ilTorinese

“Mille piani” per la terza edizione di “Exhibi.To

Tre giorni di aperture coordinate (dalle 15 alle 23) di gallerie d’arte e spazi indipendenti di Torino

Dal 15 al 17 settembre

A Torino, torna a rivivere l’arte in autunno. Anche quest’anno, il dopo-estate ci riserva un lungo e nutrito percorso ( all’insegna in particolare del contemporaneo) che culminerà il 4 e il 6 novembre con “Artissima”, la principale Fiera d’arte contemporanea in Italia ospitata all’ “Oval – Lingotto Fiere”. Ad aprire le danze, nei prossimi giorni, sotto la Mole sarà come sempre “Exhibi.To”, giunta alla sua terza edizione e, oggi più che mai, attesa manifestazione di partenza dell’arte contemporanea torinese. Sul piatto, un programma di aperture coordinate (ingresso libero, fino alle 23, a partire dalle 15), inaugurazioni e proposte che coinvolgeranno più di trenta realtà – fra gallerie, spazi emergenti e associazioni culturali – dislocate in tutto il territorio ( dal centro alle periferie; elenco completo su www.exhibito.it ) di Torino e dintorni: un grande evento collettivo e diffuso che quest’anno si allarga coinvolgendo anche l’area della provincia di Biella. A sottolineare il principio di “coesione sociale” che sottende l’iniziativa è, da subito, il titolo dato dal team organizzativo (Marta SaccaniBarbara Ruperti Federica Maria Giallombardo) all’edizione di questo settembre 2022: “Mille piani”. Un omaggio all’omonimo saggio scritto a quattro mani nell’ ’80 dal filosofo francese Gille Deleuze e dallo psicoanalista e psichiatra Félix Guattari. Al centro, il concetto di “rizoma”“un fenomeno botanico – sottolineano gli organizzatori – che vede le piante svilupparsi in condizioni sfavorevoli, proliferando e dando vita a nuovi nodi in maniera autonoma dal nucleo centrale. Il funzionamento del rizoma è il punto di partenza per una riflessione che investe l’arte e le modalità di creazione e divulgazione culturale: solo accogliendo mille diverse prospettive è possibile produrre relazioni, stimolare il pensiero e creare senso di identità”. L’“Ouverture” di giovedì 15 settembre (dalle 15 alle 23) vedrà anche la tradizionale apertura collettiva delle 18 Gallerie di “TAG– Torino Art Galleries” (www.torinoartgalleries.it ) , Associazione fondata nel 2000 e presieduta oggi dal noto gallerista di via della Rocca a Torino, Alberto Peola“In occasione della terza edizione di ‘Exhibi.To’, le gallerie d’arte e gli spazi emergenti di Torino – ribadiscono Barbara Ruperti e Federica Maria Giallombardo – si intrecciano in un itinerario capillare che attraversa tutta la città, ramificandosi tra i quartieri; percorsi che come ‘rizomi’ attecchiscono lungo la distesa urbana e confluiscono l’uno nell’altro, tracciando migliaia di piani d’esistenza”Exhibi.to è un progetto a cui ho aderito fin da subito con entusiasmo, perché ben si sposa –sottolinea, a conferma, Marco Sassonegalleria ‘metroquadro’ fra le 18 di “TAG” coinvolte – con la visione in cui ho da sempre creduto: collaborazione, piuttosto che competizione, tanto più in periodi di crisi come l’attuale. Nelle edizioni precedenti, grazie al lavoro volontario svolto dai curatori ho potuto constatare un crescente aumento del flusso di pubblico in galleria, che ha espresso l’interesse e lodato l’iniziativa. Questo si è poi tradotto anche in vendite, capitolo essenziale per un’attività. Con questo si cerca di dar voce ad un comparto, quello delle gallerie d’arte contemporanea torinesi, che propone cultura, oltre che cercare di mandare avanti le proprie attività commerciali. Fino ad oggi si è stati autosufficienti, dividendo le spese tra le realtà partecipanti e grazie alla volontà di professionisti che hanno offerto il proprio lavoro. In questi giorni si è data ad ‘Exhibi.To’ la veste ufficiale di ‘Associazione’, che ha già ottenuto il patrocinio della Città di Torino. Spero che la visione delle amministrazioni riesca a valorizzare e comprenda anche questo comparto nei suoi capitoli di investimento di supporto alla cultura”.  Anche quest’anno, la manifestazione offre un programma di “tour gratuiti” adatti agli appassionati ma anche a chi vuole scoprire la bellezza e il valore dell’arte contemporanea. I tour saranno guidati dagli studenti dell’“Accademia Albertina” che per l’occasione vestiranno i panni di mediatori culturali. Ogni itinerario include gallerie e spazi indipendenti dal centro alla periferia; punto di ritrovo in piazza Vittorio Veneto 5 a Torino, davanti al “Cinema Classico”. “Exhibi.To” chiuderà sabato 17 settembre con uno spettacolo artistico e musicale a “Villa Rey” (Strada Val San Martino Superiore, 27), organizzato dall’“Associazione Bastione”. Maggiori informazioni sugli itinerari: www.exhibito.it . Per prenotare uno o più itinerari: exhibitotorino@gmail.com o mandare un WhatsApp a : 331/3232957.

