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Nuovo ospedale ASL To5, Sarno (Pd): “Dall’assessore una non risposta”

SARNO (PD): “ASL TO5: ICARDI NON SI SMENTISCE E AI MIEI RILIEVI SULLE CRITICITA’ DEL PROTOCOLLO D’INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO OSPEDALE DA’ UNA “NON RISPOSTA””

6 giugno 2023 – “Il 4 aprile scorso il Consiglio regionale ha approvato la PDCR relativa al progetto del nuovo Ospedale unico dell’Asl To5 presso l’area demaniale di Cambiano, una vera e propria forzatura da parte del centrodestra e dell’Assessore regionale alla sanità che non hanno mai consentito un confronto democratico, né tanto meno un approfondimento su una questione di grande importanza per i territori interessati. Sulla base di questa delibera, è stato approvato il 25 maggio un Protocollo d’intesa per la realizzazione del nuovo Ospedale tra Regione Piemonte, Comune di Cambiano e Asl To5. Peccato che questo protocollo presenti diverse criticità delle quali ho chiesto conto all’Assessore Icardi” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.

“Tra queste – prosegue l’esponente dem – fa sorgere parecchi dubbi la composizione dell’area su cui dovrebbe sorgere il futuro ospedale. Infatti, quest’area è incentrata sul compendio Demaniale denominato ex “Parco Veicoli Inefficienti” con una superficie di 110.500 mq già antropizzata, alla quale, può essere inserita, ove ritenuta in necessaria in esito agli studi ed approfondimenti in corso, la disponibilità di un’area a destinazione industriale di 60.000 mq e una zona agricola, non di pregio e interclusa con la tangenziale, per ulteriori 241.000 mq. Penso che l’Assessore ricordi perfettamente che l’utilizzo potenziale di una così vasta zona agricola era stato uno dei motivi dell’esclusione dell’Area di Vadò, ai confini tra Moncalieri e Trofarello, precedentemente individuata come collocazione del nuovo Ospedale. Ma nel caso di Cambiano tutto sembra lecito!”.

“Nella delibera di approvazione del Protocollo d’Intesa – afferma Sarno – è, inoltre, esplicitata l’opportunità di “rendere rapide, chiare e trasparenti le attività amministrative e tecniche” relative all’iter di realizzazione del nuovo Ospedale ASL TO5. In aperta contraddizione con tale obiettivo di trasparenza, l’articolo 8 (Riservatezza) dello stesso Protocollo d’intesa recita: “Tutti i dati, documenti o altri materiali che verranno scambiati tra le Parti in esecuzione del presente Protocollo dovranno essere considerati come “informazioni riservate”, ove qualificati come tali dalla Parte che li comunica”. Quella della “clausola di riservatezza” è una criticità che si profila come uno strumento di limitazione alla partecipazione all’informazione non solo dei soggetti titolati, ma anche dei singoli cittadini, primi portatori d’interesse dell’opera”.

“Nella sua risposta l’Assessore Icardi ha affermato che “l’Asl To5 ha comunicato che la clausola di riservatezza è stata doverosamente apposta in via cautelativa a salvaguardia di soggetti terzi, quando viene previsto, per finalità istituzionali, il trattamento di dati personali aventi natura sensibile” ed è stato, inoltre, precisato che “nell’ambito della collaborazione istituzionale il dovere di trasparenza non include l’accesso ad informazioni strategiche che potrebbero comportare, se diffuse anzitempo, un indebito vantaggio”. Si tratta di una risposta evasiva e formale. La riservatezza sui documenti per eventuali bandi, infatti, è automatica e quindi questo articolo è inutile. L’Assessore Icardi non si smentisce e ancora una volta ci fornisce una “non risposta” che spero non abbia altri obiettivi. Continueremo a vigilare sui tempi, sui contenuti e sulla trasparenza dei procedimenti e degli atti” conclude Sarno.

“Chieri cambia”, concorso di idee degli studenti

Si è svolta ieri in Sala Conceria, a Chieri, la premiazione del concorso di idee per la realizzazione del logo e del naming che verranno ad accomunare i quattro progetti di rigenerazione urbana finanziati con le risorse del PNRR (area ex caserma Scotti, area ex cotonificio Tabasso, ParcoTessileCHierese, Pinqua).

