ilTorinese

Fuori dal coma Mauro, il ragazzo colpito dalla bici ai Murazzi di Torino

Mauro Glorioso, il giovane di 23 anni colpito dal lancio di una bici elettrica da 15 chili ai Murazzi di Torino si è risvegliato dopo 13 giorni di coma farmacologico all’ospedale Cto di Torino.

Ora è vigile, seppur attaccato alla ventilazione meccanica. I medici hanno emesso una prognosi di sei mesi per la guarigione. Sono da verificare gli eventuali danni per la frattura alle vertebre cervicali. Nel frattempo procedono le indagini per individuare i responsabili di questo atto criminale.

Si indaga su un gruppo di ragazzi ripreso dalle telecamere di sorveglianza della zona.

(Foto archivio Mario Alesina)

Langhe, Roero, Monferrato: il turismo cresce a doppia cifra

Il primo bilancio del turismo sul territorio e nell’anno da poco concluso non solo conferma il totale recupero del settore dallo stop pandemico, ma evidenzia una crescita importante rispetto al 2019:+13% di arrivi e quasi +18% di pernottamenti.

Aumenta l’appeal della destinazione non solo nella stagioneautunnale: i mesi estivi di luglio e agosto hanno registrato aumenti di oltre il 20% così come sono cresciuti i movimenti nei mesi primaverili, di oltre il 10%.

Sempre elevato il valore del sentiment delle recensioni on-line:89,5/100 oltre la media nazionale che si attesta all’86,3/100.

I primi dati resi disponibili dall’Osservatorio Langhe Monferrato Roero, progetto di partnership fra Visit Piemonte con la competenza dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte, Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e la Banca d’Alba, parlano di un bilancio del turismo 2022 estremamente positivo per la destinazione. Questo quanto emerge dal punto stampa che si è tenuto oggi, giovedì 2 febbraio, nella sede dell’Ente Turismo ad Alba, con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale a Cultura, Commercio e Turismo, Vittoria Poggio, il presidente di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris, il presidente dell’ATL, Mariano Rabino, i sindaci di Alba, Carlo Bo, di Asti, Maurizio Rasero, e di Bra, Gianni Fogliato, e tutti i partner di territorio.

Il territorio delle Langhe Monferrato Roero ha registrato nel 2022quasi 1.400.00 pernottamenti e oltre 600.000 arrivi, con una percentuale di crescita superiore al 30% rispetto al 2021.

Rispetto al 2019, diventato oramai riferimento ultimo per valutare le dinamiche di mercato, si registra un incremento di circa il 13% diarrivi e di oltre il 17% di pernottamenti.

L’ottimo andamento è dovuto sia all’aumento della componente estera che di quella italiana: in particolare, nel 2022 la destinazione ha registrato una quota di pernottamenti esteri nettamente superiore aquella italiana, rispettivamente pari a 57% e 43%.

Il periodo con il maggior numero di arrivi è quello autunnale: nel mese di ottobre sono arrivati quasi 87.000 turisti sul territorio con una crescita di circa il 3% rispetto al 2021 e di quasi il 17% in confronto al 2019.

Molto interessante la crescita dei movimenti turistici estivi: in particolare, rispetto al 2019, per il periodo giugno-settembre, si registra un aumento del 19% di arrivi e del 27% di presenze.Guardando ai singoli mesi, emerge come luglio e agosto registrinoaumenti di oltre il 20% così come nei mesi primaverili l’incremento sia di oltre il 10%.

La Svizzera si conferma primo mercato di provenienza con quasi il 25% della quota totale estera; seguono Germania, Paesi Bassi e Francia. Da segnalare la quinta posizione degli Stati Uniti con oltre20.000 arrivi e oltre 58.000 presenze, con un incremento rispetto al 2019 del 10% di arrivi e del 17% di pernottamenti.

