Addio a Luca, 19 anni. Una tragica morte
Luca Ferro aveva 19 anni e frequentava la quarta classe dell’Istituto tecnico economico ‘Calamandrei’ di Crescentino. Viveva a Verrua Savoia con la famiglia, i genitori ed un fratello più piccolo. Era un ragazzo gentile, educato, buono, in perfetta sintonia con i suoi compagni di classe, con tutti i problemi e le speranze della sua età. La sa vita si è interrotta sabato sera intorno alle 20 a causa di un terribile incidente stradale avvenuto nella frazione Mogol, in territorio del Comune di Brusasco, sulla strada provinciale 590 che da Cavagnolo porta a Brozolo. Il sinistro è avvenuto in un tratto dove, purtroppo, gli incidenti non sono infrequenti. La sua Opel Corsa si è scontrata frontalmente con la Passat condotta da L.C., un 44enne di Brozolo per cause che sono ancora in via di accertamento da parte dei carabinieri di Cavagnolo, Castiglione Torinese e del Nucleo radiomobile di Chivasso. Sul posto sono intervenuti anche il servizio 118 e i vigili del fuoco di Montanaro, Chivasso e Livorno Ferraris, in quanto nell’urto le due auto avevano avuto un principio (contenuto) di incendio. Per Luca Ferro, nonostante l’intervento dei soccorritori non c’è stato più nulla da fare mentre il conducente della Passat è stato trasportato all’ospedale di Chivasso ma non è in pericolo di vita. La morte del giovane sta suscitando un’enorme impressione in tutta la Valcerrina, a Crescentino e nel Chivassese, dove era molto conosciuto e benvoluto da tutti. Al momento non sono ancora state fissate le date delle esequie.
Massimo Iaretti
«Ormai i lupi non si fermano più nemmeno davanti alle stalle e aggrediscono le prede senza nulla temere».
E’ l’amara constatazione del presidente di Cia Agricoltori delle Alpi, Stefano Rossotto, di fronte all’ennesimo caso di predazione che questa volta non è avvenuto in montagna, ma ai piedi della collina torinese, a Monteu da Po, dove venerdi mattina il personale della cooperativa Agricola Corneliana, un allevamento di 250 capi bovini di razza piemontese, ha ritrovato agonizzante una vacca gravida di sei quintali, sventrata nella notte da un branco di lupi, secondo l’ipotesi accreditata dal veterinario che per primo è stato chiamato sul luogo dell’accaduto.
L’animale, che si trovava in stabulazione libera, è morto in mattinata, insieme al vitellino che portava in grembo, senza che nulla si potesse fare per salvarli e senza che ci fossero nemmeno le condizioni per la macellazione d’urgenza.
«Per quanto riguarda il possibile indennizzo del danno – osserva il direttore di Cia Agricoltori delle Alpi, Luigi Andreis -, esiste il bando regionale, scaduto il 3 dicembre scorso, che confidiamo venga riaperto in un prossimo futuro, includendo anche il presente periodo. Ma occorrerà che la Regione adegui le condizioni dei risarcimenti, comprendendo tra i beneficiari non solo più gli allevatori che esercitano il pascolo, ma anche chi subisce le predazioni nelle stalle, altrimenti, per questi ultimi, oltre al danno si aggiungerebbe la beffa».
Il presidente Rossotto ricorda l’azione che da tempo Cia delle Alpi svolge in tutte le sedi per denunciare il problema dei gravi danni prodotti dalla fauna selvatica alle aziende agricole, chiedendo l’istituzione di un commissario ad hoc per l’emergenza: «La situazione è fuori controllo – dichiara Rossotto –, non c’è più tempo da perdere, se le autorità continueranno a far finta di niente, molti agricoltori saranno costretti a chiedere le aziende».
Kìron Partner SpA, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, ha analizzato nel dettaglio l’andamento dei finanziamenti finalizzati all’acquisto dell’abitazione concessi alle famiglie residenti sul territorio regionale nel secondo trimestre 2021. L’analisi fa riferimento al report Banche e istituzioni finanziarie, aggiornato e pubblicato da Banca d’Italia nel mese di Settembre 2021.
