ilTorinese

Torino Capitale della musica si aggiudica Eurovision

Torino ospiterà l’edizione 2022 dell’Eurovision, il contest musicale europeo organizzato ogni anno  dall’Ebu (European Broadcasting Union). La candidatura era stata presentata nei mesi scorsi dalla sindaca Chiara Appendino. Le altre candidate erano Bologna, Milano, Pesaro e Rimini. L’Eurovision è il contest non sportivo più seguito a livello mondiale: l’ultima edizione è stata vinta dalla band romana dei Maneskin.

Campus Einaudi, antagonisti nei guai

Nella mattinata odierna, la Digos della Questura di Torino, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, sta eseguendo n.15 misure cautelari (15 obblighi di presentazione alla P.G.) nei riguardi di militanti di Askatasuna e della sua articolazione universitaria “C.U.A.”   responsabili, a vario titolo, di minaccia ad incaricato di pubblico servizio, violenza privata, danneggiamento, invasione di terreni ed edifici e violazione di sigilli aggravati.

Per gli stessi episodi sono denunciati in stato di libertà anche altri 7 aderenti ai  sodalizi antagonisti.

In concomitanza con l’esecuzione delle misure è stata anche perquisita e sequestrata, su delega dell’Autorità Giudiziaria di Torino, la nuova aula occupata “Break”.

I fatti fanno seguito agli episodi delittuosi verificatisi il 13 e il 14 febbraio 2020 all’interno del Campus universitario “Einaudi”, quando, in occasione di un volantinaggio sulla tematica delle Foibe effettuato da esponenti del FUAN, una quarantina di antagonisti e studenti avevano circondato i reparti mobili posti a tutela dei giovani del FUAN, mentre una gruppo si era introdotto all’interno del plesso universitario e, dopo aver aggredito due guardie giurate con calci e spintoni, avevano sfondato la porta di accesso dell’aula “Paolo Borsellino” assegnata ai rappresentanti del FUAN, danneggiandola e occupandola.

Per i citati episodi questa Digos, a seguito di mirate indagini, aveva denunciato 33 militanti di Askatasuna, del CUA e dell’area anarchica eseguendo anche nr.21 misure cautelari sequestrando anche la storica aula “C1”.

Nel successivo maggio 2021, l’ aula è stata più volte rioccupata dai militanti di Askatasuna, previa rimozione dei sigilli, e liberata ogni volta dalla Digos di Torino, fino al 24 maggio, quando è stata invece occupata una diversa aula universitaria denominata “Break”.

“Time for Change”: il Festival CinemAmbiente torna in sala per sensibilizzare, informare, divulgare

I film vincitori di CinemAmbiente e gli altri più di 80 titoli proposti saranno visibili gratuitamente sulla piattaforma OpenDDB, dove il Festival prosegue online fino al 13 ottobre.

Si è conclusa da poco la 24° edizione del Festival CinemAmbiente (dal 1° al 6 ottobre) con una particolare attenzione al riscaldamento globale. Il claim di quest’anno “Time for Change” suona come un’esortazione, la constatazione che non c’è più tempo da perdere, la necessità improcrastinabile di portare avanti una transizione ecologica in grado di arginare gli ulteriori effetti devastanti dei cambiamenti climatici e le conseguenti trasformazioni sociali, politiche, economiche che ci attendono. “I film realizzati oggi non fanno più plausibili profezie (puntualmente avverate), non proiettano scenari distopici in un prossimo futuro, ma registrano l’esistente, documentano cambiamenti ormai certificabili. La centralità della questione climatica nel dibattito mondiale sta dando – e darà probabilmente nei prossimi anni – una crescente visibilità al cinema ambientale, che oggi si fa largo anche nei grandi festival generalisti. E se il rischio di ogni cinematografia avviata a entrare nel mainstream è quello di eccessi di banalizzazione e spettacolarizzazione, il volano mediatico risulta positivo anche per quei film documentati, rigorosi, basati su dati scientifici e su fatti verificabili” tiene a precisare Gaetano Capizzi, direttore del Festival CinemAmbiente. Quest’anno sono tornate le sezioni competitive, temporaneamente abolite lo scorso anno, suddivise in due concorsi internazionali, uno riservato ai documentari e l’altro ai cortometraggi, aperti anche ai titoli italiani, in passato inseriti in una specifica sezione competitiva nazionale. Nell’edizione 2021 al cinema ambientale di recente produzione italiana, è stata dedicata una vetrina molto ampia attraverso la sezione non competitiva Made in Italy. Una seconda sezione non competitiva, Panorama internazionale, presenta, insieme a un classico da riscoprire, film di recentissima produzione, selezionati, anche se non inediti in Italia, per la loro rilevanza e il loro interesse per il pubblico del Festival. Molti sono stati quest’anno gli appuntamenti collaterali alle proiezioni ricompresi nella
sezione Ecoeventi e dedicati ad esplorare le nuove tendenze, i progetti, i dibattiti che animano oggi la realtà ambientalista.

