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Vaccini, in Piemonte più di due milioni di terze dosi

Superati i 2 milioni di terze dosi: sono 47.637 le persone comunicate all’Unità di Crisi della Regione Piemonte che oggi hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. A 2.942 è stata somministrata la prima dose, a 2.983 la seconda, a 41.712 la terza.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 8.703.482 dosi, di cui 3.163.416 come seconde e 2.027.720 come terze.

“Con i 2 milioni di terze dosi abbiamo superato un altro traguardo importante nella campagna vaccinale. Continuiamo a correre per mettere in sicurezza i cittadini della nostra regione. Un doveroso ringraziamento a tutti gli operatori che lavorano ogni giorno per raggiungere questi risultati.”- dichiarano il Presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi.

ACCESSO DIRETTO PRIME DOSI PER LA FASCIA 12-19 ANNI DA VENERDI’ 21 GENNAIO

L’elenco degli hub sarà pubblicato sul sito della Regione

La Regione Piemonte ha previsto che da venerdì 21 gennaio sarà possibile per i giovani tra i 12 e i 19 anni ricevere la prima dose con accesso diretto negli appositi hub che saranno consultabili sul portale regionale.

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 10 al 16 gennaio 2022 l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 2215.6, in lieve aumento (+ 2,1%) rispetto a 2170.1 della scorsa settimana.

Si tratta dell’aumento più contenuto delle ultime settimane, in linea con quanto accade nel resto del Paese ed in Europa.

L’incidenza della fascia di età 19-24 anni scende a 3165.6 con una diminuzione del 26.9 % rispetto alla settimana precedente.

Nella fascia 25-44 anni l’incidenza è di 3109.3 (-4,2%).
Nella fascia 45-59 anni si attesta a 2.341 (-0,1%).

Nella fascia 60-69 anni l’incidenza è 1.407.6 (+0,4%).

Tra i 70-79 anni l’incidenza è invece di 921.5 (+3,5%).

La fascia over80 è quella con l’incidenza più bassa, seppur in crescita: 812 questa settimana (+39.7%).

COVID 19: IN PIEMONTE CALA LA PRESENZA DEL VIRUS NELLE ACQUE REFLUE
La variante predominante è Omicron

Per la prima volta dopo 115 giorni dal 20 settembre 2021, la concentrazione virale nelle acque reflue del Piemonte mostra una tendenza in discesa.

Lo testimonia l’analisi condotta dall’Arpa sui campioni prelevati in questa settimana (al 13 gennaio). Lo stesso trend in discesa è riscontrabile sia nel nel depuratore di Torino che nei depuratori degli altri tre quadranti di Novara, Cuneo e Alessandria.
La variante principale su tutto il territorio regionale si conferma Omicron, mentre non compare traccia fino a oggi in Piemonte della nuova variante Ihu, di cui è stata data notizia in questi giorni a livello internazionale.

“Pur continuando a mantenere alta l’attenzione è un altro segnale positivo che ci incoraggia e che speriamo si rifletta presto sulle ospedalizzazioni” sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio insieme all’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi e alla Ricerca Covid Matteo Marnati.

Bus Torino-Chieri verso il completo ripristino delle corse serali

“Nell’autunno scorso si sono registrati diversi disservizi e disagi sulla linea 30 degli autobus, ma grazie sia alle sollecitazioni del sindaco di Chieri, sia all’intervento della Regione, Gtt sta risolvendo la questione”. Lo ha detto l’assessore regionale Marco Gabusi, rispondendo all’interrogazione presentata da Alberto Avetta (Pd) dove si chiedeva di sapere in che tempi, se e quali azioni s’intendano adottare per risolvere disservizi e disagi riscontrati sulla linea.

Gabusi ha assicurato che dopo diversi incontri, Gtt si è impegnata, a cominciare dalla prima decade del mese di dicembre, a ritornare al pieno servizio con il ripristino delle corse serali.

