ilTorinese

Gioco d’azzardo. Chieri chiede il riordino del settore

MAGGIORE TRASPARENZA SUI DATI

Nell’AslTO5 73 persone seguite dai servizi ma 500 i casi ‘sommersi’

Nel 2022 sono 156 le persone che si sono rivolte allo Sportello economico-finanziario

 

Mettere ordine nel comparto del gioco d’azzardo attraverso l’approvazione di una legge regolativa del settore che metta al centro la salute delle persone anche a discapito dell’entrata erariale, superando l’attuale regime straordinario basato su proroghe e deroghe delle concessioni: è quanto richiesto dall’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio comunale di Chieri con 17 voti favorevoli. Primi firmatari del documento sono le consigliere comunali Clara BRAMARDI (Sicchiero per Chieri Si), Manuela OLIA (Partito democratico) e Mariella TAGLIAVIA (Chieri Ecosolidale).

«Il volume economico del gioco d’azzardo in Italia risulta essere il primo in Europa, nel 2020 i numeri sono cresciuti del 750% rispetto al 2013 e le transazioni registrate sono state 10 miliardi –spiega il consigliere Niccolò GHIRARDI (Partito Democratico), referente dell’associazione “Avviso Pubblico”è in aumento il volume del gioco d’azzardo anche tra i minori, in particolare il gioco on line. Tutto ciò mina il benessere delle famiglie e mette in pericolo i territori a causa delle infiltrazioni criminali. Inoltre, l’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) pubblica solo “dati aggregati” e gli enti locali come i cittadini non hanno libero accesso ai dati del gioco né la possibilità di utilizzarli a fini istituzionali, di formazione, informazione e sensibilizzazione. Ecco perché è necessaria una chiara legge di riordino, che individui parametri di pericolosità dei giochi così da poter vietare quella a maggiore pericolosità di addiction nonché tipologie, come Betting Exchange, che non portano introiti significati all’Erario ma che si prestano al riciclo di denaro da parte della criminalità organizzata. Per questo con il nostro documento chiediamo che vengano resi disponibili senza alcun vincolo sul sito dell’ADM i dati relativi al gioco d’azzardo e i dati per singolo gioco per singolo Comune così da poter avere un quadro preciso per tutti i territori».

 

«Il Comune di Chieri e l’AslTO5 sono promotori del progetto “Vite in gioco”- ricorda la consigliera Mariella TAGLIAVIA (Chieri Ecosolidale)Attualmente sono 765 i giocatori patologici in carico alle Asl del Piemonte, 73 quelli in carico all’AslTO5. Poi c’è tutto il ‘sommerso’. Per un giocatore che si rivolge ai servizi delle dipendenze, ce ne sono 7 che non riescono a venire ‘intercettati’ (sono dati illustrati dagli operatori del SerD in occasione di un recente incontro pubblico). Quindi, possiamo ipotizzare che nel territorio della AslTO5 ci siamo almeno 500 persone in questa situazione. Nel 2022 sono 156 le persone che si sono rivolte al nostro Sportello economico-finanziario, di queste 88 erano familiari che hanno subito sulla loro pelle e sulle loro tasche la dipendenza del loro caro, perché il giocatore patologico non si rende conto dei danni devastanti arrecati alla propria famiglia».

 

L’assessora alle Politiche Sociali Raffaela VIRELLI ha ricordato che «a Chieri sono state ‘salvate’ due famiglie che avevano totalizzato un debito di gioco rispettivamente di 150 mila e di 90 mila euro. Per troppo tempo si sono sottovalutati i danni causati dal gioco d’azzardo, per questo chiediamo una legge di riordino, anche per dare maggiore efficacia ai percorsi di recupero che offriamo sul territorio».

 

Azione commemora l’anniversario dell’omicidio dei fratelli Rosselli

I giovani “Under 30” della Provincia di Torino del Partito “Azione”, fondato da Carlo Calenda, determinati a conservare e a diffondere la memoria dei fratelli Carlo e Nello Rosselli con i valori di libertà e democrazia che essi hanno rappresentato, promuovono la commemorazione storica dell’omicidio dei fratelli Rosselli, che si terrà questo venerdì 9 giugno 2023 alle 18 a Torino, in Viale dei Partigiani, vicino al monumento al Carabiniere.

