ilTorinese

12 mila firme contro il gioco d’azzardo patologico

Sono state consegnate questa mattina a Torino, nella sede del Consiglio regionale di Palazzo Lascaris, le 12mila firme per una proposta di legge regionale d’iniziativa popolare, per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico, raccolte da Libera Piemonte e da oltre 40 enti promotori, tra cui Avviso Pubblico, nell’ambito della campagna “Giochiamo la nostra partita“.

Assieme alle 12mila firme di cittadini piemontesi, sono state consegnate anche 17 delibere approvate da altrettante amministrazioni locali della regione, in cui si chiede l’approvazione della medesima proposta di legge (disponibile qui), che mira a superare la L.R 19/2021 e apporta migliorie rispetto alla legge 9/2016, che aveva già ottenuto ottimi risultati nel contrasto alla diffusione della dipendenza da gioco d’azzardo.

“Avviso Pubblico si è fatta tramite con le amministrazioni locali che hanno approvato le delibere di sostegno alla proposta di legge lo scorso mese di luglio – ha evidenziato Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico – Le 17 realtà locali che hanno aderito rappresentano un milione e 50mila abitanti della nostra regione e vi operano oltre 220 amministratori locali di ogni colore politico. A dimostrazione che quella contro il gioco patologico e gli interessi criminali nel settore non è una battaglia ‘di parte’. Le mafie sfruttano il comparto sia a scopo di riciclaggio, che per mietere consensi. Non a caso la richiesta di una legge nazionale di riordino del settore rappresenta uno dei 10 punti che Avviso Pubblico ha inserito nell’Appello #nosilenziosullemafierivolto a candidati e candidate alle Elezioni Politiche del 25 settembre”.

I Comuni che hanno votato la delibera di sostegno alla proposta di legge sono: Avigliana, Baveno, Candelo, Cavagnolo, Chivasso, Cureggio, Domodossola, Gravellona Toce, Grugliasco, Mongrando, Nichelino, Pollone, San Mauro Torinese, Torino, Verrone, Vigliano Biellese e Villastellone.

L’Ucid promuove la 17esima giornata della custodia del creato

Tra gli interventi quello del Vicepresidente della Sezione UCID di Torino e anche Presidente del CAAT di Torino, Marco Lazzarino.

 

L’Ucid di Torino promuove la “diciassettesima Giornata per la Custodia” del creato che, per l’Arcidiocesi di Torino, si svolgerà sabato 17 settembre prossimo dalle 9 alle 16.30 presso il Museo A come Ambiente, in corso Umbria 90. Vi partecipano l’Arcidiocesi di Torino Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, Commissione regionale della PSL Piemonte e Val d’Aosta.

I lavori prenderanno avvio alle 9.15 con gli interventi del Delegato Regionale dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, Gaetano Quadrelli, e monsignor Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli e vescovo incaricato per la PSL.

La prima tematica che verrà trattata riguarda ‘Quale sostenibilità nella proposta dell’ecologia integrale e della Laudato Si’, su cui parlerà Isabella Brianza. Claudia Galletto di Ires Piemonte esaminerà il tema del “Cambio di paradigma e politiche di sostenibilità. A che punto è il Piemonte?”

Dalle 10.45 si terrà una tavola rotonda ricca di esperienze e riflessioni critiche sull’intreccio tra sostenibilità,  giustizia e utilizzo consapevole delle risorse naturali. Su questo tema interverrà Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte. Un interessante “Report Terre d’acqua” è  curato da Francesca Vietti, a nome delle diocesi di Biella, Casale Monferrato, Novara e Vercelli.

Il Presidente del CAAT, Marco Lazzarino, parlerà  di “Esempi di Economia circolare del CAAT di Torino”; Luca Perino illustrerà l’esperienza del progetto “L’energia nel Bosco”.

A partire dalle 11.45 si terrà un dialogo tra Giorgio Brizio, di Friday for Future di Torino, e Alessandro Svaluto Ferro, direttore UPSL di Torino.

