ilTorinese

Follie per Gaza: sciopero da soviet e gli ebrei cancellati da Facebook

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

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Pensavo che Giuseppe
G i u l i e t t i   fosse scomparso almeno dalle cronache, dopo aver girovagato per decine d’anni in Tv e in Parlamento. Era un personaggio un po’ patetico sopravvissuto a sè stesso; adesso coglie la  tragedia di Gaza per riemergere dal fiume dantesco dell’oblio, proponendo l’unica cosa in cui è stato eccellente: uno sciopero di protesta. Il buon uomo ha sempre solo promosso e fatto scioperi e bisogna capirlo. Ma l’aspetto  politicamente indecente è che  G i u l i e t t i  richieda una giustificazione  a chi decidesse di non aderire  allo sciopero. E questo appare come una gravissima  minaccia alla libertà che neppure i sindacalisti della Fiat che picchettavano davanti agli ingressi per impedire agli operai di entrare in fabbrica, facevano.  Forse solo  i camalli di Genova si comportavano come  G i u l i e t t i.  Il chiedere una giustificazione  è  un atto di autoritarismo assoluto, da soviet rivoluzionario: un’anticamera alla fucilazione mediatica alla schiena. C’è anche un oscuro professorino o insigne  professorone  dell’Università di Palermo che invita a togliere l’amicizia su Facebook agli ebrei. Qui siamo ad un qualcosa che evoca le leggi razziali del ‘38. Verrebbe voglia di dire, parafrasando Kennedy davanti al Muro di Berlino, che anch’io sono ebreo. Il Rettore dell’ Università di Palermo ha subito smentito il prof. apparso con il suo nome e la sua fotografia non tanto  per il suo insegnamento o i libri eventualmente scritti, ma per un post su Facebook. Povera Italia! Con Prezzolini verrebbe voglia di dire porca Italia, ma io non sono un anti-italiano e quindi non userò mai quella espressione, anche se  i segni della depressione sono evidenti. Spero che non siano inguaribili.

Al via la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, con tante novità

Mancano pochi giorni e poi prenderà il via la Fiera del Peperone di Carmagnola, l’evento che ormai da 76 anni rende omaggio al prodotto che ha reso la città di Carmagnola famosa in tutto il mondo.
La serata inaugurale sarà venerdì 29 agosto, con conclusione domenica 7 settembre, e vedrà come ospite d’eccezione sul palco, insieme alle autorità cittadine, lo chef Daniele Persegani, volto noto di format televisivi culinari quali la ‘Prova del Cuoco’, ‘E’ sempre Mezzogiorno’ in onda su Rai 1. Sul palco, che verrà allestito in piazza Sant’Agostino ogni sera si terranno eventi preserali e serali.
Verrà consegnato il Premio Peperone d’oro ad Arturo Villone, considerato un innovatore mediatico che ha modernizzato i generi radiofonici, diretto programmi con grandi nomi della pubblicità e dello spettacolo e curato format di successo su Rai e Mediaset.
Il Premio Bontà,  che ogni anno vuole ringraziare con questo riconoscimento una realtà del comparto sociale, solidale, sanitario e del volontariato,  sarà conferito al Reparto di Oncologia dell’Ospedale San Lorenzo, in segno di gratitudine per il lavoro che viene svolto a favore di pazienti e comunità. A ritirare il premio sarà il Direttore generale dell’ASL  TO5 dottor Osella.

Questa sarà la seconda edizione curata da SGP Grandi Eventi che lo scorso anno si è  aggiudicata l’organizzazione triennale. Il format risulta arricchito di molte novità, sia dal punto di vista commerciale,  sia per il programma di eventi divulgativi, musicali e di intrattenimento.  Ogni serata avrà come conclusione uno spettacolo o un concerto musicale gratuiti per il pubblico di piazza Sant’Agostino, che potrà assistere a showcooking, degustazioni, presentazioni letterarie e incontri a tema con ospiti importanti del mondo del food e dell’alta cucina.
Al BTM Palapeperone si potrà assistere al format “Confessioni laiche”, condotto dal giornalista, scrittore e critico gastronomico Paolo Massobrio, che incontrerà due imprenditori del settore enogastronomico, per raccontare al pubblico presente le loro esperienze e i loro progetti: sono Sergio Miravalle, fondatore del Bagna Caoda Day e Ambrogio Invernizzi di Inalpi, presenti ognuno in una serata per raccontarsi  e rispondere alle domande e curiosità dell’intervistatore Massobrio, ma anche del pubblico.