Gianni Milani

Nelle foto:

–       Logo “Exhibi.To. Mille piani”

–       Marco Sassone, galleria “metroquadro”

–       Gianluca Capozzi: “Il giardino reciso” in mostra alla galleria “metroquardo”

“Danser avec moi”

L’arte scultorea e la danza unite da un fil rouge, evidente nell’evento “Danser avec moi”, che ha visto protagoniste sabato 10 e domenica 11 settembre scorso le Ninfe Leggiadre danzanti di Osvaldo Moi

L’arte e la danza sono legate da un sottile fil rouge che può essere rappresentato dall’amore per la bellezza, come ha dimostrato l’esperimento artistico di “Danser avec moi”, realizzato dallo scultore Osvaldo Moi. La rassegna è stata curata da Monica N. Mantelli in occasione della Festa dei Vicini, promossa e patrocinata dalla Città di Torino, sabato 10 e domenica 11 settembre, dalle 16 alle 19.

L’artista Osvaldo Moi, già autore, tra gli altri, del monumento dei caduti di Nassirya, collocato in piazza D’Armi, a Torino, è stato protagonista di una due giorni di una esposizione-evento, comprendente anche una mostra interna e esterna, un talk, una passeggiata con l’artista, dal titolo “Danser avec moi” curata da  Monica Mantelli.

Il primo dei due giorni, sabato 10 settembre, dalle 16 alle 18.30,l’Atelier Chez Moi ha aperto le sue porte ai visitatori per la mostra intitolata “Danser avec moi”, comprendente una trentina di opere di maestro, comprendenti anche lavori in materiali piuttosto originali come il bronzo, la resina, il legno, oltre a disegni e bozzetti scultorei raffiguranti animali, persone e simboli collettivi. Alcune di queste  opere sono state fruibili anche all’aperto, nell’area antistante alla sede di via Pollenzo 47 e presso l’edificio di via Cumiana 15, di pertinenza della Città di Torino e Beni Comuni. Sempre sabato 10 settembre, alle 16.30, vi è anche statal’occasione di un incontro con l’artista, dedicato ai Creativi e agli appassionati di arte plastica e figurativa.

Il confronto è  stato incentrato sulle ultime opere realizzate da Osvaldo Moi con materiali di riciclo, quali stoffa, alluminio e polistirolo, come nel caso del complesso scultoreo denominato“Le Ninfe Leggiadre” che, domenica 11 settembre, hanno avuto modo di danzare in alcuni flashmob insieme ai ballerini e Maestri  di tango Anna Boglione e Alessandro Guerri, Concetta Violante, Riccardo Giustetto ed Eugenia Ricci e i tangueros di Etnotango Friends.

Piuttosto originale è poi stata la “Passeggiata con l’artista”, avvenuta alle 17.30, per raggiungere lo spazio ex Lancia, oggi più noto come “Cumiana 15”, situato in prossimità dell’atelier, in cui e stato possibile visionare, insieme all’autore, le svettanti sculture allestite per l’occasione sulle pareti dell’edificio.

