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Il QR code gigante di Satispay per la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro

“UN QR GRANDE COSÌ”

  • A Torino, un QR code gigante permette di sostenere la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS e l’Istituto di Candiolo-IRCCS
  • Oggi un’iniziativa speciale per supportare la ricerca in collaborazione con Pietro Morello

#beresponsible

Impossibile non vederlo: il QR Code di Satispay, l’innovativo sistema di mobile payment, domina su Piazza San Carlo a Torino, invitando i passanti a inquadrarlo con il proprio smartphone per effettuare una donazione alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS, contribuendo con un piccolo gesto a una grande causa: sostenere l’Istituto di Candiolo – IRCCS.

Nelle settimane che precedono le feste, Satispay affianca la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS nella lotta contro una malattia per cui lo scorso anno, solo in Italia, sono stati diagnosticati  377.000 nuovi casi, sostenendo un settore che negli scorsi mesi ha sofferto anche a causa della parziale sospensione dei programmi di cura e di screening oncologico a causa della pandemia.

La campagna di donazioni, che per Satispay rappresenta un ulteriore modo di rafforzare il proprio impegno nell’ambito del terzo settore, viene lanciata con una maxi affissione in Piazza San Carlo, al centro della quale un gigantesco QR code chiama a raccolta la community di Satispay e tutti coloro che passeranno per la piazza fino al 15 dicembre, e li invita a partecipare alla raccolta fondi dando il proprio contributo che, anche se piccolo, può fare la differenza.

Per tutti gli utenti di Satispay sostenere la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS e l’istituto Candiolo – IRCCS è semplice e smart: basta inquadrare il QR Code con la fotocamera del proprio dispositivo per essere immediatamente indirizzati alla pagina dedicata, selezionare l’importo che si desidera donare e inviare il pagamento.

Oggi, inoltre, Satispay ha reso ancora più magica l’iniziativa, grazie al coinvolgimento del pianista Pietro Morello, musicista, influencer e missionario originario di Moncalieri, già ambassador della città di Torino, che si è fatto promotore della causa. La campagna donazioni è stata sostenuta dalle note del giovane talento, che a ora di pranzo ha accompagnato le persone di passaggio in Piazza San Carlo con un concerto al pianoforte, regalando un momento di poesia e solidarietà a tutti coloro che decideranno di donare alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

 

Satispay

Satispay è un’innovativa piattaforma di mobile payment basata su un network alternativo alle carte di credito o debito. Indipendente, efficiente, estremamente conveniente e sicura, Satispay permette agli utenti di pagare nei negozi fisici e online e scambiarsi denaro tra amici, oltre a offrire una serie di altri servizi come ricariche telefoniche, pagamento di bollettini, pagoPA e bollo auto e moto, donazioni, buste regalo e risparmi. È questo forte focus sui servizi, destinati a crescere, che rendono Satispay una super app, ossia il punto di riferimento a cui accedere per gestire con immediatezza qualsiasi tipo di pagamento o attività legata alla gestione del denaro. Oggi oltre 2 milioni di utenti e più di 170 mila esercenti utilizzano Satispay, tra cui piccoli negozi ma anche grandi brand come Esselunga, Benetton, Carrefour, Trenitalia, Trenord, Eataly, Tigotà, Autogrill e molti altri ancora. Satispay offre a tutti un’esperienza di pagamento semplice, immediata e sicura, e agli esercenti un modello di pricing trasparente e vantaggioso, senza costi di attivazione o canoni mensili, che prevede soltanto con una commissione fissa di 20 centesimi per i pagamenti superiori ai 10€. Con headquarters a Milano e uffici in Lussemburgo e Berlino, l’azienda oggi conta oltre 170 collaboratori e punta a diventare il nuovo network di pagamento di riferimento a livello europeo.

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro è stata costituita nel 1986 per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo (Torino), capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti oncologici le migliori risorse umane e tecnologiche.

