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Faida tra rom: infermieri e medico aggrediti al Maria Vittoria

Un nuovo episodio violento di faida interna a un gruppo Rom ha  coinvolto un ospedale torinese, il Maria Vittoria, seminando disordine e paura tra medici e infermieri. Sono stati costretti a rifugiarsi fino all’arrivo delle volanti della polizia che hanno riportato la calma.

Nella notte tra l’1 e il 2 luglio un diciassettenne, vittima di un pestaggio, è stato portato in ospedale dal padre, accompagnato da numerosi familiari che pretendevano cure immediate. Pochi minuti dopo, il padre del ragazzo, uscendo dall’ospedale, è stato investito da un furgone nel controviale che conduce al pronto soccorso, come documentato da video poi diventati virali.

La situazione è rapidamente degenerata: i familiari sono tornati in ospedale richiedendo con urgenza il ricovero per l’uomo e minacciando i sanitari. Durante la colluttazione, sei operatori sanitari sono stati aggrediti fisicamente dal gruppo.

La situazione è ormai insostenibile per il personale sanitario, che si ritrova a fronteggiare episodi di violenza sempre più frequenti. A seguito di un sopralluogo del direttore generale, l’Asl Città di Torino ha deciso di installare nuove telecamere di sorveglianza e di adottare un protocollo di sicurezza rafforzato, in collaborazione con la Prefettura, per tutelare operatori e pazienti.

Esplosione di via Nizza dolosa: arrestato un uomo, trovate tracce di un innesco

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Voleva punire la ex, che al momento dello scoppio era in vacanza. È ora piantonato in ospedale dove è ricoverato per le ustioni dovute all’esplosione. 

La squadra mobile della polizia di Torino ha arrestato un uomo, da quanto si apprende si tratta di una guardia giurata quarantenne,  gravemente indiziato di omicidio volontario e crollo doloso per l’esplosione di via Nizza Torino avvenuta nei giorni scorsi. Sarebbe stato incastrato dalle telecamere di sorveglianza e da alcune testimonianze.

Gli inquirenti sospettavano essere di natura dolosa la causa dell’esplosione che, nella notte tra domenica 29 e lunedì 30 giugno, ha devastato diversi appartamenti di un edificio in via Nizza 389 a Torino. Nell’esplosione ha perso la vita Jacopo Peretti, 33 anni: il suo corpo è stato rinvenuto carbonizzato sotto le macerie del suo appartamento al quinto piano, dove viveva da quattro anni, dopo ore di ricerche. Cinque le persone rimaste ferite, tra cui due minorenni.

Secondo quanto riportato da Repubblica, i vigili del fuoco, durante le verifiche, avrebbero individuato tracce di un possibile innesco, un elemento che metterebbe in discussione l’ipotesi iniziale di una fuga di gas. Di conseguenza, le indagini sono passate alla Squadra mobile e la procura, il giorno successivo, ha aperto un fascicolo – al momento senza indagati – ipotizzando i reati di disastro, lesioni e omicidio colposo. Alla luce dei nuovi elementi, le contestazioni subiranno modifiche.

IL COMUNICATO DELLA SQUADRA MOBILE

In data odierna, la Polizia di Stato, costantemente coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri,  ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Torino nei confronti di un uomo gravemente indiziato  per i gravissimi fatti verificatesi la notte del 30 giungo scorso in Via Nizza 389 qui a Torino.

Lo scorso 30 giugno,  infatti, un incendio divampato all’interno del condominio di via Nizza nr. 389 ha provocato una violenta esplosione con la distruzione di 3 appartamenti, il crollo di una parte della palazzina, la morte di un giovane e il ferimento di alcuni occupanti dell’immobile, tra cui alcuni  bambini. Solo dopo ore, i Vigili del Fuoco sono riusciti a domare le fiamme e a ricostruire, attraverso appositi sopralluoghi, che lo scoppio si era verificato tra il quarto e il quinto piano dello stabile coinvolgendo alcune unità immobiliari. Il crollo delle mura ha provocato gravi lesioni a diversi condomini. Nel frattempo, una fiammata di notevoli proporzioni ha causato la morte di un ragazzo il cui cadavere è stato poi rinvenuto tra le macerie.

