Vede la Polizia e si sbarazza della droga
Arrestato dagli Agenti della Squadra Volante
Lo scorso lunedì sera, una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale in servizio di controllo del territorio nota un soggetto straniero sotto i portici di via Nizza che, alla vista della pattuglia, fa cadere qualcosa per terra. Si tratta di un borsello; l’uomo, poi, si allontana sotto i portici. I poliziotti lo fermano: si tratta di un cittadino ventinovenne di nazionalità gambiano, privo di documenti di identificazione ed irregolare sul territorio nazionale. All’interno del borsello di cui si era sbarazzato, gli agenti rinverranno 12 bustine di cellophane contenenti marijuana e 4 contenitori termosaldati contenenti cocaina. L’uomo, denunciato per violazione della legge sull’immigrazione, è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Chiusa per rissa la discoteca Vogue
Il locale resterà chiuso al pubblico per 15 giorni
Sabato mattina è stata notificata dai poliziotti del Commissariato Centro al titolare della discoteca Vogue di Torino la sospensione della licenza per 15 giorni, disposta dal Questore Ciarambino.
Il provvedimento è scaturito a seguito di un intervento di polizia effettuato alle prime luci dell’alba di domenica 20 Febbraio dalle Volanti dell’UPG e del Commissariato di P.S. Centro per una grave rissa davanti alla discoteca, che ha coinvolto alcuni avventori del locale, uno dei quali è stato sottoposto ad un intervento chirurgico a seguito delle lesioni riportate durante la colluttazione.
In considerazione di frequenti episodi di disturbo della quiete pubblica e decoro degli spazi urbani, nonché di gravi litigi verificatisi anche all’interno della discoteca nei mesi scorsi, tenuto conto anche del consumo smodato di sostanze alcoliche da parte di alcuni avventori, che ha generato episodi di violenza dentro e nelle immediate vicinanze del locale, il Questore ha ritenuto che vi fosse pericolo per la sicurezza dei cittadini e degli avventori, con indubbi riflessi negativi sull’ordine pubblico.
Pertanto, ha disposto la sospensione dell’attività per 15 giorni, con conseguente immediata chiusura al pubblico dei locali
Tenta il suicidio, salvata dalla polizia
Dal quartiere Borgo Vittoria giunge una segnalazione relativa al possibile gesto suicida di una signora. Un parente riferisce infatti che la donna si è allontanata di casa lasciando un biglietto di addio in cucina. Acquisite le descrizioni della signora scomparsa, partono immediatamente le ricerche sul territorio. Personale del Comm.to Madonna di Campagna sollecita il marito della signora a verificare se dall’appartamento manchi qualcosa: in effetti, non viene rinvenuto un mazzo di chiavi relativo al vano cantine. Gli agenti si recano allora negli scantinati e individuano una porta dalla quale trapela della flebile luce: ma la porta è bloccata dall’interno. Intuendo che la signora possa trovarsi in quella cantina, gli agenti forzano a mani nude la porta: rinvengono la donna a terra, in preda a convulsioni, la testa avvolta completamente da un sacchetto di nylon stretto al collo con un foulard. I due poliziotti, con l’aiuto di un coltello, tagliano il sacchetto di nylon ed il nodo che stringe il foulard al collo della signora, appurando la presenza di un flebile respiro e del battito cardiaco; in attesa dell’arrivo del 118, la persona soccorsa riprenderà lievemente conoscenza; verrà trasportata in ospedale fuori pericolo di vita.
A Torino giovedì 3 marzo
L’isola del libro
Rubrica settimanale a cura di Laura Goria
Alexandra Lapierre “Belle Greene” – Edizioni e/o- euro 19,00
L’autrice è figlia del grande scrittore francese Dominique Lapierre –filantropo e autore di libri di enorme successo tra i quali “La città della gioia”- ed è una maestra nello scrivere biografie e romanzi su grandi personaggi della storia, spesso messi un po’ da parte. Tra le sue opere più riuscite “Fanny Stevenson” e “Artemisia”.
Ora ci regala quasi 500 pagine in cui ripercorre l’incredibile vita della famosa e chiacchierata bibliotecaria afroamericana del magnate J.P Morgan; l’anima, l’ideatrice e curatrice della favolosa Morgan Library di New York, autentico tempio di sapere, erudizione e bellezza.
La sua vita è stata davvero degna di un romanzo, unica e affascinante.
Nella New York di inizi Novecento si muove la 18enne Belle che costruisce il suo glorioso futuro nascondendo un segreto indicibile. La società all’epoca è profondamente razzista e alle persone di colore concede poco-nulla. Belle sembra bianca a tutti gli effetti, in realtà discende da ex schiavi e per la legge di allora è nera. In più il padre è un famoso attivista che si vede tradito da quella figlia che rinnega le sue origini.
