ilTorinese

Rifondazione: no alla guerra in Ucraina

La crisi Ucraina è ormai precipitata nel conflitto armato, con conseguenze  tragiche per tutte e per tutti.

Il progetto espansionistico della NATO ed il rifiuto dell’Ucraina di applicare gli accordi di Minsk, che riconoscevano l’autonomia delle Regioni a maggioranza russofona, hanno portato a questo esito drammatico.

Ma ora l’inaccettabile intervento diretto delle truppe russe in Ucraina, accompagnato da dichiarazioni altrettanto inaccettabili da parte di Putin, rischia di mettere in moto una spirale micidiale, che può condurre ad uno stato di guerra generale.

E’ quindi più che mai necessario mobilitarsi contro la guerra, e  sostenere una soluzione di pace per la crisi: per il ritiro immediato delle truppe russe dall’Ucraina e di tutte le truppe straniere presenti nell’area dello scontro; per un piano di pacificazione basato sulla neutralità dell’Ucraina e sul riconoscimento dei diritti di tutte le popolazioni, ucraine e russe, tornando allo spirito degli accordi di Minsk.

Il governo italiano e la UE hanno fin qui dimostrato soltanto la loro totale subalternità agli USA e alla NATO, non facendo nulla di concreto per ricercare una soluzione pacifica della crisi.

L’Italia deve impegnarsi ora per fermare la guerra e, nel rispetto dell’art.11 della nostra Costituzione, non deve partecipare in alcun modo ad essa: diciamo NO all’invio di armi, soldati, navi, aerei italiani nell’area interessata dal conflitto.

L’Italia deve portare avanti una politica di pace: non può quindi continuare a far parte della NATO, una alleanza imperialista che non ha più alcuna ragione di esistere: “Fuori l’Italia dalla NATO! Fuori la NATO dall’Italia!” resta la nostra ferma posizione in proposito.

Bisogna fermare il mercato delle armi, che alimenta le guerre nel mondo: “Posti di lavoro, non bombe!” è lo storico slogan del movimento contro la guerra, che oggi più che mai ribadiamo. Respingiamo quindi  l’idea  nefasta di trasformare Torino nel polo nazionale dell’industria bellica.

Bisogna tornare a far sentire la voce dei popoli, che come sempre saranno i primi a pagare pesantemente i costi della guerra e delle sanzioni economiche.

Rifondazione Comunista sarà presente alla manifestazione per la Pace già indetta a Torino, nell’ambito di una iniziativa nazionale, SABATO 26 FEBBRAIO alle 11 in piazza Castello, ma occorre costruire sin dalle prossime ore una mobilitazione  immediata e permanente contro la guerra.