 

I nuovi ritardi per la Tav costano 5 miliardi

“Le finali Apt di tennis? Hanno una ricaduta sul territorio di 700/900 milioni di euro.

Due anni di ritardo nei lavori per la Tav significano una perdita di 5 miliardi di euro”. Mino Giachino, l’uomo del Sì Tav Sì Lavoro, riparte in tromba di fronte all’annuncio che i già lunghissimi tempi per la realizzazione del collegamento tra Torino e Lione saranno ulteriormente dilatati.

È come se la capitale subalpina non ci credesse e non credesse, soprattutto, nelle possibili ricadute economiche, occupazionali, di trasformazione epocale di una città in profonda crisi.

Continua a leggere:

I nuovi ritardi per la Tav costano 5 miliardi. Giachino protesta ancora

Esercito: corso di guida sicura con l’Automobile Club d’Italia

Corso di guida sicura per i militari della Brigata Alpina “Taurinense” dell’Esercito

E’ terminato il corso di “Guida Sicura” realizzato dal Reggimento Logistico “Taurinense” e dall’Automobile Club di Torino, con il patrocinio del Comune di Alpignano, a favore di 250 alpini dell’Esercito e dei vigili urbani del comune di Alpignano.

 

Il corso, della durata complessiva di 4 giorni, è consistito in una prima parte teorica relativa ai concetti fondamentali della guida sicura – l’incidentalità stradale, la velocità, la concentrazione alla guida – seguita dallo svolgimento di esercizi pratici sulla corretta posizione di guida, lo slalom tra coni, l’utilizzo del dispositivo ABS ed esercizi di scarto di ostacoli su fondo a bassa aderenza.

L’idea di un corso di guida sicura, rivolto principalmente agli istruttori militari di scuola guida e al personale maggiormente impiegato nei servizi di trasporto sia in territorio nazionale che all’estero, nasce da un’iniziativa del Reggimento Logistico “Taurinense” dell’Esercito per aumentare ulteriormente la cultura della sicurezza stradale tra i militari e ridurre i comportamenti di guida non consapevoli e pericolosi.

Partner privilegiato per la realizzazione del corso è stata la Sezione di Torino dell’Automobile Club d’Italia che, grazie agli ottimi rapporti esistenti con il Reggimento e condividendo le finalità dell’iniziativa, ha reso disponibili gli istruttori di scuola guida ed i materiali tecnici per le simulazioni, a cui si è aggiunto il Comune di Alpignano che ha garantito la disponibilità delle aree di propria competenza individuate per lo svolgimento del corso.

Nell’ottica di ulteriori attività didattiche in collaborazione con l’ACI, è allo studio la fattibilità di ottenere – in comodato d’uso gratuito – il nuovo simulatore in realtà virtuale “ACI ready2go”, con relativa formazione tecnica a favore di personale che a sua volta sarà abilitato quale formatore nell’ambito della Forza Armata.

Come sempre, la collaborazione, l’integrazione e la sinergia tra Esercito, Istituzioni ed Enti Locali hanno portato al raggiungimento di brillanti risultati coniugati ad un incremento dell’efficienza dei servizi a favore dei cittadini.

Tangenziale Est, Grimaldi: il solito feticismo per le grandi opere

Tangenziale Est, Grimaldi (LUV): Di fronte a un giudizio universale climatico ancora il solito feticismo per le grandi opere. Dai Sindaci mi aspetto interesse a discutere insieme di transizione ecologica.

Il progetto della Tangenziale Est è vecchio di 12 anni e risponde a quel feticismo per le grandi opere che dovrebbe appartenere al passato. Siamo di fronte a un giudizio universale climatico e pensiamo di mettere di nuovo al centro della nostra agenda politica operazioni del genere, raccontando anche che favorirebbero la sostenibilità ambientale. È risaputo che nuove tangenziali e autostrade non rimediano al congestionamento di quelle esistenti: l’aumento dell’offerta di strade produce incremento del traffico su gomma e di automezzi privati, non diminuisce il traffico locale e incrementa il consumo del territorio. Al contrario, portare il limite di velocità dei tir sulla tangenziale da 80 km/h a 60 km/h ridurrebbe del 40% le emissioni di anidride carbonica” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, commentando la lettera dei ventisei sindaci della cintura a Stefano Lo Russo.