Belle, con la complicità di madre (abbandonata dal marito) fratelli e sorelle, si inventa una discendenza diversa. Diventa l’affascinante Belle Greene discendente dall’aristocratica famiglia van Vliet da Costa Greene e inizia l’avventura della sua ascesa ai massimi livelli. Sempre sul filo del rasoio, con il timore di venire smascherata e colta a trasgredire le leggi razziali severissime: impongono la segregazione di chi possiede anche solo una stilla di sangue nero (e tali saranno fino al 1964 con la firma del Civil Rights Act).
Belle è intelligente, colta, gran lavoratrice ed ha una passione profonda per i libri, soprattutto quelli antichi, dei quali diventa esperta conoscitrice. Dopo uno stage alla biblioteca universitaria di Princeton finisce a lavorare per il potente banchiere J.P.Morgan, che all’acume per gli affari unisce una passione da bibliofilo.
Belle diventa il suo braccio destro, imbattibile nello scovare e assicurarsi il meglio del mercato antiquario.
Il loro legame sarà profondo, anche se con qualche asperità. Il banchiere fagocita la vita di Belle, non tollera divagazioni o altri legami che non siano con lui e la biblioteca. Lei gli è devota e fedele fino al sacrificio della sua vita privata. Tra i due correrà sempre e solo un casto affetto e grande stima reciproca.
In pochi anni, con abnegazione e tenacia Belle diventa icona dell’establishment newyorkese, si impone con la sua bravura e forza in una società radicalmente maschilista; diventa direttrice della prestigiosa Morgan Library e la donna più pagata degli Stati Uniti. Non era amata da tutti e le dicerie sulla presunta «puttana nera del banchiere John Pierpont Morgan» circolavano tra gli invidiosi.
Sul versante della vita affettiva avrà una relazione importante e fuori dagli schemi con Bernard Berenson, storico e mercante d’arte nella sua fantastica villa dei Tatti sulle colline di Fiesole. Tra i due (lui era sposato) nasce una passione non solo per i libri, una fitta corrispondenza e un legame tenuto nascosto a J.P. Morgan che l’avrebbe visto come alto tradimento.
La vita però sa essere beffarda e quando Belle era ormai convinta che il suo segreto fosse ben celato, ecco invece la tragedia: il suicidio dell’adorato nipote che aveva adottato e che finì per schiantare la sua coraggiosa giovane vita contro lo spettro dell’infamia.
Belle brucerà tutte le carte che racchiudevano la sua vita e che avrebbero potuto condurre i posteri alla scoperta del suo segreto. Imponente dunque la mole delle ricerche che Alexandra Lapierre ha svolto per raccontarci così a fondo la storia di Belle Greene.
Rachel Cohen “Bernard Berenson. Da Boston a Firenze” -Adelphi- euro 32,00
Rachel Cohen è docente alla University of Chicago e in queste pagine ha ricostruito la biografia del controverso storico dell’arte ed esperto di Rinascimento italiano, Bernard Berenson.
Un uomo tormentato e in crisi di identità per tutta la vita, preso dal tentativo di smarcarsi dalle sue origini e di essere annoverato tra i più prestigiosi e autorevoli intellettuali dell’epoca; cosa che però si scontra con il veniale mestiere di mercante d’arte.
Era figlio di un venditore ambulante di stoviglie emigrato con la famiglia dalla Lituania a Boston; fu un brillante studente di Harvard, nonostante il forte antisemitismo dell’epoca, imperante anche in ambito accademico.
Berenson è stato uno dei maggiori esperti d’arte, soprattutto, strenuo sostenitore del Rinascimento italiano che era ancora poco apprezzato. Abilissimo autenticatore di dipinti e autore di cataloghi tra i più importanti e consultati tutt’oggi dagli addetti ai lavori.
Si occupò anche di compravendita e dovette fare i conti con il passato familiare.
Rachel Cohen -tra romanzo e saggio- ricostruisce in modo approfondito, minuziosamente e con dovizia di particolari, la vita di quest’uomo, da Boston a Firenze.
La sua cultura, i viaggi, la vita quotidiana nella meravigliosa villa “I Tatti” sulle colline di Firenze che acquistò con la moglie, ristrutturò e rese grandiosa. I suoi rapporti con i principali collezionisti e intellettuali, il suo anticonformismo di studioso disposto ad amare più donne, instaurando una sorta di matrimonio aperto con la moglie Mary, che era a sua volta traditrice seriale.
Una biografia imprescindibile se si vuole capire più a fondo questo complesso intellettuale, senza tralasciare difetti, debolezze e limiti. Una piacevole immersione nel mondo di uno dei più importanti critici d’arte e abilissimo mercante affarista, con tutta la bellezza che lo circondava, opere magnifiche, rapporti con artisti e miliardari per i quali le opere d’arte erano importantissimi beni finanziari.
