ilTorinese

Vento forte: Sestriere, chiusi gli impianti di sci

Le raffiche di forte vento hanno resa obbligata  la chiusura degli impianti di risalita sulle piste da sci della Via Lattea, a Sestriere-Sauze d’Oulx-Sansicario.

Al momento la raffica più forte  registrata dalle stazioni Arpa – Agenzia regionale di protezione ambientale nel Gran Paradiso, 176 kmh sulla cima Gran Vaudala, sopra Ceresole Reale. Un vento  molto forte e’ stato registrato anche a Susa: in mattinata 93.6 kmh. Nel nord del Piemonte, 63 kmh a Formazza (VCO).  La tempesta di vento è arrivata  anche nelle pianure, nel Torinese e Cuneese, e sulle colline astigiane con intensità tra i 60 e i 90 kmh.

Quando l’alta montagna offre alta cucina. Al Convivio di Champlas Séguin

In Val Susa

Uno dei più famosi orrori gastronomici di qualche decennio addietro era rappresentato dalle varie proposte di pasta in versione “mari e monti”. Meno modaiolo del risotto alle fragole, meno politicamente allineato del “qualunque cosa alla rucola”, ma anche il “mari e monti” non poteva mancare nei ristoranti con poca fantasia e scarsa qualità. Spaghetti con cozze, vongole, gamberetti con l’aggiunta di funghi in rappresentanza delle Terre Alte. Qualcuno  – che aveva una strana idea della montagna – inseriva anche panna, piselli, zucchine per completare l’opera.

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Quando l’alta montagna offre alta cucina. Al Convivio di Champlas Séguin in Val Susa

Torna la Champions League! Ottavi di finale gara d’andata

Martedì 22 febbraio ore 21

Villarreal-Juventus

Ottime notizie per la Juventus in vista della partita di Champions League contro il Villareal: Bonucci e Pellegrini in gruppo e pienamente recuperati:male  Dybala che rimarrà fuori per il riacutizzarsi di un dolore alla coscia.
Fuori anche Rugani, mentre Bernardeschi non è ancora pronto per il rientro in campo e starà fuori almeno  una decina di giorni.Sempre indisponibile,ancora a lungo,capitan Chiellini.Intanto tiene sempre banco il calciomercato.Questa volta  protagonista l’attaccante spagnolo Morata che vuole a tutti i costi, terminata la stagione,andare al Barcellona agli ordini di Mister Xavi che lo ha espressamente richiesto.Quindi niente Juve e tantomeno il ritorno all’Atletico Madrid.Il costo per il riscatto da parte dei bianconeri è di 35 milioni con la società Juventina che propone 20 milioni,non uno di più.L’accordo con l’Atletico Madrid ci sarebbe anche con il forte sconto ma come sempre accade in questi casi conta,soprattutto,la volontà del calciatore che ha già scelto i catalani:solo Barcellona.

Enzo Grassano

La droga era nel ripostiglio

Arrestato con 120 grammi di droga in casa

 

Un cittadino italiano di 43 anni, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari, è stato sottoposto a perquisizione domiciliare negli scorsi giorni dai poliziotti del Comm.to Barriera Milano, i quali avevano fondato motivo di ritenere che lo stesso occultasse in casa dello stupefacente.

L’uomo occultava in effetti nel ripostiglio di casa della cocaina; la chiave della stanza era nella tasca dei suoi pantaloni.

I poliziotti rinvenivano e sequestravano 2 sacchetti sottovuoto, nascosti all’interno di una borsa, contenenti complessivamente 120 grammi di cocaina.

L’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Emergenza climatica al centro della seduta del Consiglio regionale

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Emergenza ecoclimatica e obiettivo della riduzione delle emissioni climalteranti entro il 2030”.Questi i temi al centro del Consiglio regionale aperto a cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, associazioni ambientaliste, Atenei piemontesi, organizzazioni sindacali  e di categoria.

Ad aprire la seduta, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia “Il Consiglio di oggi, il secondo sull’argomento dal 2019, ci dà l’occasione di confrontarci nuovamente in maniera approfondita su un tema cosi attuale e cruciale. La gravità della situazione ambientale è infatti sotto i nostri occhi. Siamo chiamati a dare il nostro contributo nella consapevolezza che esso potrà produrre i suoi frutti solamente se misure di rispetto dell’ambiente e della riduzione delle emissioni clima alteranti verranno prese da tutti gli attori in campo. Ben venga quindi un dibattito informato e costruttivo – proprio a partire da quest’Aula – che inviti a non abbassare la guardia e coinvolgere tutti gli attori a fare sinergia  nel trovare soluzioni efficaci e non più procastinabili per il futuro del nostro pianeta”.

