ilTorinese

Parco 5 laghi Ivrea, Avetta (Pd): “Bene le rassicurazioni ma non si perda tempo”

Il consigliere regionale: “Ci auguriamo venga rispettato il crono-programma.”

«Ieri a Palazzo Lascaris il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, rispondendo ad un mio Question time relativo al progetto del parco nell’area dei 5 laghi eporediesi, ha fornito rassicurazioni al riguardo: il disegno di legge che istituirà il parco entro qualche settimana sarà portato al voto del Consiglio regionale e i problemi sollevati dalla Coldiretti sarebbero stati superati. Si tratta di un’ottima notizia. Dopo l’approvazione del disegno di legge da parte della Giunta nell’estate del 2022 non erano stati fatti altri passi in avanti. Questa inerzia ha suscitato preoccupazioni tra gli amministratori locali e anche da parte della Città Metropolitana di Torino, in vista del bilancio preventivo 2023. Ora ci auguriamo davvero che venga rispettato il crono-programma illustrato dall’assessore Carosso e si possa finalmente assistere al “parto” dei 5 laghi. La gestazione è stata assai lunga ed è giunta l’ora di far vedere la luce ad un progetto atteso da tempo e che potrà avere significative ricadute turistiche. Continueremo a monitorare con attenzione l’evoluzione del tutto». 

Marin e Preioni (Lega): “espropriazione e asservimento di pubblica utilità, tempi più brevi”

MENO BUROCRAZIA PER I COMUNI

“Così si potranno risparmiare fino a 20 milioni di euro all’anno in tutto Piemonte”

Approvata la proposta di legge numero 141 in materia di espropriazioni per pubblica utilità presentata dal presidente della commissione regionale Urbanistica, il leghista Valter Marin.

“Questa legge – ricorda Marin – prende spunto dalla mia esperienza di sindaco, quando ho toccato con mano con stupore i costi e le lungaggini burocratiche connesse alle procedure di asservimenti di opere pubbliche o di espropriazioni per pubblica utilità. Con il voto di oggi si ridurranno i tempi delle procedure, sempre nel rispetto delle norme nazionali, anche inserendo la possibile notifica del procedimento tramite Pec in sostituzione della classica notifica da ufficiale giudiziario. Questo comporta circa due terzi di costi in meno per i Comuni piemontesi rispetto a quanto previsto dalle precedenti normative”.

“Se tutte le amministrazioni della nostra regione avessero anche un solo procedimento all’anno per un esproprio o un asservimento – aggiunge il capogruppo regionale della Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni – questa legge produrrebbe un risparmio medio di 20mila euro per ogni Comune, pari a oltre 20 milioni di euro per tutto il Piemonte. Un provvedimento, quello del collega Marin, nel perfetto spirito della Lega: meno burocrazia uguale meno spesa, ovvero più risorse recuperate e reinvestite per il benessere delle nostre comunità”.

“Marilyn oltre Marylin” Un incontro a “CAMERA” sulla donna e sulla diva, nelle fotografie di Eve Arnold

Giovedì 9 marzo, ore 18,30

Lavoratrici, madri, bambine, dive, suore, modelle e studentesse: la fotografia di Eve Arnold (Philadelphia, 1912 – Londra, 2012), vera e propria leggenda dell’arte fotografica del XX secolo  – e prima donna dal 1951 a far parte, insieme all’austriaca Inge Morath, della prestigiosa “Magnum Photos”- è a tutti gli effetti un inno all’emancipazione femminile. A lei, “CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia” di Torino dedica, fino al prossimo 4 giugno, una grande retrospettiva curata da Monica Poggi ed articolata in ben 170 immagini realizzate fra il 1950 e il 1980, in cui occupano un posto di primissimo piano i numerosi servizi che la portarono sui set di film indimenticabili per ritrarre le grandi star del periodo, da Marlene Dietrich a Joan Crawford, fino a Orson Welles e a Marilyn Monroe. Scatti incredibili in cui Eve riesce totalmente a mettere in pratica, nella cristallizzazione di volti più o meno celebri (come in quelli assolutamente sconosciuti), ciò che voleva fortemente ottenere con un semplice clic: conoscere, capire e raccontare.