Dai Sindaci della Città metropolitana mi sarei aspettato un interesse non solo a discutere insieme delle soluzioni che migliorino la viabilità dei Comuni dell’area sud-est di Torino (che possono essere varie e variegate, altro che Tangenziale Est!)” – prosegue Grimaldi – “ma soprattutto di come utilizzare i fondi del PNRR, di come mettere in atto e condividere pratiche e percorsi di transizione ecologica che riguardino la mobilità, l’energia, la qualità dell’aria, il verde e molto altro”.

Algor premiata come startup innovativa

Eccoli i più innovativi progetti d’impresa hi-tech vincitori della 19° edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la più grande e capillare business plan competition italiana, promossa dall’Associazione PNICube e ospitata quest’anno dall’Università di Roma “Tor Vergata”, grazie al sostegno di Regione Lazio, Lazio Innova, Unindustria, con la main partnership del Gruppo Iren e la main sponsorship di Intesa Sanpaolo, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Gilead Sciences.

Il Premio Migliore come startup innovativa sociale – in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center, è stato assegnato ad Algor, una startup che tramite un algoritmo di Artificial Intelligence rende più semplice, inclusiva ed efficace, l’attività di apprendimento per gli studenti affetti da disturbi legati alla capacità di leggere, scrivere e calcolare. I cosiddetti DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento). (Start Cup Piemonte e Valle D’Aosta).

Con questo Premio Speciale siamo felici di dare supporto e visibilità a una nascente iniziativa che coniuga alto contenuto innovativo e finalità sociali – ha dichiarato Pierluigi Monceri, responsabile della Direzione Lazio e Abruzzo di Intesa SanpaoloL’innovazione è pilastro fondante nella strategia di Intesa Sanpaolo, insieme alla digitalizzazione sono entrambi fattori abilitanti chiave, li supportiamo attivamente e abbiamo un dialogo continuo con leader industriali, FinTech ed eccellenze accademiche. Siamo consapevoli di esercitare un notevole impatto sul contesto sociale, culturale e ambientale dei territori in cui operiamo. Il nostro obiettivo, e anche la nostra responsabilità, è lasciare un segno positivo e di lunga durata sulla società.

Lo Schiaccianoci di scena al teatro Alfieri fino al 15 dicembre

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Il Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Kiev nel titolo natalizio per eccellenza

Teatro Alfieri
da sabato 4 a mercoledì 15 dicembre 2021

Nella foto: il Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Kiev in una scena de Lo Schiaccianoci
Il mese di dicembre segna il ritorno del balletto e il Regio Metropolitano porta al Teatro Alfieri per ben 13 date, dal 4 al 15, il titolo natalizio per eccellenza: Lo Schiaccianoci, balletto su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij nell’esecuzione del Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Kiev, con la versione coreografica di Valery Kovtun su libretto di Marius Petipa; l’Orchestra del Regio è diretta da Mykola Djadjura e il Coro di voci bianche da Claudio Fenoglio. I solisti che potremo ammirare in scena sono: Natalia Matsak, Irina Zhalovskaya, Sergey Krivokon e Jan Vana.