Il monitoraggio delle recensioni on-line conferma l’andamento dei dati statistici. I contenuti monitorati nel settore ricettivo – indicatore direttamente correlato agli arrivi sono aumentati di circa il 22%rispetto all’anno precedente.

La soddisfazione degli ospiti è decisamente molto buona: il valore del sentiment per il prodotto Langhe Monferrato Roero è pari a 89,5/100, superiore al valore del prodotto Italia (86,3/100).

Guardando alla spesa monitorata attraverso le transazioni delle carte di credito in loco, emerge che l’indice del volume di spesa delle carte di credito estere presenta una crescita maggiore rispetto all’indice calcolato per le carte italiane, in particolare in primavera, estate e durante il periodo della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. La spesa estera durante il periodo della Fiera si riconduce ai principali mercati già evidenziati dai dati statistici dei movimenti turistici: Svizzera, Germania, UK, USA, Francia e Olanda, e si osserva una particolare crescita rispetto al 2021 della spesa originata dal mercato USA.

«Questi numeri sono la prova che unire le due Atl di Asti e del Monferrato e di Langhe Roero è stato un bene, perché i turisti scelgono la nostra terra per quello che sa offrire non in base ai suoi confini geograficisottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e lassessore a Cultura, Commercio e Turismo Vittoria Poggio –.Sono anche numeri che ci danno lo stimolo per continuare a lavorare nel segno della qualità, che è ciò che i turisti si aspettano da una terra d’eccellenza come le colline Unesco».

«Questi primi dati sull’andamento del turismo nel 2022 sul territorio di Langhe Monferrato e Roero sono particolarmente positivi, e non solo per l’aumento in doppia cifra sia degli arrivi che delle presenze rispetto al 2019, quindi in periodo pre-pandemia. Ma soprattutto perché la crescita di visitatori è stata evidente, oltre che nel tradizionale periodo di alta stagione, ovvero l’autunno, anche nei mesi primaverili ed estivi a partire da metà marzo – aggiunge Beppe Carlevaris, presidente del Cda di Visit Piemonte –. Si tratta di un risultato entusiasmante, che dimostra quanto in quest’area le potenzialità siano spettacolari e quanto il sistema turistico sia stato capace di diversificare l’offerta e di destagionalizzarla, aumentando il proprio appeal a tutto campo e con una lusinghiera soddisfazione degli ospiti espressa dalle recensioni online».

«La vera sfida di Langhe Monferrato Roero è oggi interpretare al meglio il fenomeno turistico e diffondere consapevolezza tra i cittadini e le comunità – dice il presidente dell’ATL, Mariano Rabino –. Il turismo ci fa riscoprire le nostre radici e tradizioni. Cosa possiamo fare per migliorare ancora? Possiamo essere parte di questa grande operazione culturale che porterà i turisti a innamorarsi sempre di più delle nostre colline e del suo ambiente. A fronte di numeri così importanti, le prossime misurazioni non le faremo solo sugli arrivi e sulle presenze, quanto sull’impatto che il turista genera sul territorio. Grazie quindi al lavoro dell’Osservatorio regionale e dell’Osservatorio LMR: siamo affamati di dati che ci aiutino a misurarci ulteriormente ea delineare la strategia comune per crescere insieme».

«I numeri ci raccontano con quanta forza il comparto turistico del territorio di Langhe Monferrato Roero abbia saputo riprendere a correre dopo i due anni di chiusura per il Covid – commentano i sindaci dei tre centri principali, Carlo Bo (Alba), Maurizio Rasero(Asti) e Gianni Fogliato (Bra) –. Merito soprattutto della capacità di fare sinergia e sistema, a conferma che la scelta di aggregazione delle due ATL si rivela ogni giorno sempre più vincente».

