ilTorinese

Intesa Sanpaolo e Nextalia SGR per Digit’Ed

– Intesa Sanpaolo e Nextalia SGR, per conto del Fondo Nextalia Private Equity, hanno definito un accordo finalizzato alla creazione di una nuova realtà, leader nella formazione e digital learning, facendo leva sull’infrastruttura di apprendimento innovativa di Intesa Sanpaolo.

La società si chiamerà DIGIT’ED e si rivolgerà sia al segmento business, ovvero alle grandi aziende, piccole e medie imprese, alla pubblica amministrazione e agli ordini professionali, sia al segmento consumer, anche in collaborazione con prestigiose istituzioni italiane e internazionali, rispondendo così alle crescenti esigenze del mercato della formazione, legate alla trasformazione digitale, all’evoluzione delle competenze e al re-skilling.
L’offerta formativa di DIGIT’ED sarà focalizzata su soluzioni d’eccellenza a supporto dello sviluppo di competenze specifiche per la transizione digitale (es. cybersecurity, data, cloud) ed ecologica (es. sostenibilità, circular economy), anche attraverso un piano di investimenti nelle più moderne tecnologie di apprendimento, a partire dall’intelligenza artificiale, per fornire una esperienza di formazione sempre più efficace e di alta qualità.
L’accordo vincolante prevede l’acquisizione, da parte di una società di nuova costituzione, di Intesa Sanpaolo Formazione, la società di Intesa Sanpaolo focalizzata su iniziative di formazione rivolte alla crescita delle imprese e del territorio, nei confronti della quale – in vista della predetta acquisizione – è previsto il conferimento dalla Capogruppo di specifiche attività afferenti alla progettazione e produzione di servizi e prodotti formativi per i dipendenti del Gruppo. Le persone provenienti da Intesa Sanpaolo rappresenteranno un elemento particolarmente qualificante della nuova realtà DIGIT’ED.
Nell’ambito dell’operazione sono previste la conclusione di accordi di durata pluriennale per l’erogazione in esclusiva di servizi e prodotti di formazione sia verso i dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo sia verso i clienti del Gruppo.
Intesa Sanpaolo – a conferma della rilevanza del progetto – diventerà azionista di DIGIT’ED con una partecipazione pari al 20%, in una logica coerente con il Piano di Impresa 2022-2025, mentre Nextalia deterrà il controllo della società di nuova costituzione.
L’accordo si colloca nell’ambito di una più ampia operazione con l’obiettivo di posizionare DIGIT’ED come soggetto aggregatore delle migliori realtà attive nel settore. A tal proposito sono in corso negoziazioni in esclusiva con soggetti terzi, ai quali potrebbe essere offerto l’ingresso nel capitale nella società.
Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Con il nuovo Piano d’Impresa intendiamo affrontare le nuove sfide poste da un contesto di mercato in forte evoluzione. Per questo, oltre a consolidare la nostra posizione di Banca leader nel wealth management, protection e advisory, vogliamo dotarci delle migliori competenze nel

digitale, nel fintech, nell’innovazione tecnologica, anche alla luce della nostra partnership con Thought Machine. Al tal fine riteniamo di essenziale importanza dare vita a una nuova realtà che ha l’obiettivo di diventare leader nel campo della formazione, con le dimensioni di scala adeguate, capace di aprirsi alle migliori esperienze internazionali e basata sull’apporto dell’elevata professionalità delle persone di Intesa Sanpaolo, che, partecipando allo sviluppo di un leader della formazione, troveranno ulteriori opportunità di crescita. La creazione di DIGIT’ED, anche grazie al ruolo chiave e stabile di un azionista come Intesa Sanpaolo, favorirà la crescita delle piccole e medie imprese italiane e quindi della nostra economia, anche alla luce delle risorse messe in campo dal Next Generation Italy, in particolare per la transizione digitale e green”.
Francesco Canzonieri, Amministratore Delegato di Nextalia SGR, ha dichiarato: “La creazione del leader italiano nel digital learning rappresenta la prima operazione per il Fondo Nextalia Private Equity ed ha un elevato valore segnaletico: guidare attivamente la trasformazione ed il consolidamento di un settore chiave per lo sviluppo delle imprese italiane e del Paese, perfettamente coerente con l’obiettivo di Nextalia di supportare gli investimenti in innovazione, ricerca e tecnologia e promuovere attivamente uno dei fattori ESG chiave di sviluppo sostenibile: garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo”.

