ilTorinese

In “missione gastronomica” con la cena spaziale

Torino, oltre che a essere soprannominata la  ” piccola Parigi” è anche famosa come la ” piccola Houston” dove sono attive realtà come la Thales Alenia Space e Altec:

esse pongono la città di Torino in una posizione di livello sia negli studi di ricerca sulle caratteristiche dello spazio in continua evoluzione – alla luce anche degli attuali ambiamenti climatici – sia nella possibilità di narrarare i connotati che legano il modo di alimentarsi all’interno di una navicella spaziale e le modalità di cucinare i cibi direttamente nello spazio,  senza disperdere le loro qualità nutrizionali , essenziali agli astronauti durante i lunghi mesi di permanenza   in assenza di gravità.

A raccontare i vari aspetti della vita nello spazio, attraverso narrazioni gastronomiche espresse sotto forma di piatti presentati e pensati com un immaginario viaggio verso l’orbita terrestre, ci pensa la cena spaziale : format di successo già nelle passate edizioni, realizzata in storici ristoranti torinesi , ideata e condotta da Maurizio Maschio, giornalista e gastronauta che, giovedì 10 novembre , presenterà la nuova edizione presso i locali del Ristorante Spazio 7 ,all’interno della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in V. Modane 20. Un luogo, un tema, dunque.
La cena, ideata dall’ingegno del ” neo acquisto ”  chef Antonio Romano, giovane talento, allievo del tre stelle michelin Heinz Beck de ” La Pergola” a Roma, sarà improntata verso la proposta di ricette dove gli ingredienti tipici del territorio piemontese vengono abbinati, in maniera studiata ma divertente,  a una cucina dai caratteri  squisitamente internazionali. Accostamenti mai banali e che vengono proposti attraverso l’uso di moderne tecniche di approccio declinate, proprio per il tema della serata,  alla sperimentazione attraverso l’uso di apposite tecnologie, allo stesso modo con cui ,sulle navicelle spaziali, si lavora per la ricerca. Ecco che , fra le varie tecniche, fa capolino l’utilizzo della stampante 3D, metodologia moderna largamente usata nelle missioni spaziali, con la quale il fantasioso re stellato dei fornelli di Spazio 7 disegna direttamente gli stampi da utilizzare per la realizzazione dei piatti nei quali è espresso chiaramente l’approccio a una cucina aperta alla novitá, alla sperimentazione e in linea con le esigenze del suo pubblico, che é quello di divertirsi a partire da ciò che si mangia e sotto quale forma.
Ogni piatto sarà fatto precedere da un breve incipit di descrizione,  con chiari riferimenti ai pianeti e alla luna.  Uno dei piatti che meglio esprime il senso della serata spaziale e la magia nella sua composizione di cui è capace chef Romano in tutte le sue espressioni culinarie è sicuramente l’antipasto,  la seppia in tre consistenze, alias ” Il paradosso della stella”: cottura alla brace, in padella e marinata in un unico composto e condito con pomodoro a crudo: un piatto da mandare letteralmente in orbita! Per proseguire con ” Marte in terra arida” , un irresistibile risotto con funghi porcini e topinambur; un secondo d’autore come il Filetto di Vitello e nocciole su ” Polvere di Luna” e, dulcis in fundo, ” Saturno contro ” , squisito dessert di semi di carrube, combava e fava tonka.
Al convivio gastronomico si aggiungeranno degli interesssanti talk, moderati da Maurizio Maschio insieme a importanti ospiti del settore spaziale, fra i quali Walter Cugno, vicepresidente di Thales Alenia Space Italia, e Giuseppe Scellato, presidente dell’incubatore I3P del Politecnico di Torino e direttore di ESA: la divulgazione e la descrizione  delle attuali missioni spaziali, a cosa servono e in  che modo le start up innovative nel mondo della ricerca nello spazio stanno trovando riscontro nella divulgazione di importanti tematiche quali, ad esempio, quelle relative allo sviluppo e all’applicazione di tecnologie di origine” spaziale” in campo agricolo per la cosiddetta ” agricoltura di precisione” ; o alla mappatura dei terreni per la riduzione degli sprechi e l’ottimizzazione dei raccolti stagionali.
Rappresenteranno motivo di orgoglio tutto torinese per prendere coscienza di vivere in una delle città europee con un potenziale enorme e ancora poco divulgato nel campo della ricerca e delle missioni nello spazio.  Attività – come si sta scoprendo – sempre più utili alle nostre capacità di adattamento su un pianeta terra che ha bisogno di essere ripensato e rinvigorito attraverso, soprattutto, l’uso ragionato di tutte le risorse naturali adatte al soddisfacimento del bisogno primordiale dell’uomo, nutrirsi. Sulla terra ma ancora di più in luoghi ostili alla sopravvivenza dell’uomo, proprio come nello spazio.
Il costo della cena è di 110 euro vini inclusi,  bevande e visita alla mostra in corso. Prenotazioni e informazioni allo 011. 37 97 626 o scrivere a info@ristorantespazio7.it oppure acquistando l’esperienza on line su www.nehexperience.com 
 
