ilTorinese

16 giugno 1938, l’Italia batte il Brasile e approda in finale mondiale!

Accadde oggi

Azzurri ancora protagonisti nella rubrica accadde oggi, nonostante la grave esclusione italiana(seconda volta consecutiva e terza totale della storia calcistica)dai mondiali di calcio del 2022 in Qatar.Era il 16 giugno del 1938 quando la Nazionale Italiana sconfisse il Brasile allo stadio Vélodrome di Marsiglia ed andò in finale,contro l’Ungheria,battendola.Così facendo gli Azzurri di Vittorio Pozzo divennero campioni del Mondo per la seconda volta consecutiva,dopo il 1934.
I ragazzi di Pozzo sfoderarono una grande prestazione dal punto di vista tecnico e tattico:grazie ai gol di Colaussi e Meazza, resero vana la rete brasiliana a tre minuti dalla fine di Pelliciari, e così gli Azzurri approdarono in finale.

Enzo Grassano

Open house Torino: siamo stati nelle case più belle della città

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Quello appena passato è stato per Torino un weekend all’insegna della scoperta delle più belle case , ville oltre che di luoghi abitualmente non accessibili al pubblico, grazie ai tour organizzati dal team di Open HouseArrivato alla quinta edizione, l’evento vuole avvicinare il pubblico al grande patrimonio architettonico della città alla riflessione sul ruolo dei luoghi in cui viviamo, mostrandone la loro unicità. Con più di 100 siti aperti in città, Open House si riconferma, così, una delle iniziative urbane più in voga dell’anno, raggiungendo– presumibilmente- le 60.000 visite già sfiorate nel 2019.

Moltissimi gli stili e gusti delle abitazioni visitabili, passando dal liberty di Casa Crescent alla bioarchitettura ecosostenibile di 25 Verde. I siti accessibili sono stati distribuiti in tutta la rete urbana, toccando anche alcuni paesi limitrofi alla città. Interessante anche la valorizzazione dquartieri meno noti, come borgata Mirafiori, nascosta fra i palazzi della periferia sud, Barriera di Milano.

Il nostro tour, invece, è andato alla scoperta di alcuni appartamenti siti nella parta centrale della città, in particolare in zona Crocetta, San Salverio e centro.

Via Cassini, 34- Palazzo Cassini- Garrone Architetti

Nel cuore del quartiere residenziale Crocetta, proprio dietro la storica chiesa dai mattoni rossi, sorge Palazzo Cassini, esempio di “retrofitting” urbano. La simmetrica facciata esterna ha subito un profondo rinnovamento nel 2019 grazie all’utilizzo dell’ innovativo acciaio corten, in grado di autoproteggersi dalla corrosione elettrochimica. La visita allo stabile comprende la visione dell’appartamento al quinto piano e dello studio professionale al primo piano, dove lavorano le due giovani architette Garrone. Colpisce subito la linearità degli interni, la cura del dettaglio ed il sapiente uso degli spazi che rendono questo complesso modernissimo ma, al contempo, accogliente. Lo studio Garrone è insonorizzato dai rumori della strada grazie al sistema di piante visibili anche dall’estero, in grado di trasformarlo in un ambiente insonorizzato e di gran classe. La vera particolarità dello studio è il suo spettacolare giardino interno: un angolo di paradiso in piena città. Questa zona, oltre ad accogliere i clienti, è diventato un luogo di incontro per Vernissage ed eventi culturali. Le proprietarie, infatti, hanno un particolare attenzione all’arte come dimostrano gli ambienti interni, che ospitano quadri e opere d’arte.