Molto attesi anche i due incontri tenuti dal noto volto televisivo e critico Edoardo Raspelli, che ospiterà due chef del territorio invitati a presentare un loro piatto incentrato sull’utilizzo di un alimento cardine della fiera, il Peperone di Carmagnola. Questi showcooking saranno inoltre un’occasione per vedere all’opera due grandi chef e gustare le loro creazioni.
Durante i fine settimana, vie e piazze del Centro di Carmagnola saranno animate da performance artistiche, spettacoli itineranti, installazioni pop, come la maxi scritta ‘Carmagnola’ alta due metri e realizzata utilizzando esclusivamente peperoni, e il peperone sonoro, una creazione originalissima che, tramite sensori e microfoni, permetterà ai peperoni di suonare come fossero un vero e proprio pianoforte.
Presso il Foro Boario di piazza Italia immancabile la rassegna Foro Festival,  che ospiterà grandi artisti del panorama della cultura e della musica nazionale.
Il 29 agosto di scena i Bnkr44, band protagonista di Sanremo Giovani 2023, sabato 30 agosto approderà Michele Bravi, vincitore della settima edizione di  Factor Italia e con alle spalle diverse partecipazioni al festival di Sanremo. Mercoledì 3 settembre salirà sul palco un artista inconfondibile come Morgan, iconico e fuori dagli schemi.
Tra gli appuntamenti culturali e di approfondimento si segnala quello con lo psichiatra, saggista e divulgatore Paolo Crepet  che, martedì 2 settembre, porterà in scena uno spettacolo dal titolo “Il reato di pensare”, che affronta il tema della libertà di pensiero in un’epoca come quella contemporanea dominata da nuovi dogmi e algoritmi.
Sabato 6 settembre sarà la volta dell’esibizione di Antonio Ornano, uno dei comici più apprezzati del panorama italiano.

Per tutte le ulteriori informazioni e per l’acquisto dei biglietti del Foro Festival si può consultare il sito www.fieradelpeperone.it

Mara Martellotta

“Terrazza Monferrato”, seconda tappa

Secondo imperdibile appuntamento a Moasca, con “ART SITE FEST”, che porta fra le colline del Monferrato astigiano l’arte della giapponese Fukushi Ito

Sabato 30 agosto, dalle 17 alle 22

Moasca (Asti)

Dopo il successo della tre giorni di inizio luglio (prima tappa di “Terrazza Monferrato”), nel borgo astigiano di Moasca, incastonato fra le lievi colline del Monferrato “Patrimonio Unesco”, fervono ormai gli ultimi preparativi per salutare l’estate con un nuovo appuntamento del Progetto “Phanes Ets”, in collaborazione con il Comune di Moasca e che vedrà la nuova seconda “ospitata” di “ART SITE FEST” portare nei luoghi iconici del territorio una vera e propria festa per salutare in compagnia la stagione estiva.

Giunto alla sua undicesima edizione  e nato dalla brillante idea del critico d’arte (in passato anche Funzionario del “Ministero della Cultura”) Domenico Maria Papa, il Festival vanta la presenza nel tempo in prestigiose sedi del territorio, che vanno dai torinesi “Palazzo Madama”, “Chiablese” e “Museo Egizio”, alla “Reggia di Venaria” e alla “Palazzina di Caccia” di Stupinigi”, fino agli storici Castelli di Racconigi, Masino, Gamba e a dimore storiche, quali “Casa Martini” e “Casa Cavour” a Santena.

