ilTorinese

Dsa, incontro online con Paideia

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ne certificava ben 326.548 già nel 2021 ma il numero è in costante aumento: si tratta degli alunni italiani di ogni ordine e grado a cui è stato diagnosticato un DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), ossia un disturbo del neuro-sviluppo che riguarda la capacità di leggere, scrivere o calcolare in modo corretto e fluente.

Come fa un genitore a individuare precocemente una problematica di questo tipo nel suo bambino? Quali sono i campanelli d’allarme a cui fare attenzione e come è opportuno intervenire?

A queste e a molte atre domande risponderanno gli specialisti di Fondazione Paideia – ente nato a Torino e da oltre 30 anni impegnato nel sostegno a bambini con disabilità e alle loro famiglie – in un incontro online gratuito e aperto a tutti.

La data da segnare in agenda è giovedì 27 febbraio: insieme ad Arianna Viotti, logopedista, Arianna Aquaro, psicologa, Alessia Scala, neuropsicomotricista, Francesco Petriglia, logopedista, ed Elena Girelli, neuropsicomotricista, si scoprirà cosa sono i DSA e la loro incidenza nel panorama italiano.

La serata informativa si terrà online dalle 18.30 alle 20.30 sulla piattaforma Zoom e la partecipazione è aperta a tutti i genitori e caregiver interessati, previa iscrizione tramite form al link:

https://us06web.zoom.us/meeting/register/tZApcuyqrDwjGNOWHQ2pXcCO4ZMilSscFVkU

Salone Auto Torino, tutti gli appuntamenti e le novità dell’edizione 2025

 

Dopo una prima edizione di successo, che ha registrato 500 mila visitatori e la partecipazione di 43 case automobilistiche, il Salone Auto Torino tornerà dal 26 al 28 settembre e si prepara ad accogliere ancora più espositori e pubblico, rafforzando il legame tra innovazione, mobilità sostenibile e territorio piemontese.

“Le migliaia di visitatori della scorsa edizione – dichiara l’assessore allo Sport, Grandi Eventi e Turismo della Città di Torino – ci dicono che il Salone dell’Auto non è solo una celebrazione dell’industria automobilistica, ma un’importante opportunità di promozione per la città e la sua storia automobilistica. La capacità di attrarre visitatori e operatori del settore ha avuto un impatto significativo sulla città, dimostrando come eventi di questa portata possano contribuire a valorizzare il nostro territorio, offrendo una piattaforma di dialogo su tematiche cruciali, dalle nuove tecnologie alle sfide della sostenibilità. Torino non vede l’ora di accogliere nuovamente appassionati, professionisti e curiosi per una nuova edizione del Salone Auto Torino”.

L’edizione 2025 si terrà in un’area espositiva più concentrata, compresa tra Piazza Castello, piazzetta Reale e i viali dei Giardini Reali. Tra le meraviglie architettoniche del centro di Torino, le eccellenze dell’industria automobilistica presenteranno le novità di prodotto, i prototipi e le supercar. Con un orario esteso, dalle 9 alle 19, il Salone Auto avrà il suo cuore in Piazza Castello, dove il pubblico potrà provare le ultime innovazioni del settore nei test drive su viabilità ordinaria. Per gli appassionati delle due ruote, i test ride dedicati alle moto partiranno da Piazza Vittorio Veneto, che sarà anche il punto di ritrovo per le sfilate del Salone nel weekend del 27 e 28 settembre.

Sabato 27 settembre si terrà il Supercar Meeting Venaria Reale Torino, che vedrà la partecipazione di 100 equipaggi di collezionisti da tutta Italia. Dopo il meeting a Venaria, gli equipaggi raggiungeranno Torino per entrare nel cuore della manifestazione.

Domenica 28 settembre, a Revigliasco Torinese, sarà invece la volta del Concorso d’Eleganza Festival Car 2025, organizzato da Autoappassionati, che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento FIVA Premiere Event, entrando così nel calendario internazionale della Fédération Internationale des Véhicules Anciens.

Anche quest’anno il Free pass permetterà ai visitatori di accedere a convenzioni con musei, hotel, ristoranti e trasporti, rendendo ancora più completa l’esperienza a Torino e in Piemonte. Nel 2024 sono stati scaricati oltre 23.500 Free pass, garantendo ai visitatori vantaggi come riduzioni fino all’80% sui biglietti Frecciarossa e tariffe agevolate con Flixbus e GTT.

Il Salone Auto Torino sarà anche l’occasione per consolidare il legame tra il settore automotive e il tessuto produttivo piemontese, grazie alla collaborazione con istituzioni e realtà del territorio come Automotoclub Storico Italiano, ACI Torino, Museo Nazionale dell’Automobile, IED Torino e Politecnico di Torino.

TORINO CLICK

 

Lunedì 24 febbraio nuovo sciopero dei mezzi pubblici

Gtt informa che Lunedì 24 febbraio 2025 è previsto uno sciopero nazionale di 24 ore indetto dall’Organizzazione Sindacale USB per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri.

IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Ucraina, Ruffino: “Schlein non ha titoli per criticare il governo”

Chi è alleato, o pensa di allearsi con Giuseppe Conte non ha i titoli giusti per criticare il comportamento del governo sull’Ucraina. Il Pd finisce fuori quadro quando chiede a Meloni di chiarire se sta con Trump o con l’Unione europea. Io chiedo al Pd: state con Conte che difende Trump o con l’Unione i cui alleati principali sono impegnati in un vasto programma di riarmo per la sicurezza?
     Il Pd sta con i laburisti di Keir Starmer, pronto a mandare sue truppe in Ucraina, e i socialdemocratici di Olaf Scholz, che ha varato due anni fa un programma di spesa di 100 miliardi per potenziare la difesa tedesca, oppure parlano per lui le posizioni pacifiste di Marco Tarquinio e Teresa Strada? Sento già la risposta: siamo un partito plurale e ogni posizione è legittima. Quando governi un Paese puoi anche essere un partito plurale, al momento delle decisioni, però, la scelta diventa singolare.
     Certo che la presidente Meloni deve fare chiarezza, perché dalla sua chiarezza dipende la chiarezza dell’Italia con i suoi alleati. Anche Schlein, però, non dimentichi che dalla sua chiarezza dipende la possibilità di costruire un’alternativa serie e credibile alla destra. Un’alternativa, sia chiaro, per governare l’Italia e non soltanto per vincere le elezioni.
E’ il commento di Daniela Ruffino deputato di Azione.

Cresce la Chirurgia Toracica del Mauriziano: nel 2024 oltre 50 interventi eseguiti con tecniche robotiche

Umberto, uno dei pazienti: «Grazie di cuore a tutta l’equipe del dottor Sandri e al personale: la loro sensibilità la porterò sempre con me»

 

Cresce ancora la Chirurgia Toracica robotica dell’ospedale Mauriziano di Torino: nel mese di dicembre l’équipe diretta da Alberto Sandri ha raggiunto e superato il traguardo dei 50 interventi robotici eseguiti durante il 2024, un risultato che va aggiunto agli interventi di chirurgia tradizionale e che alla quantità abbina la qualità dell’accesso chirurgico “full robotic”: «Dal punto di vista tecnologico, Il robot si occupa di tutto, abbinando la massima precisione alla mininvasività del gesto chirurgico, sempre sotto il controllo del chirurgo che opera solo ed esclusivamente dalla consolle – spiega il dottor Sandri – Utilizziamo il robot al massimo delle sue potenzialità e per interventi di alta complessità, soprattutto il tumore del polmone e le sue resezioni complesse come quelle segmentarie».

 

La Chirurgia Toracica del Mauriziano si dedica al trattamento delle patologie degli organi del torace di interesse chirurgico con una vocazione prevalentemente oncologica. «L’attività del nostro reparto – prosegue il dottor Sandri – è dedicata al trattamento chirurgico delle neoplasie del polmone, del mediastino e della parete toracica. Ci muoviamo in un contesto multidisciplinare specialistico poiché siamo parte integrante del GIC Tumori Toraco-Polmonari dell’ospedale Mauriziano, che offre percorsi dedicati per i pazienti affetti da neoplasie del distretto toracico».

 

La gestione multidisciplinare del paziente affetto da neoplasia del distretto toracico è fondamentale per garantire un servizio di elevata qualità di cura modellato su ciascun paziente. «Inoltre – prosegue il dottor Sandri -, la possibilità di poter eseguire tutti gli esami necessari all’interno dell’ospedale tramite il CAS, il Centro Accoglienza e Servizi, garantisce tempi ridotti di presa in carico specialistica, diagnosi, stadiazione della neoplasia, valutazione funzionale respiratoria e di trattamento, nonché di coordinamento ed integrazione dei diversi trattamenti, come chirurgia, chemioterapia pre e post-operatoria, radioterapia e fisioterapia».

 

Una gestione molto apprezzata anche dai pazienti, come testimoniano le parole di Umberto, operato di lobectomia polmonare per tumore del polmone in robotica e dimesso in tre giorni: «Voglio esprimere la mia gratitudine a tutto il personale medico e infermieristico del reparto di chirurgia toracica diretta dal dottor Sandri, per l’alta professionalità e l’empatia che mi hanno trasmesso durante la mia degenza, facendomi sentire più sicuro e più forte nell’affrontare l’intervento. La loro sensibilità e umanità le porterò sempre con me. Un ringraziamento di cuore a tutto il personale impegnato».

 

L’equipe di Chirurgia Toracica del Mauriziano è diretta da Alberto Sandri dal 1° marzo 2023, comprende anche le dottoresse Lorena Costardi e Diana Sporici, conta su sei letti di degenza e mette a disposizione del paziente trattamenti innovativi, che, oltre alla parte strettamente chirurgica, tengono conto del suo benessere fisico e psicologico: «Lavoriamo sul recupero funzionale precoce tramite chirurgia mininvasiva associata a programma personalizzato di fisioterapia pre e post-operatoria, con la possibilità di counselling psicologico» puntualizzano i tre chirurghi.

 

Un’attenzione che si ritrova nell’adozione del sistema ERAS, il percorso costituito da una serie di indicazioni multidisciplinari da attuare nella fase pre e post-operatoria del paziente, che coinvolge più figure professionali (chirurghi, anestesisti, fisiatri e fisioterapisti, dietologi e dietisti, psicologi, infermieri ed OSS) e contempla accessi chirurgici mininvasivi.