 
Chiara Vannini

Ivrea e i suoi dintorni

LA GEMMA DEL CANAVESE TRA DISTESE DI NATURA E BELLEZZE

 

A pochi chilometri da Torino, bagnata dal fiume Dora Baltea e avvolta dal Canavese, si trova Ivrea, un piccolo centro affascinante e suggestivo. Fondata dai Salassi nel quinto secolo A.C. divenne colonia romana dal 100 A.C. con il nome di Eporedia da cui deriva il nome dei suoi abitanti, epoderiesi.

Patrimonio dell’Umanità per Unesco, questa preziosa cittadina è testimone di diverse vicende storiche che l’hanno attraversata e caratterizzata, dalla presa dei Longobardi, ai Franchi, al Regnum Italicum di Re Arduino che la cede alla Chiesa, ai Savoia che la difendono da francesi e spagnoli. Dai primi del ‘900 Ivrea diventa un importante centro industriale grazie alla Olivetti che rappresenta ancora oggi una eredità socio-culturale che la influenza e la contraddistingue.
Considerata il capoluogo del canavese, animata da circa 23.400 abitanti, questa gemma piemontese è ravvivata da locali tipici, negozi, ristoranti e centri culturali raccolti attorno alla strada centrale pedonale, Via Arduino. Il periodo più vivace dell’anno è sicuramente quello del Carnevale Storico, risalente al 1808 quando in città sfilarono diverse persone vestite con abiti medioevali. La Battaglia delle Arance, che si tiene gli ultimi 3 giorni della mascherata, è l’evento più famoso ed atteso con moltissimi turisti che accorrono per assistere alla battaglia delle squadre di aranceri che, dai carri e a piedi scalzi, si affrontano simulando la battaglia del popolo contro la nobiltà.
Molte e di diversa tipologia sono le visite da fare ad Ivrea, tra le più interessanti e legate alla celebre Olivetti sono il MaAM – Museo a cielo aperto di Architettura Moderna – che si articola in un percorso di due chilometri, fatto di vetro acciaio e cemento, che fu la sede della famosa azienda, il Laboratorio Museo Tecnologic@mente dove sono esposti storici dispositivi a tastiera, calcolatori e personal computer e l’Ex Hotel Serra, progettato alla fine degli anni ’60, particolare e stravagante per la sua forma di macchina da scrivere.

I Giardini di Giusiana rappresentano l’area verde della città, una zona di relax ma anche di interesse architettonico grazie alla Torre di Santo Stefano costruita nel 1041 e una volta facente parte di un monastero demolito nel Cinquecento.
Il centro storico è accogliente e gradevole tra palazzi eleganti, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Castello e la romantica la passeggiata sul lungo Dora che porta al suggestivo Ponte Vecchio, il più antico di Ivrea, e al Borghetto, un piccolo centro di edifici stretti tra loro sulla sponda destra del fiume ricco di botteghe e attività artigianali.
Tappa obbligata e gustosa da fare assolutamente è alla pasticceria Balla famosa per la sua torta ‘900.

La Chiesa di San Bernardino, situata in uno scenario moderno e parte di un complesso monastico risalente al 1400, è un meraviglioso esempio di pittura rinascimentale con vivaci affreschi, realizzati da Gian Martino Spanzotti, che ritraggono il ciclo della Vita e Passione di Cristo.
La visita è possibile solo su prenotazione alla Associazione Spille D’oro.

Da Ivrea parte inoltre la tappa numero 07 della Via Francigena che arriva fino a Viverone; con 20 chilometri di percorso di media difficoltà, questo cammino ai piedi della Serra d’Ivrea, la morena più grande d’Europa, offre paesaggi incantevoli, chiesette e ruderi da visitare e il villaggio-strada di Piverone.

A pochi minuti di macchina dalla città invece si sviluppa un’area caratterizzata da boschi che ospita 5 laghi deliziosi, il Sirio il più frequentato grazie alle spiagge, ai locali e ai ristoranti sulle sue rive, il Lago Campagna, e i Laghi Nero e di San Michele collegati da fitti sentieri.
Nelle vicinanze molto belli e caratteristici ci sono anche i Borghi. Montalto Dora con un castello solitario e il Parco Archeologico del Lago Pistono è nel bel mezzo di una torbiera, un lago esaurito sul cui fondo si sono depositati nel corso del tempo vegetali e materiale organico che creano, quando ci si cammina sopra, un effetto morbido e danzante come se fosse un grande materasso, per questo motivo questo luogo è stato soprannominato “terra ballerina”. L’altro borgo è Chiaverano con la sua Bottega del Frer, un’officina di fabbro ferraio risalente ai primi anni del Settecento, e la millenaria Chiesa di Santo Stefano di Sessano.