Un elemento significativo dell’evento consisterà nel collegamento online tra diverse città, in
particolare Torino, Bologna e varie città dell’Umbria. Questa scelta mira a coinvolgere un pubblico
più ampio e a creare un legame tra diverse comunità che condividono l’obiettivo di ricordare il
passato per costruire un futuro migliore.


La scelta di Torino e del sito di Viale Partigiani, ha un valore simbolico che richiama il coraggio e la
lotta dei partigiani durante la Resistenza, che ripresero, per la denominazione delle loro brigate, il
titolo della Rivista Giustizia e Libertà, pubblicata dagli esuli Italiani antifascisti in Francia e diretta
da Carlo Rosselli.

Alle ore 18, i partecipanti si riuniranno in questo luogo per rendere omaggio ai fratelli Rosselli e a
tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per la causa della libertà.

L’omicidio dei fratelli Rosselli, avvenuto il 9 giugno 1937 a Bagnoles-de-l’Orne, rappresenta uno dei
momenti più tristi della lotta antifascista italiana. Carlo e Nello Rosselli erano due intellettuali e
attivisti politici che hanno combattuto strenuamente il fascismo e il nazismo. La loro morte è un
simbolo della ferocia del regime fascista e della sua volontà di reprimere qualsiasi voce di dissenso.
Alla città di Torino lega Carlo Rosselli la figura di Pietro Gobetti. Sulla rivista da lui pubblicata LA
RIVOLUZIONE LIBERALE, pubblicò alcuni articoli il giovane Carlo Rosselli. Gobetti come i fratelli
Rosselli, sostenne la lotta contro l’implacabile negazione delle libertà fondamentali da parte del
Fascismo. Gobetti, come e prima dei Rosselli, fu vittima di violenze fasciste, e nonostante la sua
breve vita, spezzata brutalmente dalle conseguenze sul suo fisico delle violenze delle squadre
fasciste quando aveva solo 25 anni, ha lasciato un’eredità duratura come intellettuale e attivista
che ha combattuto con coraggio per la libertà e la democrazia in un periodo buio della storia
italiana. La sua figura di giovane eroico difensore della Libertà è diventata un simbolo di resistenza
e impegno civile, ispirando le generazioni successive a lottare per la giustizia e i diritti umani.
L’evento di venerdì 9 giugno a Torino prevederà anche momenti di lettura pubblica di una selezione
antologica di brani sull’esilio di Filippo Turati, il leader storico del socialismo italiano perseguitato
dal Fascismo, la cui fuga dall’Italia su un motoscafo per la Francia, passando dalla Corsica, fu
organizzata da Carlo Rosselli, Sandro Pertini e Ferruccio Parri, futuro leader del Partito d’Azione e
Presidente del Consiglio italiano.

Questo momento contribuirà a ricordare la figura di Turati, uno dei fondatori del Partito Socialista
Italiano e una delle voci più importanti dell’opposizione al regime fascista. L’esilio di Turati in età
avanzata rappresenta uno dei capitoli più bui della sua vita, ma anche un esempio per tutti gli
Italiani di coraggio e determinazione nel difendere i valori democratici e la giustizia sociale.
Nel corso dell’iniziativa di Torino, sarà inoltre presentata una breve narrazione storica sul Partito
d’Azione. Dal movimento di Giustizia e Libertà il PDA, che si rifà all’omonimo partito fondato nel
1853 da Giuseppe Mazzini, trarrà le sue radici: la sua fondazione risale al giugno del
1942 nell’abitazione romana di Federico Comandini alla presenza di Guido Calogero, di Ugo
La Malfa, Mario Vinciguerra, Edoardo Volterra, Franco Mercurelli, Vittorio Albasini Scrosati, Alberto
Damiani e di due delegati per l’Italia meridionale e la Sicilia.

Piero Gobetti

Ugo Malfa illustrò la sera del 4 giugno ai presenti un programma in sette punti che contenevano
indicazioni di massima per un futuro ordinamento riformatore:
costituzione di una repubblica parlamentare con classica divisione di poteri;
decentramento politico-amministrativo su scala regionale;
nazionalizzazione dei grandi complessi industriali;
riforma agraria (revisione dei patti colonici); libertà sindacale;
laicità dello Stato e separazione fra Stato e Chiesa; proposta di una federazione europea dei liberi Stati democratici.
Il Partito d’Azione svolse un ruolo fondamentale nella resistenza al regime fascista e nella lotta per
la libertà e la democrazia. Attraverso la narrazione di questa storia, si vuole rendere omaggio a
coloro che hanno dedicato la propria vita alla causa dell’antifascismo e ispirare le nuove
generazioni a difendere i valori di libertà e giustizia.

