ilTorinese

Vilnius in visita alle comunità energetiche condominiali di Acea Pinerolese Energia

Una delegazione della istituzione pubblica “Renovate the City” della Città di Vilnius, Capitale della Lituania, è stata  in visita a Pinerolo per conoscere il modello virtuoso in fatto di transizione energetica del condomini autoconsumatori collettivi, le comunità energetiche condominiali, di Acea Pinerolese Energia con il progetto Energheia.

Il programma Renovate the City di Vilnius si pone l’obiettivo di rinnovare i quartieri di Vilnius e gli oltre 5000 condomini e particolare attenzione ha destato in ambito dell’Unione Europea, la Case History di Acea Pinerolese in fatto di notevole riduzione dei costi energetici per i cittadini e di transizione concreta e possibile alle fonti rinnovabili.

Un modello Pinerolo replicabile a Vilnius, Città con la quale l’azienda pubblica Acea Pinerolese Energia è in contatto e ha così attivato uno scambio per dare consulenza all’azienda pubblica della Capitale Lituana in questa opera significativa verso l’efficientamento energetico come previsto dalle direttive Europee.

Il modello Pinerolese delle Comunità energetiche condominiali era stato infatti al centro dell’attenzione dei Paesi Europei in occasione di un incontro tenutosi nello scorso dicembre al Comitato delle Regioni dell’Unione Europea a Bruxelles, come soluzione alla riduzione dei costi dell’energia e apertura concreta a un modello che favorisca in Europa il passaggio progressivo alle fonti rinnovabili e all’indipendenza energetica.

E l’incontro odierno si inserisce nella scia di trasferimento di conoscenze innestate da questa presentazione pubblica in occasione del Renovation Summit europeo di Bruxelles organizzato da Housing Europe sul tema “Fast Tracking innovation to mitigate the energy crisis”.

All’incontro con i vertici dell’azienda rappresentati dall’Ing.Francesco Carcioffo AU di Acea Pinerolese Energia ed Ezio Chiaramello Direttore Operativo di Acea Pinerolese Energia e Lorenzo Civalleri rappresentante di Tecnozenith, Azienda che opera in Joint Venture nell’ambito del Progetto Energheia, ha portato il suo saluto il Sindaco di Pinerolo Luca Salvai che ha elogiato il ruolo di Acea quale azienda che rappresenta per tutti un bene pubblico di proprietà dei Comuni Pinerolesi che va valorizzato per il ruolo che ha, e che avrà in futuro, in tematiche come la transizione energetica nelle quali rappresenta lo stato dell’arte più avanzato in questa materia con un marcato vantaggio competitivo.

In allegato Foto della Delegazione Lituana davanti al 1° Condominio  Autoconsumatore d’Italia a Pinerolo insieme ai rappresentanti Acea Pinerolese e Tecnozenith

 

Anteprima regionale sabato 11 e domenica 12 marzo al Maffei per “Al suo posto”

Un modo nuovo di raccontare la violenza sulle donne: invece di parlare di vittime e mettere in scena donne straziate, abusate, uccise, far parlare gli uomini. Non uomini che parlano di donne o che fanno le donne, ma uomini che si calano, letteralmente, nei loro panni.

 

Sabato 11 e domenica 12 marzo alle 21 al Teatro Maffei, via Principe Tommaso 5, arriva a Torino

“Al suo posto”, messo in scena dalla Compagnia TeatRing di Milano. Una doppia data per l’anteprima regionale del testo scritto e diretto da Marianna Esposito, che vede salire sul palco Alberto Corba, Alessandro Cassutti, Diego Paul Galtieri, Giulio Federico Janni.

Come vivrebbero gli uomini, se il mondo fosse sempre stato matriarcale?

Lo spettacolo ha scelto di non far parlare le donne, ma gli uomini che narrano di tutti i piccoli e grandi abusi che vivono nel corso della loro vita, delle continue attenzioni per salvaguardarsi.