Erano presenti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Chieri (Monti, Pascal e Vittone), accompagnati dai dirigenti scolastici e dai loro insegnanti. Sono stati proposti seidiversi elaborati.

La Giuria, presieduta da Beatrice Borgia (Presidente Film Commission Torino Piemonte) e formata da autorevoli esperti di design, marketing, comunicazione e urbanistica (Ruben Abbattista, responsabile comunicazione Unione Industriali Torino; Silvio Alovisio, presidente corso di laurea in Scienze della Comunicazione-Unito; Mirto Bersani, direttore Corriere di Chieri; Gianni Giacone, Direttore Centotorri; Paola Gribaudo,presidente Accademia Albertina di Belle Arti; Paola Zini,Direttore IED Torino) ha premiato la proposta di logo realizzata dalle classi 2°B e 2°C del Liceo Scientifico Augusto Monti.

Tutti gli studenti che hanno partecipato al concorso di idee hanno ricevuto un attestato di partecipazione e in regalo una borraccia termica con lo stemma della Città. I vincitori hanno ottenuto anche il buono per un laboratorio di educazione all’immagine con l’utilizzo del cellulare.

Come previsto dal bando di partecipazione al concorso di idee e su suggerimento della stessa Giuria, l’elaborato scelto sarà ora perfezionato da alcuni professionisti del settore che lavoreranno ancora in collaborazione con gli studenti.

«Abbiamo voluto iniziare questo “viaggio” di rigenerazione urbana con un concorso di idee affidando agli studenti la realizzazione del logo, così da rendere partecipi e protagonisti i giovani di questi importanti progetti – dichiara l’Assessora alla Comunicazione e all’Istruzione Antonella Giordano La Giuria ha scelto un logo e un naming originale, con caratteristiche di immediata comunicabilità, che trasmette la visione della Chieri futura desiderata dalle generazioni più giovani, I progetti che verranno realizzati con le risorse del PNRR avranno importanti ricadute sociali, economiche ed ambientali. Vogliamo consegnare ai nostri figli una Chieri più inclusiva, vivace, sostenibile».

Dopo l’approvazione delle due delibere relative ai progetti di fattibilità tecnica ed economica relativi all’area dell’ex caserma Scotti e a una parte significativa dell’area dell’ex cotonificio Tabasso, si sta entrando nel vivo della fase di progettazione e realizzazione.

Nei giorni scorsi, infatti, è stata avviata dalla Città Metropolitana di Torino la gara di appalto rivolta alle imprese edili per il recupero dell’area dell’ex caserma Scotti mentre la Ragioneria Generale dello Stato ha riconosciuto al Comune di Chieri un ulteriore contributo di 1.050.000 euro per il progetto relativo all’ex cotonificio Tabasso per fare fronte all’incremento dei costi.

Martedì 13 giugno, alle 18, in Sala Conceria, il Sindaco Alessandro Sicchiero e la Giunta incontreranno le imprese, gli studi di architettura e professionali, le associazioni di categoria, le fondazioni e tutti gli stakeholder interessati alla presentazione dei progetti di rigenerazione urbana della Città di Chieri, mentre alle 21 si svolgerà un secondo incontro pubblico questa volta rivolto a tutta la cittadinanza e alle associazioni di Terzo settore.

Tutte le informazioni su https://www.comune.chieri.to.it/eventi/chieri-cambia

Il Summer Camp di WINS

Vivere un’esperienza internazionale nel proprio paese è possibile: WINS – World International School of Torino, la scuola torinese che nel corso dell’anno propone ai propri studenti un percorso di studi internazionale IB, apre le sue porte a tutti per un Summer Camp che ha tutto il fascino di un viaggio all’estero.

Giochi, avventure, sport ed escursioni… L’inglese è la lingua ufficiale di WINS ma nei corridoi si sente parlare cinese, francese, spagnolo… perché la scuola è frequentata da bambini provenienti da tutto il mondo!

Il Summer Camp di WINS è tutto in inglese, un’opportunità unica dedicata a bambini e ragazzi dai 3 ai 12 anni che vogliono vivere un’entusiasmante esperienza internazionale in un contesto sicuro, accogliente e all’avanguardia. Tantissime le attività proposte: tornei sportivi e giochi nella piscina interna di WINS, laboratori artistici capaci di unire l’aspetto didattico a quello ludico e, ogni settimana, un’escursione diversa in compagnia di guide esperte e tutor madrelingua.