Fausto Cristofari, segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino

“Mezz’ora con…” Conversazioni d’autore, al Castello di Miradolo

Intorno alla mostra “Oltre il giardino” di Paolo Pejrone

Da sabato 26 febbraio

Conversazioni d’autore (sette per sei incontri): esperti d’arte, artisti, storici e collezionisti. Saranno loro i protagonisti degli appuntamenti di approfondimento sulle tematiche e sulle opere esposte nella rassegna “Oltre il giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone” al Castello di Miradolo di San Secondo di Pinerolo, sede della “Fondazione Cosso” promotrice della mostra e degli incontri, a cura di Paola Eynard e Roberto Galimberti, in collaborazione con Enrica Melossi. Della rassegna dedicata a Pejrone – grande papà di “giardini felici” – già si è trattato in occasione dell’inaugurazione, nel maggio dell’anno scorso. Si tratta, come ribadiscono gli organizzatori, di un progetto espositivo immaginato come un cammino ideale lungo un anno (fino al 15 maggio prossimo), che “segue il corso delle stagioni e accompagna il trascorrere del tempo con le opere in mostra che cambiano con il variare delle stesse stagioni”. Intorno al concetto di “abbecedario”, in rigoroso “dis-ordine alfabetico”, si trovano i pensieri, i riferimenti, i dubbi e le speranze che hanno segnato gli oltre 50 anni di carriera dell’architetto paesaggista Paolo Pejrone in dialogo con opere d’arte, oggetti, fotografie, acquerelli, progetti, memorabilia, video e installazioni provenienti, per la maggior parte, da collezioni private e distribuite nelle sale storiche del settecentesco Castello e nei sei ettari di “Parco all’inglese” che lo circondano. In questo suggestivo e ben articolato scenario natural-artistico si terranno le sei “Conversazioni”, programmate dal prossimo sabato 26 febbraio fino al 2 giugnosempre il sabato pomeriggio alle ore 15. Tutti gli incontri sono gratuiti, compresi nel biglietto di ingresso alla mostra ed aperti a visitatori, appassionati d’arte ed insegnanti (gli incontri sono infatti inseriti nel calendario del corso docenti del “Progetto Ulisse”, accreditato dal “MIUR” a livello regionale). Ad ogni appuntamento, alle 16,30, segue una visita guidata con i curatori della mostra  e per renderne il più possibile accessibile i contenuti è prevista una registrazione audio e la successiva pubblicazione sul canale “Spotify” del Castello di Miradolo. Ad aprire il ciclo di appuntamenti, sabato 26 febbraio, saranno Francesco Poli (docente di “Storia dell’arte contemporanea” all “Accademia di Brera” a Milano e “Chargé de cours” all’“Université Paris 8”) ed Oscar Chiantore (docente di “Conservazione e Restauro dei Beni Culturali” all’Università di Torino). I due dialogheranno con il pubblico su: “Materiali naturali e materiali artificiali. Problemi di conservazione”. A seguirli, nei sabati successivi (programma dettagliato su www.fondazionecosso.com), il pittore Giovanni FrangiEnrico Carlo Bonanate (direttore del “PAV-Parco Arte Vivente”, Centro Sperimentale di Arte Contemporanea di Torino, ideato da Piero Gilardi), il giornalista Giulio Caresio, la “signora della piccola editoria” Rosellina Archinto e lo storico Daniele Jalla. Parole che s’accompagneranno alle immagini davvero importanti raccolte nella “veste invernale” della mostra e che serviranno a costruire un curioso dialogo immaginario con l’“abbecedario” di Pejrone “intessendo riferimenti e suggestioni e suggerendo letture e possibili interpretazioni del percorso di visita per costruire un cammino, oltre il giardino”. Dal “Concetto spaziale” di Lucio Fontana,  al “Cardo e pesche” di Piero Gilardi, l’iter espositivo propone la messa in scena di opere di Giovanni Frangi (con quella delizia di “Urpflanze” del 2020) in cui l’artista milanese affronta il tema delle “ninfee” – magnifica ossessione di Monet – per proseguire con l’installazione “Venti Frammenti” di Giorgio Griffa, con il poster di Robert Rauschenberg dedicato alle celebrazioni della “Prima Giornata Mondiale della Terra” “Earth Day 22 April” (Anni ’70) e con la “Foglia”(Anni ’80) di Arrigo Lora Totino, fra i maggiori interpreti del movimento della “Poesia Concreta”. A ruota, i suggestivi “Erbari” di Mario Merz e Giuseppe Penone, indiscussi protagonisti dell’Arte Povera, i “116 Particolari visibili e misurabili di infinito” di Giovanni Anselmo, il “Senza titolo” (Anni ’70 – Oriente racchiuso in un fiore proveniente dalla Cina) del re della Pop Art Andy Warhol e la scultura sospesa “Verticale” creata appositamente per il Castello da Paola Anziché. Autentici grandiosi messaggi di arte contemporanea. Mostra nella mostra. In un contesto naturale e di storica ambientazione da far perdere il fiato. A completare l’esposizione, un’installazione sonora a cura del progetto artistico “Avant-dernière pensée”, con musiche di Rossini, Beethoven e una riscrittura di “Apartment House 1776” di John Cage.

Per infoCastello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (Torino): tel. 0121/502761 o www.fondazionecosso.com

Gianni Milani

Nelle foto:

–         Paolo Pejrone

–         Giorgio Griffa: “Venti Frammenti”, acrilico, 1980

–         Giovanni Frangi: “Urpflanze”, olio su velluto, 2020

Per difendere un amico viene accoltellato al pancreas

Ha cercato di aiutare un amico ed è stato accoltellato. Il giovane 23enne di Chivasso è rimasto ferito al pancreas nel corso di una rissa a Torino. Si trovava in compagnia di amici quando sono stati avvicinati da alcune  persone. È nata una lite violenta. Il ragazzo ora è ricoverato ed è stato operato all’ospedale Mauriziano. Non è in pericolo di vita.