Seguirà poi un momento di celebrazione ecumenica e un pranzo offerto da Coldiretti Piemonte.

Una preziosa opportunità sarà quella della visita guidata e del laboratorio presso il Museo A come Ambiente.

Mara Martellotta

16 settembre 1984 Il Grande Diego Maradona esordisce con il Napoli

Accadde oggi

Esattamente 38 anni fa il mitico  Diego Armando Maradona  esordisce in serie A ed inizia la sua favolosa avventura con la maglia del Napoli. Una giornata che vede l’asso argentino scendere in campo con la maglia azzurra del Napoli nella prima giornata di campionato di Serie A.
Prelevato dalla squadra partenopea per ben 13 miliardi e mezzo di lire dal Barcellona, il campione argentino raccoglie tutte le grandi speranze del popolo azzurro partenopeo. La prima di campionato di Maradona con il Napoli però non sarà un dolce ricordo. Infatti gli azzurri vengono battuti dal Verona di Bagnoli per 3-1:gli scaligeri vincono lo  scudetto alla fine della stagione. Per Maradona, sarà la stagione in cui con le sue 14 reti in campionato, aiuterà la squadra allenata da Rino Marchesi a raggiungere solo l’ottavo posto, prima di diventare leader e campione con la maglia azzurra ed aprire un capitolo da favola per il Napoli e la sua Gente.

Enzo Grassano

La bella Ardizzina. Camilla Faá di Bruno

Dalle corti di Savoia e Gonzaga al monastero di Ferrara

Personaggio molto legato alle vicende storiche del Monferrato, Camilla (1599 Casale-1662 Ferrara) è entrata nei romanzi e novelle del XIX° secolo ma è tuttora presente nei programmi culturali. La sua vita è evocata nel dramma storico di Paolo Giacometti, la cui prima rappresentazione avvenne al Teatro Nuovo di Firenze il 29-10-1846. Francesco Guasco riportò nelle tavole genealogiche un estratto dalle memorie di Camilla pubblicate nel 1895 ad Alessandria da Giuseppe Giorcelli. A corte era chiamata la bella Ardizzina per il padre giureconsulto Ardicino II°, marito di Caterina del conte di Balzola e Coniolo Bonifacio Fassati. Camilla era prozia del marchese Ferdinando II° Faá, marito di Antonia Maria del marchese di San Giorgio Antonino Gozzani e di Porzia Gambera. Ferdinando Gonzaga, per subentrare alla successione dell’ estinto fratello duca Francesco II°, rinunciò nel 1615 alla porpora cardinalizia.
La cognata vedova duchessa Margherita di Savoia, viste le complicazioni della successione, fu costretta al rientro di Torino presso il padre Carlo Emanuele I°, lasciando alla corte di Mantova la piccola figliola Maria,
scatenando la guerra tra Savoia e Monferrato. La damigella Camilla, letterata e cantante che aveva seguito la duchessa Margherita da Mantova a Torino, fu richiamata a Mantova con altre dame dove abitarono al quartiere delle donne. Durante un ballo a corte, il duca si innamorò di lei e le fece proposta di matrimonio. Intuendo le prossime sventure, Camilla pregò il padre Ardicino di toglierla da corte anche perché era stata promessa ad un ricco signore, Ottavio Valenti, subito allontanato dal duca.
Dopo molti regali e tentativi falliti da parte di Ferdinando, Camilla si convinse ad unirsi in matrimonio a lui. La cerimonia avvenne nel 1616 in gran segreto nella cappella ducale di Mantova e la coppia fu benedetta dal vescovo e parroco di corte Carbonelli.
Unico testimone fu Alessandro Ferrari, aiutante di camera del duca, il quale consegnò a Camilla un documento scritto di proprio pugno da Ferdinando per confermare la legittimità dell’unione. A corte, dove lei utilizzava il sigillo dei Gonzaga ed aveva il titolo di serenissima, scoppiò subito lo scandalo. La vedova duchessa di Ferrara e Maria de Medici, regina di Francia moglie di Enrico IV° e sorella di Eleonora madre del duca, fecero pressione affinché l’abbandonasse e sposasse Caterina de Medici, nipote della regina. Camilla, al quinto mese di gravidanza, fu costretta dal marito a trasferirsi nel castello di Casale e dopo la morte del padre Ardicino le donò il marchesato di Mombaruzzo. Tuttavia cercò di rientrare a Bruno nel castello del fratello, ma dopo venti giorni fu costretta a ritornare a Casale dove nacque il figlio Giacinto Teodoro Gonzaga. Al battesimo, celebrato dal vescovo Pascale di Casale nella cappella del castello casalese, furono padrini il marchese Triulzio e la moglie contessa Barbara del conte Giacomo di Valperga, governatore della locale cittadella. Per ordine del papa Gregorio XV° il vescovo Pascale, con l’appoggio del segretario ducale Mariani, interrogò Camilla tentando di sottrarle l’atto di matrimonio. Visti i rifiuti di lei, falsificarono la deposizione che fu inviata a Roma. Ferdinando si recò subito a Firenze dove ebbe luogo il matrimonio celebrato il 7-2-1617 con Eleonora Caterina de Medici.
Il granduca Cosimo II° de Medici, fratello di Caterina, su pressione del legato pontificio cardinale Serra sollecitò Camilla ad entrare nel monastero del Corpus Domini di Ferrara, dove diventò suor Caterina Camilla il 22-5-1622. Il nuovo matrimonio del duca non fu però benedetto dal cielo, infatti Caterina gli fece scontare il tradimento fatto a Camilla e non ebbero figli. Ferdinando, preso dai rimorsi e maledetto da tutti, morì il 29-10-1626 a 39 anni, mentre la consorte Caterina morì nel 1629 a 35 anni. Il loro figlio Giacinto Gonzaga, riconosciuto a corte e marchese di San Salvatore, morì nel 1630 a soli 13 anni, si pensa di peste o addirittura avvelenato. Dopo 40 anni e ormai sessantatreenne, Camilla morì il 14-7-1662 e fu sepolta nella chiesa del monastero. Consigliata dalla badessa, scrisse le memorie della propria vita in un libretto di 16 pagine che è tra le prime autobiografie scritte di donne. Nonostante le dispense papali, rimase lei la duchessa e l’altra una concubina.
Armano Luigi Gozzano 