Magliano: “Rimozione delle fioriere in Vanchiglia? La vecchia Giunta si faccia carico dei costi”

Proposta provocatoria, ma solo fino a un certo punto: non sia il Comune, cioè i torinesi, a sostenere una spesa che non ci sarebbe stata se l’Amministrazione Appendino avesse interpellato per tempo la Soprintendenza. I due manufatti in muratura avrebbero dovuto rallentare il traffico lungo via Santa Giulia: sono stati giudicati non in linea con il contesto architettonico e urbanistico della zona.


Dopo i pois in largo Montebello, le fioriere in via Santa Giulia: i primi e le seconde bocciati senza appello dalla Soprintendenza. La vicenda del cosiddetto “urbanismo tattico” nel quartiere Vanchiglia sta assumendo tratti grotteschi. Ci chiediamo come sia possibile che la precedente Giunta non abbia interloquito per tempo con la Soprintendenza prima di procedere alla realizzazione di questi interventi “creativi”, ora inevitabilmente bocciati. Tante le segnalazioni giunte dai residenti del quartiere, del quale mi sono occupato a lungo nei miei dieci anni in Sala Rossa. A questo punto sarebbe giusto che a pagare i costi necessari per la rimozione delle fioriere non fosse il Comune, cioè i cittadini torinesi, ma la passata Giunta. Le due fioriere avrebbero dovuto tracciare una chicane per rallentare il flusso veicolare lungo via Santa Giulia. Ora spetterà alla nuova Giunta trovare una soluzione che rispetti le direttive, con perdita di tempo, preziose energie e risorse.
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Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

In arrivo a Torino più di 230 milioni dal Pnrr per la rigenerazione urbana e l’inclusione

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Circa  234 milioni di euro arriveranno dal Pnrr per la rigenerazione urbana e l’ inclusione sociale di Torino e area metropolitana

113 milioni per il capoluogo e 120,5 per i Comuni della provincia più vulnerabili in base agli indicatori del ministero. Questi potranno consorziarsi fra loro o con i Comuni al di sotto dell’indice di vulnerabilità.

Il sindaco di Torino e primo cittadino metropolitano Stefano Lo Russo ha firmato il decreto che indica i termini e le tempistiche del finanziamento che  definisce “un’occasione unica di rigenerazione, rilancio economico e ricucitura sociale”.

‘Les Italiens de Paris’: artisti diversi, ideali comuni

In mostra al Museo Accorsi Ometto

 

