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Ospedali e Rsa: si entra con il Green pass

L’ASSESSORE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI:” ANCHE IN QUESTA FASE IMPORTANTE CONTINUARE A GARANTIRE SICUREZZA AGLI OSPITI E AI VISITATORI”

La Regione Piemonte ha inviato una circolare alle Direzione Generali delle Aziende sanitarie ed agli enti gestori per informarli della nota dell’Ufficio legislativo del Ministero della Salute, in merito ad accesso ed uscite di visitatori e ospiti nelle strutture di ospitalità e lungodegenza, RSA, hospice, strutture riabilitative e residenziali e strutture ospedaliere.

“Negli ultimi mesi, grazie alla grande attenzione di tutti, in primis operatori e famigliari, per proteggere le persone più fragili, le Rsa e le strutture sanitarie in generale sono diventate tra i luoghi più sicuri.

Come Regione abbiamo voluto immediatamente divulgare la nota del Ministero, evidenziando alle strutture le principali indicazioni che emergono per il diritto all’ingresso e all’uscita di visitatori e ospiti all’interno delle strutture.

Anche in questa fase, è importante continuare a garantire sicurezza agli ospiti ed ai visitatori, sempre nel rispetto delle regole, consentendo l’accesso e l’uscita in sicurezza. Confidiamo che tutte le strutture, in modo omogeneo sul territorio, si conformino a queste indicazioni”- sottolinea l’assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi.

In sintesi, le indicazioni principali nella nota del Ministero sono:

  • Per poter entrare a visitare un parente o/o un congiunto è necessario e sufficiente esibire la certificazione verde: avvenuta vaccinazione, avvenuta guarigione, effettuazione di un test antigenico;

  • Nelle strutture ospedaliere, agli accompagnatori di pazienti non affetti da Covid-19, muniti di certificazione verde è consentito permanere nelle sale d’attesa dei dipartimenti di emergenza e accettazione e dei reparti di pronto soccorso, nonché nei reparti delle medesime strutture.

  • Nelle strutture ospedaliere, agli accompagnatori dei pazienti in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (legge 104/1992), è sempre consentito prestare assistenza, anche nel reparto di degenza, nel rispetto delle indicazioni del direttore sanitario della struttura.

  • E’ opportuno assicurare l’accesso alle RSA e alle residenze assistenziali per persone con disabilità tutti i giorni della settimana anche festivi, garantendo che la visita si svolga in un tempo congruo al bisogno di assistenza di durata, possibilmente fino a 45 minuti.

  • In merito alle uscite temporanee degli ospiti delle strutture residenziali, è sufficiente che siano muniti di certificazioni verdi, senza che sia necessario, dopo il rientro, ricorrere a specifiche misure di isolamento.

  • Quanto alla possibilità di prevedere per l’accesso alle strutture l’esecuzione di un test antigenico, anche alle persone in possesso della certificazione Covid-19, si raccomanda di valutare tale misura precauzionale onde evitare che possa rappresentare una limitazione non giustificata al diritto di visita.

Anas, Cambiamo: “serve un nome di alto profilo e condiviso”

 Berutti: “Le storie professionali contano”

 
“L’idea che circola in queste ore di Ugo De Carolis in corsa per la guida di Anas è senza dubbio da rimandare al mittente. Nulla di personale rispetto all’uomo, ma le storie professionali contano e le vicende liguri, così come la lunga scia di difficoltà ereditate dal passato sulle autostrade, specie tra Liguria e Piemonte, non possono essere cancellate”. Lo dichiara in una nota il Senatore di Cambiamo Massimo Berutti commentando i retroscena che darebbero Ugo De Carolis, già amministratore delegato di Aeroporti di Roma e manager del gruppo Atlantia con Castellucci, al vertice di Anas. “Serve trovare un nome di alto profilo, che sia condiviso e che non metta nella condizione di porre inevitabili irricevibilità. Non tanto da parte della politica quanto dai cittadini, che meritano figure nuove, capaci, autorevoli e adeguate anche in termini di storia professionale. Auspico vivamente che il Ministro Giovannini riesca a trovare una soluzione nella giusta direzione”

La Gdf denuncia noto rapper per l’uso di immagini di minori

Denunciato dalla Guardia di Finanza di Torino il noto rapper “Baby gang”per aver utilizzato immagini di minori in un video lesivo della loro reputazione

 

La Guardia di Finanza di Torino ha denunciato un popolare rapper, con milioni di visualizzazioni in rete, per aver indebitamente utilizzato la fotografia dei figli di una nota blogger influencer accostandone la loro immagine al contenuto di una canzone immessa nella rete che descrive la vita in prigione del protagonista.