Via Saluzzo, 49 (interno cortile)– La casa tra gli alberi- Studioata

Un bosco nel bel mezzo del quartiere San Salvario: questa è la perfetta descrizione della Casa tra gli alberi, un’abitazione sorprendente nascosta in un cortile interno del multietnico quartiere di San Salvario. Interamente realizzata da Studioata, l’edificio ha vinto nel 2013 il premio “Architetture rivelate” per la capacità, da parte dei progettisti, di effettuare un intervento trasformativo esemplare di un basso fabbricato artigianale in un uso abitativo. Colpiscono le idee progettuali, l’attenzione alla luminosità degli interni e la vivibilità degli spazi. Notevole anche l’idea dell’inserimento dello spazio verde interno all’abitazione, che riprende il concetto di giardino zen e crea un ambiente rilassante e in linea con lo stile dell’intera struttura.

Via Mazzini, 50– Loft M50- Zona Centro- Paola Maré

Un ex carrozzeria trasformato in un loft avveniristico ricco di luce grazie alle cosiddette “capannine” ad andamento a sega in grado di illuminare intensamente l’intera abitazione. L’appartamento è caratterizzato da un design minimal dove prevalgono i toni bianchi e neri. Il soppalco ospita due stanze da letto dalle quali è visibile l’intero loft. Fra le caratteristiche più singolari vi è il piccolo cortile interno, ricavato eliminando una porzione del tetto, che crea luminosità e amplia l’interno dell’ ambiente.

Via Mazzini, 40- Creative Shop- Zona Centro

Il nostro tour si conclude con la visita al collettivo creativo 515 in Via Mazzini 40. Lo spazio espositivo, nato con l’intento di divenire un luogo di coworking per professionisti di vari settori, è ampio e ben illuminato grazie alle larghe vetrate. Lo stesso mescola al suo interno stili e gusti differenti. Questo luogo, che prima ospitavano una fabbrica di flipper e poi di una galleria d’arte, guarda ad un interno cortile alberato. A dominare l’intero spazio è una rampa da skateboard interamente in legno, oltre che una libreria circolare dello stesso materiale. Le stanze ospitano varie postazioni dove poter lavorare e rilassarsi, in un ambiente che stimola la creatività e aiuta l’incontro tra diverse professionalità.

Valeria Rombolà

“Collisioni 2022” Ritorna ad Alba il Festival “Agrirock”

Tutto dedicato ai giovani. Inizio effervescente con l’attesissimo Blanco

Da sabato 9 a domenica 17 luglio

Alba (Cuneo)