Per tre settimane, dal 26 giugno al 14 luglio, WINS apre le porte della sua scuola anche ai bambini e ragazzi che non frequentano l’Istituto, offrendo a tutti la possibilità di vivere una vera e propria full immersion nella lingua inglese: un’esperienza divertente, colorata, spensierata, unica ed internazionale… per un’estate indimenticabile.

Finale di Conference League!

 

Fiorentina-West Ham 07-06-2023 alle ore 21:00 stadio Eden Arena a Praga

Sarà una super sfida quella tra Fiorentina e West Ham alla Eden Arena di Praga, sede della finale della seconda edizione della Conference League che per la seconda volta vede protagonista una squadra italiana dopo il successo della Roma nella scorsa stagione e per la prima volta vede presente una squadra inglese. I viola completano così un’ottima annata nelle coppe(finalista sconfitta in Coppa Italia contro l’Inter)e gli Hammers inglesi riscattano un campionato sofferente sofferenze in Premier League.Sarà una gara particolarmente equilibrata e che vede di fronte le due principali favorite per alzare la coppa già dalla fase a gironi.

Formazioni:

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Dodò, Milenkovic, Igor, Biraghi; Amrabat, Mandragora; Gonzalez, Bonaventura, Ikonè; Cabral. All. Italiano

WEST HAM (4-2-3-1): Areola; Kehrer, Zouma, Aguerd, Cresswell; Rice, Soucek; Bowen, Paquetà; Benrahma; Antonio. All. Moyes

Eredità Agnelli, il tribunale sospende la causa di Margherita accogliendo la richiesta degli Elkann

Il Tribunale di Torino ha sospeso la causa successoria promossa da Margherita Agnelli contro i suoi figli, John, Lapo e Ginevra Elkann, in attesa di giudizio sulle cause svizzere pendenti a Ginevra e Thun. Innanzitutto, sembra che le autorità svizzere stiano discutendo la validità degli accordi del 2004. Non appena si farà chiarezza su queste cause, si potrà decidere se la causa successoria italiana dovrà essere ripresa o meno.

Uomo finisce in ospedale picchiato brutalmente dal figlio

In una violenta lite un 42enne ha aggredito il padre, procurandogli lesioni alla mano e alla spalla. Gli agenti giunti nell’appartamento di Biella  hanno trovato il figlio alterato, probabilmente per l’assunzione eccessiva di alcool. Nel frattempo  il padre si era nascosto in una stanza. L’uomo ha spiegato di essere stato picchiato e di aver deciso di andare al pronto soccorso.

L’impegno dei volontari Anpas per gli alluvionati in Emilia Romagna

Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato regionale del Piemonte ha inviato in Emila-Romagna una trentina di volontarie e volontari, suddivisi in tre contingenti settimanali, per portare aiuto alle comunità colpite dall’alluvione. La richiesta di supporto alle istituzioni locali è arrivata dalla Sala operativa di Protezione Civile nazionale Anpas, attivata dal Dipartimento della Protezione Civile. Il terzo contingente rientrerà in Piemonte il 10 giugno.

I volontari e le volontarie che hanno partecipato all’emergenza in l’Emilia-Romagna provengono dalle seguenti associazioni aderenti ad Anpas:

Croce Verde Torino, Croce Bianca Rivalta, Croce Verde Bricherasio, Croce Bianca Fossano, Croce Bianca Garessio, Volontari del Soccorso Villadossola, Volontari del Soccorso Santhià, Vapc Volontari Assistenza Pubblica Ciglianese, Croce Verde Felizzano, Pubblica Assistenza Novara Soccorso, tra loro anche la Pubblica Assistenza Cusio Sud-Ovest di San Maurizio d’Opaglio e i Volontari Protezione Civile Città di Asti che hanno messo a disposizione attrezzature come idrovore, motopompe e idropulitrici.

