ilTorinese

Volontario ma non troppo

Da circa cinquant’anni la figura del volontario, in Italia particolarmente ma non solo, è diventata parte integrante di ogni contesto sociale, dalle associazioni agli enti locali, dalla pubblica assistenza ad altri servizi essenziali.

La motivazione ufficiale è che il volontario sente il bisogno di offrire la propria opera, gratuitamente, a quanti ne abbiano bisogno: quella ufficiosa è che grazie ai volontari, le istituzioni risparmiano cifre da capogiro nonostante il gettito fiscale dei contribuenti permetterebbe, o richiederebbe, l’utilizzo di personale retribuito.

Ovviamente il volontario ha, rispetto ai dipendenti ed ai collaboratori retribuiti, una sola differenza: la retribuzione, appunto.

Per il resto è necessario sia assicurato contro gli infortuni, ed in alcuni casi contro patologie contratte in servizio, sia iscritto ad un apposito registro, venga periodicamente aggiornato e altro ancora.

Il problema è reperire le persone che vogliano, volontariamente appunto, offrire la loro opera: dopo alcuni decenni di sviluppo progressivo, il volontariato sta ora patendo la crisi dovuta ad alcuni fattori: in primo luogo il lockdown ha fortemente penalizzato le persone, volontari in primis, demotivandoli, disaffezionandoli dalla loro missione. La crisi di valore, poi, in cui la nostra società sta navigando ha fatto il resto: incapacità di socializzazione, di relazionarsi con altri, pigrizia diffusa, dipendenza da alcool rendono difficile mantenere gli impegni assunti, allontanando i volontari dall’ente in cui prestavano servizio.

Alcune associazioni, come i donatori di sangue, patiscono questa situazione in modo particolare: è palese che se il tuo stile di vita non è corretto non potrai donare il sangue, e questo è particolarmente vero per i giovani, nuove leve della donazione (a 65 anni non si può più donare).

Vi sono ovviamente alcune meritevoli eccezioni: i c.d. figli d’arte (figli di volontari del pubblico soccorso, dei Carabinieri o della Polizia di Stato) che prestano servizio volontario presso le varie Croce Verde, Rossa o Bianca, o l’Associazione Nazionale Carabinieri o della Polizia di Stato, orgogliosi di proseguire una tradizione ereditata; allo stesso modo alcuni ragazzi, di entrambi i sessi, capiscono l’utilità di prestare servizio presso questo o quell’ente, non soltanto per il senso civico connesso ma perché può di essere di aiuto nella carriera di studi.

Spesso, invece, si assiste a scimmiottature di volontariato in associazioni tipo proloco o che organizzano eventi di paese, che dovrebbero essere il fulcro di quell’evento, la macchina organizzatrice, ma sono soltanto un coacervo di elementi scarsamente produttivi, spesso in lite tra di loro, che creano solo confusione anziché risultati.

Anche in questo caso torniamo all’incapacità di relazione tra i giovani (che, diventando adulti, non la acquisiscono di sicuro), alla scarsa motivazione trasmessa dei genitori (e dagli altri educatori a seguire) che portano i ragazzi ad essere egoisti (nell’accezione originale del termine) o che qualsiasi cosa serva “c’è papà che paga”.

Fin dai tempi dello scoutismo ho percepito il lavoro di squadra, non solo in senso sportivo, come un vantaggio che ognuno di noi ha perché ci permette di valutare le nostre capacità e confrontarle con quelle degli altri, di paragonare le conoscenze ed acquisirne di nuove e, unendo le forze, moltiplicare il risultato atteso.

Ogni qual volta ho partecipato come volontario a qualche evento (terremoto in Irpinia, incendi in Liguria, frane in Piemonte o altro) ho percepito la mia partecipazione come un contributo, minimo, erogato alla comunità in cui ero in quel momento, senza riferimenti a denaro, etnie, ceti sociali o simpatie.

Ho valutato che queste persone, questi luoghi necessitassero di un intervento per scongiurare il peggio o per arginare il problema, e mi sono impegnato per quanto era in mio potere.