ITALIA
Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 16.596,3 milioni di euro, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente si registra una variazione delle erogazioni pari a +39,9%, per un controvalore di 4.729,6 milioni di euro. La fotografia indica ancora un aumento dell’erogazione del credito concesso alle famiglie, che conferma la tendenza sia del primo trimestre 2021 (quando la variazione è stata pari a +29,3%) sia del quarto trimestre 2020 (+7,5%). Il primo semestre 2021 si è chiuso con 31.329,7 milioni di euro erogati, con una variazione pari a +34,7% rispetto ai primi sei mesi del 2020.
PIEMONTE
Le famiglie piemontesi hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 1.222,4 milioni di euro, che collocano la regione al sesto posto per totale erogato in Italia, con un’incidenza del 7,37%; rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente in regione si registra una variazione delle erogazioni pari a +49,4%, per un controvalore di +404,3 milioni di euro. Se si osserva l’andamento delle erogazioni nella prima parte dell’anno, e si analizzano quindi i volumi del primo semestre 2021, la regione mostra una variazione positiva pari a +39,3%, per un controvalore di +637,9 mln di euro. Sono dunque stati erogati in questi primi sei mesi 2.262,8 mln di euro, volumi che rappresentano il 7,22% del totale nazionale.
PROVINCE DEL PIEMONTE
Nel secondo trimestre 2021 le province del Piemonte hanno evidenziato il seguente andamento.
La provincia di Alessandria ha erogato volumi per 71,9 mln di euro, facendo registrare una variazione rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno pari a +72,0%. Nel primo semestre 2021 sono stati erogati 131,6 mln di euro, pari a +50,9%.
Ad Asti provincia sono stati erogati volumi per 36,1 mln di euro, corrispondenti a una variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente pari a +45,1%. Nel semestre sono stati erogati 64,8 mln di euro (+30,9%).
La provincia di Biella ha erogato volumi per 23,6 mln di euro, la variazione sul trimestre è pari a +48,2%. I primi sei mesi dall’anno hanno evidenziato volumi per 43,1 mln di euro, corrispondenti a +30,6%.
In provincia di Cuneo i volumi erogati sono stati 136,5 mln di euro, con una variazione pari a +45,5%. Quelli nella prima parte dell’anno sono stati 256,7 mln di euro, (+40,7% rispetto al primo semestre dell’anno scorso).
In provincia di Novara sono stati erogati volumi per 109,4 mln di euro, la variazione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente pari a +68,1%. Il primo semestre ha visto un totale di 196,2 mln di euro, con una variazione di +58,5%.
Torino provincia ha erogato volumi per 775,9 mln di euro, la variazione sul trimestre è pari a +45,6%. I primi sei mesi dell’anno hanno evidenziato volumi per 1411 mln di euro e una variazione pari a +33,5%.
La provincia del Verbano-Cusio-Ossola ha erogato volumi per 43,6 mln di euro, facendo registrare una variazione sul trimestre pari a +65,8%. La prima metà del 2021, ha segnalato un totale di 107,7 mln di euro, con una variazione di +104,4%.
A Vercelli provincia sono stati erogati volumi per 25,5 mln di euro, la variazione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è risultata essere pari a +44,0%. Il semestre, invece, ha visto 51,8 mln di euro (+32,1%).
IMPORTO MEDIO DI MUTUO – PIEMONTE
Attraverso l’elaborazione dei dati provenienti dalle agenzie di mediazione creditizia Kìron ed Epicas, gli esperti di Kìron Partner SpA hanno analizzato la tendenza rispetto all’importo medio di mutuo erogato. Nel secondo trimestre 2021 in Piemonte si è registrato un importo medio di mutuo pari a 109.084 euro, in aumento rispetto a quanto rilevato durante lo stesso trimestre dell’anno precedente, quando il ticket medio ammontava a 108.000 euro. Mediamente colui che sottoscrive un mutuo nella regione viene finanziato circa il 6% in meno rispetto al mutuatario medio italiano.
CONCLUSIONI
Nonostante l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus che stiamo affrontando a livello mondiale, il mercato dei mutui alla famiglia in Italia si è fino ad oggi ben comportato. La Bce ha contribuito a tenere bassi i tassi di interesse agevolando di fatto l’accesso al credito delle famiglie a tassi molto competitivi, e si è posta a sostegno delle economie e della finanza dell’area Euro in difficoltà. Attualmente, visti i prezzi degli immobili ancora convenienti ed i tassi dei mutui ancora molto bassi, permangono interessanti opportunità per il mercato immobiliare, sia per chi vuole comprare a scopi abitativi, sia per chi vuole comprare a titolo di investimento.