All’avventura parigina di Giorgio De Chirico, Alberto Savinio e “Les Italiens de Paris”, è dedicata la mostra ospitata al Museo torinese Accorsi Ometto e prorogata fino al 27 febbraio prossimo.
Nel 1928 prendeva corpo, sotto gli auspici di Waldemar George, al Salon d’Escalier di Parigi, il gruppo des Italiens de Paris, di cui facevano parte Giorgio De Chirico, Alberto Savinio, Mario Tozzi, Filippo De Pisis, Rene’ Paresce, Gino Severini e Massimo Campigli. Da allora il gruppo fu presentato in diverse esposizioni, fino all’ultima tenutasi alla Galerie Charpentier di Parigi. Sono stati proprio “les Italiens a Paris” a rubare la scena ai pittori francesi che li soprannominavano “metechi”. Questi artisti sono stati capaci, infatti, di fondare e contribuire a creare generi e innovare le avanguardie. “Les Italiens” arrivarono a Parigi ciascuno per conto proprio e nel 1928 si riunirono intorno a Mario Tozzi per la prima mostra collettiva del gruppo, suscitando l’ammirazione dei colleghi e le critiche dei detrattori, soprattutto da parte della cosiddetta “accademia francese, che guardava con sospetto tutti quegli artisti stranieri che rubavano la scena ai francesi. Esisteva un sottile fil rouge che univa questi artisti, seppur diversi tra loro, vale a dire l’identità del classico e la stessa idea di una pittura mediterranea e metafisica. Les Italiens erano consapevoli del fatto che, dopo le avanguardie, l’artista dovesse tornare a essere un maestro, ma anche un uomo di pensiero e un intellettuale moderno, come ai tempi del Rinascimento, cambiando tecnica e stile. Accanto a loro Rene’ Paresce, di cui sono presenti opere nella mostra al Museo Accorsi, svolse un ruolo di tramite con la cultura dell’Ecole de Paris, la grande scuola che a Parigi accomunava i pittori apolidi.
L’esposizione al Museo Accorsi, curata da Nicoletta Colombo e Giuliana Godio, riesce in modo efficace a restituire, attraverso una settantina di opere, quel clima artistico dialogante e provocatorio che era presente negli anni Venti e Trenta del Novecento a Parigi, capitale di un crocevia spazio temporale irripetibile e unico.
Il titolo della mostra si ispira a quello dell’autobiografia scritta da Gualtiero di San Lazzaro, celebre scrittore e critico d’arte emigrato a Parigi, appunto “Parigi era viva”, in cui vengono narrate la vita e le vicende lavorative di Matisse, Picasso e Les Italiens.
Di Alberto Savinio, fratello di Giorgio De Chirico, è dedicata,come al secondo artista, un’intera sala della mostra. Savinio, approdato a Parigi nel 1911 e divenuto molto amico del poeta Apollinaire, vi sarebbe ritornato verso la fine degli anni Venti, esponendo in una personale alla galleria Bernheim, con presentazione del catalogo di Jean Cocteau. Sono, questi, gli anni del surrealismo in cui Savinio socializzo’ con Breton e compagni, frequentando gli altri pittori italiani a Parigi, tra cui De Pisis, Campigli, Gino Severini. Nel ritratto del madre, dipinta accanto a una figura scultorea dell’antichità, emerge il concetto di incomunicabilità tra passato e presente. Il sentimento della nostalgia nei confronti dell’infanzia da parte di Savinio si delinea nell’opera “Tomba di un re moro”, in cui l’aggettivo, in greco, riporta alla figura del bambino. Il pittore, che fu anche critico, musicista e scenografo, fa emergere anche il suo amore per il tema della metamorfosi nell’opera “Penelope” e il suo legame per il teatro nell’opera intitolata “La notte del Re Salomone”. Nel dipinto dal titolo “La fille de la statue” Savinio crea una commistione di antico e moderno, mettendo a confronto il mondo borghese con la cultura classica.
Nelle opere presenti in mostra del fratello di Savinio, Giorgio De Chirico, si ritrovano, accanto all’Autoritratto, rimandi metafisici, presenti nei dipinti intitolati “Le cabine misteriose” del 1934, “Le muse” o “Le muse in villeggiatura” del 1927.

 

Di Massimo Campigli l’esposizione propone opere di soggetto femminile con riferimenti a modelli etruschi, quali quelle intitolate “Le educande”, degli anni 1929-’30, e rupestri (“Le arciere” del 1933). La figura femminile, con rimandi a quella della madre, è sempre al centro delle sue opere.
L’artista Filippo De Pisis a la sua arte pittorica frammentaria si trovano nella quarta sezione della mostra; egli mette in scena nature morte e paesaggi colti con tratto veloce e scattante, in cui l’uso sapiente dei neri e dei grigi, degli azzurri polverosi, si alterna alla luminosità del colore, creando una narrazione audace e neometafisica.
Protagonista della quinta sezione è l’artista e fisico Rene’ Paresce, di nascita ginevrina, di cui è esposto il melanconico Autoritratto del 1917 che segnala, attraverso lo smarrimento dello sguardo, il disorientamento dovuto al transito storico drammatico che si stava compiendo. Della sesta sezione è protagonista Gino Severini che, in scenografie neopompeiane, inserisce personaggi tratti dalle commedie dell’arte come Pulcinella, Colombina e Arlecchino, che diventano protagonisti di temi amorosi, musicali e poetici.
A concludere la mostra Mario Tozzi che, a partire dal 192, maturo’ l’idea di diffondere la conoscenza dell’arte pittorica italiana in Francia organizzando un’esposizione. Le sue opere artistiche, prodotte tra il 1929 e il 1930, compongono un universo ricco di figure archetipi, al tempo stesso realistiche e idealizzate.

Mara Martellotta

Fondazione Accorsi Ometto
Via Po 55 Torino
Orario mercoledì-venerdi 10-18; giovedì 10-21, sabato e domenica 10-19, lunedì chiuso
Mostra con visita guidata giovedì ore 19, sabato domenica ore 11 e 17.30

Bocciato aumento IRAP a colossi logistica / e-commerce. Grimaldi (LUV): La Giunta rinuncia a un gesto di giustizia fiscale

“Davvero Amazon ci vuole far credere che il sito di Torrazza sia solo un garage deposito?”