Ecco scene che le donne conoscono bene come il cambiare marciapiede se, in una via deserta, si scorge un gruppetto di uomini, come il tenere le chiavi di casa già in mano quando si scende dalla macchina di notte, come il non andare a passeggio in città da sole di notte, come l’essere state, tutte, senza esclusione apostrofate, chiamate con fischi o epiteti volgari; toccate, strusciate, sbavate, abusate nel corpo e nell’anima in modi piccoli e grandi, sottili o evidenti.

Qui la prospettiva è ribaltata.
Un mondo non patriarcale, ma matriarcale.

Il testo

In questo mondo all’inverso, protagonisti sono quattro amici al bar. Ognuno di loro è alle prese con i problemi di tutti i maschi del mondo: mantenersi giovani e belli, conciliare carriera e paternità, contrastare le discriminazioni di un mondo al femminile, vivere in un mondo dove un uomo deve fare il doppio della fatica per potersi realizzare ed essere preso sul serio…

In un’atmosfera da commedia americana si comincia ridendo molto, per poi scivolare nel buio di vicende mai raccontate, che appartengono a “tutti gli uomini” di questo mondo. “Al suo posto”, che è stato semifinalista al Premio Teatrale Dante Cappelletti,  pone lo spettatore di fronte a uno specchio magico per lasciar scorgere, attraverso un mondo appositamente distorto, quanti “no” gli uomini devono ancora imparare ad accettare e le donne a dire.

L’unicità di questo spettacolo

In tema di ingiustizie, disparità sociali, violenza, siamo abituati alla narrazione delle vittime. La produzione culturale è piena di spettacoli che narrano la storia di donne vittime di violenze, stupri, abusi.  Queste narrazioni, sebbene sicuramente utili per restare all’erta, non sollevano alcun contraddittorio, poiché davanti alle vittime non esiste nessuno che non denunci.

«Quello che ci interessa con questo spettacolo è mostrare la radice della violenza, non i suoi frutti. Perché solo osservando la radice si può estirpare una cultura impari» dice Marianna Esposito, autrice e regista dello spettacolo.

«Al suo posto», nel suo «plot» drammaturgico, inverte l’ordine dei fattori: cambia il mondo attorno e, rendendolo da sempre matriarcale, mostra uomini che hanno gli stessi problemi delle donne del nostro mondo. «Il focus dello spettacolo è affermare che la violenza parte da lontano, spesso da piccoli gesti, abitudini, o linguaggio, che instillano nelle menti la disparità – continua Esposito –  Anziché santificare le vittime e crocifiggere i carnefici, che è operazione alquanto semplicistica, si può lavorare tutti perché cambi l’humus nel quale la violenza nasce, si nutre e cresce».

La Compagnia TeatRing è già nota al pubblico italiano per progetti che coniugano teatro e attualità sociale, come “Dr Jeckyll e Mr. Aspie” – primo spettacolo sulla Sindrome di Asperger in età adulta – o “Come se non fosse un fulmine“, presentato nella stagione 19-20 del Teatro Elfo Puccini e dedicato ai grandi Giusti della Storia.

 

 

Il biglietto costa 10 euro.

Biglietti per l’11 marzo: https://www.cinemaffei.it/eventi/al-suo-posto/

Biglietti per il 12 marzo: https://www.cinemaffei.it/eventi/al-suo-posto-2/

Informazioni: info@cinemaffei.it

LO SPETTACOLO IN BREVE

“Al suo posto”
Progetto realizzato con il contributo della Fondazione Caritro e della Provincia Autonoma di Trento

Testo e regia: Marianna Esposito.

Con: Alberto Corba, Alessandro Cassutti, Diego Paul Galtieri, Giulio Federico Janni.

Assistente alla regia: Francesca Ricci.

Scenografie: Stefano Zullo.

 

BIOGRAFIE

Compagnia TeatRing Fondata nel 2004 da Marianna Esposito, è composta da un gruppo eterogeneo di attori, danzatori, musicisti. Le attività della compagnia sono la produzione, l’organizzazione di eventi culturali e la formazione e la sua ricerca si focalizza sul teatro poetico di metafora e d’immagine, alla ricerca di una fusione organica e indissolubile tra tutti gli elementi scenici.