Vigili del Fuoco, Ruffino (CI) Estendere finestra mobile a volontari

“I vigili del fuoco volontari hanno compiti identici al personale di ruolo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, pur non configurandosi come rapporto di impiego ma esclusivamente di servizio. Tuttavia, non viene estesa a loro la cosiddetta ‘finestra mobile, istituto previdenziale applicato invece alla componente permanente, penalizzando l’aspetto organizzativo dei distaccamenti, che si privano anticipatamente di risorse ricche di esperienza e maggiormente utili per il dispositivo di emergenza”. Lo afferma la deputata di Coraggio Italia Daniela Ruffino, nel corso di un question time con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nell’aula di Montecitorio, nel quale chiedeva al governo di estendere per il personale volontario del Corpo dei vigili del fuoco la misura della finestra mobile, una caratteristica previdenziale prevista per il personale di ruolo che sposta il pagamento della rata pensionistica di dodici mesi rispetto al limite anagrafico di collocamento a riposo.
“I distaccamenti dei vigili del fuoco sono in sofferenza- aggiunge-a causa delle lungaggini burocratiche per effettuare le visite mediche che permetterebbero nuovi e vitali ingressi, credo sarebbe assolutamente importante riprendere in considerazione quanto chiedo oggi con questo question time, tenendo conto delle attività dei nostri vigili per la sicurezza dei territori e per la grande capacità che hanno nell’essere vicino ai cittadini”.
Per Ruffino “si tratta di un tema, quello della sicurezza, che è particolarmente importante. In autunno in quest’aula avevamo parlato degli incendi che hanno devastato il sud oggi il nord vive la stessa complessità e sono proprio gli interventi dei vigili del fuoco che salvano case, territorio e persone”.

Islanda: la nazione dove si gioca di più a calcio!

Curiosità dal mondo del calcio

Ebbene sì non sono Italia,Francia, Germania, Spagna ed Inghilterra ad esser le nazioni dove si gioca di più a pallone bensì nella piccola isola islandese che confina quasi con il polo Nord.Spieghiamo meglio: l’Islanda ha un calciatore ogni 5 abitanti!
Oltre un milione di italiani gioca a calcio ed è regolarmente tesserato alla FIGC. L’Italia conta in tutta la Penisola poco più di 60 milioni di abitanti, quindi un italiano su sei indossa le scarpette da calcio ai piedi. Una media per nulla impressionante se confrontata con i dati dell’Islanda dove il numero di tesserati  è alto e significativo:70.500 persone giocano a calcio con regolare tessera della Federazione, un abitante ogni 5. In Islanda infatti vivono appena 360mila abitanti, una piccola isola felice e… calciofila!!

Enzo Grassano

Palazzo Rosa e la tradizione del made in Italy nella cosmetica

La casa cosmeceutica di Palazzo Rosa è un’azienda green che utilizza soltanto prodotti naturali, che non inquinano e sono sostenibili.