 

Adottare l’approccio ERAS in chirurgia toracica permette di estendere le indicazioni chirurgiche a pazienti a più alto rischio operatorio per plurime patologie concomitanti e a quelli anziani (anche ottuagenari, se considerati fisicamente idonei alla procedura), che prima venivano esclusi dalla possibilità di trattamento chirurgico, ma anche di tollerare meglio eventuali trattamenti oncologici postoperatori, quali chemioterapia, chemioterapia più immunoterapia, radioterapia. La dimissione precoce ha l’obiettivo di riportare il paziente alla sua vita di sempre nel più breve tempo possibile e permette di sfruttare appieno i letti disponibili, con un importante ritorno in termini di numero di interventi eseguiti e di risparmio di risorse pubbliche.

 

«Abbiamo raggiunto questo traguardo grazie al contributo di tutte le figure sanitarie coinvolte nel percorso di cura – concludono i medici dell’equipe di Chirurgia Toracica del Mauriziano -, ma un grazie speciale lo dobbiamo a infermieri, fisioterapisti e pazienti. Questi ultimi, con le loro parole, ci restituiscono moltissimo: quello che ci dicono prima di lasciare la loro stanza e anche dopo aver lasciato l’ospedale ci fa capire che hanno apprezzato tutti i nostri sforzi».

 

«La Chirurgia toracica è riconosciuta come una delle numerose eccellenze dell’ospedale Mauriziano sia dal punto di vista dei professionisti che ne fanno parte sia dal punto di vista delle tecnologie. Questi numeri confermano gli importanti risultati ottenuti nello scorso anno, che potranno essere ulteriormente migliorati nel corso del 2025» dichiara il Direttore generale dell’AO Ordine Mauriziano Franca Dall’Occo.

 

«Tecnologia, robotica, multidisciplinarietà sono alla base di una sanità che voglia rispondere in modo efficace ai pazienti – sottolinea Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte – e la Chirurgia toracica del Mauriziano risponde esattamente a queste richieste. La Regione Piemonte esprime molte eccellenze e questa lo è. Ma per continuare a esprimerle si dovrà proseguire a investire in professionalità, strutture e strumentazioni, esattamente come stiamo facendo, con i cittadini e i pazienti sempre al centro della propria azione».

Le realtà futuribili e il grande sogno di un maestro del cinema

In attesa della mostra “The Art of James Cameron”

Io sono il padrone del mondo!”, James Cameron con una manciata di Oscar stretta nelle mani a godersi nel ’98 un successo planetario mentre il mondo si commuoveva attorcigliato all’amore e alla tragedia di Rose e di Jack, sentimenti da preparate i fazzoletti e lo sguardo ben fissato sul botteghino, se è vero come è vero che “Titanic” fu sino a quell’anno il film più costoso della storia del cinema (200 milioni di dollari di budget sommati agli 85 per la promozione, mica noccioline!), filone confermato, dal momento che buon sangue non mente, dalla mente e dall’industria cameroniane – sì, ancora lui -, capaci di replicare e di superare l’operazione: nel 2009 “Avatar” si portò a casa, tradotto in dollaroni, circa 2,8 miliardi, con le foreste pluviali di Pandora e gli umanoidi denominati Na’vi, con Jake ex marine invalido che vi approda in sostituzione del fratello Tommy e con gli occhioni dolci della principessa Neytiri, pronta a tutto pur di salvarlo dall’attacco notturno del branco di Lupivipera, che hanno un fiuto capace di individuare la propria vittima a una distanza di otto chilometri, figurarsi quando il bel soldatino è a due passi dalle loro fauci. Mentre Cameron si ritrovava con la sua bella stella sulla Hollywood Walk of Fame. Successi, incassi da capogiro, Oscar da mettere sui ripiani di casa sino a non trovar più posto, nel ’22 a rimpolpare il malloppo l’arrivo del sequel “La via dell’acqua”, altre diavolerie costruite negli Studios, altra infornata di premi, la famiglia che Jake ha messo su con la sua principessa, altro successo, altri quattrini.

Questi tre della novena di titoli che il Museo del Cinema torinese ha messo in piedi, dal 21 al 28 febbraio, in attesa di quell’”Art of James Cameron”, una sorta di “autobiografia attraverso l’arte” per cui è parlato di un milione di euro d’investimento, si inaugura il 26 del mese (e si chiuderà il 16 giugno), con tanto di micione azzurro e occhi manco a dirlo gatteschi che accompagnano come logo l’appuntamento che che sta da tempo solleticando il palato dei tanti cinefili e degli appassionati all’avventura e al fantasy. Genio creativo, uno dei più grandi registi, sceneggiatori, produttori contemporanei, una gioia per gli occhi. E per le orecchie di quanti, fortunati mortali, si sarebbero incantati dentro una conferenza stampa, il giorno precedente, alle preziose parole di quell’uomo che avrebbe raccontato, spiegato, riandato con la memoria nell’anfratto più nascosto di ogni sua singola storia. E invece? Rumors annunciano che, con gran disappunto, “uno dei più grandi registi” del cinema odierno non sarà presente all’inaugurazione, sì verrà, si forse verrà, ma chi sa quando. Lo aveva promesso, lo scorso dicembre, dallo schermo piantato nella grande sala della Mole quando a Zoe Saldana era stata consegnata da Ghigo e collaboratori la Stella della Mole, e invece, almeno per quel giorno, se ne starà a casa. O al gran lavoro, impegnato com’è nella postproduzione di “Avatar 3” nell’antro magico e nella fucina della Lightstorm Entertainment. Tegola non leggera, come tagliare d’improvviso una gamba a chi sta facendo i 100 metri, ultima dopo l’incrocio di spade con la Cinémathèque Française che, in vena di supremariato e di grandeur, aveva tentato di cancellarla al di qua della corona alpina, 300 pezzi tra disegni, dipinti, oggetti di scena, fotografie, costumi e curiosità varia – compreso il “Cuore dell’Oceano” al collo della Winslet, assicurano – che avevano tutta l’aria di andare in fumo. Adesso tutto è pronto e adattato alla particolare struttura verticale della Mole, sei aree tematiche – “Sognare a occhi aperti”, “La macchina umana”, “Esplorare l’ignoto”, “Titanic: viaggio nel tempo”, “Creature” e “Mondi indomiti” – per dare vita a un processo creativo che non ha eguali.