Tra gli spettacoli sino ad ora realizzati ricordiamo SottoSopra – perché ho più diritto di te a suicidarmi, Vincitore dei concorsi “OFFerta Creativa – Teatrinrete” e “La Fabbrika Teatro”, Finalista al Festival Inventaria; Tu, mio tratto dal romanzo di Erri De Luca, vincitore di “Premio AEnaria 2015 – miglior spettacolo” e finalista ai festival “VDA – Voci Dell’Anima 2016” e “Ad Arte, Calcata cineteatro festival”; MattaTtori, la vita di Magnani e Gassman, omaggio ai due grandi artisti italiani; Creaturamia… presentato al Fringe Festival di Edinburgo, finalista a UNO Concorso Nazionale di Monologhi Teatrali, Festival Status Quo, Rassegna EmargiNati, Festa del Teatro di Milano; Baccanti, la paura delle donne, finalista al concorso internazionale di regia Fantasio Piccoli. www.teatring.it

Marianna Esposito Regista, dramaturg e attrice. Inizia la formazione teatrale giovanissima, studiando a Milano presso CTA, Quelli di Grock, Studio laboratorio dell’attore di Raul Manso. Si diploma al Corso di Formazione Superiore per Attori di Emilia Romagna Teatro. Studia inoltre con Cesar Brie, Michele Abbondanza, Paolo Nani, Cristina Pezzoli, Living Theatre, Marco Baliani, Maria Grazia Mandruzzato.

Inizia a lavorare come attrice a 18 anni, alternando lavori su scrittura a collaborazioni con collettivi teatrali. Nel 2004 fonda la Compagnia TeatRing.

Da oltre vent’anni lavora anche come insegnante di recitazione in accademie, scuole di teatro e in progetti legati alla disabilità. Studia e approfondisce la sindrome di Asperger e collabora con strutture sociali che si occupano di autismo ad alto funzionamento e di Asperger, per le quali ha messo a punto una pedagogia teatrale volta all’apprendimento e affinamento delle abilità sociali quali empatia, linguaggio del corpo, comunicazione.

Riconoscimenti: Finalista al Concorso Internazionale di Regia Fantasio Piccoli, Finalista Premio per attrici Bianca Maria Pirazzoli, Premio della stampa a VDA Voci dell’anima 2019.

Folgorato dall’alta tensione, 15enne perde le mani

Ha 15 anni il ragazzino  folgorato dai cavi dell’alta tensione che vive nel campo nomadi di Asti.  È ricoverato con prognosi riservata al Cto di Torino dove gli sono state amputate  le mani fino agli avambracci. Si trova in rianimazione, intubato.  Dopo l’incidente, che non si sa se sia avvenuto nei pressi del campo,  non sono stati  chiamati  i soccorsi. Alcuni adulti lo hanno successivamente potato al Cto senza spiegare cosa era accaduto.