Consiglio ai genitori di far aderire i figli, fin da piccoli, a qualche forma di volontariato, dalla distribuzione di vestiti in chiesa alla raccolta di cibo nei supermercati, dallo scoutismo alla pubblica assistenza alla protezione civile o alla donazione di sangue: i bambini non si spezzano, non si ammalano più di chi sta tutto il giorno sulla poltrona, anzi, e non perdono di valore; gli adolescenti, poi, rischiano di diventare individui sociali, che sanno relazionarsi con i propri simili, che agiscono di concerto per la vita in società.

Ma il rischio maggiore è che diventino Persone con la P maiuscola e che possano essere migliori delle ultime generazioni.

Sergio Motta

Polizia, sicurezza sui treni a Ferragosto e dintorni: 435 pattuglie, più di 5mila persone controllate

arrestato, 12 indagati e più di 5500 persone controllate nell’ambito dell’intensificazione dei servizi predisposti dal Compartimento Polizia Ferroviaria Piemonte e Valle D’Aosta dall’14 al 22 agosto.

435 le pattuglie impegnate nelle stazioni e 77 quelle a bordo treno per un totale di 152 treni scortati. In relazione al maggior flusso di viaggiatori sono stati potenziati i servizi antiborseggio in abiti civili per contrastare il fenomeno dei furti, sia in stazione che a bordo treno. 2500 gli stranieri identificati. 8 le sanzioni amministrative elevate, di cui in materia di sicurezza ferroviaria:

Durante tutto il weekend sono stati intensificati i servizi di prevenzione e vigilanza con il personale della Specialità impiegato anche nelle stazioni non presidiate di Torino Lingotto, Bardonecchia e Mondovì. Le citate stazioni, infatti, in concomitanza con le partenze previste per il Ferragosto verso le località turistiche sulla costa e in montagna, hanno fatto registrare una significativa presenza di viaggiatori. Particolare attenzione è stata posta anche nella stazione di Fossano (CN), in relazione al transito dei cosiddetti treni mare, che in questo periodo, durante tutti i fine settimana, fa registrare un flusso di passeggeri più che triplicato rispetto alla quotidianità.

Torinese disperso in mare in Liguria

Un 59enne Gino Nigro, originario di Torino ma residente a Imperia, è disperso da giovedì al largo di Andora in Liguria  La sua imbarcazione  impegnata in una battuta di pesca, è stata recuperata vicino agli scogli. Il motore era ancora acceso e gli effetti personali erano a bordo. Quando non lo hanno visto rientrare, i familiari hanno dato l’allarme. Si dedicano alle ricerche la Guardia Costiera, la Capitaneria di porto e due elicotteri dei vigili del fuoco.

Weekend da bollino rosso per il controesodo su strade e autostrade

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Viabilità Italia ha annunciato bollino rosso a partire da venerdì 23 agosto, sabato 24 agosto, e per l’intera giornata di domenica 25

Il divieto di transito dei veicoli pesanti è in vigore sabato 24 agosto, dalle ore 8 alle 16 e domenica 25 agosto dalle 7 alle 22

 

Weekend segnato dalla fine delle vacanze e dai rientri a casa per la riapertura della gran parte delle attività lavorative. Sulla rete Anas è atteso traffico in costante aumento per gli spostamenti dei viaggiatori che tornano verso le grandi città del Centro-Nord. Viabilità Italia ha annunciato bollino rosso a partire dal pomeriggio di venerdì 23 agosto, di sabato 24 agosto, e in particolare per l’intera giornata di domenica 25: spostamenti in netta crescita verso i grandi centri urbani in tutta Italia dalle località di villeggiatura, di mare al sud e di montagna a nord e dai confini di Stato.

 

Il calendario dei bollini per l’estate è disponibile sul sito di Anas (https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo) e sul sito di Viabilità Italia

(https://www.poliziadistato.it/articolo/28345).

 

Per consentire la fluidità del traffico – si ricorda – Anas (Gruppo FS Italiane) ha potenziato l’impegno del personale su tutto il territorio nazionale e ha limitato la presenza dei cantieri fino al 3 settembre: sospesi 906 cantieri, il 70% di quelli attivi (1278).

 

Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, in direzione nord, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.

 

Il divieto di transito dei veicoli pesanti è in vigore  sabato 24 agosto, dalle ore 8 alle 16 e domenica 25 agosto dalle 7 alle 22.