E’ vero che è finalmente tempo di mare, di relax in spiaggia e bagni marini ma una gita in questa perla piemontese, eletta una tra le più belle “città sul fiume”, vale davvero la pena. Ivrea è una cittadina dalle molte vocazioni come quella artistica, o quella tecnologica, naturale, folcloristica e sicuramente romantica, una meta ideale per passare qualche giorno immersi nella bellezza.

Maria La Barbera

Dopo il lockdown: il lascito della pandemia sui bilanci delle imprese

Workshop

Giovedì 10 novembre 2022, ore 10:00 – 12.00

Camera di commercio di Torino, Sala Giunta

Via Carlo Alberto 16 Torino

 

Una crisi che fermasse le imprese non c’era mai stata. Cristallizzare e congelare per mesi le attività come ha influito sulle imprese del Piemonte? Una ricerca del Comitato Torino Finanza ha analizzato l’universo dei bilanci delle società di capitali piemontesi dell’anno della pandemia e di quello precedente.

Programma

Apertura dei lavori

Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino

Presentazione dell’indagine

Giuseppe Russo, Step Ricerche

Tavola rotonda di discussione

Modera: Francesco Antonioli, direttore di Mondo Economico

Partecipano:

Luca Asvisio, Presidente Ordine Commercialisti ed esperti contabili di Torino

Alain Devalle, SAA e School of Management Università degli Studi di Torino

Gianna Pentenero, Assessore alle attività produttive del Comune di Torino

Andrea Tronzano, Assessore allo sviluppo economico Regione Piemonte

Giampaolo Vitali, Istituto per la ricerca sulla crescita economica sostenibile, CNR

 Chiusura dei lavori

Vladimiro Rambaldi, Presidente Comitato Torino Finanza

Perdere con i fondi: come è possibile?

“Con il risparmio gestito da professionisti, siete sicuri di mettere a frutto i vostri risparmi nel modo migliore”.

Così, più o meno, raccontano tutti i dépliant che reclamizzano i fondi comuni d’investimento o le polizze unit linked che affollano il mercato finanziario.

Una frase teoricamente corretta, ma che purtroppo non sempre riflette il vero.

 

 

Le cronache pullulano di articoli che lamentano gli scarsi risultati ottenuti dai fondi comuni e dalle polizze finanziarie che ottengono performance inferiori a quelle di mercato; carenze dovute non solo all’onere delle commissioni che gravano sul risparmio gestito, ma anche alla scarsa professionalità di alcuni gestori, se non addirittura al peso di gravi conflitti d’interesse che li portano ad effettuare investimenti basati più sulla convenienza della societàdi gestione e del gruppo bancario o assicurativo cui fanno capo, che non sulla convenienza per i sottoscrittori.

L’ultimo caso, molto grave, riguarda alcuni fondi del gruppo americano Morgan Stanley, che in soli tre anni hanno perso due terzi del valore rispetto a fine 2019; una voragine grave, non solo per l’ammontare in sé, ma soprattutto per l’enorme contrasto rispetto al trend che nello stesso periodo ha fatto registrare l’indice S&P 500: dal 2019 ad oggi ha guadagnato il 15%!

 

ANDAMENTO TRIMESTRALE INDICE S&P 500

01.11.2022

3.734,50

01.07.2022

4.130,29

01.04.2022

4.131,93

01.01.2022

4.515,55

01.10.2021

4.605,38

01.07.2021

4.395,26

01.04.2021

4.181,17

01.01.2021

3.714,24

01.10.2020

3.269,96

01.07.2020

3.271,12

01.04.2020

2.912,43

01.01.2020

3.225,52

 

Insomma, da una parte un investitore sprovveduto che avesse puntato su un “giardinetto” di titoli quotati a New York (o, meglio ancora, se avesse sottoscritto un ETF basato sull’indice S&P) si potrebbe fregare soddisfatto le mani, portando a casa una bella plusvalenza nonostante le tensioni del 2020-21 (COVID) e del 2022 (guerra in Ucraina), mentre dall’altra parte l’investitore fiducioso che ha affidato i suoi risparmi ai “professionisti” raccoglierebbe solo cocci…

Com’è possibile?

Il mistero è stato recentemente svelato analizzando il portafogliodei quattro fondi gestiti dal gruppo Morgan Stanley.

Si è così scoperto che in tutti e quattro i fondi esaminati figurano gli stessi titoli azionari, come se tutti i fondi facessero parte di un unico “superfondo“, senza rispettare diversità d’investimentocome sarebbe logico aspettarsi. Ed inoltre i dieci titoli più presenti nei portafogli coprono circa il 50% del totale, limitando la fondamentale regola della diversificazione massima degli investimenti che è alla base della filosofia dei fondi.