Nei giorni scorsi la presentazione in Regione Piemonte, ancora capofila (insieme, fra gli altri, al Comune di Alba, alle Fondazioni CRC e CRT con Banca d’Alba) nella realizzazione del Festival, che fra meno di un mese, dal 9 al 17 luglio, tornerà ad accogliere il grande pubblico, in versione interamente made in Italy, in piazza Medford ad Alba. Edizione speciale speciale, “Collisioni 2022” sarà quest’anno interamente dedicata ai giovani. Ne sono attesi – dicono gli organizzatori – più di 50mila, provenienti da tutt’Italia. L’obiettivo è quello di realizzare per loro un grande happening musicale, per festeggiare finalmente la prima estate di “normalità” dopo due anni di chiusure di concerti, scuole, attività ricreative e sportive. “Verso i giovani– hanno sottolineato il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Vittoria Poggi – abbiamo un debito come comunità, essendo stati proprio loro i più frenati nel percorso più delicato della loro formazione durante la pandemia. E a loro diciamo grazie, così come agli organizzatori, agli sponsor e all’amministrazione per avere mantenuto alta l’asticella della qualità di questa edizione con ospiti che sapranno infiammare l’entusiasmo di un pubblico che arriverà da tutta Italia e non soltanto”. Partenza, dunque, sabato 9 luglio, allorché la line up del Festival ospiterà l’unica data estiva in Piemonte (il concerto è già sold out da giorni) dell’attesissimo Blanco, preceduto da un live di gIANMARIADomenica 10 si prosegue con i Pinguini Tattici Nucleari preceduti da La Rappresentante di Lista (ormai un tormentone la loro “Ciao ciao” presentata all’ultimo Sanremo). Mentre sabato 16 luglio, sarà la volta di “Tutto Normale”, la grande giornata del Festival, nata da un’idea degli studenti di Alba e organizzato da “Collisioni” in collaborazione con “Banca D’Alba”, per consentire a tutti i giovani presenti di assistere a 5 concerti con un solo biglietto5 ore non stop di live che vedranno susseguirsi ininterrottamente sul palco alcuni dei nomi attualmente più osannati dalle nuove generazioni, da Madame a Tananai a sangiovanni fino a Frah Quintale e Coez. In chiusura, domenica 17 luglio, il concerto-spettacolo del famoso Stand-up Comedian Valerio Lundini accompagnato ad Alba dalla band I Vazzanikki, anche loro amatissimi dai giovani. A corollario del Festival – e sempre in un’ottica di particolare attenzione ai giovani – da segnalare anche il progetto speciale “La generazione delle idee” che (con la collaborazione di Fondazione CRC, che quest’anno festeggia i suoi trent’anni) ha permesso di coinvolgere nell’ambito di “Collisioni” migliaia di studenti della provincia di Cuneo, con laboratori e incontri in presenza a partire dal mese di marzo per la preparazione di videointerviste, workshop di fotografia, Social e radioweb, per rendere protagonisti proprio gli under 30 all’interno delle giornate del Festival. “Collisioni”, infine, anche quest’anno non perderà il suo carattere di “Festival Agrirock”, ospitando le eccellenze del territorio, dal latte piemontese (“Latterie Inalpi”) distribuito in forma di Yogurt ai prodotti di filiera corta di “Confederazione Italiana Agricoltori Cuneo” fino ai vini del “Consorzio Asti Docg”, bollicina ufficiale di “Collisioni”.

I biglietti di “Collisioni” (tranne per il concerto di Blanco, ormai esauriti) sono disponibili online su “Ticketone” e sugli altri circuiti o presso i punti vendita autorizzati.

Per ulteriori infowww.collisioni.it o press@collisioni.it

g.m.

Nelle foto:

–       Blanco

–       La Rappresentante di Lista (Ph. Gabriele Giussani)