Processo creativo contraddistinto, sin dall’inizio – “Pirana Paura” è del 1982 – dalla meticolosità e dalla passione che devono averlo sempre contraddistinto, sin da quando nella piccola città canadese di Kapuskasing, dove è nato settant’anni fa, la madre gli faceva saltare la scuola per portarlo nei musei e lui all’uscita a disegnare animali e mostri, ben fissati sul foglio di carta e nella memoria. Esercizi di ragazzo sino a quando l’incontro con “Guerre stellari” convinse Cameron a rendere concrea ogni intenzione e a passare dietro la macchina da presa.

Un ciclo di proiezioni, allora, un inizio con i dentuti pesci mutati geneticamente e dotati di ali, un passo oltre il primo capitolo di Joe Dante (ven 21 ore 16 e dom 23 ore 21), seguito da “Terminator”, anno di grazia 2029 allorché l’indistruttibile cyborg che ha i tratti di Schwarzenegger giunge in una Los Angeles di quarantacinque anni prima allo scopo di eliminare l’indomita Sarah Connor (ven 21 ore 18,15 e mer 26 ore 16); ancora “Aliens – scontro finale” dove l’ufficiale Ellen Ripley, scampata al mostro di Ridley Scott è mandata su Acheron dopo che si sono perso i contatti con i coloni presenti su quel pianeta (sab 22 ore 15,30 e mer 26 ore 20,30) e “The Abyss” (sab 22 ore 18,15 e lun 24 ore 15,15) dove presenze misteriose cercheranno d’impedire ad un gruppo di sommozzatori il recupero di un sommergibile nel mare dei Caraibi. “Terminator 2” sarà, come gli altri titoli, sullo schermo del Massimo sab 22 ore 20,45 e mer 26 ore 18, con tutte le apprensioni di mamma Linda Hamilton verso il pargolo senzapaura e minacciato dall’attivo di un T-1000 e ancora con il palestrato Arnold a difenderlo a tutti i costi, come l’immancabile “Titanic”, strenuo strappacore nelle giornate di dom 23 ore 15 e mar 25 ore 16. Passando per “True Lies” (dom 23 ore 18,30 e lun 24 ore 17,45, si faranno spazio i due “Avatar” nelle giornate di lunedì, martedì e venerdì. Effetti speciali quanti se ne vuole, abissi paurosi e ghiacciati, mondi futuribili insidiosi e ricostruzioni d’epoca, ma anche affetti e apprensioni, protezioni e passioni, amori giovanili oppure al di qua e al di là di ogni età, sogni, enormi e incantati, a cui Cameron in una attività ormai quarantennale ha dato un immortale soffio di vita.

Elio Rabbione

Nelle foto, momenti di “Titanic”, “Avatar” e “Terminator 2”, tutti diretti da James Cameron

Sanità, controllo delle spese: pianificazione e monitoraggio della Regione

L’assessore Riboldi: «Arriveremo a oltre 9,5 miliardi di euro nel 2027 con un controllo attento e puntuale sulle spese»

Saranno 9,488 miliardi di euro (+78 milioni) per l’anno 2025, 9,535 miliardi (+ 47 milioni) per il 2026 e 9,559 miliardi (+23 milioni) le risorse previste per il prossimo triennio alle Aziende Sanitarie Regionali (ASR). Lo ha deciso la Giunta regionale adottando una delibera che ha come oggetto proprio la governance sanitaria degli Enti del servizio sanitario regionale per la sostenibilità delle spese, l’efficienza e la tutela del diritto alla salute.

Stanziamenti che saranno comunque integrati per far fronte agli incrementi di spesa previsti dalla Legge di bilancio 2025, come ad esempio quelli dei medicinali con requisito di innovatività, agenti antinfettivi, del fondo per la contrattazione collettiva nazionale, dell’aggiornamento delle tariffe relative alle prestazioni di ricovero e ambulatoriale, dell’incremento indennità di pronto soccorso, delle indennità previste per il personale e per il perseguimento degli obiettivi sanitari di carattere prioritario e di rilievo nazionale/regionale.