 

I Finanzieri torinesi, coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, hanno eseguito sia indagini nel web sia perquisizioni in alcune città lombarde acquisendo le prove che il rapper, unitamente ad altre due persone, in qualità di regista e realizzatore del video musicale, ha reperito la fotografia dei figli minori della blogger all’interno del suo sito, tutelato dal diritto d’autore, per poi riprodurla abusivamente nel videoclip e nella copertina di una nota composizione musicale che ha ottenuto quasi 10 milioni di visualizzazioni.

 

Considerando che il brano descrive la vita in prigione del protagonista, è stato ritenuto che la riproduzione fosse anche diffamatoria nei confronti dei bambini. Il rapper, peraltro, durante la fase delle investigazioni è stato protagonista di un’azione dimostrativa contro rappresentanti degli organi di polizia nel quartiere San Siro di Milano e, nel contempo, ha realizzato un video, immesso in rete, con il quale inneggia alla violenza e alla rivoluzione contro il sistema e le forze dell’ordine.

 

Nel corso delle operazioni, i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano Torino hanno dato esecuzione all’ordine di esibizione, emesso dall’Autorità giudiziaria, nei confronti di una nota società multinazionale presso la quale è stata acquisita la documentazione afferente ai download e allo streaming del filmato musicale, accertando che è stato riprodotto 9.633.480 volte, di cui 3.026.140 con particolare riferimento all’istante in cui appariva l’immagine incriminata.

 

Al fine di scongiurare la perpetrazione del reato e tutelare i minori, è stato chiesto di rimuovere e oscurare le immagini e i video riprodotti sulle note piattaforme Apple Music Service (Itunes), Spotify, Deezer, Telecom, Qobuz.com e Amazon.

 

A conclusione delle attività, il magistrato inquirente ha indagato le tre persone per aver abusivamente riprodotto, trasmesso e diffuso in pubblico la fotografia dei minori, in violazione della normativa sul diritto d’autore e per aver diffamato la loro immagine.

 

Ai tre soggetti sono state contestate anche le sanzioni amministrative previste dalla legislazione in materia di copyright.

 

Sì al Green pass senza eccezioni

IL COMMENTO d Pier Franco Quaglieni 


L’opposizione al green pass manifestatasi anche a 
Torino con una manifestazione in piazza Castello, in palese violazione delle norme sul distanziamento, rivela una miopia sociale allarmante che può compromettere gli sforzi del Governo per lottare contro la pandemia e tutelare la salute e la vita dei cittadini

Il Governo deve impedire queste manifestazioni che provocano il dilagare del virus. Deve intervenire con assoluta decisione, senza titubanze. Che sia apparsa anche qualche bandiera tricolore in piazza appare un’offesa al senso nazionale che porta invece a serrare idealmente le fila nella lotta al virus a tutela dei più deboli. Queste persone che scendono in piazza possono sventolare le bandiere anarchiche, non il tricolore che non sono degne neppure di sfiorare. Il tricolore significa unità nazionale, non sedizione. A dare loro una mano è intervenuto anche il professore di filosofia Vattimo – non il filosofo che è cosa molto diversa -con una lettera -rettifica di un suo confuso e contraddittorio articolo di qualche giorno fa. Adesso Vattimo si dice apertamente contro il green pass e afferma di essere allineato con Cacciari.
Da uno come lui che in pochi giorni ha ripensamenti persino sui vaccini, non possiamo trarre insegnamenti di un qualche utilità.