Merlo: il Centro non si costruisce con i populisti

“La convention di Calenda a Roma si è chiusa con un ‘mai’ con i 5 stelle in accordo con il segretario del Pd che, al contrario, teorizza l’alleanza strategica, decisiva ed organica con il partito
di Grillo. Ora, è del tutto evidente che chi vuole ricostruire un ‘centro’ politico, riformista e di governo nel nostro paese non può essere confuso con la prassi trasformistica ed opportunistica che,
purtroppo, ha caratterizzato la politica italiana dopo le elezioni del 2018. Una ‘politica di centro’ è altresì indispensabile e necessaria per ridare voce e rappresentanza a mondi vitali ed interessi sociali che in questi ultimi anni si sono rifugiati nell’astensionismo elettorale o nell’indifferenza verso la politica e le stesse istituzioni democratiche. Ma un rinnovato ‘centro’ nel nostro paese non può essere balbettante sul versante di chi pratica e coltiva il populismo. È del tutto inutile pronunciare solennemente l’avverbio ‘mai’ quando poi rischia di essere smentito nell’arco di poco tempo, come è ampiamente e ripetutamente avvenuto nel recente passato. Perchè il ‘centro’ lo si ricostruisce solo con chi non lo rinnega e con chi non lo ‘schifa’. E oggi ci sono già in campo le forze e i partiti che possono tranquillamente ricostruirlo senza ulteriori giravolte e pratiche trasformistiche”.

Giorgio Merlo
Presidente nazionale ‘Noi Di Centro’.

Buona Destra: Polizia Municipale tra carenze di organico e bandi di assunzione in scadenza

Giovedì 24 Febbraio scadranno i termini per l’assunzione di nuovo personale a disposizione del corpo di Polizia Municipale di Torino, attraverso il Concorso svolto e pubblicato nell’ormai lontano 2018. 

143 potenziali agenti, vincitori di quel concorso ed in attesa di assunzione da ormai 4 anni, da Venerdì non potranno più vedere realizzata l’aspirazione di assunzione, in quanto scadranno i termini di validità della graduatoria derivante da quella procedura.

Come Buona Destra ci chiediamo come sia possibile realizzare dei bandi di concorso per assunzione di personale ed attendere così tanto tempo per ottemperare alle relative procedure fino ad arrivare alla scadenza dei termini, sopratutto in una città in cui le carenze di organico, nel corpo di Polizia Municipale, siano ormai endemiche da troppi anni.

I tanti pensionamenti degli ultimi anni, non compensati da opportune nuove assunzioni, insieme alla non idoneità del 30% degli agenti al servizio in strada, consegna a Torino un Corpo di Polizia Municipale impoverito e non efficace ad espletare in modo adeguato le proprie funzioni.

Per questo, il Direttivo dell’Area Metropolitana della Buona Destra di Torino, riunito nei giorni scorsi, ha deciso di esprimere la propria solidarietà ai 143 aventi diritto che dimostreranno domani mattina (lunedì 25 Febbraio) di fronte a Palazzo Civico, per chiedere di prorogare la scadenza degli atti affinché si possa attingere alla graduatoria, per espletare le assunzioni di cui la Città ha bisogno.

Certi dell’attenzione che l’attuale Amministrazione della Città vorrà dare al caso, la Buona Destra sottolinea l’assoluta urgenza di implementazione dell’organico di Polizia Municipale, partendo dall’assunzione di coloro che 4 anni fa hanno vinto un concorso e sarebbero pronti ed idonei a prendere servizio fin dall’immediato.

La Giunta Lorusso, presentatasi in campagna elettorale come profonda conoscitrice della macchina burocratica Comunale, ha l’opportunità di dimostrare efficacemente questa prerogativa tanto decantata, oltre ad una graduatoria disponibile per iniziare a risolvere una delle tante criticità che gravano sulla nostra Città. A distanza di più di 4 mesi dal suo insediamento, chiediamo al Sindaco di agire, di tutelare i diritti di chi, pur vincendo una procedura concorsuale non è stato ancora assunto e di provare sul campo la capacità di problem solving dei problemi della città.