«Con questa delibera – ha spiegato l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi – non si sono definite solo le importanti risorse per le ASR, ma anche la pianificazione triennale della sanità regionale, compresi il monitoraggio sull’attuazione delle prestazioni nel rispetto della programmazione economica-sanitaria regionale da parte delle aziende sanitarie e le azioni minime che le direzioni delle Aziende Sanitarie devono attuare per garantire l’efficientamento delle risorse e il rispetto dei vincoli di pareggio del bilancio. Come Regione attueremo un controllo molto puntuale e attento, vigilando soprattutto sul pareggio di bilancio, previsto dalla normativa, e su tutte le azioni operative delle ASR perché come è indicato nella legge 311 del 2004, il mancato rispetto delle disposizioni comporta l’ipotesi di decadenza del direttore generale».

Le ASR dovranno quindi adottare un Programma Operativo Aziendale, con misure concrete per l’utilizzo delle risorse coordinate con la programmazione regionale, con l’obiettivo di garantire un utilizzo efficiente ed efficace delle stesse, senza compromettere la qualità e l’accessibilità delle prestazioni sanitarie. In particolare, le aziende sanitarie saranno responsabili della definizione e attuazione della programmazione economica e sanitaria su riduzione delle liste d’attesa, potenziamento della medicina territoriale e valorizzazione della telemedicina.

Per realizzare questi obiettivi si richiede, quindi, una corretta gestione dell’utente e la definizione di percorsi assistenziali in grado di prendere in carico il paziente nel lungo termine, prevenire e contenere la disabilità, garantire la continuità assistenziale e l’integrazione degli interventi sociosanitari.

«La programmazione delle risorse per il triennio 2025-2027 – ha ancora sottolineato l’assessore Riboldi – rappresenta un passo in avanti per la sostenibilità della sanità piemontese e della governance sanitaria regionale. Con un’attenta distribuzione dei fondi e una gestione orientata alla qualità dei servizi e all’efficienza, infatti, la Regione intende garantire così un sistema sanitario solido, capace di rispondere alle esigenze della popolazione e nel rispetto dei principi fondanti del Servizio Sanitario Nazionale, quali l’universalismo, l’uguaglianza e l’equità».

La delibera, accompagnata da una nota dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, è stata inviata a tutte le ASR e, come previsto dalla normativa, agli organi di controllo nazionali.

In carcere indiziati ferimento con arma da fuoco in corso Vercelli

Oggi la Polizia di Stato, sotto il costante coordinamento della Procura presso il Tribunale di Torino, ha eseguito un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Torino a carico di tre indagati, gravemente indiziati di aver ferito, lo scorso 30 settembre, con l’utilizzo di una pistola, un cittadino marocchino (classe 2001).

L’attività d’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Torino, prendeva avvio in seguito all’intervento, verificatosi alle ore 00.50 circa di quel giorno, di personale della Squadra Volanti in questo Lungo Dora Napoli angolo Corso Vercelli, a seguito della segnalazione della presenza in strada di una persona ferita da un colpo d’arma da fuoco. Sul posto, il personale intervenuto accertava la presenza di una testimone, richiedente dell’intervento, la quale riferiva di aver incontrato poco prima, per caso, in strada un uomo che perdeva sangue da una gamba, e che quest’ultimo si era poi allontanato a bordo di un’autovettura, nel frattempo sopraggiunta. Alle successive ore 2.00 circa, i sanitari del pronto soccorso di un ospedale cittadino contattavano il 112 NUE per segnalare la presenza, presso quel nosocomio, di un soggetto con una ferita alla gamba sinistra, compatibile con un foro di entrata di un proiettile. Personale intervenuto, prendendo contatti con il malcapitato, apprendeva che il ferimento si era verificato in questa piazza Crispi ove, verso mezzanotte, gli aggressori, scesi da un’utilitaria, lo intercettavano e, dopo averlo malmenato con calci e pugni, uno di loro estraeva una pistola dalla tasca, esplodendo un colpo in direzione dei suoi arti inferiori. A seguito degli accertamenti clinici, personale sanitario diagnosticava alla vittima la frattura orbitale e la frattura a tibia e perone, procedendo al suo ricovero, in prognosi riservata.

Le tempestive investigazioni permettevano in tempi celeri di identificare i responsabili del violento ferimento, grazie all’analisi dei filmati ripresi dagli impianti di video sorveglianza presenti nei pressi del luogo ove era accaduto il fatto nonché ad attività tecniche di tipo intercettivo, svolte a carico degli indagati; indagine che consentiva, altresì, di determinare che il ferimento era collegato ad una discussione verificatasi tra la vittima ed i suoi aggressori, qualche giorno prima, all’interno di un locale cittadino.

Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva. Ciò nondimeno, il G.I.P. di Torino, in seno al provvedimento emesso a loro carico, ha ravvisato la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza nei loro confronti.

Capodanno cinese: anche a Torino è Festa di Primavera

Il Capodanno Cinese, conosciuto anche come la Festa di Primavera, è una delle celebrazioni più importanti della cultura cinese, festeggiata non solo in Cina, ma in tutto il mondo.

Nel 2025, l’anno che segna il ritorno del Serpente, simbolo di saggezza e intuizione secondo lo Zodiaco Cinese, è stato celebrato con grande entusiasmo. A Torino, la piazza Castello ha ospitato le tradizionali danze del drago e del leone, che da secoli sono simbolo di forza e protezione.