Attraverso questa iniziativa di commemorazione storica del 9 giugno, l’odierno partito Azione, che
a questi ideali e a queste radici culturali si ispira, vuole mantenere viva la memoria dei fratelli
Rosselli e di tutti coloro che hanno lottato per la libertà e la democrazia.

VICE SEGRETARIO PROVINCIALE DI AZIONE PER LA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO
FRANCESCO TESIO

SEGRETARIA PROVINCIALE DI AZIONE PER LA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO
CRISTINA PEDDIS

Sfide e opportunità nel settore agroalimentare e nei mercati all’ingrosso

RITRATTI TORINESI
Intervista a Simona Riccio

Simona Riccio, Social Media Manager del CAAT e Agrifood Strategist, vive il settore agroalimentare a 360 gradi.

“La mia passione e il mio interesse per i mercati agroalimentari all’ingrosso – sostiene Simona Riccio – sono nati da una profonda affinità nei confronti del settore alimentare e dalla consapevolezza dell’importanza cruciale che riveste nella nostra società”.

Simona Riccio che, sin da giovane ha avuto l’opportunità di crescere in un contesto familiare in cui l’agricoltura e al produzione alimentare erano valori fondamentali, ha imparato ad aver cura e a valorizzare il lavoro degli agricoltori e di tutti coloro che contribuiscono alla catena dell’approvvigionamento alimentare.

“Questo interesse – continua Simona Riccio – si è trasformato in una vera e propria passione quando chiesi al direttore generale del CAAT, Gianluca Cornelio Meglio di visitarlo. Ricordo di quella fredda giornata accanto al Presidente Marco Lazzarino tutti i colori, i profumi e il vociare allegro di una città in movimento.

Ho subito compreso che questo settore meritava attenzione e percepito l’importanza che il CAAT svolge all’interno della distribuzione e della commercializzazione dei prodotti alimentari a livello locale, nazionale e internazionale”.

Simona Riccio, attraverso le sue competenze dei mercati all’ingrosso, si impegna per valorizzare il lavoro degli agricoltori e dei prodotto di qualità nell’ottica di un loro percorso di crescita. Attribuendo grande importanza al ruolo dei mercati agroalimentari e all’ingrosso Simona Riccio favorisce lo sviluppo di solide relazioni tra i vari settori della filiera agroalimentare.

“I mercati generali- afferma Simona Riccio – rappresentano una fonte di opportunità per agricoltori e produttori al fine di accedere a nuovi canali distribuzione e ampliare la loro presenza sul mercato.

Tra quelle che sono le sfide attuali nel settore agroalimentare possiamo individuare un crescente interesse per i prodotti biologici in una direzione che va verso la sostenibilità, capace di tenere conto non soltanto della quantità ma anche della qualità.

Si tratta di una sfida che prevede un fondamentale lavoro di collaborazione, di investimento in tecnologie innovative e di promozione della trasparenza lungo l’intera catena di approvvigionamento”.

Interpellata sull’argomento che riguarda l’evoluzione futura del settore agroalimentare dei mercati all’ingrosso Simona Riccio afferma che l’evoluzione di questi ultimi sarà influenzata da un aumento costante della domanda di prodotti sostenibili e biologici, nonché di una crescente adozione di tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale, al fine di migliorare l’intelligenza e la tracciabilità a dei prodotti.

“Grazie al Presidente di Italmercati Fabio massimo Pallottini – aggiunge Simona Riccio – ho partecipato all’evento organizzato da Italmercati -Rete di imprese e The European House – Ambrosetti, dove si è discusso di un argomento importante quale il cambiamento che l’Italia deve affrontare.

L’Italia ha bisogno di fare squadra per raggiungere l’obiettivo di un riconoscimento dell’importanza crescente dei mercati all’ingrosso all’interno della filiera agroalimentare “.

“Ci tengo a ricordare- cita Simona Riccio – che tutto il settore non si è mai frenato nelle difficoltà, sempre attivi nel periodo pandemico, e ora vicino all’Emilia Romagna che, colpita dall’alluvione, versa e affronta tante criticità. Proprio gli agricoltori hanno messo a disposizione il loro lavoro e le loro attrezzature al fine di ripristinare una situazione disastrosa.