Buona Destra Torino

Senza fissa dimora aggredito e ucciso a pugni

È stato aggredito durante una lite ed  è morto dopo il ricovero in ospedale.  Aveva 53 anni ed era un senza fissa dimora romeno, che abitava in una baracca nel sottopasso della Tangenziale Nord Collegno-Torino. Da una prima valutazione sarebbe stato colpito nel corso di una lite avvenuta  a Collegno, durante la quale ha riportato ferite gravi al viso e sul corpo. I carabinieri non hanno trovato oggetti contundenti sul posto. Si pensa che sia stato ridotto in fin di vita a mani nude. In queste ore gli investigatori stanno identificando un possibile aggressore.

G Padel approda a Leini’

Dopo l’inaugurazione a gennaio della sede di Borgaro, ecco il centro esclusivamente dedicato al gioco del padel

Taglio del nastro oggi a Leini’, alla presenza del primo cittadino Renato Pittalis, per il nuovo centro dedicato al padel, dal nome “G PADEL” il secondo della catena, nata un mese fa con la sua prima sede di Borgaro. Creatori di questo marchio sono i soci Lorenzo Veglia e Armando Calvetti, da più di cinque anni impegnato in gare di padel.

“G PADEL  –  spiega Armando Calvetti – rappresenta il primo network di centri unicamente dedicati a padel, padel singolo e pickeball presenti in Italia. Dopo il primo nato a Borgaro abbiamo deciso di creare questo secondo centro in corrispondenza della Cittadella dello Sport di Leini’, sfruttando una struttura  industriale abbandonata e attuando, quindi, un significativo progetto di riqualificazione urbana. Il nostro centro ha una capienza, distribuita sui diversi tipi di campi da gioco, per circa una quarantina di giocatori. Il centro offre anche una struttura di reception e caffetteria ristoro”.

“Il padel – aggiunge Armando Calvetti – può  essere giustamente definito il tennis del terzo millennio. Si tratta di una disciplina nata in Argentina, estesasi nel Sud America e approdata poi in Spagna qualche anno dopo, tanto da diventare lo sport più  praticato nella penisola iberica. In Europa ha ottenuto un grande successo e in Italia ha conquistato ben presto le piazze di Roma e Milano. Con G PADEL noi abbiamo creato le due sedi di Borgaro e Leini e in autunno realizzeremo l’apertura di una terza sede  a Torino, in zona Cenisia, in via Cesana 17, quindi  altri due centri a Settimo Torinese e a Bruino.

Il grande successo riscosso dal padel consiste nell’alta fruibilità di questo sport, a prescindere dal livello di gioco, a differenza del tennis, oltre alla presenza delle pareti, capaci di renderlo divertente, dinamico e veloce. Rispetto al tennis il padel necessita, infatti, di una minore base tecnica e si può  considerare un mix di discipline diverse, come il tennis, lo squash e il beach tennis. Il campo è  dotato di pareti come quello da squash e la racchetta, nota come la palas, è  simile a quella del beach tennis”.

“I campi da padel – precisa Lorenzo Veglia –  sono in tessuto sintetico. Il centro offre anche campi da beach volley, piuttosto rari al coperto, che recano una fine sabbia portoghese che non crea polvere e risulta riscaldata; campi da padel singolo ( più  raro in quanto il padel si gioca di solito in doppio, per lo più  maschile o femminile ), e un campo da pickleball, che rappresenta, come sport, una vera e propria terra di mezzo tra tennis e padel e risulta molto nota negli Stati Uniti. Si gioca con una pallina e due racchette all’interno del campo da Badminton, il servizio viene fatto sulla linea di fondo e si fa punto in tre casi, quando la pallina rimbalza due volte nel campo avversario senza essere respinta, quando la risposta finisce sulla rete o oltre i confini del campo, o quando e se l’avversario colpisce la palla al volo nella “non volley zone”.