Io avevo voluto commentare favorevolmente i suoi dubbi iniziali anche considerando l’età avanzata del professore. Oggi, leggendo i suoi ripensamenti, non esito ad affermare che do più fiducia all’ultimo virologo che al creatore del pensiero debole, diventato via via davvero molto fragile . Questi cattivi maestri devono avere il buon gusto di tacere. Quando la filosofia teoretica non c’è più, diceva Guglielmo Gallino, non c’è da da stupirsi se il pensiero della gente comune diventa labile. E’ quanto sta accadendo. Il dovere di vaccinarsi, l’opportunità di aver fiducia nella scienza, la necessità di combattere i no- vax sono elementi che chiunque dovrebbe essere in grado di capire. Che i professori debbano vaccinarsi è cosa talmente ovvia che non merita neppure una benché minima discussione. E chi si rifiuta va sospeso dall’insegnamento senza stipendio perché un falso educatore che ignora la scuola come comunità educante, non è meritevole di salire in cattedra. L’estrema destra che soffia sul fuoco in modo vigliacco e anti patriottico e l’estrema sinistra che addirittura parla di nazismo riferendosi alle scelte del Governo, sono ambedue fuori dal contesto civile di una comunità di gente normale. Si tratta di persone che dovrebbero tornare a vivere nelle foreste e nelle caverne. Occorre vaccinarsi tutti senza sollevare cavilli mistificanti. Il prof. Vattimo aveva scritto di essersi vaccinato ed oggi flirta con i no -vax. Sono davvero cose dell’altro mondo.  Più vado avanti e più mi rendo conto che il virus ha provocato dei danni in tante persone che finora non hanno avuto il COVID, ma ne hanno subito delle conseguenze devastanti forse anche per colpa dei media che hanno fatto una pessima informazione.
Tutte queste affermazioni le scrivo da liberale che crede profondamente nella libertà degli individui, ma ritiene che la sua libertà finisce dove inizia quella degli altri cittadini. I liberali non sono né anarchici ne’ libertini, ne’ sfascisti, come avrebbe detto Pannella, ma sono sostenitori della libertà responsabile, un concetto che è anni- luce da un comunistello da sagrestia e radical – chic come Vattimo.

Switch off e potenziamento segnale il futuro delle tv locali

L’ Assessore Tronzano: “Riteniamo il mondo delle tv locali un valore aggiunto per il mondo dell’informazione”

 

L’Amministrazione Regionale ha attivato nei mesi scorsi un tavolo di confronto con gli operatori televisivi regionali, rappresentati dalle principali Associazioni di settore attive sul territorio per confrontarsi sul prossimo switch off legato alla riprogrammazione dei canali televisivi, che sarebbero dovuti partire nel prossimo autunno. Due gli elementi emersi nel corso di questi incontri di rilievo tecnico: la scarsa ricezione del segnale, soprattutto nelle zone periferiche verso la Lombardia, e una richiesta di dilazione dei tempi per la messa a punto del passaggio previsto in prima istanza per la nostra regione a far data dal mese di settembre

Il tavolo tecnico attivato – conferma l’Assessore Andrea Tronzano – ha messo in evidenza come esistessero delle problematiche relative al segnale di ricezione, soprattutto nelle province appartenenti all’area del Piemonte orientale e confinanti con la Lombardia, ed è stato necessario uno studio e un confronto tra gli operatori locali e la EI Towers, vincitrice del bando della rete di primo livello per il Piemonte, per potenziare il segnale e dare un servizio ai cittadini che usufruiscono dei servizi informativi attraverso le tv regionali”.

Il frutto del lavoro di questo tavolo tecnico ha portato a identificare in accordo fra Ei Towers e gli operatori locali, 5 “nuove” postazioni (Novara, Vercelli, Laveno-Sasso del Ferro, Campo dei Fiori-Scuderie e Monte Giarolo) dove attivare altrettanti impianti oltre ai 74 già autorizzati, come necessari per l’ottimizzazione del segnale e per non penalizzare la popolazione piemontese a causa di un’inadeguatezza tecnologica con l’Area Tecnica confinante. Con queste postazioni aggiuntive sarà possibile – aggiunge l’Assessore Tronzano – raggiungere un significativo miglioramento in termini di livello di segnale e conseguentemente una più efficace ed omogenea copertura rispetto a quanto previsto in esito al bando ministeriale”.

Sulla base delle interlocuzioni raggiunte con gli operatori è stato poi chiesto un differimento dello switch off inviando una lettera al Ministero al sottosegretario all’On. Anna Ascani a firma del Presidente Alberto Cirio e dell’Assessore Andrea Tronzano. La data dello switch off prevista per il mese di settembre è stata spostata nei primi mesi del prossimo anno.  Riteniamo il mondo delle tv locali un valore aggiunto per il mondo dell’informazione – conclude l’Assessore Andrea Tronzano – permettere loro di lavorare in serenità alla luce degli sviluppi delle nuove tecnologie rappresenta un indubbio vantaggio per la pluralità del sistema informativo”

Programma “Mangiaplastica”, il Piemonte sostiene il decreto interministeriale

 

Parere favorevole dalla Regione in sede di commissione Ambiente Energia e Sostenibilità della Conferenza delle Regioni. L’assessore all’Ambiente, Marnati: “Misure importanti per un’efficace intercettazione degli imballaggi in plastica, per la diffusione della cultura del recupero e per contrarre la produzione di rifiuti”

