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Chi dice che la felicità è qualcosa di estremamente semplice per i bambini dice bene.
Molto spesso ai più piccoli per essere felici basta davvero poco, a volte solamente uno spazio aperto e immerso nel verde dove poter giocare, creare fantasiose avventure e condividerle con i loro piccoli grandi amici.
E soprattutto chi vive in città grandi come Torino per far divertire i bambini sfrutta i parchi giochi cittadini, aree verdi attrezzate con strutture ludiche adatte alle esigenze dei più piccoli.
Ecco i migliori parco giochi per bambini in zona Crocetta a Torino.
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Parco Giochi Crocetta ‘Adriano Olivetti’ – Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa
In una delle zone più belle di Torino sorge anche uno dei parchi giochi per bambini più belli di tutta la zona della Crocetta.
Tre le aree gioco contigue seppur separate che si possono trovare nella zona compresa tra corso Galileo Ferraris e corso Duca degli Abruzzi. I tre parco giochi situati in Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, il grazioso e tranquillo cuore della Crocetta, sono in parte recintati e defilati dal traffico cittadino oltre che tutti piacevolmente attorniati da alberi e da viali pedonali quasi car free. Numerosi i giochi a disposizione dei bambini: altalene, scivoli, animali a molla, pareti per l’arrampicata, entusiasmanti percorsi e persino una nave con cui salpare mari immaginari.
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Giardini Cristoforo Colombo – Via Antonio Genovesi, 19
Una splendida e coloratissima area gioco completamente recintata e alberata sorge tra corso Re Umberto, via Massena, via Genovesi e via Filangieri.
All’interno vi sono giochi sia per i bambini più piccoli, tra gli 0 e i 2 anni, sia per quelli più grandi dai 3 anni in sù: quattro diversi scivoli alcuni addirittura a tubo, una graziosa casa sull’albero, un ampio gioco a molla capace di ospitare almeno 8 bambini, strutture per l’arrampicata, spalliere e anche giochi musicali per piccoli e grandi amanti delle sette note.
In quest’area non mancano le panchine e proprio davanti c’è un comodissimo turet, la tipica fontana di acqua potabile torinese.
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Giardino Cesare Valperga di Masino – Corso Filippo Turati, 66
All’interno dell’alberato giardino intitolato a Cesare Valperga di Masino a due passi da Corso Re Umberto e proprio davanti a Corso Filippo Turati si nasconde un piccolo parco giochi recintato. Raccolto e poco esposto al traffico cittadino qui i bambini possono trovare un angolo a loro misura con altalene, uno scivolo, giochi a molla e uno spazio abbastanza ampio dove giocare a pallone oltre ad un’area con numerose panchine sotto le fronde degli alberi.
Il giardino di Corso Turati è immerso nel verde ed oltre ad un parco giochi per i più piccoli ospita anche un’area cani non troppo lontana.
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Giardino La nuova Piazza – Corso Rosselli 108
Nel cuore di una piazza interamente pedonale – piazza Don Franco Delpiano – alle spalle di Corso Rosselli e Corso Mediterraneo sorge un grazioso parco giochi per i bambini della zona Crocetta di Torino.
Le dimensioni del giardino “La nuova Piazza” sono sicuramente ridotte così come il numero dei giochi disponibili ma il grande vantaggio di questa area recintata a disposizione dei più piccoli e riconoscibile anche per le sue panchine rosse circolari, è sicuramente quello di sorgere in una piazza interamente pedonale, nella quale il traffico è interdetto e dove quindi non circola nessun’auto. Tutto ciò regala ai bambini la possibilità di giocare nel pieno centro di una città come Torino quasi come “una volta” e come ogni tanto capita (anche se ormai molto raramente) nei piccoli borghi.
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Giardino Silvio Geuna Partigiano – Largo Re Umberto ( in rifacimento)
Su Largo Re Umberto all’incrocio con via Fratelli Carle c’è un piccolo triangolo verde per i bambini della zona Crocetta di Torino. Il giardino è intitolato al partigiano Silvio Geuna e si divide in diverse aree: oltre a una zona di relax in cui sono state installate numerose panchine e un’altra dedicata all’orto urbano in cui è rigogliosa la vegetazione con fiori e arbusti piantati di recente vi è anche una piccola area gioco per bambini in cui vi è uno scivolo, dei giochi a molla e una rete da arrampicata.