L’immagine reale e l’anima. Un intento che la porta a stringere incontri di forte empatia con i soggetti da immortalare e che diventano occasione di legame e amicizia davvero profonde con la grande Marilyn, Norma Jeane Mortenson Baker da Los Angeles. Parte di qui l’idea da parte dei responsabili del “Centro” di via delle Rosine 18, a Torino, di dedicare il primo incontro del ciclo de “I Giovedì in CAMERA 2023” (appuntamenti che si sviluppano nell’arco dei mesi di mostra per raccontare la figura di Eve Arnold) proprio alle immagini scattate dalla fotografa americana alla Monroe, diva e icona sempre assolutamente capace di ispirare artisti e fotografi, ma che negli scatti esposti si mostra in uno “spaccato inedito”, quello dell’attrice e della donna che va oltre la diva. “Marilyn oltre Marilyn”. Del resto, fu proprio lei ad  avvicinare la fotografa ad un party nel 1954, dicendole “Se sei riuscita a fare così bene con Marlene (Dietrich), riesci a immaginare cosa potresti fare con me?”. Nel corso dei dieci anni successivi, lavorano insieme in sei diverse occasioni. Gli scatti più noti sono quelli realizzati sul set del film “Gli spostati” (1961), dove Arnold rimane più di due mesi su richiesta della stessa Monroe. Al momento del suo arrivo, l’attrice è appena uscita dall’ospedale per un’overdose, il suo matrimonio con Arthur Miller sta naufragando e il caldo torrido del Nevada rende le riprese ancora più difficili. Uno degli scatti più toccanti la raffigura assorta nel ripetere le sue battute davanti al brullo deserto del Nevada. “Il contrasto morbido dell’immagine crea un velo di silenzio e malinconia. Arnold ha colto l’attrice spogliata di ogni finzione, mostrandone l’umanità e la vulnerabilità”.

 

Protagonista dell’incontro a “CAMERA” sarà Giulia Carluccio, prorettrice dell’Ateneo torinese (dove insegna “Cinema, Fototografia, Televisione e Media Audiovisivi”) fra le maggiori studiose della figura di Marilyn Monroe, che, insieme a Monica Poggi, curatrice della mostra, rifletterà sugli intrecci che la vita e le opere di queste due donne formano con la letteratura, il cinema e la fotografia.

L’incontro è organizzato in collaborazione con “Aiace Torino”. Ingresso al costo di 3 Euro, consigliata la prenotazione: tel. 011/0881150 o www.camera.to o camera@camera.to

g. m.

Nelle foto:

–       “Marilyn Monroe reading ‘Ulisses’ by James Joyce, Long Island, New York, USA, 1955; Credit Eve Arnold / Magnum Photos

–       “Marilyn Monroe in the Nevada desert during the filming of ‘The Misfits’, USA, 1960; Credit Eve Arnold/Magnum Photos

–       “Eve Arnold on the set of ‘Becket’, England, 1963, Ph. By Robert Penn

 

