ilTorinese

La Storia rivive: 450° Anniversario della casamatta del Pastiss della Cittadella

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IL PASTISS. STORIA E PROSPETTIVE

La costruzione del Pastiss fu voluta da Emanuele Filiberto e avviata nel 1572 come esteso progetto, poi non completato,di integrare la difesa dei tre bastioni della Cittadella piùesposti alle offese rispetto a quelle lato Dora e Po.

Il contratto  per l’esecuzione della casamatta, progettata daFerrante Vitelli dentro il fossato del bastione San Lazzaro,risale al 25 gennaio 1572. L’opera, conclusa nel 1574, risultòmolto complessa, tanto da meritare la denominazione di“Pastiss” (pasticcio).

Il suo fronte esterno a profilo trilobato  eraformato da una spessa muraglia nella cui fondazione eraricavata una galleria di contromina con funzione didispersione dell’onda d’urto di una mina lungo i suoi 140metri di sviluppo ed espulsione dei relativi prodotti gassosiattraverso 15 pozzi aperti nella volta. Presentava all’internovari ambienti operativi, posti su due livelli e autonomamentedifendibili, da cui eseguire le azioni di fuoco a 360°, con lastessa tecnica dei moderni capisaldi. Il fronte di gola era,inoltre, dotato di cannoniere per il tiro rovescio per la difesavicina del fossato e delle muraglie del bastione San Lazzaro,col quale comunicava per mezzo di un’ampia galleria cheintegrava la difesa del fossato con apposite feritoie per fuocodi fucileria.

Dopo la demolizione della Cittadella nel secondo Ottocento,il Pastiss è stato utilizzato come discarica per i materiali dirisulta dei cantieri edili dell’epoca. Fu riattivato nella parte piùprofonda durante la 2^ G.M. come rifugio di protezioneantiaerea per gli isolati di corso Matteotti compresi fra corsoGalileo Ferraris e via Amedeo Avogadro e nuovamenteabbandonato nel dopoguerra.

Riscoperto nel marzo 1958 da Guido Amoretti e CesarinoVolante, dal 1976, dopo i primi interventi di recupero di alcune parti in maniera autonoma da parte dell’allora capitano Amoretti e i primi volontari del gruppo ricerche e scavi, a seguito di autorizzazione del Comune di Torino èoggetto di un cantiere permanente di scavo e recuperogestito dall’Associazione Amici del Museo Pietro Micca,coordinato per oltre 30 anni dallo storino Piergiuseppe Menietti e dalla Direzione del Museo Pietro Micca.

Nel 2014 i principali settori recuperati e ripuliti sono stati restaurati su progetto dello studio di architettura Sonia Bigando e Roberto Nivolo a merito di contributo ministeriale favorito dal Consiglio regionale del Piemonte. Una buona parte degli ambienti recuperati sono stati messi in  sicurezza e dotati degli impianti adeguati alla visita.


Nel
2018 è stato realizzato un regolare ingresso  sul marciapiede di via Papacino 1 al posto dell’originario tombino precedentemente utilizzato come ingresso di fortuna. Dotata di una scala a chiocciola a norma disicurezza, contestualmente con altri complementari lavori dimessa in sicurezza di un delimitato percorso interno dotatodi pannelli didattici, la fortezza è oggi periodicamente apertaalla visita pubblica su diretta gestione dell’AssociazioneAmici del museo Pietro Micca su prenotazione presso il museo stesso ai recapiti info@museopietromicca.it e 011 01167580.

Attraverso un nuove contributo della Regione Piemonte in occasione del 450° anniversario di costruzione della cinquecentesca casamatta, è stato progettato un nuovo intervento di ricerca archeologica e di restauro funzionale che permetterà di valorizzare ulteriormente il percorso di visita sia inglobando un altro settore della galleria di contromina nella fondazione con uno dei pochi pozzi di aerazione ancora efficienti sia permettendo uno straordinario sguardo d’insieme delle gallerie di contromina del 1706 e, soprattutto, l’ingresso della camera di combattimento bassa dalla quale entrò per la prima volta nel marzo 1958 il generale Amoretti alla scoperta del Pastiss.