Ma il fatto ancor più grave è che quei dieci titoli non sono “qualunque”: sono tutti rappresentativi di società che si sono quotate a New York tra metà 2019 e fine 2020; e, guarda caso, chi era la banca che aveva assistito le società nell’iter di quotazione?

Toh, Morgan Stanley!

In parole povere: la banca accompagna in Borsa una decina di società nuove, incassa laute provvigioni per la sua consulenza e, probabilmente a causa di un non totale collocamento dei titoli, piazza “gli avanzi invenduti” nei quattro fondi che gestisce.

Un conflitto d’interessi grande come una casa che nessuna autoritàdi Borsa ha ritenuto opportuno condannare; e non si ha notizia di eventuali provvedimenti per vietare futuri comportamenti analoghi.

Viva il risparmio gestito, ma attenzione!

Il caso rende ancora una volta consigliabile optare per gli ETF (fondi “non gestiti” che investono in TUTTI i titoli di un indice), che hanno costi totali inferiori del 70-80% rispetto ai fondi tradizionali e non espongono il sottoscrittore ai rischi di conflitti d’interesse o errori nella valutazione delle azioni sulle quali investire.

 

GIANLUIGI DE MARCHI

demarketing2008@libero.it

I referenti di Europa Verde nel Vco

I co-portavoce regionali di Europa Verde – Verdi Piemonte annunciano la nomina dei due referenti di Europa Verde per la provincia del Verbano – Cusio – Ossola si tratta di Monica Valenti e di Fortunato Vitello.

Monica Valenti ha 41 anni è un’insegnante, sposata e madre di due figlie. Nata e cresciuta a Omegna, vive a Verbania dal 2016. Laureata in lingue e letterature straniere e diplomata in flauto traverso. Impegnata da sempre nell’associazionismo culturale e sociale. Ritiene la questione ambientale la priorità politica e ineludibile dei nostri tempi.

Fortunato Vitello di 38 anni nato a Palermo, laureato in Giurisprudenza, presta servizio come Funzionario del Ministero della Giustizia a Verbania, dove si trasferisce nel 2018, impegnato sin da giovanissimo nei movimenti studenteschi e universitari della città di Palermo, facendosi sempre promotore di valori quali l’antimafia, la tutela dell’ambiente, dei diritti civili e dei lavoratori.

“Buon lavoro a Monica e Fortunato!” Le parole di Mariella Grisà co-portavoce regionale di Europa Verde “In questo periodo così difficile politicamente, occorre una forte rappresentanza ecologista sui nostri territori, abbiamo bisogno di voci democratiche, ecologiste e progressiste, che guardino al futuro. La loro adesione al nostro progetto politico è una bella notizia che rafforza il partito, soprattutto in questa fase significativa di espansione di Europa Verde in tutta Italia”.

Continua il radicamento dei Verdi sul territorio piemontese nella società e tra i giovani, i nuovi referenti del Verbano-Cusio-Ossola arricchiscono la Federazione regionale con la loro preparazione, entusiasmo e attivismo, coniugando l’ecologia con il civismo, la giustizia sociale e quella ambientale.

Mauro Trombin co-portavoce regionale rimarca: “Dobbiamo essere proattivi verso la risoluzione di un’emergenza che riguarda tutti noi, perché la crisi climatica è un problema collettivo per questo tutti dobbiamo fare la nostra parte perché tutti subiremo l’impatto di questa crisi.”

Anche la provincia di Verbania avrà una rappresentanza dei Verdi sul suo territorio pronta a collaborare con le associazioni, i comitati e tutti i cittadini della zona

Conad Nord Ovest a sostegno degli ospedali

Con la collezione sostenibile GOOFI

 

Nei punti vendita Conad parte la nuova campagna di collezionamento di soggetti natalizi GOOFI per l’addobbo e la decorazione.

 

Per ogni premio distribuito, Conad Nord Ovest devolverà 50 centesimi a sostegno di 6 ospedali pediatrici nei territori in cui la Cooperativa e i Soci operano ogni giorno.

 

Partita il 31 ottobre la nuova iniziativa di collezionamento sostenibile promossa da Conad in partnership con Egan, azienda marchigiana che afferma la sua filosofia armonizzando lo sviluppo produttivo con l’unicità e la peculiarità del prodotto.

Per 6 settimane i clienti Conad potranno collezionare una linea di 12 soggetti natalizi GOOFI by Egan ispirati a personaggi famosi a tema gufo per l’addobbo e la decorazione, tutti realizzati in plastica (ABS) 100% riciclata e confezionati in buste singole realizzate con carta FSC.