Le radici del Capodanno Cinese affondano oltre 3.000 anni fa, legate alla vita agricola: l’inizio del nuovo anno segnava il periodo di riposo dopo il raccolto e l’inizio della nuova stagione. Una leggenda racconta che il mostro Nina, che terrorizzava i villaggi, veniva scacciato dal rumore, dal fuoco e dal colore rosso, dando vita ad alcune delle tradizioni che ancora oggi caratterizzano la festa.

I festeggiamenti, che quest’anno sono iniziati il 29 gennaio e si sono conclusi con la tradizionale Festa delle Lanterne, durano quindici giorni. Questo evento segna la fine delle celebrazioni e rappresenta il momento per salutare l’anno vecchio e accogliere quello nuovo, sperando in un futuro migliore. La Festa delle Lanterne, conosciuta anche come “piccolo Capodanno”, è una delle tradizioni più attese, che segna la chiusura del ciclo festivo.

Ciò che rende il Capodanno Cinese ancora più affascinante è il fatto che il calendario cinese segue i cicli lunari e planetari, motivo per cui la data del Capodanno non è mai fissa. Anche quest’anno, il governo cinese ha inviato i tradizionali regali nella scatola rossa agli emigrati cinesi nel mondo, un gesto simbolico di buon augurio e prosperità. Il Serpente, simbolo di saggezza e trasformazione, rappresenta un animale che cambia pelle ogni anno, un invito a rinnovarsi e a crescere.

L’evento, realizzato con il patrocinio della Città di Torino, ha visto la cooperazione di numerose realtà, tra cui l’Associazione generale dei commercianti cinesi in Piemonte, l’Associazione degli industriali e commercianti cinesi in Torino, l’Associazione Cinesi e Italo-cinesi in Torino e Cuneo, e altre associazioni che da tempo contribuiscono alla promozione della cultura cinese in Italia.

Anche gli addobbi e il palco dell’evento hanno riflesso il significato della celebrazione, grazie al contributo di XI Fu Wedding Flowers, un’eccellenza imprenditoriale cinese a Torino, che ha saputo unire la creatività orientale con l’esperienza di Alessia (nome italiano della titolare), specializzata in eventi e matrimoni.

Quest’anno, il Capodanno Cinese ha acquisito un significato ancora più speciale, entrando ufficialmente a far parte del patrimonio immateriale dell’umanità. La festa non è solo un momento di unione per i cinesi, ma è condivisa anche con altre comunità asiatiche, come giapponesi, coreani, vietnamiti e thailandesi, creando un simbolo di solidarietà e connessione tra popoli.

Anche noi della Redazione desideriamo rinnovare i nostri più sentiti auguri a tutti i lettori, sperando che questo nuovo anno porti prosperità e integrazione, contribuendo a rafforzare la sinergia tra tutte le comunità che arricchiscono la nostra città di Torino.

 

Caffe storici Torino e non solo: locali dove fare colazione

Informazione promozionale

Un caffè, una cioccolata calda con panna, un buon Bicerin…Non importa quale bevanda si desideri gustare, i caffe storici Torino offrono una vasta scelta di proposte se si desidera trascorrere amabilmente il proprio tempo mentre si visita la città, sia che si tratti per piacere che per attività di team building aziendale anche legate a tematiche culinarie/culturali come Torino Golosa, un viaggio alla scoperta dei segreti delle prelibatezze tra storia ed enogastronomia, o per altre questioni.

La città sabauda è famosa per la sua tradizione di colazioni a Torino, un rito che viene celebrato in numerosi locali che vantano un’atmosfera unica e raffinata.

Una pasticceria storica di Torino o per meglio dire, le tante storiche pasticcerie moderne torinesi, offrono molte prelibatezze e dolci tipici che arricchiscono l’esperienza di una colazione elegante, proprio come si usava fare nei salotti borghesi di fine Ottocento e inizio Novecento, quando i caffè erano considerati luoghi di incontro per personalità illustri della letteratura.

Dei tanti Caffè storici Torino, oggi, ve ne segnaliamo alcuni, veri e propri vanti della città, non solo per gli amanti del caffè e dei cioccolatini tipici di Torino, ma per tutti gli amanti dell’architettura, della storia e dei viaggi. Senza indugi, ecco i nostri consigli.

Caffè San Carlo: Re dei bar storici Torino

Con i suoi capitelli corinzi, statue e dorature, il Caffè San Carlo è un’icona e sovrano dei bar storici Torino senza tempo e che racchiude il fascino del Risorgimento e delle floride correnti artistiche che hanno attraversato la città.

Questo caffè storico torinese, situato nell’omonima piazza – considerata dai torinesi una delle più belle della città – è stato il set di numerosi film e fiction grazie alla sua atmosfera unica e suggestiva.

Sedendosi ai suoi eleganti tavolini, si può ammirare la bellezza di Palazzo Solaro del Borgo, capolavoro del Rococò, e delle due chiese gemelle, Santa Cristina e San Carlo, esempi perfetti dell’architettura barocca. Con quasi 200 anni di storia, il Caffè San Carlo è il luogo ideale per una pausa raffinata, immersi nell’arte e nella cultura, gustando la migliore colazione della città, ad esempio.

Un punto di riferimento tra i bar storici di Torino, dove tradizione e contemporaneità si incontrano in un’esperienza indimenticabile.

Barney’s, caffè di Torino del Circolo dei Lettori

Il Barney’s, situato all’interno del suggestivo Circolo dei Lettori di Torino, è uno dei caffè storici più rinomati della città, un luogo dove tradizione e modernità si fondono alla perfezione.