«Appena arrivata la richiesta da parte della Centrale operativa di Protezione civile Anpas sono stato fra i primi a dare la disponibilità – racconta Gabriele Dolce di 41 anni, da due anni volontario della Croce Bianca Fossano, partito il 27 maggio per Forlì con il secondo contingente Anpas Piemonte e rientrato in Piemonte il 3 giugno, dopo una settimana di servizio in Emilia Romagna – Liberare le case dal fango è stata un’esperienza ovviamente molto pesante dal punto di vista fisico e a livello umano emotivamente forte, fatico ancora a parlarne per la commozione. Nelle case di alcune persone, soprattutto anziane, ci siamo trovati a dover buttare via dei ricordi di una vita, anche piccole cose come delle fotografie, chiedevamo cosa volevano tenere e cosa buttare e vedevamo nei loro occhi una tristezza infinita. Allo stesso tempo quelle persone avrebbero voluto sdebitarsi in qualche modo per l’aiuto che stavamo dando, c’era chi ci faceva il caffè, chi ci dava da bere, chi ci dava del pane. Una settimana vissuta così mi ha fatto crescere di dieci anni.

Entravamo nelle case con il massimo rispetto, parlavamo con i proprietari e cercavamo di fare insieme a loro un piano del giorno, spiegavamo da dove sarebbe stato meglio iniziare e così via. Facevamo il possibile per aiutare quelle persone psicologicamente provate dalla devastazione delle loro case. Soprattutto gli anziani avevano bisogno di parlare, di confidarsi. Mi è rimasto anche impresso il clima di collaborazione che si è creato nella squadra, dove non arrivava uno c’era l’altro pronto ad aiutare. Abbiamo pernottato dentro l’impianto sportivo Unieuro Arena di Forlì, eravamo diverse centinaia. C’era una mensa gestita da Anpas e Croce Rossa Italiana, una sera hanno preparato 800 pasti. Sono esperienze che non si dimenticano, sono nati dei legami forti tra noi del gruppo. È stata una situazione di coscienza e amore per gli altri nello spirito del volontariato e della solidarietà, un’esperienza che consiglio. Ringrazio il presidente della mia associazione, la Croce Bianca Fossano, Luca Origlia, il vicepresidente Luca Ortu e Lorenzo Martino della Sala operativa di Protezione civile Anpas Piemonte che ci hanno chiamato più volte al giorno e supportati in ogni necessità».

 

Lorenzo Martino, responsabile Protezione Civile Anpas Piemonte: «Un ringraziamento alle volontarie e ai volontari e che hanno partecipato all’emergenza alluvione in Emilia Romagna. Sono tutte e tutti adeguatamente formati per svolgere qualificati interventi di protezione civile e di assistenza alla popolazione. Grazie anche alle loro famiglie per il sostegno e alle Associazioni di appartenenza dei volontari che, oltre ad aver messo a disposizione materiali e attrezzature, hanno dovuto rivedere la turnazione dei servizi per garantire la copertura dell’assistenza sanitaria sui territori».

Anpas ha aperto una raccolta fondi per l’emergenza alluvione in Emilia Romagna. Le volontarie e i volontari Anpas, impegnati sin dall’inizio dell’emergenza hanno attivato un conto corrente per le donazioni:

IBAN: IT 24 K 07072 02408 000000730862

Causale Un aiuto per l’Emilia Romagna

Intestato a Anpas Emilia Romagna ODV

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 80 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.

Un nuovo piano regolatore per Torino. Le linee guida approvate dalla Giunta comunale

Con oltre 300 interventi al via grazie ai 600milioni di fondi Pnrr e ai 148milioni di risorse Pn metro plus e l’avvio della progettazione per la metro 2, la Città di Torino entra in una nuova importante fase di trasformazione, tra grandi opere e manutenzioni. Torino cambia e, per accompagnare adeguatamente questo cambiamento e progettare la città del futuro, la giunta comunale ha approvato  le linee guida per dotarsi di un nuovo piano regolatore generale.

 

Il Piano è il principale strumento dell’Amministrazione per governare l’assetto del territorio comunale: detta regole, stabilisce limiti e indica, progettandolo, il futuro della città, tanto nelle sue aree di sviluppo quanto nella trasformazione del tessuto urbano consolidato. Quello ad oggi in vigore fu adottato nel lontano 1991 e approvato nel 1995, opera di Vittorio Gregotti e Augusto Cagnardi.
La delibera approvata definisce gli obiettivi per la predisposizione del Progetto Preliminare del Nuovo Piano, declinati secondo le vocazioni strategiche della Città.