Il Questore sospende la licenza di un Kebab bar per 14 giorni

Il 14 settembre il Questore di Torino ha sospeso la licenza, ai sensi dell’art. 100 TULPS, di un Kebab ubicato sotto i portici di via Nizza, per giorni 14 a decorrere da ieri, data della notifica.

Il provvedimento è stato adottato al termine di una serie di accurati controlli al locale, situato in una zona ad alta densità abitativa, relativamente al quale i residenti avevano presentato alcuni esposti a causa dei disordini causati dai frequentatori dello stesso; l’attività di controllo è stata espletata da personale del Commissariato di P.S. “Barriera Nizza” con l’ausilio dei poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e delle unità cinofile a rinforzo del dispositivo di controllo del territorio.

Tenuto conto dell’accertamento di una presenza significativa e costante nel tempo di persone gravate da pregiudizi di polizia o giudiziari e del rinvenimento, da parte delle unità cinofile, di sostanza stupefacente sia tra i tavoli del dehor che in possesso di alcuni degli avventori del locale, il Questore di Torino ha  disposto,  ai sensi dell’art. 100 Testo Unico leggi Pubblica Sicurezza, la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande presso il locale in oggetto ritenuto “abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che comunque costituisca un pericolo per l’ordine pubblico o per la sicurezza dei cittadini”, che rimarrà chiuso per giorni 14 a decorrere dal 15 settembre 2022.

 

Lombriasco, ‘Giubileo’ presenta “Vocinsieme per Nonno Mario”

Un grande evento privato per presentare in anteprima il nuovo Polo Culturale ‘Giubileo Incontri’ omaggiando con il cuore chi c’è stato prima. Ospiti i famosi cantautori Andrea Mingardi e Valerio Liboni.