Jano Gangi, un alassino amato dai torinesi

Di Pier Franco Quaglieni

Alassio è stata spesso considerata come il mare dei torinesi perché tanti di noi hanno casa ad Alassio o addirittura si sono trasferiti nella perla del Ponente per viverci e lavorare. Uno dei ritrovi più amati dai torinesi, oltre la famosa pasticceria Sanlorenzo e’ senz’altro il “Galeon“, fondato da Jano mancato ieri, il patron per eccellenza che sapeva accogliere in modo da farti sentire il suo locale sul mare come una sorta di altera domus. Tanti torinesi sono stati colpiti dalla sua morte ed e’ giusto ricordarlo anche a Torino. Jano Gangi era di origini siciliane, orgogliosamente siciliane, ma arrivato ad Alassio come tanti siciliani che scelsero preferibilmente Albenga per vivere una nuova vita di speranza, si era innamorato della Baia del Sole. Prima fu barbiere che si affermò con una straordinaria clientela di vip che lo portò a lavorare anche al Festival di Sanremo da coprotagonista di un’epoca irripetibile di cui Jano è stato uno degli ultimi testimoni.
Poi la creazione del ristorante “Galeon” , un luogo magico di Alassio, sempre accogliente con tutti. Qui d’estate con i concerti in piazza Beniscelli faceva rivivere la Dolce vita alassina, i mitici anni ‘60. Era l’unico che aveva resistito con i concerti che appartengono purtroppo al passato di Alassio, quando Balzola era davvero, insieme al Caffè Roma di Berrino , l’inventore del Muretto, un fiore all’occhiello di una città che oggi non c’è più perché la globalizzazione ha travolto quasi tutto.
Era bello cenare all’aperto, ascoltando cantanti e canzoni che facevano rivivere la spensieratezza di un mondo tramontato che coincide con la nostra giovinezza. Jano era l’anima del suo locale come lo fu un altro alassino immigrato dal Sud che gestiva il ristorante da Joseph, chiuso da tempo.
Chi ha trascorso almeno una parte delle sue estati ad Alassio non potrà dimenticare questo gentiluomo siciliano che nelle sue idee e’ stato sempre coraggiosamente controcorrente. Lo ricordo dopo le mareggiate che sapeva con prontezza ripristinare il suo locale prima di tutti e lo ricordo nei due anni di pandemia durante i quali seppe tener aperto il “Galeon” che navigava nel mare tempestoso del Covid avendo al timone un capitano esperto ed appassionato. Lo ricordo nei suoi interventi su Facebook in cui presentava alcune sue specialità, scrivendo ironicamente : io vi prendo per la gola.
E’ stato un grande lavoratore e un grande alassino che ha contribuito,  molto meglio di altri ingiustamente più famosi,  a tenere alto il nome di una “Alassio da mangiare e da bere“ davvero indimenticabile.  Stefano Pezzini e’ riuscito a parlarne in modo magistrale con commozione e anche con ironia. Il Centro “Pannunzio “ gli conferì il Premio di Alta Gastronomia “Mario Soldati” di cui Jano andava fiero.  Noi siamo certi che il “Galeon “ possa continuare a navigare in acque tranquille perche’ Jano ha lasciato un’ impronta destinata a rimanere come un “marchio di fabbrica” indelebile. Come Roberto Baldassarre fu grande protagonista della vita culturale, Jano è destinato a restare il simbolo di una Alassio che sa essere coerente con il suo passato. Non si tratta di un turismo mordi e fuggi,  quello che Jano ha accolto, ma di un turismo buono che tornava da lui con la fiducia meritata sul campo per lo stile di un’accoglienza sempre cordiale. Altri sono stati celebrati esageratamente nel campo della ristorazione,  mentre Jano ha sempre saputo offrire una cucina d’eccellenza senza fronzoli fatti di chiacchiere inutili.  Il suo ricordo e’ destinato a restare e tanti sono rimasti impietriti nel dolore alla notizia della sua morte crudele.  Io lo penso e lo penserò illuminato dal sole della sua Sicilia immortalato da Quasimodo e dal sole di Alassio di cui scrisse Arturo Graf: la solarità di Jano che va oltre il buio della morte.