Nonostante, nell’immediatezza, sembrava potesse ipotizzarsi la natura colposa dell’evento, i preliminari approfondimenti investigativi, sia svolti direttamente dalla Procura della Repubblica di Torino sia delegati al Commissariato “Barriera – Nizza” e alla Squadra Mobile della Questura, hanno evidenziato elementi tali da far propendere per una matrice dolosa del disastro,  anche in ragione di alcune dichiarazioni rese nei giorni immediatamente successivi ai fatti dai colleghi di lavoro del responsabile, successivamente confermati dai familiari,  che hanno fornito riscontro a  quanto andava già emergendo nel corso delle indagini.

Prendendo le mosse dalle attività tecniche eseguite dai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale, il punto d’innesco dell’incendio è stato localizzato in uno specifico appartamento al 5^ piano. Gli inquirenti della Polizia di Stato hanno sviluppato questa traccia investigativa concentrandosi sugli occupanti dell’abitazione e iniziando a circoscrivere il contesto nel quale è maturato l’evento. In particolare, attraverso una minuziosa analisi dei video delle telecamere presenti nei pressi del condominio e grazie anche, come detto,  alla collaborazione di alcuni testimoni , tra cui alcune persone vicine allo stesso autore dei fatti, è stato identificato il presunto responsabile del gesto e conseguentemente l’autore dell’omicidio del giovane e della esplosione  della palazzina.

Le risultanze d’indagine così raccolte hanno portato la Procura della Repubblica di Torino a inoltrare una richiesta di misura cautelare all’Ufficio GIP del Tribunale che, riconoscendo gravi indizi di colpevolezza in ordine ai fatti omicidiari,  ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’indagato. La Squadra Mobile e il Commissariato “Barriera – Nizza” hanno eseguito il provvedimento restrittivo nel pomeriggio di oggi.

Sono in corso approfondimenti in ordine  alla ricostruzione della dinamica dei fatti ed in ordine al movente,  che, allo stato, appare essere di natura personale e che, comunque,  sembra escludere qualsiasi coinvolgimento del povero giovane rimasto ucciso,   che, allo stato,  può  ritenersi non fosse in alcun modo  destinatario dell’azione delittuosa.

“Collisioni” inizia col botto

 Una inaugurazione col botto quella di ieri sera a Collisioni festival in una Piazza Medford gremita insieme alle lunghe code, di quasi due chilometri, che hanno riempito la Città di Alba e l’hanno trasformata nel cuore pulsante della scena musicale italiana con il concerto di Gigi D’Agostino preceduto da Roberto Molinaro, producer italiano attivo dagli anni ‘90, noto per il suo stile techno ed eurodance, che ha collaborato con gli Eiffel 65 e Gabry Ponte.

Gigi D’Agostino è stata affidata la grande apertura della 17a edizione del festival, protagonista di un lungo show durato oltre 3 ore, in una grande festa dell’estate piemontese strabordante di pubblico di ogni età: da “Lento Violento” ai suoi tanti grandi successi, Gigi D’Agostino ha fatto ballare l’intera Piazza Medford al ritmo della sua musica.

 

Prossimo appuntamento atteso con la data internazionale di martedì 8 luglio, aperta da Les Votives, band milanese dal sound “chic rock” ispirata agli anni ‘60/’70, con un tocco contemporaneo, che ha conquistato il secondo posto a X Factor nel 2024, per continuare con l’attesissimo live dei Thirty Seconds to Mars, la band di fama mondiale e multi-platino composta dai fratelli Jared e Shannon Leto.

Il concerto ad Alba sarà una grandissima occasione da non perdere, per ascoltare le loro canzoni più iconiche, oltre ai nuovi brani pubblicati nell’ultimo disco It’s The End Of The World But It’s A Beautiful Day” uscito il 15 settembre 2023 da Virgin Records.

 

Si prosegue con la line up di Collisioni sabato 12 luglio con Shablo + Joshua + Mimì + Tormento. Proseguirà la serata Sayf, giovane rapper italo-tunisino di Genova che mescola con stile proprio e grande originalità lo street rap e il cantautorato in un mix unico, capace di renderlo oggi una delle voci più promettenti della scena rap italiana.