Il Teatro Nazionale d’Opera e Balletto di Kiev Taras Ševčenko alza il sipario per la prima volta nel 1867 e all’inizio del ’900 inizia a formarsi la compagnia di balletto, tra i danzatori vi erano: B. Nižinskaja, O. Kočerkovskij, O. Osovskaja. Non è un caso, quindi, che due tra i più famosi ballerini del XX secolo, Vaclav Nižinskij e Serge Lifar, fossero appunto di Kiev. Il 18 ottobre 1931 nasce ufficialmente la prima compagnia di ballo dell’Ucraina con la presentazione di Pan Kanjovskij di Verikovskij. Gli anni del dopoguerra vedono fiorire nuovi programmi, collaborazioni con giovani artisti e le tournée a livello internazionale. Nel 1964 il Balletto dell’Opera di Kiev viene insignito dell’Etoile d’or al Festival di danza classica di Parigi. Sotto la direzione di Anatolij Šekera la Compagnia è cresciuta e si è aperta anche alle coreografie moderne. La sua messa in scena del balletto di Sergej Prokof’ev Romeo e Giulietta, del 1971, è stata rappresentata in tutto il mondo per oltre trent’anni e ha ricevuto la medaglia dell’Unesco come migliore interpretazione del balletto di Prokof’ev. Oggi la Compagnia, che vanta 150 danzatori, è sotto la Direzione artistica di Elena Filipeva, Artista del Popolo dell’Ucraina.

La storia dello Schiaccianoci, ambientata agli inizi dell’Ottocento, si svolge alla vigilia di Natale quando Drosselmeyer, eccentrico inventore di giocattoli, molto amato dai bambini, viene invitato a casa del signor Stahlbaum per vedere il grande albero di Natale. I giochi e le danze si susseguono e il fantasioso Drosselmeyer organizza anche uno spettacolo di marionette e burattini nel quale il Re dei topi vuole rapire la Principessa, ma il coraggioso Schiaccianoci lo uccide e salva la Principessa, diventando così il giocattolo preferito della piccola Maša. In sogno, la figlia del signor Stahlbaum immagina l’invasione della sala da pranzo da parte dei topi guidati dal loro Re, ma lo Schiaccianoci guida i soldatini di latta all’attacco e Maša, dominando la paura, lo segue e lo salva gettando la sua pantofola contro il Re dei topi che, sconfitto, scompare con le sue truppe. Drosselmeyer trasforma quindi lo Schiaccianoci e Maša in un Principe e in una Principessa e l’atto si conclude con il meraviglioso Valzer dei Fiocchi di Neve. Nell’ultima parte del balletto il sogno prosegue e giunge il momento dei festeggiamenti cui prendono parte Maša e lo Schiaccianoci, e si susseguono le danze con ritmo incalzante: spagnola, orientale, cinese, russa (trepak) e Pas de Trois, fino al risveglio della piccola protagonista.

Sono innumerevoli le versioni – e infinite le interpretazioni – del balletto portate in scena dai grandi coreografi fino a oggi. Il balletto è l’ultima opera di Marius Petipa, il coreografo dei Teatri Imperiali russi a fine ‘800. Composta da Čajkovskij, la partitura sonora è stata lo sfondo della coreografia di Lev Ivanov, successore di Petipa, presentata per la prima volta nel dicembre 1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Il debutto europeo del celebre balletto è nel 1934 al Sandler’s Wells di Londra e nel 1938 alla Scala di Milano. Una delle versioni più originali è quella di George Balanchine per il New York City Ballet nel 1954. Il Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Kiev propone la coreografia di Valery Kovtun che ripercorre i passi di Petipa e di Ivanov con lo scopo di restituire tutto lo splendore della veste tradizionale de Lo Schiaccianoci. Le scene e i costumi sono di Maria Levitskaja e le luci di Igor Samarets.

