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Tragico incidente di caccia: muore a 33 anni

Sono in corso le indagini dei carabinieri per capire la dinamica del tragico incidente durante una battuta di caccia in cui è morto un uomo di  33 anni, è morto a causa di un tragico incidente nel corso di una battuta di caccia. I fatti sono avvenuti stamane a Baldissero d’Alba, in provincia di Cuneo. In mattinata i sanitari del 118 hanno ricevuto una chiamata. I dettagli sull’accaduto non sono ancora noti.  La vittima è  di Carmagnola.

In arrivo più di 200 milioni di euro per la sanità di Torino e area metropolitana

DARANNO VITA A 48 CASE E 15 OSPEDALI DI COMUNITÀ 

E 23 CENTRALI OPERATIVE TERRITORIALI

Interventi anche di ammodernamento tecnologico e antisismico. Il presidente Cirio e l’assessore Icardi:  «Oggi nasce la medicina territoriale in Piemonte: dal 2014 non si investiva su nuovi posti letto»

La Giunta regionale ha approvato il piano di potenziamento del sistema sanitario attraverso le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e altri finanziamenti.

Per Torino e la sua Area Metropolitana l’investimento complessivo è di oltre 205 milioni di euro, che serviranno per 48 Case di comunità (per un totale di 72 milioni di euro), 15 Ospedali di comunità (37,5 milioni di euro) e 23 Centrali operative territoriali (per un totale di 2,3 milioni di euro), a cui si aggiungono per l’ammodernamento tecnologico circa 37 milioni e altri 57 milioni per l’adeguamento sismico ( dettaglio nella tabella allegata ).

Al di fuori del piano, verranno anche riservati mille metri quadrati per una Casa di comunità all’interno del Maria Adelaide di Torino, dove l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario del Piemonte (Edisu) e i competenti assessorati stanno mettendo a punto un progetto per la realizzazione di uno Studentato.

Fanno parte del piano che ricade nella competenza dell’Asl To4 anche la casa e l’ospedale di comunità di Crescentino nel Vercellese e in quella dell’Asl To5 la casa di comunità di Castelnuovo don Bosco nell’Astigiano.

Nello specifico degli investimenti, proprio per rendere il più possibile diffusa la rete delle nuove strutture di prossimità, la Regione ha rimediato ai tagli operati dal Governo centrale trovando risorse alternative per finanziare la realizzazione delle 5 Case di comunità rimaste escluse dal Pnrr (2 a Torino in via Pellico e via Ferinelli, 1 a Oulx, 1 a Crescentino e 1 a Carignano).

«Oggi nasce la medicina territoriale in Piemonte – sottolinea il presidente della Regione Alberto Cirio –. La pandemia ha dimostrato la grave mancanza di un sistema ramificato in grado di curare i cittadini a casa propria o attraverso servizi di prossimità. Con questo enorme investimento di oltre 205 milioni di euro per Torino e la sua Area Metropolitana, ma che supera 430 milioni per tutto il Piemonte, lo potremo finalmente fare. In alcuni casi le risorse serviranno per potenziare strutture già esistenti e in altri casi per riaprirle o realizzarle ex novo. È un momento storico, perché dal 2014 i posti letto del servizio sanitario in Piemonte hanno sempre subito tagli e riduzioni, mentre oggi per la prima volta torniamo a incrementarli attivandone mille in più. Nelle prossime settimane condivideremo questa proposta con il Consiglio regionale e con i territori per arrivare al più presto all’approvazione finale del Piano e renderlo immediatamente operativo».

«Si tratta di un investimento – osserva l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – che va a rafforzare in modo significativo l’assistenza sanitaria di prossimità, attraverso strutture intermedie come Case e Ospedali di comunità, oltre che Centrali operative territoriali, con l’obiettivo di promuovere un nuovo modello di presa in carico del paziente che garantisca il migliore rapporto di continuità assistenziale nel percorso di cura tra ospedale e territorio e viceversa».

L’obiettivo è di giungere all’approvazione definitiva del Piano entro la fine di febbraio.