Tour tematici per i 200 anni della Scuola di Cavalleria

Tra Pinerolo e dintorni

Due tour tematici si svilupperanno tra Pinerolo e i dintorni in occasione dei duecento anni dalla Fondazione dell’Arma di Cavalleria a Pinerolo. In programma il 18 e 19 marzo prossimi.
La mattinata sarà dedicata alla Visita guidata del Museo dell’Arma della Cavalleria e delle sale
recentemente restaurate. Seguirà poi un tour a piedi verso il centro storico alla scoperta di quanto per un
secolo la Scuola di Cavalleria abbia contribuito a plasmare la Pinerolo della Belle Epoque, tra cui la
Cavalleria Caprilli, costruita tra il 1909 e il 1910 dal Genio Militare e oggi la più antica struttura nel suo
genere e il più grande maneggio coperto d’Europa.
Il 19 marzo prossimo si terrà un pomeriggio dedicato alla visita guidata delle due dimore storiche fuori città, il palazzo Conti di Bricherasio e il castello di Miradolo, entrambi già di proprietà dei Conti Caccherano di Bricherasio e strettamente legati a vicende di primissima importanza per gli sviluppi storici e economici,
ben oltre i confini del Pinerolese.
Il tour terminerà al Castello di Miradolo con una degustazione della Torta Zurigo-Castino e caffè/te.
MARA MARTELLOTTA

Il Comune di Torino promuove le comunità energetiche

Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato due documenti per promuovere le Comunità Energetiche.

Il primo documento, una mozioneproposta daTizianaCiampolini(Torino Domani), approvata con 23 voti favorevoli e 1 astenuto, chiede a Sindaco e Giunta Comunale di intraprendere una campagna di sensibilizzazione, informazione ed educazione a partire dalle scuole in cui sono in atto e già programmati interventi di efficientamento energetico, per farconoscere lo strumento delle Comunità Energetiche: il loro funzionamento, l’opportunità di collaborazione e partecipazione civica, di scelta collettiva ambientale sostenibile offerta ai diversi attori pubblici e privati, alle famiglie e a tutti i cittadini che vivono nella comunità locale.

Insieme allamozione, il Consiglio Comunale ha approvato anche un ordinedel giorno(23voti favorevoli e 1 astenuto) propostodalla consiglieraAnnaBorasi(PD) cheimpegna il Sindaco e la Giunta a proporre al Governo e al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica l’inserimento nei decreti attuatividell’attivazione dello scomputo in bolletta, in concomitanza con l’avvio di Comunità di energia rinnovabile o Gruppi di autoconsumo collettivo. L’ordine del giorno chiede che questa modalità sia prevista non soltanto per le utenze domestiche, ma anche per le utenze commerciali, sociali e delle piccoleimprese.

Le comunità energetiche – spiegaTizianaCiampolini(Torino Domani) – sono un cambiamento rivoluzionario nella produzione di energia e nella partecipazione di cittadini e cittadine e bisogna quindi investire molto, a partire dalle scuole, per informare e formare la cittadinanza.

Occorre disciplinare quanto prima la normativa di dettaglio – afferma Anna Borasi (PD) – e prevedere le modalità per lo scorporo in bolletta.

Puntare sugli aspetti educativi, partendo dalle comunità scolastiche, è una strategia vincente per promuovere la sostenibilità, secondo Lorenza Patriarca (PD).

Per Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) si fa ancora troppo poco per sostenere il fotovoltaico, anche da punto di vista della burocrazia e della cultura.

Valorizziamo le esperienze già portate avanti dalle scuole – ha suggerito Caterina Greco (PD) – e sollecitiamo la rapida emanazione dei decreti attuativi, per fare chiarezza e favorire la partecipazione della cittadinanza.

Anche ClaudioCerrato(PD) ha proposto maggiore chiarezza nel definire gli scorpori in bolletta e gli incentivi per la cittadinanza.

SimoneTosto(PD), nel ringraziare le due consigliere proponenti, ha sottolineato i benefici delle comunità energetiche dal punto di vista ambientale, economico e sociale.

Il tema è fondamentale, per ElenaApollonio(Misto di Maggioranza), e i due documenti esaminati dalla Sala Rossa accomunano visione e concretezza e potranno avere un impatto concreto in città, educando alla cittadinanza e alla sostenibilità.

Ci sono ancora molte lacune normative – ha affermatoSimoneFissolo(Moderati) – e anche la Città deve lavorare per favorire e velocizzare l’allaccio di impianti fotovoltaici di privati e aziende alla rete.