Sabato 17 Settembre a Lombriasco, nel Torinese, va in scena un grande evento privato a inviti per celebrare in allegria e in compagnia, in una location riservata, la memoria di colui che posto la prima pietra di ‘Giubileo Srl’, punto di riferimento sotto la Mole nel settore dell’arte dell’ultimo saluto.

La storica impresa familiare cittadina, che nel 2023 spegneràinfatti le sue prime 25 candeline, ha scelto di onorare degnamente Mario Scarafia, per gli amici semplicemente Nonno Mario, insieme a un ampio e prestigioso parterre composto da imprenditori, giornalisti, avvocati, commercialisti, medici, scrittori, politici, economisti ed esponenti del mondo dell’arte, della musica, della letteratura, della tv, del teatro e dello sportnazionali.

S’intitola infatti ‘Vocinsieme per Nonno Mario’, l’indimenticato e amatissimo padre dell’Ingegner Luciano Scarafia – Fondatore di ‘Giubileo Srl’ insieme alla moglie Piera – la serata commemorativa con protagonisti due grandissimi nomidella canzone italiana: il cantautore piemontese Valerio Liboni, ex membro storico de La Strana Società, I Nuovi Angeli e I Ragazzi del Sole (autore altresì dell’inno ufficiale del ‘Torino Calcio’), che si cimenterà in una elegante sintesi dei suoi più grandi successi scritti per sé e per altri (tra cui anche Pippo Franco, Fiorella Mannoia, Mal, Dino, Wilma Goich, Little Tony e molti altri) in versione unplugged.

Per poi proseguire con l’energia e la grinta trascinante di Andrea Mingardi, accompagnato sul palco da una strepitosa formazione allargata di ben 13 elementi: la RossoBlues Brothers Band diretta dal Maestro Maurizio Tirelli. Il cantautore bolognese proporrà uno show intenso e delicato insieme, passando dalle sue indimenticate hits sanremesi ai brani condivisi e scritti per Mina, gli Stadio, Gianni Morandi, Ornella Vanoni e moltissimi altri, in un viaggio a ritroso nel tempo fra i cavalli di battaglia del blues, soul e del rock’n’roll.

Siamo onorati di ospitare un evento promosso dai nostri stimati e valenti concittadini che, come noi, credono e s’impegnano da sempre nella promozione dei valori che nella vita contano davvero e fanno la differenza: ambizione, sacrificio, lavoro, coraggio e successo. Un’occasione importante per far conoscere e apprezzare Lombriasco anche da una numerosa platea di personalità d’eccellenza del Piemonte che produce e che si sa distinguere in ambito nazionale e internazionale”, chiosano Il Sindaco Daniele Ronco e il Vice Sindaco Doriano Mina.

Ringraziamo di cuore l’Amministrazione Comunale di Lombriasco per il prezioso e ampio supporto collaborativo offertoci, così come il Presidente della Pro Loco Giacomino Ariatello per il grande sforzo organizzativo sostenuto insieme a tutta la sua instancabile équipe. La riconoscenza è la memoria del cuore, recita un antico adagio, ed è per questo che come Famiglia abbiamo scelto di omaggiare Nonno Mario, prima pietra di ‘Giubileo Srl’. Questa serata è altresì un modo concreto per celebrare il ritorno alla Vita dopo la pandemia, e presentare in anteprima a un pubblico selezionato l’ultima novità in casa ‘Giubileo’: il Polo Culturale ‘Giubileo Incontri’, prossimo al debutto in città e altrettanto pronto a trasformarsi in un propulsore di iniziative legate alla promozione e valorizzazione delle arti umane aggregative”, dichiara entusiasta Serena Scarafia, Presidente del Cda della nota onoranza funebre torinese che per prima ha innovato e rivoluzionato il settore delle esequie In Italia, secondo quel principio del rispetto delle tradizioni in un mondo che cambia che dal 1998 a oggi continua a portarle crescente fortuna facendone un’eccellenza in continua evoluzione.