Magnani Noya sindaca di Torino, donna sola, socialista non pentita

IL COMMENTO  Di Pier Franco Quaglieni
Ho partecipato volentieri all’inaugurazione in via della Consolata del giardino  intitolato a Maria Magnani Noya, prima donna sindaco di Torino, parlamentare italiana ed europea  del PSI, il partito a cui aderì dopo una militanza nel partito radicale di Pannunzio e di Villabruna, una eredità che Maria riconobbe nel Centro Pannunzio che frequento’ assiduamente. Era una donna inflessibile ed onesta, capace e generosa. Tornando in taxi dalla cerimonia,  mi è capitato di imbattermi in un taxista che, intuendo da dove arrivassi, mi ha detto brutalmente   che la Magnani Noya era stata una “ladrona”. Avrei voluto scendere dal taxi, ma poi  ho scelto di spiegare al giustiziere forse grillino che, se dei ladri ci furono per lo stadio  delle Alpi del ‘90, essi  furono altri, non certo lei che, tra il resto,  era  un grande avvocato che non ebbe mai bisogno della politica per vivere agiatamente. Ho apprezzato tutti gli interventi anche di persone estranee, se non avversarie del socialismo riformista. Come sindaco  Maria non riuscì a far ripartire la Metropolitana che le giunte rosse avevano bloccato in modo sciagurato. Troppi dissidi e personalismi dividevano la giunta da lei presieduta  che pure portò  conclusione il piano regolatore ed avviò opere importanti.
Sembra che avesse detto che era stata scelta come sindaco “anche“ perché donna:  Maria si augurava a ragione  che quell’anche fosse cancellato
Dopo una  lunga militanza nella sinistra del PSI, divenne una craxiana convinta e io la ricordo quando insieme a Stefania Craxi e a Giorgio Cavallo  commemorai Bettino  morto da poco. La Presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo ha tenuto il discorso più bello perché ispirato al più autentico spirito istituzionale. La Grippo ha detto che Maria si ispirava ad una città civile, l’aggettivo amato da Bobbio. Poco civili sono stati i sindaci di Torino suoi successori  non intervenuti alla inaugurazione.  Valentino Castellani, il sindaco migliore che abbia avuto la città e che riscuote sempre l’applauso dei torinesi, non ha mancato di presenziare in terza fila. Qualche presente ha voluto esibire un garofano rosso. Se l’avessi avuto, l’avrei  messo anch’io, pur se non essendo mai mai stato del PSI,  anche se spesso ho votato per i socialisti, in primis per Magnani Noya. Ho conosciuto bene Maria  e ho constatato con dolore che, malgrado il successo professionale e politico, fosse una donna molto sola. Una sera,  accompagnandola a casa a piedi , mi accennò alla sua situazione che la affliggeva profondamente. Una donna  inflessibile, ma fragile.  Fu l’unica volta in cui ci scambiammo delle confidenze personali che mi  rivelarono la sua grandezza d’animo.

Il dolce buongiorno del Turin Palace Hotel

BENVENUTA PRIMAVERA


Non solo gli ospiti che soggiornano in struttura possono risvegliarsi con una colazione “coccola”, ma anche chi semplicemente desidera iniziare al meglio la giornata. Dal lunedi al venerdi, su prenotazione, perché non concedersi un breakfast goloso in un luogo magico?

Il risveglio è soft al Turin Palace Hotel. Anche per il palato. La Sala Mollino, dalle 7 alle 11, si trasforma infatti in luogo della delizia, dove concedersi un inizio giornata nel segno del benessere e della golosità, accompagnato da un sottofondo musicale che invita ad una tranquilla ripresa.

Il momento della colazione, in questo storico albergo nel cuore di Torino, è un rito da celebrare, scandito da dolcezze e da un pizzico di sale ed affidato ad un ricco buffet con diverse isole del gusto. Non solo croissant e madeleines, ma anche crostate e torte, muffin e biscotti preparati dalla pastry-chef de “Les Petites Madeleines”, (Ristorante interno dell’Hotel) e pancakes serviti con sciroppo d’acero come da tradizione, stuzzicano gli amanti dei sapori zuccherini dando loro il “Buongiorno!”.

Uova & bacon, un’ ampia selezione di salumi (prosciutto cotto e crudo, bresaola, arrosto di tacchino e salame) e di formaggi anche locali, a testimoniare l’attenzione per i prodotti del territorio, sono invece proposti a chi fa della sapidità il proprio pallino. Spazio viene anche dedicato a quanti cercano un healthy breakfast, con un “angolo benessere” a base di salmone norvegese affumicato, fonte di Omega3, frutta di stagione e secca, semi e bacche, inestimabili per le loro vitamine, cereali e yogurt, mieli di produzione locale, composte e confetture artigianali accompagnate da fresche spremute, estratti e centrifughe.