Il Comune di Torino sarà protagonista nel promuovere le comunità energetiche – ha affermato l’assessora all’Istruzione, CarlottaSalerno– e la Città lavora da tempo per favorire l’efficientamento energetico degli edifici scolastici.

Donne celebri, il libro. Presentazione a Palazzo Madama

Mercoledì 8 marzo 2023 ore 11

 

Palazzo Reale

Appartamento di rappresentanza, Sala Lavaggio

Piazzetta Reale 1, Torino

 

 

 

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, mercoledì 8 marzo alle ore 11 i Musei Reali presentano il volume Donne celebri nel Gabinetto delle Miniature del Palazzo Reale di Torino (Editris edizioni), pubblicato con il sostegno di Rotary Club Torino Palazzo Reale, Rotary F.R.A.C.H. e Zonta Torino.

Il volume, curato da Lorenza Santa con la collaborazione di Gelsomina Spione del Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino, è dedicato ai ritratti femminili che si conservano nel prezioso Gabinetto delle Miniature dell’Appartamento della regina Maria Teresa, al primo piano del Palazzo Reale.

 

Il Gabinetto delle Miniature è un piccolo e raffinato ambiente rivestito di specchi in cui è incastonata la straordinaria collezione di 232 dipinti di piccolo formato, in gran parte a soggetto dinastico, con ritratti realizzati nel Settecento da Giuseppe Lavy, fino alla serie novecentesca commissionata da Vittorio Emanuele III di Savoia.

 

La sfilata dei ritratti femminili si apre con Caterina di Schiren, moglie del leggendario Beroldo vissuto nell’anno Mille, per concludersi con la seconda regina d’Italia, Elena del Montenegro. A questo nucleo si affiancano ritratti di dame di corte e donne celebri per bellezza e virtù: tra queste Hélène Fourment, moglie di Pieter Paul Rubens, la celebre pittrice Lavinia Fontana ed Elisabetta di Borbone Francia, sposa di Filippo IV di Spagna, dipinte all’inizio del Settecento dall’abate Giovanni Felice Ramelli. La collezione comprende anche le tele del veneziano Giuseppe Nogari, dipinte nel 1740-1742 con soggetti ispirati alla pittura di genere olandese.

 

Il volume presenta 99 immagini di donne, riunite per la prima volta, con una selezione di schede biografiche che ripercorre il filo secolare della storia che le ha viste protagoniste nella famiglia, nella politica e nelle arti. Le ricerche sono state realizzate grazie al contributo di un gruppo di studentesse e studenti del Corso magistrale in Storia dell’Arte dell’Università di Torino.

 

Parte del ricavato della vendita della pubblicazione sarà devoluta al Telefono Rosa di Torino – Centro Antiviolenza e di Orientamento per i Diritti delle Donne.

Il volume è disponibile nel Museum Shop dei Musei Reali, al primo piano della Galleria Sabauda.

 

In occasione della Festa Internazionale della Donna, nei musei e nei luoghi della cultura statali mercoledì 8 marzo l’ingresso è gratuito per le donne.

 

Dal 14 marzo al 6 aprile 2023 il Gabinetto delle Miniature nell’Appartamento della regina Maria Teresa sarà aperto al pubblico con visite accompagnate, comprese nel biglietto dei Musei Reali.

 

Torino, 7 marzo 2023

 

Donne celebri nel Gabinetto delle Miniature del Palazzo Reale di Torino (Editris edizioni)

Disponibile nel Museum Shop dei Musei Reali, al primo piano della Galleria Sabauda

Costo del volume 16 euro

 

Sito internet: museireali.beniculturali.it

 

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Magliano chiede un fondo per i danni della violenza anarchica

La mia richiesta  in Consiglio Regionale.

Discussione sui fatti di sabato scorso: i Moderati a favore dei cittadini, in particolare dei commercianti, danneggiati dalla furia ingiustificata dei manifestanti. Ci attendiamo subito che Regione e Comune di Torino istituiscano un fondo per i danni.