Per ogni soggetto natalizio distribuito, Conad Nord Ovest devolverà 50 centesimi a favore dei reparti pediatrici di sei ospedali nelle Regioni in cui opera, dando una mano concreta a chi lavora ogni giorno per rendere la vita di tutti i bambini ricoverati il più normale possibile. I 6 ospedali coinvolti sono anche per quest’anno: l’Istituto Gaslini di Genova, il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, l’ARNAS G. Brotzu di Cagliari, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e l’Ospedale del Cuore della Fondazione Monasterio di Massa.

Anche quest’anno, quindi, in Piemonte e in Valle D’Aosta, Conad Nord Ovest supporterà FORMA Onlus, la Fondazione dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, centro di riferimento per neonati, bambini ed adolescenti affetti dalle patologie più complesse, rare e crocniche. Il ricavato sarà destinato all’acquisto del macchinario Risonanza Magnetica 3 Tesla, che permetterà di valutare con maggior precisione i casi più complessi, ampliare lo studio dei pazienti con malformazioni, anche in epoca prenatale, ed eseguire studi all’avanguardia.

“Anche quest’anno siamo fieri ed orgogliosi di sostenere i reparti pediatrici degli ospedali del nostro territorio con questa importante iniziativa di collezionamento sostenibile” spiega Adamo Ascari, Amministratore Delegato di Conad Nord Ovest. “Questo progetto è frutto della collaborazione sinergica tra la nostra Cooperativa, i nostri Soci e i nostri Clienti: un ulteriore impegno a supporto del territorio, delle Comunità e del tessuto sociale in cui operiamo. Agire in modo sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale è infatti un valore che ci guida da sempre e questa iniziativa conferma ancora una volta la forte vocazione sociale della nostra azienda, un impegno che condividiamo con i nostri Soci, da sempre sensibili alle necessità del territorio e vero motore della nostra Cooperativa e di tutto il Sistema Conad.”

 

L’impegno dedicato alle partnership sostenibili e, in particolare, alle iniziative di fidelizzazione a sostegno dell’ambiente e delle persone, rientra nel grande progetto di sostenibilità di Conad “Sosteniamo il futuro”, basato su tre dimensioni fondamentali dell’agire quotidiano dell’insegna: rispetto dell’ambiente, attenzione alle persone e alle comunità, valorizzazione del tessuto imprenditoriale e del territorio italiano.

 

Quasi 50 dosi nascoste nell’aiuola

Nelle scorse ore l’attenzione di una pattuglia della Polizia di Stato, che stava transitando in Corso Brescia durante il servizio di volante, è stata attirata da alcuni movimenti sospetti di un giovane: il ragazzo, un cittadino senegalese di ventidue anni, era infatti chino su un’aiuola e sembrava che stesse nascondendo qualcosa sotto alcune pietre. Poco dopo gli agenti vedevano il giovane allontanarsi di qualche metro e parlare a bassa voce con un suo connazionale.

Fermata immediatamente l’autovettura di servizio, i poliziotti del Commissariato di P.S. Centro hanno sottoposto a controllo i due soggetti, già noti in quanto identificati in occasione di precedenti servizi, e hanno verificato cosa fosse stato nascosto nell’aiuola, recuperando ben 46 dosi di eroina e cocaina, custodite all’interno di un sacchetto di plastica, suddivise in ovuli termosaldati, pronte allo spaccio.

All’interno del portafogli del ventiduenne, inoltre, è stata rinvenuta la somma di 110 euro in banconote da piccolo taglio, verosimilmente profitto dell’illecito commercio. In considerazione ai gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, il giovane è stato così tratto in arresto.   

 

I primi 40 anni del TFF: 173 film, diretta radio con Beatles e Rolling Stones

La rassegna cinematografica è stata presentata ieri in conferenza stampa al cinema Quattro Fontane di Roma

Un’edizione ricca di ospiti, da Sam Mendes a Francesco De Gregori, da Malcolm McDowell a Werner Herzog, e ancora Masterclass, anteprime internazionali e un concorso che riunisce il meglio del panorama cinematografico italiano e mondiale, fra lungometraggi, cortometraggi e documentari.

La quarantesima edizione del Torino Film Festival si svolgerà dal 25 novembre al 3 dicembre sotto l’egida
del Museo Nazionale del Cinema – presieduto da Enzo Ghigo e diretto da Domenico De Gaetano – con la
direzione artistica di Steve Della Casa che torna a dirigere la manifestazione a distanza di vent’anni.

Consulenti della Direzione Artistica sono Luca Beatrice, Claudia Bedogni, Giulio Casadei, Antonello
Catacchio, Massimo Causo, David Grieco Grazia Paganelli, Giulio Sangiorgio e Caterina Taricano, Luigi
Mascheroni, Paola Poli, Alena Shumakova e Luciano Sovena.