Il tour si è poi concluso presso la Fondazione Merz, in via Limone 24, dove è stato possibile visitare la mostra in corso. Osvaldo Moi ha animato l’happening con una sorta di excursus provocatorio sulle modalità  in cui si possa fare ancora buona arte, nella contemporaneità, partendo da materiali semplici.

Il secondo giorno di “Danser avec moi” ha avuto luogo domenica 11 settembre, dalle 16 alle 18.30, con un incontro all’aria aperta davanti allo studio, in via Pollenzo 47, per uno “Storytelling chez Moi” sulla sua esperienza di elicotterista, intrecciata alla sua vita d’artista.  Ad intervistarlo è  stata la curatrice della mostra, Monica N. Mantelli; l’artista ha sottolineato come episodi chiave avvenuti nel mondo del lavoro in volo abbiano contribuito alla realizzazione delle sue opere. Un particolare omaggio è  stato reso alle sue Ninfe Leggiadre, che hanno avuto la possibilità di essere esse stesse protagoniste delle danze, in alcuni flashmob intorno alle sculture, in collaborazioni con ospiti quali i maestri di tango Anna Boglione e Alessandro Guerri, Concetta Violante e i tangueros appartenenti a “Etnotango Friends”.

Le Ninfe Leggiadre di Osvaldo Moi sono state anche protagonistelo scorso agosto del 42esimo concerto di Ferragosto nell’incantevole paesaggio alpino di Limone Piemonte, nel Cuneese, avamposto della via del Sale e delle vie Marenche, un luogo di villeggiatura molto apprezzato per chi ami le medie quote (1000 metri). L’Orchestra Bruni, quest’anno diretta dal maestro Nicolò Jacopo Suppa, ha ricevuto l’abbellimento scenografico delle Ninfe Leggiadre, un connubio tra forma, luoghi e suoni.

MARA MARTELLOTTA

M5S e la rivoluzione tecnologica

Stiamo vivendo anni di cambiamento, di rivoluzione. Una rivoluzione tecnologica che corre più veloce che mai ed è inevitabile.

Come sempre avviene davanti ai grandi cambiamenti – che legittimamente possono anche fare paura – abbiamo due possibilità: subire giocando in difesa un qualcosa che comunque avverrà o governare il fenomeno, massimizzando i benefici e minimizzando i costi.
Il MoVimento 5 Stelle dal primo giorno, con coraggio, ha deciso di governare questa battaglia e trasformarla in un diritto per tutte e tutti.
Ma oggi non voglio parlarvi del 25 settembre 2022. Voglio parlarvi del 2030.
Immaginiamo insieme di essere per qualche istante di essere nel 2030, magari dopo 5 anni di governo del Presidente Giuseppe Conte.
Siamo nel 2030: ogni studente ha un computer garantito dallo Stato e impara fin dai primi anni di scuola a conoscere l’importanza delle materie stem, materie scientifiche che servono per il lavoro del futuro e per il futuro del lavoro.
Siamo nel 2030: la Pubblica Amministrazione viaggia in cloud e i nostri documenti sono digitali. Non facciamo più code agli sportelli e tante tessere di plastica sono sparite dai nostri portafogli.
Siamo nel 2030: la tecnologia è entrata nella sanità portando cure più personalizzate. Il medico è in grado di fare una prima diagnosi, precisa e attendibile, a distanza con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.
Siamo nel 2030: l’accesso alla rete veloce è un diritto costituzionale e ognuno è proprietario dei propri dati personali. Tutta l’Italia è connessa davvero – non solo le grandi città – e grazie alla digitalizzazione vengono garantiti servizi e opportunità riducendo le disuguaglianze.
Siamo nel 2030: le diagnosi strutturali degli edifici le facciamo solo con i droni.
Siamo nel 2030: nelle strade delle nostre città tecnologicamente attrezzate girano auto a guida autonoma condivise su cui sali dove vuoi e da cui scendi dove ti serve, invece di tantissime auto private parcheggiate per il 90% della loro vita.
Potrei fare molti altri esempi di come vediamo il 2030, ma per rendere questo sogno una realtà c’è bisogno di lavorare oggi, nel 2022. Noi ci abbiamo già lavorato, siamo la forza politica che ha fatto di più per lo sviluppo tecnologico.
Ma questo processo sarà un vero sviluppo se e soltanto se ciascuno di noi si sentirà protagonista di questo cambiamento, se a ciascuno saranno dati gli strumenti materiali e immateriali per usare il digitale per abbattere barriere e costruire nuove opportunità.
Perché anche sulla tecnologia nessuno deve rimanere indietro.
Chiara Appendino

