ilTorinese

Le presidenti dei Consigli comunali a confronto

AL SALONE DEL LIBRO: TORINO, ROMA, MILANO, BOLOGNA E NAPOLI

Lo stand istituzionale della Città di Torino al XXXIV Salone Internazionale del Libro ha ospitato, sabato, un incontro sul tema “Democrazia, rappresentanza, partecipazione e nuove sfide: i Consigli comunali protagonisti del cambiamento” cui hanno partecipato, invitate dalla presidente del Consiglio comunale di Torino, le presidenti delle assemblee elettive municipali di Roma, Milano, Bologna e Napoli (che inviato un saluto in video non potendo essere presente di persona).

Grandi città dove, come a Venezia e Bolzano, le ultime elezioni amministrative hanno portato alla presidenza dei rispettivi Consigli comunali una donna. Motivo principale per cui l’incontro, moderato da Carola Messina dell’associazione Torino per le Donne (TOXD), è diventato l’occasione per uno scambio di idee e di esperienze e per una riflessione corale sulle buone pratiche che l’impegno delle donne in politica e nell’amministrazione della cosa pubblica possono introdurre quale valore aggiunto, per una nuova fase nel rapporto tra cittadinanza e istituzioni.

Al termine dell’incontro, la presidente di Torino ha sottolineato come, grazie all’appuntamento del Salone del libro, ha potuto cominciare a prendere forma l’idea di un coordinamento tra presidenti dei Consigli comunali, per una nuova cultura di governo delle città che valorizzi il ruolo di indirizzo e di controllo delle assemblee elettive dove siedono le donne e gli uomini scelti dalla cittadinanza attraverso il meccanismo delle preferenze. Con la collega di Milano la presidente torinese ha voluto che il nucleo promotore della iniziativa fosse interamente femminile perché il tema dell’equilibrio di genere nella rappresentanza assumesse da subito una centralità nelle dinamiche di confronto tra istituzioni dei diversi territori. Ringraziando per la partecipazione la presidenti intervenute, per avere creduto da subito nel progetto di collaborazione, la presidente del Consiglio comunale di Torino ha annunciato che la prossima tappa sarà Roma, il 15 giugno, con la speranza che per l’occasione si uniscano anche le colleghe di Bolzano e Venezia coinvolte nel coordinamento fin dagli albori.

Anche la presidente dell’Assemblea capitolina ha commentato l’incontro rimarcando la sensibilità, la creatività, la passione e determinazione, messe in campo e che possono rappresentare un’opportunità ed una risorsa, perché il vero valore di crescita e di ricchezza per una comunità è il rapporto tra le diversità. Per la presidente capitolina, è necessario cercare un sano rapporto ed equilibrio tra le funzioni politiche confermando il ruolo centrale del Consiglio nelle scelte determinanti. Dall’esperienza delle presidenti donna, può partire un processo di valorizzazione della dignità del Consiglio comunale nella vita politica della città. E su questo, ritiene auspicabile prevedere, nell’incontro che si terrà a Roma a giugno, la formulazione e la sottoscrizione di un protocollo di intesa per l’avvio di un coordinamento di tutti, donne e uomini, i presidenti di Consiglio comunale dei capoluoghi di Regione, avviando un rapporto istituzionale con l’Anci. Uniti, con una voce sola, facendo squadra, si può essere più forti per riuscire a rendere l’impegno politico e amministrativo orientato esclusivamente al bene delle nostre città.

Per la presidente del Consiglio comunale di Milano, lo sforzo che bisogna fare, oltre a pensare ad un nuovo assetto per gli enti locali, è quello di rafforzare i Consigli Comunali. Se si vuole concorrere a costruire le decisioni si deve stare qualche passo avanti rispetto alla posizione attuale all’interno del processo politico e amministrativo. Non si vuole solo ratificare decisioni, si deve, quando e dove è possibile, ispirare quelle decisioni, nella convinzione che i consigli comunali rimangano il cuore pulsante del dibattito politico cittadino e debbano ritrovare la loro funzione di anima ispiratrice delle politiche di chi governa la città e il territorio.

