ilTorinese

La rassegna mensile dei libri di ottobre

Torniamo a occuparci dei libri più letti e commentati dai membri del gruppo FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri nel mese di ottobre 2021.

Speciale Nobel 2021

Nel mese che ha visto assegnare il premio Nobel a Abdulrazak Gurnah il post più cliccato dai nostri lettori è proprio Il Disertore (Garzanti, 2021); il nuovo premio Nobel per la fisica è invece italiano e autore di un interessante saggio divulgativo, La Chiave, La Luce e L’Ubriaco di Giorgio Parisi (Di Renzo Editore, 2021); infine, rimanendo in tema, una discussione molto interessante ha riguardato Anna Politkovskaja e vi rimandiamo all’approfondimento su dei lei, a cura della nostra redazione Dmitrij Muratov, NOBEL PER LA PACE 2021, dedica il suo premio alla scrittrice Anna Stepanovna Politkovskaja;

Andar per libri e non solo

Attraverso i romanzi vincitori del premio Strega, raccontare l’Italia e i cambiamenti sociali e di costume che l’hanno segnata negli anni, per promuovere la conoscenza della nostra narrativa più recente: è l’obiettivo di Nel nome della Strega – Su e giù per un’Italia letteraria, ciclo di incontri presso la Biblioteca di Busto Garolfo, a cura di Cristina Costa e Maria Grazia Farollo . Calendario completo e informazioni sul sito della biblioteca o sulla pagina FB de Il Passaparola dei libri.

Speciale scrittori emergenti

In collaborazione con Novità in libreria, vi invitiamo a conoscere con noi il collettivo letterario Lulu che fa storie (www.luluchefastorie.it), fondato nel 2018 da Cristiana Danila Formetta: il collettivo offre interessanti opportunità per gli autori esordienti senza dimenticare l’etica che dovrebbe sostenere ogni iniziativa editoriale.

Incontri con gli autori

Da poco Claudio Piersanti ha vinto il Premio Boccaccio: questo mese vi presentiamo l’intervista che ha gentilmente rilasciato alla nostra redazione l’autore di Quel Maledetto Vronkj (Rizzoli).

In ottobre, novitainlibreria.it ha incontrato Marco Ferrentino, scrittore al suo esordio con il romanzo fantasy May Tomorrow Never Come, (Bookabook); Katia Calandra é una scrittrice urbinate, autrice di romanzi come La vita fra i capelli (Altromondo, 2015), Lo chiamavano Geronimo (Aras, 2016) e Scodì (Monetti 2018) : da poco è tornata in libreria con La Cucitrice (Bookness, 2021) e noi l’abbiamo intervistata; Annalisa Coluzzi e Marco Muscarà sono gli autori di Non fidarti di Cappuccetto Rosso pubblicato da Edizioni Efesto: la nostra redazione ha fatto una chiacchierata con loro e potete leggerla sul nostro sito.

Leonardo Alessandro Tridico è l’autore di Namowal, un romanzo ambientato nell’antica Cina: scoprite il suo autore leggendo l’intervista che ha rilasciato alla nostra redazione.

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Il fascino dell’imperfezione

Alla Libreria Binaria 

IL FASCINO DELL’IMPERFEZIONE. DIALOGHI CON DOMENICO QUIRICO

MERCOLEDÌ 3 NOVEMBRE 2021 ORE 18:30  BINARIA CENTRO COMMENSALE, VIA SESTRIERE 34
CON L’AUTRICE, TIZIANA BONOMO, SARÀ PRESENTE DOMENICO QUIRICO, PROTAGONISTA DEI RACCONTI, DEI DOCUMENTI E DELLE INTERVISTE CHE COMPONGONO UN LUNGO, INTENSO DIALOGO CON IL GIORNALISTA, A PARTIRE DAI TEMI CHE CARATTERIZZANO IL SUO ESTESO VIAGGIO DI TESTIMONE E DI GRANDE NARRATORE.
MODERA PAOLO GRISERI DI LA STAMPA.
 IL LIBRO, EDITO DA JACA BOOK, PROPONE 280 PAGINE E OLTRE SETTANTA IMMAGINI PER RACCONTARE L’UOMO E IL GRANDE GIORNALISTA.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA A BINARIA@GRUPPOABELE.ORG OPPURE SU WHATSAPP. PER TUTTI GLI EVENTI È NECESSARIO ESIBIRE IL GREEN PASS

Reale Mutua Basket Torino 60 -72: un’altra buona squadra per Torino?