Ridurre l’incidenza di determinati prodotti in plastica sull’ambiente e promuovere la transizione verso un’economia circolare; raggiungere il 77% della raccolta differenziata di bottiglie in pet per bevande entro il 2025;  ridurre la produzione complessiva di rifiuti e contenere gli effetti climalteranti: per contribuire al raggiungimento di questi obiettivi specifici due decreti interministeriali – uno che prevede l’erogazione di fondi statali ai Comuni per l’acquisto di eco-compattatori per favorire la differenziazione e l’avvio dei rifiuti ad un riciclo di alta qualità, l’altro che prevede l’erogazione di contributi a negozianti di vicinato ma anche di media e grande struttura, per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari sfusi o alla spina – ai quali la Regione Piemonte, con l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati, ha dato parere favorevole in sede di Caes (Commissione Ambiente Energia Sostenibilità) della Conferenza delle Regioni.

“Riteniamo che siano due misure estremamente importanti – sottolinea Marnati – Il “Mangiaplastica”, per migliorare sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo la raccolta differenziata della plastica e delle bottiglie in pet, per queste ultime, per migliorare il recupero di materia, e il decreto “prodotti sfusi” per incentivare appunto la vendita di prodotti sfusi e quindi ridurre la produzione di rifiuti”.

In particolare, il contributo statale è destinato ad attrezzare spazi dedicati a questo tipo di vendita al consumatore finale oppure all’apertura di nuovi negozi che prevedano esclusivamente la vendita di prodotti sfusi. Il contenitore offerto dal negoziante dovrà essere riutilizzabile ed è prevista la possibilità di utilizzare contenitori di proprietà del cliente, purché siano riutilizzabili, puliti e idonei al contatto con gli alimenti.

“I decreti – conclude Marnati – sono pienamente in linea con gli obiettivi della pianificazione regionale. L’impegno regionale è quindi volto a diffondere e a promuovere queste iniziative per incoraggiare i cittadini ad assumere comportamenti virtuosi”.

Raccolti gli ultimi moduli della petizione contro la pedonalizzazione di via del Carmine

Sono stati raccolti il 4 agosto scorso gli ultimi moduli della petizione promossa contro la pedonalizzazione di via del Carmine voluta dall’amministrazione comunale di Torino.

Giovedì 5 agosto i tre firmatari della petizione hanno presentato le 330 firme raccolte all’URP per l’avvio delle procedure in merito alla loro verifica e validità.

A dichiararlo è stato Alberto De Reviziis, a capo della petizione sostenuta anche da altri commercianti di via del Carmine e da molti cittadini che hanno firmato la stessa petizione, che ha ricevuto l’appoggio anche da parte del Comitato TorinoinMovimento.

“La piazza è infatti – dichiara Federica Fulco del Comitato TorinoinMovimento – totalmente interdetta a causa dei lavori di ristrutturazione in corso. Ci domandiamo che tipo di eventi si possano organizzare in questo momento. La legislatura è  terminata, il problema permane, la stessa Circoscrizione ha scritto al Comune di Torino, comprendendo l’inutilità di questa sperimentazione”

Mara Martellotta 

Grandi movimenti di mercato per Toro e Juve

È Riccardo Orsolini l’obiettivo numero uno per i granata. Ivan Juric ha chiesto un altro esterno offensivo dopo l’arrivo di Marko Pjaca sulla trequarti.

La trattativa con il Bologna prosegue: offerti Lyanco e soldi, se non si dovesse arrivare ad Orsolini l’alternativa per il Torino sarebbe sempre rappresentata da Josip Brekalo del Wolfsburg.Messias non interessa più, al momento, il calciomercato è sempre imprevedibile. In casa Juve c’è una novità: i bianconeri trattano il centrocampista Iacq Aurelien Tchouameni, 21enne poderoso tuttocampista del Monaco. Grande fisico e corsa, è valutato 30 milioni di euro ma la Juventus potrebbe abbassare le pretese con qualche contropartita. Cherubini ha individuato il possibile piano B nel caso in cui Locatelli non arrivasse a Torino. Intanto Demiral è stato ceduto all’Atalanta ed ora il ds Cherubini è alla ricerca di un difensore centrale.