 

Ad accendere la notte di Collisioni sarà poi Irama, artista amato da un pubblico trasversale, capace di emozionare giovani e non, che incanterà Alba con un live memorabile e con tutte le sue hit che, ad oggi, gli hanno fatto collezionare 53 dischi di Platino e 4 oro e oltre 2,5 miliardi di streaming, consacrandolo come uno degli artisti di maggior successo nell’attuale panorama musicale italiano. Il suo sarà uno show coinvolgente che trasformerà il palco di Collisioni in un luogo di condivisione e intensa emozione per tutti i fan.

 

Non mancherà anche quest’anno l’appuntamento con la ‘Giornata Giovani’ di Collisioni, che negli ultimi anni ha caratterizzato il programma del festival, capace di renderlo una manifestazione in grado di sintonizzarsi con il pubblico dei giovani e dei giovanissimi, mettendosi in ascolto dei nuovi linguaggi, abbattendo le barriere intergenerazionali. Quattro gli artisti protagonisti della Giornata Giovani in collaborazione con Banca D’Alba che, domenica 13 luglio, infiammerà il pubblico con una line-up d’eccezione e con una maratona di oltre 5 ore di musica no-stop: il primo a calcare il palco del Festival sarà Promessa, il giovane rapper milanese la cui particolarità è saper rappare molto bene, senza doversi per forza piegare alle mode musicali del momento con una tendenza old school in chiave innovativa. Il suo EP ‘Vite Sgrammate’, ha totalizzato più di 1 milione di streams in meno di un mese dalla sua uscita.

 

A seguire sul palco salirà Nabi, artista classe 2004, madrelingua francese, originario della Guinea Conackry. Prima di trasferirsi stabilmente a Milano, ha vissuto a Parigi, città che gli ha trasmesso numerose influenze. I singoli “Felicità” in collaborazione con Néza, “Guérrila” e “Plaquette” gli hanno permesso di posizionarsi tra i volti emergenti più interessanti del panorama.

 

La Giornata Giovani proseguirà poi con il live dell’attesissimo Kid Yugi, artista di riferimento dei giovanissimi che fonde musica rap e urban a citazioni letterarie e di spessore, creando un mix unico e innovativo. Il suo album del 2024 ‘I nomi del Diavolo’ è stato il disco più ascoltato al mondo nei primi tre giorni dall’uscita su Spotify (Top Albums Debut Global Chart) oltre a essere stato certificato 4 Platino e aver superato le 200.000 copie.

 

Infine sarà Sfera Ebbasta, il Trap King con 230 Dischi di Platino e 32 d’oro, oltre a una solida fanbase multigenerazionale che sfiora i 5 milioni di follower su Instagram, a chiudere con un grande live la diciassettesima edizione di Collisioni. Indiscusso recordman di vendite e di sold out, torna sul palco di Collisioni per portare ad Alba la sua storia in musica, dalle origini alla fama globale passando per il ritorno al blocco con l’ultimo album ‘X2VR’, già quintuplo Disco di Platino.

 

COLLISIONI INCONTRA LoST-EU

Prosegue anche quest’anno la collaborazione col progetto LoST-EU, dedicato alla promozione in Italia e in Europa delle eccellenze casearie italiane. Nell’area hospitality di Collisioni saranno raccontate agli ospiti della manifestazione le storie e le qualità uniche del suo paniere di formaggi DOP: il Murazzano, il Roccaverano, l’Ossolano dal Piemonte, il Puzzone di Moena dal Trentino, lo Strachitunt della Lombardia, la Vastedda della Valle del Belice e il Pecorino Siciliano dalla Sicilia, e in ultimo ma non certo per importanza il Provolone del Monaco dalla Campania. Una nuova grande occasione per sensibilizzare anche il grande pubblico, specie quello dei giovani, al tema della sostenibilità, al rispetto per le tradizioni e per l’ambiente, temi chiave del progetto LoST-EU, che accomunano tutte le otto DOP di eccellenza del paniere. Il pubblico potrà così apprezzare la filosofia di LoST, che ha come scopo soprattutto quello di stimolare le persone a riflettere sugli attuali sistemi di distribuzione dei beni alimentari e conoscere le buone pratiche da adottare ogni giorno, in qualità di consumatori, scegliendo prodotti equi e sostenibili.