“I nostri prodotti – spiega Carlo Rosa, fondatore della linea Palazzo Rosa Le Stanze della Cosmetica – sono integralmente italiani nel senso che seguono ricette italiane, in quanto come azienda crediamo fortemente nel nostro Paese. Il risultato è quello di prodotti biocertificabili, creati alla luce delle ultime ricerche scientifiche e attenti al trend della cosmeceutica internazionale.
Una parola centrale del nostro brand è sicuramente quella della sostenibilità, caratteristica che rende i processi di Palazzo Rosa tali da poter essere mantenuti a livello costante indefinitamente.
Per Palazzo Rosa lo sviluppo sostenibile coincide con l’equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze attuali, senza compromettere le opportunità per le future generazioni di reperire le proprie risorse, nella totale salvaguardia delle risorse e dell’ambiente.
Per questo l’azienda analizza costantemente tutta la sostenibilità dei processi di produzione, a partire dalla materie prime utilizzate, fino ai semilavorati e ai prodotti finiti”.
“Una delle novità di Palazzo Rosa – spiega il fondatore Carlo Rosa – è rappresentata dalla sinergia che abbiamo creato con Faire, la grande azienda americana che promuove i brand di lusso nei piccoli negozi di nicchia.
I negozi che entro l’ 11 marzo ordinino tramite il link https://palazzorosa.faire.com riceveranno 300 euro di merce gratis, quale valore all’ingrosso, e trasporto gratuito per un anno. Se ordineranno più di 300 euro, la differenza verrà pagata a 60 giorni”.
“Sono molte l’offerta di creme di Palazzo Rosa – aggiunge Carlo Rosa – comprensive della linea viso, della linea corpo e gli autoabbronzanti. Attualmente risulta fondamentale proteggere la pelle dalle aggressioni della vita quotidiana e dell’invecchiamento. La Tripla Protezione 24 rappresenta una nuova formulazione che rende questa crema maggiormente spalmabile e più facile da applicare. Si tratta di un prodotto che protegge dai raggi del computer, i blue ray, dai raggi del sole ( la protezione 30 effettiva lascia passare soltanto un trentesimo dei raggi solari), e dall’inquinamento, dalle polveri sottili, dai batteri e dai virus”.
“Le Stanze della Cosmetica – spiega Carlo Rosa- non hanno solo una dimensione torinese ma, grazie a Faire, hanno raggiunto spazi internazionali e in Italia località suggestive quali Ortigia, dove il negozio di Elisabeth Megiesi, che produce make up naturali partendo dagli ingredienti naturali della Sicilia, propone nelle sue cinque vetrine i prodotti di Palazzo Rosa, sia in consumer sia in cabina.
Palazzo Rosa esporrà al Cosmoprime Bologna dal 28 aprile al 1 maggio prossimo al Padiglione 14 G23

Mara Martellotta

Confagricoltura Piemonte sulla qualità dell’aria: “Faremo la nostra parte”

Ma chiediamo maggior attenzione alla sostenibilità economica degli allevamenti”

 

La Regione Piemonte sta definendo le modifiche al Piano stralcio per la qualità dell’aria, che si inseriscono nel quadro dei provvedimenti per il controllo dell’inquinamento atmosferico da mettere in atto a partire dal 2023, riguardanti tutti i comparti produttivi e i trasporti.

“A marzo del 2019– spiega Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte – il Consiglio regionale ha approvato il Piano Regionale di Qualità dell’Aria (PRQA), che prevede un orizzonte temporale di rientro nei limiti emissivi al 2030, anno in cui si intende raggiungere, attraverso l’attuazione di misure mirate alla riduzione degli inquinanti, un valore di emissione di ammonica da parte dell’agricoltura pari a circa 32.000 tonnellate all’anno”.

In base ai dati tecnici dell’Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (IREA) – chiarisce Confagricoltura – la gestione dei reflui zootecnici emette circa 32.000 tonnellate annue di ammoniaca, mentre l’utilizzo di fertilizzanti circa 6.000 tonnellate annue. Per il raggiungimento degli obiettivi emissivi al 2030 la Regione ha individuato una serie di misure riferite al settore agricolo, che prevedono, tra l’altro, l’apporto di matrici organiche in sostituzione della concimazione minerale, l’adozione di tecniche agronomiche per la riduzione delle emissioni di ammoniaca in atmosfera,  la limitazione della combustione dei residui colturali del riso in campo.

“Il Piano – dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte –  prevede misure temporanee e strutturali che impattano pesantemente sullo svolgimento delle attività agricole, condizionando le attività produttive e gravando di ulteriori costi le imprese”.

A livello tecnico Confagricoltura ha messo a punto una serie di osservazioni e suggerimenti affinché, rispettando l’impostazione e la sostanza del provvedimento, si possa definire una normativa che salvaguardi la tutela dell’ambiente senza mettere a repentaglio la possibilità di produrre e, di conseguenza, la sostenibilità economica dell’attività agricola.

Confagricoltura sottolinea come occorra innanzitutto effettuare una riflessione di fondo sullo stato attuale del comparto zootecnico piemontese, che sta attraversando un periodo di difficoltà per motivi economici (aumento dei costi per l’alimentazione degli animali e per l’energia), sanitari (rischio di diffusione della peste suina) e di mercato (contrazione dei prezzi e forte concorrenza dei prodotti esteri). “La propensione agli investimenti e la fiducia nel futuro degli allevatori – sottolinea il responsabile dell’area ambiente di Confagricoltura Piemonte Marco Boggetti – sono piuttosto basse. Pur tenendo conto dei vincoli legislativi e normativi esistenti, imporre obblighi crescenti e onerosi dal punto di vista finanziario che richiedono la sostituzione in tempi ravvicinati, inferiori a qualsiasi periodo di ammortamento, di dispositivi e attrezzature per l’allevamento,  potrebbe causare la chiusura di numerose stalle, con un danno per l’economia piemontese nel suo complesso, o alimentare una certa propensione alla trascuratezza delle prescrizioni e degli impegni formali, che produrrebbero il mancato raggiungimento degli obiettivi del Piano e un danno per l’ambiente”.