«Dopo anni di tagli, la Regione torna a investire sul nostro territorio – sottolineano gli assessori regionali torinesi Maurizio Marrone, Fabrizio Ricca e Andrea Tronzano -. Veniamo da due anni di pandemia che hanno messo in evidenza le conseguenze di decenni di tagli subiti dalla sanità della nostra provincia. Oggi invece gettiamo concretamente le basi per offrire ai cittadini torinesi le migliori cure, non solo in ospedale ma anche a casa propria, dando vita a una vera medicina di territorio»

Le Case di Comunità sono strutture in cui opera un’équipe multiprofessionale di medici di famiglia, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e che può ospitare anche assistenti sociali.

L’Ospedale di Comunità è una struttura della rete territoriale a ricovero breve, destinata a pazienti che necessitano interventi sanitari a bassa intensità clinica, intermedia tra la rete territoriale e l’ospedale (di norma dotata da 20 a massimo 40 posti letto).

La Centrale Operativa Territoriale è uno strumento organizzativo che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico del cittadino/paziente e di raccordo tra servizi e soggetti coinvolti nel processo assistenziale nei diversi setting assistenziali: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e della rete di emergenza-urgenza.

«È importante che l’opportunità della riorganizzazione della Sanità sul territorio venga colta al meglio delle possibilità – continua Icardi –chiudendo il cerchio con i nuovi investimenti che abbiamo già messo in campo per la costruzione dei sei nuovi ospedali del Piemonte a Torino, Ivrea, Vercelli, Savigliano, Alessandria e Cuneo, insieme al cantiere già avviato del Parco della Salute e della Scienza di Torino».

Piemonte Regione europea dello Sport, ecco il logo e il sito

E’ stato presentato  il logo per Piemonte Regione Europea dello Sport 2022, importante riconoscimento assegnato da Aces-Europe e vinto dal nostro territorio. Questo titolo prevede una lunga serie di iniziative di promozione sportiva che interesseranno capillarmente la nostra Regione. Il logo vincitore, selezionato tramite bando, è stato disegnato da un’agenzia di comunicazione torinese che seguirà anche la campagna di promozione di questo anno dello sport. Al contest per la selezione avevano partecipato 21 agenzie di comunicazione di 5 regioni italiane.

Il sito web che promuoverà le tante iniziative previste per il 2022 è stato realizzato come sezione interna di VisitPiemonte ed è raggiungibile all’indirizzo www.piemontesport.org. Al suo interno le associazioni sportive del territorio potranno promuovere i loro eventi.

“Dopo aver festeggiato per l’assegnazione del titolo di Regione Europea dello Sport, entriamo in una fase operativa e ci dotiamo degli strumenti che ci serviranno per affrontare al meglio il 2022 che ci attende – afferma l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca -. Con questo sito, già operativo, forniamo un agile collettore di eventi che servirà alle realtà sportive del territorio per promuovere tutto quello che stanno organizzando. Il lavoro che abbiamo fatto con Aces e con VisitPiemonte è una ricchezza che avrà effetti importanti negli anni a venire. Puntiamo sullo sport di base, puntiamo sui nostri comuni e sulle nostre associazioni sportive”.

“Questo logo ben rappresenta l’asso nella mancia che oggi il Piemonte si trova ad avere in mano. La candidatura della Regione al titolo di Regione Europea dello Sport 2022 parte dal territorio, dai comuni e sicuramente porterà a ospitare grandi eventi ma la vera ricchezza di quello che ha pensato il Piemonte sta nell’aver puntato sullo sport di base – afferma Enrico Cimaschi, coordinatore Italia Settentrionale Aces-Europe -. È anche questo ad aver premiato la Regione quando si è candidata: aver pensato al fatto che lo sport vada diffuso su tutto il territorio, in modo capillare”.

“Questo portale ci serviva per creare un collettore di informazioni e dati che arrivano da territorio. Saranno tante le realtà sportive coinvolte che avranno bisogno di coordinare le loro attività con il resto del territorio e con questo strumento vogliamo facilitarle – afferma Beppe Carlevaris, presidente del Consiglio di Amministrazione di VisitPiemonte -.Il sito sarà composto da tre sezioni: uno con i grandi eventi sportivi, ricercabili per tipo di sport o per località, uno con approfondimenti sulla cultura dello sport, una galleria mediatica che raggruppa video promozionali, foto, locandine. In soli due giorni sono già 150 gli eventi caricati sul portale. E’ evidente che funzioni e d è evidente che ci sia voglia di comunicare cosa si sta organizzando”.