Per le presidenti, prossimo appuntamento a giugno, nella capitale, dove torneranno a confrontarsi sul ruolo delle assemblee elettive, sulla possibile realizzazione di un coordinamento, sul loro specifico ruolo nel proporre e nell’elaborare azioni politiche ed amministrative.

Mobilità sostenibile: Rivoli si dota dei monopattini elettrici

A partire dal 20 maggio a Rivoli è possibile noleggiare i monopattini elettrici degli operatori Bird e Dott.

 

L’Amministrazione Comunale, facendo seguito ad un bando avviato dalla città Metropolitana, ha deciso di dotarsi di questo servizio, mirato a ridurre l’impatto sull’ambiente dei piccoli spostamenti urbani e offrire ai cittadini un’alternativa per il collegamento con i centri vicini.

Anche Rivoli provvede ad avere  un servizio di mobilità dolce, complementando il trasporto pubblico ed incentivando l’intermodalità.

Il servizio coprirà l’ area urbana della Città di Rivoli fatta eccezione per alcune zone con livelli di pendenza, caratteristiche del selciato ed altre particolarità che renderebbero l’ uso dei monopattini improprio e pericoloso.

Sappiamo  quanto sia importante l’ interconnessione con i Comuni vicini, soprattutto per motivi di studio e lavoro. – afferma il Sindaco Andrea Tragaioli – Con questo presupposto abbiamo valutato di dotarci di questo servizio di sharing. La micromobilità inoltre, non ha impatto sull’ ambiente. Confidiamo nel fatto di avere così un’alternativa al traffico veicolare in Città, con  risultati anche nella riduzione dell’inquinamento atmosfericoSarà fondamentale però il rispetto di alcune regole per evitarne usi impropri e tutelare la sicurezza. “

“Un nuovo servizio per i cittadini rivolesi che potranno spostarsi in Città e verso Torino utilizzando la mobilità dolce. – aggiunge l’ Assessore Alessandra Dorigo – Sarà necessario però che ciò avvenga rispettando alcune norme: i monopattini dovranno essere presi nelle 30 apposite aree predisposte dal Comune e rimane, per legge, il divieto di sosta sui marciapiedi. Daremo ai cittadini la possibilità di scegliere come muoversi in Città. Con l’ auto, in bici o in monopattino ma sempre in sicurezza. Alcune vie ad alto scorrimento o con una pendenza importante infatti, sono state escluse dall’ utilizzo.

Sono state a tal proposito attrezzate, circa trenta aree di deposito per la consegna dei mezzi da noleggiare, che si prevedono inizialmente nel numero di due per ogni operatore per un totale di 120 mezzi. Nei mesi successivi all’avvio del servizio, sarà fatta una verifica dell’utilizzo effettivo dei mezzi nelle diverse postazioni, per incrementarne o ridurne la quantità  a disposizione degli utenti.

Le due società applicheranno i propri listini per il noleggio, il cui utilizzo sarà soggetto al regolamento approvato dal comune di Rivoli. Il medesimo prevede l’assicurazione del mezzo ed alcune regole per il rilascio dei monopattini all’interno delle postazioni individuate sul territorio, con l’applicazione di penali in caso di abbandoni incontrollati.

I mezzi saranno inutilizzabili  nei tratti di territorio che sono stati vietati al transito, grazie all’individuazione sulla mappa delle aree inaccessibili, nelle quali i monopattini non saranno alimentati e non

potranno viaggiare.

Nominati i vertici di Alessandria del partito ‘Noi Di Centro’

“Nominati i vertici di Alessandria del partito ‘Noi Di Centro’, partito di centro guidato a livello
nazionale da Clemente Mastella e Giorgio Merlo. Segretario provinciale del partito è Mirko Giarolo
e il Presidente è Fabrizio Sanfilippo. Noi Di centro si sta organizzando in tutta la regione Piemonte,
come del resto in tutta Italia. Dopo il convegno di fine aprile a Torino sulle ‘ragioni del centro’ che
ha registrato una significativa partecipazione popolare, il prossimo 4 giugno è prevista un’altra
grande manifestazione nazionale per il rilancio del partito a Napoli.
Noi Di Centro, comunque sia, ad Alessandria come in tutte le altre province piemontesi,
organizzerà nelle prossime settimane iniziative politiche in tutto il territorio”.