Gigi D’Agostino – PH Credit © Vincenzo Nicolello

Saldi estivi al via a Torino e in Piemonte

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Sabato 5 luglio iniziano ufficialmente i saldi estivi 2025, che dureranno otto settimane fino alla fine di agosto. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media 203 euro per l’acquisto di capi scontati con una media di 92 euro pro capite, per un valore complessivo nazionale di 3,3 miliardi di euro, di cui oltre 300 milioni solo in Piemonte. Le previsioni sono in linea con lo scorso anno. In particolare, per quest’estate è atteso un significativo contributo agli acquisti dagli oltre 19 milioni di turisti stranieri previsti in Italia.

A Torino e provincia l’attesa è alta da parte dei commercianti, che sono pronti ad accogliere i clienti, ma chiedono anche di ripensare i periodi di ribasso per renderli più attraenti. «Nelle ultime stagioni – sottolinea Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia –, i saldi sono stati inficiati da concorrenza sleale, svendite anticipate ed e-commerce senza regole. La soluzione sembra ancora lontana. Ma se vogliamo che i saldi tornino ad essere un momento di acquisto importante, serve un cambio di passo. Non possono più essere solo un periodo di ribassi, ma devono trasformarsi in un’occasione più ricca e coinvolgente. È tempo di ripensare i saldi come un’esperienza urbana integrata, capace di connettere lo shopping con l’arte, la cultura, gli eventi, la gastronomia e il turismo. Possono diventare un tassello dell’offerta turistica stagionale, contribuendo a rendere la città ancora più accogliente e interessante». La direzione da prendere potrebbe dunque essere quella dei “saldi esperienziali”, dove lo shopping è parte di un percorso urbano che unisce i negozi ai luoghi d’arte e di storia, agli eventi culturali e gastronomici.

Bardonecchia, richiesto lo stato di emergenza

A Bardonecchia si contano i primi danni, stimati in circa 3 milioni di euro, relativi agli interventi in somma urgenza per il consolidamento delle opere esistenti danneggiate, la pulizia del materiale litoide che ha invaso le sezioni idrauliche già esistenti e delle briglie presenti.

La Regione Piemonte ha formalizzato la richiesta dello stato di emergenza al Governo non solo per Bardonecchia, ma anche per i Comuni di Oulx e Novalesa (Torino) e Argentera (Cuneo), interessati da smottamenti e frane e da importanti piene dei corsi d’acqua.

La richiesta di stato di emergenza consentirà di attivare le risorse necessarie per gli interventi di messa in sicurezza e ripristino delle infrastrutture danneggiate.

Anche la rete dei sottoservizi ha subito danni rilevanti: tombini ostruiti, tubazioni collegate al sistema fognario e di approvvigionamento idrico sono stati compromessi dall’esondazione, causando interruzioni di servizio e ulteriori criticità alla popolazione.

“Ringraziamo il Capo Dipartimento Fabio Ciciliano, e tutta la sua struttura, per il sopralluogo di martedì. Segnale d’attenzione che ci consentirà di affrontare al meglio la fase della messa in sicurezza definitiva dei luoghi”, affermano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Difesa del suolo e alla Protezione civile Marco Gabusi.

Caldo: “Cassa integrazione agli stagionali per gli eventi climatici”

«Dopo i provvedimenti di tutela del lavoro agricolo nelle ore più calde bisogna estendere la Cassa integrazione per gli operai agricoli anche agli eventi climatici». Il presidente di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici commenta così il provvedimento che introducono, anche per le imprese agricole, l’obbligo di sospendere le lavorazioni all’aperto dalle 12:00 alle 16:00 nei giorni in cui le previsioni indicano un indice di rischio caldo “Alto”. La richiesta è per una tempestiva approvazione dell’emendamento relativo alla Cassa integrazione operai agricoli (Cisoa) che fino al 31 dicembre 2025 consentirà, in deroga al tetto annuale delle 90 giornate, di estendere l’ammortizzatore sociale in caso di eventi climatici estremi anche agli operai agricoli stagionali che rappresentano la maggioranza degli operai agricoli che operano in pieno campo.