Il basket visto da vicino: la situazione dopo Capo d’Orlando 

La partita giocata domenica ci consegna una situazione non nuova (fortunatamente) per Torino di serie A2 (come io continuo a chiamare la categoria in cui gioca la squadra solo per semplificare il livello del campionato in cui è inserita), e cioè una squadra di vertice che fino alla fine potrà lottare per salire.

E’ inequivocabile che il campionato viaggi a due se non tre velocità: le squadre buone, le squadre accettabili e gli ultimi dei “tremendi”, dove con questo termine indichiamo quelle squadre che sono ad un livello estremamente dubbio di qualità per giocare il secondo campionato nazionale di basket. Diversi anni fa, ma neanche tanti, la serie C1 era di maggiore qualità della serie A2 attuale, dove l’estrema fisicità viaggia a svantaggio della qualità, della tecnica e assolutamente a scapito della tattica.

Il sistema di gioco di tutte le squadre è simile e globalizzato, dalla NBA alla serie D: giro palla, pick & roll, tiro da tre esasperato e 1 contro tutti quando mancano pochi secondi… .

Ricordo schemi diversificati e ripetizioni infinite contro le altrettanto “infinite” modalità difensive. Il Play anni ’90, un po’ come il quarterback del football americano, aveva in mente più schemi e li chiamava in funzione dell’efficacia stimata nei confronti degli avversari che ci si trovava di fronte. Nostalgico? Arretrato? Bonobo della Pallacanestro odierna? Può darsi che io sia un po’ di tutto questo, ma la visione di palloni gettati al pubblico, tiri da tre che piovono pericolosamente su un ferro se va bene o non colpiscono nulla se va male il più delle volte, non è spettacolo, non è tecnica e non è un bel gioco, che dir se ne voglia.

In tutto questo scenario comunque la Reale Mutua è praticamente in vetta, con una sola sconfitta e quattro vittorie. Il quintetto base è ottimo per la categoria, e i due subentranti dalla panchina riescono anche a fare sorridere e non rimpiangere chi è uscito, anche se capire perché il play da playground con fantasia e tecnica, Trey Davies, resti sempre confinato in panchina nei momenti che contano è arduo e di interpretazione che lascia spazio solo a strani dubbi sui motivi… .

Giocare contro squadre di bassa classifica come Capo d’Orlando non deve illudere che sia tutto semplice, e dato che si è vinto con difficoltà, non si deve dormire sugli allori.

De Vico e Alibegovic hanno contribuito bene a salvare “la Piazza”, ma fin dall’inizio ho identificato in Niccolò De Vico un giocatore di alto profilo per questa categoria, e Alibegovic, a fasi alterne resta comunque un buon giocatore. Scott gioca bene sempre solo sotto , ma veramente sotto canestro, utilizzando la propria prestanza fisica, mentre Landi si è un po’ estraniato dal confronto. Davies patisce sicuramente il tempo passato in panchina appena qualcosa non va, mentre al buon Zugno sembra essere concesso perdere palla dal palleggio,buttare la palla al pubblico invece che passare ai compagni o tirare colpendo solo l’aria senza timor di essere sostituito, anche se alla fine riesce anche a far qualcosa di buono. Mistero? …

Comunque chi vince ha sempre ragione e al momento Torino vince, sicuramente con una squadra meno completa di quella dell’altr’anno e sarebbe stato interessante vedere quella squadra allenata dall’allenatore di quest’anno, Edoardo Casalone, e credere che il risultato dell’altr’anno sarebbe stato diverso, e magari non pensare a commentare le partite giocate contro Scarafozzi o Barbabigi, Scupplotti o improbabili stranieri, ma sarebbe stato bello vedere Teodosic e Banks, Melli o chiunque altro … nella categoria in cui la città di Torino e i suoi tifosi storici meriterebbe di gareggiare.

Attendiamo i prossimi turni, sperando in una crescita anche tattica, per vedere giocare bene sia in attacco che in difesa, anche se, a dire il vero, la Reale Mutua Torino di quest’anno gioca sicuramente in maniera più divertente rispetto a tutte le squadre della sua categoria.