Vincenzo Grassano

Cerimonie, letture, canti e meditazione Intorno al simbolo della pace

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Venerdì 6 agosto 2021 – a partire dalle ore 21
 piazza Castello – fronte Palazzo Madama – Torino

Caro direttore,

  • Ricordiamo le vittime delle bombe atomiche
  • Ribadiamo il nostro NO alle armi nucleari
  • Chiediamo all’Italia di ratificare il trattato per la messa al bando delle armi nucleari adottato dall’ONU il 7 luglio 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio di quest’anno

A 76 anni dai bombardamenti atomici sul Giappone, assistiamo ad un inquietante ritorno di interesse per le armi nucleari unito ad un’escalation dei conflitti tra potenze nucleari. Attualmente gli Stati Uniti, la Francia, la Cina, la Russia, l’Inghilterra, India, Israele e Pakistan sono possessori “ufficiali” di armamenti nucleari. Questi ultimi tre paesi non hanno aderito al Trattato di Non Proliferazione Nucleare, che dovrebbe in teoria regolamentarne e limitarne lo sviluppo. Diversi altri paesi stanno compiendo tentativi di dotarsi di armi nucleari o si stanno dimostrando interessati.
In Italia sono custoditi diversi ordigni atomici, nelle varie basi Nato disseminate sul territorio.
Poiché l’esistenza stessa delle armi nucleari è universalmente riconosciuta come una terribile minaccia per la stessa sopravvivenza del genere umano, ICAN, l’organizzazione internazionale che ha promosso il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari, è stata insignita del premio Nobel per la Pace 2017
La questione del riarmo nucleare si pone nel contesto di un aumento generalizzato della violenza come metodologia d’azione: la violenza è sempre più accettata come metodo di risoluzione dei conflitti, siano essi personali, sociali o politici, dalle relazioni tra i singoli al livello internazionale.
Continua, anche se lenta, la crescita delle spese militari nel mondo: il totale è di 1.740 miliardi di dollari. La sola Italia ha usato per spese militari 28.417 milioni di dollari nel 2017 .
Occorre invertire la rotta, chiediamo investimenti nei settori della salute, dell’educazione, del lavoro e dell’ambiente invece che in quello militare.
Per queste ragioni chiediamo al nostro governo di lavorare perché queste armi siano ripudiate e di attivarsi perché vengano ovunque abolite; in questo contesto chiediamo che l’Italia ratifichi il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari, in coerenza con l’art.11 della nostra Costituzione

per il coordinamento AGITE
Giorgio Mancuso

Polizia, più di 200 pattuglie per controllare treni e stazioni

1 arrestato, 9 indagati, 4.170 persone controllate, di cui 698 con precedenti. 223 pattuglie impegnate nelle stazioni e 14 in abiti civili per attività antiborseggio. 41 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 89 convogli presenziati. 12 i servizi lungo linea e 23 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dal 26 luglio al 1° agosto 2021, del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta.

 

Durante la settimana sono stati intensificati i servizi di prevenzione e vigilanza per una più incisiva azione di contrasto alla microcriminalità presso alcune stazioni non presidiate dal personale di Polizia, anche in ragione dell’aumento del numero dei viaggiatori in concomitanza con le partenze di fine luglio per i luoghi di vacanza. Il personale Polfer è stato impiegato nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno, in particolare nella provincia di Torino presso le stazioni Stura, Rebaudengo e Rivarolo; nella provincia di Cuneo: Bra, Fossano, Sommariva del Bosco e Mondovì.

 

A Torino un trentunenne senegalese è stato denunciato dagli agenti Polfer per porto abusivo di strumento atto ad offendere. L’uomo, fermato nelle adiacenze della stazione ferroviaria, si è da subito mostrato nervoso durante il controllo: all’interno del suo zaino sono stati rinvenute due catene d’acciaio antifurto per biciclette sprovviste di chiavi di apertura ed una tenaglia della lunghezza di 22 cm. Dopo una compiuta identificazione, lo straniero è stato denunciato e la tenaglia sequestrata.

Il personale in servizio presso il Settore Operativo ha denunciato un trentaseienne italiano per percosse e minaccia. I fatti risalgono allo scorso mese di giugno, quando un macchinista di un treno regionale è stato schiaffeggiato e minacciato, nella stazione di Alpignano (TO), a seguito di un futile diverbio. Rintracciato anche grazie alla visione delle immagini delle telecamere di sicurezza di stazione, l’uomo è stato identificato e denunciato.

 

A Vercelli una trentaduenne gambiana è stata denunciata per lancio pericoloso di cose. Senza nessun apparente motivo, la donna, seduta nella sala d’attesa della stazione, ha scagliato una pietra verso una viaggiatrice di passaggio sfiorandole il volto. Fermata e controllata dal personale Polfer durante il quotidiano servizio di vigilanza, è stata accompagnata presso gli uffici di polizia e denunciata. Su richiesta dei poliziotti la vittima ha detto di non avere bisogno di cure mediche e che non avrebbe sporto denuncia per l’accaduto.