Fonte: Kìron Partner SpA, Gruppo Tecnocasa
Fiori di zucca ripieni, una delicatezza al forno
In alternativa ai fiori fritti, vi propongo come antipasto sfizioso o secondo goloso, i fiori ripieni cotti in forno. Una prelibatezza dal gusto delicato da farcire secondo i vostri gusti, irresistibili, invitanti e leggeri.
Ingredienti
12 fiori di zucca freschissimi
200gr.di ricotta
100gr.di prosciutto cotto
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
12 filetti di acciuga (facoltativo)
Sale,pepe, burro q.b.
Lavare con delicatezza i fiori di zucca e togliere il pistillo interno. Tritare il prosciutto cotto. In una ciotola mescolare la ricotta con poco sale, pepe, un cucchiaio di parmigiano ed il prosciutto. Mescolare bene. Con l’aiuto di un cucchiaino a manico lungo farcire delicatamente i fiori, inserendo all’interno il filetto di acciuga. Disporre in una pirofila da forno imburrata, cospargere con il parmigiano rimasto e fiocchetti di burro. Infornare a 180 gradi per 15 minuti. Servire caldo.
Paperita Patty
Costanzo, carcere di Torino: “caos allarmante”
“Il Coordinamento Nazionale Amministratori Locali No Green Pass comunica agli organi di stampa che il 14 gennaio ha depositato presso la Stazione dei Carabinieri della città di Chieri, un atto al vaglio della magistratura affinché si proceda nella verifica della legittimità dei provvedimenti emanati dal Governo nei decreti legge che si sono susseguiti a partire dal DL n. 44 del 1/04/2021 arrivando ai decreti legge emanati nel corso delle festività (n. 221/2021 del 24 dicembre, n. 229/2021 del 30 dicembre e n. 1/2022 del 7 gennaio 2022).
Le 25 installazioni artistiche allestite per la XXIV edizione di Luci d’Artista, che si sarebbero dovute spegnere la notte del 9 gennaio, resteranno accese fino a domenica 27 febbraio 2022.
“Abbiamo deciso di prolungare l’accensione delle Luci d’Artista fino al 27 febbraio per offrire a un numero maggiore di persone l’opportunità di ammirare il nostro ‘museo di luce’ – sottolinea Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura della Città di Torino –. L’Amministrazione, inoltre, si sta impegnando per rendere permanenti un numero sempre maggiore di opere affinché Torino sia riconosciuta come ‘città delle luci’.
La mostra di opere d’arte contemporanea a cielo aperto propone uno speciale percorso che permette al pubblico di cogliere le diverse visioni poetiche espresse dai ‘lavori’ realizzati da artisti accomunati dall’attrazione per la luce.
L’iniziativa, promossa dalla Citta di Torino, è realizzata in cooperazione con la Fondazione Teatro Regio Torino, la sponsorizzazione tecnica di IREN S.p.A., il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT. Novità di quest’anno la partnership con Fondazione Torino Musei.
Nata nel 1998 come esposizione di installazioni d’arte contemporanea realizzate con la luce en plein air nello spazio urbano, dal 2018 Luci d’Artista si è arricchita di un percorso educativo-culturale che favorisce l’incontro tra il pubblico e le opere.
Le ‘Luci’ che continueranno a illuminare la città sono:
‘Cosmometrie’ di Mario Airò in piazza Carignano, schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana; ‘Vele di Natale’ di Vasco Are in piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6);’Ancora una volta’ realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti in via Monferrato (Circoscrizione 8); ‘Tappeto Volante’ di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città, centinaia di cavi d’acciaio paralleli reggono una ‘scacchiera’ di lanterne cubiche basata su colori primari, il bianco il rosso e il blu (gli stessi della bandiera francese).