Riapre l’anagrafe della Falchera

Dopo due anni e mezzo di chiusura, ha riaperto al pubblico l’anagrafe di Falchera.

Da oggi gli abitanti del quartiere potranno rinnovare la propria carta di identità elettronica, effettuare il cambio di residenza o richiedere un nuovo certificato elettorale presso gli sportelli di piazza Astengo 7, che saranno aperti tutti i lunedì e i martedì della settimana, con orari ore 9/15.

Novità in vista anche per l’anagrafe di via Leoncavallo, sempre nella circoscrizione 6, che riaprirà questa settimana e sarà aperta tutti i mercoledi e i giovedi dalle 9 alle 15.

I residenti della circoscrizione 6, a cui è dedicato in via prioritaria l’accesso alle due sedi, potranno prenotare il proprio appuntamento esclusivamente tramite il mezzo dell’Anagrafe Itinerante, che è presente tutti i mercoledì in piazza Astengo e i venerdì in via Leoncavallo, con orario 9/12.

Il Sindaco e l’assessore ai Servizi Civici, presenti all’inaugurazione, hanno sottolineato come l’apertura di oggi sia un segnale dato al quartiere Falchera, un primo tassello di una strategia di riqualificazione che vedrà con i fondi del Pnrr la rinascita della qualità del vivere anche nelle periferie, e di come quest’ultima passi anche dalla prossimità dei servizi essenziali, come l’anagrafe.

Per informazioni: www.comune.torino.it/anagrafe-c6

Fdi: in piazza per lo sgombero del centro sociale

Riceviamo e pubblichiamo

Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto. Siamo scesi in piazza per chiedere la discussione della mozione di Fratelli d’Italia che chiede lo sgombero del centro sociale Askatasuna.

È venuto il tempo di abbandonare ogni tipo di ambiguità e dichiararsi dalla parte della legalità. Il Comune di Torino non può e non deve più tollerare episodi come le occupazioni abusive. 

Il Pd scelga se schierarsi dalla parte di occupanti pregiudicati o dalla parte della cittadinanza che rispetta la legge. 

Paola Ambrogio Fdi

Trino Vercellese, Centrale Nucleare Enrico Fermi:  “Flash mob NONUKEnd”

Riceviamo e pubblichiamo

Domenica 11 settembre la lista “Alleanza Verdi e Sinistra” ha organizzato un flash mob davanti alla dismessa centrale nucleare Enrico Fermi di Trino Vercellese; di fronte ai cancelli della centrale si sono ritrovati una ventina di esponenti di Europa Verde-Verdi e Sinistra Italiana vestiti con tute, mascherine e cartelli per manifestare la contrarietà ad una eventuale costruzione di centrali nucleari.