Forse non è il parco giochi per bambini all’interno del quartiere della Crocetta più attrezzato ma l’area è utilizzata da numerose famiglie della zona che proprio per questo hanno richiesto al Comune di Torino che vengano svolti, il prima possibile, interventi mirati per adeguarla alle esigenze della fascia di età compresa tra gli 1 e i 10 anni.
Nello specifico è stata richiesta l’installazione di una recinzione perimetrale, al momento completamente assente, la sostituzione della pavimentazione antiurto e l’ampliamento delle attrezzature con giochi più inclusivi per le diverse fasce di età.
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Giardino del Passante Ferroviario – Corso Galileo Ferraris / Corso Tirreno ( in rifacimento)
Una zona storica di Torino, l’area verde del Passante Ferroviario situata al fondo del Parco Clessidra, anche molto utilizzata dai cittadini del quartiere della Crocetta che però necessita urgentemente di un intervento mirato per quanto riguarda l’area gioco dei più piccoli. I cittadini del quartiere Crocetta di Torino hanno pertanto richiesto al Comune la sua riqualificazione sollecitando una manutenzione sia sotto il punto di vista della sicurezza che di quello della fruibilità degli spazi.
Nello specifico è stato richiesto che nell’area gioco che si trova tra corso Galileo Ferraris e via Tirreno vengano installati ombreggianti e una recinzione perimetrale che separi l’area gioco dalla strada e dall’area cani limitrofa oltre alla sostituzione della pavimentazione antiurto, un ampliamento delle attrezzature che attualmente contano solo uno scivolo e due giochi a molla e l’installazione di sistemi di videoripresa a scopo dissuasivo al fine di evitare che l’area venga vandalizzata.
Rossella Carluccio
Molte storie da raccontare all’ippodromo di Vinovo
Ci saranno molte storie da raccontare all’Ippodromo di Vinovo nella serata del 13 luglio e una porta fino a New York. Sarà l’occasione per premiare Silvia De Andrea e Luca Crosetti che a Vigone hanno allevato Alrajah One. Il vincitore del Derby 2019 (in quella occasione ad Agnano) con Enrico Bellei dallo scorso anno è emigrato negli States e dieci giorni fa ha trionfato in una corsa di prestigio, il Crawford Farms Open Trot al Meadowlands di New York. Segno che la nuova cura per il pupillo della scuderia My Horse di Vincenzo Izzo funziona. E segno che l’allevamento piemontese vince in tutto il mondo.
In pista poi le qualificazioni delle 3 e 4 anni al Campionato femminile oltre la Tris Quartè e Quintè. Per il pubblico, invece, andremo alla scoperta dei lupi con un appuntamento realizzato in collaborazione con Parchi Reali Torino. Le corse prenderanno il via attorno alle ore 19: nella selezione delle tre anni 10 iscritte e in pole position Dorothy Bar con Andrea Farolfi, reduce da un arrivo a bomba nel Città Di Napoli Filly. Accanto a lei Diletta Axe per la prima volta con V.P. Dell’Annunziata in sostituzione dell’appiedato Andrea Guzzinati. Nelle quattro anni otto al via. Qui la favorita sarà Clarissa, allieva dei Gocciadoro seconda l’anno scorso alle spalle di Calenita nella finale del Campionato delle tre anni.
E poi il TQQ: 14 i soggetti al via disposti sui tre nastri del doppio km. In prima fila la pupilla di Carlotta D’Agostino, Bananarama Jet, affidata a V.P. Dell’Annunziata, e al secondo nastro la favorita Ugolinast. Hanno le potenzialità entrambi gli allievi di Smorgon, Velodrome con Simone Mollo e Attrazione con lo stesso Marco.
Come sempre otto le corse in programma, per una serata veramente interessante, con ingresso gratuito.