I film vincitori e gli altri più di 80 titoli proposti complessivamente nel cartellone di quest’anno sono visibili gratuitamente (dietro prenotazione da effettuare sul sito www.cinemambiente.it) sulla piattaforma OpenDDB, dove il Festival prosegue online fino al 13 ottobre.

I riconoscimenti attribuiti al termine della 24^ edizione del Festival sono:

Premio Asja Energy per il miglior documentario della sezione internazionale ($ 5000) assegnato a:
Marcher sur l’Eau di Aïssa Maïga (Francia/Belgio 2021, 90’) dalla giuria composta da Roberto Danovaro, biologo marino, presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, Maciej Nowick, direttore di Watch Docs. Human Rights in Film International Film Festival, Polonia, Elèna Past, studiosa di ecocinema, Associate Professor di Italiano alla Wayne State University di Detroit, Michigan, Juliano Ribeiro Salgado, regista, Daniele Segre, regista con la seguente motivazione:
Nel raccontare una storia molto forte di persone che in Niger soffrono ogni giorno non solo la carenza d’acqua, ma anche, letteralmente, la sete, il film affronta un problema che riguarda tutti noi e le nostre responsabilità verso il Pianeta. Un esempio di cinema della realtà che focalizza il suo messaggio sulle conseguenze più gravi dei cambiamenti climatici in aree del mondo diverse dalle nostre, inducendo nello spettatore un senso di urgenza ad agire. La bellissima fotografia del deserto, la narrazione sviluppata nel linguaggio del luogo, l’immedesimazione nella vita dei protagonisti e nella quotidianità di un villaggio vista dagli occhi di una quattordicenne e scandita dal cambio delle stagioni testimoniano il lungo tempo trascorso dalla regista all’interno della comunità: sono immagini che coinvolgono profondamente lo spettatore e lo mettono a confronto diretto con il tema della giustizia climatica.

Premio Terna per il miglior cortometraggio della sezione internazionale ($ 1500) assegnato a:
Out of Sight, out of Mind (Aus den Augen aus dem Sinn) di Anna-Maria Dutoit (Germania 2021, 11’ 21”) dalla giuria composta da Sara Conforti, textile artist e performer, Enrico Vannucci, co-fondatore di Torino Short Film Market, programmatore e membro del comitato di selezione dei Pardi di Domani al Locarno Film Festival, Bruno Smadja, fondatore e direttore di Mobile Film Festival, Francia con la seguente motivazione:Grazie all’uso di una sapiente messa in scena che pone la figura umana in secondo piano, riducendola a una mera voce fuori campo, e grazie a una fotografia in bianco e nero che appiattisce gli appariscenti colori della moda, la regista pone l’accento su un problema ambientale certamente quasi del tutto sconosciuto alla maggioranza delle persone: la non riciclabilità dei prodotti della fast fashion, la seconda industria più inquinante sul pianeta, nonché tra le prime per consumo energetico e risorse naturali.

Premio IREN del pubblico ($ 1500), assegnato dagli spettatori del Festival a: Animal di Cyril Dion (Francia 2021, 120’) A cinque anni dal successo di Demain –
realizzato con l’attrice Mélanie Laurent e presentato al Festival nel 2016 – il regista francese ritorna sui cambiamenti climatici focalizzando, però, lo sguardo sull’emergenza concomitante del collasso della biodiversità. Attraverso il viaggio di due giovani attivisti, i sedicenni Bella e Vipulan, che, volendo capirne di più, interrogano studiosi ed esperti ai quattro angoli del mondo, il film esplora il fenomeno della sesta estinzione di massa, il nostro rapporto con le altre specie animali, la pericolosa convinzione umana di poter
vivere separatamente dalla natura.