Mara Martellotta

Arazzo / Esaudire la vita che vive Performance di Claudia Losi, GAM Torino – Arena Paolini


Conversazione con Alice Benessia e Mauro Sargiani

martedì 6 giugno 2023, ore 18:00

Ingresso libero fino a esaurimento posti

 

Intervengono:
Luisa Papotti, 
Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT
Elena Volpato, 
Conservatore e Curatore GAM

 

La GAM è felice di ospitare Arazzo. Esaudire la vita che viveincontro con Claudia Losi la cui opera Arazzo è stata acquisita dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per le collezioni della GAM di Torino.

Arazzo è un grande ricamo realizzato con fili di lana su un tessuto in cotone. Iniziato da Losi nel 1995da allora, secondo un ordine temporale non prestabilito, e in contesti privati e pubblici, continua a crescere: come i licheni su una superficie rocciosa, si espandono, si toccano, si sovrappongono, muoiono, così i punti di ricamo si aggiungono ai punti precedenti, modificandosi nel tempo.

La concezione dell’opera prevede quindi un lento evolversi negli anni come accade in natura.

La presenza di Arazzo nella collezione della GAM di Torino è dovuta alla sua recente acquisizione da parte della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ed è una dichiarazione di intenti. Acquisire un’opera in fieri, che non risponda a un predeterminato progetto di sviluppo, significa non solo desiderare di prendersene cura, ma anche desiderare di accogliere, all’interno del tempo storico dell’arte e del tempo liminale del museo, il ritmo dei cicli stagionali. Significa contemplare la possibilità concettuale che le opere, anche tra pareti istituzionali, si modifichino e crescano come esseri viventi e come pensieri, accompagnando il percorso dell’artista e delle collezioni che le accolgono.

La GAM intende, ogni anno, creare l’occasione per Claudia Losi di “presentarsi a un appuntamento” dandole la possibilità di dare nuova forma e sviluppo alla superficie-paesaggio di Arazzo.

Ad ogni appuntamento alcune voci verranno invitate a dialogare intorno a temi che siano in rapporto di vicinanza e analogia con la natura dell’opera di Losi, secondo le loro personali pratiche di ricerca e sensibilità. L’andamento di queste conversazioni procederà parallelamente alla crescita dell’arazzo.

Il titolo della prima conversazione è Esaudire la vita che vive: accogliere, ascoltare porgendo la massima attenzione alla vita che si dispiega nella sua attività di vivere, con il desiderio di affidarsi a parole che si presentano per rispettare e restituire questo moto perpetuo.

Per questo primo appuntamento, le voci invitate sono quella di Alice Benessia (fisica teorica, filosofa della scienza e artista) e di Mauro Sargiani (scrittore e designer artista). Come i profili dei licheni, i confini della loro conversazione saranno nomadi, si sposteranno e tracceranno topografie che cercano di esaudire il loro destino.

*telai per il ricamo nello studio di Claudia Losi

Claudia Losi parte dall’osservazione delle relazioni che esistono tra l’individuo e la comunità a cui appartiene, con l’ecosistema minerale- animale-vegetale che condivide, con l’immaginario collettivo in cui si identifica. Realizza progetti pluridisciplinari che si sviluppano anche per lunghi periodi di tempo, attivando diverse forme di collaborazione (attraverso il cammino, il fare manuale e il canto corale) facendo rete e tessendo storie. Opera con diversi media come installazioni site-specific e performance, scultura, fotografia, opere tessili e su carta. Ha esposto le sue opere in numerose istituzioni in Italia e all’estero.

Nel 2021 pubblica con Johan&Levi, The Whale Theory. Un immaginario animale, e Voce a vento, con Kunstverein Milan. Nel 2022 pubblica Being There. Oltre il giardino, Viaindustriae, Foligno.

Alice Benessia. Con una formazione ibrida in arti visive, fisica teorica e poi filosofia della scienza – e un passato urbano di ricerca accademica e pratica artistica – nel 2017 ha fondato Pianpicollo Selvatico, un piccolo centro di ricerca rurale al confine tra arte, ecologia profonda e convivenza interspecifica, in una valle remota del Piemonte Meridionale. Pianpicollo Selvatico è oggi la sua casa, luogo di ricerca e pratica quotidiana.

Mauro Sargiani è uno scrittore che progetta e realizza mobili in legno con nome di Elefante Rosso Produzioni. La scrittura continua a governare il disegno e la forma dei suoi tavoli, una disciplina praticata in omaggio ai suoi maestri, Gianni Celati e Piergiorgio Bellocchio.