“Il padel – aggiunge Armando Calvetti – rappresenta uno sport adatto anche ai più giovani, ai ragazzi a partire dai 7 anni e, per questa ragione, abbiamo organizzato,  in collaborazione con le scuole, degli Open Day per far conoscere questa disciplina ai ragazzi. Da marzo avvieremo poi nella sede di Leini’ poi una serie di tornei amatoriali della Federazione (TPRA). Ai frequentatori del circolo chiediamo soltanto una tessera associativa che possa costituire una copertura assicurativa, pari  a 5 euro.

Un altro nostro impegno è stato quello rivolto a favorire la racconta  fondi  per la Ricerca sulle cellule staminali nella lotta alla sclerosi multipla. Si tratta della Ricerca Biomedica Onlus che fa capo all’Ospedale San Luigi di Orbassano”.

Per chi desideri iscriversi e  frequentare il centro G Padel può  visitare il sito www.gpadel.it

Mara Martellotta 

 

Cade dal monopattino e muore dopo due giorni

DAL PIEMONTE / E’ morto Paolo Battistello, 53 anni appena fatti, di San Lorenzo al Mare ma originario del Biellese.
Era stati ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure per le ferite riportate dopo una violenta caduta col monopattino elettrico avvenuta giovedì scorso. L’uomo lavorava nel campo dell’edilizia. Gli sono stati espiantati gli organi che hanno già trovato cinque persone ai quali saranno trapiantati.

Rapina un ragazzo del cellulare Fermato dalla polizia

Aveva rapinato insieme a un complice un ragazzo italiano che stava tornando a casa a tarda notte dopo il lavoro. I fatti sono avvenuti in corso Giulio Cesare angolo via Andreis negli scorsi giorni: la vittima stava ascoltano della musica con le cuffiette e non sentiva arrivare alle sue spalle i due sconosciuti, entrambi di origini maghrebine, che lo scaraventavano a terra e lo rapinavano del telefono, custodito nelle tasche del giubbotto. Il giovane contattava il 112, ma le ricerche dei responsabili del fatto, nell’immediatezza, avevano esito negativo.

Circa 2 ore dopo, la vittima riusciva da casa a localizzare il proprio dispositivo mobile, geolocalizzandolo nei pressi di piazza Castello. Il giovane si recava sul luogo contattando contestualmente il 112 NUE. Una pattuglia del Comm.to Centro procedeva alle ricerche del  detentore del telefono, che nel frattempo si era spostato, raggiungendo via Borgo Dora; qui la vittima riconosceva uno degli autori della rapina e lo indicava ai poliziotti, che  lo fermavano. Si tratta di un ventiseienne di nazionalità marocchina, senza fissa dimora, inottemperante ad un ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale.

L’uomo è stato sottoposto a fermo di indiziato del delitto di rapina in concorso, nonché denunciato per violazione della Legge sull’Immigrazione. Il fermo è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

Controlli interforze nella movida torinese Un locale chiuso e diverse denunce

Nel fine settimana sono stati eseguiti i servizi straordinari interforze disposti dal Questore nelle zone del centro cittadino maggiormente interessate dalla movida.

Oltre 30 operatori della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e della Polizia Municipale hanno effettuato verifiche presso numerosi esercizi pubblici della zona di Piazza Vittorio Veneto allo scopo di prevenire e sanzionare condotte irregolari di esercenti ed avventori e verificare l’osservanza delle prescrizioni Covid-19.

Gli esercizi controllati complessivamente sono 13, gli avventori identificati e a cui è stato controllata la validità della certificazione verde sono oltre 400.

In due locali della cosidetta “movida” , siti in via Pescatore, gli operatori hanno riscontrato delle violazioni in relazione al possesso del greenpass da parte degli avventori e per il numero dei clienti, superiore a quello previsto.

All’interno di uno dei due locali, un cliente è stato denunciato per sostituzione di persona: aveva infatti esibito il greenpass intestato a un’altra persona, e si è successivamente rifiutato di dare indicazioni sulla propria identità personale.