L’edizione 40 del Torino Film Festival segna il ritorno in sala del pubblico e a partire da questa prospettiva
sono stati concentrati tutti gli sforzi proprio come scelta strategica da parte del Museo Nazionale del
Cinema. La novità di Casa Festival, una cittadella del cinema aperta al pubblico e situata nel suggestivo
scenario della Cavallerizza Reale nel centro di Torino, è a suo modo simbolica: il festival vuole coinvolgere
la città, vuole che gli addetti ai lavori e gli artisti si mescolino con il pubblico come è avvenuto nella grande
tradizione di questo festival.

La scelta di affidare l’immagine della quarantesima edizione a un artista di fama internazionale come Ugo
Nespolo va nella stessa direzione. Nespolo ha molto frequentato il cinema e, per creare l’immagine del 40
TFF, ha voluto rendere omaggio ai grandi miti dell’immaginario cinematografico per realizzare elementi
pop che vestiranno la città nei giorni del festival. E anche la scelta di inaugurare il festival stesso con un
gala al Teatro Regio nel quale Hollywood Party (la storica trasmissione di cinema di Rai Radio3) parlerà a
modo suo e con ospiti prestigiosi di un tema accattivante come il rapporto tra i Beatles, i Rolling Stones e
il cinema, è una scelta al tempo stesso originale e pop. Madrina del festival sarà Pilar Fogliati, brillante
talento dello spettacolo italiano tra piccolo e grande schermo che ha scelto il festival di Torino per la
sintonia con la sua attività di attrice e autrice.

Tanti saranno gli ospiti, molto diversi tra loro ma tutti accomunati da un filo rosso. Non verranno a Torino
per frequentare tappeti rossi, ma per parlare di cinema (del cinema che fanno o di quello che amano), e lo
faranno di fronte a un vasto pubblico di appassionati. Da Malcolm McDowell (che festeggerà a Torino i 50
anni di Arancia meccanica e riceverà dal Museo Nazionale del Cinema la Stella della Mole) a Paola
Cortellesi, da Toni Servillo a Mario Martone, da Stefano Bollani a Valentina Cenni, da Paolo Sorrentino a
Sergio Castellitto, da Michele Placido a Noemi, da Francesco De Gregori a Marco D’Amore, da Marina
Cicogna a Simona Ventura, da Vittorio Sgarbi a Morgan, da Gianluca Vialli a Roberto Mancini, da Louis
Mandoki a Lamberto Bava: storie e idee diverse, tutte accomunate da un incontro pubblico e da un grande
amore per la settima arte.
Poi ci sono i film. Tanti esordi e anteprime internazionali, molti titoli dei quali sentiremo parlare in futuro,
e anche qualche gradito ritorno, come quello di Antonio Rezza che propone un film straordinario tornando
nel festival che aveva vinto due volte negli anni Novanta. E poi ci sono le intersezioni, in particolare con la
Film Commission, il Torino Film Lab e con il Torino Film Industry che quest’anno vedrà il TFF impegnato in
prima persona.

Da sempre attento ai temi della sostenibilità ambientale il Torino Film Festival ribadisce la volontà ad
impegnarsi in tal senso facendo proprie le buone pratiche indicate nella Guida Festival Green realizzata
dall’AFIC (Associazione Festival Italiani Cinema) e relative a 10 aree tematiche di intervento – dalla mobilità
ai consumi energetici, passando per la sostenibilità alimentare e la produzione di un merchandising
ecologico e riciclabile – per rendere un evento cinematografico più ecologico.

Sono questi gli elementi che caratterizzano il Torino Film Festival numero 40, il cui programma ricco,
dettagliato e ambizioso potete leggere qui allegato. Un festival colto ma popolare, di ricerca ma divertente.
Un festival che vuole essere una festa.

40 Torino Film Festival 

NUMERI E OSPITI

I NUMERI | Sono 173 i film presentati al 40 Torino Film Festival – di cui 135 lungometraggi, 14
mediometraggi, 24 cortometraggi, 81 anteprime mondiali, 10 anteprime internazionali, 4 anteprime
europee e 56 anteprime italiane – selezionati su più di 4500 opere visionate.