Intanto mentre la Regione Piemonte ha emesso un’ordinanza sul lavoro agricolo è stato firmato a Roma il “Protocollo quadro per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legate alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro”, nel corso del tavolo convocato dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone, con la presenza del Capo Area Lavoro di Coldiretti nazionale, Romano Magrini dove viene promossa una diversa articolazione dell’orario di lavoro in caso di eventi estremi incentivando il lavoro serale e notturno.

«Si tratta di provvedimenti che aiutano le imprese agricole ad avere maggiore consapevolezza dei rischi del lavoro all’aperto o in serra svolto con temperature che ormai, nelle ore più calde, raggiungono i 40 gradi. Ma non vanno interpretati come un blocco totale delle attività. Da sempre, le famiglie degli agricoltori sanno come gestire il lavoro nelle diverse ore della giornata estiva. Di solito le aziende agricole utilizzano le ore più calde per lavorazioni sotto tettoia o in capannone, come la preparazione delle cassette, la pesatura, il confezionamento. Tutte attività che sono simili a quelle in fabbrica o in magazzini dove non esiste nessuna sospensione nelle ore più calde. Non si sta sotto il solleone ma non si buttano via le ore di lavoro».

Fanno eccezione quelle raccolte dove il prodotto deve essere raccolto completamente asciutto come nel caso dei cereali e del fieno: queste vengono eseguite nel pomeriggio quando l’umidità è evaporata. Ma oggi i trattori e le mietitrebbie sono comunque dotati di aria condizionata in cabina.

«La prima preoccupazione – ricorda il direttore di Coldiretti Torino, Carlo Loffreda – è sempre proteggere la propria famiglia e i propri lavoratori stagionali, molti dei quali lavorano da anni, in estate, insieme alle aziende dei coltivatori diretti. Anche per questo, insieme alle misure di tutela dai rischi del caldo eccessivo, Coldiretti chiede che siano introdotte le garanzie della Cassa integrazione in caso di eventi climatici estremi. Una misura di dignità ma anche una misura che darebbe certezze alle aziende continuità del personale».

Merlo: Il Centro non è una tenda nè un rifugio

“Quando il Centro viene pianificato a tavolino da chi ne è politicamente estraneo è di tutta
evidenza che lo si considera come un semplice ornamento che non deve disturbare chi guida la
macchina di una coalizione. È quello che capita a sinistra con il duo Bettini/Renzi che prevedono
per il Centro nella coalizione guidata da Schlein, Conte, Fratoianni/Bonelli e Landini un ruolo
politicamente gregario e del tutto irrilevante. Insomma, l’esatto contrario di quello che fecero nel
passato Franco Marini con il Ppi o Francesco Rutelli con la Margherita.
Il Centro, e la ‘politica di centro’, hanno un senso e una mission specifici solo se sono protagonisti
in una coalizione e non una semplice comparsa. Peraltro disegnata e progettata da chi
politicamente e culturalmente non ne fa parte.
Per queste ragioni chi costruisce tende, rifugi e accampamenti lavora per rafforzare la sinistra e
per annichilire definitivamente qualunque riferimento ad un Centro riformista e di governo”.
On. Giorgio Merlo

A Chieri arriva “BicCHIERI di Birra”, quinta edizione

In piazza Dante, protagoniste 35 grandi Birre. Padrino dell’evento Lorenzo Dabove e in chiusura, concerto di Jo Squillo

Dall’8 al 13 luglio

Chieri (Torino)