Paolo Michieletto

Chiusura di 5 giorni per un locale in Borgo Filadelfia

1700 euro di sanzioni elevate al titolare

 

Giovedì scorso, gli agenti del commissariato San Secondo, in unione con il personale della Polizia Municipale sezione I centro, hanno controllato un esercizio commerciale in corso Sebastopoli.

Il locale è risultato essere in mediocri condizioni igieniche, mai sanificato secondo i protocolli imposti dalla normativa vigente. Inoltre, è stata constatata l’assenza del cartello indicante la capienza massima di avventori all’interno e la mancata esposizione della licenza di somministrazione degli alimenti e delle bevande.

Alla luce di quanto emerso, oltre a disporre la chiusura provvisoria della durata di 5 giorni, è stata comminata una sanzione amministrativa di 1700 euro.

Montaruli (Fdi): rave party è una vergogna firmata Lamorgese, solidarietà a forze dell’ordine

“Tutta Italia sta assistendo all’ennesima prova di incapacità del Ministro Lamorgese che usa gli idranti davanti ai lavoratori ma continua a far sballare sotto effetto di stupefacenti e alcolici migliaia di ragazzi” sostiene il deputato di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli (nella foto).

“Registriamo acquisti di alcolici da parte degli avventori nei supermercati limitrofi a Torino, la zona dove ieri si è consumato l’ennesimo rave party illegale, mentre intere aree sono interamente occupate da camper che nessuno ha ancora sequestrato. Come è possibile che ancora ora si permetta tutto questo? Il Ministro Lamorgese deve dimettersi. Dopo i fatti di Viterbo e’ intollerabile la replica in salsa torinese di quanto già avvenuto vergognosamente pochissime settimane fa. Evidentemente non c’è la volontà o la capacità di stroncare i tour dello sballo, allo stesso tempo è intollerabile vedere la gente perbene costretta a restrizioni o addirittura i lavoratori che vedono compromessi i loro diritti fondamentali dalla lettura di un codice a barre come il green pass. Le aggressioni poi agli agenti delle forze dell’ordine sono vergognose. A loro la nostra solidarietà non solo per le violenze subite ma soprattutto per le condizioni a cui il ministero degli interni li costringe” aggiunge Montaruli – “Ci chiediamo come si  faccia a dire dal comune di Nichelino in poi che la situazione e’ sotto controllo davanti a uno scenario del genere”.

Grande affluenza di pubblico nei musei della Fondazione

Nel  lungo weekend di Ognissanti.

Fondazione Torino Musei

Sono 9.147 le persone che hanno visitato in tre giorni, tra il 31 ottobre e il 1 novembre 2021, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e il MAO Museo d’Arte Orientale, decidendo di trascorrere il fine settimana nelle sale dei nostri musei.

In particolare, 4.852 persone hanno visitato Palazzo Madama, 3.194 la GAM e 1.101 il MAO.

Le mostre in corso nel fine settimana:

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

FATTORI. Capolavori e aperture sul ’900

CLAUDIO PARMIGGIANI (VideotecaGAM)

ALESSANDRO SCIARAFFA. Sinfonia (Sala 1)

 

MAO MUSEO D’ARTE ORIENTALE

FERNANDO SINAGA. Il Libro delle Sorti e dei Mutamenti

 

PALAZZO MADAMA – MUSEO CIVICO D’ARTE ANTICA

Il Rinascimento europeo di ANTOINE DE LONHY

CARLO D’ORIA. Sentinelle

Avetta (Pd): Pnrr, Città metropolitana penalizzata

Il consigliere Alberto Avetta (Pd) contesta la ripartizione dei 36 milioni di risorse Pnrr: “La Città Metropolitana di Torino vale, per numero di abitanti e di comuni, la metà del Piemonte: 8 milioni su 36 complessivi sono solo il 22%.”