Premio “Dalla Terra alla Terra”, promosso da Biorepack (€ 3000) per il film in concorso che meglio illustra le problematiche legate alla terra, al suolo, ai suoi problemi e alle soluzioni possibili per proteggere la salute umana, salvaguardare la biodiversità e garantire la sicurezza alimentare assegnato da Biorepack e dal Festival a:
The Ants & the Grasshopper di Raj Patel e Zak Piper (Malawi 2021, 74’). Lo straordinario dono persuasivo e la particolare tenacia di cui è dotata Anita Chitaya si rivelano fondamentali per affrontare i problemi che affliggono il suo piccolo villaggio in Malawi, colpito da una crescente siccità. Per questo la donna decide di intraprendere un viaggio negli Stati Uniti, nel tentativo di convincere gli americani che il cambiamento climatico è reale e riguarda il Pianeta intero. Incontrando scettici sul clima e agricoltori disperati, emergono tutti quegli aspetti contrastanti che modellano la storia e la società americana. Dal divario rurale-urbano, a quello tra ricchi e poveri, alla discriminazione razziale e la disuguaglianza di genere, i temi più urgenti dei nostri tempi si intrecciano nell’esperienza di Anita, alle prese con la sfida più grande della sua vita.
Premio speciale Movies Save the Planet, istituito dal Festival per un artista che abbia saputo declinare nella sua opera il tema dell’ambiente e della natura assegnato a
Yann Arthus-Bertrand

Giuliana Prestipino

Turin Confidential. Cosa succede a Torino: informazioni per chi arriva in città

What’s on in Turin: events and attractions for tourists, occasional visitors and expats

The cold season is gently approaching and we can say goodbye to swimwear and light clothes. For me, this means sweaters, warm jackets and scarves. And of course, indulging on food a bit more since the terrible bikini season is quite far now. While waiting for the Panettoni fest on 4 and 5 December, the city, as well as the entire Piedmont region, is giving space to festival and events where food is the main protagonist. So, let’s wear comfortable shoes and garments and go food hunting.

 

Events and festivals

Until Sunday 10, at Docks Dora there is the Tripel B Fest, an amazing occasion to taste Belgian Beers, while in various locations of the city you can find the Play With Food Festival, with a program of theatre and performing arts that revolve around food.

From 9 to 10 October the Hunting Residence of Stupinigi hosts Floreal, the festival dedicated to flowers and plants. The program also includes conferences, book presentations, exhibitions, workshops and… food. In fact, you can find cooking lessons, chefs as well as the stand of Costadoro, renowned coffee roaster from Turin and Birra Exit, artisanal beer producer.

From 14 to 18 October, the international book fair awaits you at Lingotto. The program includes also events all around the city.

From 8 to 10 October, Torino Stratosferica presents the Festival entitled Utopian Hours, a gathering for visionary and creative people.

 

Music

Oscar Giammarinaro, leader of the iconic ska and Turin-based band Statuto, will perform at Caffè Neruda Saturday 9 October. The artist with a 30-year long career is presenting his solo project marked by a refined style, intimate songs and elegant atmosphere.

 

Museums and Exhibitions

At Fondazione Merz  the exhibition dedicated to Marisa and Mario Merz continues, while, from October 12,  one of Merz’s iconic igloo can be seen near Fontana del Cervo, the deer fountain, inside Reggia di Venaria.

 

On October 14, Gam opens the exhibitions dedicated to Giovanni Fattori, with masterpieces of the 20th Century.

From October 7, Palazzo Madama hosts the exhibition dedicated to the European Renaissance of Antoine de Lonhy.

Few days remain to visit the  exhibition entitled Un acquario sotto la città, which is part of Biennale di Democrazia  at Accademia Albertina, Turin’s fine arts academy. The exhibitions is open until October 10, but from 8 to 24 October you can find Persistenze, an exhibition included in the Biennale of Ars Captiva. The location is the enchanting Rotonda Talucchi, that is worth a visit even only for its architectural structure.

And how about taking a ride out of town? At Torre Pellice, the Tucci Russo art gallery hosts an exhibition dedicated to Tony Craig, from Sunday 10 October to January 30. A great occasion also to visit the town famous for the Waldensian community and taste traditional delicacies such as bunet or bollito misto.

 

And for a moment of little pleasure…

Autumn is knocking at our doors, and so is the Piedmontese anti-vampire dish called bagna cauda. This sauce prepared with garlic (a lot of garlic) can be found in traditional restaurants and it is generally paired with vegetables and potatoes. But let me warn you: this is not the right dish for a romantic first dinner or if you have a business meeting the next day. Try bagna cauda with your long-term partner, family or friends. Or, as I said before, if you need to fight against Dracula.