I Moderati sono a favore di qualsiasi iniziativa a favore delle vittime della violenza inaccettabile e ingiustificabile di sabato scorso a Torino che hanno danneggiato anche uno dei simboli della Città, il Santuario della Consolata. Accogliamo quindi positivamente la proposta di destinare al rimborso dei danni subiti da cittadini e, in particolare, dai commercianti, eventuali risarcimenti provenienti dalla costituzione di parte civile delle istituzioni nel processo contro coloro che verranno identificati come probabili responsabili. Ma le vittime non possono attendere, ci sono attività che devono riaprire e per farlo devono riparare i danni subiti; sfortunatamente, dobbiamo accettare il fatto che i tempi della giustizia italiana sono incompatibili con queste necessità. I Moderati, quindi, ribadiscono con forza la necessità che Regione e Comune di Torino costituiscano un fondo per il rimborso dei danni che sappiamo essere ingenti al punto che in molti casi igli indennizzi assicurativi non li copriranno interamente.
Ringrazio in questo senso la Giunta regionale che, con l’intervento dell’Assessore Fabrizio Ricca, si è detta disponibile a seguire questa linea.
Sono convinto che l’esigenza di tutelare la sicurezza pubblica e perseguire i colpevoli di atti di violenza e la necessità di non fare sentire abbandonati cittadini e attività colpite da una violenza inaccettabile debbano essere perseguite di pari passo e rapidamente. A questo aggiungo l’importanza di ribadire la solidarietà e il sostegno alle forze dell’ordine. La scelta di questo pomeriggio da parte del Consiglio Regionale è un primo passo.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Liste d’attesa sanità, la Regione: “Raggiunti livelli pre-pandemia per ricoveri, visite e prestazioni”

Per le 42 prestazioni non urgenti il tempo medio di attesa si è ridotto da 38 a 37 giorni e in particolare su 25 è inferiore al 2018 in media di oltre 6 giorni.

Molto positivi anche i riscontri sulla presa in carico attiva sperimentale per mammografie e prima visita cardiologica. Entro fine marzo al via anche per visita urologica, chirurgica e radiologia generale.

Sì è conclusa la prima fase del piano di recupero delle liste d’attesa messo in campo dalla Regione Piemonte con uno stanziamento straordinario di 50 milioni di euro. Altri 25 milioni sono previsti per proseguire l’applicazione del piano nel 2023.

I risultati sono stati presentati dal presidente della Regione Alberto Cirio, insieme al commissario di Azienda Zero Carlo Picco, al consulente strategico della Regione Pietro Presti e al presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Alessandro Stecco. L’incontro è stato seguito a distanza anche dall’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi impegnato in queste ore a Roma per una serie di incontri al Ministero della Salute.

Da quando il Piano è stato avviato ad aprile 2022 fino a dicembre gli interventi nelle classi più critiche e complesse (A, B e C) hanno superato il 100% di quelli effettuati nello stesso periodo del 2019, ovvero prima della pandemia. Lo stesso obiettivo è stato raggiunto sulle visite e prestazioni ambulatoriali di primo accesso che riguardano le categorie urgenti, le brevi e le differite.

«I numeri che presentiamo oggi ci dicono che il piano di recupero delle liste d’attesa sta funzionando grazie al lavoro di squadra delle aziende sanitarie e degli operatori pubblici, privati e dei medici di medicina generale – spiegano il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – Il sistema sanitario ha recuperato la capacità operativa pre Covid e ora siamo all’anno zero. Le liste d’attesa rappresentavano una fragilità del nostro sistema sanitario già prima della pandemia, così come l’affollamento dei pronto soccorsi e la carenza di medicina territoriale, ma adesso per la prima volta queste criticità vengono affrontate con un metodo strutturato e scientifico. Nel 2023 lavoreremo per assestare i risultati del 2022 e continuare a ridurre i tempi di attesa».