Per Confagricoltura è perciò necessario favorire un percorso di adeguamento aderente alla realtà del comparto zootecnico e strettamente integrato tra l’introduzione di nuove tecniche, attrezzature e modifiche strutturali e le corrispondenti misure di sostegno e accompagnamento alle aziende.

“Siamo consapevoli dell’indifferibilità delle azioni da mettere in atto e disponibili come mondo agricolo a fornire il nostro contributo per il miglioramento della qualità dell’aria – conclude Enrico Allasia – e per questo invitiamo la Regione Piemonte a impegnarsi per contenere gli oneri e le limitazioni a carico dell’agricoltura, coordinando gli interventi con le altre regioni del bacino padano, anche al fine di omogeneizzare gli interventi da adottare”.

 

 

“Heroes”. Torino Wine Week, tutto l’anno

I prossimi appuntamenti con il produttore Mario Marengo e con l’“Azienda Agricola Barberis” di Cortemilia

Domenica 27 febbraio e mercoledì 2 marzo, ore 19

Grandi vini. E grande aziende agricole che sono storia e cultura del territorio. Sono loro al centro di “Heroes”, il primo palinsesto di eventi a firma “Torino Wine Week” in collaborazione con l’hub culturale “OFF TOPIC”. Ricca, dopo gli appuntamenti di fine dicembre 2021 (con nove giorni di eventi, dall’11 al 19, articolati sulle più varie location cittadine) anche la programmazione dell’anno in corso. Domenica 27 febbraio “Torino Wine Week” sarà ospite, per cominciare, di “Eataly Lingotto”, con il produttore Mauro Marengo, in occasione della terza ed ultima giornata di “Barolo Festival – Festa dell’orgoglio locale”. La prossima settimana, mercoledì 2 marzo, dalle 19 alle 21, “Heroes” sarà ad “HOFF TOPIC”, in via Pallavicino 35, a Torino. Protagonisti della serata, i vigneti terrazzati sui muretti a secco “Patrimonio Unesco”, frutto della cura e della passione dell’“Azienda Agricola Barberis” di Cortemilia che, nel 2016, hanno portato anche alla conquista dell’ambito “Presidio Slow Food”. A raccontarlo nel corso della serata, saranno proprio i Barberis con una degustazione di quattro etichette e, per chi vorrà proseguire la serata in compagnia dell’azienda anche la cena, che prevede la degustazione di altre quattro etichette in abbinamento ad una scelta di prodotti d’eccellenza tipici delle Langhe. L’“Azienda Agricola Barberis”  si trova proprio nel cuore dell’Alta Langa, all’interno della “Cascina San Lorenzo” costruita agli inizi del XX secolo. Stefano e Cristina, i due giovani titolari continuano oggi la tradizione di famiglia con la produzione di grandi vini: 8 ettari a viti e uno a vivaio di noccioli, in un intreccio continuo fra tradizione e innovazione, teso a salvaguardare l’eroica viticoltura nella Valle Bormida. Nel corso della serata saranno presentati il “Passe-Partout Brut”, un perlage fine e persistente con sensazioni eleganti e complesse ed il “Langhe Chardonnay” coltivato a cordone speronato alto, una vera particolarità del territorio. Per proseguire, la degustazione prevede anche una “Barbera d’Asti” prodotta unicamente dalle uve delle colline di Bubbio, e lo “Zero Quindici”, un vino da meditazione prodotto da uve moscato passite particolarissimo e realizzato solamente nelle annate migliori. In abbinamento al menu della cena, a cura di “OFF TPOPIC”, al centro della tavola ci sarà la “Tonda e Gentile”, nocciola di Cortemilia che diventa una vera protagonista quando si tratta di andare alla scoperta del “vino manifesto” dell’azienda: il “Dolcetto D’Alba”. In aggiunta la “Barbera d’Asti superiore”, affinata per un anno in barrique di rovere rigenerate e utilizzate dal terzo al sesto anno di vita, ed il “Langhe Merlot”, una scelta ‘azzardata’ che la cantina Barberis è riuscita a trasformare in successo, portando un vitigno internazionale a rispecchiare appieno il territorio. “Obiettivo di ‘Torino Wine Week’ – dicono gli organizzatori – è di accompagnare il pubblico verso una scoperta del vino consapevole, valorizzando le filiere dal produttore al consumatore”.

