Oggi in piazza San Carlo circa 500 tra musicisti e cantanti del collettivo musicale Rockin’1000 hanno girato un video che diventerà lo spot ufficiale dell’Eurovision. La kermesse musicale mondiale si terrà tra un mese esatto a Torino.
(Foto M. Martellotta)
Sino a domenica 10 al Gioiello “Stanno sparando sulla nostra canzone”

Anticipo e posticipo serale per Juve e Toro
32esima giornata serie A
Sabato 9 aprile h.20.45
Cagliari-Juventus
Domenica 10 aprile
Torino-Milan
I bianconeri vogliono subito riscattare la sconfitta nel derby d’Italia e blindare il quarto posto: nella trasferta di Cagliari, mancheranno per squalifica De Sciglio e Morata, oltre all’infortunato Locatelli.Grande Occasione in arrivo per Bernardeschi e Kean.Di fronte il Cagliari di Mazzarri in cerca di punti salvezza in piena lotta per non retrocedere.
Le formazioni:
CAGLIARI (3-4-2-1): Cragno; Goldaniga, Lovato, Carboni; Bellanova, Deiola, Marin, Dalbert; Rog, Joao Pedro; Keita.
JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; Danilo, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Zakaria, Rabiot; Cuadrado, Dybala, Bernardeschi; Vlahovic.
La giornata calcistica si chiuderà domenica sera col posticipo tra Torino e Milan: Pobega e Brekalo le probabili novità di formazione di Juric,per cercare la prima vittoria contro una grande, mentre Pioli dovrebbe preferire Kessie e Saelemaekers ai deludenti Brahim Diaz e Messias protagonisti in negativo nell’ultimo impegno col Bologna terminato con un inutile pari per i rossoneri.
Formazioni:
TORINO (3-4-2-1): Berisha; Izzo, Bremer, Rodriguez; Singo, Lukic, Mandragora, Vojvoda; Pobega, Brekalo; Belotti.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Bennacer; Saelemaekers, Kessie, Leao; Giroud.
Enzo Grassano
La piccola Fatima sarebbe stata uccisa volontariamente dal patrigno Mohssine Azhar.
Cambia l’accusa nei confronti del 32enne di origini marocchine, già in carcere per la morte della figlia della compagna.
Il gip Pasquariello ha infatti accolto la richiesta della pm Sellaroli. Nei confronti dell’uomo è stata emessa una nuova ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario con dolo d’impeto.
La bambina di tre anni precipitò dal balcone del suo appartamento in via Milano, nel centro storico di Torino.
Si è svolta questa mattina presso lo Spazio Filatelia di Via Alfieri a Torino la prima tappa 2022 del progetto “Cento facciate”, l’iniziativa di Poste Italiane pensata per favorire il recupero e restauro delle facciate esterne di 100 edifici di proprietà di Poste Italiane in tutta Italia.
La sede direzionale di via Alfieri è il primo edificio ad essere inaugurato nell’ambito di questo progetto nel corso del 2022.
All’evento hanno preso parte Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino, Monica Fantone, Architetto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Torino, Carla Tomasi e Piero Coronas, Responsabili delle opere di restauro per la Ditta Fratelli Ferrara e i rappresentanti di Poste Italiane tra cui Francesco Porcaro, Responsabile Macro Area Immobiliare Nord-Ovest, Giampiero Strangio, Direttore Lavori Ufficio Engineering Macro Area Immobiliare Nord-Ovest, Giovanni Accusani, Responsabile Macro Area Mercato Privati Nord-Ovest e Federico Sichel, Responsabile Relazioni istituzionali Macro Area Nord Ovest.
“L’intervento di restauro conservativo della facciata dello storico Palazzo di Poste Italiane a Torino – ha dichiarato Francesco Porcaro – è motivo di grande orgoglio per Poste Italiane e conferma la scelta dell’Azienda di continuare ad essere protagonista della vita della città anche attraverso azioni di conservazione del patrimonio architettonico e artistico. Poste Italiane nel realizzare questo intervento restituisce oggi ai torinesi la bellezza di questo scorcio del centro storico.”
“È un grande progetto che riqualifica il patrimonio artistico e storico della città – ha commentato il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo -. Siamo – prosegue – orgogliosi che questo grande progetto parta proprio da Torino. Con Poste Italiane abbiamo un ottimo rapporto che intendiamo incrementare, non solo come società che eroga servizi pubblici essenziali ma proprio per il suo presidio territoriale indispensabile ai cittadini”.