TEMPI DI ATTESA

Nonostante le complessità del periodo pandemico e lo stress a cui sono stati sottoposti ospedali e servizi sanitari, i tempi di attesa medi in Piemonte per le 42 prestazioni non urgenti (quelle urgente sono garantite in 72 ore) individuate dal Piano nazionale, hanno una media di 37 giorni, migliorata rispetto ai 38 giorni del 2018.

In particolare per 25 prestazioni, tra cui colonscopia, ecografia addome, elettrocardiogramma da sforzo, fondo oculare, mammografia, spirometria, visita cardiologica, visita chirurgia vascolare, visita oculistica, visita pneumologica, il tempo di attesa rispetto al 2018, si è ridotto in media di oltre 6 giorni. Sulle altre i tempi rimangono al momento più lunghi, ma lo scostamento è al massimo di 6 giorni.

RICOVERI PROGRAMMATI

Per gli interventi prioritari di classe A (da fare entro 30 giorni), B (entro 60 giorni) e C (entro 180), i livelli pre-pandemia sono stati raggiunti e superati. Nel 2022 sono stati effettuati 134 mila interventi di classe A,B, e C, in crescita rispetto ai numeri del 2019, quando gli interventi di questo tipo erano stati 131 mila.

Il recupero risulta ottimale per quanto riguarda i ricoveri programmati. Tra gennaio e dicembre del 2022 è stato effettuato il 92 per cento dei ricoveri programmati rispetto a quelli del 2019. In particolare, nel 2022, i ricoveri sono stati 185 mila, 25 mila in più dei 160 mila del 2021, con una performance molto vicina ai 201 mila ricoveri del 2019, anno pre Covid. Il dato risente infatti dei primi mesi del 2022, quando l’operatività del sistema sanitario risultava ancora condizionata dalla pandemia e prima dell’applicazione del piano.

Se si confrontano infatti i dati del periodo aprile-dicembre i ricoveri programmati risultano 144 mila, 18 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2021 e il 98 per cento rispetto a 147 mila del 2019.

VISITE E PRESTAZIONI

Sono stati superati i livelli pre pandemia anche per quanto riguarda le visite e le prestazioni di primo accesso, ovvero quelle di classe U (urgenti, entro 72 ore), B (brevi, entro 10 giorni) e D (differite, entro 30 giorni le visite, entro 60 le prestazioni). Nel 2022, sono state effettuate 150 mila visite in più rispetto al 2019: ovvero 1,45 milioni tra visite e prestazioni, con un recupero del 111 per cento rispetto ai numeri pre Covid, quando si era arrivati a 1,3 milioni. Se si restringe il focus solo ai mesi di applicazione del piano, tra aprile e dicembre del 2022 le visite sono state 1,1 milioni, 139 mila in più rispetto alle 961 mila dello stesso periodo del 2019 (il 114 per cento).

SCREENING ONCOLOGICI

Per quanto riguarda gli screening oncologici il recupero è totale. E’ stata recuperata e convocata tutta la platea di coloro che avrebbero dovuto effettuare gli esami durante la pandemia. Tra il 2021 e il 2022 gli inviti agli screening sono stati 1,97 milioni. Di questi, 815 mila si sono sottoposte agli esami. Il dato è in crescita rispetto al biennio precedente quando gli inviti erano stati 1,27 milioni, e i test 636 mila. Si evidenzia però una criticità per quanto riguarda il tasso di adesione all’invito, inferiore del 10 per cento rispetto alla tendenza storica. Permane evidentemente un timore da parte dei cittadini a recarsi in ospedale o negli ambulatori a causa del virus. Dopo l’estate 2022 si è notata una prima leggera inversione di tendenza, con una crescita del tasso di risposta all’invito, grazie all’ulteriore allentamento delle restrizioni e il consolidamento del trend di riduzione della diffusione del Covid. Una delle azioni previste nel 2023 sarà il potenziamento delle campagne di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e sulla totale sicurezza di questo tipo di screening.