“Di fatto Amazon fa 85 miliardi di euro di utili nel mondo, più di 4.8 solo in Italia, eppure dichiara un valore di produzione di poco più di 18 milioni, che consente al colosso di pagare solo 710.352 euro di IRAP e solo in Lombardia. Perché Amazon non versa nulla al Piemonte e a tutte le altre Regioni? Perché il centro di Torrazza e tutti gli altri sono considerati ‘depositi’, ovvero unicamente magazzini che non sviluppano produzione. Spero che le autorità competenti facciano le giuste verifiche” – ha dichiarato il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, primo firmatario della Proposta di legge n. 123 “Disposizioni in materia di IRAP per commercio di prodotti via internet, rimodulazione per grandi imprese dell’e-commerce”, oggi bocciata in Aula dal centrodestra, con 26 voti contrari e 18 favorevoli.

“Lega e soci si rimangiano la parola per non dividersi ancora. ‘TeleCirio’ ahimè ha cambiato programma e per l’ennesima volta questa maggioranza rinuncia a compiere un gesto di giustizia” – prosegue Grimaldi. – “In Piemonte la recessione causata dalla pandemia ha avuto effetti quantitativi paragonabili alla grande crisi finanziaria del 2007-2008: sono cresciuti il rischio di povertà per le famiglie e l’indice di Gini sulle diseguaglianze. Nel dilagare dell’ingiustizia sociale, vorremmo solo un po’ di giustizia fiscale. Aumentare ad Amazon (e alle altre imprese di commercio al dettaglio via Internet il cui valore della produzione netta sia superiore a 1 milione di euro) l’aliquota IRAP dello 0,92% sarebbe una goccia nel mare dei suoi profitti e un gesto dovuto per chi – come Jezz Bezos – durante la pandemia ha visto il suo patrimonio aumentare di 81,5 miliardi di dollari, l’equivalente del costo stimato della vaccinazione completa di tre cicli per l’intera popolazione mondiale”.

“Ma non solo” – conclude Grimaldi: – “chiediamo che vi siano accertamenti da parte degli uffici e, se necessario, della Procura della Repubblica e della Guardia della finanza. Davvero Amazon ci vuole far credere che il sito di Torrazza con centinaia di addetti sia solo un garage deposito?”

Qui il link dell’intervento.

Green Pass, tenta di sottrarsi ai controlli. Sanzionato e denunciato

Lunedì pomeriggio, durante un servizio congiunto con il personale di GTT per il controllo dei green pass e dei dispositivi di protezione individuale alla fermata dei mezzi di trasporto pubblico n.237 ubicata in via Calvi angolo via Sempione, gli agenti del Reparto di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale hanno dovuto inseguire un uomo che ha tentato di sottrarsi al controllo.

 

Alla vista degli agenti e dei controllori della GTT, l’uomo ha saltato le transenne di protezione della banchina e si è dato alla fuga. Un’altra pattuglia di ‘civich’, casualmente in transito presso la fermata, gli si è fatta in contro e gli ha intimato di fermarsi. Il fuggitivo ha reagito spingendo a terra uno dei due agenti che aveva tentato di fermarlo e ha proseguito la sua fuga verso via Sempione, inseguito dall’altro agente.

L’uomo, dopo una lunga corsa, è stato raggiunto all’altezza del civico 42 di via Calvi e, al termine di una colluttazione, è stato bloccato.

Si tratta di un trentenne di cittadinanza ivoriana senza precedenti penali. L’uomo è stato accompagnato al Comando di via Bologna per l’identificazione e, al termine degli atti di rito, è stato indagato in stato di libertà per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e sanzionato per il mancato possesso di certificazione verde.

I pasti del Colombatto per le persone bisognose

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Giornate dedicate alla solidarietà all’Istituto Superiore “G. Colombatto (via Gorizia 7) Torino.

Studenti, docenti e volontari della protezione civile uniscono forze e competenze per fornire circa
300 pasti da distribuire a famiglie bisognose delle Comunità di Sant’Egidio e di Santa Rita.