A Cesana i candidati di Forza Italia con Pichetto

Riceviamo e pubblichiamo

Si è tenuto a Cesana Torinese l’incontro di Forza Italia con la visita del Vice Ministro dello Sviluppo Economico Gilberto Pichetto, capolista nel proporzionale alla Camera dei Deputati collegio Piemonte 1 per la provincia di Torino che si è recato in centro paese a incontrare i cittadini accompagnato da Lorenzo Colomb, Sindaco di Cesana per due legislature dal 2009 al 2019, legati da una lunga amicizia e stima reciproca e dal coordinatore di Forza Italia Alta Valle di Susa – Sestriere Vialattea Alberto Colomb, promotore dell’incontro e della organizzazione della campagna elettorale sul territorio, alla presenza della Senatrice Maria Rizzotti, candidata capolista nel proporzionale al Senato della Repubblica collegio plurinominale Piemonte 1-01 (Torino e Provincia) e del consigliere regionale Paolo Ruzzola.

“Forza Italia ha presentato ai cittadini in occasione delle prossime elezioni politiche del 25 settembre un programma concreto e attento alle esigenze delle famiglie, delle imprese, del lavoro, del turismo, dell’ambiente e della transizione ecologica innanzitutto con l’abbassamento delle tasse e la realizzazione della flat tax al 23% per le famiglie e le imprese perché per creare sviluppo bisogna innanzitutto liberare le risorse e il fardello fiscale che opprime la crescita e gli investimenti, in particolare vi è l’attenzione dei nostri candidati all’economia della montagna considerando le conseguenze negative in termini di perdita di prodotto interno lordo e di lavoro a causa prima del Covid-19 e dallo scorso 25 febbraio della guerra in Ucraina che ha portato l’aumento indiscriminato dei prezzi delle materie prime, dell’inflazione e dei costi dell’energia che rischiano di danneggiare soprattutto le aree montane e l’intera economia turistica, dai servizi al comparto neve, servono interventi immediati per sostenere le famiglie, i lavoratori autonomi e le imprese in difficoltà con l’aumento delle bollette e un nuovo Recovery Fund dedicato a fronteggiare le conseguenze della crisi energetica, un intervento governativo deciso con a garanzia un fondo per calmierare i prezzi dell’energia, tassare gli extraprofitti dei produttori di energia e un tetto europeo al prezzo del gas per tenere a freno la speculazione sui mercati, e in prospettiva una strategia per il lungo periodo investire sulle rinnovabili in particolare per la montagna realizzare nuovi impianti idroelettrici fondamentali sia per la manutenzione idraulica dei fiumi oltre a generare energia che deve essere utilizzata per incrementare il fabbisogno locale. Insomma per tutte queste ragioni concrete è importante andare a votare il 25 settembre e votare per Forza Italia, noi siamo la vera e unica forza politica di centro, l’originale e non la fotocopia sbiadita, dal 1994 ad oggi con la concretezza del fare dimostrata al Governo dal presidente Silvio Berlusconi, anche dalla sua straordinaria politica estera che vedeva l’Italia protagonista in Europa e nel Mondo, garante della pace e della diplomazia tra Stati Uniti d’America, la NATO e la Russia, siamo i testimoni e i continuatori della tradizione liberale, della tradizione cristiana, della tradizione garantista, della tradizione europeista del Partito Popolare Europeo, dei valori e dei principi della civiltà occidentale” – ha dichiarato a margine dell’incontro con i candidati alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica Alberto Colomb, esponente di Forza Italia, coordinatore degli azzurri in Alta Valle di Susa – Sestriere Vialattea e analista di geopolitica e relazioni internazionali.