GLI OSPITI | Stefano Accorsi, Giuseppe Marco Albano, Franco Angeli, Judith Auffray, Joseph Altamura, Carlo
Augusto Bachschmidt, Nadia Baldi, Francesco Ballo, Nella Banfi, Lamberto Bava, Francisco Belard, Chiara
Bellosi, Alessandro Belotti, Claudia Bertinat, Antonio Bido, Bruno Bigoni, Alvaro Bizzarri, Marco Bocci,
Simon Bogocević Narath, Stefano Bollani, Barbara Bouchet, Michelangelo Buffa, Antonio Buil, Tiziano
Butturini, Esmeralda Calabria, Gianni Ubaldo Canale, Francesco Cannavà, Ruggero Cappuccio, Bruno
Carboni, Federico Carra, Lorenzo Casali, Eduardo Casanova, Claudio Casazza, Stefania Casini, Sergio
Castellitto, Alain Cavalier, Maurizio Catania, Alessia Cecchet, Valentina Cenni, Clemente Ciarrocca, Marina
Cicogna, Stefan Constantinescu, Pappi Corsicato, Paola Cortellesi, Elena Cotta, Davide Crudetti, Mimmo
Cuticchio, Marco D’Amore, Massimo D’Anolfi, Tobia De Angelis, Tonino De Bernardi, Francesco De Gregori,
Marco Della Fonte, Daniele Di Biasio, Ilaria Di Carlo, Paola Di Mitri, Gianmarco Di Traglia, Divino Otelma,
Giulio Donato, David Easteal, Barbara Faonio, Deborah Farina, Erika Favaro, Ilaria Feole, Luca Ferri, Fabio
Ferzetti, Federica Foglia, Pilar Fogliati, Giancarlo Fontana, Alessandra Franchina, Gabriele Greco, Eugène
Green, Andrea Gropplero di Troppenburg, João Rui Guerra da Mata, Pedro Henrique, Won-Ki Hong, Viktor
Ivanov, Darik Janik, Andrea Jublin, Mike Kaplan, Karim Kassem, Angelica Kazankova, Cecile Khindria,
Hongsun Kim, Uljana Kim, Takeshi Kogahara, Riccardo Lanaia, Julie Ledru, Eugenio Lio, Fernando E. Juan
Lima, Marcello Lizzani, Luigi Lo Cascio, Mirko Locatelli, Andrea Magnani, Francis Magnenot, Leonardo
Malaguti, Roberto Mancini, Lorenzo Mandelli, Luis Mandoki, Peter Marcias, Massimo Martella, Maria
Martinelli, Francesco Ranieri Martinotti, Mario Martone, Alberto Mascia, Stella Mastrantonio, Flavia
Mastrella, Giulia Mazzone, Malcolm McDowell, Riccardo Milani, Viola Giulia Milocco, Vincenzo Mollica,
Morgan, Vittorio Moroni, Mikko Myllylahti, Filippo Nigro, Noemi, Claudia Pandolfi, Gianfranco Pannone,
Adriano Pantaleo, Martina Parenti, Edoardo Pasquini, Francesco Patierno, Lucio Pellegrini, Mariachiara
Pernisa, Silvia Pezzopane, Paolo Pierobon, Giovanni Piperno, Andrea Pittorino, Michele Placido, Marco
Poet, Marco Ponti, Luisa Porrino, Elisa Puleo Cuticchio, Eugenio Puppo, Federica Quaini, Isabella Ragonese,
Antonio Rezza, João Pedro Rodrigues, Fabrizio Rondolino, Alessandro Rossetto, Michele Sambin, Tony
Saccucci, Bruno Safadi, Stefania Saltarelli, Mauro Santini, Santabelva (collettivo), Miguel Ângelo Santarém,
Giancarlo Scarchilli, Emanuele Scaringi, Cyril Schäublin, Giuseppe Schillaci, Maria Schrader, Alessandro
Scippa, Luca Scivoletto, Albert Serra, Pietro Sermonti, Toni Servillo, Elisabetta Sgarbi, Vittorio Sgarbi, Kasja
Smutniak, Giancarlo Soldi, Luca Sorgato, Paolo Sorrentino, Nikola Spasic, Giuseppe Spina, Marius Gabriel
Stancu, Giuseppe Stasi, Dmytro Sukholytkyy-Sobchuk, Emanuele Taglietti, Edouard Sulpice Cosimo Terlizzi,
Adelmo Togliani, Jonas Trukanas, Marco Turco, Alain Ughetto, Filippo Valsecchi, Miguel Valverde, Fabio
Vasco, Simona Ventura, Massimilano Verdesca, Carlos Vermut, Giovanni Veronesi, Gianluca Vialli , Daniele
Vicari, Ferdinando Vicentini Orgnani, John Vignola, Katia Viscogliosi, Dario Zonta, Lorenzo Zurzolo.

APERTURA 40 TORINO FILM FESTIVAL
Per la prima volta nella sua storia la serata inaugurale del Torino Film Festival, realizzata in collaborazione
con il Teatro Regio, sarà trasmessa in diretta su Rai Radio3, all’interno dello storico programma Hollywood
Party che da trent’anni racconta il cinema alla radio, e sarà poi disponibile su RayPlaySound.
L’idea è di raccontare per 70 minuti il rapporto tra i Beatles, i Rolling Stones e il cinema, con interviste e
con filmati rari o inediti che saranno visibili per il pubblico in sala e saranno in audio per i radioascoltatori.
I due gruppi più famosi del pop inglese hanno infatti un rapporto molto intenso con il cinema, che li ha visti
attori e produttori nonché ovviamente autori di colonne sonore.
Nella loro storia ci sono rapporti con Richard Lester, James Bond, Jean-Luc Godard, Mario Schifano, Jonas
Mekas, Wim Wenders, Martin Scorsese oltre naturalmente a molti altri film e titoli.
Un rapporto che sarà analizzato dai conduttori di Hollywood Party assieme a Malcolm McDowell, Noemi,
Vincenzo Mollica, John Vignola, Francesco De Gregori e altri ospiti che si aggiungeranno.