Juve in semifinale!

Coppa Italia quarti di finale

Juventus -Lazio 1-0

Bremer

Ieri sera  si è vista la Juve delle 8 vittorie consecutive in campionato che le hanno consentito di volare verso l’alta classifica anche se adesso permane la penalizzazione di 15 punti che non consente,al momento,di sognare null’altro che una tranquilla salvezza.È stata una gara solida e cinica dei bianconeri di Max Allegri che riscatta,in parte, la sconfitta contro il Monza in campionato e guadagna l’accesso alla semifinale di Coppa Italia battendo la Lazio 1-0. Allo Stadium i bianconeri giocano meglio,sfiorano il gol con Kostic e Rabiot e poi sbloccano la gara con un gran colpo di testa dell’ex granata Bremer. Nella ripresa la Lazio ci prova con tanto gioco e pochi tiri in porta ma la squadra di Allegri controlla senza grossi problemi. In semifinale ci sarà derby d’Italia contro l’Inter.Le semifinali di Coppa Italia si disputeranno con gara d’andata e ritorno nel mese di aprile..Juventus-Inter. Cremonese-Fiorentina.

Enzo Grassamo

Le iniziative della Città per ricordare l’incendio del cinema Statuto

1983 – 2023

Il 13 febbraio 1983, poco dopo le ore 18, divampava l’incendio del Cinema
Statuto in cui persero la vita 64 persone. A 40 anni da quei tragici fatti la Città
intende onorare la memoria delle vittime e – in accordo con i familiari –
stimolare una riflessione sulla sicurezza nei luoghi pubblici rivolgendosi in
particolare ai giovani e ai luoghi del divertimento.
La Città ha raccolto il desiderio dei familiari delle vittime dello Statuto di
raccontare alle nuove generazioni l’eredità lasciata dall’incendio del 1983 nella
legislazione sulla sicurezza e nella conformazione dei locali che frequentano
abitualmente.
Grazie alla fattiva ed entusiasta disponibilità delle istituzioni cittadine e di
molte realtà del territorio si è potuto comporre un importante calendario di
iniziative che si svolgeranno a partire dal 13 febbraio.
La Giunta Comunale dichiara che
“La ferita inferta dai tragici eventi del cinema
Statuto è ancora viva nella memoria della nostra Città. Grazie alla sensibilità
dei familiari delle vittime di quel 13 febbraio, il dolore ha trovato il modo di
raccontarsi e parlare alle nuove generazioni. La prevenzione e il rispetto delle
normative stanno alla base del diritto dei giovani cittadini a divertirsi, stando
insieme, in sicurezza. La Città, in onore della sua storia e del ricordo delle
vittime vuole stimolare ragazze e ragazzi ad essere primi protagonisti della loro
sicurezza, ricordando di non abbassare mai il livello di attenzione. Per questo
siamo entusiasti del coinvolgimento attivo di istituzioni, scuole, esercenti e
associazioni in un’iniziativa dal grande impatto comunicativo che ci auguriamo
possa diffondersi a Torino e in Italia”.
Accanto alle commemorazioni istituzionali previste sul luogo dell’incendio,
presso la targa posta nell’aiuola di Largo Cibrario intitolata alle “Vittime del
Cinema Statuto”, e in Sala Rossa nel corso del Consiglio Comunale, si
affiancheranno iniziative di comunicazione e sensibilizzazione rivolte agli
studenti e studentesse della Città.
Michele Chicco
Gabinetto del Sindaco
Vice Capo Ufficio Stampa Giunta Comunale

Dalla politica alla Juve non ci resta che piangere

Ci mancavano anche gli anarchici e abbiamo fatto il pieno. Sarebbe più opportuno chiamarli anarcoidi, visto che poco si addicono alla figura di Giuseppe Pinelli o di Pietro Valpreda.