“L’ultimo piano regolatore che Torino ha avuto– spiega l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni– ha consentito negli anni la trasformazione di molte sue parti, contribuendo in modo determinante a liberarla dalla rappresentazione monoculturale di città-fabbrica. È evidente tuttavia che oggi uno strumento pensato negli anni ‘90 non risponde più alle esigenze delle città. Serve un nuovo piano, costruito a partire dai temi che caratterizzano la specificità del tessuto urbano ma anche da una oggettiva esigenza di contemporaneità, ovvero di un atteggiamento capace di trattare, al tempo stesso, la consistenza dei luoghi da trasformare, la transizione energetica e ambientale, l’aspetto demografico. Ci sono tutti i presupposti per auspicare il rilancio dell’architettura cittadina e nuovi bei progetti urbanistici, che faranno di Torino una città sempre più attrattiva”.

Tra le linee di indirizzo nel documento spiccano, tra le altre, la valorizzazione dei quartieri e la loro centralità come elemento di riequilibrio territoriale, a partire dal ruolo delle Circoscrizioni, con il sostegno al commercio e all’economia di vicinato, valorizzando i mercati anche come occasione di presidio del territorio. Prioritario il tema della riduzione dell’impatto ambientale per la lotta al cambiamento climatico. In particolare, ai fini del contenimento del consumo di suolo libero, il nuovo piano dovrà incrementare gli elementi dell’ambiente naturale che forniscono servizi ecosistemici, privilegiando trasformazioni di aree con suolo già consumato, favorendo la rigenerazione di nuovo suolo libero e permeabile, promuovendo opere di mitigazione del rischio idrogeologico e di riduzione dell’effetto isola di calore, salvaguardando le aree agricole, prevedendo un sistema naturale di valenza metropolitana. Grande attenzione anche alla mobilità: il nuovo piano regolatore dovrà prendere atto di una rete di Trasporto Pubblico Locale su ferro che includa le due linee di metropolitana e il Sistema Ferroviario Metropolitano, prevedendo modalità efficaci di prolungamento degli assi esistenti e di connessione con gli altri servizi di trasporto pubblico al fine di servire la più alta percentuale di territorio comunale. Dal 1995, poi, Torino ha diversificato attivamente la sua economia. Il nuovo strumento dovrà quindi accompagnare lo sviluppo della città promuovendo l’utilizzo di tecnologie specializzate per affrontare questioni legate alla società, all’ecologia e alla morfologia. Uno dei passaggi chiave sarà quello di accogliere la tecnologia dell’Urban Digital Twin, un “gemello digitale” per consentire analisi urbane più avanzate, simulazioni di trasformazione del territorio, facilitare l’accesso a informazioni georeferenziate da parte di professionisti e cittadini, implementare dati raccolti in tempi e modi differenti.
Il nuovo piano dovrà accrescere le potenzialità della metodologia di valutazione dell’impatto sociale che l’Amministrazione sta già sviluppando, necessaria nel riportare con efficacia le trasformazioni urbane alla loro capacità rigenerativa e, nella peculiarità di una città che si trova oggi con un numero di abitanti di molto inferiore a quanto previsto alla fine del secolo scorso, dovrà mettere in campo strumenti e strategie per riallineare offerta e domanda di abitazioni e per costruire un sistema residenziale – pubblico e privato – adeguato agli studenti e ai giovani lavoratori, costruendo le condizioni perché possano rimanere in città. Sarà un piano connesso con la crescita e il governo della Torino Metropolitana, che incentivi la cooperazione tra gli attori e gli enti della prima e seconda cintura. Dovrà incoraggiare lo sviluppo ad uso misto, che combini destinazioni residenziali, commerciali, terziarie e per la produzione evoluta rendendo possibile la coesistenza delle funzioni nelle diverse parti di città, al fine di aiutare a creare quartieri vivaci ed economicamente diversificati che attraggano una vasta gamma di abitanti e di imprese. L’Amministrazione ha già attivato una precisa politica volta a favorire usi temporanei degli spazi dismessi per attività culturali, sociali e ricreative e il nuovo piano regolatore generale avrà l’obiettivo di consolidare e sistematizzare questa fase prodromica delle trasformazioni.

Il processo di redazione del nuovo piano regolatore sarà corale, con il coinvolgimento di tutte le parti interessate e della società civile nel suo insieme: portatori di interesse sociale ed economico, abitanti e utenti della città, associazioni e corpi intermedi, enti pubblici ed esperti.

