli abitanti è in continuo aumento. La scommessa per questo cinema porta la firma di Stefano Jacono, esercente e distributore di qualità con il marchio Movies Inspired. È la terza sala cittadina che salva dall’estinzione dopo il Classico di piazza Vittorio e il Greenwich. Anche il Metropol sembrava condannato a cambiare destinazione e a diventare un parcheggio, ma questa volta il piano è stato sventato. Si presenterà come una sala con 98 poltrone circa e film rigorosamente di prima visione. San Salvario avrà una sala con film appena usciti in grado di attirare il pubblico, e il gestore si occuperà di distribuzione, dato che i titoli non gli mancano. Il giorno dell’inaugurazione sarà sicuramente un giorno di festa per il quartiere, tanto che sarà garantito l’ingresso gratuito per tutti. Si tratta di una bella notizia perché il cinema Baretti non ospita prime visioni e il quartiere è ormai privo di sale cinematografiche. L’ultima sala ad aver chiuso i battenti è stata, nell’agosto 2023, quella del cinema Maffei di via Principe Tommaso 5. Si attende la riapertura, non a breve, del cinema Ambrosio in corso Vittorio Emanuele in forma ridimensionata, visto che metà del locale è stato acquisito dal gigante del fast food americano KFC. Il cinema Metropole vede la sua nascita come teatro Chiarella il 17 ottobre 1908, e rappresentava uno dei locali più ricchi, in quanto ad arredi, a Torino, diventando ben presto un palcoscenico per concerti, balletti, opera lirica ed esibizioni circensi, prima di trasformarsi in un cinema porno. Durante la seconda guerra mondiale, nel 1942, l’edificio fi distrutto nei bombardamenti in città, insieme al vicino cinema Maffei. Fu ricostruito come Metropol e nell’anno 2000 avrebbe chiuso a causa della crisi del porno.
Mara Martellotta
Il Respiro della Terra
Presentazione venerdì 17 gennaio al Circolo dei Lettori di Torino
Antonetto: “Garantire il pieno diritto alla mobilità anche alle persone con ridotta mobilità è un atto di civiltà e di concreta inclusione sociale”
È stato presentato da Paola Antonetto, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, un Ordine del Giorno avente ad oggetto: “Realizzazione dei lavori di adeguamento strutturale e tecnologici nelle stazioni piemontesi per garantire il servizio PRM”.
L’atto di indirizzo – che impegna la Giunta ad attivarsi presso il Governo ed RFI affinché si proceda celermente nella realizzazione dei lavori – affronta il tema partendo dalla necessità di apportare necessarie correzioni strutturali tra le quali, ad esempio: l’innalzamento dei marciapiedi di binario per permettere l’accesso a raso ai treni alle persone con disabilità motoria su sedia a rotelle e per consentire il movimento autonomo; istallazione di scale mobili e tappeti mobili per facilitare la mobilità all’interno delle stazioni e la creazione di percorsi e mappe tattili per le persone con disabilità visiva.
“Si tratta di interventi improcrastinabili – afferma il consigliere di Fdi, Paola Antonetto – le nostre stazioni devono essere vissute da tutti i cittadini, che le frequentano per spostarsi, senza timori e difficoltà”.
“In questo momento – prosegue Antonetto – in Piemonte sono 34 le stazioni abilitate a garantire il servizio PRM per i treni ad Alta Velocità, InterCity e SFM. Sono però numerose, soprattutto nel torinese, quelle che devono essere abilitate o adeguate”.
“Accanto agli ammodernamenti strutturali, segnalo la necessità di rafforzare l’informazione riguardo al servizio Sala Blu, e cioè il servizio di assistenza in stazione. Garantire il pieno diritto alla mobilità anche alle persone con ridotta mobilità è un atto di civiltà e di concreta inclusione sociale” conclude Antonetto.
AVS: “Stellantis dona un milione a Trump”
Le vendite di Stellantis sono in calo? Se capita in Italia, Stellantis ripete come un mantra che per rilanciare la produzione servono incentivi statali. Se capita negli USA, invece, l’incentivo lo dà la società: Elkann ha deciso di donare 1 milione di Euro per la cerimonia di inaugurazione di Trump.
Per noi è l’ennesimo schiaffo alle lavoratrici e ai lavoratori italiani e a tutto l’indotto. Stiamo parlando della stessa società che lascia al freddo operai e operaie torinesi: proprio ieri nel reparto cambi di Mirafiori, l’unico al momento operativo a fronte della cassaintegrazione che procede nelle carrozzerie, c’è stato uno sciopero perché per l’ennesima volta faceva troppo freddo.
Dopo i dividendi presi dagli azionisti e la buonuscita dorata a Tavares, questo assegno a sei zeri al miliardario che a breve diventerà presidente degli Stati Uniti dimostra per l’ennesima volta che non c’è alcuna crisi di Stellantis e che non ci sono alibi: la società presenti ora un piano di concreto produttivo e di assunzioni in Italia, partendo dal reshoring dei modelli FIAT prodotti all’estero.
Marco Grimaldi vicecapogruppo AVS Camera
Alice Ravinale capogruppo AVS Regione Piemonte
Valentina Cera consigliera AVS Regione Piemonte
Convegno su Gentile, interrogazione di Pompeo (Pd)
La consigliera regionale del Pd Laura Pompeo ha presentato un’interrogazione in Regione “per sapere per quali motivi non sia stato concesso un contributo regionale al convegno riguardante Giovanni Gentile, una figura complessa e importante della filosofia italiana, finalizzato a stimolare un dibattito critico sul suo pensiero e sul contesto storico in cui operò, organizzato dal Centro Pannunzio, una delle istituzioni culturali più prestigiose del Piemonte e dell’Italia, nata con l’obiettivo di promuovere i valori democratici, liberali e civili ispirati al pensiero e all’opera di Mario Pannunzio, figura centrale della cultura italiana del Novecento”.
“Nel corso del tempo – prosegue laConsigliera regionale Pd– il Centro Pannunzio si è distinto come un punto di riferimento per il dibattito intellettuale, culturale e storico, favorendo il dialogo tra diverse generazioni di studiosi, intellettuali e cittadini e rappresenta un presidio fondamentale per la tutela della memoria storica e la promozione di una cultura del confronto e della tolleranza. Tra le iniziative recenti promosse dal Centro si colloca proprio il convegno dedicato a Giovanni Gentile e stupisce che, nonostante l’elevata qualità e la rilevanza culturale dell’evento, la Regione Piemonte non abbia concesso il contributo richiesto. Questa decisione sembrerebbe in netto contrasto con il ruolo che il Centro Pannunzio svolge nel panorama culturale italiano”.
cs