 

Loro si’ veramente vittime del sistema. Questi anarcoidi ricompaiono ciclicamente dal no Tav alla “liberazione” dei prigionieri politici.
Per loro basta sparare a cose e persone. Mettere bombe, incendiare sono atti politici contro una società ingiusta. Dunque assoluzione piena. Gongola la destra estrema paragonando per i 41 bis sia i mafiosi che i terroristi anarcoidi. Grande minestrone ed il gioco del confondere le acque è fatto.
Che pochezza. E intanto la Giorgia Meloni gira il mondo in cerca di gas per riscaldarci e notorietà e consenso. Indubbiamente è brava. Passerà sicuramente alla Storia.
Fosse  solo per la sua repentina conversione sulla via di Damasco. Ma come si diceva una volta acqua vecchia non macina più. Invece Salvini se ne inventa una al giorno per stare in palla.
Ora rivuole il federalismo. Già proprio così. Al sud non ha sfondato e ritorna ai vecchi amori.
Federalismo, federalismo… tanto non se ne farà nulla, come al solito. Berlusca si agita.
Mi raccomando, piano, piano, ha una certa età. E questa opposizione? Come diceva Totò: siamo vincoli o sparpagliati? Sono sparpagliati. Il Pd ci riprova con il congresso. Questa domenica prima tornata per gli iscritti. I primi due si contenderanno il 28 la leadership. Se ho capito bene tutti potranno votare. Ballottaggio previsto tra Bonaccini e la Schlein. Concretamente chi vuole un pd di centro voterà Bonaccini. Chi vuole un Pd amico dei cinquestelle voterà Schlein.
Poi semplicemente il pd sceglie di non scegliere. Un partito dovrebbe indicare che cosa vorrebbe essere. Ma si sa che sono cose che appartengono al passato. Pazienza, ma magari mi sbaglio. Intanto Valle è candidato ad essere candidato per il Pd alle regionali. Altro passaggio: può vincere se fa l’accordo con I cinquestelle. E qui la vedo più dura. Un altro che si dà da fare è l’amatissimo Sindaco Lo Russo.  Ma, di fatto, è dura, durissima. Sintesi: finché  non arrivano copiosi i soldi del Mef, solo cose di pessimo  gusto. Torino langue ha un po’ . Poche novità in proposito. Dunque che fare? Non ci resta che piangere aspettando quel giorno che non arriva , e forse non arriverà mai.
Persino la Juve è allo sfascio più totale, sia sportivamente parlando, sia societariamente parlando. Non c è più  l’Avvocato Gianni Agnelli. Tutti gli Agnelli ed affini sono cittadini del Mondo e poche volte si trovano , appunto, nella nostra città. Verrebbe da dire quando c’era Lui ( l Avvocato, s’intende).
Ma anche lui più che un Santo , nel senso compiuto della parola, era uno che sapeva fare i suoi affari di famiglia. E , direi casualmente,  Torino ci finiva in mezzo.
Ma almeno qualche briciola gli cadeva dalle tasche. Ora per Torino manco più queste.
Pure la Juve è figlia di un passato che non tornerà mai più. Sottolineando il mai.

PATRIZIO TOSETTO

Assistenza anziani, DDL passo in avanti

PARTE IL DISEGNO DI LEGGE DELEGA DI RIFORMA DELL’ ASSISTENZA AGLI ANZIANI

 

Giuseppe Falcocchio (Presidente ANAP Piemonte): “L’approvazione del DDL è una buona partenza ma siamo solo all’inizio. Ora è necessario che il tema diventi una priorità politica per il nuovo Governo e il nuovo Parlamento”

 

“Si tratta di una svolta che riguarda le condizioni di vita di 14 milioni di cittadini”Nel consiglio dei ministri del 19 gennaio il governo Meloni ha approvato, con procedura d’urgenza, la “riforma della non autosufficienza”, introducendo alcune modifiche al testo già approvato dal governo Draghi.