BEATLES E ROLLING STONES AL CINEMA
25 novembre 2022, ore 19
Torino, Teatro Regio e in diretta su Rai Radio 3 – Hollywood Party

Ancora un mese e mezzo di trotto all’Ippodromo di Vinovo

Ancora un mese e mezzo di trotto all’Ippodromo di Vinovo da qui al 17 dicembre, data finale del 2022 con il Palio dei Proprietari. Si comincia mercoledì 9 novembre con sette corse in programma e al centro la Finale del Campionato Piemontese Gentlemen.

Nessuna ha voluto mancare all’appuntamento, con nove driver tutti alle guide dei cavalli di loro proprietà. Fra i più accreditati, già al primo nastro Uragano Op che Michele Bechis ripropone in pista lasciando a suo padre Giovanni il sulky di All About Bi che arriva da due vittorie consecutive. Si troverà a partire all’ultimo nastro con 40 metri di décalage insieme a Jacopo Brischetto e Borboletta, annunciata in condizione dal suo preparatore Andrea Guzzinati. Da citare anche Singapore, pupillo di Enrico Colombino (presidente del Gentleman Club Piemonte Liguria).

In tutto ben 77 cavalli in pista a dimostrazione del fatto che sulla pista torinese nessuno vuole mancare. Tornerà ad esempio V.P. Dell’Annunziata dopo il successo a Torino del Gran Premio Orsi Mangelli una settimana fa con Diamond Francis e fresco del successo di domenica a Montegiorgio nel Gran Premio San Paolo con Callisto.

Due le corse riservate ai puledri di 2 anni, una sul miglio e l’altra sul doppio km. E infine il premio Plauto che vedrà ben 15 soggetti disposti su tre file dietro le ali dell’autostart. Inizio corse alle ore 13,45, ingresso libero per tutti e attivo il ristorante panoramico.

“Non c’è due senza tre”: tante tipologie teatrali al Piccolo teatro comico

COMPAGNIA TEATRALE CAMPO TEATRO 

NOVEMBRE
VENERDì 11 – SABATO 12 ORE 21.00
VIA MOMBARCARO 99/B TORINO ZONA SANTA RITA

Il Piccolo Teatro Comico in collaborazione con AICS Torino, con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino e come media partner Radio Contatto, presenta la stagione teatrale 2022/2023 il cui tema è
“Punti di vista, incontro ed integrazione”
Una stagione unica comprendente diverse forme teatrali: Il teatro comico
il teatro di prosa
il teatro di genere lgbtq+
il teatro di sperimentazione dal Mondo, teatro etnico
Il progetto nasce da un’esigenza del PTC nel rendere la cultura, una via pratica da percorrere, incrociando il cammino di uomini e donne con esperienze diverse, tutte preziose, che si arricchiscono incontrandosi, scontrandosi e permeandosi le une alle altre, tenendo conto delle basi culturali di integrazione e rispetto verso se stesso gli altri e la natura che lo circonda.
Gli spettacoli diversi nella forma, messi in un unico contenitore, danno spazio all’idea di Integrazione nei nostri diversi punti di vista.
Sesto appuntamento della stagione è quello con la Compagnia Teatrale Campo Teatro in Non C’è Due Senza Tre
“Non c’è 2 senza 3”
Un malizioso e divertente ritratto della famiglia moderna, politicamente scorretta e proprio per questo comica. Un nuovo modello di grande attualità in questo periodo.
Senza pregiudizi e con leggerezza si racconterà di due donne che vogliono avere un figlio, e che per riuscirci hanno bisogno di un uomo. Un triangolo di intrighi, passioni e ricatti che vede tre protagonisti, ognuno con un carattere più difficile dell’altro.
Tutto inizia quando Riccardo, uno spiantato assicuratore, decide di accettare l’invito a cena a casa della sua ex fidanzata Ester. Purtroppo, quello che per lui doveva essere un appassionante ritorno di fiamma verrà immancabilmente compromesso da una notizia scioccante: Ester si è scoperta omosessuale e ora divide l’appartamento con la sua nuova compagna, Ramona.
Ma non finisce qui: le due vogliono avere un figlio ed Ester pensa che, malgrado tutto, Riccardo sia comunque il miglior padre sulla piazza! In ballo ci sono anche ventimila euro che per uno indebitato fino al collo sono pur sempre una boccata d’ossigeno.
Una commedia divertentissima dal primo all’ultimo minuto con l’immancabile finale a sorpresa.