Anche gli amanti della classica colazione all’italiana non saranno però delusi: pane fresco con lievito madre in diverse tipologie, focacce, fette biscottate da insaporire con marmellate e creme al cacao e scaglie di cioccolato fondente 70% o gianduja di Guido Gobino, danno la giusta carica per iniziare con slancio. Un occhio di riguardo infine per quanti devono fare i conti con alcune allergie, attraverso una articolata sezione gluten free a base di prodotti confezionati delle più note marche specializzate.

Il breakfast gourmet del Turin Palace Hotel non è però riservato solo agli ospiti della struttura, ma anche agli esterni, solo su prenotazione, esclusivamente da lunedi al venerdi (costo per persona: 25 euro).

La Primavera del palato inizia da qui.

PER PRENOTAZIONI: Tel.011. 0825321 – info@turinpalacehotel.com

Le torte fatte in casa

Torta di Mele

Crostata alla marmellata

Plum cake

Torta caprese

Le scaglie di cioccolato

Cioccolato fondente 70% di Guido Gobino

Gianduja di Guido Gobino

I dolci mono porzione

Muffins pistacchio

Muffins cioccolato bianco

Muffins alla vaniglia

Pancakes con sciroppo d’acero

Krapfen

Donuts

I Croissant

Croissant integrarli ai frutti di bosco

Croissant vuoti

Croissant cioccolato

Sfogliatelle crema

Croissant vegano al carbone vegetale

Croissant vegano alla marmellata

Strudel di mele vegano

Croisssant vegano curcuma e papaya

Croissant vegano ai cereali e frutti di bosco

L’ angolo del benessere

Bacche di goji

Mandorle

Nocciole

Noci

Granella di pistacchio

Semi di zucca

Semi di girasole

Semi di lino

Papaya disidratata

Cocco disidratato

Ananas disidratato

I succhi di frutta

Ananas

Arancia

Mela

Pompelmo rosa

Spremute su richiesta al tavolo

I Cereali

Cornflakes

Fiocchi d’avena

Muesli extra fruit

Muesli cioccolato e nocciole

Coco Pops

La frutta fresca di stagione tagliata

Arance

Pompelmo rosa

Carpaccio di ananas marinato

Tagliata kiwi

Cesto di frutta di stagione

Selezione di yogurt freschi

Interi bianchi o alla frutta

Magri e senza lattosio alla frutta

Yogurt di Soya

I prodotti gluten free

Risette scotti

Panini schar

Fette croccanti schar

Crackers schar

Biscotto classico schar

Crostatine schar

Pausa ciok schar

A completare il buffet delle colazioni:

Fette biscottate

Fette biscottate integrali

Selezione di confetture Agrimontana monoporzione

Selezione di composte Agrimontana monoporzione con fruttosio

Selezione di mieli artigianali locali Bocca l’agri azienda “miele d’acacia, melata di bosco, millefiori, castagno, ciliegio, tiglio e tarassaco”

Il pane fresco lievito madre e focaccia

Filone di segale

Filone integrale

Filone bianco

Panini integrali

Panini bianchi

Focaccia e pizza rossa

Le uova

Uova strapazzate

Uova bollite

Omelette su richiesta

Uova fitte su ordinazione

Uovo mimosa

Verdure di stagione

Il Bacon & la salsiccia

I nostri salumi

Salame Milano

Prosciutto crudo

Prosciutto cotto

Arrosto di tacchino

Bresaola della Valtellina

I formaggi

Ricotta Fresca

Toma piemontese

Raschera

Edamer

Invernizzi formaggino alla crescenza

Mozzarelline

Il Salmone Norvegese affumicato

Le insalate

 

Special Olympics a Bardonecchia dal 12 al 16 marzo

Il sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti è intervenuta, oggi, a Torino, alla conferenza stampa di presentazione della XXXIV edizione dei Giochi Nazionali Invernali di Special Olympics, in programma dal 12 al 16 marzo prossimi. 