Sempre nella stessa zona, un cittadino pakistano di 27 anni, controllato dagli agenti del Comm.to Barriera Nizza mentre guidava in modo pericoloso la sua autovettura, manifestando evidenti segni di ebbrezza, si è rifiutato di sottoporsi ai previsti accertamenti volti alla verifica del tasso alcolemico: è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza con conseguente ritiro della patente.  

Infine, i poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa della Questura hanno sottoposto a chiusura per 5 gg. un night Club di corso Svizzera per la violazione delle linee guida della normativa volta al contenimento della pandemia da Covid-19, nonché per il mancato controllo da parte del titolare della certificazione verde a 3 lavoratrici, con conseguenti sanzioni anche a carico delle stesse.

Foto archivio

Piemonte e Liguria, scatta l’alleanza logistica

/

Sono ben 14 i siti piemontesi candidati a diventare Zona Logistica Semplificata ZLS del porto e retroporto di Genova. Lo hanno annunciato a seguito dell’approvazione della delibera che individua i Comuni per i quali chiedere al Governo di entrare nella Zona Logistica Semplificata legata al porto di Genova, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e gli assessori regionali Marco Gabusi (Infrastrutture) e Maurizio Marrone(Semplificazione) insieme alla amministratrice delegata di RFI Vera Fiorani e al commissario straordinario di Governo per la Tav Torino Lione e per il Terzo Valico Calogero Mauceri.

«Il Piemonte – ha spiegato il presidente Alberto Cirio si trova all’intersezione dei due grandi futuri assi ferroviari europei Genova Rotterdam e Corridoio del Mediterraneo e può contare su un know how straordinario: per questo lo consideriamo il vero e proprio cuore logistico dell’Europa. Crediamo in un rilancio del Nord Ovest basato sulla logistica e vogliamo essere il motore propulsore di questo processo. Una grande rivincita, che porterà sviluppo e posti di lavoro. Vogliamo che questa opportunità coinvolga più territori possibile come retroporto di Genova e per questo abbiamo adottato un metodo estremamente inclusivo».

L’opportunità è frutto di un emendamento al Decreto Genova del 2018, che individua le aree logistiche a supporto del porto genovese, per le quali le Regioni possono definire ulteriori siti retroportuali da proporre per l’inserimento nella Zona Logistica Semplificata ZLS ‘Porto e retroporto di Genova’. La ZLS è particolarmente interessante per gli investitori poiché offre regimi autorizzativi burocratici facilitati e, in prospettiva, eventuali agevolazioni fiscali per le aree che abbiano un nesso funzionale con il porto.

La Regione Piemonte ha incluso nella proposta da inviare Governo 6 siti già esistenti nei Comuni di Alessandria, Arquata Scrivia, Castellazzo Bormida, Novi San Bovo, Ovada Belfortee Rivalta Scrivia e gli interporti di rilevanza nazionale già esistenti Novara CIM e Torino SITO. Accanto a questi saranno inseriti nella proposta 12 dei 16 Comuni piemontesi che hanno partecipato al bando e che soddisfano i criteri di compatibilità urbanistica con la destinazione d’uso, la distanza di massimo 180 chilometri da Genova, la vicinanza del sito con i caselli autostradali (massimo 10 chilometri) e la prossimità a scali ferroviari o intermodali merci (massimo 10 chilometri).

«Come Regione Piemonte – ha sottolineato l’assessore Gabusi – abbiamo voluto ampliare la platea dei siti candidati e abbiamo perciò scelto di lanciare un bando a cui hanno aderito numerosi Comuni indicando la disponibilità a candidarsi. Aumentare i siti piemontesi della ZLS significa attrarre investimenti e aziende che possono contribuire allo sviluppo del territorio. Come sempre abbiamo messo al centro il territorio e siamo felici di poter dire che siamo i primi in Italia ad esserci dotati di un metodo così inclusivo per dare la possibilità a chi ha il potenziale di rientrare all’interno della Zona Logistica Semplificata, che darà a quelle aree dei poteri in più e dei vincoli burocratici in meno, utili per gestire le novità che arriveranno».

Sono risultati idonei alla candidatura 9 Comuni in provincia di Alessandria, la più vicina geograficamente al porto di Genova: Basaluzzo, Borghetto di Borbera, Casale Monferrato, Castelletto Monferrato, Castelnuovo Scrivia, Pozzolo Formigaro, Serravalle Scrivia, Silvano d’Orba e Tortona. Altri due si trovano nella provincia di Asti (Asti e Villanova d’Asti) e uno in provincia di Cuneo (Mondovì).