Maurizio Briatta. La luce dentro casa illumina il mondo

Quando gli “interni” diventano racconto di vita e scrigni di poetica intimità

Da sabato 18 a venerdì 24 giugno

Appoggiato a terra, il ritratto fotografico di un volto femminile. Delicato, sguardo intrigante. Di chi osserva per capire. Non solo per vedere. Definito nella perfetta linearità dell’immagine, in un gioco di ombre e luci che rendono appieno la magia di un racconto che invita a superare il reale per leggere “oltre”, per porre e porci domande, quelle che abitano un presente o un passato su cui ancora non si sono definitivamente chiusi i conti. Altrove un vaso di tulipani, un convulso ma armonico intreccio di rossi, gialli e verdi riflessi nella cornice di un quadro, anch’esso (pare) messo lì in un angolo a terra. Presenza provvisoria, in attesa forse d’altra collocazione. E anche qui è la formidabile intensità del chiaroscuro a plasmare le cose. La vita in un interno. La vita in più interni. In via Palmieri, a Torino. O in quel di Mondrone. Un’agenda a tema natalizio. Arredi, filo e pulsante di una lampada riflessi sul  legno di una porta, specchio di misteriose immagini. Particolari fermati all’istante. Prima di capirne il senso. Che pure hanno. In quanto oggetti che custodiscono la memoria del tempo. Mi piace leggere così la piccola mostra fotografica “La luce dentro casa illumina il mondo” con cui si ripresenta, dopo l’assenza di alcuni anni dalla scena artistica subalpina, il torinese Maurizio Briatta. Sono quindici le immagini a colori che Briatta (alle spalle numerose mostre in Italia e all’estero) presenta, da sabato 18 a venerdì 24 giugno, presso gli spazi “Eikon_Museo della Fotografia” in piazza Statuto 13 a Torino. Curata da Tiziana Bonomo, anima e mente di “ArtPhoto”, la rassegna permette di riprendere le fila (in uno spazio amico qual è per l’artista quello di Gianni Oliva) di un discorso artistico che s’è mantenuto nel tempo nella ricerca di un linguaggio estremamente singolare fondato essenzialmente sul tema della “creatività nel colore”. E, a tal proposito, di lui scriveva giustamente Antonella Russo, storica della fotografia: “Elemento centrale della fotografia di Maurizio Briatta è l’uso del colore che è insieme forma e testo principale di ogni suo lavoro. In tal senso le sue non sono fotografie colorate a posteriori, ma al contrario immagini dove il colore è carne e materia viva di ogni stampa fotografica”. Colore e luce. Luci e ombre, per una poesia dalle semplici, ma non banali, connotazioni. Poesia del quotidiano. Così profonda da “ illuminare il mondo”. E la vita. Come sentiero fatto di salite e discese, di cadute e riprese dell’anima. Senza complicati intrecci emozionali, con quella “leggerezza  – scrive Tiziana Bonomo – che lo accomuna ai grandi fotografi italiani, ma con una contemporaneità artistica che lo differenzia da fotografi come Ghirri o Cresci. Briatta accetta infatti le provocazioni artistiche del nostro mondo senza alcuna retorica, costruendo una rima affatto diversa”. Tutta sua. Inconfondibile. Per quei decisi tagli di luce – colore – ombra capaci di sfidare (ben certi di spuntarla) la più banale realtà delle cose.

Gianni Milani

“Maurizio Briatta. La luce dentro casa illumina il mondo”

“Eikon_Museo della Fotografia”, piazza Statuto 13, Torino; tel. 348/8605090 o gianniolivafoto@gmail.com

Da sabato 18 a venerdì 24 giugno. Dal 25 giugno, su appuntamento

Orari: dalle 15 alle 19

Nelle foto:

–       “Interni via Palmieri 54”/1

–       “Interni via Palmieri 54”/2

–       “Interni via Palmieri 54”/5

–       “Interni Mondrone”/3

Calcio balilla, dopo il riconoscimento del Coni arrivano i Mondiali

 

Il ct Roberto Giovannini ha convocato gli Azzurri che prenderanno parte alla Itsf 2022 World Cup in programma dal 27 giugno al 3 luglio a Nantes, in Francia

Dopo il riconoscimento ufficiale a sport nazionale da parte del Coni, il Comitato Olimpico Italiano, che ha inserito il calcio balilla tra le specialità della FIGeST, la Federazione Italiana dei Giochi e degli Sport Tradizionali; arriva la più importante sfida al mondo per gli Azzurri con la Itsf 2022 World Cup in programma a Nantes, in Francia, dal 27 giugno al 3 luglio.

Ben 40 i Paesi partecipanti con l’Italia che ha risposto alla chiamata con 9 atleti nella categoria uomini, donne, veterani e 6 negli under19. Il commissario tecnico, Roberto Giovannini, ha ufficializzato la lista dei convocati.

Per la categoria Uomini si tratta di Chrisian Ardissone (Torino), Marco Bertelli (Modena) Massimo Caruso (Torino), Mariano Federico (Napoli), Luca Marrazzo (Salerno), Sirio Mello (Lecce), Luigi Rosica (Napoli), Simone Russo (Imperia), Antonino Smario (Enna).

Per la categoria Donne convocate in azzurro Roberta Begnis (Torino), Annalisa Fantoni (Pisa), Eleonora Fiocchi (Genova), Marta Famigni (Forlì), Marika Michilli (Roma), Claudia Ortu (Sardegna), Anna Rilletti (Roma), Aurora Ruffo (Roma), Valeria Russo (Roma).