L’ANAP ha da tempo aderito al Patto per la Non Autosufficienza, che raggruppa gran parte delle organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. Grazie al lavoro del Patto, l’ultimo Consiglio dei Ministri del Governo Draghi, aveva approvato il Disegno di Legge Delega sulla non autosufficienza, per migliorare l’assistenza agli anziani elevando la qualità della cura a domicilio, senza però trascurare gli interventi necessari per le strutture di ricovero.

ANAP-Confartigianato persone, giudica positivamente l’approvazione del Disegno di Legge Delega che si articola lungo due direttrici. Da una parte, superare l’attuale frammentazione delle risposte esistenti per costruire un sistema che sia unitario, semplice per anziani e famiglie e riconoscibile per tutta la popolazione: il Sistema Nazionale Assistenza Anziani (SNA). Dall’altra, costruire interventi di qualità e capaci di rispondere in modo appropriato alle eterogenee condizioni degli anziani. Dai servizi domiciliari a quelli residenziali, dai trasferimenti monetari ai sostegni ai caregiver familiari e alle assistenti familiari (“badanti”).

 

La parte del precedente testo specificamente rivolta ai caregiver familiari è stata tolta perché il Governo vi dedicherà una normativa specifica. I caregiver sono un asse portante dell’assistenza: è necessario, quindi, prevedere tempestivamente azioni organiche e strutturate a loro sostegno, al fine di assicurarne la massima integrazioni rispetto alla rete dei servizi erogati.

“L’approvazione del DDL è una buona partenza – commenta Giuseppe Falcocchio, Presidente ANAP Piemonte – ma siamo solo all’inizio. Ora è necessario che il tema diventi una priorità politica per il nuovo Governo e il nuovo Parlamento. Solo così, infatti, sarà possibile trovare i fondi necessari per dare sostanza alla riforma.”

Un DDL innovativo per l’intero Paese e di grande interesse anche per il Piemonte che sta registrando un crescente aumento della popolazione anziana.

“Purtroppo – prosegue Falcocchio – alla grande conquista dell’età avanzata non corrisponde un’adeguata attenzione e cura, soprattutto per quanto riguarda le persone non più autosufficienti. È soprattutto a loro, oltre che alla popolazione anziana nel suo complesso, che si rivolge la riforma. Si tratta di una svolta che riguarda le condizioni di vita di 14 milioni di cittadini (tra cui oltre 3 milioni di non autosufficienti), ma anche la concezione stessa di cosa vuol dire essere anziani. Del resto, permettere che gli anziani restino a casa propria anche se malati, grazie a cure domiciliari che evitino il loro ricovero, non è solo una grande conquista di civiltà, ma anche una grande convenienza per la collettività. Le previsioni del Governo dicono che un paziente in ospedale costa 600 euro al giorno e solo 60 a casa. Quella per gli anziani non autosufficienti deve diventare una grande e qualificante riforma della nuova legislatura”.

Piemonte, Giachino: “I dati del declino partono da lontano”

Un atto di accusa per chi non è stato capace o non ha voluto vedere questi dati di cui ho parlato per la prima volta a febbraio 2008. C’era tutto il tempo per prendere le contromisure e invece si è  proseguito.