 

Lori Barozzino

Take a look at the last articles HERE as many events are still taking place.

Lori is an interpreter and translator who lives in Turin. If you want to read more, here’s her blog.

Ivrea si colora e sogna di diventare Capitale del libro

DA VENERDÌ 8 OTTOBRE CONSULTABILE SUL SITO IL DOSSIER DI CANDIDATURA

 IN ATTESA DEL RESPONSO DEL MINISTERO DELLA CULTURA IVREA HA VESTITO LA CENTRALE PIAZZA OTTINETTI DEI COLORI DELLA CULTURA

 

Il dossier è il frutto del lavoro collettivo realizzato con oltre cinquanta partecipanti aderenti alle comunità del libro: lettori, editori, insegnanti, autori, bibliotecari, librai e referenti del mondo digitale.

Entro il 30 novembre la nomina della città vincitrice del bando.

L’allestimento di Piazza Ottinetti a Ivrea

 Dopo la presentazione pubblica dello scorso luglio, da venerdì 8 ottobre il dossier di candidatura di Ivrea al titolo di Capitale Italiana del Libro 2022 sarà disponibile sul sito https://ivreacapitaledellibro.it/ e aperto alla consultazione di tutti.

 

Il progetto è incentrato sulla Comunità, intesa nell’accezione olivettiana. La diffusione del progetto è frutto di una precisa scelta, ispirata proprio dal messaggio di Olivetti: condividere è il primo modo di fare comunità. Il dossier viene oggi messo a disposizione di tutti per lavorare collettivamente, insieme alla comunità del libro, e renderlo sempre di più uno strumento condiviso per fare cultura.

 

L’Assessore Costanza Casali sottolinea: “Il dossier è il risultato di un lavoro collettivo che ha coinvolto oltre cinquanta persone aderenti alle comunità del libro: lettori, editori, insegnanti, autori, bibliotecari, librai e referenti del mondo digitale che, in tempi record, si sono confrontati e hanno realizzato il documento consegnato al Ministero della Cultura lo scorso luglio. Quello di Ivrea è stato un percorso a più voci: tutti gli interessati hanno potuto prenderne parte ed esprimere il loro pensiero in occasione del town meeting realizzato a maggio, e degli incontri digitali che si sono tenuti successivamente. Le idee sono state presentate, discusse e oggi sono contenute nel dossier di candidatura.

Nel 2022 Ivrea si mette a disposizione per aiutare tutti gli operatori (locali, regionali e nazionali) per far diventare la lettura un’opportunità di sviluppo per l’intera società. Per questo motivo l’obiettivo è mettere in pratica, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, quanto previsto a prescindere dall’esito della candidatura, proprio perché al suo interno sono contenuti progetti e idee costruiti dalla comunità e ad essa destinati”.

 

Per sottolineare questa volontà di condivisione, Ivrea ha “vestito di cultura” Piazza Ottinetti, con un allestimento che verrà arricchito per caratterizzare questa seconda fase del percorso di candidatura.

 

La decisione finale della Direzione generale Biblioteche del Ministero della Cultura è prevista entro il 30 novembre di quest’anno. Nelle settimane precedenti sarà comunicata la selezione delle città finaliste (massimo dieci) che saranno chiamate a un colloquio di approfondimento con la Giuria.

 

La città vincitrice, a cui spetterà il contributo ministeriale di 500.000 Euro, raccoglierà il testimone da Vibo Valentina capitale 2021, che è seguita a Chiari (BS), prima Capitale del libro nel 2020.

 

 

LA STRUTTURA DEL DOSSIER

Il dossier prende il via dal capitale territoriale esistente, che costituisce la base su cui si è sviluppata l’idea della candidatura, prima tra tutte la Biblioteca Civica C. Nigra, che dal 1978 è Centro Rete del Sistema Bibliotecario di Ivrea e Canavese: sono 73 le biblioteche del territorio, per un bacino complessivo di riferimento di oltre 240.000 abitanti.