“Continuiamo a far dialogare – spiega oggi il curatore Domenico Maria Papa – l’arte con la natura e la storia. Il tema di questo secondo momento nella sognante cornice del Castello di Moasca è la ‘parola’. Quella scritta, sussurrata o declamata. Perché con le parole si costruiscono immagini e racconti”. Momenti chiave dell’evento saranno dunque, in quest’ottica, una mostra dedicata all’artista giapponese Fukushi Ito (Nagoya, 1952), oggi residente a Milano – la cui proposta artistica vuole essere una “riflessione sulla scrittura, sulle lingue dimenticate, nonché sulle parole nella letteratura” – e un reading dell’attore e regista chivassese Ivan Fabio Perna“L’oste di Babele” (testo di Klaus Linden e adattamento di Domenico Maria Papa) teso ad accompagnarci “alla scoperta del potere evocativo delle storie”. E proprio con l’esibizione di Perna (che con sagace ironia affronta il tema della condivisione di storie e tradizioni nel racconto di un oste al tempo della costruzione della “Torre di Babele”, sinonimo dell’incomunicabilità e castigo divino per la superbia dell’uomo) si apre alle 17,30 la giornata del Festival all’interno della Chiesa di “San Rocco”, autentico gioiello dai tipici caratteri settecenteschi, di recente restaurato grazie all’intervento del Comune di Moasca.

A seguire, troviamo in agenda uno sfizioso “aperitivo musicale” condotto dal giovane chitarrista classico torinese Giulio Paternoster, con una scaletta musicale che parte dal repertorio per “chitarra romantico-impressionista”, in particolare spagnolo, per approdare al “contemporaneo” con interpretazioni originali di composizioni vicine a Roland Dyens e Dušan Bogdanović. Il percorso scelto da Paternoster mette in mostra le qualità evocative del linguaggio chitarristico, che sconfina fino al jazz e alla musica latino-americana “con un approccio intimista, attento a valorizzare il carattere introspettivo del suono”. Per partecipare all’“aperitivo musicale”, è gradita la prenotazione al 379/1418431.

E, infine, in gradevole chiusura della giornata, l’inaugurazione, alle 21, nella Sala espositiva “Davide Lajolo” (sita nella Torre del Castello) della Mostra “Lingue perdute” dell’artista nipponica Fukushi Ito, insignita nel 2014 dal governo giapponese della “medaglia con nastro blu”, fra le maggiori onorificenze concesse dall’imperatore a quanti si siano distinti per concreti meriti sociali. “Per me – scrive la stessa Fukushi Ito – l’indagine artistica e la sperimentazione dei materiali rappresenta una ricerca umana, antropologica e spirituale capace di spiegare la nostra esistenza nel mondo, così come i modi in cui l’umanità si rappresenta e si modella. In particolare, per Moasca, propongo insieme ad alcune opere recenti, una ricerca inedita sul tema delle lingue dimenticate e sulle scritture mai completamente decifrate, che custodiscono storie mai narrate”. In mostra, a firma dell’artista, si trovano soprattutto “sculture luminose” dedicate a Yukio Mishima (Tokio, 1925 – 1970), scrittore fra i più significativi, ma anche figura politicamente fra le più controverse del XXI secolo (fondatore della “Tatenokai”, milizia civile nata con il dichiarato scopo di restaurare la “dignità” dell’antico Impero giapponese, dopo la ricostruzione post-bellica), che seppe coniugare la tradizione letteraria giapponese con la contemporaneità. E perfetta sintesi di materiali antichi e contemporanei, artisticamente miscelati in plastiche installazioni di grande e suggestiva armonia, sono anche le “sculture luminose” di Fukushi. Sculture poetiche, altamente evocative “in cui proprio l’utilizzo della luce si fa elemento unificante”. Il percorso espositivo è inoltre completato da immagini digitali (“computer drawings”) realizzate su tela.