Un interessante e nuovo sguardo sul patrimonio archeologico sotterraneo di Torino e su una struttura unica al mondo nel suo genere, che merita di essere valorizzata e soprattutto di diventare area museale permanente rientrando a pieno titolo nel museo Pietro Micca e dell’assedio di torino del 1706 assieme all’altra area archeologica del Rivellino degli Invalidi venuta alla luce nel 2015 durante i lavori del nuovo parcheggio sotterraneo di corso Galileo Ferraris e unica parte salvaguardata del patrimonio sacrificato alle esigenze della modernità.

Per dare evidenza alla significativa ricorrenza del 450° anniversario di costruzione del Pastiss, il generale Franco Cravarezza, direttore del museo Pietro Micca, è orgoglioso di annunciare che quest’anno il museo Pietro Micca proporrà un nutrito programma di eventi a partire dal 25 gennaio per celebrare l’anniversario e valorizzare il patrimonio sotterraneo della Città con eventi, conferenze, progetti di restauro e tecnologici e, si spera, anche significativi passi per la istituzionalizzazione museale del Pastiss.

Tra i progetti già programmati, di seguito due particolari.

Il primo a inizio febbraio sarà la realizzazione di una speciale visita virtuale del Pastis nell’ambito del progetto VADUS, collaborazione tra Comune di Torino (Torino City Lab), ESA, TIM, ENEA e Università La Sapienza di Roma.

Il secondo progetto, relativo al recupero archeologico e funzionale del pozzo di aerazione all’interno del percorso di visita, andrà in porto entro aprile pv.

La prima attività, il 25 gennaio 2022.

Dopo una breve inaugurazione dell’anniversario, dalle ore 11 alle 17,30 la cinquecentesca fortezza del Pastiss sarà aperta alle visite gratuite.

Obbligatoria prenotazione a eventi@museopietromicca.it e 011 01167580 e necessario green pass rafforzato e mascherina indossata. Non idoneo per portatori di disabilità motoria.

IL DIRETTORE DEL MUSEOPIETRO MICCA

Gen. Franco Cravarezza

Sorpreso dalla Finanza con due milioni di droga in auto

 Torino: sequestrati dalla Guardia di Finanza 226 chilogrammi di droga stipati all’interno di un’autovettura. Avrebbero fruttato oltre 2 milioni di euro. Arrestato trentacinquenne.  

La Guardia di Finanza di Torino ha arrestato un trentacinquenne di origini marocchine, titolare di regolare permesso di soggiorno, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

In particolare, i Baschi verdi, nell’ambito della quotidiana attività di controllo del territorio, hanno fermato, nei pressi del quartiere “Madonna di Campagna”, il soggetto magrebino a bordo di un veicolo risultato essere di proprietà di un suo connazionale.

 

Ad attrarre l’attenzione dei finanzieri è stato il vistoso carico stipato all’interno dell’automobile, che occupava gran parte del volume dell’abitacolo e del bagagliaio, apparendo evidentemente sospetto.

 

I militari, quindi, hanno deciso di svolgere mirati approfondimenti nel corso dei quali hanno rinvenuto 6 sacchi di juta risultati contenere circa 210 kg di sostanza stupefacente tipo hashish.

 

Le ulteriori operazioni di perquisizione dell’autoveicolo, la cui capacità di carico era stata implementata attraverso il ribaltamento dei sedili posteriori, hanno consentito di rinvenire altri 7 panetti contenenti 15 kg di hashish e, riposto sul lato passeggero, un pacco al cui interno era occultato 1 kg di marijuana.

I 226 chilogrammi di droga, sottoposti a sequestro, avrebbero potuto fruttare sul mercato oltre 2 milioni di euro.

L’uomo, dopo essere stato tratto in arresto in flagranza di reato, è stato condotto presso la casa circondariale di Torino ove è tuttora a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Ultimo saluto all’ex vicepresidente del CAI: la montagna, passione di una vita

DAL PIEMONTE

E’ morto Silvio Avidano, socio da quasi cinquant’anni del CAI di Asti che ha ricoperto in passato le cariche di Vicepresidente, consigliere e Segretario.