Il lavoro partirà già da domani. Mercoledì 7 e giovedì 8 giugno, infatti, la sede di Urban Lab in piazza Palazzo di Città 8f ospiterà “Torino cambia: un piano per la città” (programma in allegato). Due giorni di tavoli tematici non aperti al pubblico ma riservati a portatori d’interesse e addetti ai lavori, che potranno suggerire traiettorie di lavoro per la costruzione del nuovo piano. Insieme a questi gruppi di confronto sono in programma momenti di racconto della città attraverso le prospettive e le esperienze di esperti e realtà associative del territorio.

Tre degli appuntamenti in programma saranno aperti alla stampa: mercoledì 7 alle 18.30 a raccontare la sua visione di Torino sarà Amanda Burden di Bloomberg, urbanista e direttrice del Department of City Planning della città di New York dal 2002 al 2013, dove ha guidato una delle più grandi operazioni di pianificazione della città. Giovedì 8 giugno alle ore 12.30 il punto di vista sul futuro della città sarà quello dell’architetto e urban designer Cino Zucchi.
I lavori si chiuderanno ufficialmente giovedì 8 alle 18.30 in piazza Palazzo di Città quando il Sindaco Stefano Lo Russo e l’assessore Paolo Mazzoleni presenteranno i primi esiti di questa attività di ascolto e confronto ai partecipanti e ai giornalisti.

Vestiamoci di meraviglia

LIBERAMENTE Di Monica Chiusano

Vestiamoci di meraviglia , laddove l’istinto ci sussurra il benessere per poter sognare.
Trovo affascinante che molta gente pianifichi le proprie vacanze con maggior cura di quanto solitamente programmiamo per la nostra esistenza.
Forse perché l’idea di poter evadere dai moti perpetui della vita ci viene più facile che cambiare veramente noi stessi …
Alla fine, la nostra più autentica natura ci porta innanzitutto ad essere viaggiatori sognanti …sempre in cerca di mete capaci di colorare anima, mente e corpo …il resto è solo una ricerca più lieve ed enigmatica che fondamentalmente ha poco valore.

Per un corretto uso dell’acqua. Odg di Biletta (Fi)

E’ stato approvato a Palazzo Lascaris un ordine del giorno di Forza Italia che prevede misure e azioni di efficientemente per contrastare la dispersione idrica e affrontare la siccità.  La prima firmataria Alessandra Biletta, vicecapogruppo degli azzurri in Consiglio regionale spiega che “l’ordine del giorno impegna la Giunta ad adottare uno strumento utile a sostenere gli enti pubblici, le organizzazioni sportive ed altri enti nella realizzazione di interventi tesi a garantire un corretto uso della risorsa idrica. Inoltre  rivede per gli impianti natatori il quantitativo d’acqua minimo da ricambiare giornalmente, ad assumere delle disposizioni regionali fissandolo all’1,5%”. 

 

Come evidenziato nel documento di Forza Italia, secondo dati Arpa, l’inverno 2021-2022 sul Piemonte è stato il terzo più caldo degli ultimi 65 anni con una anomalia positiva di temperatura media di +1.8°C e con un deficit percentuale medio di circa il 70%; e il livello di allerta idrico sta investendo un numero rilevante dei corpi idrici piemontesi, a partire dal fiume Po che ha portata dimezzata a Torino ed è ridotto, lungo tutto il percorso piemontese, a circa 1/3 della portata del 2021.

“Proprio per queste ragioni ,visti i ripetuti e prolungati periodi di siccità, che stanno assumendo ormai carattere strutturalmente patologico, con evidenti e problematiche ricadute anche su importanti comparti produttivi, a partire da quello agricolo e la necessaria tutela quantitativa della risorsa idrica è fondamentale intervenire in particolare sulle piscine che per loro natura necessitano dell’utilizzo di grandi quantità di acqua  . Diverse strutture sportive hanno in uso impianti antiquati, che non ctengono in alcun modo conto della dispersione idrica, a partire dalle docce, dai lavapiedi e dai sistemi di controlavaggio dei filtri e quindi questo ordine del giorno va a intervenire proprio su questi centri, offrendo un sostegno e un supporto per adeguarsi al cambiamento climatico”.