 

“Nell’ambito del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza la Regione distribuirà 36 milioni, per gran parte fondi del Governo nazionale, a favore dei Comuni piemontesi per realizzare opere sui loro territori. Certamente una buona notizia, soprattutto perché gli interventi in questione riguardano la messa in sicurezza del territorio, la viabilità, l’edilizia, ecc., tutte questioni molto rilevanti. Peccato che, anche questa volta, si registri una evidente disparità di trattamento, con poche risorse per l’area metropolitana di Torino e la maggior parte destinata al resto del Piemonte. Né si comprende dove stia l’oggettività dei criteri in base ai quali è stata effettuata questa ripartizione. Come già in altre occasioni, anche con i soldi del Pnrr, la Giunta regionale non teme di confermare la propria propensione a favorire il Piemonte 2. La sproporzione tra i Comuni della ex provincia di Torino e quelli del resto del Piemonte è netta. La prima linea di finanziamento destina 19 milioni di fondi statali, e di questi solo 4,5, milioni sono destinati ai comuni del Torinese. In canavese, ad esempio, solo Ivrea beneficerà di un finanziamento. La seconda tranche per 9 milioni verrà erogata seguendo la graduatoria della legge 18/84: avevo già evidenziato come anche questi criteri fossero fortemente penalizzanti per i comuni della ex provincia di Torino, che, infatti, beneficeranno di soli 2,4 milioni. La terza linea è finanziata con 8 milioni per il dissesto idrogeologico e, anche in questo caso, ai comuni della nostra ex provincia arriverà 1 milione soltanto. La Città Metropolitana di Torino vale, per numero di abitanti e di comuni, la metà del Piemonte: 8 milioni su 36 complessivi sono solo il 22%. Siamo molto lontani dalla “metà”. Il Pnrr rappresenta un’irripetibile occasione per i nostri territori, per tutti i nostri territori, e se non vogliamo sprecare questa opportunità serve una gestione razionale e più trasparente delle risorse, senza indulgere in localismi. Le regole adottate dalla Regione per distribuire queste risorse producono esiti inaccettabili per i comuni e per i cittadini della nostra ex provincia. Chiaro che per la Giunta Cirio l’area di Torino ha cessato di essere ‘bellissima’. Occorre una immediata correzione di rotta applicando equità e soprattutto buon senso”. 

‘GP Orsi Mangelli’ all’ippodromo di Vinovo

Dalla pista di Vinovo arriva la conferma che tutti aspettavano: mai nelle ultime stagioni si era vista una generazione di 3 anni così complessivamente competitiva, anche se per ora c’è un re assoluto.

 

E mai si erano viste una scuola e un allevamento piemontese così forti, tanto da occupare i primi tre posti nell’ordine d’arrivo del ‘GP Orsi Mangelli‘. Una prova di forza, per riprendersi quello che il Derby aveva tolto e per dimostrare di essere complessivamente il migliore dei tre anni italiani, numeri alla mano. Callmethebreeze e Andrea Guzzinati sono tornati a Vinovo per il ‘Gran Premio Orsi Mangelli’ due mesi dopo la vittoria nel ‘GP Marangoni’ e hanno ribadito di essere in questo momento la coppia leader. E lo ha dimostrato con una doppia vittoria di spessore assoluto, batteria e finale, su una pista perfetta nonostante la pioggia.

Callmethebreeze già nella batteria, quella intitolata alla memoria di Vittorio Guzzinati, aveva fatto capire di essere in giornata regolando Capital Mail e Corazon Bar. Nell’altra invece (alla memoria di Giuseppe Guzzinati) era toccato al ‘Derbywinner’ Charmant de Zack, preparato ancora una volta da un altro idolo di casa come Marco Smorgon e affidato come a Roma alle mani di Antonio Di Nardo, mettere in riga tutti precedendo Chuky Roc e Caramel Club, con Santino Mollo.

In finale i due grandi favoriti hanno scelto anche i primi numeri al palo, ma i primi 200 metri di Andrea Guzzinati hanno fatto capire che il piano tattico era uno solo: scappare e vedere se qualcuno sarebbe stato in grado di reggere il passo. La retta è stata una volata solitaria: Charmant De Zack ha chiuso terzo, preceduto da un ottimo Chuky Roc con Filippo Rocca, un altro driver di casa a Torino, e al quarto posto l’unica femmina al via, Caramel Club per completare un pomeriggio che più torinese non poteva essere.