 

L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari stradali: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 “Jonica” e 18 “Tirrena Inferiore” in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 “Carlo Felice” in Sardegna; il Grande Raccordo Anulare di Roma, la A91 “Roma Fiumicino”, la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria trafficata  che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 “Adriatica” (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).

 

Al nord i Raccordi Autostradali RA10 “Torino Caselle” in Piemonte, RA13 e RA14 in Friuli-Venezia Giulia, la SS36 “del Lago di Como e dello Spluga” in Lombardia, la SS45 “di Val Trebbia” in Liguria, la SS26 “della Valle D’Aosta” e la SS309 “Romea” tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS 51 “di Alemagna” in Veneto.

 

 

Per la situazione dei cantieri inamovibili Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo estivo del sito stradeanas.it (link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo).

 

La presenza su strada di Anas è di circa 2.500 risorse in turnazione, costituite da personale tecnico e di esercizio, oltre al personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale che assicurano il monitoraggio del traffico in tempo reale h 24.

 

Consigli per un viaggio sicuro  

Per chi si mette in viaggio è importante, più che mai nei giorni di esodo, seguire una serie di accortezze:

Dotarsi di generi di prima necessità e di una scorta d’acqua per evitare disidratazione durante il viaggio, soprattutto nei giorni in cui è previsto grande caldo

Controllare il veicolo, in particolare pressione degli pneumatici, efficienza delle luci, livelli di olio e acqua

Consultare il meteo e il calendario dei giorni critici nei quali i tempi di percorrenza potranno essere maggiori della norma valutando eventuali percorsi alternativi

Non assumere sostanze alcoliche o droghe in particolare prima o durante la guida

Tutti i passeggeri e il guidatore devono indossare la cintura e assicurare i bambini nei seggiolini o negli adattatori (fino a 1,50 metri di altezza)

Rispettare i limiti di velocità e tenersi sempre sulla corsia libera a destra mantenendo la distanza di sicurezza

In caso di stanchezza o sensazione di sonno fermarsi sempre, in sicurezza in area di servizio, per riposarsi e recuperare le energie psicofisiche

Non distrarsi mai alla guida – Sono tre i tipi di distrazione da evitare quando si conduce un veicolo: visiva (non guardare la strada), cognitiva (non porre attenzione alla guida) e manuale (avere le mani impegnate).

 

Un viaggio informato   

Per un viaggio informato le notizie su esodo estivo e viabilità sono disponibili ai link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo e  www.stradeanas.it/infotraffico e attraverso i canali social corporate (Facebook.com/stradeanas e gli account X @stradeanas, @VAIstradeanas e @clientiAnas) seguendo l’hashtag #esodoestivo2024.

Le informazioni sul traffico sono inoltre disponibili sui seguenti canali:

– VAI (Viabilità Anas Integrata) all’indirizzo www.stradeanas.it/info-viabilità/vai;

– APP “VAI” di Anas, scaricabile gratuitamente in “App store” e in “Play store”;

– CCISS Viaggiare Informati del Ministero delle Infrastrutture al quale Anas partecipa con risorse dedicate e dati sul traffico;

– Numero verde Pronto Anas 800.841.148 del Servizio Clienti Anas per parlare con un operatore h24 e avere informazioni sulla viabilità in tempo reale. Inoltre, digitando il tasto 5 si può avere una panoramica sullo stato del traffico sulla rete con la posizione dei cantieri, con il tasto 0 è disponibile la situazione previsionale del fine settimana.

– Live Chat del Servizio Clienti all’indirizzo www.stradeanas.it per parlare con un operatore dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00 e avere anche informazioni sulla viabilità in tempo reale e sui cantieri inamovibili.

Bollettini di viabilità sono trasmessi su Tgcom24 e sulle radio partner di Anas: Rai Isoradio, Radio Italia (nazionale).

Anas ricorda le campagne di prevenzione per la sicurezza stradale “Quando guidi, Guida e Basta”, per il rischio incendi “La strada non è un posacenere”.

