ilTorinese

Sicurezza negli ospedali di Torino Rafforzati i posti fissi di polizia

Come disposto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ai fini di rispondere alle istanze del personale sanitario e di rendere l’attività di prevenzione sempre più efficace, il Questore della provincia di Torino ha intensificato l’operatività dei posti fissi di Polizia presso gli ospedali cittadini.

La progressiva implementazione dell’attività dei  posti fissi ha avuto inizio  lunedì  6 marzo e riguarda le principali strutture ospedaliere che, oltre ad essere poli sanitari di rilievo, constano di Pronto Soccorso complessi, dove sono stati registrati la maggior parte degli episodi di aggressione al personale sanitario. Al riguardo, presso l’Azienda ospedaliera Universitaria “Città della Salute” (con posto fisso di Polizia presso l’ospedale “Molinette”) e l’Ospedale “Martini”, i presidii resteranno aperti dal lunedì al sabato, dalle 07 del mattino all’01.00 di notte fino al venerdì e soltanto per il sabato fino a mezzanotte; mentre, presso l’Ospedale “San Giovanni Bosco”, sempre dal lunedì al sabato con orario 08/20.

 Inoltre, presso l’ospedale “Maria Vittoria”, anch’esso dotato di un Pronto Soccorso con elevata affluenza di pazienti, è stato ripristinato il posto fisso di Polizia, prima esistente, con orario 8/20.

Per quanto riguarda l’azienda ospedaliera “Ordine Mauriziano”, il posto fisso di Polizia continuerà ad osservare l’orario 08/14, dal lunedì al sabato. Nelle ore pomeridiane e serali la sicurezza sarà garantita da personale in servizio di controllo del territorio.

Per tutti gli altri nosocomi, che presentano un’utenza minore di pazienti e che sono sprovvisti del Posto fisso di Polizia, pur se comunque presidiati dalla vigilanza privata, è stata prevista l’ulteriore intensificazione dell’attività di vigilanza da parte delle pattuglie dedicate al controllo del territorio.

“Salviamo la Pellerina”

Pubblichiamo l’intervento di Giorgio Zimbaro, a nome del “COMITATO SALVIAMO LA PELLERINA”, in II Commissione consiliare della Città di Torino, in seduta congiunta con la IV e la VI, in data 15.03.2023 (Sala Carpanini)

Siamo qui oggi perché crediamo nella buona fede degli amministratori…
Personalmente, non voglio pensare che ci siano interessi immobiliari dietro l’attuale mancata bonifica e il futuro recupero urbanistico dell’area ex Thyssen a scapito della Pellerina.
Tuttavia, voglio ricordare a questa commissione che la cementificazione insidia l’organizzazione del territorio, del paesaggio e degli ecosistemi in maniera irreversibile.
Rispetto al consumo di suolo, le uniche compensazioni idonee possono consistere nel recupero a verde di aree impermeabilizzate, già compromesse dall’urbanizzazione e dismesse o in fase di dismissione, aventi una superficie comparabile con quella delle quali si prevede la trasformazione. Poiché tale soluzione non sempre può essere applicata, risulta opportuno limitare allo stretto necessario ogni nuova occupazione di suolo che dovrà sempre avvenire solo dopo un’attenta valutazione dell’inesistenza di alternative che prevedano il riuso di preesistenti aree edificate dismesse o sottoutilizzate.
Qui le alternative ci sono e le conosciamo!
• Abbiamo dovuto distribuire NOI la Petizione che – a un mese dalla sua registrazione in Comune – non ha ancora iniziato l’iter burocratico e chissà quando si potrà parlarne con Voi
• E’ uno strumento di partecipazione democratica che non funziona, con grave pregiudizio della democrazia istituzionale
• Lunedì 6 marzo abbiamo presentato una proposta di delibera di iniziativa popolare per impedire la costruzione del nuovo Maria Vittoria e la conseguente cementificazione di parte del Parco della Pellerina. Chiediamo che la procedura non sia ritardata ulteriormente • In quella delibera proponiamo di costruire il Nuovo Maria Vittoria sull’area Thyssen, naturalmente da bonificare a spese della proprietà – come prescrive la legge.
• Sono passati 16 anni dal rogo della Thyssen e il Comune ha sempre rinviato la bonifica, da ultimo il 13 gennaio scorso, prorogando a fine giugno 2023 i termini per la presentazione del progetto di bonifica NON per l’avvio dei lavori di bonifica.
• La Regione, nel frattempo, ha bandito una gara per costruire sull’area Thyssen un impianto di produzione di idrogeno liquido, notoriamente molto infiammabile e – pur con tutte le misure di sicurezza possibili – sempre a rischio di incendio e esplosione. Vi chiediamo di impedirlo, e se proprio va fatto, di collocarlo assai lontano dall’abitato, in zona isolata.
Problemi idrogeologici non indifferenti e salvaguardia dell’abitat faunistico e floreale ci hanno indotto a chiedere l’apposizione del vincolo di notevole interesse pubblico e di totale inedificabilità dell’area suddetta.
In un contesto che vede carenza di medici, lunghi tempi di attesa per visite ed esami diagnostici, alle quali si danno risposte solo con servizi privati a pagamento, ora si trova la