Per la categoria Veterani ai Mondiali di Francia ci saranno Robrto Corselli (Genova), Rocco De Matteis (Lecce), Franco Faraone (Pescana), Aniello Fasulo (Salerno), Walter Iaboni (Frosinone), Giuseppe Mastria (Milano), Fabrizo Mello (Lecce), Corrado Musa (Pescara), Luigi Natali (Lecce).

Infine gli under 19 saranno rappresentati da David Bernardi (Lucca), Antonio Facchineri (Napoli), Luca Falsaperla (Milano), Alessio Teo Pagliaricci (Pescara), Giulio Seghedoni (Siracura) e Cristian Troiano (Pescara).

“Sarà una bella sfida – commenta Nicola Colacicco presidente di specialità in FIGeST e direttore della sezione calcio tavolo della Licb, la Lega Italiana Calcio Balilla – i nostri atleti arriveranno motivatissimi in Francia dopo il grande riconoscimento del Coni”.

“Faccio un grandissimo in bocca al lupo a chi prenderà parte a questa sfida ma anche a chi è stato solo convocato. Si tratta di un traguardo importantissimo che premia impegno e sacrifici in uno sport che ormai non è affatto sport minore” – è invece la voce di Enzo Casadidio, presidente nazionale di FIGeST e ambasciatore Itsf.

Il tempo giusto per fare le cose

Ad ogni ora corrisponde il momento giusto per intraprendere diverse attività, la cronobiologia ci aiuta ad organizzare la nostra giornata.

Fare colazione? Tra le 6.30 e le 9.00, ed è assolutamente sconsigliato saltarla. Quando andare a letto per concludere la giornata e riposarsi? Dalle 22 alle 24, è infatti a quest’ora che comincia la produzione di melatonina (l’ormone del sonno), sarebbe meglio, inoltre, per facilitare l’addormentamento, stare lontani da tablet, cellulari e tutti quei dispositivi che emettono luce blu.

E la palestra? Preferibilmente tra le 17 e le 19, quando le funzioni del nostro sistema muscolare, cardiaco, polmonare e metabolico sono nel picco favorevole.

Per il dentista invece è meglio optare un orario pomeridiano, dopo le 16, quando la soglia del dolore è più alta e sia anestesia che antidolorifici hanno un effetto maggiore.

Insomma la cronobiologia, “la branca della biologia che studia i fenomeni periodici negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi, solare e lunare”, ci può aiutare ad organizzare meglio le nostre attività rispettando gli eventi ciclici giornalieri come l’alimentazione, il sonno, l’attività fisica e intellettuale. Se questi ritmi dettati dalla natura vengono interrotti si possono creare degli squilibri che hanno conseguenze negative sul nostro corpo.

Sono i ritmi circadiani (dal latino circa diem, “intorno al giorno”), cadenze fisiologiche di circa 24 ore, a gestire le funzioni del giorno e della notte, e dipendono dalla luce del sole o dalla sua assenza.

Durante il giorno (fase ergotropica) il nostro organismo produce molte energie ed è caratterizzato da una alta attività metabolica, mentre la notte (fase trofotropica) è destinata al ripristino del sistema immunitario, delle cellule attraverso il riposo.

Per rendere bene nello studio dobbiamo farlo dalle 9 alle 11 del mattino se vogliamo attivare la memoria a breve termine mentre per quella a lungo termine dobbiamo metterci sui libri nel pomeriggio. Le decisioni? A metà mattinata quando l’attenzione è al massimo livello.

Nel nostro cervello esiste una zona chiamata Nucleo Sopra Chiasmatico (NSC) che grazie a migliaia di cellule produce una attività elettrica spontanea con scariche che avvengono nelle 24 ore, è il nostro ritmo biologico e secondo moderne scoperte scientifiche ogni singolo organo del nostro corpo ne possiede uno autonomo.