Tra i presenti al sit-in c’era anche l’assessora all’ambiente del Comune di Milano Elena Grandi ed il capolista al Senato del plurinominale del Piemonte 2 Giobbe Covatta queste le sue dichiarazioni: “Siamo di fronte ad una crisi climatica ed una crisi energetica, dobbiamo accelerare la produzione di energia rinnovabile e non pensare a riproporre la costruzione di centrali nucleari (una strada che le italiane e gli italiani hanno ritenuto di chiudere attraverso l’esito di due referendum). Non esiste un nucleare pulito e ci sono delle problematiche molto forti: i tempi di costruzione di una centrale nucleare sono lunghi, serve una enorme quantità di acqua per farla funzionare (e sappiamo bene quanto in estate la siccità sia un problema oramai comune) e le scorie devono essere smaltite”.
“Come sintetizziamo nel nostro programma elettorale è già disponibile il più grande reattore a fusione nucleare ed è rappresentato dal SOLE; può essere utilizzato per la produzione di energia rinnovabile e fornisce ogni anno 15 mila volte l’energia necessaria per l’umanità. ” – chiariscono i co-portavoce regionali di Europa Verde-Verdi Piemonte Mariella Grisà e Mauro Trombin – “I costi delle bollette possono essere diminuiti solo attraverso la produzione di energia a basso costo ed il nucleare non è una di queste, basti guardare i report pubblicati dalle agenzie internazionali che dimostrano quanto le fonti rinnovabili siano più economiche”.

Insulti e legnate, la lite degenera nel viale cittadino

Una decina di persone di nazionalità italiana sono state protagoniste di una rissa in viale Rimembranza a Vercelli. 

Lo scontro è iniziato con  insulti vari per passare poi alle legnate, nel senso letterale del termine. Sarebbero stati utilizzati  bastoni e mazze da baseball.

Sul posto  la Polizia di Stato, i carabinieri e  il 118. Non si conoscono ancora i motivi della lite

NOTIZIE DAL PIEMONTE

L’eterna lotta tra maghi e streghe nel romanzo fantasy di Angela Gravina

Informazione promozionale

Il romanzo è un fantasy ambientato in Italia in un futuro non troppo lontano. Tutta la vicenda si sviluppa intorno alla figura di Marco Talami, giovane mago fiorentino, nato il 21 dicembre 2012, data in cui, secondo la profezia Maya, sarebbe dovuto “finire” il mondo. In realtà, con la sua nascita, si prepara lo scontro finale fra due fazioni magiche in lotta tra loro da molti secoli: maghi contro streghe

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ANGELA GRAVINA SI RACCONTA

Mi chiamo Angela Gravina e sono nata a Como nel 1987.
Da sempre nella mia vita convivono due grandi passioni: musica e scrittura. L’interesse verso materie artistiche ed umanistiche ha guidato le mie scelte scolastiche, affiancando studi classici e musicali. Dopo la maturità classica ho proseguito gli studi musicali nel Conservatorio della mia città e ho frequentato l’Università degli Studi di Milano iscrivendomi al corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali. Durante gli anni universitari ho seguito un laboratorio di scrittura creativa che mi ha spinto ad approfondire la mia passione. Nel 2010 ho concluso gli studi conseguendo la laurea con lode e nel 2012 ho terminato la mia formazione musicale. Grazie al mio lavoro ho collaborato e collaboro tuttora con numerose orchestre, viaggiando molto sia in Italia che all’estero e avendo l’opportunità di visitare posti incredibili e diversi tra loro spaziando dagli Stati Uniti d’America all’India.
Ad oggi mi definisco musicista professionista e lettrice vorace con la passione di scrivere favole, fiabe e racconti spesso ispirati al fantastico. Dal maggio 2018 vivo a Roma e scrivo racconti riscontrando apprezzamenti in alcuni concorsi letterari. Nel settembre 2021 è stato pubblicato il mio primo romanzo fantasy “L’ultima discendente del Giglio”.
Il romanzo è un fantasy ambientato in Italia in un futuro non troppo lontano. Tutta la vicenda si sviluppa intorno alla figura di Marco Talami, giovane mago fiorentino, nato il 21 dicembre 2012, data in cui, secondo la profezia Maya, sarebbe dovuto “finire” il mondo. In realtà, con la sua nascita, si prepara lo scontro finale fra due fazioni magiche in lotta tra loro da molti secoli: maghi contro streghe. Marco è il protagonista e narra in prima persona la storia. Egli desidera una vita comune ma sa di non essere un ragazzo qualunque, egli è il prescelto e l’unico modo per porre fine a tutto è trovare la strega. Grazie all’aiuto del padre, del fratello Andrea e del misterioso Professor James, impara a controllare i suoi poteri e a prepararsi allo scontro finale.
Al compiersi dei ventuno anni avviene la svolta di tutta la storia: si scopre l’identità della strega, l’ultima discendente del gruppo di streghe chiamato “circolo del Giglio”. Ma un imprevisto sconvolge il corso degli eventi e Marco, da spietato mago Inquisitore Nero, decide di ribellarsi alla sua famiglia e diventa il protettore dell’affascinante Sophie Hanté, l’ultima discendente del Giglio. Le vite del giovane Marco e di Sophie sono destinate ad incontrarsi e scontrarsi tra odio e amore. Ma come finirà? È una storia intensa di amore e magia che solo nelle ultime pagine troverà, forse, la soluzione.