Non sempre il suo rapporto con il mercato dell’arte fu limpido, perché era sedotto dalla vita agiata e dalle bellissime donne con le quali divise parti della sua vita, tra incontri semiclandestini, ampiamente noti alla consorte.
Questo dandy di profonda cultura ebbe una tormentata relazione con Belle Greene, che però non rivide più dopo il 1936 a Salisburgo.
Assistette la moglie malata fino alla sua morte nel 1945 e poi trascorse l’ultima tranche della sua lunga esistenza con Nicky, più giovane di lui di 22 anni, che descrisse come compagna ideale perché «..lavora con me, pensa con me, sente come me…», ovvero l’alchimia che non gli era riuscita con la bibliotecaria di J.P.Morgan.
Berenson morì a 94 anni nel 1959 e lasciò la villa “I Tatti”, la biblioteca e le sue collezioni all’Università di Harvard dalla quale era partita la sua incredibile vita.
Elizabeth Jane Howard “La ragazza giusta” -Fazi Editore- euro 20,00
L’autrice della “Saga dei Cazalet” questa volta si concentra su una storia che è commedia intrisa di ironia sullo sfondo della Londra di fine anni 70.
Protagonista è l’impacciato e timido 31enne Gavin che di mestiere fa il parrucchiere in un salone il cui proprietario è assai stizzoso e poco amato. Gavin viene da una famiglia modesta, vive ancora con i genitori e ubbidisce a una madre maniaca di ordine e controllo la cui debolezza è una passione sconfinata per i reali e persone titolate in generale.
Gavin, più che assaporare la vita, si lascia vivere, assorbito dal tranquillo tran tran quotidiano al servizio di clienti di tutti i tipi, che tra una messa in piega e una tinta si raccontano, confidano, chiedono consigli e pettinature in grado di abbellire le loro figure e perché no, anche un po’ le loro esistenze.
Oltre al lavoro Gavin ha ben poco: minimi svaghi, piatte cene con i genitori, qualche disco, libri e il tempo trascorso con il suo migliore amico Harry che è omosessuale e con molta più verve di lui. Una vita senza scossoni alla quale manca soprattutto una ragazza giusta. Trovarla non è impresa facile per Gavin, ragazzo all’antica che sogna un amore per tutta la vita; ideale difficile da concretizzare in un’epoca in cui più che l’impegno a lungo termine in voga c’ è la recente libertà dei costumi sessuali.
Poi una svolta, quando Harry riesce a trascinarlo ad una festa in un ambiente assai diverso dal suo. E’ il suo ingresso in una casa aristocratica e nella mondanità. Ad affascinare Gavin in quel mondo per lui nuovo è la padrona di casa, Jane; donna raffinata, colta, affascinante, moglie innamorata di un uomo che la fa soffrire. Joan instaura subito un feeling con il giovane parrucchiere e lo costringe a fare un gioco intrigante in cui devono svelarsi e raccontarsi a suon di battute.
Sempre alla festa incontra anche la giovanissima Minerva, ragazza bizzarra, a tratti disperata, infelice e con una fantasia inarrestabile.
E’ lei che gli si accolla, praticamente lo insegue e lo supplica di ospitarla per la notte. E qui pagine particolarmente divertenti perché Gavin vive ancora con mamma e papà e quindi la cosa scatena timori e panico. Gustatevi la scena della colazione in cui la madre di Gavin va letteralmente in visibilio quando le viene presentata Lady Minerva Munday, rampolla di ricchissima famiglia che racconta di castelli e vita ai massimi livelli. La verità è che è poco amata dai genitori e alla spasmodica ricerca di affetto….
Due donne totalmente diverse che però finiscono per coinvolgere Gavin in sviluppi che non vi anticipo. E non ci saranno solo loro all’orizzonte del cambiamento, ma anche la giovane collega apprendista Jenny, ragazza madre di grande tempra, che poco a poco si rivelerà agli occhi di Gavin…
Quale sarà quella giusta?
Agnès Poirier “Rive Gauche. Arte, passione e rinascita a Parigi 1940-1959” -Einaudi- euro 21,00
Queste pagine sono un piacevole e dotto viaggio letterario nel cuore di un’epoca eccezionale, raccontato attraverso le vite di chi l’ha vissuta e resa indimenticabile. E’ il frutto di anni di ricerche della giornalista francese Agnès Poirier attraverso diari, cronache e scritti dei diretti interessati; non un romanzo -anche se come tale può essere letto- in realtà tutto è rigorosamente documentato ed avvenuto davvero.
Ricostruisce idee, correnti di pensiero, vite e amori di artisti e intellettuali che, nel dopoguerra, seduti in mitici caffè e bistrot, trasformarono Parigi nella capitale d’Europa.