scusa di realizzare con urgenza un ospedale, deturpando un’area, depauperando la Città di parte del più importante polmone verde.
Torino è una Città fortemente inquinata e prevenire le malattie è una priorità rispetto al curarle, quindi preveniamo, salvaguardando e migliorando l’ambiente naturale per poi, quando necessario, curare negli ospedali, che debbono essere, comunque, efficienti e non carenti di tutto, a cominciare dal personale medico.
Non possiamo pensare di lasciare ai giovani e alle future generazioni una Città tra le più inquinate d’Europa perché qualcuno vuol subito un ospedale. Rimandarne di qualche tempo la costruzione è una misura temporanea. Distruggere parte di un parco è una misura definitiva. Non possiamo accettare questa violenza ambientale. Ne va del futuro nostro, delle future generazioni e anche dei Vostri figli.
E a proposito di figli, ai quali tutti dovrebbero dare virtuosi esempi,
tutta questa vicenda mi ricorda la scena teatrale di un bambino viziato che fa i capricci per ottenere a tutti i costi un determinato gioco, e la sua giovane mamma che cerca di accontentarlo, nonostante sappia che quel gioco è pericoloso. Questa scena si dirime solo quando il nonno del bambino, sicuramente saggio, riesce a far comprendere a figlia e nipote che ci si può divertire senza creare pericoli, senza fare danni… con un altro gioco, simile e magari realizzato con materiale riciclato a salvaguardia dell’ambiente.
Lascio a Voi uditori assegnare i ruoli in questo per nulla edificante spettacolo teatrale.

Juve qualificata! Friburgo-Juventus 0-2 (and.0-1)

Ritorno ottavi di finale Europa League

Vlahovic Chiesa

Con una prova maiuscola la Juventus batte, nuovamente, il Friburgo ed accede ai quarti di finale dell’Europa League: un netto 2-0 firmato da Vlahovic, che si sblocca dopo una lunga astinenza e poi raddoppia Chiesa nel finale. Alla mezz’ora gol annullato per fuorigioco sempre a Vlahovic che poi si rifà prima dell’intervallo, quando un tiro di Gatti viene deviato col braccio dallo svizzero Gulde, già ammonito: conseguente rigore e Friburgo in 10 per tutta la ripresa. Vlahovic trasforma il tiro dagli 11 metri,poi Chiesa arrotonda: Juve tra le migliori 8 dell’Europa League.Ora il sorteggio ai quarti di finale e la veritiera speranza di andare fino in fondo al torneo per conquistare la finale e mettere in bacheca una coppa Europea che manca da troppo tempo.

Enzo Grassano

Aggredito, incappucciato e legato con nastro adesivo mentre passeggia per strada

Lo hanno preso alle spalle, incappucciato, legato con nastro adesivo  e lasciato per strada in centro  a Cuneo. Le indagini sono in corso per capire le ragioni dell’aggressione da parte di più persone che poi sono fuggite facendo perdere le proprie tracce. L’uomo è stato liberato da altri passanti. Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di un avvertimento.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Torino, nuovo sfregio alla Lapide di Mario Soldati