“La Regione  – ha dichiarato Alberto Cirio, presidente della Giunta regionale – è fortemente consapevole che il cambiamento climatico sia una sfida di portata mondiale che mostra i propri effetti e impatti anche sul nostro territorio. Oggi però siamo anche di fronte ad una nuova consapevolezza, non solo da parte dei decisori politici, ma anche dei cittadini, così come delle imprese. L’evolversi della situazione ambientale, sociale ed economica, rende a oggi ancora più urgente un’azione in grado di garantire coordinamento e coerenza sui diversi fronti di impegno regionale e nello stesso tempo il coinvolgimento e l’impegno di tutti i soggetti della società civile piemontese in percorsi attivi e partecipati, verso un modello di sviluppo carbon free e più resiliente agli effetti del cambiamento climatico. Investire sul verde – conclude –  rappresenta sicuramente solo una parte dell’azione necessaria per contribuire alla mitigazione del fenomeno del Cambiamento Climatico, ma rappresenta un investimento che consente di migliorare la qualità del nostro territorio su tanti altri aspetti dati i tanti servizi ecosistemici forniti dalla componente verde”.

Delle tante azioni messe in campo, anche nei due anni di pandemia ha invece parlato Matteo Marnati, assessore regionale all’ambiente “Nonostante la pandemia, non ci siamo mai fermati, abbiamo avviato azioni concrete i cui effetti si vedranno nel medio e lungo termine. Abbiamo messo mano alla riforma alla  legge sui rifiuti che spinge su bioeconomia ed economia circolare, approvato il piano tutela delle acque, il nuovo piano energetico regionale, aderito al progetto Urban forestry (progetti di ripresa e resilienza che metteranno a disposizione 500 milioni di euro per l’ambiente), aderito alla strategia dell’idrogeno di cui siamo capofila a livello europeo;  promosso il patto dei sindaci per la transizione energetica, avviato la strategia di sviluppo sostenibile, lavorato al Piano Energetico Ambientale regionale, costruiremo l’Osservatorio regionale sul Cambiamento Climatico. La transizione ecologica  – ha concluso – deve avere una sua sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Non è più il momenti della protesta, certamente utile a mobilitare le masse e le coscienze,  ma è il momento di  passare alla fase della concretezza

Per Ruggero Reina di “Extinction Rebellion”, una delle associazioni che ha richiesto il Consiglio straordinario sul clima, questo appuntamento “rappresenta un fallimento, ottenuto dopo uno sciopero della fame, in cui si ridiscute della emergenza deliberata dallo stesso Consiglio due anni fa. Nel frattempo cosa è successo?” Per Reina è necessario che la risposta all’emergenza climatica venga messa nella responsabilità dei cittadini, che su questo, a differenza delle istituzioni, non sono sufficientemente informati. “I cittadini per far sentire la loro voce, hanno necessità di dati. E’ necessario che il governo informi tutti i cittadini sulla situazione reale, è a rischio il futuro della nostra specie”. Reina ha proposto la costituzione di assemblee di cittadini deliberative.

Il senso della proposta è stato spiegato da Rodolfo Lewanski, un ex professore universitario. Si tratta di assemblee di cittadini che soppesano le diverse ipotesi in campo, e sono scelti a sorteggio su un campione rappresentativo dei diversi strati sociali: “Non è fantapolitica, se ne occupano da anni organizzazioni come l’Ocse,cui partecipa anche l’Italia. In Francia c’è la Convention pour le clima, voluta da Macron, altre esperienze ci sono nel mondo”. Per Lewanski “la democrazia rappresentativa è in affanno. Questo è un modo per affrontare la crisi democratica, una risposta efficace che già funziona in molti paesi”.

Luca Sardo, coordinatore di “Friday for future”, ha sostenuto che le difficoltà che si hanno nel far assumere alla politica un impegno prioritario sul clima sono dovute a due atteggiamenti: “In molti c’è un negazionismo, non si vuole riconoscere che l’emergenza climatica è conseguenza dell’inquinamento dell’uomo. In altri c’è il tentativo di scaricare su altri, la Cina e l’India, la responsabilità dell’inquinamento. La responsabilità è invece anche del mondo occidentale. Non possiamo pensare che lo sviluppo tecnologico ci salverà, occorre intervenire subito, anche perché a pagare di più saranno i più poveri. Noi non smetteremo di mobilitarci per arrivare a risposte reali e concrete”.