Allaire e Guzzinati, che ha firmato il terzo Gruppo 1 dell’anno con il suo cavallo, tornano a sorridere: «Siamo rimasti tutti male dopo il Derby, ma sapevamo che il cavallo stava bene. Philippe l’ha fatto lavorare al meglio e i risultati sono questi». E nel ‘Marangoni Filly’ la firma di Clarissa, con Alessandro Gocciadoro, davanti a Collier (Mario Minopoli jr.) e Credit Cash As ancora con Mollo. Tutto in un pomeriggio da ricordare, anche per la consegna dell’assegno per la raccolta fondi ‘Vinovo Trotta con l’UGI‘ che ha raccolto poco più di 14mila euro per il reparto di Oncoematologia del ‘Regina Margherita’ di Torino.

P.S. Le immagini sono di Gabriele Drago

Trasporto disabili, avviato il confronto

I RISULTATI DEL PRIMO TAVOLO  TRA 5T E LA  CONSULTA PER LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ E IL COMITATO PER LA GARANZIA DEL TRASPORTO  SCOLASTICO DISABILI  

A seguito delle proteste della settimana scorsa in cui i genitori degli alunni con disabilità hanno consegnato  ai vertici della 5T, società partecipata addetta al trasporto disabili, una serie di pacchi con le foto e  i nomi dei propri figli, si è svolto venerdì 22 ottobre presso la loro sede di via Bertola 34 a Torino un  primo tavolo di confronto per affrontare le gravi criticità emerse durante la ripresa del servizio in  concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico. Pur apprezzando la disponibilità dimostrata in questa occasione da 5T, i disservizi oggetto dell’incontro continuano a essere un problema quotidiano viste le numerose segnalazioni che senza sosta arrivano all’indirizzo del Comitato per la Garanzia del Trasporto Scolastico Disabili Torino. È notizia di lunedì un mancato passaggio e il centralino che non ha risposto alle chiamate degli utenti.

Tra i punti centrali di cui si è discusso durante l’incontro c’è stato la richiesta avanzata dai rappresentanti dei genitori di rendere più precisi gli orari di entrata e di ingresso a scuola che devono  assolutamente rispettare gli orari di frequenza scolastica di ciascun utente, al fine di garantire l’effettivo diritto allo studio. La mancanza di affidabilità degli orari che ha comportato notevoli disagi a tutti gli studenti e alle rispettive famiglie secondo 5T è da attribuire alla provvisorietà degli orari dei 110 istituti scolastici e all’inserimento di 30 nuovi studenti, ma specialmente su questo aspetto la sensazione è che in realtà ci sia una certa impreparazione da parte della società nel gestire il  servizio richiesto a causa della totale inesperienza e della mancata analisi preventiva dei bisogni  degli utenti.

Ad oggi inoltre i mezzi a disposizione non risultano assolutamente sufficienti, soprattutto a fronte dell’inserimento dei 30 nuovi studenti.

Tale mancanza di mezzi sta creando molteplici problemi, causando da una parte una riduzione dei tempi di frequenza scolastica di molti utenti rispetto agli orari richiesti dalle scuole, dall’altra tempi di percorrenza irragionevolmente lunghi in proporzione alle distanze effettive, considerando inoltre le disabilità degli utenti del servizio. I rappresentanti dei genitori hanno quindi richiesto alla 5T di provvedere immediatamente ad un confronto con l’Amministrazione Comunale al fine di esplicitare tale necessità e chiedere un numero maggiore di mezzi messi a disposizione per il servizio, nel rispetto di quanto previsto nel relativo contratto di appalto.

Su questo versante anche se ci sono possibilità di trattativa con 5T, c’è ancora tantissimo lavoro da  fare tant’è che nell’elenco delle richieste dei genitori si segnala soprattutto l’urgenza di una  maggiore comunicazione con 5T durante lo svolgimento del trasporto stesso visto che sino ad oggi  di fatto la comunicazione tramite il call center è risultata profondamente deficitaria.