GAM – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA – Via Magenta, 31 – 10128 Torino

Orari di apertura: da martedì a domenica 10:00 – 18:00.

Chiuso il lunedì.  La biglietteria chiude un’ora prima.

Case popolari, dopo 20 anni sbloccati i fondi

 I PRIMI 18 MILIONI DEI FONDI EX GESCAL
LA NOTA DELLA REGIONE – Grazie al lavoro dell’assessore regionale alla Casa, Chiara Caucino, e grazie alla  struttura la Regione è riuscita laddove altri in più di 20 anni avevano fallito: le risorse immediatamente disponibili sono oltre 10 milioni suddivisi sulle tre Atc. Di questo importo il 20% minimo dovrà essere per legge riservato a interventi su alloggi di risulta al momento non assegnabili per gravi carenze manutentive. Il resto verrà assegnato per interventi di recupero e riqualificazione di interi fabbricati per far fronte alle note necessità dovute all’emergere delle nuove povertà. I restanti 8 milioni rappresentano gli accantonamenti che potranno essere utilizzati dalle Atc previa dichiarazione dei rispettivi Cda.
Un risultato storico, prezioso, più che mai utile in un momento come questo, dove l’aumento delle nuove povertà ha portato a un innalzamento del fabbisogno di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Un risultato ottenuto grazie alla caparbietà dell’assessore regionale Chiara Caucino – che ha lavorato anni per arrivare ad oggi – e di tutta la struttura regionale che si occupa di casa, chiamata dall’assessore a uno sforzo per arrivare dove nessuno, dal 2001, era riuscito: sbloccare la prima tranche dei fondi «ex Gescal» per il Piemonte, che giacevano nei «forzieri» della Cassa Depositi e Prestiti.
In totale, la prima tranche che oggi la giunta, su proposta di Caucino, ha sbloccato, è di più di 18milioni di euro.
Le risorse immediatamente disponibili ammontano esattamente a 10.155.054,11 di euro, da ripartite nell’ambito territoriale di riferimento sulla base del numero degli alloggi di edilizia sociale in regime di edilizia sovvenzionata di proprietà delle Atc, ovvero: Piemonte Nord, 8.257 alloggi, Piemonte Centrale, 17.659 alloggi e Piemonte Sud: 9.246 alloggi.
Le risorse seguiranno due linee di interventi: la prima riguarda l’efficientamento energetico, la messa in sicurezza statica, la manutenzione straordinaria, la realizzazione, il rinnovo, la sostituzione o l’adeguamento degli impianti a servizio delle unità abitative e il  recupero e la riqualificazione di interi fabbricati a prevalenza abitativa.
Nel caso di interventi di recupero e riqualificazione di interi fabbricati per concorrere al raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari è richiesto un incremento minimo di due classi energetiche e comunque un livello prestazione energetica a fine lavori pari almeno alla classe C per ogni intero edificio oggetto di riqualificazione proposto a finanziamento, da dimostrare mediante Attestato di Prestazione Energetica (APE) ante e post intervento.
Non è richiesto il raggiungimento della prestazione energetica migliorativa minima sopra indicata per gli interventi di messa in sicurezza statica, la realizzazione o il rinnovo o la sostituzione o l’adeguamento degli impianti a servizio delle unità abitative, l’eliminazione delle barriere architettoniche degli edifici.
E’ poi prevista anche una seconda linea di intervento che riguarderà interventi di manutenzione straordinaria di singoli alloggi «di risulta», attualmente non assegnabili per gravi carenze manutentive.
Queste risorse sono state pertanto ripartite tra i tre ambiti come segue: Piemonte Nord: 2.384.684,65 euro, Piemonte Centrale 5.100.054,05 euro e Piemonte Sud 2.670.315,41 euro.
Una riserva minima pari al 20% delle risorse disponibili a livello di singolo ambito è resa disponibile destinata alla «linea 2». Possono presentare richieste di finanziamento per le due linee di intervento esclusivamente le Atc: l’elenco delle richieste, in ordine di priorità, deve essere approvato con deliberazione dei rispettivi Cda.
A questi 10milioni 155mila 054,11 euro, si aggiungono inoltre ulteriori 7 milioni 968mila e 147,03 euro: si tratta di accantonamenti delle tre Atc, utilizzabili solo previa dichiarazione dei Consigli di Amministrazione degli Enti stessi ed esclusivamente per interventi attinenti alla «linea1»: in totale le risorse ammontano a 4.886.743,35 milioni per Atc Centro, 2.650.912.23 milioni per Atc Nord e 430.496,45 mila euro per Atc Sud.
Fondamentale sarà il rispetto del cronoprogramma: entro 2 mesi affidamento della progettazione degli interventi; entro 7 mesi approvazione progetto esecutivo; entro 9 mesi pubblicazione dei bandi di gara; entro un anno aggiudicazione definitiva dell’appalto (atto di efficacia dell’aggiudicazione); entro 15 mesi consegna e avvio dei lavori ed entro due anni la realizzazione di almeno il 50 per cento degli stessi.
Per gli interventi di manutenzione straordinaria di alloggi «di risulta» non assegnabili per gravi carenze manutentive, gli interventi ammessi al finanziamento devono giungere a conclusione dei lavori entro e non oltre 120 giorni dalla data di assunzione del provvedimento dirigenziale di concessione del finanziamento da parte della Regione.
L’assessorato regionale alla Casa si farà carico di una rigorosa azione di monitoraggio per verificare il rigoroso rispetto di regole e tempi.
«Nell’annunciare questa notizia – spiega Caucino – non posso negare di provare una soddisfazione immensa in quanto, grazie alla collaborazione di tutta la mia struttura siamo riusciti davvero a realizzare un’impresa che pareva al limite dell’impossibile». «Dietro a questo risultato – prosegue Caucino – ci sono anni di lavoro da parte mia e della struttura. Il tutto in un momento socialmente molto delicato, dove l’emergere delle nuove povertà, dovute agli effetti a lungo termine delle due grandi crisi economiche, ai disastri causati dalla pandemia da Covid19 e alle nefaste conseguenze della guerra in Ucraina hanno fatto aumentare in misura significativa le persone che necessitano di una casa popolare. In tale contesto, queste risorse rappresentano una grande possibilità per riqualificare il nostro patrimonio ed è mia intenzione vigilare affinché vengano spese correttamente e rispettando rigorosamente il cronoprogramma». «Ancora una volta – conclude Caucino – questa giunta ha mantenuto la promessa che è stata fatta fin dal primo giorno: lavorare, fare tutto il possibile affinché nessuno venga lasciato indietro o, peggio, da solo».