“L’obiettivo della Commissione europea, attraverso l’approvazione del Green deal- ha sottolineato Tiziana Beghin, parlamentare europea- è quello di rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutro. Si tratta di un insieme di provvedimenti e finanziamenti che prevedono la revisione del piano di legislazione corrente e nuove iniziative regolatorie che vadano nella direzione della riduzione 55% del CO2 entro il  2030. La commissione europea sta poi lavorando alla revisione  dello scambio delle quote di CO2, ad una tassa CO2 alla frontiera, da far pagare non alle imprese europee ma dai competitor internazionali, alle nuove normative sui veicoli affinché si restringano i parametri massimi consentiti per le emissioni CO2, per arrivare a veicoli a emissioni zero.  La transazione climatica è qualcosa che non va lasciato alle dinamiche di mercato ma occorre avviare schemi di supporto anche per le  piccole aziende. Rispetto al passato c’è un approccio più costruttivo ma non ancora abbastanza veloce”.

Per la senatrice Virginia Tiraboschi, si tratta di un argomento di importanza costituzionale perche riguarda risvolti di carattere socioeconomico, non a caso  è  trasversale a molti ministeri (sviluppo economico, transazione digitale, comparto agricoltura, turismo). Una  sfida epocale che cambierà il volto del mondo intero. Sono molti i provvedimenti arrivati al Parlamento attraverso le Commissioni che richiedono riforme complesse perché cambiano meccanismi di anni  e, per questo, l’approccio  deve essere obiettivo e  non ideologico. Mi auguro che in quest’ottica i partiti tornino a svolgere ruolo di cerniera tra cittadini e istituzioni, legandosi al panorama europeo”.

Mauro Barisone, vicepresidente dell’Anci Piemonte ha sottolineato le difficoltà dei Comuni “che sono gli enti più vicini ai cittadini, ma vivono una condizione drammatica, perché gestiscono un patrimonio che si depaupera sempre di più per gli aumenti dei costi”. Per Barisone, sull’emergenza climatica va bene la partecipazione dei cittadini e l’ascolto dei giovani, “ma le forze politiche, a tutti i livelli, devono mettere da parte le divisioni continue e i particolarismi. Solo l’unione, la volontà di convergere, permetteranno di raggiungere risultati su un tema così importante”.

 

sdepalma

priconosciuto

Strada Traforo del Pino, grave incidente: motociclista perde la vita

Ieri pomeriggio, intorno alle 16, in strada Traforo di Pino angolo strada Comunale del Cartman, per cause ancora da accertare, si è verificato un grave sinistro stradale. Un uomo a bordo di una moto di grossa cilindrata ha perso il controllo del mezzo e nella caduta ha riportato lesioni gravissime. Il motociclista di 37 anni è stato trasportato in condizioni critiche all’Ospedale San Giovanni Bosco dove poco dopo è stato dichiarato il decesso.

Consumatori, Polliotto (Unc): “Caro conto corrente, i consigli per scegliere risparmiando”

I suggerimenti della Presidente di Unc Piemonte per contenere il costo annuo dei propri rapporti bancari.

Se un conto corrente bancario costa in media 90,2 euro l’anno, quelli online – ossia rivolti ai consumatori che intendono svolgere operazioni prevalentemente attraverso internet – costano solo 21,4 euro e rispetto al 2019 sono calati di 1,2 euro. Il divario, che si attesta poco sotto i 70 euro, deriva principalmente da una struttura tariffaria più conveniente, piuttosto che dalla diversa composizione del paniere di servizi fruiti”. Lo rileva l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente dal 2010 del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 la prima è più antica associazione consumeristica italiana.

Per quanto riguarda invece ai conti correnti bancari tradizionale,La crescita delle spese fisse approfondisce la Presidente di Unc Piemonte è per lo più attribuibile sempre ai canoni di base. Le spese variabili si sono invece ridotte per effetto della diminuzione delle persone che si sono recate allo sportello durante la pandemia. Se invece il numero delle operazioni effettuate fosse rimasto costante, l’aumento di spesa sarebbe stato pari a quasi 2 euro l’anno.