Esistono due cronotipi che possono anche alternarsi nel corso della vita e che, inoltre, potrebbero dipendere, oltre che dal dna, anche dalle abitudini, dal tipo di professione che si svolge, dalle esigenze familiari ma anche dall’età. Il cronotipo “gufo” è molto attivo ed energico la sera, mentre “l’allodola” dà il meglio la mattina presto; normalmente da giovani apparteniamo alla prima categoria mentre con l’avanzare degli anni diventiamo Alauda arvensis.

E’ molto importante rispettare i nostri bioritmi alternando in maniera corretta attività e riposo, facendo le giuste pause dal lavoro e concedendoci il sonno per recuperare. Il nostro corpo possiede certamente capacità adattive ma l’interruzione dei ritmi circadiani può portare, se prolungata nel tempo, a malattie importanti come il diabete e l’obesità, a disturbi cardiovascolari ma anche a problemi di concentrazione e di memoria.

Furgone in fiamme sulla Torino-Milano

Sulla A4 Torino-Milano nei pressi dello svincolo di Chivasso Est, questa mattina  un furgone si è incendiato mentre stava viaggiando. Il conducente, che stava guidando verso Milano, è riuscito a fermarsi sulla corsia di emergenza e ad allontanarsi. Sopraggiunti  i vigili del fuoco hanno spento le fiamme e messo in sicurezza  l’area. L’autostrada è stata  chiusa al traffico temporaneamente.

La proposta delle scuole medie di Volpiano per un “polmone verde” in città


Per la Giornata dell’educazione civica, gli elaborati sono esposti nell’atrio del palazzo comunale

Sono esposti nell’atrio del palazzo comunale di Volpiano gli elaborati del progetto «Un polmone verde per Volpiano», realizzati dai ragazzi e dalle ragazze delle classi terze della scuola secondaria di primo grado «Dante Alighieri»; l’iniziativa è stata inserita nell’ambito della Giornata dell’educazione civica, organizzata dall’Istituto comprensivo di Volpiano in collaborazione con l’amministrazione comunale. In occasione di questo evento, il sindaco Giovanni Panichelli e la giunta hanno simbolicamente affidato agli studenti delle classi seconde le panchine da dipingere, all’interno del progetto «Le regole per crescere liberi», mentre agli studenti delle classi prime è stato consegnato il «patentino dello smartphone», al termine del percorso finalizzato ad apprendere un utilizzo consapevole di Internet, dei social network e del telefono cellulare.

Commenta Barbara Sapino, assessora alla Scuola del Comune di Volpiano: «La Giornata dedicata all’educazione civica è un progetto importante per sensibilizzare i giovani; la scuola è la più grande opportunità di crescita e getta le basi del loro futuro per sviluppare una società basata sul senso civico dei suoi cittadini.  Gli incontri per il patentino dello smartphone creano consapevolezza sulle opportunità ma anche sui rischi legati all’utilizzo dello smartphone e sono argomenti quotidiani che tutte le famiglie si trovano ad affrontare. Bellissimo lo studio, il progetto, l’esposizione fatta e il modellino di una nuova piazza Madonna delle Grazie con aree verdi e fontane, tanto da essere portato ed esposto in Comune così che possa essere visto da tutti.  Scopriremo più avanti il risultato sul recupero urbano delle panchine di San Michele; i ragazzi si trasformeranno in artisti con un attacco d’arte che permetterà loro di imparare divertendosi».

Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto: “Smartphone Sovereignty”

Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto 


Secondo appuntamento:

“Smartphone Sovereignty” (2022)

dell’enfant terrible della scena artistica islandese Snorri Ásmundsson

 

Inaugurazione > Giovedì 16 giugno, alle ore 18.30

Torino, Barriera di Milano, Piazza Bottesini

 

 

Giovedì 16 giugno, alle ore 18.30 in piazza Bottesini a Torino, inaugura il secondo appuntamento di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, il progetto ideato da Alessandro Bulgini e curato, per questa edizione dedicata all’arte islandese, dall’artista Jòn Gnarr. 