La Rive Gauche Parigina con la Sorbona, Les Deux Magot e il Café de Flore dove bere, fumare, dialogare ed esprimere idee, l’hotel La Louisiane: tutti luoghi avvolti da un alone leggendario.
Qui tra gli anni Quaranta e Cinquanta hanno assistito all’orrore della guerra e dell’occupazione tedesca artisti e intellettuali che hanno creato, pensato, combattuto, vissuto e amato, partecipando alla rinascita di una città ferita.
A fare la parte dei leoni fin dal 1939 sono soprattutto Jean Paul Sartre e Simone De Beauvoir che in quegli anni si destreggiarono tra insegnamento, fascino esercitato sui loro studenti e relazioni aperte con vari amanti e pretendenti. Furono motore importante della febbrile rinascita della cultura parigina dopo la liberazione dall’occupazione nazista. Una nuova ventata di idee e un modo inedito di vivere i rapporti affettivi e sessuali.
Poi c’è la storia importante del direttore del Museo del Louvre, Jacques Jaujard, che con lungimiranza comprese l’imminente arrivo dei tedeschi e iniziò ad orchestrare l’esodo delle principali opere. Le farà nascondere in castelli e cantine sparsi in tutto il paese, lasciando ai tedeschi lo smacco di un museo quasi vuoto.
Questi solo alcuni spunti del libro che narra molto di più, grazie alla curiosità di Agnès Poirier che, con cura certosina, è andata alla ricerca di ciò che i protagonisti di quell’epoca fumavano, mangiavano, bevevano, come si vestivano e con che penne scrivevano. Una ricerca che li rende più vivi che mai e penetra nelle pieghe più nascoste delle loro esistenze.
Tra i tanti personaggi raccontati nel libro anche Juliette Greco e le famose libraie Sylvia Beach e Adrìenne Monnier della storica “Shakespeare and Company”, ritrovo di artisti europei di avanguardia ed espatriati americani negli anni Venti.
Corteo anarchico contro gli arresti di Barcellona
Sabato 27 un corteo è stato organizzato dal comitato 27F per manifestare contro l’arresto di quattro manifestanti anarchici avvenuto il 27 febbraio 2021 a Barcellona. Il corteo è partito da piazza Statuto, proprio davanti al consolato spagnolo. La polizia lo ha fatto deviare in corso Regina e Porta Palazzo, lontano dal centro città molto affollato. La manifestazione ha causato forti disagi alla mobilità.
(foto Michele Cetino)
Donna muore soffocata nella casa in fiamme
Nella notte le fiamme sono divampate dal camino di casa a Rivalta, bruciando tende e mobili. È morta soffocata la proprietaria di 97 anni. I soccorsi sono stati chiamati dal genero residente nello stesso edificio. Ma ormai l’anziana era deceduta per asfissia. (Foto archivio)
Il bollettino Covid di domenica 27 febbraio
COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 960 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 5,6% di 17.220 tamponi eseguiti, di cui 14.491 antigenici.
Il totale dei casi positivi diventa 980.602, così suddivisi su base provinciale: 80.880 Alessandria, 45.012 Asti, 38.054 Biella, 131.283 Cuneo, 74.309 Novara, 521.304 Torino, 34.826 Vercelli, 35.009 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.806 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.119 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 38 (–1 rispetto a ieri)
I ricoverati non in terapia intensiva sono 962 (-7 rispetto a ieri)
Le persone in isolamento domiciliare sono 45.774
I tamponi diagnostici finora processati sono 15.608.407 (+17.220rispetto a ieri).
I DECESSI DIVENTANO 13.026
Sono 3, nessuno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).
Il totale diventa quindi 13.026 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.744 Alessandria, 780 Asti, 498 Biella, 1.592 Cuneo, 1.046 Novara, 6.209 Torino, 601 Vercelli, 422 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 134 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
920.802 GUARITI
I pazienti guariti diventano complessivamente 920.802 (+1.364 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 75.894 Alessandria, 42.729 Asti, 36.045 Biella, 124.573 Cuneo, 71.312 Novara, 492.481 Torino, 32.685 Vercelli, 32.920 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.653 extraregione e 8.510 in fase di definizione.
Belotti (T) Bellanova Deiola(C)
Ancora in gol Belotti ma granata sciuponi ed immaturi.
Proprio quando doveva fare il salto di qualità il Toro di Juric si è perso nelle ultime 5 partite facendo solo 2 punti frutto di 2 pareggi e 3 sconfitte di cui 2 in casa contro Venezia e Cagliari,non proprio avversari irresistibili ed in lotta per non retrocedere.Sarà ora di svegliarsi abbandonando ogni velleità europea ed agire per arrivare quanto prima alla fatidica quota salvezza matematica di 40 punti.Ne mancano 7 ed i granata sono all’undicesimo posto con 33 punti e la gara contro l’Atalanta da recuperare.
Enzo Grassano