È lo stesso Cai di Asti sulla propria pagina facebook a ricordarlo così:

Ci ha lasciati Silvio Avidano. Si iscrisse alla nostra Sezione nel 1973, all’età di 40 anni, e nel 1976 fu eletto subito Vicepresidente; dal 1982 divenne Consigliere e, dal 1988, Segretario. Nel 2000 per ragioni di salute dovette lasciare l’incarico sezionale che aveva interpretato con serietà e particolare dedizione.
Ci ha lasciati un amico, una persona schiva ma decisa, corretta ed equilibrata, capace di stemperare i toni e di mediare nei disaccordi che a volte la vita Sezionale proponeva.
Durante la sua ultima intervista ad Astimontagna nel 2012 diceva “La montagna mi ha sempre attratto soprattutto per le vicende storiche avvenute su quelle cime e così, ogni qualvolta intraprendo una nuova escursione, mi documento. Lassù ci si trova la storia ma non solo, si fa anche attività fisica e si riscopre flora e fauna, ma soprattutto in quell’ambiente si respira un clima distensivo e la fatica della salita è mitigata dalla soddisfazione di aver trascorso una piacevole giornata”. “Posso sicuramente affermare che il CAI, dopo la famiglia e il lavoro, è stata la più importante soddisfazione personale. In Sezione ho trovato veri amici con cui intraprendere splendide esperienze in montagna e con cui condividere la vita sezionale.”

Automotoretrò e Automoracing posticipano l’evento: dal 28 aprile al 1° maggio

La grande festa dei motori in programma a febbraio rinvia di qualche mese il doppio appuntamento

AMR, la grande festa dei motori, cambia data: si svolgerà dal 28 aprile al 1° maggio in conseguenza dell’alto numero di contagi da Covid-19 che si stanno verificando nel nostro Paese in questo periodo.

Originariamente in programma dal 10 al 13 febbraio, si è scelto di posticipare l’appuntamento proprio per accogliere nella massima sicurezza tutti i partecipanti e rendere questa edizione un grande successo come in passato.

A tal proposito gli organizzatori Beppe e Alberto Gianoglio hanno dichiarato: “Considerato l’aumento dei contagi, per la tutela di tutti, si è reso doveroso posticipare l’evento. Da un punto di vista organizzativo è per noi un notevole sforzo, ma restiamo fiduciosi che la situazione migliori e che a fine aprile si possa finalmente realizzare e vivere pienamente l’evento nella sua importanza”.

Comprare casa in montagna: mercato in risalita

Forte interesse per le località italiane

Il mercato della casa vacanza ha avuto un buon recupero già subito dopo il primo lockdown. I nostri dati – afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasaci dicono che la percentuale di chi ha acquistato come casa vacanza nel primo semestre del 2021 è al 6,4% dal 5,5% del periodo pre-pandemia.

La chiusura forzata ha portato ad una maggiore richiesta di abitazioni in località turistiche al fine di avere una valvola di sfogo o un luogo dove poter trascorrere eventuali altri lockdown. La possibilità poi di poter lavorare in smart working ha fatto in modo che in tanti decidessero di farlo proprio da queste località sia durante il lockdown sia nei periodi successivi.

La tipologia più richiesta e compravenduta è il piccolo trilocale ma, dopo il 2019, è aumentata la percentuale di chi cerca soluzioni indipendenti.  

L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa rileva che nelle località turistiche di montagna i prezzi in media sono in aumento dello 0,6%.

In questa prima parte del 2021 hanno tenuto i valori a Bardonecchia (-0,2%), Roccaraso(0,0%), Cervinia (0%), Pinzolo(+0,9%), Asiago (+4,6%), Ponte di Legno (+4,4%) per citarne alcune. Tra le motivazioni, al di là dell’aumentata domanda di casa vacanza, sono da annoverare: la vicinanza alle piste, la presenza di servizi, la facile raggiungibilità, l’investimento in offerta di servizi per i turisti (ad esempio le terme) o in altre infrastrutture come piste ciclabili (soprattutto per la montagna estiva).