Intorno a questo patrimonio si sta lavorando per realizzare un nuovo Hub Culturale nel quale potranno essere ripensate ed implementate le funzioni, il ruolo culturale e gli spazi della biblioteca stessa. Nel frattempo, la Biblioteca sta lavorando a due importanti progetti legati alla qualifica di Città che Legge, concessa dal 2017 dal Cepell (Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del MiC) e alla sottoscrizione del Patto Locale per la Lettura del gennaio 2021, finalizzata alla costituzione di una rete territoriale di promozione della lettura che conta ad oggi 79 sottoscrittori tra Istituzioni, Comuni, biblioteche del territorio, librerie, case editrici, istituti scolastici, associazioni culturali e sociali, con un coinvolgimento complessivo ad oggi di oltre 130.000 abitanti. Ivrea si riconosce anche ne La grande invasione – Festival della lettura che, giunto alla nona edizione, ha conquistato un posto di rilievo tra i più importanti festival culturali nazionali. Contribuiscono alla ricchezza legata ai libri e alla lettura: l’Associazione Archivio Storico Olivetti, con la sua Biblioteca specializzata nella storia della Società Olivetti che comprende monografie, letteratura grigia e periodici provenienti dalle biblioteche di fabbrica Olivetti, conferite all’ente grazie alla convenzione di deposito stipulata nel 1998; le Edizioni di Comunità, fondate da Adriano Olivetti nel 1946, che promuovono un dialogo autentico tra la modernità del pensiero olivettiano e l’attualità; la presenza sul territorio dei Codici Miniati della Biblioteca Diocesana.

 

Il dossier si sviluppa secondo tre linee, che fanno da fil rouge agli eventi e ai progetti proposti, rappresentando altrettante direzioni (e talvolta contrasti) presenti nel mondo editoriale: sillabico/iconico, che mette in evidenza il rapporto tra immagine e parola; fisico/digitale, che riguarda la forma più materiale del libro, ma anche il modo di fruire la lettura; qualità/quantità, che riguarda molti aspetti, dalla produzione alla lettura.

Il programma del 2022 sarà strutturato in trimestri di attività e si concluderà a dicembre, con la realizzazione del Manifesto per il futuro del Libro. Gli appuntamenti che già animano la Città, a partire dal Carnevale, saranno parte integrante di questa nuova strada, coniugando in maniera virtuosa passato e futuro, patrimonio materiale e immateriale.

 

L’oggetto-simbolo della candidatura è la macchina per scrivere Lettera 22, quasi a voler creare un legame tra il passato della città eporediese e il suo futuro. Il design caratteristico di questo iconico oggetto, disegnato nel 1950 dall’architetto e designer Marcello Nizzoli, ha ispirato il logo, disegnato da Luca Begheldo.

 

Tantissimi i sostegni alla candidatura di Ivrea a Capitale Italiana del Libro 2022: più di 60 lettere arrivate da istituzioni e rappresentanti del mondo culturale nazionale, regionale e locale, dai Comuni del territorio e da quelli aderenti al Sistema Bibliotecario di Ivrea e Canavese, da librai, editori, fondazioni, istituzioni scolastiche, associazioni culturali e dalla Casa Circondariale di Ivrea. A questi si aggiungono i 79 sottoscrittori del Patto Locale per la Lettura, volto alla costituzione di una rete territoriale di promozione della lettura per un coinvolgimento complessivo ad oggi di oltre 130.000 abitanti. L’elenco dei sostenitori si trova sul sito della candidatura https://ivreacapitaledellibro.it/

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https://ivreacapitaledellibro.it/

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Un secolo di “Monello”. Il film di Chaplin con orchestra

1921-2021. 100 anni dalla prima proiezione de Il monello (The Kid), film muto scritto, prodotto, diretto e interpretato da Chaplin. Il Monello fu il primo lungometraggio per Charlie Chaplin, un grande successo che mantiene tuttora inalterato il suo valore artistico, tanto da essere ritenuto uno dei massimi capolavori del cinema muto.

Domenica 10 ottobre, alle ore 21, nell’auditorium del Lingotto, la Filarmonica TRT festeggia il centenario del capolavoro di Chaplin con la proiezione del film accompagnata dall’esecuzione in sincrono della colonna sonora.

A dirigere l’orchestra della Filarmonica TRT il maestroTimothy Brock. Il compositore e direttore americano è oggi riconosciuto come il massimo esperto di musiche da film composte nell’era del muto. Il suo lavoro non si limita all’esecuzione di queste partiture: Brock studia e realizza un’attenta revisione di questi lavori, che poi riporta allo splendore con interpretazioni che affascinano pubblico e critica; la sua maestria risiede anche nel difficile compito di sincronizzare l’esecuzione dal vivo della partitura con lo scorrere della pellicola.