Renato Zambon, segretario regionale Noi Di Centro.
Luca Pedrale, Presidente regionale Noi Di Centro.

Al via i Torino Digital Days

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Metaverso, blockchain, intelligenza artificiale, realtà aumentata, cyber security, customer experience, robotica, smart mobility e molto altro.

Sei giornate per conoscere tutte le novità
e le opportunità di applicazione del digitale in diversi ambiti, dal marketing alla finanza, dal
fashion al food & beverage, dall’automotive al travel, con un programma fitto di eventi,
seminari, performance, mostre e workshop gratuiti tenuti da professionisti e manager di
aziende italiane e multinazionali per offrire al pubblico tanti stimoli e occasioni di confronto
Dopo la grande affluenza di pubblico nelle prime due edizioni del 2019 e 2020, che hanno registrato
complessivamente 5 mila partecipanti in presenza e oltre 300 mila collegati online, e dopo lo stop dell’anno
scorso dovuto alle misure anti pandemia, ritornano i Torino Digital Days, dal 24 al 29 maggio 2022, sei giorni
di incontri, seminari, eventi, performance, mostre e workshop gratuiti e aperti a tutti ospitati in diverse
location della città e tenuti da sviluppatori, ricercatori universitari, innovation manager e professionisti di
aziende italiane e multinazionali per condividere e conoscere tutte le novità, le opportunità e le applicazioni
del digitale in diversi ambiti come il marketing, la finanza, il fashion, il food & beverage, l’arte, l’ecommerce, l’automotive, il travel e la smart mobility.
Il tema di questa terza edizione dei Torino Digital Days è “Virtuosismi digitali”, ovvero le nuove abitudini
digitali, accelerate da due anni di pandemia e dalle conseguenti restrizioni alla mobilità e alle interazioni
sociali, che hanno modificato le prassi e i bisogni delle persone nel modo di lavorare, comunicare, vendere e
acquistare. Sarà infatti l’occasione per i partecipanti per ascoltare e analizzare, direttamente da chi li
sperimenta ogni giorno nella sua impresa, da quella più piccola alla multinazionale, molti esempi concreti e
case history di successo di utilizzo di moderne tecnologie digitali. Ci si confronterà su Metaverso, Intelligenza
artificiale, machine learning, blockchain, Nft, IoT, VR, AR, big data, Darq, customer experience, human
centricity, tTechnology calm, cybersecurity, chat bot, social advocacy, video marketing e social listening.
Torino Digital Days è un progetto realizzato e promosso dall’Associazione Digital Days e da tre importanti
realtà del mondo della comunicazione e del digital, Tandù, Bonobo Events e Hoverstate, con il supporto
economico della Regione Piemonte e degli sponsor: Factory 1895 – by Lavazza Coffee Designers, Aryel,
Bakeka.it, Endurance Overseas, Veicoli Srl, ZeroGrey, Advice, Reply Triplesense e Leading Law. Le principali
location che ospiteranno gli incontri e gli eventi in calendario sono: Combo, Talent Garden Fondazione Agnelli,
Toolbox, Centro Paideia e Mercato Centrale Torino, oltre a tanti altri siti “a porte aperte” distribuiti in città.
“L’obiettivo dei Torino Digital Days è quello di fornire ai cittadini gli strumenti necessari per interpretare e
affrontare al meglio le sfide digitali, creando un’occasione per essere aggiornati sulle innovazioni tecnologiche
più recenti e per condividere le prospettive della trasformazione digitale. Un momento di scambio e confronto
con i professionisti che vivono quotidianamente nelle loro aziende i vantaggi del digitale in tutti i settori”.
Federica Toso, Presidente Associazione Digital Days

