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Il bollettino Covid di lunedì 17 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 9.564 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 8.692 dopo test antigenico), pari al 12,8% di 74.657 tamponi eseguiti, di cui 67.23antigenici. Dei 9.564 nuovi casi gli asintomatici sono 8.108 (84,8%).

I casi sono così ripartiti: 8.183 screening, 1.088 contatti di caso, 293 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 707.500, così suddivisi su base provinciale: 59.073 Alessandria, 33.290 Asti, 25.658 Biella, 99.766 Cuneo, 55.263 Novara, 368.167 Torino, 24.998 Vercelli, 26.728 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.472 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 11.085 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 14(+2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.062 (+46 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 165.296

I tamponi diagnostici finora processati sono 13.067.753 (+74.657 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.313

Sono 223 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.313deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.622 Alessandria, 746 Asti, 461 Biella, 1.512 Cuneo, 988 Novara, 5.900 Torino, 570 Vercelli, 398 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 116 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

527.684 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 527.684 (+9.334 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 45.760 Alessandria, 26.246 Asti, 18.308 Biella, 75.343 Cuneo, 44.126 Novara, 273.632 Torino, 18.508 Vercelli, 20.526 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.966 extraregione e 3.269 in fase di definizione.

Quando la maxi rissa corre in chat per uno sgarbo tra le opposte fazioni di ragazzini

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È forse uno sgarbo capitato tra due esponenti delle due fazioni opposte di adolescenti al luna park di Natale a Nichelino, la motivazione della mega rissa organizzata (e fortunatamente  non riuscita) sabato sera nel centro della prima cintura torinese da circa 70 ragazzini del posto e un centinaio giunti dal quartiere Barriera di Milano

Lo scontro alimentato dai social e dalle chat è stato sventato dall’intervento dei carabinieri intervenuti in forze dopo l’allarme di alcuni autisti di autobus, che sui loro mezzi avevano a bordo decine di giovanissimi mai visti prima.  La meta era  Nichelino  dove i giovani pronti a menare le mani si sono ritrovati in piazza Aldo Moro. Ma una volta giunti  i militari il gruppo si è sciolto nelle vie vicine. Solo qualche cazzotto e due ragazzini feriti non gravi, questo il bilancio di una serata che sarebbe potuta finire decisamente peggio.

Torna l’hotspot a Cavagnolo

Riapre l’hotspot per i tamponi a Cavagnolo, dopo che ne è stata avvertita
l’esigenza a causa della crescita dell’incremento del numero di contagi da
Covid-19 e dalla necessità di aumentare la capacità di tracciamento per i
soggetti sintomatici, i contatti stretti di positivi e per coloro che devono
effettuare il tampone di controllo per porre fine alla quarantena. La ripresa
dell’attività sarà da lunedì 24 gennaio e sarà aperto dalle 9.30 alle 12.30 dal
lunedì al venerdì o comunque in base alle necessità. Nei giorni scorsi il
sindaco di Cavagnolo, Andrea Gavazza, insieme al primo cittadino di
Crescentino, Vittorio Ferrero, e ad altri otto sindaci della collina
chivassese, da Castagneto Po a Verrua Savoia, avevano chiesto la
riattivazione dell’hotspot per i tamponi gratuiti presso il piazzale del
Palazzetto dello sport a Cavagnolo. La riapertura è stata preceduta venerdì
da un sopralluogo tecnico alla presenza di Asl TO4, di sindaci ed
amministratori del territorio e del consigliere regionale Gianluca Gavazza.

Casale – Reale Mutua Torino 76 – 72: un’altra delusione da mettere in bacheca…

Il basket visto da vicino

 

Dimentichiamoci i tempi d’oro e tutti i sogni  avuti negli anni scorsi. La prima squadra di Torino nel basket è una controfigura di quanto visto quando tutti tifavano contro chi dirigeva la squadra.

Siamo senza conduzione tecnica e con giocatori con poca voglia e qualità.  Qualcosa si è rotto nel meccanismo di Torino, che mai ha giocato bene, ma almeno segnava.