Gli eventi di sabato 30 agosto sono tutti a ingresso gratuito. Si consiglia di prenotare scrivendo a: info@artsitefest.it

g.m.

Nelle foto: Il Castello di Moasca (credit Donatello Lorenzo); Fukushi Ito; parte allestimento

Nocciole, Cia Piemonte: “Situazione preoccupante”

«La situazione dei noccioleti piemontesi è drammatica. Le aziende agricole che da generazioni coltivano la nocciola nelle nostre colline stanno vivendo un’ennesima stagione segnata da perdite gravissime, con cali produttivi che in alcune zone superano il 70%. È necessario dichiarare lo stato di calamità naturale e, al contempo, avviare una riflessione più ampia sulla tenuta economica e sociale delle aree interne e rurali del Piemonte».

Lo dichiara Gabriele Carenini, presidente regionale di Cia Agricoltori italiani Piemonte, commentando i dati preoccupanti sulla campagna corilicola 2025.

Il clima anomalo – con ondate di calore e lunghi periodi di siccità già da inizio estate – unito agli attacchi parassitari, in particolare delle cimici, ha provocato la cascola anticipata dei frutti, compromettendo drasticamente la resa dei noccioleti. Una condizione che, oltre al Piemonte, colpisce anche altre regioni italiane a vocazione corilicola come Lazio e Campania.

«L’allarme lanciato da Fondazione Agrion – prosegue Carenini – deve tradursi in atti concreti. Oltre al riconoscimento della calamità naturale, chiediamo con forza un piano straordinario di sostegno economico alle imprese agricole danneggiate, il rafforzamento della ricerca sulle problematiche fitosanitarie e climatiche e un coordinamento interregionale per affrontare in maniera strutturale le criticità del comparto».

Ma per il presidente di Cia Piemonte la crisi della nocciola è solo il sintomo di una fragilità più ampia che riguarda l’intera agricoltura delle aree interne.

«La coltivazione della nocciola – sottolinea – è emblematica: non solo per il valore economico e di filiera, ma anche per il presidio del territorio, la tutela della biodiversità e la continuità occupazionale. Le aziende agricole sono l’ultimo baluardo contro lo spopolamento e il degrado di interi territori, non solo in montagna ma anche in collina e in pianura».

Secondo Carenini, è necessario rimettere al centro dell’agenda politica il ruolo strategico dell’agricoltura familiare e multifunzionale nelle zone svantaggiate, anche alla luce dei dati nazionali che confermano la centralità delle aree collinari e montane nella produzione agricola italiana.

Infine, un appello all’Unione Europea e alla riforma della Pac: «Non è più accettabile che il 23% dei fondi vada al 2% delle aziende, spesso grandi imprese con capitali importanti. Serve un tetto ai contributi e un sistema che tenga conto non solo della dimensione, ma anche della localizzazione geografica. Le aree interne devono diventare prioritarie e beneficiare di un pacchetto di misure dedicate, magari attingendo ai fondi di coesione».

«Non stiamo chiedendo assistenzialismo – conclude Carenini – ma equità. Senza il reddito degli agricoltori, il nostro territorio muore. La nocciola piemontese, simbolo del Made in Italy, deve continuare a crescere nelle mani di chi ogni giorno lavora la terra, e non essere vittima di squilibri e abbandono istituzionale».

Giovane torinese muore alla guida di un quad

Un govane di 20 anni  di Strambino, Manoel Elia Foggetti, è morto  all’ospedale Parini di Aosta dove era giunto in condizioni critiche dopo un incidente stradale. Era alla guida di un quad che si è scontrato con un’ auto. La dinamica dell’incidente è da chiarire.  Lo scontro è avvenuto  lungo la strada regionale 45 della Val d’Ayas, in frazione Cornu. Il conducente dell’auto, in buone condizioni fisiche ma sotto choc, è stato portato in ospedale. Sul posto l’elisoccorso e i carabinieri.