 Assoutenti critica il Comune su spegnimento Mole: misura ipocrita

Non aiuta famiglie e imprese

 

Centinaia di comuni italiani detengono partecipazioni nelle società energetiche e guadagnano grazie a caro-bollette. Utili siano interamente destinati a contrasto dell’emergenza energia Amministrazioni comunali e Governo intervengano per tassare i 27,9 miliardi di euro di extra-profitti delle società dell’energia

 

 

Una misura ipocrita che non aiuta famiglie e imprese e non porta a benefici concreti contro il caro-bollette. Lo afferma Assoutenti, che critica la decisione del Comune di Torino di spegnere le luci della Mole Antonelliana per sensibilizzare il governo sugli effetti del caro-energia sui bilanci degli enti locali.

“224 comuni italiani tra cui anche TORINO, in base ai più recenti dati Ifel (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL) detengono quote di partecipazione nelle società che erogano servizi di fornitura luce e gas e, quindi, vedono crescere enormemente le proprie entrate grazie agli abnormi rincari di luce e gas – spiega il presidente Furio Truzzi – Un paradosso assurdo, perché le amministrazioni che oggi spengono la luce in segno di protesta sono le stesse che stanno guadagnando dal caro-bollette, e che potrebbero utilizzare tali profitti per aiutare famiglie e imprese schiacciate dall’aumento dei costi energetici”.

Proprio gli extra-profitti incamerati dalle società dell’energia grazie alla differenza tra i costi di produzione e i prezzi sui mercati internazionali di elettricità e gas, valgono nel solo 2022 la bellezza di 27,9 miliardi di euro, un pozzo al quale il Governo, anche su sollecitazione dei sindaci, può e deve attingere per reperire risorse da destinare alla riduzione delle bollette pagate da utenti e imprese.

“Chiediamo al Comune di Torino e a tutte le altre amministrazioni comunali di destinare interamente gli utili garantiti dalle partecipazioni nelle società energetiche alla lotta al caro-bolletta, superando la logica del profitto che in questo momento appare inaccettabile e immorale, e rinunciando – così come fatto durante la pandemia – all’esigenza del pareggio di bilancio” – conclude Furio Truzzi.

Assoutenti

Tra i principali comuni che detengono partecipazioni nelle società di luce e gas figurano:

COMUNE DI ROMA (Acea)

COMUNE DI MILANO (A2A)

COMUNE DI TORINO (Iren)

COMUNE DI BOLOGNA (Hera)

COMUNE DI BARI (Rete Gas Bari)

COMUNE DI GENOVA (Iren)

COMUNE DI REGGIO EMILIA (Iren)

COMUNE DI PARMA (Iren)

COMUNE DI PIACENZA (Iren)

COMUNE DI MODENA (Hera)

COMUNE DI IMOLA (Hera)

COMUNE DI RAVENNA (Hera)

COMUNE DI TRIESTE (Hera)

COMUNE DI PADOVA (Hera)

COMUNE DI UDINE (Hera)

Comune di Torino, al via i concorsi

Sono pubblicati sul sito del Comune di Torino i bandi di concorso per 31 posti a tempo pieno e indeterminato, con scadenza 28 febbraio 2022.

Con questa prima tranche di concorsi la Città di Torino entra nel vivo del piano di assunzioni anche nell’ottica di risolvere concretamente le problematiche legate ai pensionamenti dei dipendenti comunali – sottolinea la Vicesindaca e Assessora al Personale, Michela Favaro. – Questo è però anche un segnale importante e concreto verso un ricambio generazionale che porterà nel tempo ad abbassare l’età media dell’organico. Queste nuove assunzioni avranno un impatto positivo immediato sull’efficienza degli uffici comunali per un miglior servizio ai cittadini.

Nei prossimi mesi verranno pubblicati altri bandi che andranno a interessare altre aree della macchina comunale. ln particolare ci saranno, a seguito di specifica Convenzione con l’Agenzia Piemonte Lavoro, selezioni interamente riservate alle persone con disabilità in base al Piano dei Fabbisogni, valorizzando l’inserimento delle persone con disabilità e ampliando la tipologia di mansioni”.