Questo è quanto è successo già sabato 15 gennaio durante il primo dei tre appuntamenti (22 e 29
gennaio) dedicati al progetto #ColombattoSolidale.

Le materie prime, utilizzate dall’istituto Colombatto per preparare i pranzi, sono fornite
dall’Associazione Volontari Alpini di Protezione Civile che raccoglie i contributi offerti dalle
aziende ed enti sponsor (UNICEF, AIL Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e
mieloma ONLUS, Magogelo Quality FOOD, Caat Centro Agroalimentare Torino, Ragis Food
Service, Solidarietà Alimentare Torino, Pian della Mussa, Dipartimento Solidarietà Emergenze FIC,
Lidl Italia, Caffè Costadoro, Grana Padano).

Studenti e docenti, volontari, tutti in campo per la solidarietà. A lavoro di sabato, quando la scuola è
chiusa, per non dimenticare chi ha bisogno di un pasto caldo e di un sorriso.

Martinez, allenatore dei campioni mondiali a Torino per due giorni di Padel

Per due giorni Torino è stata capitale del padel. Sabato 15 e domenica 16 gennaio il coach dei campioni mondiali Jorge Martinez, in occasione dell’International Coach Course, è stato ospite di Palavillage che ha così inaugurato il calendario 2022 con un weekend dal respiro internazionale.

Una due giorni di studio, formazione e gioco quella che si è tenuta lo scorso weekend a Palavillage, il centro di padel che ha recentemente aperto alle porte di Torino e che, con i suoi 10 campi indoor dotati delle più innovative tecnologie, si candida a diventare un punto di riferimento per tutto il padel italiano e non solo.

L’International Coach Course, organizzato da M3 Padel Academy presso Palavillage, è stato occasione d’incontro e perfezionamento per i tanti partecipanti – maestri e istruttori di padel provenienti da tutta Italia – che al termine del corso hanno ricevuto un certificato di partecipazione riconosciuto a livello internazionale.

Jorge Martinez, direttore della M3 Padel Academy di Madrid – con la quale Palavillage ha una solida partnership – e punto di riferimento per il padel internazionale, ha affiancato inoltre lo staff tecnico di Palavillage mettendo tutta la sua esperienza al servizio dei giocatori che hanno potuto imparare da lui grandi giocate, recuperi impossibili, colpi maestosi, palle irraggiungibili, affinando la tecnica di gioco.

In occasione dell’International Coach Course Palavillage ha inoltre organizzato un Torneo di Padel all’Americana aperto a tutti gli sportivi.

Jorge Martinez è responsabile della formazione dei tecnici della Federazione Spagnola ed è l’allenatore di grandissimi campioni come le gemelle Sanchez Alayeto, Juan Lebron e Ale Galan. È inoltre direttore della M3 Padel Academy, creata in Spagna nel 2013, e ad oggi una delle aziende sportive di riferimento a livello mondiale per il padel, la cui mission è quella di formare ed educare le persone attraverso lo sport. Una visione condivisa anche con Palavillage che punta a diventare una delle strutture di riferimento per il padel italiano.

Il prestigio di M3 Padel Academy è la sua metodologia che negli anni ha portato diversi giocatori al top del circuito professionista di padel – dichiara Jorge MartínezSiamo sicuri che grazie alla nostra collaborazione Palavillage diventerà un punto di riferimento, per i suoi servizi ma anche per il metodo di insegnamento di uno sport, il padel, che sta vedendo una crescita esponenziale anche in Italia e che nei prossimi anni conquisterà gli sportivi di tutto il mondo”.

Durante la premiazione del torneo all’Americana tenutasi presso il ristorante di Gerla 1927 Jorge Martinez si è inoltre complimentato con Palavillage: “Ringrazio l’organizzazione, lo staff e tutti i coach per la straordinaria accoglienza che mi ha fatto sentire come a casa. Faccio i miei complimenti a Palavillage per l’innovazione e la funzionalità di questa nuova struttura che in breve tempo è già un punto di riferimento per il padel internazionale”.