‘Volo su…’ di Francesco Casorati, un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi nell’area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3); ‘Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime’ di Nicola De Maria, lampioni tramutati in fiori luminosi in piazza Carlina; ‘Giardino Barocco Verticale’ di Richi Ferrero, leggere emissioni luminose che restituiscono alla memoria il segno caratteristico delle aree comuni di un giardino ormai scomparso in via Alfieri 6 – The Number 6 (antico Palazzo Valperga Galleani); ‘L’energia che unisce si espande nel blu’ di Marco Gastini, un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso che si incontrano sul soffitto nella Galleria Umberto I; ‘Planetario’ di Carmelo Giammello, globi illuminati di varie dimensioni collegati da sottili tubi al neon e circondati da un pulviscolo di piccole luci in via Roma; ‘Migrazione (Climate Change)’ di Piero Gilardi, 12 sagome di pellicani applicate a una rete sospesa verticalmente che si illuminano e si spengono gradualmente, seguendo un algoritmo di controllo nella Galleria San Federico; le panchine ‘Illuminated Benches’ di Jeppe Hein in piazza Risorgimento (Circoscrizione 4); ‘Piccoli Spiriti Blu’ di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini (Circoscrizione 8); ‘Cultura=Capitale’ di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto, un’equazione luminosa cultura=capitale che è un invito a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese; ‘Doppio passaggio (Torino)’ di Josep Kosuth sul ponte Vittorio Emanuele I, due brani tratti dai testi di Friedrich Nietzsche e Italo Calvino; ‘Luì e l’arte di andare nel bosco’ di Luigi Mainolfi, la narrazione di una fiaba che si estende come una sequenza di frasi luminose in via Lagrange; ‘Il volo dei numeri’ di Mario Merz sulla cupola Mole Antonelliana, segnale luminoso dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti; ‘Concerto di Parole’ di Mario Molinari in piazza Polonia (Circoscrizione 8) opera in via di allestimento; ‘Vento Solare’ di Luigi Nervo in piazzetta Mollino, una grande sagoma luminosa legata alla cosmologia fantastica; ‘L’amore non fa rumore’ di Luca Pannoli in piazza Eugenio Montale (Circoscrizione 5); ‘Palomar’ di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nella profilo di un acrobata in equilibrio su un cerchio; ‘Amare le differenze’ di Michelangelo Pistoletto in piazza della Repubblica – facciate mercato coperto Antica Tettoria dell’Orologio (Circoscrizione 7); ‘My noon’ del tedesco Tobias Rehberger, un grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario, posizionato nel cortile dell’Istituto Comprensivo King-Mila, in via Germonio 12 (Circoscrizione 3); ‘Ice Cream Light’ della berlinese di adozione Vanessa Safavi in piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2); ‘Noi’ di Luigi Stoisa, figure rosse che si intrecciano in via Garibaldi; ‘Luce Fontana Ruota’ di Gilberto Zorio, una stella rotante che evoca un mulino collocata nel laghetto di Italia ’61 in corso Unità d’Italia (Circoscrizione 8).
ELENCO OPERE
- Cosmometrie – Mario AIRÒ – piazza Carignano
- Vele di Natale – Vasco ARE – piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6)
- Ancora una volta – Valerio BERRUTI – via Monferrato (Circoscrizione 8)
- Tappeto Volante – Daniel BUREN – piazza Palazzo di Città
- Volo su… – Francesco CASORATI – area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3)
- Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime – Nicola DE MARIA – piazza Carlina – Opera permanente in via sperimentale
- Il Giardino Barocco Verticale – Richi FERRERO – via Alfieri 6 – The Number 6 (antico Palazzo Valperga Galleani) Opera privata permanente
- L’energia che unisce si espande nel blu – Marco GASTINI – Galleria Umberto I – Opera permanente
- Planetario – Carmelo GIAMMELLO – via Roma
- Migrazione (Climate Change) – Piero GILARDI – Galleria San Federico
- Illuminated Benches – Jeppe HEIN – piazza Risorgimento – Opera permanente in via sperimentale (Circoscrizione 4)
- Piccoli spiriti blu – Rebecca HORN – Monte dei Cappuccini – Opera permanente (Circoscrizione 8)
- Cultura=Capitale – Alfredo JAAR – piazza Carlo Alberto – Opera permanente
- Doppio passaggio (Torino) – Joseph KOSUTH – ponte Vittorio Emanuele I – Opera permanente
- Luì e l’arte di andare nel bosco – Luigi MAINOLFI – via Lagrange
- Il volo dei numeri – Mario MERZ – Mole Antonelliana – Opera permanente
- Concerto di Parole – Mario MOLINARI – opera permanente in via di allestimento – in prossimità dell’Ospedale Regina Margherita – piazza Polonia, all’altezza dell’uscita del sottopasso di corso Spezia (Circoscrizione 8)
- Vento Solare – Luigi NERVO – piazzetta Mollino
- L’amore non fa rumore – Luca PANNOLI – piazza Eugenio Montale (Circoscrizione 5)
- Palomar – Giulio PAOLINI – via Po
- Amare le differenze – Michelangelo PISTOLETTO – piazza della Repubblica – Opera permanente (Circoscrizione 7)
- My noon – Tobias REHBERGER – Borgata Lesna – cortile dell’Istituto Comprensivo King-Mila, via Germonio 12 (Circoscrizione 3)
- Ice Cream Light – Vanessa SAFAVI – piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2)
- Noi – Luigi STOISA – via Garibaldi
- Luce Fontana Ruota – Gilberto ZORIO – Laghetto Italia ’61 – Opera permanente (Circoscrizione 8)
Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. (Cesare Pavese)
NON SOLO SOLDI PER I GRANDI MA ANCHE PER I PICCOLI COMUNI, LA CITTA’ METROPOLITANA COINVOLGA I PICCOLI NELLA PIANIFICAZIONE DEI FONDI PER IL PNRR
Dai giornali ho appreso la discussione sulla ripartizione dei fondi P.N.R.R. in capo alla Città Metropolitana di Torino.