LA PRIMA DI ‘APERILUPO’ A VINOVO
Ad aprire il programma della serata, dalle 18.30, ci sarà per la prima volta “Aperilupo”, un incontro dedicato alla presenza e all’importanza del lupo nei nostri territori.
Subito prima delle corse in programma, sono previsti gli interventi di esperti come i guardiaparco Luca D’Angelo e Patrick Stocco, moderati da Fiodor Verzola. Il primo aperitivo dedicato al lupo all’Ippodromo di Vinovo, in collaborazione con Parchi Reali Torino (prenotazione obbligatoria chiamando lo 011.4993381 oppure info@parchireali.to.it (consigliata un’età dagli 8 anni in su). Impossibile mancare.
Fdi, Montaruli: sgomberare il centro sociale
“Se per i giudici del riesame i militanti di Asktatasuna formano un’associazione a delinquere, il loro centro sociale va sgomberato subito”. Non ha dubbi la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli intervenendo insieme alla capogruppo di Fdi in Circoscrizione 7 Patrizia Alessi. “Sono anni che denunciamo il pericolo rappresentato dall’estremismo di sinistra. Il centro sociale Askatasuna è un covo antagonista in cui si progettano attacchi contro le forze dell’ordine e i lavoratori del cantiere Tav. Alla luce anche di quest’ultima chiara presa di posizione dei giudici del riesame, occorre che il Sindaco Lo Russo ne chieda lo sgombero immediato. Per troppo tempo questi soggetti hanno goduto di “coperture” da parte del Comune di Torino, ora è il momento di dire basta”.
Con buona probabilità mercoledì 13 luglio sarà votato il disegno di legge sulla depenalizzazione della coltivazione domestica di cannabis (Ddl Magi), per l’occasione la Cellula Coscioni Torino organizza in quella data un sit-in in Piazza Castello dalle ore 18 a supporto della proposta di legge.
«Saremo in piazza per far sentire la nostra presenza e l’attivismo torinese sul tema e invitiamo chiunque: cittadini, associazioni e partiti ad unirsi a noi, un invito che estendiamo ai consiglieri comunali che nelle scorse settimane hanno approvato l’ordine del giorno presentato da Silvio Viale in cui si chiedeva al Parlamento di approvare la legge in discussione. Aspettiamo anche l’assessore Rosatelli, firmatario della Rete delle città antiproibizioniste» affermano Lorenzo Cabulliese, Maria Maddalena Cavaglià e Miriam Abate, rispettivamente segretario, tesoriere e presidente della Cellula «l’ordine del giorno del Comune si somma alle quasi trentamila firme raccolte la scorsa estate nell’area metropolitana sul Referendum Cannabis, i deputati piemontesi non omettano queste informazioni nel momento del voto e si facciano tramite della volontà popolare di questa fetta di corregionali».
Non è il momento di propagande elettorali e slogan sterili come quelle della deputata Montaruli che ha chiesto se i bambini che guardano i lavori in Parlamento (che saranno sicuramente tantissimi) son contenti di sapere che a portare avanti lo ius scholae sono gli stessi che regalano la droga per strada. E’ il momento di togliere alle mafie un giro d’affari pari a 6,3 miliardi di euro ogni anno e di tutelare la salute dei consumatori evitandogli di ritrovarsi tra le mani sostanze nocive. Torino fa e continua a fare la propria parte, la Cellula, come articolazione dell’Associazione Luca Coscioni, sarà sempre in prima linea sul tema.
Sono rimasti coinvolti in un incidente stradale con un’auto e sono fuggiti lasciando lo scooter in mezzo alla strada nel centro di Biella. Si è scoperto che il motorino era stato rubato qualche settimana prima. I due giovani in sella allo scooter non indossavano il casco. La polizia municipale sta indagando.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Da mercoledì 13 luglio e sino a fine lavori (presumibilmente metà agosto) è prevista la chiusura al transito ciclo-pedonale della passerella Bailey su corso Unità d’Italia, per la sostituzione dell’intero piano di calpestio in legno, ammalorato dagli agenti atmosferici e dal tempo trascorso dalla sua realizzazione.