I contenuti
Tra i 60 appuntamenti inseriti nel fitto programma ecco alcuni argomenti e sfide che saranno approfonditi nei
talk dei Torino Digital Days 2022: cosa hanno imparato e come hanno reagito le aziende dall’esperienza della
pandemia nell’offerta di nuovi prodotti e servizi ai consumatori; cos’è il Metaverso e quali sono le sue
implicazioni sui modelli aziendali; come è stata applicata di recente la blockchain dai professionisti del settore
sanitario; come stanno reagendo grazie al digitale le aziende dell’automotive al crollo delle vendite di veicoli
causato principalmente dalla pandemia; come ottimizzare il proprio profilo su LinkedIn per renderlo un
potente strumento di connessione con il mondo del lavoro e con il mercato di interesse; come può intervenire
l’intelligenza artificiale per abbattere le barriere e favorire l’integrazione sociale e come garantire
l’accessibilità ai media digitali e dell’intrattenimento anche a chi soffre di deficit cognitivi e
dell’apprendimento; come ha reagito il settore turistico ai lockdown grazie all’adozione di strumenti digitali e
a nuove strategie di comunicazione; come si realizza un prodotto digitale e cosa fare per diventare un Digital
Product Designer; come sta evolvendo la shopping experience nel settore della moda e quali sono i nuovi
trend dell’e-Fashion; che strategie adottano le grandi aziende e le multinazionali per trasformare i propri
clienti in brand ambassador utilizzando il marketing online e la comunicazione digitale; come si è evoluto il
digitale nell’industria cinematografica, dalla virtual production, al deepfake, al motion capture; come il
digitale contribuisce a proteggere o a violare la nostra privacy, le nuove leggi in materia; cosa sono gli NFT e
perché hanno raggiunto tale successo; come si è trasformato il settore del food & beverage grazie alle
potenzialità offerte dal digitale; come intercettare il target giusto con la pubblicità sui social network
Instagram, Facebook, LinkedIn, Google, Spotify, TikTok e Pinterest. E molto altro.

I relatori
Come i contenuti, di alto profilo anche i relatori, gli ospiti e i professionisti selezionati per i talk, tra cui: Oscar
Farinetti – Eataly, Giulia Volpe – Stellantis, Pietro Bagnasco – Google, Massimiliano Marsiaj – Sabelt Spa,
Alessandro Pradelli – Peyrano Torino, Michele Cannone – Factory 1895 – by Lavazza Coffee Designers, Christian
Zegna – Btrees, Rossana Bianco – Sorgenia, Claudio Valvassori – Almo Nature, Beniamino Bedusa – Great Place
to Work®-Italia, Tommaso Cornaglia – Cornaglia Group, Francesco Ronchi – Synesthesia, Marco Vallario – Gbs
Group, Irene Cassarino – Franco Angeli Edizioni, Ileano Testa – ZeroGrey, Fabio Cassanelli – Argo Business
Solutions, Daniela Trunfio – +Cultura Accessibile, Gabriele Manno – DNV, Cristina Ghione – Swarco, Fulvio
Furbatto – Advice Group, Mattia Salvi – Aryel, Riccardo Albertazzi – Reply Triplesense, Claudio Mus – Endurance
Group, Alessio Tirone – Veicoli Srl e Margherita Leder – INATBA.
Per iscriversi agli aventi e per consultare il programma completo dei Torino Digital Days 2022: digitaldays.it

Croce Verde premia i volontari a 115 anni dalla fondazione

 

Medaglia d’oro “Olivetti” all’intero Corpo Militi per il grande lavoro durante la pandemia e

Premio “Scifo” a Massimo Melis, esempio di professionalità e gentilezza

La Pubblica Assistenza Anpas Croce Verde Torino il 22 maggio al Teatro Alfieri di Torino ha celebrato il suo 115° anniversario di fondazione con la premiazione dei 1.400 volontarie e volontarie alla presenza del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, del presidente Croce Verde Torino, Mario Paolo Moiso, del presidente Anpas Piemonte, Andrea Bonizzoli, del prefetto di Torino, Raffaele Ruberto, dell’assessora Comunale, Giovanna Pentenero, del vicepresidente del Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Torino e consigliere regionale Silvio Magliano, dei sindaci dei comuni dove hanno sede le sezioni distaccate della Croce Verde Torino e delle autorità cittadine e regionali.