In particolare per le mammografie tra il 2021 e il 2022, sono state invitate 655 mila donne e 349 si sono sottoposte all’esame, a fronte dei 506 mila inviti e 274 mila esami effettuati del biennio 2019-2020. Per lo screening dell’utero gli inviti sono stati 735 mila, a fronte di 287 mila esami effettuati, rispetto ai 487 mila inviti del 2019-2020 e 230 mila test effettuati. Per lo screening del colon-retto infine ci sono stati 577 mila inviti e 180 mila test, contri 278 mila inviti e 130 mila del biennio precedente.

PRESA IN CARICO ATTIVA

E’ tempo di un primo bilancio anche per quanto riguarda la presa in carico attiva delle due prestazioni – visita cardiologia di primo accesso e mammografia – il cui test è partito a ottobre. Da quando il servizio è stato avviato (i dati sono aggiornati a fine febbraio), sul totale di quasi 12.400 prenotazioni sono state circa 800 le richieste prese in carico in modo attivo con l’invio dell’sms di convocazione non appena è stato disponibile un appuntamento. In particolare per la mammografia, sono state prese in carico attivo 21 richieste, su oltre 3.300 prenotazioni, con nessuna persona in attesa: un dato, quest’ultimo che testimonia il sostanziale potenziamento del sistema di prenotazione per questa prestazione. Per quanto riguarda la prima visita cardiologica, su oltre 9 mila prenotazioni, 773 sono state gestite con la presa in carico attiva, con 14 persone in attesa di appuntamento. Entro il 31 marzo, si aggiungeranno alla sperimentazione tre nuove prestazioni: la visita urologica, la visita chirurgica e la radiologia tradizionale.

Nel corso dell’anno proseguirà l’applicazione del piano, con il consolidamento dei risultati 2022, un’azione specifica per ridurre i tempi di attesa delle visite in classe P (programmabili entro 120 giorni). Sarà inoltre predisposto un accesso facilitato per le prescrizioni urgenti (entro 72 ore) partendo con una sperimentazione su reumatologia e oculistica. Verrà poi migliorata l’appropriatezza delle prescrizioni, in collaborazione con i medici di medicina generale e saranno ottimizzati i percorsi chirurgici insieme al personale sanitario, attraverso specifici progetti di formazione. Sarà incrementata ulteriormente la telemedicina ad esempio per i referti e per potenziare l’attività ambulatoriale è previsto un ampliamento dei soggetti privati accreditate per il sistema sanitario pubblico.

PRONTO SOCCORSO

Durante la conferenza stampa, il presidente Cirio e il commissario di Azienda Zero Picco, hanno fatto il punto sui primi risultati del Piano straordinario di intervento sui pronto soccorso partito negli ultimi giorni del 2020. In media a dicembre, prima dell’avvio del piano, le persone in boarding, ovvero in pronto soccorso in attesa di ricovero, erano 506 al giorno, mentre a febbraio sono scese a 365, a parità del numero di accessi complessivi ai Dea.

La Regione presenta i fondi europei per la prevenzione delle calamità, la lotta ai cambiamenti climatici e la tutela dell’ambiente

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Adattamento ai cambiamenti climatici e resilienza dei territori: la Regione Piemonte in prima linea, con il coinvolgimento di tutti i beneficiari piemontesi, per l’attivazione di bandi destinati agli enti pubblici, sulla scorta dei cospicui fondi europei Fesr destinati, per la prima volta, a obiettivi squisitamente ambientali. Si tratta di 475 milioni di euro, destinati, per 435 milioni alla transizione ecologica e resilienza e 40 milioni per la promozione della mobilità ciclistica.

 I criteri che verranno approvati dalla Giunta e che daranno il via ai bandi, sono stati presentati oggi alla platea dei potenziali beneficiari, ovvero enti locali ed enti gestori delle aree protette piemontesi.