Il costo del pacchetto degustazione, dalle 19 alle 21, prevede l’assaggio di 4 etichette a 15 euro, in sconto a 12 euro se acquistato online. Il costo della cena a partire dalle ore 21, con prodotti e piatti tipici delle Langhe accompagnata da 4 ulteriori etichette, è di 30 euro.

Per info: “OFF TOPIC”, per la prenotazione via WhatsApp al numero 388/4463855 o https://eventi.torinowineweek.it/

 

g.m.

Nelle foto:

 

–         I vigneti Barberis

–         Azienda Agricola Barberis

Si accascia e muore mentre lavora in giardino

Era solito lavorare nell’orto e nel giardino. Ed è morto colto da malore mentre tagliava  l’erba nell’orto a Nichelino.

E’ stato il  fratello, che si trovava con lui, a dare l’allarme. Sul posto sono  intervenuti la polizia municipale e il personale della Croce Rossa.

L’uomo, 80 anni, e’ stato rianimato ma alle Molinette è morto per arresto cardiaco. Il fratello ha detto che soffriva di problemi al cuore.

Giorgetto Giugiaro e la Italdesign: la loro storia

L’AUTOMOTIVE A TORINO / 5


Giorgetto Giugiaro è considerato uno dei più importanti designer di automobili del Novecento e nasce in una famiglia di artisti: il bisnonno Paolo, il nonno Luigi e il padre Mario sono pittori, affrescatori di chiese, palazzi e musicisti.

Gli anni giovanili sono formativi sia in campo figurativo che creativo e a 14 anni si trasferisce a Torino per seguire i corsi di Belle Arti alternati a studi di progettazione tecnica. A 17 anni entra, chiamato da Dante Giacosa nel Centro Stile Fiat come apprendista designer e nel 1959 Nuccio Bertone affida al designer la responsabilità di gestire il Centro Stile della sua omonima carrozzeria. Dopo cinque anni dirige il Centro Stile e Progetti della Ghia e nel 1968 con Aldo Mantovani fonda a Torino la Italdesign, una società indipendente concepita con una formula innovativa per offrire ai costruttori mondiali i servizi di creatività, engineering e di avviamento alla produzione. Giorgetto Giugiaro ha progettato, con questo marchio, oltre 200 modelli entrati in produzione per un totale di circa 50 milioni di auto circolanti. Portano la sua firma le vetture Volkswagen degli anni ‘70 – Golf, Scirocco e Passat -, del gruppo FIAT ha creato la Lancia Delta, Thema, Prisma e le Fiat Panda, Uno, Croma, Punto. Seguono le Maserati Coupé e Spyder, la nuova Croma, la Grande Punto, la Fiat Sedici, la più recente famiglia di modelli dell’Alfa Romeo e la mitica DeLorean DMC-12 – quella del film “Ritorno al Futuro”. Nel 1972 fonda un’unità di disegno industriale, strutturata sotto il marchio Giugiaro Design, per realizzare progetti destinati ai più disparati settori del transport, dei beni durevoli e di consumo (come veicoli industriali e commerciali, trattori e macchine agricole, treni, imbarcazioni, moto, biciclette, elettrodomestici etc). Nel 2010 Italdesign Giugiaro entra a far parte di Volkswagen Group come centro italiano di stile e ingegneria che dà lavoro a quasi mille maestranze; nel 2015 cede le sue ultime quote in azienda e, alla fine dello stesso anno, fonda con il figlio Fabrizio Giugiaro GFG Style, che oggi prova a ridefinire i concetti della mobilità contemporanea attraverso design sbalorditivi, come la Bandini Dora Barchetta, sportiva a due posti con motore elettrico dedicata al marchio forlivese di Ilario Bandini.

Giulia De Sanctis