Alla cerimonia al Teatro Alfieri erano inoltre presenti le consorelle Anpas Croce Verde Rivoli, Croce Bianca Orbassano, Volontari del Soccorso di Caravino e la Croce Verde di Verbania; oltre la Croce Rossa Italiana Comitato Regionale Piemonte e la Croce Rossa di Torino.

Mario Paolo Moiso, presidente Croce Verde Torino: «Centoquindici anni è già storia, ma per noi non è storia, è una tradizione e una grande festa. Oltre 1.400 volontari e circa 100 dipendenti che si ritrovano per ricordare che ci siamo sempre. Il volontariato per noi è una grande risorsa, anzi oggi è stata anche l’occasione per invitare altri volontari a venire con noi. La ricchezza del nostro Ente sono le persone che danno il loro tempo a disposizione della collettività. Ringraziamo non solo i volontari e i dipendenti, ma anche le loro famiglie e i loro amici che ogni tanto sono d’accordo a rinunciare alla loro presenza, per permettergli di fare questo servizio assolutamente ineguagliabile per il territorio».

 

Il presidente Anpas Piemonte, Andrea Bonizzoli: «Sono felice di essere presente alla celebrazione del 115° Anniversario della Croce Verde Torino in rappresentanza delle altre 81 associazioni Anpas del Piemonte e dei restanti 9mila volontari, per ringraziare tutti i volontari e le volontarie di Croce Verde Torino che, dal 1907, sono sempre al servizio della Città e del territorio, soprattutto in questi due anni di grande lavoro e fatica; con questa pandemia non si sono mai sottratti, anzi si sono dedicati ancora di più al servizio della comunità».

Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: «Il 115° Anniversario di Fondazione della Croce Verde Torino è per tutta la Città un giorno di festa. La presenza della Croce Verde, dei volontari che da tanti anni accompagnano le grandi iniziative della Città, oltre che il pubblico soccorso, sono per noi motivo di grande orgoglio e soprattutto riportano al centro il valore della gratuità del volontariato come elemento qualificante la cittadinanza. Ed è proprio questa l’anima di Torino fatta di donne e uomini che hanno disponibilità di poter fornire un po’ del loro tempo e delle loro capacità al servizio per gli altri. Quindi, davvero un buon compleanno alla Croce Verde di Torino».

Dopo i saluti istituzionali in video dal presidente onorario Croce Verde Torino, Paolo Emilio Ferreri e dal presidente nazionale Anpas, Fabrizio Pregliasco si sono svolte le premiazioni.

Un momento di festa condiviso con le volontarie e i volontari che hanno maturato una pluriennale e continuativa attività di servizio. Per 65 anni di servizio attivo medaglia a Rocco Galetto, per 64 anni di servizio attivo medaglia a Teresio Merlo, per 52 anni di servizio attivo medaglia a Gian Beppe Gatti, per 51 anni di servizio attivo medaglia a Giorgio Merlino, per 50 anni di servizio attivo medaglia a Giuliano Tondo e Pier Mario Rosso.

Croce Verde Torino ha conferito la Medaglia d’oro “Olivetti”, la più importante onorificenza prevista dalle sue norme costitutive, all’intero Corpo Militi, intendendo esprimere piena gratitudine a tutte le volontarie e i volontari che, dovendo fare fronte all’emergenza provocata dalla pandemia, hanno garantito senza alcuna interruzione le attività di soccorso e trasporto dei malati con la consueta efficienza, capacità e serietà professionale. «Lo slancio di tutti gli appartenenti al Corpo Militi, – si legge nella motivazione – unito alla loro capacità di adattarsi a condizioni di servizio del tutto nuove e particolarmente impegnative, ha consentito di superare una sfida rivelatasi per molti aspetti impegnativa, mantenendo la piena efficienza dei servizi di assistenza agli infermi che da sempre incarnano i valori di solidarietà della Croce Verde Torino».