Si tratta di un intervento urgente e indispensabile per garantire adeguate condizioni di sicurezza a chi usufruisce della passerella, importante punto di accesso al parco Millefonti, e per il sottostante traffico veicolare.
Per l’esecuzione dei lavori verranno attuate delle parzializzazioni al transito veicolare nel tratto di corso Unità d’Italia sottostante la passerella. Verrà comunque sempre garantita l’apertura di almeno una corsia di marcia su ciascuna semicarreggiata.
Auto si ribalta in città: a bordo due bambini
A Moncalieri in un incidente avvenuto in corso Trieste, una vettura con a bordo la mamma e i due figli si è ribaltata. Le circostanze sono ancora da chiarire da parte dei carabinieri. La donna e uno dei bambini sono all’ospedale Santa e le loro condizioni non sono gravi. Non sono rimasti coinvolti altri mezzi.
PD primo partito nei sondaggi incalzato da Fdi
Il Partito Democratico è la prima forza politica nazionale scelta dagli italiani e vola al 20,1%tutto verificato dai vari istituti di sondaggio più importanti a livello nazionale.L’astensione, purtroppo, la fa da padrone,siamo al 45%/48%.
Tutti questi dati valgono a meno di clamorosi ribaltoni e chiudendo l’attuale legislatura alla sua scadenza naturale:nella primavera del 2023.
Dietro il Pd troviamo, non troppo distante, Fratelli d’Italia al 20%,poi la Lega, al 15%,a seguire,con il 12,1% dei consensi c’è il Movimento Cinque Stelle. E infine, ultimo tra i partiti più importanti,
troviamo Forza Italia al 9,8%.
Veniamo adesso alle altre forze politiche meno grandi.Salta subito agli occhi che Italexit di Paragone va al 4%. Insieme alla federazione di Azione di Calenda e +Europa, è l’unica formazione politica che passerebbe la soglia di sbarramento del 3%.Il neo partito “Insieme per il futuro”di Luigi Di Maio si colloca davanti a Italia Viva di Matteo Renzi,tutti al 2% e quindi fuori dal Parlamento.Ricordiamo,altresì,che dalla prossima legislatura non avremo più 945 parlamentari bensì 600 così suddivisi:400 deputati,200 senatori.
Perché la gente non va più a votare?
Difficile da spiegare perché le cause possono essere molteplici:i partiti politici hanno perso gradimento ma al contempo se c’è una persona che ispira fiducia ecco che aumenta la voglia di recarsi al seggio per votare.Quindi
in Italia il clima di sfiducia nei confronti dell’istituzioni è cresciuta sempre di più.In un paese che,storicamente,ha avuto un tasso di partecipazione elettorale alto, non deve sorprendere che il grande crollo dell’affluenza è avvenuto dopo lo scandalo di Tangentopoli e la fine della prima repubblica.
Enzo Grassano
Nel chivassese, a Casalborgone, la Filiera del Gran dij Bric, importante realtà positiva in crescita
Fin dai primi mesi di questo 2022 si è molto parlato del grano , tema decisamente in evidenza e di estrema importanza a livello mondiale e, nella provincia del torinese, a conclusione della stagione della mietitura che è la parte più cinematografica dell’intero processo, già si stanno tirando le somme su questa campagna del grano certamente tra le più difficili degli ultimi anni. Secondo le stime di Coldiretti Torino si ipotizza una perdita di produzione del 30% per la sola provincia torinese con una resa stimata sui 500mila quintali a fronte dei 700mila ideali sui circa 15.000 ettari coltivati a grano. Una delle cause più gravi certamente è stata la siccità invernale e l’insorgere del caldo che hanno diminuito gravemente l’umidità del terreno necessaria per lo sviluppo delle spighe, quest’anno fortemente ridotte. Le recenti grandinate hanno concorso a rendere ancora più grave il quadro già molto preoccupante. Condizioni climatiche quindi che non hanno certamente favorito la produzione di grano italiano ponendo l’accento sull’importanza di investire nell’agricoltura al fine di diminuire la dipendenza dall’estero.