IL COMUNE  INTERVENGA PER RIPULIRLA E PROTEGGERLA

A Torino è stata nuovamente sfregiata la lapide posta nel 2011 dal Centro Pannunzio e dalla città che ricorda l’eroico gesto di Mario Soldati, scrittore, regista e sceneggiatore torinese. Mario Soldati fu inoltre tra i fondatori del Centro Pannunzio e presidente per circa vent’anni.
Era il 17 marzo 1922 quando ancora adolescente, non esitò a tuffarsi nel Po all’altezza dei Murazzi salvando la vita ad un coetaneo caduto nelle acque del fiume in piena. Gesto che gli valse la medaglia d’argento al valore civile.
Già nel 2021 la lapide era stata oggetto di atti vandalici da parte di ignoti che certamente non sanno neppure chi fosse Soldati e oggi la storia si ripete. Sono infatti apparse nuovamente scritte che non sono ancora state ripulite.
Il professor Quaglieni, direttore  del Pannunzio: “Chiediamo che il Comune ripristini al più presto la lapide nel suo decoro e che faccia apporre apposita vernice protettiva di salvaguardia”

 

Nascondeva 65 chili di droga nell’appartamento

Un cittadino italiano di 54 anni è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato poiché gravemente indiziato del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

L’operazione, scaturita dalle risultanze di un costante e attento controllo del territorio svolto dal personale della Polizia di Stato, rappresenta il frutto di una scrupolosa e mirata attività di indagine, effettuata dal personale del Commissariato di P.S. Rivoli e della Squadra Mobile di Torino, che ha consentito di far luce su alcuni movimenti sospetti.

L’attività d’indagine ha, infatti, consentito ai poliziotti di individuare il luogo, un appartamento sito nel Comune di Alpignano, ove il 54enne trasportava e custodiva, verosimilmente ai fini di spaccio, l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente.

I poliziotti hanno notato l’uomo scaricare dal bagagliaio di un’auto diversi borsoni, dall’apparenza molto capienti e pesanti, ed entrare all’interno di uno stabile. Tali movimenti hanno insospettito gli investigatori che, dopo aver fermato l’uomo nelle immediate vicinanze dell’abitazione effettuavano, in sua presenza, la perquisizione della stessa che dava esito negativo.

Nella circostanza, però, gli operatori notavano che nella disponibilità dell’uomo vi erano delle ulteriori chiavi che sembravano condurre ad un altro appartamento sito nel medesimo condominio. L’intuizione degli operatori si rivelava esatta in quanto dette chiavi consentivano di aprire la porta di un altro appartamento sito al terzo piano.

All’interno, nascosti in una cassapanca di legno, 67 involucri dal peso di circa un chilogrammo l’uno, avvolti da nastro adesivo, con all’interno sostanza stupefacente per un peso complessivo di oltre 65 kg di sostanza stupefacente.

A carico del cinquantaquattrenne sono stati anche rinvenuti e sequestrati un bilancino di precisione e un telefono cellulare.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

 

Partito radicale escluso dal “Liberal Forum”: “si cancella la battaglia di Tortora”

 RIFORMA DELLA GIUSTIZIA


“Non stupisce che dall’evento in programma il 17 e 18 marzo a Torino per una Riforma liberale della Giustizia, in ricordo di Enzo Tortora, siano stati esclusi il Partito Radicale e l’Associazione Marco Pannella di Torino. Il Pr fu l’unica organizzazione politica che fece della battaglia con Enzo Tortora una grande bandiera in Italia per una Giustizia Giusta. Val bene ricordare che proprio nelle sue liste venne candidato ed eletto al Parlamento Europeo nel 1984 per poi dimettersi, per meglio affrontare il processo da detenuto dal quale fu poi assolto. La lotta per una Giustizia Giusta incardinata dal Partito Radicale è continuata nei decenni fino ad oggi. Soltanto lo scorso anno furono promossi insieme alla Lega i referendum sulla giustizia. Si vuole cancellare la storia ed è un copione che si ripete: l’esclusione sistematica del Partito Radicale continua anche da parte di chi si professa “liberale” ma che nei fatti opera una vera e propria azione di censura che di cultura politica liberale ha ben poco, anzi, niente. Noi non possiamo che augurare loro buon lavoro nella speranza che dopo il tanto parlare ne derivino finalmente anche fatti e azioni politiche concrete. Sarebbe davvero ora di uscire dal sonno profondo.
Al Paese è necessaria una nuova stagione riformatrice e il Partito Radicale è pronto, lo dicono i fatti e lo dice la storia, malgrado le censure, le esclusioni e il tentativo di ‘Damnatio Memoriae’ operati sin dalla candidatura di Enzo Tortora e ancora in corso nei suoi confronti”.