Non tragga in inganno il punteggio: Torino è stata anche sotto di 20 prima di pareggiare sul 72 pari a pochi secondi dalla fine , ma la rimonta più che dal carattere nasce dai frequenti momenti di antibasket che hanno invaso il palazzetto di Casale da parte ( a turni alterni e a volte contemporanei … ) di entrambe le squadre.

Un giudizio sui giocatori è inquietante. Alibegovic è  forse l’unico che si salva, pur se con errori, ma almeno ha il coraggio di tirare quando la mano degli altri è assente e non solo tremante. Segna il tiro del pareggio a fine partita ma non basta.

Davon Scott fa quello che può  e ribadisco che se segnasse tutti i tiri che prende non giocherebbe in A2 con la Reale Mutua.

Trey Davies non gioca bene ma quando è in campo almeno crea movimento, anche se il passaggio inviato direttamente fuori dal campo in direzione… arbitro va di diritto su “Shaqtin a’ fool”… come tanti episodi fatti apparire da entrambe le squadre.

De Vico non sembra quasi un giocatore di basket e sembra più essere adatto a fare il comprimario in serie A che non la “Star” in A2.

Toscano crea due lampi con due bombe da tre punti e poi sparisce sbagliando anche dei terzi tempi da sotto… .

Landi meriterebbe 8 e 4 contemporaneamente come voto, per i tiri importanti segnati e per quelli importanti sbagliati… ma purtroppo ha sbagliato anche l’ultimo tiro per il pareggio per andare ai supplementari.

Il resto, tranne che nella testa del coach, è inconsistente.  Pagani è tornato a giocare come l’altr’anno, cioè male e Zugno non è un giocatore di basket adatto a questo livello.

E nonostante tutto… si poteva vincere!!!

La serie A2 di quest’anno è molto di basso profilo. Un tiro segnato in più,  una palla persa in meno e si vince. Certo è che Torino non ha gioco né in attacco né sotto forma di tattica difensiva. Basterebbe poco, un innesto decente, un giocatore medio forte per far salire Torino ai vertici. Non è finita né la speranza né il campionato. Proprio perché pur giocando male si potrebbe vincere la “tenzone” le possibilità sono ancora aperte.

Magari ignorando quanto successo… cioè aver perso tutte le partite con le squadre che ci precedono in classifica… e vinto solo con chi sta dietro… si potrebbe cominciare a vincere domenica con Cantù,  una rivalità che di storico tra le società non ha nulla ma per la tifoseria è importante.

Sarebbe ora di tirare fuori quelle cose che volgarmente indicano la volontà di vincere. E sarebbe ora farlo in fretta.

Paolo Michieletto

Addio a Piero d’Amore, l’artista elegante

E’ morto a 78 anni l’artista Piero d’Amore, era malato da tempo.

Proverbiali la sua eleganza e la passione per il rito del caffè e degli aperitivi nei più noti locali torinesi.

Capitava spesso, passando sotto i portici di Corso Vittorio, di vederlo seduto a un tavolino del Caffè Platti (dove in passato tenne anche una mostra) sempre sorridente e ironico, circondato da amici.

Negli  anni ’80 fu direttore artistico dell’innovativa  Radio Reporter e collaboro’ con registi del calibro di Sidney Lumet, Monicelli, Salce e Dario Argento.

Da apprezzato artista ha esposto in gallerie di  Milano, Torino e Venezia e una sua opera litografica, “Wimbledon 1940” venne acquisita dal Moma di New York.

(foto Facebook)

E’ morto Adolfo, il papà della pallavolo

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DAL PIEMONTE

Adolfo Bonfantini  insieme con Lorenzo De Felici, è stato il “papà” del volley a Verbania. E’ morto  nella notte all’età di 95 anni. 

Fu cofondatore e presidente di Altiora negli anni 70, nata dal motto «ad altiora semper» (sempre in alto) al posto del vecchio nome «Santa Maria», l’istituto scolastico di Pallanza.