Realizzato nel 1905, il Palazzo di Poste a Torino rappresenta un classico esempio di stile eclettico neobarocco. Il Comune di Torino affidò al proprio ufficio tecnico il progetto della struttura, inaugurata nel 1911 e consegnata nel 1928 all’Azienda autonoma delle Poste e delle Telecomunicazioni da parte del Demanio dello Stato.
Il prospetto principale che si affaccia su via Alfieri è definito da tre corpi aggettanti, due laterali e uno centrale, tipologia propria degli edifici ad uso pubblico, al fine di dare un senso di integrità e sicurezza e resa ancora più evidente dal rivestimento bugnato presente negli spigoli.
Lo storico edificio delle Poste è stato oggetto di una serie di interventi per la messa in sicurezza e la pulizia della facciata, il ripristino e il consolidamento delle parti andate perdute nel corso degli anni e di protezione superficiale per rallentare i naturali processi di degrado. Sono state interessate 16 facciate tra Via Arsenale e Via Alfieri per un totale di 4.800 mq. I lavori sono stati eseguiti in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Torino allo scopo di trovare le soluzioni architettoniche più appropriate. Particolare attenzione è stata riservata al restauro delle scritte in bronzo, delle parti metalliche delle bocche di lupo, dei portoni in legno, abilmente recuperati ed è stato sostituito l’orologio su fronte ingresso come da progetto originario perché di dimensioni maggiori rispetto alla nicchia di alloggiamento.
Per l’occasione è stato realizzato anche uno speciale annullo filatelico e una cartolina con la riproduzione fotografica del palazzo di Poste di Via Alfieri.
Quello nella sede direzionale di Torino è il primo intervento di quest’anno e segue i quaranta effettuati su tutto il territorio nazionale nel corso del biennio 2020-2021. Per l’anno in corso sono programmati altri interventi in Liguria, nelle sedi di Imperia, Savona, La Spezia e Genova e in Lombardia nelle sedi di Varese, Brescia, Cremona e Pavia.
Il progetto si concluderà alla fine del 2023 interessando un totale di cento immobili fra palazzi storici e sedi direzionali.
È stata firmata la convenzione tra Regione Piemonte e le Associazioni di categoria degli albergatori piemontesi per la disponibilità di strutture di accoglienza temporanee a carattere ricettivo per ospitare i profughi ucraini provenienti dalle zone di guerra.
«Dopo la prima fase – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio l’assessore alla Gestione emergenza profughi ucraini Marco Gabusi – in cui il Piemonte ha risposto spontaneamente con grande prontezza alla richiesta di ospitalità dei rifugiati grazie anche all’immediata disponibilità delle strutture ricettive, ora diamo maggiore struttura a questa disponibilità con una convenzione che ci permette di gestire l’attuale fase di emergenza insieme agli albergatori. Ringraziamo gli operatori del settore e le loro rappresentanze per essersi dimostrati, ancora una volta, pronti a far fronte ad un’emergenza che ci vede in prima linea nell’accoglienza dei profughi ucraini».
La convenzione, firmata con le Associazioni di Categoria degli Albergatori del territorio piemontese Federalberghi Piemonte, Confesercenti Assohotel Piemonte e Confindustria Piemonte, assicura condizioni uniformi di ospitalità e stabilisce le tariffe per i diversi tipi di sistemazione.
In particolare, è previsto un contributo fino a 40 euro per il pernottamento e l’uso della cucina dove presente, fino a 45 euro al giorno per il pernottamento e la prima colazione, fino a 50 euro per la mezza pensione, fino a 55 euro per la pensione completa e fino a 35 euro per la disponibilità delle sole camere.
«Un periodo decisamente drammatico che colpisce tutti noi profondamente – dichiara il presidente di Federalberghi Piemonte Alessandro Comoletti -. Fin dalle battute iniziali di questo terribile momento di emergenza la categoria si è immediatamente messa a disposizione della popolazione ucraina in difficoltà; sono diverse le iniziative di accoglienza che singoli operatori del settore turistico-ricettivo hanno intrapreso e che ci sono state segnalate dalle Associazioni territoriali. La Convenzione regionale, per la quale ringraziamo il Presidente Cirio e l’Assessore Gabusi, ha lo scopo di rispondere più efficacemente e su un periodo più lungo».
«Confesercenti Piemonte, attraverso il suo settore alberghiero Assohotel Confesercenti Piemonte, ha subito garantito la propria collaborazione alla Regione Piemonte, convinta che in momenti di emergenza abbiamo tutti il dovere di metterci a disposizione, nel nostro caso ospitando i profughi ucraini dando loro riparo e conforto nelle strutture alberghiere aderenti alla convenzione”. Così il presidente della Confesercenti Piemonte Giancarlo Banchieri, che conclude «Speriamo che questa guerra termini al più presto, ma penso che sia fondamentale tendere una mano e sono sicuro che gli imprenditori sapranno accogliere con professionalità e sensibilità chi fugge dalle atrocità del conflitto».