 
Carissimi Ocleppo e Carbonato,
Voi mi avevate gentilmente invitato a inaugurare a nome del mio Governo il TOSM del 2009 e venni molto volentieri per dire al Sindaco di Torino e alla Presidente della Regione che l’andamento del PIL piemontese, condizionato pesantemente dalla economia torinese, era inferiore non solo alle altre Regioni del Nord ma persino alla media nazionale, tenuta bassa dalle regioni del Sud.
Vi ricorderete bene la reazione negativa di Bresso e Chiamparino che misero in dubbio i dati da me forniti , che avevo ripreso dall’Istat.
Si era ancora in tempo per prendere le contromisure, dalla accelerazione degli investimenti pubblici nella TAV, nelle autostrade, nella Linea 2 della Metro etc. etc.
Aver negato quei dati, aver sottovalutato la mia denuncia viene pagato dalla metà della Città che sta male , dai giovani e dai cinquantenni che non trovano lavoro.
Ecco perché mi battei così tanto per spostare a Torino la Autorità dei Trasporti (2013) e nel 2018 per difendere la TAV organizzando la Prima Manifestazione in piazza dei SITAV. Fassino si urto’ perché io dal palco dissi che Torino da anni stava crescendo meno della media nazionale di un Paese penultimo in Europa per crescita.
Chi amministra una azienda non si sarebbe mai comportato così e avrebbe capito che le cose su cui si stava puntando erano deboli rispetto al tanto che si stava perdendo. E’ dal 2014 che chiedo che si tengano degli Stati Generali per richiamare con forza  tutti i torinesi a investire di più su Torino compresi i tanti capitali che vengono invece investiti nelle Borse mondiali .
Perchè questa slide viene pubblicata solo oggi Con almeno 15 anni di ritardo?
Si vede chiaramente come anche nel 2006, l’anno delle Olimpiadi, noi cresciamo meno degli altri. Turismo e cultura e loisir non potevano sostituire l’industria che invece andava difesa perché nell’industria vi è una ricerca e vi sono servizi avanzati importanti per il futuro di una Città come Torino che, da dopo Cavour e con i suoi grandi imprenditori , ha sempre svolto un ruolo di avanguardia manifatturiera in Italia e nel mondo.
Qualcuno chiederà scusa?
Dai giornali che han taciuto, agli esperti buoni per tutte le stagioni che hanno accompagnato la cecità politica e intellettuale di questi anni?
Questi ventotto anni sono peggio di quelli che succedettero alla perdita della Capitale.
Certo oggi si stanno facendo tante cose che daranno risultati , altre che ne daranno di meno ma è indubbio che ciò che la svolta non si vede.
Ecco perché mi batto così tanto per difendere ciò che è rimasto dell’automotive e perché chiedo che venga usato il Metodo Genova per accelerare la Tav e i lavori pubblici.
Pensate se noi non avessimo salvato la TAV nel 2018 come saremmo messi!
Mino Giachino

Ong, Grimaldi (Verdi Sinistra): Il Governo chieda scusa e ritiri il decreto

Costituzione, diritto europeo e diritto del mare sono dalla parte di chi presta soccorso.

“Finalmente è arrivata dal Consiglio d’Europa una parola di verità e di senso in questo mare di bugie e atti sconsiderati. È il momento che il Governo diventi ‘grande’: chieda scusa e ritiri il decreto sulle Ong. Secondo la Presidente Meloni avremmo cominciato a difendere i nostri confini dai trafficanti di essere umani; la verità è che chiedere alle navi di dirigersi immediatamente in Italia dopo ogni salvataggio è solo uno stratagemma per ritardare o impedire i soccorsi, e l’assegnazione di porti lontani è un ulteriore gesto punitivo per dissuadere e intimidire chi si impegna nel soccorso umanitario” – ha dichiarato in Aula il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, nel corso della discussione sulla conversione in legge del decreto legge n. 1 del 2023, contenente norme in materia di transito e sosta nelle acque territoriali delle navi di Organizzazioni non governative impegnate nelle operazioni di soccorso in mare.

“Non saranno certe operazioni scomposte a fermare il fenomeno migratorio, come non è la generosità di chi offre aiuto a suscitarlo. Sappiamo benissimo che ridurre la presenza di navi di soccorso non provoca una riduzione delle partenze, ma un numero ancora più alto di naufragi e di morti” – ha aggiunto Grimaldi. – “Sono convinto che nessun capitano ed equipaggio si farà intimidire. La Costituzione, il diritto marittimo internazionale, i diritti umani e il diritto europeo sono dalla loro parte. E anche noi lo siamo”.