Tutto ciò coopera a far mutare sostanzialmente anche le quotazioni dei raccolti e presso la Borsa merci vengono segnalate valutazioni che risentono della crisi climatica globale, dell’effetto prodotto dalla guerra e dalle speculazioni. Il risultato è un rincaro generale che inciderà sulla spesa quotidiana del consumatore, tenendo conto anche dei costi più elevati dell’energia, del gasolio e dei concimi cui gli agricoltori devono far fronte. “ Questo è l’anno in cui dovremmo aumentare la produzione locale di grano – ha detto il Presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Invece abbiamo un forte calo di rese che aumentano la dipendenza dei forni torinesi dai cereali importati, in una situazione di mercato globale dove il grano ha raggiunto prezzi altissimi.” Alcuni dati che interessano l’area del torinese e che provengono dalla locale Borsa merci parlano chiaro circa le quotazioni del nuovo raccolto: si è passati ai 350 – 370 euro a tonnellata del 2022 a fronte dei 240-270 dell’annata precedente. Sono numeri importanti, segnali di un andamento decisamente preoccupante. Ma a fronte di un quadro globale che si è tinto di colori cupi, la zona del chivassese fa ben sperare e racconta di un’importante filiera locale del grano della zona di Chivasso, di altissima qualità. E’ la Filiera del Gran dij Bric, dove per bric si intende collina, cioè il grano della collina, nata nel 2016 da un lungimirante progetto innovativo con un accordo siglato tra la Coldiretti Torino ed il Mulino di Casalborgone grazie alla disponibilità di questo noto e storico mulino che fa parte della storia locale, uno dei più importanti del Piemonte. A questo progetto a Km 0, con un andamento decisamente in crescita dove ad un discorso di quantità si punta alla ricerca della qualità, hanno aderito venti imprenditori agricoli di dodici Comuni del chivassese che hanno seminato circa 108 ettari a frumento. Sono stati contattati i panificatori locali, di cui quattro hanno aderito oltre ad un grissinificio e ad alcune pizzerie che per le loro produzioni usano le farine della filiera. Iniziato quasi come sfida, il fine ultimo di questo affascinante ed innovativo progetto che ha destato l’interesse di vari giovani agricoltori locali molto attivi e propositivi, è fare squadra al fine di valorizzare la cerealicoltura in un territorio non certo facile ma impegnativo e faticoso perché collinare ma anche per l’ingente presenza dei cinghiali dove l’alternanza di zone coltivate ad altre boschive rende l’area particolarmente appetibile per questi animali molto prolifici e dannosi per l’agricoltura.
Si è inteso concentrarsi sulla valorizzazione del grano tenero locale anche con l’obbiettivo di assicurare una giusta remunerazione agli agricoltori come ai produttori finali di queste farine di alta qualità. “ La nostra – dice Andrea Gaiato, lungimirante ed appassionato imprenditore del grano,proprietario del Mulino di Casalborgone, antico ormai di cinque generazioni e che da sempre ha scelto il processo della macinazione lenta per preservare la qualità dei chicchi, – è una filiera piccola ma sincera in cui si è inteso coinvolgere gli agricoltori in una scommessa importante per tutti noi, chiamandoli a fornire un grano qualitativamente adeguato alla preparazione delle farine. L’obbiettivo è produrre grani con caratteristiche qualitative pari a quelle che giungono dall’Estero e dalle altre regioni italiane.” Si tratta di una filiera nata dalla passione di quanti vi hanno aderito, passione che si legge sui loro volti, che è tangibile nelle loro parole, che si fa gesto quando si riempiono di grano le mani a coppa in un movimento antico che li accomuna, tipico di chi questa materia prima la conosce e la vive, gesti resi concreti soprattutto nei fatti che ne sono seguiti. Passione, entusiasmo e chiarezza di intenti, motori capaci di muovere anche i più ambiziosi progetti per un’operazione in via di sviluppo ma già consolidata in questi primi anni di attività per un’ importante realizzazione nel tempo, capace di fare la differenza e diventare un esempio per quanti crederanno in quegli stessi valori che li animano, antichi come il grano che è una cosa viva e mai uguale, così importante per la vita.
Patrizia Foresto