«Firmiamo questa convenzione – commenta il presidente della Commissione Industria del Turismo di Confindustria Piemonte Federico De Giuli – con l’appoggio convinto e completo degli operatori del settore che rappresentiamo. Come già ribadito in più occasioni, anche nell’ambito di questa nuova crisi, gli imprenditori piemontesi sono pronti a fare la loro parte per aiutare i profughi in arrivo in Italia dalla guerra ucraina. Siamo di fronte a una tragedia immane e spaventosa, un conflitto che coinvolge e tocca ciascuno di noi. Rispondiamo a questo appello della Regione cercando di dare anche il nostro contributo attivo, accodandoci alla generosità di migliaia di piemontesi e sperando che nel più breve tempo possibile le armi tacciano».
COMITATO PARTITO RADICALE (PIEMONTE): ALL’UNIVERSITA’ DI TORINO ORGANIZZATO UN CONVEGNO CONTRO I REFERENDUM GIUSTIZIA, SENZA CONTRADDITTORIO. CHIEDIAMO SIA DATA VOCE ANCHE AL COMITATO PROMOTORE.
Dichiarazione dell’avv. Gianluca Pescatori (Comitato del Partito Radicale per il SI ai Referendum Giustizia – Piemonte):
“Apprendiamo con stupore che all’Università di Torino si è svolto un Convegno organizzato dall’ANM avente ad oggetto i quesiti referendari, purtroppo svoltosi in totale assenza di contraddittorio. Nel corso dell’evento i referendum sarebbero stati definiti addirittura “una truffa”, almeno secondo quanto emerge da articoli di giornale. Non stupisce la posizione dell’ANM sui referendum, mentre colpisce che l’Ateneo, da sempre luogo di dialogo e confronto, abbia accettato che al suo interno si sentisse una sola voce. Altrettanto inaccettabile è la mancanza assoluta di informazione, specie da parte del servizio pubblico, che di fatto impedisce ai cittadini di conoscere che a giugno si voterà su referendum che riteniamo essenziali per avviare una stagione di riforme non più procrastinabile. Chiediamo quindi al Magnifico Rettore che, quantomeno all’interno dell’Ateneo, sia data voce anche ai promotori del referendum, affinché chi ne avrà piacere possa ascoltare e confrontare i diversi punti di vista “.
Dall’8 aprile al 29 agosto, nella Sala del Senato di Palazzo Madama potrete visitare la mostra che porta a Torino una vera e propria domus romana.
Si è tenuta alla presenza del sindaco Stefano Lo Russo, la conferenza stampa che inaugura a Palazzo Madama la maestosa mostra “Invito a Pompei” allestita in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei. Ed è stato proprio il sindaco Lo Russo a fare gli onori di casa, spiegando come Torino debba ripartire puntando sul turismo e sulla promozione di eventi culturali.
“La cultura è un pilastro fondamentale che noi saremo in grado di potenziare, in un luogo che è punto di forza, elemento di interesse non solamente per i torinesi ma anche delle persone che verranno qui nella nostra città a scoprirla e apprezzarne le bellezze” – Ha spiegato Lo Russo – Questa settimana inaugura un cartellone ricchissimo di eventi anche a livello internazionale. La mostra di oggi è sicuramente uno degli assi delle offerte culturali che la nostra città sarà in grado di offrire a chi verrà per visitarla.”
La mostra dedicata a Pompei ha il sapore internazionale dei grandi eventi, capaci di attirare un pubblico variegato. Il contenuto è prezioso: 120 opere tra mosaici, oggetti di vita quotidiana, arredi, gioielli e persino la ricostruzione di veri e propri ambienti. Lo scrigno che li ospita è altrettanto imponente: la Sala del Primo Senato Italiano. Il visitatore potrà entrare nell’intimità domestica di una ricca dimora, osservarne i dettagli e immergersi in sprazzi di vita che furono inesorabilmente cancellati quel maledetto 24 ottobre del 79 d.C. quando l’eruzione del Vesuvio spazzò via le intere cittadine di Pompei ed Ercolano.
La mostra, con il Patrocinio del Ministero della cultura, è dunque un invito a una visita immersiva a 360 gradi negli ultimi giorni di vita di Pompei.