Si conferma la ricerca di abitazioni anche in località più defilate o in zone fino a oggi non considerate in seguito ai nuovi criteri di ricerca emersi post lockdown. La motivazione principale è la possibilità di acquistare con budget più contenuti.  

In Val d’Aosta a Cogne continua a esserci interesse per il vicino comune di Sarre anche se caratterizzato   maggiormente da un mercato di prima casa e ha beneficiato del fatto di offrire immobili più in linea con i desideri attuali: spazi esterni e camera in più. I prezzi sono anche più accessibili e questo ha determinato un leggero rialzo. Interesse in più si registra per le vicine Introd e Valsavaranche i cui prezzi si aggirano rispettivamente intorno a 1250 € al mq e 1000 € al mq, contro i 2300 € al mq di Cogne. Restando in questa regione segnaliamo Torgnon, dove durante il lockdown in tanti si sono trasferiti per lunghi periodi grazie allo smart working e che, per questo motivo, ora sono interessati anche alla presenza di una stanza in più. Le richieste arrivano da Piemonte, Lombardia, Liguria. Gli chalet e i rascard posizionati all’interno della vallata sono oggetto di interesse per gli acquirenti stranieri (Francia, Svizzera ed Olanda). I rascard si preferiscono già in buono stato e hanno prezzi intorno a 200 mila €. A Torgnon ci sono prezzi medi di 1800-2000 € al mq. Il mercato immobiliare di La Magdaleine, poco considerato fino a qualche anno fa, ha avuto una riscoperta subito dopo il lockdown. Il paese offre tranquillità, è soleggiato e ha attirato l’interesse di chi voleva acquistare da fuori regione a prezzi contenuti. Si trovano sia piccoli contesti condominiali sia soluzioni bifamiliari. Prezzi medi intorno a 1300 € al mq.        

             

A Oulx in Piemonte, nell’ultimo anno, sono cresciuti coloro che acquistano la casa nelle località di montagna per farne la residenza, grazie alla possibilità di lavorare in smart working e alla facilità con cui si raggiunge il centro di Torino in macchina e in treno. Inoltre, a Oulx è presente la scuola superiore DesAmbrois che attira un ristretto numero di famiglie da altre province i cui figli si dedicano all’attività agonistica. La cittadina l’anno scorso ha segnalato, infatti, un aumento di residenti.  A questi acquirenti si aggiungono coloro che cercano la casa vacanza, utilizzata sempre più spesso anche nei week end e non solo durante la stagione estiva.  In più Oulx ha il vantaggio di registrare prezzi contenuti. Infatti, si investono mediamente intorno a 50-100 mila € per acquistare bilocali o trilocali. In spolvero, proprio grazie al fenomeno del pendolarismo, la zona della Stazione dove un usato si scambia a prezzi medi di 1500 € al mq.

A Ponte di Legno, in Lombardia, il mercato della seconda casa è dinamico e i prezzi sono in leggero aumento a causa di una forte domanda e di un’offerta che inizia a scarseggiare.

Le richieste arrivano prevalentemente da persone residenti in Lombardia ma, negli ultimi tempi, si registra un interesse da parte di acquirenti francesi ed inglesi che decidono di acquistare dalla futura nascita degli impianti termali. La domanda si sta orientando verso trilocali da 65-70 mq su cui investire intorno a 220-250 mila €: l’idea che si sta diffondendo è quella di utilizzare l’abitazione per tutta la famiglia e spesso anche per periodi più lunghi grazie allo smart working. Chi ha un capitale più contenuto opta per Temù dove i prezzi sono inferiori a 2000 € al mq.

Nell’altopiano di Asiago, in Veneto, c’è un interesse crescente per le località di Gallio e Roana che stanno registrando infatti prezzi in salita anche se restano più accessibili rispetto ad Asiago. A Gallio e Roana si acquista rispettivamente a 1800 e 1600 € al mq contro i 2500-2600 € al mq di Asiago. Queste due località hanno dalla loro anche il fatto di essere dotate di piste recentemente ristrutturate.  