Saranno 250 gli atleti che gareggeranno sulle nevi di Bardonecchia nelle specialità di sci alpino, snowboard e danza sportiva.” Per me, per Bardonecchia – ha detto il sindaco Chiara Rossetti – è un onore fare parte della grande famiglia di Special Olympics. Parafrasando il “Piccolo Principe” gli Special Olympics ci hanno addomesticato ad un sentimento di attesa e a Bardonecchia c’è grande trepidazione per il ritorno di questo evento “. “Grazie a Special Olympics, a questi atleti, alle loro famiglie, ai volontari, – ha aggiunto Chiara Rossetti- Bardonecchia è un po’ cambiata: ci è stata regalata la grande lezione di imparare a considerare le persone nella loro unicità “. Presente il direttore commerciale della Colomion Spa Enrico Rossi.
Alla conferenza stampa hanno inviato un loro messaggio il presidente del Coni Giovanni Malago, il presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli, e sino intervenuti, tra gli altri, il vice presidente di Special Olympics Alessandro Palazzotti, il consigliere federale Fisi Pietro Marocco, il vicesindaco di Torino Michela Favaro.
Al termine della conferenza stampa, ai Giardini Grosa, nell’area vicino al Grattacielo di Intesa SanPaolo, è stata accesa la Torch Run che inizierà il suo percorso, toccando le tappe di Pragelato e Sestriere, per arrivare a Bardonecchia il 13 marzo, in occasione della cerimonia di apertura degli Special Olympics.

 

Ragazzo di 23 anni uccide la madre a colpi di martello

Tragedia a Pinerolo dove al culmine di una lite un giovane di 23 anni ha ucciso la madre a martellate, una donna pachistana di 45 anni. Il padre ha cercato di bloccare l’aggressore e ha dato l’allarme ma la donna è morta dopo l’arrivo dei soccorsi.  Sul posto i carabinieri di Pinerolo.

Si urtano spalla contro spalla: giovane preso a pugni e schiaffi

Un accidentale scontro  spalla contro spalla ha provocato una lite violenta in una via di Biella. Dopo gli insulti uno dei due giovani ha preso  a pugni e schiaffi l’altro, un 19enne. Dopo l’aggressione è fuggito e i carabinieri stanno cercando di identificarlo.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Mega discarica abusiva di oltre 200 veicoli e olii esausti scoperta a Torino dalle Fiamme gialle

220 autoveicoli, 35.000 litri di olii esausti e idrocarburi ed oltre 400 tonnellate di rifiuti eterogenei, speciali e non, di origineautomotive, tutti in evidente stato di abbandono, rinvenuti in una discarica a “cielo aperto”, situata in piena città, estesa per oltre 7.000 metri quadri. 6 le persone denunciate.

È questo il bilancio di un intervento della Guardia di Finanza di Torino che ha individuato nei giorni scorsi, nel quartiere “Villaretto”, grazie anche alla collaborazione della Sezione aerea della Guardia di Finanza di Varese che ha effettuato rilevamenti dall’alto mediante specifici sorvoli, una vasta area degradata, in evidente stato di abbandono, ove erano custoditi, ammassati, disomogenei cumuli di rifiuti.

Le riprese eseguite dall’elicottero delle Fiamme Gialle hanno consentito di acclarare il descritto contesto ambientale, fornendo un quadro d’insieme allarmante dal punto di vista della tutela dell’ambiente. Di conseguenza, i Finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano, che hanno condotto l’attività coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, hanno perquisito l’intero sito, vasto oltre 7.000 metri quadri, dove sono stati rinvenuti 220 autoveicoli, un rimorchio contenente 35.000 litri di olii esausti e idrocarburi, con percolamenti e abbruciamenti potenzialmente pericolosi per il suolo e la salute pubblica, nonché 400 tonnellate di rifiuti eterogenei, speciali e non, di origine automotive, tutti in evidente stato di abbandono e a diretto contatto con il terreno.

Due le imprese coinvolte nella gestione della discarica a cielo aperto entrambe attive nel settore dell’autodemolizione.

