
Una delle amicizie più importanti è stata quella con Valdo Fusi , partigiano cattolico ed autore del più bel libro sulla Resistenza, “Fiori rossi al Martinetto” di cui ho curato con rigore storico l’ultima edizione.
Un altro mio amico è stato Silvio Geuna che offri’ la sua vita in cambio di quella del Generale Giuseppe Perotti che aveva tre figli. Ho avuto il piacere di avere come allieva la nipote del generale, anche lui Medaglia d’oro, fucilato al Martinetto ,Laura Marruccelli, più che mai oggi mia carissima amica. E sono stato allievo di resistenti come Alessandro Galante Garrone ed Aldo Garosci oltre che del grande storico Franco Venturi .Sono stato anche allievo ideale ed amico di Raimondo Luraghi,storico e partigiano . Mario Bonfantini e il fratello Corrado furono valorosi partigiani con cui ebbi rapporti molto cordiali. Mario divento’ anche presidente del Centro “Pannunzio”. Anche l’irriducibile partigiano comunista Gianni Dolino e’ stato mio amico e si presto‘ a titolo amichevole a correggere le bozze di un mio giornale; era un uomo ironico che sapeva trovare un saggio equilibrio.
Ho avuto un cugino deputato fascista, l’ on. Arnaldo Viglino, con cui i miei non erano in buoni rapporti, anche se andarono tutti ai suoi funerali ,improntati allo stile fascista negli Anni Cinquanta. Io divenni amico di suo figlio Giorgio, giornalista e giovane monarchico che nella maturità divenne comunista. Quelle esperienze vissute mi hanno formato e hanno lasciato in me una traccia indelebile che però non mi ha impedito di cercare di essere uno storico distaccato dalle passioni politiche. Galante Garrone una volta mi disse che non avrebbe mai scritto una storia del fascismo perché troppo coinvolto politicamente nell’antifascismo, una scelta che fu in primis di Benedetto Croce, riferimento morale di tutti gli oppositori del regime fascista.