Nella foto: il Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Kiev in una scena de Lo Schiaccianoci
La fortuna di Schiaccianoci è stata indubbiamente favorita dalla splendida musica scritta da Čajkovskij – basti pensare alla popolarità raggiunta dall’omonima suite – che rivela una fantasia inesauribile nel rievocare l’atmosfera magica e fatata legata al sogno e all’infanzia. Sul podio dell’Orchestra del Regio è Mykola Djadjura, dal 1988 Direttore d’orchestra all’Opera Nazionale Ucraina e dal 1996 anche Direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di Kiev. Con quest’ultima ha eseguito i cicli sinfonici di tutte le Sinfonie di Beethoven e di tutti i concerti e le sinfonie di Brahms (in occasione dei 170 anni dalla nascita del compositore). Come Direttore ospite, è stato invitato dalle orchestre filarmoniche della Polonia, Russia, Italia, Portogallo, Francia, Bulgaria, Corea del Sud e Giappone. Mykola Djadjura è stato insignito del titolo onorario di Artista del Popolo di Ucraina, nel 2011 ha ricevuto il premio Nazionale Taras Schevchenko, il titolo di Cavaliere dell’Ordine delle Arti e della Letteratura della Repubblica Francese (2005, 2019) e nel 2015 il più alto riconoscimento statale che può essere conferito a un cittadino straniero da parte della Repubblica Italiana: l’Ordine della Stella d’Italia.

Lo Schiaccianoci va in scena a dicembre nei seguenti giorni: sabato 4 ore 15 e ore 20.30; domenica 5 ore 15; martedì 7 ore 15 e 20.30; giovedì 9 ore 20.30; venerdì 10 ore 15 e 20.30, sabato 11 ore 15 e 20.30; domenica 12 ore 15; martedì 14 ore 20.30 e mercoledì 15 ore 20.30.

Regio Metropolitano si realizza con il fondamentale sostegno di Intesa Sanpaolo, Socio Fondatore del Teatro Regio e con il patrocinio della Città di Torino.

Il 18 dicembre con Aida in quintetto, la Galleria dei Re del Museo Egizio si riempirà di musica con il Quartetto del Teatro Regio di Torino e Carlo Caputo al pianoforte, per l’esecuzione di una selezione musicale tratta dall’opera Aida di Verdi; il concerto accoglierà il pubblico in visita al Museo Egizio che, per l’occasione, osserverà un’apertura straordinaria dalle 19.30 alle 21. Sempre sabato 18 alla Chiesa del Santo Volto, il Coro del Regio diretto da Andrea Secchi, con Paolo Grosa al pianoforte, dà vita a un concerto gratuito (biglietti esauriti) dal sapore natalizio, con musiche di Johann Sebastian Bach, Hector Berlioz, Georg Friedrich Händel, Anton Bruckner, Sergej Rachmaninov, Adolphe Adam, Morten Lauridsen e canti tradizionali di Natale.

Il 22 dicembre ore 20.30 al Conservatorio “Giuseppe Verdi”, Dmitry Matvienko, secondo classificato al Concorso Cantelli, dirige l’Orchestra del Regio nel Quarto concerto di Ludwig van Beethoven, solista il giovane pianista Lorenzo Nguyen, diplomato al Conservatorio di Torino e scelto dal Teatro Regio nell’ottica di promuovere sempre di più i giovani talenti. Inoltre il programma prevede, sempre di Beethoven, l’ouverture dal Coriolano e la Prima Sinfonia.
Ancora al Conservatorio “Giuseppe Verdi”, il 31 dicembre alle ore 18 si terrà il Concerto di Fine Anno: sul podio dell’Orchestra del Regio debutta Oksana Lyniv, la prima donna ad aver diretto la scorsa estate nel “tempio wagneriano” di Bayreuth e ora Direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna, prima donna chiamata a dirigere i complessi artistici di una Fondazione lirico-sinfonica italiana. In programma: la Sinfonia n. 41 di Wolfgang Amadeus Mozart e il Concerto in mi minore per violino e orchestra di Felix Mendelssohn-Bartoldy, violino solista è Andrea Obiso.

BIGLIETTERIA
I biglietti e le card per i concerti e gli spettacoli sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio con orario: da lunedì a sabato 13-18.30 e domenica 10-14 – Tel. 011.8815.241/242. È possibile acquistare i biglietti anche presso i punti vendita Vivaticket e online su www.teatroregio.torino.it e su www.vivaticket.it, oltre a un’ora prima degli spettacoli presso le relative sedi.