 

“L’ultima discendente del Giglio”
Editore ‏: Altromondo Editore di qu.bi Me (23 settembre 2021)
Lingua ‏: ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏: ‎ 326 pagine
Genere: fantasy
Disponibile online e su Amazon, ordinabile in tutte le librerie

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https://www.mondadoristore.it/ultima-discendente-del-Giglio-Angela-Gravina/eai978883330225/

 

“Il dono dell’acqua” chiude gli appuntamenti per i 100 anni del Parco Gran Paradiso

Un evento fortemente simbolico in onore di una risorsa irrinunciabile, fondamentale alla vita e sempre più preziosa: l’acqua

 Le celebrazioni del centenario del Parco Nazionale Gran Paradiso volgono al termine. La rassegna di appuntamenti per il pubblico nelle diverse valli si chiude ponendo ancora una volta al centro l’elemento oggi forse più prezioso: l’acqua.

L’appuntamento è per il 18 settembre a Ceresole Reale (Valle Orco) presso il Lago Serrù, località raggiungibile da Ceresole e da Valsavarenche, punto di incontro per gli escursionisti e gli sportivi dei due versanti. In questi mesi il PNGP ha condotto un lungo racconto in cui ha rivelato quanto l’ente Parco stia facendo sul territorio per la tutela ambientale, mettendo in luce i risultati raggiunti, ma al contempo offrendo ai visitatori una chiave di lettura efficace a comprendere che è compito di tutti salvaguardare la natura. L’evento sarà un momento non solo di incontro, ma anche di amicizia, attenzione e condivisione degli intenti del Parco.

La protagonista sarà Paola Giacomini, esploratrice e scrittrice dei suoi viaggi a cavallo, che arriverà al Gran Paradiso con un dono speciale, dopo un percorso di tre mesi lungo l’Appennino, iniziato a metà giugno al Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise. Insieme a lei e al suo cavalo Custode arriverà anche la bandiera del centenario del Parco, che dal 17 giugno svetta sulla cima del Gran Paradiso, un simbolo alto di tutela che racchiude tutta l’essenza della missione del Parco.

La montagna del Gran Paradiso con il suo ghiacciaio in regressione per il riscaldamento climatico, come i tanti altri ghiacciai alpini, riceverà in dono simbolico l’acqua di ghiacciai, nevai e torrenti raccolta da Paola durante il suo lungo percorso: assisteremo al rito del fuoco, con il quale quest’acqua verrà fatta evaporare e donata al Gran Paradiso in segno di auspicio.

Ad accogliere la bandiera e l’intrepida amazzone sono benvenuti gli escursionisti, i ciclisti, gli sportivi, le famiglie e i curiosi, con un programma speciale che vuole essere un momento di unione tra il Parco e i suoi frequentatori, con l’augurio che tutti si impegnino nella vita quotidiana a salvaguardare quel bene così prezioso che ci appartiene, in senso reale e profondo, la Natura.

Quel giorno le guide del Parco accompagneranno tutti gli interessati in due escursioni per le quali è necessaria la prenotazione: la prima attorno al lago Serrù, per approfondire la conoscenza degli ecosistemi circostanti; la seconda da Pont Valsavarenche, per per raggiungere il luogo della cerimonia dell’acqua con Paola Giacomini.

 

Tutti i dettagli del programma della giornata a questo link.

 

www.pngp.it/100anni