Oggetto di tale discussione sembrerebbe essere la parte di fondi messa a disposizione per i comuni di grandi dimensioni. Dovrebbe trattarsi solo della parte di quanto verrà trasferito in seguito ai Comuni della ex Provincia di Torino , in questo caso i fondi riservati ai Comuni “grandi”, limite minimo dai 15.000 abitanti, mentre la tranche più corposa sarà attribuita a tutti i Comuni “piccoli” (inferiore ai 15mila).
La suddivisione di questi fondi sarebbe, comunque, avvenuta prima dell’insediamento del nuovo Consiglio della Città Metropolitana (insediatosi nella giornata del 12/01/2022). Detto questo, vista la nomina e la distribuzione delle deleghe, confido nella capacità amministrativa dei neo eletti, in maggioranza Sindaci che conoscono e vivono tutti i giorni le criticità dei paesi (sono rappresentanti di aree e Comuni che sconfinano da quelli di montagna a quelli di pianura, passando perquelli collinari). Mi auguro che riescano a lenire la spaccatura provocata dal nuovo ente metropolitano nato da una legge che, nell’attesa che qualcuno la riformi dopo la sentenza di anticostituzionalità pronunciata dalla Corte Costituzionale, ha provocato un evidente e innegabile Torino dipendenza.
Quando si intraprende un nuovo percorso, è d’obbligo l’ottimismo, ed è con questo spirito positivo che attendiamo riscontri e tutele nei confronti del cuore pulsante della Città Metropolitana: i Piccoli Comuni.
Ci aspettiamo, in conclusione, che il nuovo Sindaco Metropolitano e il nuovo Consiglio coinvolgano i piccoli comuni nella pianificazione territoriale e ci tengano informati dei fondi che dovrebbero arrivare in modo da predisporre per tempo i progetti per gli investimenti attesi dai territori.
Noi di Anpci come sempre rimaniamo aperti al confronto, ed al dialogo costruttivo, per il bene del nostro territorio e dei nostri abitanti.
Franco Cominetto Presidente Anpci
Città Metropolitana di Torino
35 giorni di prognosi al poliziotto che procede all’identificazione di un extracomunitario autore di furto in supermercato.
Non c’è molto da spiegare in verità, il responsabile di un furto, sorpreso in flagranza dalla vigilanza, semplicemente si rifiutava di fornire le proprie generalità e di lasciarsi trasportare da una volante dell’U.P.G.S.P. negli uffici di polizia per procedere agli atti relativi alla denuncia.
Questo rifiuto e questa ostinazione si manifestava in modo violento nei confronti dei poliziotti procurando la frattura di un dito ad un agente di polizia che veniva giudicata guaribile in 35 giorni.
Non esattamente una contusione, ma una vera e propria frattura grave, dolorosa e che ben rappresenta la difficoltà degli operatori di polizia che tutti i giorni subiscono ferimenti e lesioni da parte di soggetti che ben lungi dal volersi integrare e forse non intendo nemmeno farlo.
Come abbiamo già detto in altre occasioni, “qualcosa non funziona” se per identificare un soggetto autore di furto si debba finire in ospedale…
Vedremo cosa la legge prevedrà come punizione per queste lesioni. Nel frattempo il poliziotto non potrà lavorare per ben oltre 35 giorni per cui si ridurrà il suo già non entusiasmante stipendio e non avrà nessun rimborso trattandosi di un soggetto nullatenente.
Il Segretario del SIULP di Torino
Eugenio Bravo.