Il tema musicale della pellicola fu originariamente composto dallo stesso Chaplin ma successivamente fu ripreso proprio da Timothy Brock.

“Nel 2016 – dichiara Timothy Brock – sono stato incaricato dalla fondazione Chaplin di creare una versione per l’esecuzione dal vivo della partitura di “The Kid – Il Monello”. L’edizione originale della partitura è stata composta nel 1972 per la seconda uscita del film nelle sale.In quell’occasione, il film fu proiettato alla velocità del sonoro, una prassi comune negli anni ’60 e 70, ma non adatta al cinema muto degli anni ’20, molto più lento. Di conseguenza, Chaplin aveva composto molta meno musica di quanta ne sia oggi necessaria. La famiglia mi ha quindi chiesto di riscriverne una versione più lunga. Essendone stato il restauratore musicale per 20 anni, ero ben preparato sullo stile di Chaplin e in grado di svilupparne la musica nella maniera in cui lui stesso aveva operato negli altri suoi film. Altre celebri pellicole di Chaplin, quali “City Lights – Luci della città”, “Modern Times – Tempi Moderni” e Gold Rush – La febbre dell’oro”, mi sono state utili come modello di riferimento nel trattamento e sviluppo della materia tematica e nell’orchestrazione”.

Negli ultimi 15 anni la Filarmonica TRT ha esplorato con successo diversi generi, spaziando dal jazz al cinema; si è fatta conoscere presso il grande pubblico per i seguitissimi spettacoli che hanno portato in scena la proiezione di celebri pellicole del cinema muto, come Cabiria di Pastronee Tempi Moderni, Luci della città, Il Monello e La febbre dell’oro di Charlie Chaplin, con l’esecuzione in sincrono dal vivo delle colonne sonore originali, e proprio in tale repertorio è oggi una delle orchestre di maggiore perizia.

La Filarmonica TRT è nata con un sogno: portare la musica sinfonica alle persone in modo semplice, democratico e innovativo. Questi 60 minuti intensi e coinvolgenti, capaci di emozionare il pubblico di ogni età, l’esecuzione tanto inusuale quanto difficile da sincronizzare, la colonna sonora suonata dal vivo con le immagini del film, sono la perfetta realizzazione del progetto della Filarmonica TRT di proporre la musica sinfonica in maniera innovativa ad un pubblico il più possibile eterogeneo.

Anche per questo concerto, sul palco insieme ai professori d’orchestra, saranno presenti i giovani talenti che partecipano al progetto “Esperienza Orchestra”.

I concerti della Filarmonica TRT ricevono il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo e sono realizzati con il sostegno di Intesa Sanpaolo – che partecipa al progetto Esperienza Orchestra – e della Società Reale Mutua di Assicurazioni.

Biglietti

Piazza Carignano, 6 Torino – Biglietteria Teatro Stabile, telefono +390115169555 | num. verde 800235333

Orario apertura: dal martedì al sabato, orario 13.00/19.00, domenica 14.00/19.00. Lunedì riposo.

Biglietteria on line con Vivaticket 

www.filarmonicatrt.it

Gran criterium e Miss Eleganza all’ippodromo di Vinovo

Mister e Miss in pista, molto del meglio tra i puledri italiani, e Miss anche fuori dalla pista. Perché sabato 9 ottobre la tavola dell’Ippodromo di Vinovo è apparecchiata con due grandissimi appuntamenti su tutti: da una parte il il Gran Criterium Torinese, anche per le femmine, e dall’altra uno dei capitoli finali per le selezioni regionali di Miss Italia 2021

Il Gran Criterium Torinese, corsa di gruppo 3 sulla distanza del miglio riservata ai 2 anni, si annuncia come doppio appuntamento da non perdere. Sarà l’ultimo dei quattro Criterium disputati questa settimana sulle piste d’Italia e ha richiamato ottimi nomi.

Undici le femmine che scatteranno dietro all’autostart con una favorita logica: è Diletta Axe, che Philippe Allaire come sempre affida al suo driver preferito in Italia, Andrea Guzzinati. Con il torinese d’adozione, la cavalla non ha mai perso nelle due precedenti uscite. Ma anche questa volta avrà avversarie agguerrite come Due Italia e Dalila Bar, nelle mani di Mauro Baroncini e Pippo Gubellini che però scattano da dietro. Per questo, a rovinare la festa potrebbero essere Du Quoin As, che scatta al palo con Antonio Di Nardo, così come Diva Ferm con Andrea Farolfi.