In Abruzzo a Roccaraso il mercato è dinamico e stanno tornando anche gli investitori che realizzano casa vacanza o BB da mettere a reddito. Continua però ad esserci interesse per il vicino comune di Rivisondoli i cui prezzi più bassi attirano gli acquirenti con budget inferiore.  Infatti, una soluzione in buono stato non supera i 2000 € al mq contro i 2500 € al mq di Roccaraso.

Il mercato sta lentamente avviandosi verso la normalità, ci sono anche investitori interessati all’acquisto per mettere a reddito. La casa in montagna offre la possibilità di ottenere un affitto stagionale sia in inverno sia in estate. In alcuni casi si affitta anche durante l’anno (nei mesi vacanti) a lavoratori con contratti a termine. Considerando solo l’affitto stagionale, orientativamente, il rendimento annuo lordo si aggira intorno al 4% con punte che possono arrivare al 7%.

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Inail, il direttore regionale: “Formazione, controlli rigidi e più tutela assicurativa”

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Il punto di vista / Le interviste di Maria La Barbera

In una breve intervista il direttore regionale dell’Inail, Giovanni Asaro, ci parla di alcuni degli interventi da attuare per garantire sicurezza e regolarità ai lavoratori.

I dati del 2021 relativi agli incidenti mortali sul lavoro nella regione Piemonte sono molto allarmanti, più di 40 persone decedute con Torino che, da sola, ne conta 13. Una media funesta di 3 decessi al mese, una situazione drammatica che necessita, quanto prima, di interventi rapidi e risolutivi. L’ultima tragedia, avvenuta nel capoluogo piemontese il 18 dicembre scorso che ha provocato la morte di 3 operai a causa del crollo di una gru, ha scosso l’Italia tutta e certamente ha posto nuovamente, e con forza, la questione della sicurezza sul lavoro portandola sul piano della massima priorità.

Il direttore regionale dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, il dr. Giovanni Asaro, ci spiega quali saranno gli interventi per garantire maggiore sicurezza ai lavoratori.

Direttore a cosa dobbiamo attribuire la crescita degli incidenti sul lavoro e quali sono gli interventi da attuare per limitarne e prevenirne l’entità?

Il Paese è in ripresa economica e un po’ tutti i settori stanno recuperando in seguito al periodo del lockdown. In particolare le agevolazioni previste nel settore edilizio, i super bonus, hanno fatto lievitare il numero delle commesse con un innalzamento del costo dei materiali creando una frenetica e consistente domanda di addetti ai lavori a cui il mercato non era pronto. Ne è conseguita una esasperata parcellizzazione delle attività da svolgere con il coinvolgimento di maestranze, anche straniere, spesso non in possesso della formazione richiesta, con contratti formalmente ma non sostanzialmente regolari. Il rischio di interferenze all’interno dei cantieri è pertanto cresciuto insieme alla mole di lavoro con conseguenze spesso molto gravi. È essenziale che si seguano regole e protocolli rigidi, che il personale venga formato in maniera completa, nel caso dei lavoratori stranieri, per esempio, è indispensabile che comprendano la nostra lingua. Inoltre, in sede di cantiere, deve essere garantito il coordinamento e il controllo puntuale delle varie attività attraverso figure professionali presenti, responsabili, rigorose che, tra l’altro, adeguino il numero di lavoratori richiesto all’entità del lavoro da realizzare e che assicurino trasparenza e legalità. In questa direzione si stanno assumendo in ambito territoriale misure idonee nel settore edile per mitigare i rischi.

Riguardo alla tutela assicurativa cosa ci può dire?

È determinante che la tutela assicurativa venga estesa a tutte quelle categorie di lavoratori a cui ancora non è stata riconosciuta come, per esempio, i liberi professionisti.

Per fortuna si sta andando in questa direzione. Nei giorni scorsi il Ministro del Lavoro Orlando ha firmato, infatti, il decreto attuativo con cui si riconosce ai lavoratori autonomi dello spettacolo la copertura assicurativa Inail. È un segnale forte e positivo nella direzione dell’ampliamento della tutela sociale. La platea degli assicurati sarà sempre più ampia e attraverso le necessarie modifiche legislative si arriverà a garantire una copertura assicurativa dei rischi legati al lavoro sempre più diffusa, in linea con il dettato costituzionale.