“Cerimoniale e divertissement” Alla “Palazzina di Caccia” di Stupinigi, risuonano le note di Telemann e Pergolesi

Un concerto rappresentativo della  collaborazione UNESCO e Ministero della Cultura

Sabato 17 settembre, ore 17

Si tornerà indietro nel tempo e sembrerà di tornare a Corte, sabato 17 settembre (ore 17), quando il “Salone d’Onore” della “Palazzina di Caccia” di Stupinigi farà da prestigiosa cornice a “Cerimoniale e divertissement”, concerto che vedrà protagonisti l’Orchestra Barocca dell’“Accademia di Sant’Uberto” e l’“Equipaggio della Reggia di Venaria” con corni da caccia dell’“Accademia”, dichiarati “Patrimonio Immateriale UNESCO” nel dicembre 2020. L’evento concertistico – occasione speciale, organizzata da “Fondazione Ordine Mauriziano” e “Accademia di Sant’Uberto”, per rivivere un appuntamento tipico, un tempo, delle residenze sabaude ed internazionali – ha ottenuto, oltre al contributo della “Fondazione CRT”, il finanziamento del “Ministero della Cultura” a favore dei “Patrimoni Culturali Immateriali UNESCO”. Nel “Salone d’Onore” della Palazzina, saranno presenti anche alcuni studenti che hanno aderito al “Progetto Barocco”, nato dalla collaborazione con il “Liceo Classico Cavour” di Torino nell’ambito del “Pcto- Alternanza Scuola Lavoro” : gli allievi partecipanti all’iniziativa ed integrati nell’orchestra, riceveranno dall’“Accademia” la dotazione di strumenti originali e il supporto di tutor esperti. La direzione è di Alberto Conrado.

 Per l’occasione, sono stati scelti due enormi compositori, fra i massimi rappresentanti del Barocco. Di Georg Philipp Telemann (Magdeburgo,1681- Amburgo,1767) verranno eseguiti il “Concerto in Fa maggiore per due corni da caccia ed archi TWV 52:F3” e l’ “Ouverture-Suite in Mib maggiore per due corni da caccia ed archi TWV 55:Es1”, mentre di Giovanni Battista Pergolesi (Jesi,1710- Pozzuoli,1736) lo “Stabat Mater”, opera che costituisce  l’estremo suggello della breve – eppur intensa – parabola biografica e artistica di Giovanni Battista Draghi, detto “il Pergolesi”. La composizione risale infatti agli ultimi mesi di vita del musicista: addirittura, secondo una tradizione tutto sommato plausibile, sebbene non confortata da evidenze documentarie, egli sarebbe riuscito a portare a termine la stesura poche ore prima della morte, a soli ventisei anni e dopo essersi trasferito dalla marchigiana Jesi a Napoli, nel cui vivace ambiente musicale avrebbe svolto la maggior parte della sua carriera, divenendo uno dei massimi rappresentanti della scuola musicale partenopea.

L’arte musicale dei corni da caccia è stata dichiarata, come detto, “Patrimonio UNESCO” nel 2020 ed è stata proprio l’“Accademia di Sant’Uberto” a lavorare alla sua candidatura insieme ad altri partner europei provenienti da Francia, Belgio, Italia e Lussemburgo. Per presentare la documentazione, con il “Ministero dei Beni Culturali”, l’“Accademia” ebbe pure a coinvolgere Regione Piemonte, Reggia di Venaria, Palazzina di Stupinigi, Città di Venaria e Nichelino.  Dopo il riconoscimento UNESCO, si è data poi come obiettivo immediato la trasmissione del sapere in tutta Italia: di qui l’organizzazione del concerto di sabato alla “Palazzina”, insieme ad altri appuntamenti già realizzati e avvenire. La pratica dello strumento ha una storia unica rispetto agli altri: nato e sviluppato tra il  XVII e il XVIII secolo per le cacce reali, è stato simbolo del potere e della magnificenza delle corti d’età barocca, ma contemporaneamente opportunità per grandi compositori e dunque subito introdotto nella musica d’arte, in ambito militare e d’ intrattenimento.

Per info: “Palazzina di Caccia”, piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi-Nichelino (Torino); tel. 011/6200634 o www.ordinemauriziano.it . Al concerto si entra con il biglietto di ingresso alla Palazzina, fino a esaurimento posti.

g.m.