Nei maschi saranno in sette: nel ruolo di favorito Dardo Zack, trainer Tiberio Cecere e guida di V.P. Dell’Annunziata, soggetto reduce da una bella vittoria torinese. Sulla sua strada Dimitri Ferm, allenato da Baroncini e affidato a Farolfi. Ma occhio a Denzel Treb, imbattuto con la guida di Cesare Ferranti.

Ma ci sarà spettacolo anche fuori dalla pista. Sarà infatti eletta Miss Eleganza per il Piemonte e Valle d’Aosta, ragazza che parteciperà alle prefinali nazionali, e insieme a lei Miss Ippodromo di Vinovo che sarà colei che rappresenterà l’ippodromo per un intero anno. Come sempre l’organizzazione è della New Season di Vito Buonfine che radunerà più di 20 ragazze tra le quali sarà scelta anche

Nella giornata il Fill’Hippo’s Ristora si farà in due proponendovi il pranzo e un menù speciale alla sera, (fragrante fritto misto di pesce e patatine fritte).

Come sempre ingresso gratuito e contingentato, solo per possessori di Green Pass: il via delle corse alle 15 e attorno alle 18.30 la proclamazione delle Miss.

“Festival Genuino” A Pino Torinese, un pomeriggio “a tutto benessere”

Sabato 9 ottobre, dalle 14,30 alle 22 Pino Torinese (Torino)

“L’evento che ti fa star bene”, così gli organizzatori definiscono il “Festival Genuino” che si terrà il prossimo sabato 9 ottobre, a partire dalle 14,30presso l’impianto di risalita dell’“Osservatorio di Pino” (strada dell’Osservatorio,8). E si raccomandano: “Arrivateci a piedi o in bici!”. Organizzato dai Centri di Aggregazione Giovanili (CAG) di Chieri, Santena, Poirino e Pino Torinese sarà – promettono – “un momento di musica e festa, un concerto all’aperto tra le colline” con cui si chiude il progetto “VIVI SANO E VAI LONTANO”. L’idea è sicuramente allettante. Fra l’altro è tutto gratis. E il programma ricco e interessante. Sarà possibile – dicono gli organizzatori – partecipare ad attività culturali e sportive (torneo di pingpong con iscrizioni sul posto a partire dalle 14.30) o prendere un aperitivo nell’area verde; dalle 15 esibizione di cantanti e gruppi cresciuti tra le colline del chierese come il gruppo indie ‘Medicamenta’; a seguire alle 16 la cantante italo-colombiana Estel Luz, che lavora su sonorità che spaziano dal soul, al dub fino ad arrivare al gospel e alle 17 la cantautrice Francamente, che mette in musica le realtà considerate marginali perché non raccontate, facendo di ogni canzone un atto politico”.  Alle 18, il momento forse più atteso, con il concerto di “Lastanzadigreta”, poliedrico collettivo di cinque musicisti torinesi che scrive canzoni e sviluppa progetti culturali (nel 2017 l’album di esordio, “Creature selvagge”, si è aggiudicato la “Targa Tenco” per la migliore Opera Prima, il loro secondo album, “Macchine inutili”, è un omaggio a Bruno Munari). A chiudere la serata, alle 19, sarà il concerto del collettivo trap “Blessed & Friends” che nasce dalla sala di registrazione del “Centro Giovanile” di Pino Torinese. Sarà anche presente un punto informativo gestito dall’AslTO5 sul tema della prevenzione alle dipendenze.