Cosa si può fare per le aziende, affinché possano garantire gli standard di sicurezza ai lavoratori?

Con il nuovo bando ISI, pubblicato il 16 dicembre 2021, l’Inail a livello nazionale mette a disposizione delle aziende che hanno intenzione di investire in materia di sicurezza e in formazione 274 milioni di euro, di cui oltre 18 milioni solo in Piemonte. Nel frattempo procedono le attività per l’assegnazione dei finanziamenti ISI 2020 che ammontano per il Piemonte a oltre 13 milioni di euro. L’impegno è importante ma non copre tutte le richieste presentate dalle imprese piemontesi. Sarebbe necessaria, dunque, una sinergia con tutti gli altri attori coinvolti, come la Regione o gli istituti bancari, che vogliano condividere tali politiche di sostegno alle aziende per assicurare migliori livelli di sicurezza innovando, in tal modo, anche i sistemi di produzione, attraverso la messa a disposizione di ulteriori risorse.

20 gennaio 1985: l’esordio in Serie A di Paolo Maldini

Accadde oggi

Paolo Maldini ha legato tutta la sua carriera al Milan, squadra della sua città natale, in cui ha militato dal primo provino del settembre 1978. Il 20 gennaio 1985, ancora sedicenne, viene convocato per la prima volta in prima squadra nella trasferta in casa dell’Udinese, per l’assenza di Mauro Tassotti. Maldini, con la maglia numero 14, si siede in panchina senza immaginare di esordire subito; e invece, a causa dell’infortunio di Sergio Battistini, nella ripresa Maldini viene mandato in campo dall’allenatore Nils Liedholm. Maldini gioca come terzino destro, suo ruolo naturale, disputa una buona gara e contribuisce al pareggio rossonero. Liedholm, a fine partita, ammette che «Paolo ha un grande avvenire».Profezia avverata quella del grande Maestro Liddas,alias Nils Liedholm.Paolo Maldini,destro naturale,viene spostato sulla corsia di sinistra e diventerà uno dei più forti terzini sinistri del mondo di tutta la storia del calcio.Vincerà tutti i trofei possibili ed immaginabili con il Milan di cui tutt’oggi è dirigente responsabile dell’area tecnica.In Nazionale disputerà 126 gare segnando 7 gol risultando tra i primi 5 calciatori con più presenze nella storia del calcio italiano.

Enzo Grassano

Sanremo, anticipazioni sulle canzoni in gara

Mancano pochi giorni all’avvio della manifestazione canora più seguita in Italia che, da oltre settant’anni, tiene inchiodati gli amanti delle canzonette davanti al televisore. Massimo segreto sulle canzoni in gara, pena l’espulsione dalla gara; ma noi siamo riusciti a carpire i segreti dei concorrenti e ve li proponiamo per prepararvi bene all’evento…

AKA7EVEN
Ma dove l’ha trovato il nome, in un cruciverba? Canta PERTETTA COSI’, forse pensando a Belen RFodriguez…

MICHELE BRAVI
Schizzato fuori dalle pagine dei Promessi Sposi si esibisce con L’INVERNO DEL FUORI, prima canzone dedicata all’elogio degli iscritti all’associazione che raggruppa i “diversamente sessuati”.

DARGEN D’AMICO
Sfigatissimo nome, destinato a svolgere il ruolo di eterno secondo, con medaglia d’argen anziché d’or; canta DOVE SI SBALLA, scritta in una discoteca dove la Coca gira più della Pepsi…

DITONELLAPIAGA CON RETTORE
Chissà se riuscirà ad esibirsi dopo la denuncia dei rettori universitari che non vogliono essere considerati un dito nella piaga? Peccato per la sua CIMICE, originale inno ai pidocchi.

ELISA
La bisbisnipote di Mona Lisa si esibisce con O FORSE SEI TUC, un bel ritornello ispirato al noto cracker belga.