“Stardust Festival” A Settimo Torinese scorribanda di spettacoli en plein air

Con artisti italiani e internazionali. Eventi tutti gratuiti

Sabato 17 e domenica 18 settembre

Settimo Torinese (Torino)

Indiavolati artisti di strada. In arrivo da tutt’Italia, ma anche da Stati Uniti, Brasile e Jugoslavia. Saranno loro ad animare, in numero considerevole, il nuovo “festival busker” in salsa piemontese. L’appuntamento è per sabato 17 e domenica 18 settembre, con il debutto a Settimo dello “Stardust Festival”: 18 le postazioni di artisti nell’area pedonale che si disloca sulle vie Italia e Roma e piazze limitrofe, con repliche, nella due giorni, dalle 18 alle 24. Gli spettacoli andranno a ripetizione per dare al pubblico l’opportunità di assistere a più perfomance possibili. Tanti i generi coinvolti, con realtà italiane e internazionali: giocoleria, mangiafuoco e acrobazie, magia, clownerie, trampolieri, musica ed improvvisazione, teatro di figura, burattini, statue animate. Oltre agli spettacoli stanziali, come ogni festival busker che si rispetti, l’iniziativa coinvolge anche sei artisti itineranti e, in particolare, quattro trampolieri con la loro stravagante dama, due “one band show”, un clown su monociclo, un giocoliere itinerante: il loro compito sarà quello di animare con musica e clownerie le varie vie e piazze del centro storico. “ ‘Stardust’ animerà la nostra Città – afferma l’assessore comunale alla “Promozione”, Chiara Gaiolacon una proposta nuova e interessante, capace di incontrare i gusti di tutti, a partire dalle famiglie. L’iniziativa si inserisce nell’intenso calendario degli eventi autunnali e siamo convinti possa ‘parlare’ anche fuori Settimo”. Diretto da Roberto Zanzarella e promosso da “Stardust Eventi”, il Festival ha ricevuto il via libera nella prima edizione del “Bilancio Partecipativo” della Città di Settimo Torinese. Nell’occasione, il Comune aveva chiesto ai cittadini di presentare progetti per la Città, che erano stati poi votati direttamente dagli stessi settimesi. Il progetto del festival, il più votato nel 2020, è stato quindi finanziato dal Comune. A formula completamente gratuita. Gratuiti anche i “Laboratori” per i più piccoli (dai 6 ai 12 anni) previsti all’interno della “Sala Lego” e nell’“Auditorium” della “Biblioteca Archimede” in piazza Campidoglio 50, nella due giorni, in orario 10/12 e 14/16. La prima attività proposta è la “Scuola di Magia”, coordinata da Davide Allena (nato e cresciuto come prestigiatore nelle fila del “Circolo Amici della Magia di Torino”) e dall’ “Incantastorie” Stefano Cavanna. Il giocoliere americano Mike Rollins sarà invece il docente del laboratorio di “Giocoleria”. L’obiettivo è “imparare a conoscere se stessi – spiega Rollins – le proprie abilità innate e i propri limiti. La giocoleria diventerà strumento per incontrare l’altro superando barriere emotive e comunicative attraverso il gioco”.

g.m.

Nella foto:

–       Daigoro (Italia)

Serralunga Day in onore di re Barolo

Serralunga Day, i produttori del Barolo a menzione comunale “Serralunga d’Alba” si sono incontrati a Fontanafredda per istituire la prima giornata mondiale dedicata a questa menzione, a 30 anni dalla sua nascita. Un momento di confronto sulle diverse interpretazioni di questo territorio, patrimonio unico riconosciuto a livello internazionale.

Si è svolto, nella splendida cornice del Villaggio Narrate nel cuore delle Langhe Patrimonio Unesco, il “Serralunga Day” la prima giornata mondiale dedicata al Barolo del Comune di Serralunga d’Alba. A 30 anni dalla nascita della menzione comunale, i produttori hanno istituito un appuntamento annuale, il secondo venerdì di settembre, per un confronto sulle diverse interpretazioni del territorio.