Il bilancio dell’incontro è affidato a Luisa Albano, uno dei genitori presenti: “Il primo punto da  difendere per noi è che l’orario di scuola non è negoziabile, quindi i ragazzi devono entrare secondo  gli orari previsti dalla scuola, non dieci minuti prima, non dieci minuti dopo;  di questo problema anche 5T ha preso coscienza e quindi provvederà a modificare gli orari, chiedendo la collaborazione del  vettore per riuscire a ottimizzare il servizio al meglio. Abbiamo chiesto inoltre in che tempi tutto ciò  sarebbe accaduto, ma non hanno saputo rispondere. Hanno promesso una nuova riorganizzazione del call center in modo che ci sia sempre la possibilità  di contattarli per sapere dove si trovi il bambino e conoscere variazioni o disdette rispetto al  programma. Creeranno una linea dedicata per le scuole e vogliono sperimentare un nuovo modo di  comunicazione diretto con i genitori tramite la creazione di un canale Telegram per cui diventerà  prioritario rispondere alle richieste immediate delle famiglie. Si sono presi anche l’impegno di  contattare tutti gli utenti attraverso un sondaggio per capire meglio le esigenze di ogni singolo  ragazzo – quindi chi non può stare tanto su un pulmino o chi ha delle esigenze particolari – oltre a  darsi un appuntamento quindicinale con i genitori per fare il punto della situazione sul servizio”.  

Le note dolenti secondo l’Avv. Leda Pascale, un altro genitore presente sono che “usciamo da questo confronto senza  avere alcuna data rispetto alla quale verranno risolte le problematiche che abbiamo sollevato e abbiamo solo una scadenza quindicinale per eventuale aggiornamenti. Non abbiamo ancora contezza di quanti siano i mezzi dati in dotazione alla 5T e quanti siano effettivamente su strada per tale servizio, e se tale numero coincida con quanto previsto dall’appalto assegnato. La 5T ha dichiarato che andrà a chiedere ulteriori mezzi al Comune, ma quando lo farà realmente? Abbiamo ulteriormente richiesto che vengano rivisti i tempi di percorrenza e i percorsi delle linee attualmente gestiti tramite un software perché è necessario che ci sia l’intervento umano in quanto non sono gestibili altrimenti in base alle patologie, alle difficoltà e anche alle distanze rispetto alla scuola. Sarà prevista, ma siamo sempre nell’ambito dei piani futuri, una sorta di carta di identità del bambino per capire ed agevolare le caratteristiche di ogni utente e quindi cercare di ottimizzare il servizio anche a livello di accompagnatori piuttosto che degli autisti nella serenità e del rispetto dei bambini”.  

 

“La Consulta per le Persone in difficoltà – ha dichiarato poi il Direttore Giovanni Ferrero – vigilerà affinché tutti i punti indicati come prioritari durante il recente tavolo di confronto siano rispettati da 5T nella loro risoluzione ed eserciterà una funzione di controllo costante su tutti i soggetti che devono garantire il diritto allo studio agli alunni con disabilità, a partire dal tema essenziale della loro cura e trasporto. Accogliamo con favore la volontà di 5T di porre rimedio nel più breve tempo possibile alle inefficienze riscontrate, ma in ogni caso saremo sempre presenti al fianco delle  famiglie del Comitato per la Garanzia del Trasporto Scolastico Disabili Torino in tutti i futuri confronti  messi in programma per dare aggiornamenti e continuare a migliorare il servizio di 5T al fine di  portare il servizio di trasporto disabili al più alto livello di efficienza possibile”.   

In conclusione i rappresentati delle famiglie del Comitato per la Garanzia del Trasporto Scolastico  Disabili Torino dichiarano che “non è più tollerabile una situazione di grave disagio come quella  verificatasi nell’ultimo mese e, ribadendo la necessità di una profonda e rapida revisione del  servizio, chiedono che vengano messi in campo nel breve periodo tutte le necessarie modifiche per  rendere effettivamente rispettato e tutelato il diritto allo studio dei propri figli, dal momento che il  servizio è ormai operativo da più di un mese”.  

L’appuntamento per il prossimo confronto sarà venerdì 6 novembre.

 

Celeste Impero e cieli azzurri

IL PUNTASPILLI di Luca Martina 

 

La ventiseiesima Conferenza delle parti (Conference Of Parties, COP26) che hanno aderito alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti climatici, trattato nel cui ambito è stato siglato l’Accordo di Parigi ha iniziato domenica i suoi lavori a Glasgow, in Scozia.