EMMA
La ragazza, elettricista mancata (il padre, grossista di lampadine, avrebbe voluto che si laureasse in elettrodinamica, ma lei ha preferito cantare) partecipa con il toccante OGNI VOLT E’ COSI’, ispirato agli studi prematuramente abbandonati.

GIUSI FERRERI
L’ex commessa, oggi star della musica italiana, punta alla vittoria con MELE, una smaccata pubblicità dei prodotti della Val di Non di proprietà di suo zio.

HIGHSNOB & HU
Non si sa da dove vengano, chi siano, dove vadano… Cantano un piacevole refrain dedicato al rito inglese delle cinque del pomeriggio, ABBI CURA DEL THE

IRAMA
Originario dell’Indostan arrivato in Italia insieme al fratello Diorama, ingegnere specializzato nella creazione di modellini. Ossessionato dalla moglie Sarah, ha scritto OVUNQUE SARAH.

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA
Fuggita dal seggio elettorale di Cantù dopo l’annullamento delle elezioni comunali, la ragazza ha composto MIAO MIAO, prendendo spunto dai versi del suo amato micio cinese, Miao Tse Tung.

ACHILLE LAURO
Erede del grande armatore napoletano canta DOMENTICA, canzone dedicata ai malati di Alzheimer

LE VIBRAZIONI
Un trio che ha dovuto cambiare la denominazione originaria di I VIBRATORI, considerata troppo osé. Il loro brano s’intitola DANTISSIMO e celebra i 700 anni dalla morte dell’Alighieri.

MAHMOOD E BLANCO
Accoppiata tra un allevatore di mammuth ed un coltivatore di Prosecco che hanno scritto BRIVIDI sotto l’effetto del COVID 19

ANA MENA
Discendente di Ana Coreta, eremita siriano del II secolo, canta DUECENTOMILA ORE, la versione “giga” di Ventiquattromila baci di Mina. Ma non c’è confronto!

GIANNI MORANDI
Il sempreverde arriva con APRI TUTTE LE MORTE, un testo horror ispirato ad un medico legale che da 30 anni fa autopsie su cadaveri di donne all’istituto di medicina legale di Bologna.

FABRIZIO MORO
Il suo più illustre antenato era Ludovico Moro, che si rivolta nella tomba pensando ad un discendente così. Si esibisce con SEI TUC, con l’obiettivo di fare concorrenza a ELISA (vedi sopra).

NOEMI
Storpèiatura del cognome del nonno, Feliciangelo Poemi, grande scrittore autore di numerosi canti eroici. Più modestamente lei ha composto TI AMO NON LO SO LIRE, uno struggente testo in cui si rimpiange la vecchia moneta italiana.

MASSIMO RANIERI
Altro sempreverde che presenta LETTERA DAL MARE, ispirata ad una storia vera, un a lettera spedita da un focoso siciliano di Alcamo all’amata abitante a Bressanone e pervenuta alla giovine tanto desiderata solo 50 dopo, per i solito disguido delle poste. La ragazza nel frattempo si era sposata con uno shutzen tirolese…

RKOMI
Altro impronunciabile… Ma è giustificato, proviene da una famiglia di sherpa nepalesi. La sua canzone IN SU PER ABILE descrive gli sforzi di un alpinista che vuole aprire una nuova via sul Kanchenjunga.

MATTEO ROMANO
Con un nome così, non potrà mai vincere, troppo banale di questi tempi, non poteva scegliere Kikazzé o Brumbrum? Nessuna speranza per la sua VIRALE, motivetto che trae spunto dalla pandemia.

SANGIOVANNI
Dopo il Battista e l’Evangelista ecco il Sanremista, arrivato al Festival per cantare FAR FALLI un allegro motivetto che coindanna i calciatori più fallosi del campionato di calcio italiano.

TANANAI
Canta CESSO OCCASIONALE, ritornello ispirato agli effetti del confetto Falqui, su testo del Generale Cambronne; insomma, una cagata…

GIOVANNI TRUPPI
Cantautore noto negli ambienti militari che presenta un testo dedicato alla famiglia TUO PADRE; TUA MADRE, TUA ZIA.