È in arrivo Todays Festival, dieci giorni di concerti spettacolari

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Manca poco all’avvio del Todays Festival, in scena dal 25 agosto al 2 settembre al Parco della Confluenza. I numerosi eventi diffusi sul territorio della Circoscrizione sei  partono invece il 23.

A inaugurare gli appuntamenti con i grandi concerti live al Parco della Confluenza, per una prima giornata ad accesso libero, domenica 25 agosto andranno in scena Jeremiah Fraites, Bab L’Bluz, Addict Ameba e Anthony Sasso, lunedì 26 agosto saliranno sul palco LCD Soundsystem con Nation of Language, Khompa feat. Akasha e Giulia’s Mother, martedì 27 agosto sarà la volta di Arlo Parks che si esibirà dopo Tangerine Dream, English Teacher, Birthh e Giøve, mentre per giovedì 29 agosto sono stati annunciati gli Overmono, Yellow Days, C’mon Tigre e Thru Collected; venerdì 30 agosto sono attese le performance di The Jesus and Mary Chain, Fast Animals and Slow Kids, Elephant Brain e Brucherò nei Pascoli; il 31 agosto grande attesa per Mahmood, insieme a Jupiter & Okwess e A Toys Orchestra e chiuderanno in bellezza, lunedì 2 settembre, i Massive Attack.

Ma TODAYS sarà anche un vero e proprio Festival diffuso in moltissimi altri luoghi della Città. Il via il 23 e 24 agosto con TOnights Spirit curated by JAZZ:RE:FOUND, ma ad essere coinvolti nelle giornate di Festival saranno anche il SEEYOUSOUND International Music Film Festival, con proiezioni esclusive di film a tema musicale al Teatro Monterosa il 26, 27, 29, 30, 31 agosto e il 2 settembre, la Scuola Circo FLIC con incursioni circensi e spettacoli il 27, 28 e 29 agosto, SOUNZONE, prima community di produttori musicali in Europa, con un contest, laboratori e panel il 25, 29 e 30 agosto, e il collettivo DOJO con i suoi format Regio Freestyle, NAV Vol.11 e Verbal Jungle Show il 25, 28 e 30 agosto.

Intanto, da  mercoledì 14 agosto e fino a lunedì 9 settembre, per la preparazione e lo svolgimento (e poi lo smantellamento delle strutture) del Todays Festival 2024, sono previste chiusure e deviazioni nei pressi del Parco della Confluenza.

Le strade interessate dalle chiusure sono: piazza Sofia, perimetrale est, via Alberti, via d’Andrade, corso Taranto tra piazza Sofia e via Salgari, via Salgari tra corso Taranto e via Wuillermin, via Salgari tra corso Taranto e via Wuillermin, via Avondo tra via Pellizza da Volpedo e via Vincenzo Cuoco.

Previste limitazioni alla circolazione anche nei percorsi all’interno del parco.

In particolare, le chiusure sono previste negli orari: da mercoledì 14 a sabato 24 agosto dalle 9 alle 23 (operazioni di montaggio); da domenica 24 a martedì 27 agosto dalle 18 alle 24; da giovedì 29 a sabato 31 agosto dalle 18 alle 24; lunedì 2 settembre dalle 18 alle 24; da martedì 3 a lunedì 9 settembre dalle 9 alle 23 (operazioni di smontaggio).

Maggiori informazioni sul festival sono disponibili su: www.todaysfestival.com/

I limiti del “Fronte popolare”

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

Anche il “Fronte popolare” può essere, anzi lo è, un progetto politico. Certo, si tratta di un
progetto alquanto singolare ed anacronistico perchè non nasce quasi mai attorno ad un progetto
politico di governo ma sempre e solo “contro” qualcuno o qualcosa. Ovvero, si individua un
nemico giurato ed implacabile, lo si carica di ogni nefandezza e ci si scaglia contro con una
violenza inaudita perchè, appunto, rappresenta un pericolo mortale per la democrazia, le
istituzioni e il futuro e la prospettiva di un paese.