 Mario Barbaro (membro di Segreteria del Partito Radicale) e Sergio Rovasio (membro del Consiglio Generale del Partito Radicale)

Rai Torino marginalizzata? Cirio e Lo Russo chiedono incontro

«Abbiamo raccolto le preoccupazioni delle RSU e dei lavoratori sulla possibile marginalizzazione della sede di Produzione Rai di Torino rispetto ad altre sedi del nostro paese e delle criticità che riguardano gli uffici in locazione in via Cavalli nonché l’incertezza sui locali di corso Giambone». Inizia così la lettera che il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, hanno inviato oggi all’amministratore delegato della RAI Carlo Fuortes insieme alla richiesta di un incontro da svolgere a Torino al più presto.

«La programmazione della Città di Torino e della Regione Piemonte – proseguono nella lettera – contengono grandi progetti nazionali e internazionali e in questo contesto vediamo gli investimenti nei settori del Cinema e della Televisione, come strumenti integrati della strategia connessa al resto del paese in una dimensione europea volti ad attrarre, turismo, eventi culturali, ma soprattutto investimenti di imprese che possano rinvigorire il tessuto sociale ed economico come elementi fondamentali di crescita della nostra Città e della nostra Regione».

“Il rischio – rimarcano Lo Russo e Cirio – di un ridimensionamento della RAI sul nostro territorio suscita una profonda preoccupazione anche ai livelli istituzionali, oltre che tra i lavoratori. Siamo convinti – sottolineano – che la RAI debba e possa avere un ruolo di primo piano nello sviluppo del territorio torinese e piemontese valorizzando le consolidate esperienze e professionalità che vanno dalla Produzione Radio e Tv, al dipartimento di Ricerca, Sviluppo ed Innovazione, dall’Orchestra Sinfonica alle Direzioni amministrative e tecnologiche fino al consistente patrimonio immobiliare rappresentato dalle stesse vostre sedi».

Nei Balcani una biblioteca per bimbi dedicata a Piero Angela

L’assessore della Regione Piemonte alla Cooperazione Internazionale Maurizio Marrone ha partecipato, nella Repubblica Serba di Bosnia Erzegovina , all’ inaugurazione ufficiale del ” children corner “, intitolato al celebre divulgatore scientifico torinese Piero Angela e realizzato con libri donati dal Circolo dei Lettori di Torino con il contributo dell’assessorato alla Cooperazione internazionale alla Biblioteca Nazionale “Ivo Andrić” della città di Celinac.
« Il progetto Right to Read , dopo aver realizzato in Kosovo una biblioteca per l’infanzia nell’enclave serba di Banja, arriva anche nella città di Celinac, in Repubblica Serba di Bosnia, dove sono ancora visibili le tracce del conflitto balcanico, portando classici della letteratura italiana tradotti in lingua locale, fumetti, visual books per i più piccoli: un nuovo ponte per costruire sostegno all’infanzia e relazioni amichevoli negli scenari post conflitto dove la cooperazione internazionale occidentale ancora non incide» commenta l’assessore Maurizio Marrone , aggiungendo: «Questa volta con la dedica all’universalmente apprezzato Piero Angela, in ricordo della sua recente scomparsa ».
Fondata nel 1975 nei locali del liceo, la biblioteca “Ivo Andric” è la prima istituzione sul territorio dell’ex Jugoslavia a portare il nome del premio Nobel e grande scrittore, scomparso nel Marzo 1975, e vanta una collezione di 28.000 libri e riviste che spaziano su tutti i settori, coprendo così tutte le fasce di età, istruzione e interessi: letteratura per ragazzi, letture scolastiche, narrativa, scienza, storiografia, varie enciclopedie. La biblioteca ha pubblicato quasi 50 libri, principalmente di autori e temi locali e organizza anche diversi eventi culturali: spettacoli, concerti, fiere e promozioni di libri, incontri professionali e premi letterari il cui obiettivo è la valorizzazione del patrimonio culturale locale e il sostegno ai giovani creatori letterari.
Right to Read ha già realizzato analoghe biblioteche per l’infanzia in Siria, Artsakh, Burkina Faso, Capo Verde, Guinea Conakry, Senegal, Benin .
La missione di cooperazione internazionale del Piemonte continua nei prossimi giorni, questa volta in ambito sanitario, nella Federazione della Bosnia Erzegovina nel cantone di Zenica-Doboj.