 

Si tratterà di trovare un accordo tra i principali Paesi per ridurre l’inquinamento ed arrestare il trend in corso (di fatto dalla rivoluzione industriale del diciannovesimo secolo) al surriscaldamento del pianeta.

 

L’obiettivo esigerà una azione decisa su più versanti: dalla riduzione dell’utilizzo del carbone all’arresto della deforestazione, dall’utilizzo di veicoli elettrici al massiccio investimento nelle risorse energetiche rinnovabili.

 

Durante gli incontri preparatori durante il G20 di Roma non si sono fatti sostanziali passi avanti al di là dell’accordo a non finanziare i progetti di produzione energetica basati sul carbone al di fuori dei propri confini (ma non all’interno, come fatto recentemente dalla Cina).

 

Cruciale sarà il ruolo dei Paesi emergenti che contribuiscono ai due terzi delle emissioni di CO2 e che necessiteranno dell’aiuto economico dei Paesi più industrializzati.

 

La sola Cina si stima che sia il principale responsabile, con il 28% del totale, della produzione di anidride carbonica, pur essendo solo al tredicesimo posto nelle emissioni pro-capite.

 

Il Paese più popoloso del mondo ha aderito alla richiesta di procedere alla riduzione delle sostanze inquinanti ma la data della “neutralità” (“net zero emissions”) che ha fornito, ”entro  il 2060”, è lontana da quella proposta dagli altri Paesi (il 2050).

 

L’impressione è che l’attenzione della leadership cinese sia in questo momento rivolta più ad un consolidamento politico interno che a perseguire un impegno deciso sul fronte del riscaldamento globale (rinunciando ad una fonte energetica ancora fondamentale per il paese asiatico come il carbone).

 

Il 7 novembre inizierà, infatti, l’assemblea plenaria del Comitato Centrale Cinese ed avrà come piatto forte una nuova “Risoluzione sulla storia”.

 

Si tratterà della terza “risoluzione” in cent’anni di storia del gigante asiatico e precederà di un anno esatto la terza riconferma di Xi Jinping a capo del Partito, nel 2022.

 

Le “risoluzioni” hanno sempre caratterizzato in Cina dei momenti di snodo, storicamente rilevanti, e sono state utilizzate per rafforzare la leadership al governo e per porre fine alle lotte di potere al vertice della politica cinese.

 

La prima venne elaborata da Mao Zedong nel 1945, per affermare la sua leadership unica sul partito e sbarazzarsi senza tanti scrupoli dei suoi rivali interni, e la seconda da Deng Xiao Ping nel 1981, con l’ammissione degli errori della Rivoluzione culturale, l’adozione di una politica di apertura, senza rinnegare il pensiero del “Grande timoniere”, e l’introduzione di un’economia di mercato (al fianco di quella governata dallo Stato).

La risoluzione che verrà discussa la prossima settimana non potrà che riaffermare l’importanza di Xi Ping e della politica della “Prosperità comune”  (della quale ho parlato nell’articolo: https://iltorinese.it/2021/10/19/prosperita-e-carbone/) nella storia del Paese.

 

L’obiettivo finale, più volte dichiarato, è quello di costruire entro il 2049, il centesimo anniversario della Cina Moderna, un grande e moderno Paese socialista capace di inaugurare una nuova fase del “socialismo con caratteristiche cinesi”.

 

Anche in questa occasione la pianificazione sui tempi lunghi rimane una delle caratteristiche della Cina e non a caso un suo celebre detto recita: “ci vuole un decennio per coltivare gli alberi, ma un secolo per coltivare gli esseri umani”.

 

E’ molto forte, quindi, la sensazione che gli interessi del Celeste impero saranno, almeno per il momento, posti di fronte a quelli, globali, di avere cieli più azzurri ed una crescita più sostenibile.

 

Sperando ardentemente di essere smentito, consiglio di seguire con attenzione gli sviluppi della politica cinese cercando di individuarne le evoluzioni ed i mutamenti, qualche volta lenti e quasi impercettibili.

 

D’altronde, come diceva Confucio, non importa quanto lentamente vai finché non ti fermi.

 

Nel frattempo saranno i Paesi occidentali che dovranno guidare il cambiamento e mantenere viva la speranza di un mondo migliore.

 

Eppur si muove…