Torna a Chieri, da martedì 8 a domenica 13 luglio, e festeggiando i suoi primi cinque anni, “BicCHIERI di Birra”, la rassegna dedicata alla “birra di qualità”, solo ed esclusivamente “artigianale”, organizzata come sempre dalla “Pro-Loco”, con il sostegno e il patrocinio dell’“Amministrazione Municipale”. Solita, come l’anno scorso, la location di piazza Dante, pronta ad accogliere, tutte le sere dalle 18,30, i più incalliti ed esigenti “birrofili”, che avranno di che scegliere tra le oltre 35 diverse qualità di “birra artigianale”, spillate ma anche “raccontate” direttamente dai produttori coinvolti. E sì, anche “raccontate” in modo tale da “trasformare – precisa Antonella Giordano, assessore comunale alla ‘Promozione del Territorio’ – in espressione culturale un semplice gesto professionale. Lo scorso anno avevamo scommesso sul nuovo allestimento in piazza Dante, che effettivamente è stato molto apprezzato dal pubblico. Variegata anche l’offerta di spettacolo dal vivo che accompagnerà l’evento, curata come sempre con passione dalla ‘Pro-Loco di Chieri”.

Saranno cinque i birrifici coinvolti, tutti artigianali e quindi indipendenti e dediti alla produzione di birra non pastorizzata e non microfiltrata: “La Piazza” di Torino, “Filodilana” di Avigliana (Torino), “Sagrin” di Calamandrana (Asti) e, ospiti extra-regionali, “Clandestino” di Livorno e “61Cento” di Pesaro (PU). Padrino dell’evento e coordinatore dei birrifici sarà Lorenzo Dabove, in arte “Kuaska”, origini milanesi ma ligure d’adozione, unanimemente considerato il massimo esperto italiano di birra belga, degustatore, docente, giudice internazionale e scrittore di “birra”, oltre che “Life Member” e degustatore del “CAMRA – Campaign for Real Ale”, poeta d’avanguardia e perfino attore teatrale, sotto lo pseudonimo di Kuaska.

Particolarità di quest’anno, il coinvolgimento degli stessi locali di Chieri, con “BicCHIERI – OF”: i birrifici presenti in piazza forniranno le loro birre ai locali della città, che proporranno eventi, aperitivi e degustazioni a tema.

E poi, largo ai “cibi di strada”, con la partecipazione di attività chieresi e dintorni. L’offerta sarà ricchissima. Dalla “focaccia chierese” al “Rustycone con i coni di carne sfilacciata”, fino al “Pistacchito con cannoli e arancini siciliani” e all’“Hamburgher di Fassona piemontese”, per finire con gelati e dolci leccornie d’ogni genere per tutti i palati, dai più piccoli agli adulti.

Altrettanto ricca sarà l’agenda di “Musica e Spettacoli”, tutte le sere ad ingresso libero.

Fra gli eventi da non perdere: mercoledì 9 luglio(ore 21,30) l’esibizione di Angelica Flutur, cantante romena dalla voce calda ed intensa, accompagnata dal Guppo Folcloristico “Carpatica” di Torino, a cura dell’Associazione Culturale e Sociale italo-romena “Ovidio Onlus”.

E per finire alla grande e “in bellezza”: domenica 13 luglio (ore 21,30) sarà Jo Squillo a riportarci indietro nel tempo con brani come “Siamo Donne” sino alle hit più recenti come “Non sei sola. Bambole di Pezza feat”. Accompagna Piero Vallero con il suo virtuoso sax. A seguire, il Dj Franco Frassi alla consolle chiuderà la kermessee ci darà l’arrivederci al prossimo anno.

Per info sul programma: tel. 333/2651149 o Pagine “Facebook” ed “Instagram” “BicCHIERI di Birra”.

g.m.

Nelle foto: Immagine passata edizione; Angelica Flutur e Jo Squillo

Rifugi climatici nelle sedi di Fondazione Torino Musei

Alla luce dell’intensificarsi dell’emergenza caldo che sta interessando Torino e della crescente esigenza di offrire spazi sicuri, refrigerati e accoglienti alle fasce più fragili della popolazione, in accordo con la Città di Torino dal 5 al 13 luglio Fondazione Torino Musei ha attivato una promozione speciale alla GAM, al MAO e Palazzo Madama con politiche di accesso agevolate:

  • Over 65: ingresso gratuito alle collezioni permanenti e biglietto ridotto per le mostre temporanee;
  • Bambini fino a 12 anni: ingresso gratuito sia alle collezioni permanenti sia alle mostre temporanee.

In un momento come questo, i musei confermano la loro funzione di presidio urbano e culturale, offrendo non solo refrigerio ma anche stimoli e cura.