Serralunga d’Alba (CN), 13 settembre 2022 – È stato inaugurato nel secondo venerdì di settembre il “Serralunga Day”, il progetto voluto dai produttori del Barolo del Comune di Serralunga d’Alba per celebrare e valorizzare questa importante menzione, a 30 anni dalla sua nascita.

Il “Serralunga Day” nasce dal desiderio di tutti i produttori della denominazione di dare vita a un momento di confronto sulle diverse interpretazioni del territorio, concretizzandolo con una presentazione ad amici, critici e stampa l’anteprima straordinaria dell’annata 2019, rigorosamente alla cieca, con l’unico scopo di delinearne un ritratto comune. Ed è proprio in occasione del 30° anniversario dalla nascita del primo Barolo del Comune di Serralunga d’Alba (era il 1992 con il Barolo del 1988), che il “Serralunga Day” si pone l’obiettivo di diventare appuntamento annuale fissato per il secondo venerdì di settembre dove ogni anno tutti i produttori in anteprima racconteranno la nuova annata.

I cosiddetti “Serralunga writers”, pool di giornalisti, critici e amici, al termine della degustazione, hanno elaborato un manifesto descrittivo dell’annata, intitolato “Barolo Serralunga d’Alba 2019, la grammatica del tannino”:

Come i periodi letterari di Seneca erano diretti e incisivi, così i tannini del Barolo Serralunga d’Alba 2019 risultano rigorosi nello stile e simili alla leggiadria dei versi del grande poeta. Una vendemmia classica, ma mai polverosa che esprime grande dinamismo e profondità. Qui, c’è contemporaneità espressa in una leggerezza impalpabile e un’eleganza senza tempo. La distintività dell’origine è testimoniata da una grande nettezza, balsamicità e freschezza. È evidente il superamento del mero abbinamento gastronomico, indice di grande versatilità e attualità. Un’ottima annata, godibile e golosa sin da subito e al contempo rispettosa, rigorosa ed evocativa. Con la 2019 Serralunga si conferma un terroir che, da sempre, dà valore al tempo restituendo a sua volta valore al vino. Un racconto unanime che traduce nel calice un territorio unico e fortemente identitario che parla il verbo del presente con uno sguardo verso il futuro come una promessa. Ci piace pensare che oggi Seneca avrebbe condiviso con noi un Barolo Serralunga d’Alba 2019!

La giornata è terminata con la grande cena di gala al Garden del Lago, con i piatti dello chef stellato Ugo Alciati di Guidoristorante, accompagnati da tutti i Barolo 2018 dei produttori della menzione comunale di Serralunga d’Alba. Dove l’intero ricavato della cena è stato devoluto da parte di tutti i produttori di Serralunga ad una associazione territoriale che propone un progetto dedicato alle famiglie con bambini malati di cancro che hanno ultimato le terapie e iniziato il loro percorso di recupero: LA COLLINA DEGLI ELFI di Govone.

“Siamo infinitamente grati di essere nati su questa Terra, per questo abbiamo deciso di ricambiare, restituendo un po’ di questa fortuna al territorio meraviglioso che ci ospita” dichiarano i produttori del Barolo del Comune di Serralunga.

Presenti al “Serralunga Day” 25 produttori della denominazione del Barolo del Comune di Serralunga d’Alba per una giornata di incontro e degustazione delle annate 2019 (in assoluta anteprima) e 2018, oltre che di condivisione delle varie impressioni sull’annata 2022.

Eccoli in ordine alfabetico: Alessandro Rivetto, Angelo Negro, Boasso Franco, Ca’ Rome’, Cantina del Nebbiolo, Cascina Adelaide, Domenico Clerico, Enrico Serafino, Ettore Germano, Famiglia Anselma, Fontanafredda, Garesio, Giovanni Rosso, Luigi Baudana, Luigi Vico, Palladino, Paolo Manzone, Pico Maccario, Pira, Podere Gagliassi, Principiano Ferdinando, Rivetto, Schiavenza, Tenuta Rocca, Villadoria