I Finanzieri hanno proceduto al sequestro dell’intera area e, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, alla denuncia all’Autorità giudiziaria di 6 persone le quali dovranno rispondere del reato di gestione di discarica non autorizzata.

Sono in corso ulteriori approfondimenti finalizzati alla messa in sicurezza del sito e alla verifica dell’eventuale contaminazione ambientale causata dallo sversamento dei prodotti, in collaborazione con personale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (A.R.P.A.).

Assalto ai campi: “nel Torinese la speculazione fa incetta di terreni per il fotovoltaico”

Coldiretti Torino chiede alla Regione una norma contro i pannelli sui campi agricoli

Un vero e proprio assalto ai campi fertili della provincia di Torino è quello che si sta verificando da parte di società di investimento energetico o da parte di intermediari immobiliari per costruire campi fotovoltaici. Al momento sono una decina i progetti proposti ai Comuni concentrati soprattutto tra Canavese e Pinerolese per un totale di circa 800mila metri quadrati di campi sottratti all’agricoltura.

Ma in questi giorni sono arrivate a Coldiretti Torino nuove segnalazioni di società che girano le cascine per acquisire terreni anche di fronte alla contrarietà dei Comuni che spesso hanno le mani legate. A essere presi di mira sono i terreni agricoli perché non è necessario effettuare demolizioni o bonifiche. Realizzare impianti fotovoltaici su terreni agricoli non porta, quindi, nessun saldo ambientale positivo.

Questa corsa all’accaparramento dei campi coltivati sta anche innescando un processo di inflazione nei valori della terra.

«Se non fermiamo questo assalto dettato solo dalla speculazione – sottolinea il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – tra qualche anno il paesaggio agronaturale del Torinese sarà una distesa di pannelli dove ora c’è il verde ma soprattutto sarà prodotto meno cibo e saranno espulsi dalle produzioni agricole i coltivatori affittuari, cioè tutti quei produttori che danno valore ai terreni coltivandoli in affitto. Si tratta di agricoltori che, in generazioni di lavoro agricolo, hanno spianato, spietrato, fatto arrivare la rete irrigua aumentando la fertilità di quei suoli che oggi si vedono sottratti fuori da ogni logica di mercato».

Per quanto riguarda la perdita di produzioni per il settore agricolo torinese, per dare un’idea della perdita di capacità di produzione di cibo, con le estensioni già proposte ai Comuni interessate da progetti di campi fotovoltaici, si possono produrre ben 9.600 quintali di chicchi di mais, 4.600 quintali di grano, 6.400 quintali di fieno.

«Gli agricoltori sono i primi a voler investire sul fotovoltaico ma utilizzando i pannelli sui tetti dei fabbricati agricoli senza consumare altro suolo. I tetti delle aziende agricole possono contribuire, da soli, a coprire le esigenze energetiche di oltre 50mila famiglie in provincia di Torino. Se aggiungiamo il contributo di possibili nuovi impianti di produzione di biogas e biometano da allevamenti animali si arriva a oltre 100mila famiglie alimentate con energia pulita dall’agricoltura senza intaccare la produzione di cibo».

Per fermare lo scempio dei nostri campi Coldiretti Torino ha presentato alla Regione Piemonte una proposta di modifica del regolamento per il fotovoltaico che vieti l’installazione di campi fotovoltaici su tutti i terreni classificati come “agricoli” dai piani regolatori. Oggi, la Regione vieta i campi fotovoltaici soltanto sui terreni di Ia e IIa classe di fertilità ma non sugli altri terreni. A sostegno di questa richiesta Coldiretti Torino ha proposto a tutti i comuni della Città Metropolitana di approvare una specifica delibera, già votata da 37 comuni.

«La giunta regionale ha promesso a più riprese che avrebbe bloccato il consumo di suolo. È ora di fermare questa piaga e di promuovere l’energia pulita prodotta dalle aziende agricole che investono in impianti energetici tra mille ostacoli burocratici senza compromettere la produzione di cibo contribuendo per prime alla sostenibilità ambientale e alla mitigazione del riscaldamento globale».