 

Nello specifico i bandi di concorso prevedono

  1. 18 posti diAssistente Sociale (categoria D1);
  2. 8 posti diEducatore Professionale (categoria D1);
  3. 3 posti diMediatore Penale (categoria D1);
  4. 2 posti diDirigente Area Sociale.

I bandi di concorso si trovano sul sito del Comune di Torino www.comune.torino.it/concorsi/concorsi.shtml#caperte

San Valentino: 2×1, visita in coppia alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

Lunedì 14 febbraio 2022

 

Per San Valentino la Palazzina di Caccia di Stupinigi aprirà le porte ai visitatori che si presenteranno in coppia con una speciale promozione 2×1: due biglietti al prezzo di uno.

Dalle 10 alle 17,30 (ultimo ingresso: ore 17) tutte le coppie di visitatori (coniugi, fidanzati, amici, parenti) potranno accedere al percorso di visita acquistando un solo ingresso.

Prezzo ridotto per la Festa degli innamorati anche alla mostra di Steve McCurry “Animals”, ospitata presso le antiche cucine della Palazzina di Stupinigi: 7 euro a persona (vendibile solo a coppie).

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Biglietto: intero 12 euro, ridotto 8 euro

Gratuito minori di 6 anni, possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

www.ordinemauriziano.it

Info e prenotazioni: 011 6200634 biglietteria.stupinigi@ordinemauriziano.it

 

 

Intestati 156 veicoli a una sola persona: 85mila euro di multa

E’ stato l’ennesimo veicolo (quattro nel giro di pochi mesi) abbandonato in sosta, privo di assicurazione e intestato alla stessa persona, a far scattare una serie di accertamenti sulla persona da parte del Comando Territoriale VII della Polizia Municipale.

 

L’uomo, un cinquantunenne di nazionalità nigeriana, è risultato intestatario di 156 veicoli, alcuni dei quali coinvolti in sinistri stradali con successiva fuga del conducente e abbandono del veicolo sul posto, privo di assicurazione.

Il nigeriano era titolare di una società di compravendita, ormai cessata, con sede legale presso la propria residenza e come luogo di esercizio un indirizzo dove attualmente si trova un negozio di alimentari.

Le indagini hanno evidenziato che si trattava di un prestanome che forniva i documenti per l’intestazione di veicoli che, di fatto, venivano utilizzati da persone prive di patente, assicurazione e qualsiasi altro documento, ragione per cui molte delle auto in questione sono state ritrovate abbandonate in strada a seguito di un sinistro.

L’uomo è stato sanzionato per intestazione fittizia di ognuno dei 156 veicoli di cui risulta ancora proprietario, per un totale di quasi 85.000 euro (543 euro per ogni veicolo).

 

Gli agenti hanno provveduto a inoltrare la segnalazione al Pubblico Registro Automobilistico per la radiazione dalla circolazione dei veicoli.

Energia, Ruffino (CI): E’ rivoluzione, c’è bisogno di piano sul lungo periodo

“Sono contenta che Draghi abbia annunciato un intervento per calmierare il caro energia. Il punto è che pare proprio che la rivoluzione energetica non sarà un pranzo di gala e soprattutto che l’attuale aumento esorbitante del gas non sia poi così temporaneo”. Lo afferma la deputata di Coraggio Italia Daniela Ruffino, in una nota.
“E’ chiaro che in un contesto del genere- aggiunge- dove gli Usa hanno raggiunto l’indipendenza energetica e l’Asia non ha di questi problemi, l’Europa si trova come al solito a dover scegliere se il suo futuro avrà un’orizzonte coeso o 27 visioni diverse. Poi c’è l’Italia che è il maggior beneficiario del Pnrr ma che rischia in questa crisi di bruciare e vanificare importanti risorse che servono a rilanciare il Paese”.
Ruffino auspica quindi “che il Governo metta in atto una seria riflessione su quello che deve essere il piano energetico da qui ai prossimi 30-40 anni al di là di semplici provvedimenti tampone in attesa che questa crisi che tanto temporanea non sembra, finisca”.