Ora, per non scomodare altre esperienze europee – mi riferisco, nello specifico, a ciò che è
capitato di recente nella vicina Francia – fermiamoci alla storia del nostro paese. In sintesi, siamo
alla vigilia del decollo del 3° “Fronte popolare”. Il primo, il più importante e anche il più
significativo, è stato quello gestito e pianificato da Palmiro Togliatti, “il migliore” e dal Pci
dell’epoca. Cioè le elezioni politiche del 18 aprile 1948. Obiettivo unico e dichiarato era la
battaglia dura contro la Dc, contro il principale statista e leader politico del momento, Alcide De
Gasperi, contro l’Occidente e il “potere” delle Chiesa cattolica. Sappiamo tutti com’è andata a
finire e l’instaurazione di un regime comunista nel nostro paese svanì.

Il secondo “Fronte popolare” – anche se il termine usato fu “la gioiosa macchina da guerra – fu
quello allestito dal PDS, cioè gli ex e i post comunisti, per le elezioni del 1994. Cambia fisicamente
il nemico ma non cambia affatto la pericolo mortale del nemico. E nel 1948 come nel 1994 il
rischio mortale è sempre lo stesso: e cioè, battere la potenziale “minaccia fascista” e tutto quello
che ne consegue.

Passano altri 30 anni e siamo di nuovo lì. Altro “Fronte popolare”, altro nemico giurato da
annientare e altra “minaccia fascista” e tutto quello che ne consegue all’orizzonte. Dunque,
cambiano – come ovvio e scontato – i personaggi, i partiti, i contesti, le formule politiche – ma non
muta affatto il nemico. Ieri come oggi è sempre quello. Sempre lo stesso. È appena sufficiente, al
riguardo, ascoltare gli interventi quotidiani dei leader delle tre sinistre contemporanee – quella
radicale e massimalista della Schlein, quella fondamentalista ed estremista del trio Fratoianni/
Bonelli/Salis e quella populista e demagogica dei 5 stelle – per arrivare alla semplice conclusione
che siamo sempre di fronte al solito rischio mortale per la conservazione della nostra democrazia.
E quindi, riprendendo il solito ritornello, parliamo sempre di “torsione autoritaria”, “deriva
illiberale”, “negazione delle libertà democratiche”, “violazione dei valori e dei principi
costituzionali”, “libertà di espressione a rischio” e, dulcis in fundo, “minaccia fascista”. Insomma,
ieri come oggi, sempre lo stesso film, sempre la stessa minaccia e, soprattutto, sempre lo stesso
cupo orizzonte.
Ecco perchè la deriva o il progetto del cosiddetto “Fronte popolare” non sono mai destinati a
declinare una vera e propria cultura di governo. Perchè, di norma, si tratta di un banale
pallottoliere elettorale, o di un cartello elettorale che mette insieme tutto e il contrario di tutto pur
di liquidare un nemico che, puntualmente, è inesistente. Certo, se avesse vinto il “Fronte
popolare” di Togliatti e compagni nel 1948 il destino dell’Italia democratica sarebbe stato diverso.
Profondamente diverso. Ma questa è un’altra storia.

Morale della favola. È di tutta evidenza che chi vuole costruire una cultura di governo, chi vuole
perseguire concretamente una cultura e una politica centrista e riformista e chi, in ultimo, lavora
per un vero cambiamento e rinnovamento della politica non può sposare la logica, o la deriva, del
“Fronte popolare” che era, e resta, un approccio funzionale alla sola radicalizzazione della lotta
politica da un lato e alla sub cultura degli “opposti estremismi” dall’altro. Entrambi incompatibili
con la cultura e la prassi democratica e costituzionale.

Porta Nuova: ragazzo rapinato dello zainetto

Gli agenti delle Volanti dell’UPGeSP hanno arrestato un cittadino marocchino di 32 anni gravemente indiziato di rapina.

Sono le 4 di notte quando una pattuglia in servizio di volante, transitando in via Nizza angolo corso Vittorio Emanuele II, si accorge di due giovani in difficoltà, che ne richiamano l’attenzione. Gli agenti arrestano la marcia e uno dei due ragazzi, di anni 23, riferisce di essere appena stato vittima di una rapina. Dopo essere stato strattonato per il bavero da uno sconosciuto, il giovane è stato rapinato dello zaino; interveniva a questo punto un cittadino a soccorrere la vittima e l’autore si allontanava.