Cocconato, Borgo del gusto

Da venerdì 5 – domenica 7 sett 2025 con degustazioni, approfondimenti, ospiti

sabato 6 ore 16-24 domenica 7 ore 11-19

Banco d’assaggio nel centro storico

Le Masterclass, le isole del vino, “Camminare il borgo” per unire vino e cultura

 
Le prenotazioni on line, per l’edizione 2025 di

COCCO…WINE!

 
E’ la 24° edizione per Cocco…Wine a Cocconato d’Asti, uno degli appuntamenti enogastronomici più sfiziosi e frequentati in Piemonte.
L’associazione Go Wine promuove e organizza l’evento d’intesa con il Comune di Cocconato e con il Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato.
Cocconato si conferma Borgo del gusto, inserito da anni nell’Associazione dei “Borghi più belli d’Italia” e insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Il borgo conserva numerose testimonianze del suo passato, dalle origini romane fino ai Conti Radicati come centro fortificato autonomo .
Le bellezze di questo Comune saranno valorizzate in tre giorni di festa con degustazioni ed approfondimenti, ospiti e musica che invaderanno la via Roma ed alcune piazze del centro .
Vocazione turistica, le qualità viticole e le ambizioni enologiche della “Riviera del Monferrato” .
Nel programma 2025 :
Salotto del venerdì, come giornata di anteprima importante, per presentare le cantine di Cocconato e i loro vini alla stampa ed agli operatori professionali.
Cresce il numero degli espositori nel banco d’assaggio di sabato 6 e domenica 7 settembre. Ampliamento dell’orario per domenica 7 settembre dalle ore 11 alle ore 19.
I protagonisti del banco d’assaggio
Le cantine di Cocconato, un parterre di cantine ospiti, l’area di Albugnano, animeranno il percorso che da piazza Giordano attraverserà piazza Cavour fino la Via Roma .
Barbera d’Asti di Cocconato e del Monferrato, insieme agli altri vini in degustazione, accompagneranno formaggi, salumi e dolci di storica vocazione alla gastronomia di qualità della zona e la sua ricca tradizione della ristorazione.
Le “Isole del Vino
Saranno ben 4 nell’arco dell’evento e completeranno l’offerta della degustazione.
E’ una presenza record per questa edizione e determina un ulteriore crescita dell’evento e della sua offerta complessiva.
Da sempre è una caratteristica di Cocco…Wine: le Isole del vino nascono nel segno dell’apertura e del confronto, propongono temi enologici di interesse, stimolano l’interesse degli enoappassionati.
Nell’ edizione 2025 la regione ospite sarà la Sardegna con un notevole patrimonio di varietà autoctone e di Cantine .
L’isola del vino Piemonte omaggia l’Alta Langa, il metodo classico piemontese, dichiarata denominazione dell’anno dalla regione Piemonte allo scorso Vinitaly.
I vini eroici saranno il tema della terza isola e l’allestimento di questa speciale Enoteca si collocherà nella parte del Comune dei pressi della Locanda Martelletti. Vini eroici per raccontare viticoltura di montagna o praticata in condizioni orografica difficile e con forte pendenza.
Una selezione del Moscato Wine Festival sarà presente domenica 7 settembre come quarta isola del vino dell’evento , varietà ricca di storia e cultura , diffusa nel Piemonte sud e, con forme diverse, in tutte le regioni italiane.
Le Masterclass
Sono in programma nella giornata di domenica e si terranno presso il cortile di Casa Fasoglio, lungo il percorso della via del gusto in centro storico.
Due i temi: un approfondimento sul Barbera, in Italia e nel mondo. Il tema del confronto ispira questa iniziativa, partendo dal territorio di Cocconato e dalla sua storia legata alla coltivazione della Barbera per effettuare un virtuale percorso in alcune regioni d’Italia e alla ricerca di presenze di Barbera oltre confine.
La seconda masterclass si lega al rapporto fra Cocconato e il vicino territorio di Albugnano, che conferisce il nome ad un’importante denominazione, legata al vitigno nebbiolo.
Di “percorsi” fra Cocconato e Albugnano si converserà assaggiando vini dei due territori.
Camminare il borgo
E’ una delle novità di questa edizione. Un’iniziativa pensata per valorizzare e far conoscere Cocconato d’Asti attraverso una passeggiata guidata nel cuore del centro storico. Un percorso che permette di scoprire, passo dopo passo, il patrimonio architettonico, culturale e paesaggistico della parte alta di uno dei borghi più affascinanti del Piemonte.
Durante il percorso sarà possibile ammirare edifici storici, portici gotici, chiese e scorci panoramici, in un contesto urbano perfettamente conservato. La visita si svolge interamente nel centro pedonale e consente di approfondire la storia e l’identità del paese, con riferimenti alla sua vocazione agricola ed enogastronomica.
Camminare il Borgo si propone come un’esperienza accessibile a tutti, pensata per unire cultura, scoperta e valorizzazione del territorio.
Azioni di sostenibilità
Seguendo alcuni protocolli verso cui si sta attivando l’associazione Go Wine, l’evento sperimenterà alcune azioni di sostenibilità, per sviluppare una maggiore attenzione ai temi dell’ambiente e della gestione delle risorse. Le iniziative saranno condivise fra tutti gli attori dell’evento e coordinate da Go Wine insieme al Comune di Cocconato e al Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato.
 