Ruzzola (Fi): “La Regione torna a investire sulla sanità di prossimità”

“Esprimo la mia personale soddisfazione per l’approvazione del piano delle strutture sanitarie di prossimità da parte della Giunta regionale. Dopo anni finalmente la Regione torna ad investire in modo deciso sulla sanità territoriale andando ad operare una maggiore diffusione dei presidi sanitari in tutto il territorio regionale. In particolare sono stati individuate 91 Case di comunità, 29 Ospedali di comunità e 43 Centrali operative territoriali, per un investimento complessivo di 214 milioni di euro, tra Pnrr e altri fondi. A ciò va aggiunta l’approvazione del programma di investimenti per l’ammodernamento del parco tecnologico delle strutture sanitarie finanziato dal Pnrr per 78 milioni di euro e il programma di adeguamento sismico delle strutture ospedaliere finanziato con risorse del Pnrr e del Fondo complementare per 138 milioni di euro. L’investimento complessivo raggiunge l’importante cifra di 430milioni di euro”. Ad annunciarlo il capogruppo di Forza Italia in. Regione Piemonte Paolo Ruzzola.”Si tratta di una straordinaria inversione di tendenza dopo anni nei quali si chiudevano nosocomi e presidi ospedalieri. I Comuni che verranno interessati da investimenti sugli ospedali di Comunità saranno in provincia di Torino Carignano, Castellamonte, Giaveno, Ivrea, Nichelino, Pomaretto, Torre Pellice e  Venaria; mentre a Torino tra gli altri l’Ospedale Valdese, l’Amedeo di Savoia.  Per quanto riguarda invece le Case di Comunità i Comuni coinvolti in Provincia di Torino saranno Alpignano, Avigliana, Cavour, Collegno, Grugliasco, Orbassano, Oulx, Rivoli, Susa, Torre Pellicce, Vigone. Al di fuori del piano, verranno anche riservati mille metri quadrati per una  Casa di comunità anche all’interno del Maria Adelaide di Torino, come richiesto a più riprese dai residenti del quartiere. Ciò avviene anche grazie ai fondi del Pnrr ma è un segnale importante che laddove mancavano i fondi la Regione amministrata dal centrodestra sia riuscita a reperirli in proprio: e grazie a questo lavoro si è riusciti ad includere anche 9 Case di comunità e 2 Ospedali di comunità rimasti inizialmente esclusi dal Pnrr. Il Piemonte si muove, mettendo al centro i pazienti e i territori”. Conclude Ruzzola.

Alcotra, sei progetti tra Italia e Francia

Sono sei i progetti con un capofila piemontese approvati nell’ambito del progetto Alcotra, per il territorio alpino tra la Francia e l’Italia.

 

Dal 1990, il programma “Alpi Latine Cooperazione Transfrontaliera” ha finanziato quasi 600 progetti per circa 550 milioni di euro di sovvenzioni comunitarie. Alcotra punta a migliorare la qualità di vita delle popolazioni e lo sviluppo sostenibile dei territori e dei sistemi economici e sociali transfrontalieri attraverso una cooperazione che coinvolge economia, ambiente e servizi ai cittadini. Le tematiche affrontate sono l’innovazione applicata, l’ambiente sicuro, l’attrattività del territorio, l’inclusione sociale e la cittadinanza europea. Beneficiari del progetto sono Amministrazioni pubbliche, piccole e medie imprese, enti di formazione, università e centri di ricerca, associazioni, parchi, camere di commercio, centri di innovazione e cluster di imprese.

Nella riunione svoltasi il 18 gennaio a Torino nella suggestiva cornice del Museo del Risorgimento, il Comitato di Sorveglianza Alcotra è stato presieduto dal vice presidente della Giunta regionale del Piemonte, Fabio Carosso. La riunione ha rappresentato un momento di particolare importanza, segnando la conclusione del Programma 2014-2020, con la selezione dei progetti presentati sull’ultimo bando, ed il via libera alla proposta di Programma 2021-2027, che sarà trasmesso alla Commissione europea per la decisione. L’approvazione della versione finale del nuovo Programma Alcotra relativo al periodo 2021-2027, da sottoporre al vaglio della Commissione europea, è il frutto dell’intenso lavoro che le Amministrazioni partner hanno portato avanti negli ultimi mesi, condividendo gli obiettivi di un’Europa più intelligente, più verde, più sociale e più vicina ai cittadini.  La prosecuzione del programma per il periodo 2021-2027 garantirà nuove importanti risorse per i territori frontalieri per un totale di circa 228 milioni di euro.