Torino, Paolo Ricca in “My Italian Piano Songbook”

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino

Mercoledì 7 giugno, ore 21.30

Il pianista, compositore ed arrangiatore Paolo Ricca presenta brani tratti dal suo cd con musiche per pianoforte “My Italian Piano Songbook”, uscito nell’ottobre 2022, in distribuzione mondiale con Ma.ra.Cash Records.

Il cd propone suoi arrangiamenti originali per pianoforte di brani celebri della storia della musica italiana (dalle canzoni alle colonne sonore) e della musica napoletana.

Il concerto sarà arricchito da arrangiamenti originali per pianoforte di standard jazz e latin-jazz, di brani provenienti dal mondo classico e di sue composizioni tratte dall’ultimo cd “Mumble” del Paolo Ricca Group.

Ora di inizio: 21.30

Ingresso:

15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)

Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

Magliano: integrare il CUP con piattaforme di prenotazione terze per ridurre le liste 


Lo chiederò alla Giunta  in Consiglio Regionale del Piemonte con un Question Time presentato.

Intende questa Giunta permettere l’integrazione del CUP (Centro Unificato di Prenotazione) regionale con le piattaforme terze, cioè di realtà non istituzionali, che offrono servizi di prenotazione delle visite mediche? Lo chiederò  alla Giunta con un Question Time già presentato. Questa misura è fondamentale per diverse ragioni: per ridurre le liste d’attesa anzitutto, ma anche per garantire ai piemontesi un servizio più efficiente e per limitare il fenomeno delle prenotazioni non onorate (attualmente, secondo le stime, l’8% del totale). Su dieci segnalazioni di difficoltà ricevute dai pazienti sono oltre sette, secondo i dati del Rapporto Civico sulla Salute 2022 di Cittadinanzattiva, quelle relative agli eccessivi tempi di attesa per accedere alle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario. L’impossibilità per il cittadino di consultare nella sua interezza l’offerta sanitaria disponibile in una determinata area geografica è una variabile in grado di peggiorare la situazione. Secondo Quorum/YouTrend, gli italiani identificano nell’ampliamento degli orari di apertura dei CUP e nella possibilità di prenotare le proprie prestazioni tramite canali digitali due importanti elementi potenzialmente migliorativi dell’accesso al Sistema Sanitario. Alla luce di queste considerazioni, crediamo che l’integrazione delle piattaforme terze di prenotazione, secondo linee guida e regole definite, sia fondamentale nell’ottica di fornire un miglior servizio e un accesso più facile, veloce ed equo ai cittadini. Una più aggiornata e completa digitalizzazione dei servizi offerti è un requisito fondamentale per garantire ai cittadini stessi i benefici di una Sanità davvero digitalizzata. L’integrazione del CUP regionale con piattaforme di prenotazione terze renderebbe ancora più accessibile la prenotazione delle visite, semplificando la possibilità di rimodulare gli appuntamenti senza costi aggiuntivi a carico della Regione.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