Qui, è possibile vivere l’esperienza della migliore colazione torinese, immersi in un’atmosfera raffinata e accogliente. Con una selezione di dolci torinesi che spaziano dai classici gianduiotti alle delicate paste artigianali, il Barney’s offre una colazione elegante che soddisfa ogni palato. Un vero e proprio tempio per gli amanti del caffè e della buona lettura, dove ogni dettaglio racconta la storia e la cultura di una città che ha fatto del caffè e della letteratura un’arte.

Baratti&Milano: l’eccellenza della pasticceria torinese e della cioccolateria

In Piazza Castello, sorge uno dei caffè storici torinesi e pasticceria torinese più iconici: Baratti&Milano.

Nato nel 1858, è da oltre un secolo un elegante salotto sabaudo, punto di ritrovo per intellettuali, artisti e figure di spicco della politica e della scienza.

Il suo raffinato stile liberty evoca atmosfere d’altri tempi, rendendolo uno dei bar famosi di Torino, perfetto per chi ama i locali particolari con un fascino senza tempo.

Fiore all’occhiello di questa storica caffetteria è la sua pasticceria torinese e la cioccolateria d’eccellenza, con specialità imperdibili. Tra i piaceri da gustare spicca il Bicerin, l’iconica bevanda calda della tradizione torinese, preparata con cioccolato fondente, caffè e latte montato, perfetta per le giornate più fredde. Da provare anche il Caffè Baratti&Milano, un espresso arricchito con crema di nocciole, panna e granella di nocciole, una coccola raffinata adatta a qualsiasi momento della giornata.

La Farmacia del Cambio, caffè di Torino dalle brioches celebri e virali

Questo storico caffè di Torino è molto più di una semplice caffetteria: è un’esperienza sensoriale e culturale che unisce sapori pregiati, architettura d’epoca e un’atmosfera senza tempo.

Nella centralissima Piazza Carignano, la proprietà dello storico ristorante Del Cambio, vero e proprio caffè storico di Torino, ha rilevato un’antica farmacia trasformandola in una raffinata pasticceria. Questo locale, tra i Torino locali particolari più affascinanti, unisce arredi in legno, cristalleria e vetrine dall’atmosfera vintage a un’offerta di dolci ultra-contemporanei, diventando un punto di riferimento per le pasticcerie moderne della città. Tra le specialità spiccano i celebri Crubik e la Sfera, croissant a forma di cubo e sfera che hanno conquistato i social, insieme al pain suisse, alla girella con gocce di cioccolato e arancia, e alla brioche al cacao farcita di crema al gianduia. Non mancano torte moderne, monoporzioni eleganti e lievitati salati, ideali per chi cerca una colazione alternativa senza rinunciare al gusto e alla raffinatezza. Un luogo dove tradizione e innovazione si incontrano, regalando un’esperienza indimenticabile.

Locali storici di Torino: Pfatisch

Uno dei locali storici di Torino che ancora oggi conserva il fascino di un’epoca dorata è senza dubbio la Pasticceria Pfatisch, fondata nel 1915 dal maestro cioccolatiere Gustavo Pfatisch.

Questa pasticceria storica Torino ha visto passare tra i suoi tavoli figure illustri come i principi di Savoia, Cesare Pavese, Primo Levi, Indro Montanelli, Mario Soldati e Norberto Bobbio. Situata in un meraviglioso edificio Liberty di via Sacchi, progettato dall’architetto Pietro Fenoglio, la pasticceria ha mantenuto intatti i suoi interni Art Déco, diventando un autentico gioiello inserito nell’Associazione Locali Storici d’Italia.

Ma la vera sorpresa si trova nel seminterrato: un laboratorio di produzione completo, dedicato alla lavorazione artigianale del cioccolato torinese. Oggi questa perla fa parte del Choco-Story Torino, il museo del cioccolato che accompagna i visitatori in un viaggio dalle civiltà precolombiane fino all’evoluzione della cioccolateria torinese, con un focus sui cioccolatini tipici di Torino. Un’esperienza imperdibile per golosi di tutte le età, perfetta anche per le famiglie con bambini.

Caffè Platti: bellissimo e ottocentesco caffè storico Torino

Fondato nel 1870, il Caffè Platti è uno dei caffè storici di Torino più eleganti e raffinati.

Situato in Corso Vittorio Emanuele II, questo caffè storico Torino da oltre un secolo riesce a mantenere intatta un’atmosfera d’altri tempi, con sontuosi lampadari e un banco bar in stile anni Venti. I colori caldi e i magnifici stucchi rendono l’ambiente ancora più fiabesco, trasformando ogni visita in un’esperienza unica.

In passato, il Caffè Platti è stato frequentato da intellettuali e personalità di spicco come Luigi Einaudi, Giulio Einaudi, Cesare Pavese, Luigi Lavazza e il Senator Agnelli.

Ma il Platti è anche un luogo simbolico della storia sportiva: proprio di fronte al locale, nel 1897, un gruppo di studenti del Liceo Massimo D’Azeglio fondò quello che sarebbe diventato uno dei club calcistici più importanti d’Italia, la Juventus.

Tra le prelibatezze che offre, non può mancare di citare la sua pasticceria torinese, con la sua iconica Torta Platti, un dolce dal cuore morbido e una vellutata copertura al gianduja, la cui ricetta è gelosamente custodita.