PREZZI BIGLIETTI
Lo Schiaccianoci: € 30 – 20 – Under 30 € 10
Concerti: € 20 – 15 – Under 30 € 8

PREZZI CARD
Card 4 spettacoli: € 60 – 4 spettacoli a scelta in qualsiasi settore.
Card Giovani a 4 spettacoli € 20 – Riservata agli under 30; 4 spettacoli a scelta, in qualsiasi settore. Le stesse card possono anche essere utilizzate da più persone per lo stesso spettacolo.

Per l’acquisto dei biglietti e delle card è possibile utilizzare i voucher ottenuti a titolo di rimborso per gli spettacoli e i concerti del Teatro Regio annullati causa Covid-19.

SERVIZIO INFORMAZIONI
da lunedì a venerdì ore 9-17.30 – Tel. 011.8815.557 – info@teatroregio.torino.it

Per tutte le informazioni sul Lo Schiaccianoci al Teatro Alfieri: clicca qui

Incoronati i re dei panettoni

A meno di tre settimane dal Natale è la storica kermesse torinese Una Mole di Panettoni ad assegnare, come ogni anno, per il decimo anno consecutivo, il titolo di miglior panettone della manifestazione in tre categorie: miglior panettone di tradizione milanese, miglior panettone tradizionale di scuola piemontese e miglior panettone creativo.

Vincono:

GIUSEPPE MASCOLO (Visciano, NA), miglior panettone di tradizione milanese

Giuseppe Mascolo è un pasticcere campano, precisamente Visciano di Nola (Italia). La sua passione per la pasticceria nasce a soli 11 anni quando piccolissimo dopo la scuola frequentava la pasticceria del paese. Dopo la maggiore età decide di trasformare la sua passione in arte e comincia a frequentare note pasticcerie territoriali e corsi di grande spessore tecnico. Prende consapevolezza che il suo ramo forte sono i lievitati e si avvicina tanto alle scuole lombarde, piemontesi e liguri con i grandi maestri come Zoia, Massari, Burselli, Morandin e Bazzoli. Dal 2005 svolge per conto proprio la sua pasticceria Mascolo Visciano, sfornando prelibatezze di ogni genere, nel 2017 incomincia a frequentare concorsi nazionali e in soli quattro anni si aggiudica 18 trofei nazionali.  Da due anni ha cambiato il metodo di gestione del lievito e del processo fermentativo, realizzando un panettone molto morbido e gustoso.

Secondo classificato: Pasticceria La Gioia, Taranto

Terzo classificato: Pasticceria Le Dolcezze, Santa Maria Maddalena, RO

 

PASTICCERIA LE DOLCEZZE (Santa Maria Maddalena, RO), miglior panettone tradizionale di scuola piemontese

La Pasticceria Le Dolcezze è una giovane realtà della provincia di Rovigo, formata da uno staff altrettanto giovane, che da 15 anni produce prelibatezze di ogni tipo, da prodotti di pasticceria al cioccolato fino al suo fiore all’occhiello, il panettone.

Secondo classificato: Pasticceria Sparaco, Castel Morrone (CE)

Terzo classificato: Pasticceria Cappiello, Santa Maria Capua Vetere (CE)

 

FORNAI RICCI (Montaquila, IS), miglior panettone creativo

Enza e Mattia Ricci di Fornai Ricci sono la seconda e terza generazione di una famiglia di fornai molisani con una lunga storia che inizia nel 1967, quando papà Giovanni e mamma Maria decidono di diventare cultori del Lievito Madre. Nel tempo alla produzione di pane si è affiancata quella di biscotti, prodotti di pasticceria e lievitati. Oggi presso Fornai Ricci si continua a lavorare per ricercare migliorie produttive e ricettazioni che mantengano intatto il sapore della tradizione e il profondo legame con il territorio molisano portando i prodotti ad un livello di eccellenza unico.