“Nodo Chieri – Firenze”, la “Notte degli Archivi”

In mostra l’incontro fra due eccellenze della manifattura tessile

Venerdì 9 giugno

Chieri (Torino)

Esito della sinergia avviata nel 2021 con la “Fondazione Arte della Seta Lisio” di Firenze, il Progetto “Nodo Chieri – Firenze”sarà protagonista a Chieri nella “Notte degli Archivi”, in agenda per “Archivissima”, che vede anche quest’anno l’adesione della “Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile”. L’appuntamento è per venerdì 9 giugno, dalle 18 alle 21, presso la Sala – Studio dell’“Archivio Storico Chierese” (in via Giovanni De Maria, 10) che verrà aperta liberamente al pubblico per la visione di un “disegno particolare” del Fondo “Serra e Carli” e dei “campioni di velluto” che ne restituiscono il motivo in forma di tessuto grazie al sapiente lavoro della prestigiosa manifattura fiorentina.

Un disegno a tempera dal Fondo Chierese“Serra e Carli” del Novecento è stato infatti studiato nella storica manifattura fiorentina per realizzarne la versione in trama e ordito. Il progetto “Nodo Chieri-Firenze” si è articolato in elaborazione del disegno tecnico per la tessitura del motivo originale su telaio jacquard, previa foratura e legatura e montaggio dei cartoni, inserimento dei ferri a telaio e infine tessitura e cimatura. Il risultato – vedere per credere! – è uno splendido velluto tagliato, prodotto in tre varianti colore blu, rosso, verde.

“Coniugando – spiega Melanie Zefferino, presidente della ‘Fondazione Chierese Museo del Tessile’ – le diverse tradizioni di due eccellenze manifatturiere, quella di Chieri più orientata al cotone e quella della ricca Firenze, più focalizzata su lana e seta, si è completato il percorso creativo appena abbozzato in un disegno del XX secolo che era rimasto solo rappresentazione grafica di una ‘idea per stoffa’. La sua realizzazione contemporanea oltre Chieri, infonde nuova linfa vitale all’ ‘Archivio Storico’ dell’Ente fondato nel 1997 da Armando Brunetti (1934-2015) con l’intento di preservare la cultura del tessile per le generazioni a venire”.

Al contempo, l’iniziativa congiunta presentata ad “Archivissima 2023” è un arricchimento, senza alcun dubbio, anche per la “Fondazione” fiorentina che deve la sua esistenza a Fidalma Lisio (1910-2001), la quale ha voluto salvaguardare e trasmettere l’“Arte della Seta” trasformando la “Manifattura” di Giuseppe Lisio in “Fondazione” nel 1971 portandola nel nuovo millennio.

Il “nodo” che lega l’“Archivio di Chieri” alla “Tessitura di Firenze” è frutto di una collaborazione che può esser vista “come un ‘viaggio’ fra due città a forte vocazione tessile ma anche fra due realtà che coniugano memoria storica e sviluppi contemporanei”. In quest’ottica, il Progetto ben si inserisce nel quadro tematico “Carnet de voyage” di “Archivissima”, dove “il viaggio è esplorazione … un andare – sottolineano ancora gli organizzatori – che non esisterebbe senza il racconto di ciò che è stato”. Così le trame immaginate in un disegno e tessute a telaio sono divenute “segni vivi, in cui risuonano emozioni, senza cui tutto resterebbe segno muto”.

g.m.