Per poi concludere: “Esistono alcuni brevi ma oculati consigli per limitare al massimo i costi per le commissioni. Vista la relazione di Bankitalia, la prima cosa da fare è quindi quella di usufruire il più possibile dei canali online per qualsiasi esigenza.Un’altra accortezza da mettere in pratica è quella di domiciliare le bollette, senza più ricevere plichi di carta inutile tramite posta. Poi bisogna prelevare denaro sempre tramite bancomat (non carta di credito) ed è necessario farlo sempre presso gli erogatori appartenenti al proprio istituto di credito per non incorrere nelle spese di commissione. Infine non bisogna mai sforare il tetto che si è concordato con la propria banca ed evitare così di andare a debito.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Un patto per il territorio. Gli auguri di Uncem al nuovo arcivescovo

“Tutta Uncem, con i Sindaci e le Amministrazioni dei Comuni, salutano e fanno gli auguri a don Roberto Repole, nuovo Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa. Grazie a Monsignor Nosiglia per il grande impegno con il quale ha svolto la sua missione, provando sempre a comporre reti tra persone, comunità, territori, urbani e montani. Le due Diocesi insieme, Susa e Torino, oggi con una nuova guida, sono un modello organizzativo e pastorale che fa scuola in Italia. Valli e Città capoluogo uniti. Uncem guarda a queste dinamiche con la necessità che propone a don Roberto, di un ‘patto forte tra istituzioni’. E come più volte abbiamo detto, nel riscoprire la passione per le nostre Istituzioni, civili e religiose, più unite e più belle, giovani e dinamiche, smart e intelligenti, dobbiamo anche noi, come sistema dei Comuni e dei territori organizzare il nostro ‘Sinodo’. Lo fa la Chiesa, dobbiamo farlo anche noi. Capire dove vanno i nostri Enti, come sono e cosa sono. Come sono comunità. Non basta un maquillage o qualche modifica normativa. Anche noi dobbiamo riscoprirci comunità. Camminare insieme, come scritto da Padre Pellegrino. Guardare a esempi come il Sindaco La Pira, che Papa Francesco proprio in questi giorni ha mostrato nuovamente quale modello ai Sindaci. Le comunità sono forti se unite, se non lasciano alcuno indietro. Se camminano con entusiasmo verso nuove e vecchie povertà, verso i margini e verso chi si sente escluso, senza divisioni e campanilismi. Vale tantopiù per i Comuni e le Unioni! Auguri dunque a don Roberto Repole per questo nuovo importante incarico. Siamo certi che essendo nato e cresciuto in un piccolo Comune montano, di fondovalle, Givoletto, punto di unione tra le Valli di Lanzo e la Valle di Susa, saprà dare grande valore alle piccole parrocchie e ai piccoli paesi, che sono forti solo se lavorano e camminano insieme. Oltre ogni solitudine, oltre ogni apparente certezza e oltre ogni difficoltà”.

Lo affermano Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, e Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte.

Referendum sulla giustizia: a cosa servono?

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Di Marco Corrini

Anche se li chiamano referendum sulla giustizia, con la giustizia non c’entrano, semmai con la politica. Se riforma ci sarà, la dovrà fare il Parlamento, cosa assai complessa considerato il tipo di riforma radicale che servirebbe. E che nessuno vuole fare.

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https://www.lineaitaliapiemonte.it/2022/02/20/mobile/leggi-notizia/argomenti/messaggi-in-bottiglia/articolo/referendum-sulla-giustizia-a-cosa-servono-di-marco-corrini.html

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Ken Follet “Per niente al mondo” -Mondadori- euro 27,00

Lo scrittore gallese Ken Follet, imbastisce una ricca trama intorno a temi nevralgici della contemporaneità: terrorismo e conflitti tra superpotenze che preludono a un disastro nucleare.
Pauline Green è la prima presidente donna degli Stati Uniti, repubblicana tendente alla saggezza e alla moderazione. Si trova a dover gestire una crisi di portata mondiale e, in parallelo, anche qualche problema familiare; a partire dalla figlia Pippa in piena ribellione adolescenziale mentre il matrimonio dei genitori si sta sfaldando.
Poi ci sono questioni politiche interne, come l’antagonismo becero dell’avversario nel suo stesso partito, il guerrafondaio James Moore, che corre per la Casa Bianca. La mette costantemente alle strette e vorrebbe cancellare la Cina con una pioggia di bombe atomiche. In più, il vicepresidente di 60 anni ha perso la testa per una 16enne e rischia di trascinare la presidenza nello scandalo.