 

Con 10 campi da padel, 3 campi da beach volley, palestra fitness, centro benessere, hub store, area ristorazione, spazi meeeting, aule ludo-didattiche e molto altro ancora, Palavillage è il luogo ideale per vivere l’esperienza del villaggio vacanze in città unendo sport e divertimento, tempo libero e cura di sé.

Palavillage è uno spazio unico in Italia: 8000mq attrezzati e progettati secondo i concept più innovativi e tecnologici che sorgono all’interno dell’ex capannone industriale Camel, riqualificato in chiave ecosostenibile. Non solo uno dei più grandi poli italiani di padel indoor, ma anche un nuovo centro di aggregazione che strizza l’occhio al sociale.

Palavillage è un luogo di aggregazione per tutti, sportivi, gruppi, famiglie, amici, adulti e bambini, nel quale convivono, interconnessi fra loro, oltre allo Sport, Free time, uno studio di osteopatia e massofisioterapia, un centro benessere ed estetico e uno store per fare shopping; Work, un’area meeting e una dedicata al coworking; Family club, spazi per attività ludiche e didattiche per bambini e ragazzi e area ristorazione per tutta la famiglia gestita da Gerla 1927.

 

Gestita da Jorge Martínez, la M3 Padel Academy riesce a fare crescere e trovare il potenziale di ogni giocatore. Lo staff è formato da professionisti come lo stesso Jorge Martínez, Mariano Amat, Fernando Poggi, David García Campos, Alberto Ruíz…

Al di là della parte professionistica e agonistica, la M3 Padel Academy conta diverse scuole padel per giocatori di tutti livelli e più di 800 allievi. Sta inoltre portando la sua metodologia in altri paesi europei come Italia, grazie alla collaborazione con Palavillage, Svezia e Belgio.

 

 

PALAVILLAGE

Viale Lucio Battisti 10, 10095 Grugliasco (TO)

www.palavillage.com

Raccolta cachi per la comunità

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Le buone pratiche di gentilezza sono azioni concrete e positive, a costo quasi 0, messe in atto per rinforzare i comportamenti pro sociali dei cittadini a beneficio dell’intera comunità. Partendo da questo presupposto, Luca Nardi,  coordinatore del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza (costruiamo gentilezza.org), ha messo in atto in prima persona, per il secondo anno consecutivo, una pratica di gentilezza che ha coinvolto la comunità locale in cui risiede, quella di Lessolo, un paese di quasi 2000 abitanti in provincia di Torino.

L’iniziativa è nata con l’osservazione durante il periodo invernale, che spesso sulle piante di cachi restano molti frutti incolti, le motivazioni sono varie, un’eccessiva produzione, oppure vengono raccolti solo i frutti per il fabbisogno famigliare del proprietario, o la pianta si trova in un terreno in disuso. Per questa ragione nel 2020 aveva proposto ad un compaesano che aveva lasciato i cachi sulla pianta di poterli raccogliere e ridistribuire a chi li avrebbe apprezzati, la risposta fu affermativa. Il promotore della buona pratica allora raccolse 12 cassette di cachi che distribuì gratuitamente. Lo scorso Dicembre invece sono quadruplicati coloro che si sono resi disponibili a lasciare raccogliere i cachi dalle  proprie  piante per condividerli con la comunità, questa volta sono state 27 le cassette di cachi raccolte e consegnate. La distribuzione delle cassette con i cachi non è stata casuale, ma ha seguito dei criteri, ossia sono stati scelti, indipendentemente dalla condizione economica: pensionati, famiglie con bambini, giovani coppie. Lo scopo di questa iniziativa? É lo stesso Nardi a rispondere: ”Evitare lo spreco alimentare donando l’incolto, favorire il bene comune e dimostrare che con un po’ di creatività e buona volontà ognuno, da solo, o in gruppo, può attivarsi costruire buone pratiche .” Per tale regione questa iniziativa è stata condivisa nell’ambito di Costruiamo Gentilezza nell’archivio (libero) delle Buone Pratiche ( https://costruiamogentilezza.org/strumenti-di-gentilezza/buone-pratiche-di-gentilezza/ ) a disposizione di tutti coloro che vogliano riproporla  anche adattandola al proprio contesto.