Il programma generale di Cocco…Wine
 
Venerdì 5 settembre, giornata di anteprima (sale e ristorante Cannon d’Oro):
ore 18:30: Degustazione guidata di approfondimento dedicata alla Barbera d’Asti di Cocconato ed ai suoli di questa area del Monferratoriservata a stampa e operatori di settore.
ore 20:00: Il Salotto di CocconatoIl Salotto rappresenta un momento dedicato alla tavola con i sapori e i vini delle cantine di Cocconato.
Ogni cantina di Cocconato presenterà un vino del cuore in una speciale enoteca. I vini si potranno abbinare ai piatti proposti per l’occasione dallo storico ristorante Cannon d’Oro.
 
Sabato 6 settembre
Ore 16:00 apertura banchi d’assaggio
Ore 17:00 inaugurazione Cocco…Wine 2025 (Casa Fasoglio) 
Ore 17:30 Camminare il Borgo
Ore 21:00 Camminare il Borgo Dalle 18:00 alle 22:00 Isola del Vino “viticoltura eroica” (cortile di Locanda Martelletti) 
Ore 24:00 Chiusura banchi d’assaggio
Domenica 7 settembre
Ore 11:00 apertura banchi d’assaggio
Ore 12:00 Camminare il Borgo
Ore 15:00 Degustazione guidata: la Barbera a Cocconato, in Italia e nel Mondo (Casa Fasoglio)
Ore 15:00 Apertura enoteca Moscato Wine Festival (con ticket aggiuntivo e sino alle 19) (piazza Statuto) 
Ore 16:00 Camminare il Borgo
Ore 16:30 Degustazione guidata: percorsi di vino fra Cocconato e Albugnano
Dalle 12:00 alle 17:00 Isola del Vino “viticoltura eroica” (cortile di Locanda Martelletti)
Ore 19:00 chiusura banchi d’assaggio.
Come prenotare
Il costo della degustazione per le giornate del 6 e 7 settembre è € 16,00 (con riduzione a € 14,00 acquistando online il biglietto sul sito www.gowinet.it entro il 5 settembre 2025); € 12,00 Riduzione Soci Go Wine, Associazioni di Settore.
Prenotazioni e acquisto biglietti online sul nostro sito internet (pagamento tramite carte di credito) al link: https://www.gowinet.it/evento/cocco-wine-2025/
Per info: Go Wine – Alba tel. 0173 364631 stampa.eventi@gowinet.it –www.gowinet.it
 
Alla prossima.
LUCA GANDIN

 