Secondo classificato: Pasticceria Cappiello, Santa Maria Capua Vetere (CE)

Terzo classificato: Vanily, Carinaro (Cesena)

 

Nell’anno in cui è stata annunciata la candidatura del panettone a Patrimonio immateriale dell’Unesco, per un intero weekend Una Mole di Panettoni propone a Torino un viaggio tra i migliori grandi lievitati di pasticceria d’Italia. Qualità, ricerca, materie prime sceltissime e rispetto per la tradizione sono ciò che guida da sempre l’organizzazione nella scelta degli ospiti. I 35 Maestri fornai e Pasticceri in gara sono stati selezionati con cura tra coloro che utilizzano rigorosamente e solo lievito madre vivo per la lavorazione artigianale di un panettone senza additivi e conservanti.

Migliaia le persone che, ordinate ed in totale sicurezza, si sono messe in coda sin dal mattino per visitare Una Mole di Panettoni che hanno potuto assaggiare oltre 200 differenti panettoni ed acquistarli al prezzo unico di € 28 al kg.

Ogni panettone in gara è stato degustato in totale anonimato da una giuria, presieduta dal maestro pasticcere e cioccolatiere Fabrizio Galla, composta da giornalisti e tecnici, alcuni dei quali già giurati della Coppa del Mondo: le giornaliste Nadia Afragola e Maria Luisa Basile, il maestro pasticcere Marco Avidano, Luca Pellegrini, pastry chef di Condividere, il lievitista Massimiliano Prete.

Il panettone è il re della tavola natalizia, ma non solo: Federconsumatori ha stimato un fatturato di quasi 210 milioni di Euro (e la proposta artigianale copre be il 52% del venduto totale) per questo dolce sempre più destagionalizzato, soprattutto all’estero.

“Una Mole di Panettoni – anche grazie al sito www.unamoledi.it in tre lingue- è un omaggio ad una tradizione italiana apprezzata in tutto il mondo – dichiarano Laura Severi e Matilde Scolpis, organizzatrici della kermesse.  L’abbiamo pensato come un contenitore di eccellenza, non solo un temporary natalizio ma una vetrina permanente, guardando al mercato italiano ma anche a quello estero, per regalare e regalarsi un’esperienza di gusto unica”

Non c’è periodo dell’anno nel quale sia più bello pensare agli altri e Una Mole di Panettone, come ogni anno, pensa anche ai meno fortunati.

1€ di ogni ingresso a Una Mole di Panettoni sarà devoluto in a favore di 1Caffè Onlus, un’organizzazione senza scopo di lucro, fondata da Luca Argentero e Beniamino Savio, con l’obiettivo di sensibilizzare le persone al gesto del dono, perché la solidarietà sia una sana abitudine quotidiana. Dal 2011, attraverso la propria piattaforma di crowdfunding, ogni anno 1Caffè Onlus aiuta 52 realtà solidali, una alla settimana, che promuovono progetti di assistenza in diverse cause sociali.

Il bollettino Covid di domenica 5 dicembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 906 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 368 dopo test antigenico), pari al 2,1% di 42.284 tamponi eseguiti, di cui 35.312 antigenici. Dei 906 nuovi casi gli asintomatici sono 579 (63,9%).

I casi sono così ripartiti: 395 screening, 383 contatti di caso, 128 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 408.627, così suddivisi su base provinciale: 33.431 Alessandria, 19.736 Asti, 12.909 Biella, 58.559 Cuneo, 31.689 Novara, 217.547 Torino, 15.033 Vercelli, 14.730 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.691 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.302 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 36 (-rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 440 (+21 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.933

I tamponi diagnostici finora processati sono 10.165.214 (+42.284 rispetto a ieri), di cui 2.532.918 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.901

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.901 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.593 Alessandria, 726Asti, 440 Biella, 1.471 Cuneo, 954 Novara, 5.684 Torino, 547 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 109 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

383.317 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 383.317 (+42rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.134 Alessandria, 18.410 Asti, 12.082 Biella, 55.148 Cuneo, 29.869 Novara, 204.637 Torino, 14.160 Vercelli, 13.736 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.541 extraregione e 2.600 in fase di definizione.