Il Premio “Scifo” è stato conferito a Massimo Melis in quanto ha fatto molto per la Croce Verde Torino, ben più di quanto sia necessario nell’ambito di un rapporto di lavoro; per questo tutte le componenti dell’Associazione hanno desiderato testimoniare il loro ricordo e la vicinanza ai suoi familiari attraverso questo riconoscimento. Massimo Melis ha sempre dimostrato disponibilità per le esigenze dei pazienti, dei colleghi e dei volontari, offrendo un grande esempio di professionalità, gentilezza e attenzione che rimarrà sempre nel cuore di chi lo ha conosciuto.

La Medaglia “Stroppiana” con la quale la Croce Verde Torino intende attestare pubblicamente la propria riconoscenza nei confronti di chi ne ha supportato l’attività con contributi economici o materiali, particolarmente preziosi nei tempi difficili che stiamo tutti vivendo è andata all’azienda Lavazza SpA e alla socia Croce Verde Torino, Ivana Pellissetti.

Croce Verde Torino in collaborazione con Cus Torino (Centro Universitario Sportivo Torino), organizzatore di Just The Woman I Am, ha omaggiato i propri soci con un termos celebrativo che permetterà di finanziare un progetto di ricerca sul cancro dell’Università di Torino.

In occasione del 115° anniversario di fondazione al Teatro Alfieri è stata inoltre presentata la nuova campagna di comunicazione per la ricerca di volontari.

Oggi i volontari soccorritori della Croce Verde Torino sono oltre millequattrocento, organizzati in squadre notturne e diurne che affiancano circa 100 dipendenti, senza dimenticare la Squadra di Montagna, attiva da 95 anni per il soccorso sulle piste da sci e la Scuola guida per conducenti mezzi di soccorso “Luigi Vigna – Ilario Naretto”.

La Croce Verde Torino aderente all’Anpas, Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze grazie ai suoi 1.432 volontari, di cui 590 donne, e 100 dipendenti effettua oltre 78mila servizi annui. Si tratta di trasporti in emergenza urgenza 118, prestazioni convenzionate con le Aziende sanitarie locali, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni sportive con una percorrenza di oltre 1.400.000 chilometri. La Croce Verde Torino conta cinque sedi operative distaccate nei comuni di Alpignano, Borgaro-Caselle, Ciriè, San Mauro Torinese e Venaria Reale, dispone di 55 ambulanze, 5 mezzi attrezzati al trasporto disabili e 20 autoveicoli per servizi socio sanitari e di protezione civile. Dal 1907 insieme ai cittadini nello spirito di “Ci siamo sempre … Incontriamoci mai”.

L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.425 volontari (di cui 4.062 donne), 5.753 soci, 640 dipendenti, di cui 71 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 226 automezzi per il trasporto disabili, 261 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 534.170 servizi con una percorrenza complessiva di 17.942.379 chilometri.

“Il 36% degli infermieri desidera lasciare il proprio luogo di lavoro”

L’INDAGINE RIGUARDA ANCHE TORINO E IL PIEMONTE

Sanità, Nursing Up De Palma: e di questi il 33% medita di lasciare addirittura la professione. 

Gli autorevoli dati che emergono dall’indagine condotta dallo studio RN4CAST (Registered Nurse forecasting in Europe) raccontano e soprattutto asseverano in modo schiacciante le nostre denunce sulla preoccupante condizione di disagio degli infermieri italiani, giunta drammaticamente sull’orlo di un baratro».

«Vivono un vero e proprio tormento interiore. Lo stress fisico e psicologico cresce ogni giorno di più, fino a diventare un macigno insostenibile, fino a condurli ad una decisione estrema che anni prima non avrebbero mai immaginato di poter prendere.