Ma fin qui i problemi sono tutto sommato gestibili. Il peggio invece avviene sullo scacchiere mondiale, dove il terrorismo è il nemico da stanare, e per questo agisce una variegata rete di spie. Tamara è una 30enne abile e affascinante che parla l’arabo; dal quartiere generale della Cia di Langley viene assegnata alla stazione di N’Djamena, sulle tracce dello spietato leader dello Stato Islamico del Grande Sahhara (Sigs), ovvero un califfato come l’Isis che nel deserto nasconde basi operative di jihadisti.
Lo stesso compito di Samara è stato affidato all’agente dello spionaggio francese, Tab, giovane di ascendenza algerina e con il padre petroliere.
Altro agente della Cia sotto copertura è il coraggiosissimo libanese Abdul che dà la caccia ai terroristi per vendicare la morte della sorellina dilaniata da una bomba. Qualunque sia la molla che lo muove, Abdul è spericolato, determinato e letale. La sua dolcezza emerge solo nell’incontro e nel salvataggio di una vedova con figlio in fuga dal deserto e preda di trafficanti di esseri umani.

A questo già ricco parterre si aggiungono il presidente dittatore del Ciad con sogni di potenza e grandezza pericolosi; il leader nordcoreano Kang U-Jung che affama il popolo e si fa forza del suo arsenale nucleare per ricattare i padrini cinesi. Ci sono tutti gli estremi per trovarsi sull’orlo del baratro di una possibile guerra nucleare tra superpotenze ….e vedremo come se la caverà Pauline Green.

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Namwali Serpell “Capelli lacrime e zanzare” -Fazi- euro 18,50

L’autrice di questa monumentale saga è nata in Zambia, emigrata da bambina in America, oggi insegna all’Università di Harward; questo è il suo primo romanzo col quale ha vinto prestigiosi premi e l’ha collocata tra i migliori scrittori africani under 40.
E’ la storia di 3 generazioni nello Zambia, tra 1904 e 2023, dall’epoca coloniale al futuro prossimo: narra di lavoro, fatiche, fallimenti, successi, amori, errori e lutti.
Oltre 800 pagine divise in 9 capitoli principali con al centro le vicende di 3 famiglie; una nera, una bianca e una mista. Di fatto il romanzo è la storia di un paese, lo Zambia, affacciato sulle cascate Vittoria, e la narrazione inizia con l’arrivo di un uomo bianco.

E’ l’esploratore Percy M. Clark che nel 1904 raggiunge le cascate Vittoria e ne è stregato. Si ferma all’Old Drift, piccolo insediamento coloniale alle prese con zanzare e malaria che falcidiano vittime a tutto spiano. Percy è di fatto un pioniere, e lì si stabilisce, convinto che essendo arrivato per primo troverà grandi opportunità. Però non è certo una vita facile e il tasso di mortalità è altissimo. Il posto viene ribattezzato Deadrock -la roccia della morte- e, tra un funerale e l’altro, il becchino è selezionato tra i sopravvissuti.
Percy è un personaggio irresistibile. Ha la passione della fotografia, ed è uno dei primi pionieri ad attraversare lo Zambesi, noleggiando piroghe e portatori, combattendo contro mille avversità. La sua storia ha i toni dell’avventura, dei disastri, della fama e dei commerci, della cristianità e della colonizzazione.

Poi ci si sposta In Italia, in Piemonte, dove Giacomo Gavuzzi, figlio del primo barman del Victoria Falls hotel, in piena epoca fascista, mette incinta una cameriera, Adriana, … e si dilegua. Da quel fattaccio nasce Sibilla, il cui corpo è completamente ricoperto di peli.
Di qui in avanti il romanzo scorre tra storiografia, vicende private, personaggi fantastici -come un’altra protagonista coperta da una cascata di lacrime- in un susseguirsi di incroci di razze, metafore, colori, toni a tratti fiabeschi e pagine sorprendenti.
Si arriva, infine, a un futuristico 2023 che la scrittrice immagina con meraviglie scientifiche che scivolano nella fantascienza; tra microdroni, afronauti e sorveglianza di massa, grazie a microchip impiantati sotto l’epidermide.

Guillame Musso “La sconosciuta della Senna” -La nave di Teseo- euro 20,00
Ha fatto ancora una volta centro questo scrittore francese tra i più letti, tradotto in 42 lingue e col vanto di circa 35 milioni di copie vendute.
La storia è ambientata in una Parigi grigia e sporca in cui imperversano i Gilet Gialli,, con la loro guerriglia urbana partita dalla miseria delle banlieau e dilagata nelle lussuose vie del centro.
Protagonista è la poliziotta che non dorme mai, abusa di sonniferi e cibo spazzatura, fermamente single e in rotta con il suo capo. E’ Roxane MontChrestien che per punizione viene relegata nello strano Bureau des Affaires non Conventionelles, preposto a indagini con risvolti “soprannaturali” e diretto dal poliziotto Marc Bataille, che si trova in coma all’ospedale dopo una caduta dalle scale.