«Oltre alle misure di semplificazione attivabili automaticamente con l’istituzione della ZLS –  ha evidenziato l’assessore Marrone , la Regione Piemonte intende introdurre nella proposta di Piano di Sviluppo Strategico tutte le misure che il Commissario TAVMauceri ci segnalerà opportune per l’avanzamento efficiente dei lavori Alta Velocità Torino-Lione. L’inserimento dell’interporto SITO di Orbassano nella ZLS chiarisce, infine, la volontà politica di ribadire la necessità di collegare lo snodo logistico del Capoluogo nel futuro tracciato nazionale della TAV, a beneficio di tutto il Piemonte».

«La creazione di zone economiche speciali per le aziende, come le ZLS, che avranno la necessità di movimentare le loro merci dal porto di Genova al nord Europa – ha spiegato l’Amministratrice delegata e direttrice generale di Rete Ferroviaria Italiana Vera Fiorani , consentirà di rafforzare ancora di più i nostri investimenti per la realizzazione delle opere connesse ai corridoi europei della rete TEN-T. Infrastrutture come il Progetto unico del Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova e la Torino-Lione che contribuiranno a favorire in modo decisivo lo sviluppo del trasporto di merci su ferrovia dall’Italia al resto del mondo. In Piemonte gli impianti di Novara Boschetto e Torino Orbassano sono due poli strategici per RFI in coerenza con la politica di trasferimento modale per una rete sempre più connessa, capillare e sostenibile».

«Apprezzo molto l’iniziativa della Regione Piemonte di includere siti piemontesi nella Zona Logistica Semplificata del porto e retroporto di Genova – ha dichiarato il commissario straordinario di Governo per la Tav Torino Lione e per il Terzo Valico Calogero Mauceri. Del resto, lo stesso territorio si presta come importante crocevia di interconnessione tra due Corridoi europei Ten-T.

I lavori per la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova proseguono spediti e tutti stiamo lavorando affinché l’opera possa concludersi entro il dicembre del 2024; obiettivo condiviso sia con RFI che con il General Contractor. Sul fronte piemontese, e dunque sulla tratta italiana della Torino-Lione, nel mese di marzo inizierà la progettazione definitiva della nuova linea in variante Avigliana-Orbassano per concluderla presumibilmente entro l’anno. Con un investimento di 13 milioni di euro, si procederà a potenziare anche lo scalo merci di Orbassano, dove entro l’anno si prevede l’avvio dei lavori di ampliamento della capacità dei binari del “fascio container”».

L’elenco dei siti candidati è stato trasmesso al Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale e al Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, che lo presenteranno al Governo per l’approvazione. «Ci aspettiamo una risposta per la prossima primavera – ha dichiarato l’assessore Gabusi -. Una tempistica coerente con quella dei lavori sui due corridoi europei e potrebbe così portare ad avere le ZLS pronte per quando passeranno le merci sui nuovi collegamenti ferroviari diretti in Europa».

Piacenza – Reale Mutua Basket Torino 94 – 99 d. 1 t. S. Torino sempre imbattuta

Il basket visto da vicino

Le squadre la seguono in classifica.

Fortunatamente Torino trova un’altra vittoria che la riporta nei quartieri alti della classifica.

Una vittoria frutto sempre della non volontà di fare fallo di allenatori “ottimisti” e del tiro da 3 di Landi che porta ai supplementari.

Mai come oggi si è evidenziato che la.squadra è composta da cinque giocatori e poco piu.

Alibegovic è tornato lui e Davies e Scott svolgono il loro dovere. Landi è alterno ma impotente per la vittoria.

Non si può negare l’impegno e la volontà di Pagani, Toscano e Oboe… ma la qualità è un’altra cosa.

Ora si ripartirà con le squadre che precedono la Reale Mutua,  con Udine prossima avversaria.

Comincia la parte difficile.

Per il momento siamo su. Vediamo di restarci.

Paolo Michieletto