Ingresso libero

Per info: Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile”, via Giovanni De Maria 10, Chieri (To), tel. 329/4780542 o www.fmtessilchieri.org

A Piossasco, a Casa Lajolo

Quando si varca il cancello della villa la vista è mozzafiato. Camminando nelle tranquille viuzze del borgo, all’esterno della dimora, non si penserebbe certo di vedere uno spettacolo simile. Nascosta dal muro di recinzione c’è una villa di campagna di metà Settecento che conserva intatto il suo antico fascino. Ma è il giardino che rapisce gli sguardi. Si resta ammirati dall’eleganza di quel piccolo parco più che dalla villa. Siamo a Casa Lajolo, residenza nobiliare nell’antico borgo di San Vito, sulla collina di Piossasco, alle pendici del Monte San Giorgio. Entriamo con i volontari di “Dimore storiche italiane”, l’associazione nazionale che, d’intesa con i proprietari, apre le porte al pubblico di palazzi, ville, castelli e tenute agricole, tutte proprietà private e abitate, consentendo di scoprirne la storia e le bellezze artistiche e di passeggiare in giardini incantati e parchi storici ammirando alberi secolari, piante poco conosciute e specie esotiche. Qui a Piossasco, insieme ai responsabili dell’associazione c’è il conte Lajolo, il proprietario, è lui che apre le porte di questa meraviglia, da aprile a ottobre. Davanti a noi un giardino all’italiana, tra ortensie, iris, agrumi, fiori perenni e annuali, poi un’alta siepe di tassi che custodisce un giardino all’inglese, poi ancora un orto-giardino in cui perdersi tra colori e profumi. Una dimora da visitare per trascorrere una giornata di relax. Appartenuta nel Settecento alla famiglia Ambrosio conti di Chialamberto, la proprietà fu ereditata dai cugini nella metà dell’Ottocento, i conti Lajolo di Cossano, antica famiglia astigiana, tuttora proprietaria della dimora. Oggi l’obiettivo della Fondazione Casa Lajolo è quello di conservare e valorizzare un patrimonio di notevole valore artistico e storico. Le visite si svolgono, su prenotazione, da aprile a fine ottobre, contattando l’Associazione “Dimore storiche italiane”. È possibile vedere il piano terreno della casa padronale, il giardino e l’orto botanico, con visite guidate da giovani botanici che ci fanno conoscere, tra l’altro, la pianta del cappero e una pianta di canfora, ci presentano una piccola coltivazione di alberi da frutto, una ricca varietà di ulivi, un noce americano e una pawlonia. In villa si tengono concerti di musica contemporanea, mostre d’arte, laboratori per bambini e concorsi fotografici. Tra i prossimi appuntamenti, sabato 17 giugno, una giornata dedicata agli amanti di orti e giardini per imparare le basi del giardinaggio e della cura dell’orto. Dal 25 giugno fino all’8 ottobre sarà invece la volta di “Bellezza tra le righe, maneggiare con cura, incontri e letture per mettersi in salvo” con autori e libri nei giardini storici di alcune dimore del pinerolese, Casa Lajolo, Castello di Miradolo e Palazzo Bricherasio. Le visite guidate si svolgono ogni ultima domenica del mese e partono ogni 30′, dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 18. Si può prenotare la visita contattando il sito di Casa Lajolo o telefonando al 333-3270586.                                               Filippo Re

Lotto, colpo doppio a Nichelino che frutta quasi 200.000 euro

Nichelino, in provincia di Torino, è l’assoluta protagonista dell’ultima estrazione del Lotto grazie ad un ricco colpo doppio da quasi 200.000 euro.

Sono stati infatti centrati due terni identici sulla ruota di Roma con i numeri 8-18-81 dal valore rispettivamente di 112.500 euro e 72mila euro, per un totale di 184.500 euro. Ovviamente queste due vincite si sono piazzate nei primi due posti tra quelle più alte del concorso di sabato. E’ quanto riporta l’agenzia di stampa specializzata ‘Agimeg’.

A completare il podio c’è la vincita da 50.596 euro centrata a Manfredonia, in provincia di Foggia, grazie ad una quaterna sulla ruota di Bari. La ruota pugliese ha regalato grandi soddisfazioni in questa estrazione perché sono state realizzate altre quattro vincite da Top Ten.

Bari è stato centrato un terno da 26.250 euro. A Montesilvano, in provincia di Pescara, vinti 25mila euro, mentre a Brescia la somma vinta ammonta a 24mila euro. Infine, a Lanciano (CH) vinti 23.750 euro. ac/AGIMEG