Ed ecco il caso misterioso di cui Roxane si occupa: nella Senna viene ritrovata una giovane donna nuda. Ha lunghissimi capelli biondi, indossa solo uno strano orologio, un braccialetto, e dei tatuaggi.
E’ in piena amnesia, non ricorda il suo nome, tantomeno come sia finita in acqua e in quelle condizioni. Pare sia scappata da un reparto psichiatrico. Ma il mistero si accentua poiché risulta che il suo Dna corrisponde a quello di una famosa pianista: Milena Bergman, morta oltre un anno prima in un disastro aereo. Il volo Air France 229 partito da Buenos Aires era precipitato nel tratto di mare tra Tenerife e Madera; bilancio tragico di 178 vittime, nessun superstite, recuperati 121 corpi compreso quello di Milena.

La trama poi si fa ancora più intrigante con i misteri che riguardano il passato di Marc Bataille, quelli che avvolgono suo figlio Raphaël, romanziere di successo che stava per sposare la pianista morta; a cui si aggiungono inquietanti personaggi travestiti da seguaci di Dioniso e pronti a uccidere…..

 

Alessandro Martini – Maurizio Francesconi “La moda della vacanza. Luoghi e storie 1860-1939” -Einaudi- euro 34,00

Alessandro Martini -docente di architettura- e Maurizio Francesconi -di semiotica della moda-hanno unito le forze e scritto questo saggio che è una guida storica del viaggio, circoscritta a un preciso periodo. Hanno ricostruito storie di villeggiatura tra Ottocento e Novecento, il significato delle vacanze nel passato, i luoghi prescelti, i mezzi per raggiungerli, le classi sociali che potevano permetterselo.
Risultato è l’affascinante intreccio di notizie accurate e immagini dell’epoca che ben raccontano visivamente il fascino di qualcosa che non c’è più, ma è stato antesignano dell’oggi che conosciamo.
Si sono concentrati sugli albori della moda della vacanza, gli anni d’oro che preludono al turismo in senso moderno. Tutto inizia quando decade l’abitudine di trascorre le pause vacanziere nelle case di proprietà e si scelgono invece i grandi hotel.
Fondamentale è il denaro che si è disposti a spendere. Negli alberghi stellati e nei ristoranti di lusso convergono personaggi che danno vita ad un nuovo modo di trascorrere le vacanze, secondo canoni stilistici ben precisi. A usufruire di queste vacanze altolocate è soprattutto l’aristocrazia e un ristretto numero di persone che possono permetterselo: alta borghesia, industriali, personaggi della finanza e professionisti. Ma anche artisti come poeti, scrittori, musicisti e pittori; poi diplomatici, dandy e un nutrito seguito di giocatori d’azzardo, avventurieri assortiti e spie.
Di conseguenza, architettura, moda (per esempio negli anni Venti il costume da bagno è un capo nuovo espressamente inventato per la spiaggia) e luoghi, si plasmano in base alle nuove esigenze. Prendono vita città balneari specifiche, villes d’eaux termali, con nuovi servizi e strutture che gli autori raccontano in un ricco excursus attraverso vari paesi europei, a partire dall’inglese Bath che diventa la regina delle Spa.
Un viaggio tra laghi, montagne, mare: Costa Azzurra, lido di Venezia, mare toscano, Riviera ligure e romagnola, Capri e la costiera amalfitana, mete Mitteleuropee, e altre affascinanti destinazioni.
Pagine che a tratti si leggono col gusto con cui si sfoglierebbero i tabloid scandalistici di inizio Novecento, densi di aneddoti gustosi e divertenti. Tra i cambiamenti più significativi legati alle vacanze ripercorriamo come a St. Moritz, negli anni Venti, le donne abbandonarono le gonne per poter praticare gli sport invernali e così gli stilisti crearono le prime tute da sci.
Decisamente affascinanti anche le pagine che ricostruiscono la moda della scoperta dell’Oriente, la ricerca di nuovi orizzonti, di avventure dal sapore esotico, ma anche interessi economici, religiosi e archeologici. Viaggerete in Asia attraverso le pagine di scrittori che del viaggio hanno fatto la principale cifra dei loro libri, come Evelyn Waugh e W.S. Maugham.