“VIVI SANO E VAI LONTANO” è un progetto che si è rivolto a ragazze e ragazzi tra i 15 e i 29 anni, con l’obiettivo di favorire la consapevolezza dei più giovani nell’intraprendere scelte di vita salutari. Il Comune di Chieri è il capofila del progetto (vincitore del bando della Regione Piemonte “Progetti di prevenzione alle nuove dipendenze”), in partenariato con i Comuni di Pino Torinese, Riva presso Chieri, Baldissero, Pecetto, Santena, Poirino e Cambiano, in collaborazione con l’AslTO5 ed il CSSAC-Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali del Chierese e con la partecipazione dei Centri di Aggregazione Giovanili (CAG) di Chieri, Santena, Poirino e Pino Torinese, le Consulte Giovanili di Chieri e Pino Torinese e le Associazioni Giovanili del territorio. Il progetto, che ha preso il via nel mese di febbraio, si è articolato in una serie di incontri e talk sul territorio sui temi delle dipendenze e degli stili di vita (dipendenze e patologie legate all’abuso di droghe; dipendenza da social network; ambiente e cura del territorio; benessere psicologico a contatto con la natura). Spiega l’assessore alle “Politiche giovanili, all’Associazionismo e al Tempo libero” Paolo Rainato“La pandemia ha fatto emergere la consapevolezza dell’importanza dei corretti e sani stili di vita, dall’alimentazione all’attività fisica, nonché dell’impatto che le nostre scelte individuali hanno sull’ambiente e sul contesto urbano. Con questo progetto abbiamo voluto coinvolgere più giovani attraverso un percorso ‘dal basso’, al di fuori dei luoghi istituzionalizzati e senza pretendere di salire ‘in cattedra’ per impartire lezioni, ma creando un network tra i Centri di Aggregazione Giovanili presenti sul territorio, accrescendo la consapevolezza di ragazze e ragazzi sull’importanza di scelte di vita salutari e sostenibili, stimolandoli a giocare un ruolo attivo per il proprio e l’altrui benessere e formandoli in modo tale che facciano da ‘amplificatori’ tra i loro coetanei e ‘sponsor’ di stili di vita più sani”.

g.m.

Nella foto di Renzo Chiesa: “Lastanzadigreta”

Radicali Italiani: “FdI partito democratico? Ma Comba è console di Lukashenko”

Riceviamo e pubblichiamo

COMUNALI TORINO/BONI E MANFREDI (RADICALI ITALIANI): COMBA DICE CHE FDI È “PARTITO DEMOCRATICO E LIBERALE”. PROPRIO LUI CHE DA CINQUE ANNI È CONSOLE ONORARIO DELLA BIELORUSSIA DEL DITTATORE LUKASHENKO?

E l’assessore Marrone è sempre dalla parte dei combattenti filo Putin sostenuti da mercenario italiano fascista ricercato da due Procure della Repubblica?

Replicando alle polemiche sul post su Facebook del neoeletto consigliere di circoscrizione di Fratelli d’Italia Massimo Robella (“Ringrazio I camerati”), il portavoce regionale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Comba ha dichiarato che “siamo un partito democratico e liberale”.

Igor Boni (presidente Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):

“Prendendo per buona la dichiarazione di Fabrizio Comba, ci chiediamo cosa ci sta a fare in un “partito democratico e liberale” lo stesso Comba, che dal 2016 ricopre la carica di console onorario in Piemonte della Bielorussia del dittatore Lukashenko e che non ha finora espresso pubblicamente una sola parola di condanna delle violenze compiute dal regime contro il popolo bielorusso. Nel novembre 2020 e poi nel 2021 chiedemmo pubblicamente a Comba di dimettersi da console onorario. La stessa richiesta gli è stata fatta dalle associazioni bielorusse in Italia. Comba continua a tacere. Un silenzio sempre più insostenibile e complice.

Un altro esponente piemontese di rilievo di FdI, l’assessore regionale Maurizio Marrone, dovrebbe, invece, chiarire se continua ad avere rapporti con i secessionisti filorussi del Donbass. Nel 2016 Marrone (allora capogruppo in Regione di FdI) promosse con altri esponenti politici piemontesi (fra cui Gianna Gancia della Lega e Gilberto Pichetto di Forza Italia) la costituzione di una fantomatica rappresentanza diplomatica torinese della sedicente “Repubblica popolare del Donetsk”.

Nel 2017, la trasmissione televisiva “NEMO” riprese Marrone nel Donbass ucraino occupato dai secessionisti filorussi, mentre era premiato da rappresentanti di partiti europei di estrema destra per la sua opera indefessa a sostegno dei secessionisti. A quell’evento era presente pure Andrea Palmeri, mercenario dichiaratamente fascista, poi condannato in via definitiva in contumacia a due anni e 8 mesi per il pestaggio di un cittadino a Lucca e, altresì, ricercato dalla Procura di Genova per il reato di reclutamento di mercenari e di combattimento in un conflitto armato estero.

Sia nel 2017 sia nel 2020, quando Maurizio Marrone è stato nominato assessore dal presidente Cirio, abbiamo segnalato la sua presenza nel Donbass alle Procure di Lucca e di Genova.

Su Lukashenko e sul Donbass, Fabrizio Comba e Maurizio Marrone hanno sempre nulla da dire?