 

A sollecitare i passanti di piazza Bottesini in Barriera di Milano sarà l’opera Smartphone Sovereignty (2022) dell’enfant terrible della scena artistica islandese Snorri Ásmundsson. Classe 1966, attivista dell’arte, l’artista tratta spesso argomenti che includono tabù sociali come politica, sesso e religione. Provocatore e indagatore dei propri e altrui limiti, Ásmundsson realizza l’opera in occasione del 100° anniversario dell’indipendenza del Regno d’Islanda. La fotografia è scattata a Los Angeles unicamente con soggetti islandesi che risiedono nella metropoli e che guardano il loro smartphone sullo sfondo della famosa scritta che richiama al grande cinema made in USA.
Smartphone Sovereignty, infatti, vuole essere una satira contro il consumismo partendo dal mezzo che ci accomuna tutti, lo smartphone. 

 

Quando ho realizzato questo scatto volevo riflettere sul senso di indipendenza – commenta l’artista . Non credo, infatti, che possiamo davvero definirci indipendenti perché siamo dipendenti, in primis, da questo strumento, che diventa quasi una nostra propaggine, un nostro altro organo. Da questo strumento veniamo manipolati come consumatori, riceviamo pubblicità in base alle ricerche che facciamo, siamo condizionati… Inoltre, ambientare la fotografia a Hollywood per me ha significato molto: quando l’Islanda si è resa indipendente, la cultura americana l’ha fatta da padrone e i consumi, le mode, il cinema di Hollywood hanno permeato velocemente la nostra cultura e le nostre abitudini. Un’americanizzazione globale. La mia vuole essere una riflessione, semplicemente.

 

Una riflessione dunque sul senso di indipendenza e sovranità, un pensiero che si dimostra struggente nella sua attualità e che ci interroga sulla nostra reale libertà di scelta e autodeterminazione.

 

Il progetto artistico di Opera Viva, il Manifesto ha portato, dal 2015, in Barriera di Milano a Torino più di 40 artisti, italiani e stranieri, interpreti dello spazio pubblico di 6×3 metri in piazza Bottesini. 

 

 
Biografia Snorri Ásmundsson

Snorri Ásmundsson (nato a Akureyri, Islanda, nel 1966) lavora come artista visivo da oltre vent’anni. Snorri è impegnato come critico e osservatore della situazione sociale e, nella sua espressione artistica di rottura, utilizza vari mezzi di comunicazione, come ad esempio la pittura e il disegno, la scultura e le installazioni, la fotografia e il cinema.

Cittadini estratti a sorte: Cellula Coscioni dice sì

“La democrazia è in affanno, i referendum non bastano più” dichiarano così in una nota Lorenzo Cabulliese, Miriam Abate e Maddalena Cavaglià, rispettivamente segretario, presidente e tesoriere della Cellula Coscioni Torino, ramificazione territoriale dell’Associazione Luca Coscioni, congiuntamente ai coordinatori dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta Daniele De Giorgis, Andrea Turi e Patrizia de Grazia. “Abbiamo visto come anche lo strumento referendario sia in crisi così come la partecipazione dei cittadini ai rituali di voto tradizionali, per questo motivo sposiamo l’idea di assemblee di cittadini estratti a sorte, sperimentata con successo in altri stati europei, promossa con proposta di legge dall’associazione Eumans. Concludono: “Ci ritroveremo domenica 19 giugno dalle ore 15 alle ore 17 in Via Garibaldi angolo Via San Dalmazzo ad invitare la cittadinanza a firmare la proposta di legge che istituisce in Italia le assemblee dei cittadini estratti a sorte con l’indicazione di affrontare il tema dell’emergenza clima come prioritario”.