“Ad inizio anno il Piano regionale Fesr 21-27 è entrato nella fase attuativa e ha già visto l’approvazione di un primo bando per l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili nelle imprese – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – Oggi invece si celebra il confronto partenariale su un primo insieme di misure destinate a soggetti pubblici che saranno destinatari, nell’ambito dell’Obiettivo Strategico 2 (un’Europa resiliente, più verde e a basse emissioni di carbonio ma in transizione verso un’economia a zero emissioni nette) di una quota parte maggioritaria dei fondi”. “Le misure sottoposte oggi a consultazione  – ha aggiunto Marnati – affrontano la dimensione dell’adattamento climatico e della resilienza di territori delicati e strategici del nostro territorio: interventi di sistemazione idrogeologica nei territori delle aree protette piemontesi e sulla rete sentieristica che le collega e interventi di rinaturalizzazione delle sponde e delle aree perifluviali e perilacuali del reticolo idrografico regionale e degli ambienti acquatici nel loro complesso, sia dove sono attivi contratti di Fiume sia dove gli stessi non sono presenti”. “Le misure strutturali che abbiamo realizzato – conclude l’assessore – hanno avuto un forte impatto di miglioramento di tutti gli indicatori per quanto riguarda gli inquinanti e nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica che illustreremo nella presentazione del nuovissimo rapporto statistico energetico. è la dimostrazione che stiamo lavorando bene e siamo in linea con tutti gli obiettivi prefissati”.

In particolare, la consultazione di oggi ha riguardato due misure di prossima approvazione. La prima è rivolta al “Recupero e difesa del territorio nel rispetto degli habitat e degli ecosistemi” ed è destinata a finanziare per 14,78 milioni di euro, interventi di sistemazione idrogeologica di situazioni di dissesto in ambito montano, collinare e ripariale finalizzati anche alla resilienza dei territori. In particolare interventi di consolidamento di versanti caratterizzati da instabilità per frane, opere di manutenzione e di gestione della vegetazione sulle sponde e di difesa anti erosiva in tratti di corsi d’acqua  caratterizzati da attività torrentizia, o ancora di drenaggio e regimazione delle acque soprattutto lungo i percorsi della rete sentieristica di collegamento tra le Aree Protette piemontesi e anche al loro interno e infine, ma non da ultimo, interventi di ripristino e miglioramento della rete viaria all’interno delle Aree Protette regionali e dei siti della Rete Natura 2000.

La misura prevederà contributi in conto capitale per i soggetti gestori delle Aree Protette piemontesi e le Unioni Montane.

L’altra misura, distinta in realtà in due linee – dove già sono attivi i Contratti di Fiume e l’altra nel resto dei territori – riguarda “Interventi per aumentare la resilienza dei territori fluviali al cambiamento climatico”, ed è destinata a finanziare, per l’una e per l’altra linea, interventi di riqualificazione dei territori connessi alle acque interne della regione, per l’adattamento al cambiamento climatico e la prevenzione dei rischi, favorendo le infrastrutture verdi. Il totale delle risorse delle due linee è pari a 22,1 milioni di euro, anche qui in forma di contributi in conto capitale, destinati a Comuni, in forma singola o associataProvince e Città Metropolitana ed enti di gestione delle aree protette piemontesi.

L’intento, per tutte le misure, è quello di avere progetti di qualità, presentati da raggruppamenti e partenariati costituiti tra più enti, in modo da incidere significativamente su territori.

Al termine delle consultazioni partenariali la Giunta procederà all’approvazione delle schede di misura e gli uffici predisporranno i bandi, che saranno aperti a fine aprile-inizio maggio.

Torino, si cerca il ladro che spacca i finestrini delle auto

In via Lisa a Torino, zona Borgo Vittoria, sono stati sfondati i finestrini di  alcune auto parcheggiate. Non si tratta “solo” di un vandalo, ma anche di un ladro, sebbene abbia trovato e rubato a bordo delle vetture solo materiale di poco valore. Non è la prima volta che in zona accadono episodi del genere. I proprietari delle auto faranno denuncia nella speranza che il colpevole venga scoperto.