YUMAN
Fuggito dallo Yemen canta ORA È QUI, primo pezzo di una trilogia che comprenderà nelle prossime edizioni ORA E’ QUA e poi ORA E’ QUO, dedicata ai nipotini di Paperino.

IVA ZANICCHI
Più che sempreverde, l’ideatrice dell’Imposta sul Valore Aggiunto passa dal fisco all’agricoltura con la delicata VOGLIO ARARTI dedicata ad un giovane coltivatore di mais del Salento. Pare che fra loro ci sia del tenero (grano tenero, ovviamente…).

Gianluigi De Marchi

Carenze igieniche, stop a tre esercizi commerciali in corso Palermo

Nelle ultime 48 ore, a seguito di accurati controlli del territorio in zona Barriera Milano effettuati da personale del Comm.to di zona, con l’ausilio di operatori del Reparto Mobile di Torino, del Reparto Prevenzione Crimine, nonché dell’unità cinofila della Polizia di Stato, operatori della Polizia Municipale e del Servizio di igiene ASL, sono stati controllati 6 esercizi commerciali nella zona situata fra corso Giulio Cesare, corso Palermo, via Montanaro, via Sesia, via Malone. In seguito a diverse carenze nelle condizioni igienico sanitarie, una gastronomia africana di corso Palermo è stata sottoposta a chiusura; inoltre, una sala giochi, ubicata sempre nella stessa zona, al cui interno erano presenti undici cittadini stranieri, quattro dei quali sprovvisti del greenpass, è stata sottoposta a chiusura per 6 giorni, per reiterata violazione della normativa in materia di contenimento della pandemia da covid-19. Infine, all’interno di un bar caffetteria della zona, al bancone era presente una cittadina straniera irregolarmente soggiornante in Italia e destinataria di decreto di espulsione; pertanto, il gestore è stato denunciato per l’impiego di manodopera priva di autorizzazione al soggiorno; inoltre, è stato accertato anche il furto di energia elettrica da personale Iren fatto intervenire sul posto. Infine, è stata riscontrata l’omessa verifica da parte dell’esercente su un avventore rispetto al possesso del greenpass. Per tale ragione l’esercizio, all’interno del quale sono state riscontrate anche altre irregolarità amministrative,  è stato sospeso con chiusura dei locali fino al ripristino delle condizioni  di norma. Complessivamente, le persone controllate nell’arco dei servizi sono state oltre 50. Una di esse, un ventitreenne marocchino, è stato denunciato in quanto inottemperante al decreto di espulsione dal territorio nazionale.

Covid e scuole, Grimaldi (LUV): Perché i bambini vaccinati vengono discriminati?

“Si scrive DAD e si legge quarantena”

«Un bimbo vaccinato se negativo non può rimanere in quarantena, dovrebbe essere trattato come gli adulti, la Regione e il Governo diano un’interpretazione maggiormente estensiva di una norma che sta pesando enormemente sui più piccoli e sull’organizzazione familiare dei genitori piemontesi» – è la posizione di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi sulla controversa lettura che viene data all’ultima circolare ministeriale riguardante i bambini che, a differenza degli adulti vaccinati con terza dose, devono comunque osservare un periodo di quarantena o isolamento.

«Si scrive DAD ma si legge quarantena: non capisco fino in fondo l’idea secondo il quale un bimbo, guarito, vaccinato o tamponato e negativo, venga lasciato a casa per 10 giorni come se fosse contagioso. Prima viene la salute, ma tenere a casa un bambino sano, senza nemmeno un’ora di aria aperta è quanto di peggio si possa fare – prosegue Grimaldi. Non mi è chiaro perché chi ha più di 5 anni e ha fatto il vaccino (o è guarito dal Covid) debba stare in quarantena come tutti gli altri. Se la Regione Piemonte non vuole far valere la sua autonomia in questi casi, chiediamo al Ministro Speranza di intervenire prontamente per liberare dalla quarantena centinaia di bimbi vaccinati negativi. Diamo un segnale positivo, sennò a cosa serve la campagna vaccinale?».