La strategia di fine programma per il periodo 2014-2020 ha invece consentito di selezionare i migliori progetti presentati sui bandi “Rilancio” e “Ponte”, destinati i primi al rilancio dell’economia dei territori transfrontalieri colpiti dalla pandemia ed anche dalla tempesta Alex dell’ottobre 2020, gli altri alla prosecuzione ed integrazione di progetti già realizzati in precedenza.

Con le risorse residue è stato possibile finanziare 17 progetti dislocati sull’intero territorio di frontiera, per un totale di circa 19 milioni di euro. In particolare, 11 progetti approvati interessano direttamente il territorio del Piemonte e mirano a sostenere attività legate ad un vasto ventaglio di settori, tra cui il turismo sostenibile, la transizione ecologica, la cultura ed il recupero delle aree fortemente colpite dai grandi eventi climatici del 2020.

Questi i sei progetti guidati da un capofila piemontese, con i seguenti obiettivi:

* la valorizzazione del territorio attraverso l’arte contemporanea (progetto “Prospettive”), con capofila l’Ente Turismo Alba Langhe Roero e due partner, per un totale di un milione e 495 mila euro (di cui un milione e 270 mila finanziati tramite Fesr);

*la promozione dell’offerta enoturistica (progetto “Vi.A Tour”), con capofila la Città Metropolitana di Torino, con capofila la Città Metropolitana di Torino e 5 partner, per un totale del progetto di 509 mila euro (di cui 433 mila finanziati tramite Fesr);

*la fruizione turistica delle stazioni lungo la linea ferroviaria Cuneo-Nizza (progetto “Vermenagna-Roya II”), con capofila il Comune di Borgo San Dalmazzo ed 11 partner, per un totale del progetto di un milione e 236 mila euro (di cui 1 milione e 51 mila finanziati tramite Fesr);

* la sensibilizzazione sul tema del rapporto tra biodiversità e nutrizione (progetto “Biodiversità stellata”), con capofila il Comune di Alba e 4 partner, per un totale del progetto di 430 mila euro (di cui 365 mila finanziati tramite Fesr);

* lo sviluppo di un modello di gestione dei servizi di igiene urbana innovativo e sostenibile (progetto “In.Te.Se.Plus”), con capofila il Consorzio Servizi Ecologia Ambiente di Saluzzo e 4 partner, per un totale del progetto di 999 mila euro (di cui 849 mila finanziati tramite Fesr);

* la realizzazione di un festival di letteratura, filosofia e arti (progetto “Vis-à-Vis”), con capofila la Fondazione Circolo dei Lettori di Torino ed un partner, per un totale del progetto di 260 mila euro (di cui 221 mila finanziati tramite Fesr).

Dei rimanenti cinque finanziamenti approvati, due hanno come obiettivo l’attrattività del territorio tramite il patrimonio naturale e culturale (il progetto “Amb.Enis”, con partner l’Unione Montana Alta Valle Susa ed il Comune di Giaglione ed il progetto “Recovalx”, con partner l’Ente di Gestione delle aree protette delle Alpi marittime ed il Parco Fluviale Gesso e Stura – Ente gestore Comune di Cuneo). Gli altri tre hanno come obiettivi l’inclusione sociale e la cittadinanza europea (progetto “Dac, Developing Active Citizen”, con partner il Gal Valle del Canavese ed il Gal Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone); l’innovazione applicata (progetto “Antes”, con partner Le Terre dei Savoia, Unito, Centro di sperimentazione e assistenza agricola) e l’ambiente sicuro (progetto “Rita”, con partner il Politecnico di Torino ed il Consiglio nazionale delle ricerche per la protezione idrogeologica).

«In questa fase delicata, che si inserisce tra la chiusura della stagione 2014-2020 e l’inizio della nuova programmazione 2021-2027 – ha spiegato Fabio Carosso, vice presidente della Regione Piemonte -, l’armonia in seno al Comitato e la disponibilità al confronto dei suoi membri hanno contribuito a trovare una buona sintesi per il finanziamento dei progetti e gettato solide basi per un proficuo lavoro sulla futura programmazione».