Si trovano di fronte ad una valorizzazione economica lontana anni luce, con uno stipendio che li relega addirittura alle soglie della povertà nel nostro paese, con la spada di Damocle dei rincari e dell’inflazione che, negli ultimi mesi, a fronte di retribuzioni ferme al palo da anni, non ha fatto altro che aggravare in modo esponenziale il disagio quotidiano che li affligge.

E poi ci sono le aggressioni subite nelle corsie da parte dei pazienti e dei parenti dei pazienti, che scatenano, su di loro, una rabbia incontrollata, una furia cieca, come in un incubo senza fine, con la totale mancanza di sicurezza nei luoghi dove lavorano, a causa di un sistema che non tutela in alcun modo i suoi professionisti migliori, quelli che i paesi stranieri vicini fanno a gara per assumere.

Cosa sta accadendo? Vi stiamo raccontando di quello “il quadro a tinte fosche” della vita di ogni giorno dei nostri infermieri italiani, prima di tutto uomini e donne, e poi professionisti, coloro che hanno combattuto gli ultimi due anni faccia a faccia con la morte, e che non hanno avuto un minimo di esitazione nello scegliere tra anteporre la salute dei cittadini rispetto alla loro.

Ebbene oggi, molti, moltissimi di loro, stanno decidendo di abbandonare la nostra nobile professione.

Noi lo denunciamo da 2 anni ormai, in tutte le piazze, ed ora lo asseverano gli autorevoli dati che emergono dall’indagine effettuata dallo studio della RN4CAST, (Registered Nurse forecasting in Europe), che tra i tanti Paesi su cui ha lavorato, ha effettuato sondaggi anche in Italia, lasciando emergere numeri e contenuti davvero preoccupanti.

In Italia il 36% degli infermieri dichiara di voler lasciare il luogo di lavoro entro 12 mesi; di questi il 33% dichiara di voler lasciare addirittura la professione, dato che corrisponde a circa l’11% del campione generale. Sono dati che riguardano una tendenza confermata anche da studi successivi effettuati in altri paesi del mondo, compresi gli Stati Uniti».

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.

«Gli infermieri impegnati nei nostri servizi, nei nostri reparti del servizio sanitario nazionale, vessati quotidianamente da una organizzazione che non li valorizza da tempo immemore, che non li considera, che li relega amaramente all’ultimo posto, meditano legittimamente, in un primo momento, di cambiare luogo di lavoro, chiedendo, magari, all’inizio, ad esempio, di lasciare il caos dei pronto soccorsi per trasferirsi in reparti dove sperano che le condizioni di lavoro possano essere meno stressanti e più dignitose per la loro professionalità.

Accade, però, che la maggior parte dei nostri professionisti si rende conto, dopo un po’ di tempo, anche secondo nostre indagini che portiamo avanti da tempo e che corroborano lo studio di cui parliamo, che nonostante i loro spostamenti ben poco è destinato a cambiare. Ed ecco che, quando si conferma il disagio dell’inadeguatezza nel riconoscere le loro qualità di professionisti da parte di un sistema sempre più lontano rispetto alle esigenze legittime degli operatori sanitari di casa nostra, si passa in quell’altra percentuale di chi vuole abbandonare addirittura e per sempre la nostra sanità, decidendo in modo irrevocabile di cambiare vita.

Siamo al 33%, un dato pauroso, preoccupante, che deve far tremare, soprattutto se si pensa che in Italia già mancano 85000 infermieri.

Fattori fondamentali di questa pericolosissima disaffezione che si genera negli infermieri italiani, tanto da condurli a dimissioni irrevocabili e volontarie, sono quelli che denunciamo da anni, ovvero organizzazioni manageriali inesistenti, condizioni economiche e contrattuali in alcun modo dignitose, stress che arriva allo spasimo fino ad arrivare ad esplodere in malattie vere e proprie come la sindrome di bourn-out.

Eccoli, e non sono certo solo questi, i fattori dell’abbandono della professione infermieristica, oltre a stipendi che non sono più in grado, per molte famiglie di operatori sanitari, di reggere l’impatto con i nuovi contraccolpi della crisi.