Oltre alla pasticceria storica di Torino, il Caffè Platti propone anche un’ampia selezione di tramezzini ideali per un pranzo veloce.

Cosa dovresti assolutamente ordinare? Senza dubbio i deliziosi dolci torinesi e la pasticceria mignon. Per una merenda sostanziosa, non perdere la Plattina, la leggendaria torta del caffè in dimensioni ridotte.

Caffe storici Torino, come non citare Caffè Al Bicerin

Nel cuore del Quadrilatero Romano, il Caffè Al Bicerin è uno dei più celebri caffe storici Torino, nonché uno dei bar famosi Torino, grazie alla sua lunga tradizione e all’invenzione della storica bevanda piemontese che porta il suo nome. .

Nato a fine Settecento, questo caffè storico di Torino è il luogo in cui è stato creato il Bicerin, un raffinato mix di caffè, cioccolato e crema di latte, oggi riconosciuto come bevanda tradizionale piemontese e divenuto un autentico simbolo cittadino.

Perfetto per chi desidera una colazione elegante, il locale accoglie i suoi ospiti in un’atmosfera senza tempo, tra boiserie in legno, un bancone storico e piccoli tavolini in marmo che raccontano la storia e il fascino di una Torino d’altri tempi.

Colazioni a Torino: non solo caffè storici

Diamo uno sguardo anche ad altri locali particolari Torino

Nel panorama delle colazioni a Torino, il Bar Tiratisù si distingue come uno dei locali particolari Torino, perfetto per gli amanti dei dolci e delle esperienze gourmet. Situato nel cuore della città, questo locale è un vero paradiso per chi desidera iniziare la giornata con una colazione ricercata e golosa.

La sua specialità? Le brioches proposte in diverse varianti e preparato con ingredienti freschi e di alta qualità, accanto a un’ampia selezione di dolci torinesi. Con il suo ambiente accogliente e moderno, il Bar Tiratisù è la scelta ideale per chi vuole concedersi un momento di dolcezza in un contesto elegante e innovativo.

La Torteria Berlicabarbis è uno dei locali particolari Torino, un angolo di dolcezza che combina il fascino delle pasticcerie moderne con il calore di una tradizionale sala da tè.

Nata nel 2012, ha conquistato i torinesi con la sua straordinaria selezione di dolci torinesi, tra cui una ventina di torte preparate ogni giorno, con le cheesecake come protagoniste indiscusse. Impossibile resistere ai croissant al pistacchio, grandi e golosi, il cui nome richiama proprio l’espressione dialettale “Berlicabarbis”, che significa “da leccarsi i baffi”.

Oltre alle prelibatezze di pasticceria, il locale vanta un’incredibile selezione di 130 tipi di tè e tisane e ben 15 caffè alla piemontese, in cui il caffè si fonde con cioccolato, gianduia e granella di pistacchio, regalando un’esperienza unica per ogni amante del dolce e del buon vivere.

In via Cavour 10, Perino Vesco è molto più di un semplice panificio: unisce l’arte della panificazione a un’ampia offerta di dolci, rendendolo un indirizzo imperdibile tra i migliori caffè di Torino e un esempio di pasticcerie moderne in città.

Dal salato al lato dolce, le torte da forno – con la langarola alla nocciola in testa – le crostate, i plumcake, gli strudel e le tartellette soddisfano ogni palato.

Camera di commercio ed eccellenze torinesi: un ultimo ma non meno importante aspetto

Il Presidente della Camera di commercio di Torino, Dario Gallina, ha sottolineato l’importanza e la responsabilità di essere nominati Maestri del Gusto, chiedendo ai 218 premiati di essere ambasciatori del gusto torinese e di partecipare attivamente agli eventi nazionali e internazionali. L’iniziativa della Camera di commercio mira a promuovere l’eccellenza dell’enogastronomia torinese, rendendola un punto di forza per aumentare l’attrattività del territorio sia per i residenti che per i visitatori stranieri.

Questi sono solo alcuni tra i caffe storici Torino e bar colazione dove fermarsi in caso di una visita in città, una semplice passeggiata o per occasioni più importanti come meeting aziendali a Torino, compleanni, incontri e quant’altro.

Tuttavia, siamo certi che resterete soddisfatti da una di queste proposte.

Tra le pasticcerie moderne di Torino, Dolce Pasticceria si distingue per la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, offrendo una selezione di dolci torinesi e creazioni contemporanee che conquistano al primo assaggio.

Un vero paradiso per gli amanti della qualità, con una produzione artigianale che esalta i migliori prodotti pasticceria a Torino. Ogni giorno, dalle vetrine, spiccano eleganti monoporzioni, crostate, torte classiche e innovative, accanto ai grandi protagonisti della tradizione. L’attenzione per la qualità delle materie prime e la cura nella preparazione rendono ogni creazione un’esperienza unica, perfetta per una colazione golosa, una pausa dolce o per festeggiare un’occasione speciale.

Questi sono solo alcuni tra i caffe storici Torino e bar colazione dove fermarsi in caso di una visita in città, una semplice passeggiata o per occasioni più importanti come meeting aziendali a Torino, compleanni, incontri e quant’altro.

Tuttavia, siamo certi che resterete soddisfatti da una di queste proposte.