Gandin luca

I funerali di Nosiglia venerdì in Duomo

Saranno celebrati dal cardinale Repole venerdì 29 alle ore 15,30 nel Duomo di Torino i funerali di monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino dal 2010 al 2022, morto la scorsa notte al Cottolengo Hospice di Chieri all’età di 80 anni. La veglia funebre si terrà giovedì alle 21 al Santuario della Consolata dove è allestita la camera ardente. Nosiglia era stato trasferito pochi giorni fa all’Ospedale Gradenigo di Torino perché colpito da una malattia respiratoria.
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Nelle foto di Igino Macagno l’omaggio a Nosiglia alla Consolata

Enrico e Leonor, artisti a confronto

Il 30 agosto nello splendido anfiteatro della Cantinetta Resort di Roberto Imarisio, raffinato collezionista ed egli stesso versatile artista, avverrà il confronto tra il particolare Surrealismo di Enrico Colombotto Rosso e Leonor Fini, legati da forte amicizia alimentata dalla affinità elettiva.

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 Interverrà nella presentazione la nostra collaboratrice e critica d’arte Giuliana Romano Bussola.

Seguirà la lettura della silloge poetica di Carlo Guglielmero e Silvia Oppezzo “Testo a fronte”.

In viaggio, a Palazzo Chiablese in autunno una mostra dedicata a Orazio Gentileschi

Una nuova mostra sarà allestita nelle Sale Chiablese di Palazzo Reale dall’8 novembre 2025 al 14 aprile 2026 e dedicata al genio di Orazio Gentileschi, padre della famosa pittrice Artemisia.
La mostra è intitolata “Orazio Gentileschi. Un pittore in viaggio” ed è curata da Annamaria Bava dei Musei Reali di Torino e da Gelsomina Spione dell’Università di Torino.
Orazio Gentileschi è stato uno degli artisti più significativi del Seicento italiano, un grande pittore in sospeso tra il manierismo che si riscontra nei primi anni della sua attività e il nascente linguaggio barocco che, invece, compare in alcune delle sue ultime realizzazioni, sebbene l’artista non si possa assolutamente definire un pittore barocco.
Orazio, nato a Pisa nel 1563, cambiò il cognome da Lomi in Gentileschi, assumendo quello dello zio materno cui era stato affidato durante il suo viaggio a Roma. Già a tredici anni Orazio si trovava a Roma e nella capitale dello Stato pontificio studiò sotto il fratello Aurelio, negli anni Ottanta del Cinquecento, ed ebbe modo di conoscere il Caravaggio. Al 1590 risale la sua prima opera nota dal titolo “Madonna con Bambino e i santi Sebastiano e Francesco” , ora conservata a Pisa a Palazzo Blu. La qualità della sua pittura e la sua fortuna lo resero celebre al pari di Caravaggio, Rubens, van Dick.
In vita fu apprezzato da un grande numero di committenti, regnanti e collezionisti, tra i quali si annoverano Carlo Emanuele I di Savoia, Maria de’ Medici, Filippo IV di Spagna e Carlo I d’Inghilterra.
Eleganza raffinata, unita a un naturalismo luminoso e a un uso poetico del colore, seppe conquistare il pubblico dell’epoca, formato da aristocratici e sovrani, oltre che permettergli di frequentare centri artistici di rilievo e corti italiane e straniere.
La chiave interpretativa della mostra è rappresentata dal tema del viaggio, un itinerario non solo geografico, ma anche artistico e culturale. Cuore della mostra sarà la pala dell’Annunciazione, realizzata nel 1623 per il duca di Savoia e considerata dalla critica uno dei vertici nella pittura di Orazio Gentileschi, uno dei capolavori assoluti della Galleria Sabauda.
Il percorso espositivo ruoterà intorno a quest’opera, attraverso un dialogo serrato tra le opere conservate a Torino e la selezione dei prestiti provenienti da musei italiani, internazionali e collezioni private. L’esposizione si inserisce pienamente nella missione dei Musei Reali di Torino, che da tempo sono impegnati in un’attività di collaborazione e scambio culturale con istituzioni nazionali e straniere.

Mara Martellotta