Arriviamo fino alla nostra recentissima denuncia sugli straordinari non pagati e sulle decine di giorni di ferie messe nel dimenticatoio e negate da mesi, con le nostre battaglie che porteranno gli infermieri, inevitabilmente, dagli ospedali alle aule dei tribunali.

Chiediamoci allora, come faceva il celebre professore Bellavista, personaggio partorito dalla mente dell’indimenticato genio di Luciano De Crescenzo, se davvero vale la pena vivere in questo modo. La risposta è amaramente scontata!», chiosa De Palma.

Il dolore degli amici al funerale del motociclista

Ieri hanno  partecipato decine di motociclisti presso la chiesa della Madonna della Fiducia e di San Damiano a Nichelino, ai funerali di Sebastiano Rosa, il meccanico 54enne morto domenica scorsa a Carmagnola in un incidente stradale. Nello Diabolik, così era chiamato dagli amici, apparteneva al gruppo di centauri Tre Merli Sotto Shock. I partecipanti hanno legato alle moto  un nastro rosso per chiedere maggior sicurezza e porre fine alle morti sulle strade.

Juve vacanziera! Fiorentina-Juventus 2-0

38esima ed ultima giornata di campionato serie A

Duncan

N.Gonzalez (r)

La Juventus chiude malissimo il campionato: tanti assenti e nessun obiettivo da raggiungere contro una Fiorentina affamata ed alla ricerca di un posto in Europa che manca da cinque anni. Finisce 2-0 per la viola, con il gol di Duncan e il rigore di Gonzalez, per un settimo posto che significa Conference League. La Juventus, già in vacanza, incassa l’ottava sconfitta stagionale e saluta molti protagonisti: da Chiellini, rimasto in campo per 45′, a Bernardeschi, fino a Dybala che lascia la Juve con indossata la fascia da capitano. Ora i pensieri si concentrano sul mercato, con Pogba e Di Maria primi obiettivi da portare a casa,assieme ad Acerbi e Perisic.Giocatori esperti per una Juve già pronta per tornare a vincere secondo i dettami del tecnico bianconero Max Allegri.

Enzo Grassano

Si sente male in casa, muore a 44 anni

E’ morto il 44enne Alessandro Di Stefano, dipendente della Westport Fuel Systems Italia di Cherasco. Attore non professionista, appassionato di montagna, molto conosciuto nel Cuneese, è stato colto da malore ieri nella propria abitazione a Cuneo in via Valle Bronda. Lascia la moglie Daniela, i figli Jacopo, Gioele e Arianna Catlina, i genitori, i fratelli e i nipoti.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Passione bambole

L’Associazione No Profit Malaika Angels Onlus propone una mostra di bambole antiche dal 26 al 29 maggio presso i saloni della Prefettura di Torino

 

Dal 26 al 29 maggio, l’Associazione Malaika Angels Onlus organizza “Passione bambole”, una mostra ad ingresso gratuito di bambole antiche (biscuit, francesi e tedesche e italiane pannolenci – Lenci), presso i prestigiosi saloni della Prefettura di Torino.

Le bambole sono rappresentative del periodo storico che va dal 1890 al 1930. Sono state costruite dai più famosi artisti dell’epoca: Jumeau, Schmitt et fills Sfbj, Unis, PetitCollin, Simon&Halbig, Kammer&Reinhardt, Si, Schoenau Hoffmeister,  Steiner, Lenci, Bodoni, Furga.

L’Associazione Malaika Angels è una ONLUS nata a Torino, il 19 novembre 2013, con lo scopo essenziale di combattere la povertà, in Italia e nei paesi più poveri del mondo, garantendo sostegno sanitario, nutrizionale e scolastico.

“Con questa Mostra, il nostro intento è diretto non solo alla raccolta fondi per la realizzazione di futuri progetti, costruzione scuola e costruzione di un centro farmaceutico – alimentare, ma anche a far conoscere ai bambini, il fantastico mondo dei giochi infantili, appartenente ad un’epoca ricca di arte e romanticismo”, afferma il Presidente, Caterina