“Ogni casa racconta la storia personale e intima di una famiglia, dei suoi abitanti, ma è anche microcosmo di una società e di un’epoca, con le loro abitudini espresse attraverso gli oggetti, gli arredi e le architetture – dichiara Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei – La domus romana, in particolare, aggiunge al racconto la straordinarietà e la bellezza di pitture e mosaici da ammirare. E le mostre ci consentono di raggiungere pubblici lontani e permettere, non solo a coloro che vengono in visita a Pompei, di fruirne. Quando trovano una cornice di prestigio come Palazzo Madama di Torino, l’esperienza di conoscenza e piacere è completa.”
“Quasi due millenni or sono giungeva ad Augusta Taurinorum la notizia dell’eruzione del Vesuvio. E delle lettere di Plinio il Giovane a Tacito si discusse forse nella Porta Decumana di un Palazzo Madama, che tanta memoria conserva della formidabile stagione artistica riscoperta in epoca illuminista con gli scavi di Pompei. Siamo profondamente grati – afferma Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama – al Parco Archeologico e al Ministero della Cultura per averci ora consentito di presentare opere di raro significato e importanza in un contesto tanto evocativo. Ogni visitatore, uscendo dalla mostra, ripercorrerà quella torre romana ove gli avvenimenti di Pompei echeggiarono nei primi secoli della nostra storia”
La mostra, organizzata con la Glocal Project Consulting, si inserisce nel solco delle grandi iniziative espositive promosse dalla Fondazione Torino Musei.
Il catalogo è edito da Silvana Editoriale.
Potrete visitare “Invito a Pompei” a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, in piazza Castello, Torino, il lunedi e da mercoledì a domenica in orario 10.00 – 18.00.
Martedì chiuso
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura. Per informazioni: palazzomadama@fondazionetorinomusei.it , Tel: 011 4433501
È possibile acquistare i biglietti anche su: Ticketone.it
Lori Barozzino
Foto di copertina: approfittate di una visita guidata con le meravigliose guide che Palazzo Madama mette a disposizione.
Fine vita, mobilitazione anche a Torino
IN OLTRE 200 PIAZZE PER UNA BUONA LEGGE SENZA DISCRIMINAZIONI TRA MALATI
F.Gallo e M.Cappato (Ass.Luca Coscioni): “Bisogna calendarizzare subito la legge”
L’Associazione Luca Coscioni nelle piazze italiane dall’8 al 10 aprile per chiedere miglioramenti all’attuale testo, che se approvato al Senato, potrebbe costringere molti italiani al ricorso ai tribunali per vedere riconosciuto il proprio diritto al suicidio assistito
7 aprile 2022 – Dopo l’evento organizzato ieri al Senato, l’Associazione Luca Coscioni sarà presente in oltre 200 piazze italiane tra l’8 e il 10 aprile per coinvolgere i cittadini nell’appello al Parlamento: calendarizzare immediatamente la discussione sul testo di legge sul suicidio assistito e migliorare l’attuale versione, eliminando ogni discriminazione tra malati.
Ai tavoli si raccoglieranno le firme sulle proposte di modifica al testo di legge elaborate dall’Associazione Luca Coscioni, che riguardano in particolare:
- L’eliminazione della presenza contestuale di sofferenze fisiche e psicologiche, che discriminerebbe i malati con “solo” sofferenze fisiche o “solo” psicologiche come previsto dalla sentenza 242 della Corte costituzionale, sempre comunque afferenti ad una condizione di malattia irreversibile diagnosticata
- l’eliminazione del requisito di dipendenza da trattamenti di sostegno vitaleper poter accedere al suicidio assistito, che di fatto escluderebbe per esempio pazienti oncologici o affetti da malattie neurodegenerative
- l’estensione della possibilità di accedere al suicidio assistito anche alle persone malate che non sono in grado, a causa della propria patologia, di autosomministrarsi il farmaco letale
(QUI le proposte di modifica in versione integrale)
“Bisogna calendarizzare subito la legge al Senato, altrimenti, con la bocciatura del referendum, la legislatura rischia di concludersi nel totale immobilismo dei partiti e del Parlamento su questa vera e propria urgenza sociale. La versione attuale del testo approvato alla Camera dei Deputati non è sufficiente per conquistare una legge che non discrimini tra le persone malate e che rispetti ciò che chiedevamo con il milione e duecentomila firme raccolte la scorsa estate con il Referendum Eutanasia Legale”, hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretario Nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, “Per proporre miglioramenti è fondamentale che il Senato riprenda la discussione il prima possibile affinché si riesca ad arrivare ad un’approvazione definitiva della legge prima della fine della legislatura.