I polizotti iniziano le ricerche dell’uomo e, dopo qualche minuto, trovano il soggetto corrispondente alla descrizione fornita dal ragazzo, fermandolo. Una seconda volante controlla le zone limitrofe alla ricerca della refurtiva, ritrovandola in un parcheggio e restituendola al legittimo proprietario.

Il 32enne viene tratto in arresto per rapina e denunciato per violazione della Legge sull’immigrazione, essendo irregolare sul territorio nazionale.

Uncem per Torino Capitale delle Alpi

“Tra chi vorrebbe una Città subordinata a Milano, o autocentrata nei 15 minuti, c’è chi come Uncem da 20 anni ribadisce che le Olimpiadi 2006 sono incompiute se non generano rapporti nuovi Torino e le sue valli alpine. E da lì con Lione, Nizza, Sion. E via così. Interazione con infrastrutture e altri mezzi, grazie alle Alpi di una Città in cerca di futuro. Dopo vent’anni di attesa finalmente si può ripartire nel progetto, mettendo insieme teste e idee, progetti e strategie di unità e intesa. La sfida è rispondere alla crisi demografica e alla crisi climatica che qui hanno effetti più gravi che altrove. Pensiamo a Bardonecchia il 14 agosto 2023. Ma gli antidoti ci sono e gli strumenti anche. L’azione di presidio antropica, i paesi stessi e le comunità sui versanti alpini, sono risposta a quelle crisi. Sono decisivi per Torino. Con la montagna, che non è parco-giochi, che traina la città verso nuove opportunità ecologiche di scambio, un turismo meno ingombrante e flussi più organizzati, trasporti più efficaci, sinergie urbanistiche, fiscali, generando perequazione. Unità. Lontani da ogni ideologia e dal ‘che belle le montagne viste da Superga’ oppure ‘come mi piace andare a vivere e fare le vacanze in montagna e con gli sci’, e ancora ‘che bella la Torino borghese proiettata dai quartieri alle località più chic’, semplificazioni novecentesche figlie del fordismo, costruiamo nuovi paradigmi e intese. Percepiti dalle comunità e da chi ci vive. Torino Capitale delle Alpi. Nel nuovo dossier Uncem, lo approfondiamo”.

Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Protesta dei tifosi granata contro Cairo

I tifosi granata sono scatenati, sui social e non, contro il presidente Urbano Cairo. Tra i motivi di polemica le cessioni dei giocatori Buongiorno e Bellanova. Così questa domenica  25 agosto la Curva Maratona organizza una marcia di protesta alle 14.30 dallo stadio Filadelfia fino ad arrivare un’ora prima della partita attorno alle 17.30, sotto la tribuna del “Grande Torino”.

In auto nascondeva 20 kg di hashish

La Polizia di Stato ha arrestato un cittadino marocchino di quarantasei anni, gravemente indiziato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nei giorni scorsi, gli agenti del Commissariato di P.S. Mirafiori sottopongono ad osservazione un cittadino maghrebino nei cui confronti gravano fondati sospetti su una possibile attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’uomo vive in un piccolo paese della cintura torinese, pertanto i suoi spostamenti vengono attentamente vagliati dai poliziotti della P.G. esterna del Commissariato, al fine di capire se quanto ipotizzato possa avere un riscontro.

Durante uno dei servizi di appostamento, l’uomo viene visto salire a bordo della propria auto e recarsi dalla propria abitazione nella città di Torino, dove dapprima effettua una sosta in un bar per poi recarsi in via Sparone, zona isolata e di scarso passaggio del quartiere Madonna di Campagna.

Qui arresta la marcia del proprio veicolo, sempre monitorato dagli operatori di polizia, che si tengono a debita distanza per non compromettere il buon esito dell’operazione. Dopo circa 10 minuti di attesa, l’autovettura del 46enne viene affiancata da un furgone bianco, il cui conducente non scende dal mezzo, ma passa velocemente all’uomo due voluminosi borsoni, che immediatamente il 46enne ripone nel portabagagli.

Il personale di polizia raggiunge il cittadino marocchino prima che possa allontanarsi, e controlla il bagagliaio della vettura, rinvenendo i due borsoni poc’anzi notati: al loro interno 200 panetti di hashish, per un peso di quasi 20 kg.