Era molto conosciuto non solo nel VCO e apprezzato dal mondo sportivo. I funerali lunedì 17 gennaio.

Grattacielo della Regione, meglio tardi che mai. Ma i costi?

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Di Carlo Manacorda

Non si vogliono avanzare dubbi sull’assicurazione data dal Presidente Cirio sul completamento dell’immobile. Tuttavia, partendo dalla sua affermazione per cui “il primo modo di rispettare i cittadini è quello di rispettare i loro soldi”, interessa soffermarsi sugli elementi economici riguardanti l’opera, peraltro solo vagamente citati nel corso della conferenza-stampa in cui è stato annunciato che il grattacielo sarò consegnato il prossimo 10 ottobre.

Continua a leggere:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2022/01/13/leggi-notizia/argomenti/economia-allo-specchio/articolo/grattacielo-della-regione-piemonte-meglio-tardi-che-mai-ma-si-dica-il-costo-reale-e-complessivo-d.html

Resta in carcere il patrigno di Fatima, ma l’accusa cambia: omicidio colposo

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Azhar Mohssine, il marocchino di 32 anni fermato dalla polizia a Torino per la morte di Fatima, la  bimba di tre anni che giovedì sera è precipitata da un palazzo nel centro di Torino, resta in carcere. Il gip Agostino  ha però riformulato l’accusa nei suoi confronti: non più omicidio volontario con dolo eventuale, come era stato ipotizzato al momento del fermo, ma omicidio colposo.

Sempre più in alto Juve!

22esima giornata di campionato A

Juventus-Udinese 2-0
Dybala McKennie

E la Juve va:sempre più in alto.Vola in zona Champions League,missione al momento compiuta dopo una lunga rincorsa.41 punti e 3 agguantati contro una tosta Udinese.La squadra bianconera si è ritrovata,compatta ed attenta con grande equilibrio.Belle trame di gioco efficaci e pratiche.Pochi fronzoli e tanta sostanza.Proprio come vuole mister Allegri che pare aver trovato la quadra sia come modulo che come giocatori,vista la rosa molto valida a disposizione.Ora attenzione a non perdere questa unità di squadra in vista dei prossimi impegni per nulla facili.Come si sa ci vuole poco a ricadere nei vecchi vizi quando si pensa d’aver già raggiunto uno dei tanti agognati obiettivi.

Enzo Grassano

Le disuguaglianze del Pnrr che privilegia le aree urbane e trascura la montagna

“Sul PNRR stanno arrivando le conferme delle preoccupazioni che Uncem ha espresso nell’ultimo anno, sia al Presidente Conte sia al suo successore Draghi e ai relativi Governi. Cioè la necessità, che oggi non si sta verificando, di superare delle sperequazioni territoriali reali, storiche e future nel Paese. Che non sono solo tra nord e sud dell’Italia, come qualcuno ideologicamente continua a credere.”

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem,  l’unione delle comunità ed enti montani, a sottolineare come alcune aree del Paese (interessata anche la nostra regione, pensando alle aree montane che rappresentano la maggior parte del territorio piemontese) siano penalizzate.

“Sono sperequazioni tra aree urbane e montane, tra zone rurali e zone metropolitane”, aggiunge infatti Bussone. Che prosegue: ” Sperequazioni che determinano disuguaglianze. Il PNRR avrebbe dovuto colmarle. Ma se per le graduatorie di bandi come la “Rigenerazione urbana” si adotta l’effimero e non realistico ‘Indice della vulnerabilità sociale e materiale’, siamo punto a capo. Le regioni del nord vengono fortemente penalizzate sugli investimenti e sulle strategie per vincere le sfide climatiche, pandemica, energetica, economiche. Dunque serve un cambio di passo e lo chiediamo al Governo, oltre che alle strutture che stanno scrivendo bandi e facendo graduatorie. Sia interne sia esterne ai Ministeri, se è vero che vi sarebbero consulenti di società pagati lautamente per scrivere bandi su temi che conoscono poco e male. Anche su questo, su quei 300 esperti che effettivamente ci sono, i Comuni chiedono un chiarimento”.