Dinamica, internazionale, sempre più bella: Sauze d’Oulx è pronta per l’inverno

Di Augusto Grandi

La stagione dello sci è nelle mani degli Dei e nelle decisioni del governo, ma a Sauze d’Oulx non stanno fermi ad aspettare gli eventi.

Il nuovo gruppo che gestisce gli impianti di innevamento sta sparando per ricoprire le piste, ma anche nel paese della Val Susa fervono i preparativi. D’altronde il sindaco Mauro Meneguzzi e l’assessore al Turismo Marco Tintinelli assicurano che Sauze è il polo di maggior attrazione dell’intera Alta Valle quanto a vitalità e ad iniziative per i frequentatori italiani e stranieri…

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Lupo ucciso: i forestali scoprono bracconiere

Ci sono voluti mesi d’indagini dei Carabinieri Forestali e l’ausilio delle analisi balistiche del RIS di Parma, per risalire al bracconiere responsabile dell’uccisione, durante lo scorso inverno, di un giovane lupo in provincia di Cuneo.


In particolare l’attività è stata condotta dalla Stazione Carabinieri Forestale di Mondovì congiuntamente al Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Cuneo.

L’imputato, cacciatore residente a Peveragno (CN), grazie all’attività investigativa da poco conclusa, è stato rinviato a giudizio per il delitto di uccisione di animale (art. 544 bis C.P.), per il quale rischia la reclusione da quattro mesi a due anni. Il medesimo è stato chiamato in giudizio per ulteriori reati in materia di detenzione armi e abbattimento specie particolarmente protetta (artt. 2 e 30 L. 157/’92),

L’episodio in questione risale allo scorso gennaio, quando la carcassa del lupo veniva ritrovata nelle vicinanze della strada provinciale che collega Peveragno a Chiusa Pesio. Sul momento la causa del decesso apparve collegata ad un fortuito investimento stradale, tuttavia per migliori accertamenti la carcassa venne inviata all’Istituto Zooprofilattico di Torino che, in collaborazione con la facoltà universitaria di Medicina Veterinaria, effettuò accurata necroscopia. Ne risultò che l’animale era effettivamente morto per una emorragia interna, ma dovuta ad un colpo di arma da fuoco. L’animale era ancora riuscito ad allontanarsi di qualche centinaio di metri dal luogo ove era stato sparato per accasciarsi poi definitivamente sul ciglio della strada provinciale (particolare importante per il prosieguo delle indagini).

Sequestrati i resti della munizione rinvenuti durante la necroscopia, i Carabinieri Forestali avviavano immediatamente le indagini fino a restringere i sospetti su soggetti abitanti nella zona. Nei mesi successivi i militari, in esecuzione dei provvedimenti emanati dall’Autorità Giudiziaria, effettuavano una serie diperquisizioni presso private dimore e veicoli ed accertamenti nei confronti di alcuni cacciatori.

Tali controlli facevano inoltre emergere situazioni di marcataillegalità in materia di porto e detenzione di armi per uso caccia e portavano al sequestro penale di oltre 1500 munizioni e 15 armi (tra carabine, doppiette e fucili); si procedeva anche al ritiro cautelare di ulteriori 10 armi e munizioni, nonché del porto d’armidei soggetti coinvolti. Si rinvenivano di seguito due cartelli magnetici per auto di vigilanza venatoria in azienda faunistica, illegalmente posseduti.

In particolare, inviata l’arma sospette al RIS di Parma per approfondito raffronto balistico, emergeva che era proprio quellache aveva esploso il colpo responsabile della morte del lupo. È la prima volta, almeno in Piemonte, che un’analisi di questo tipo viene con successo applicata nell’ambito del contrasto al bracconaggio.

In itinere una richiesta di patteggiamento da parte del bracconiere.