ilTorinese

Coldiretti: la pioggia caduta (con l’acqua persa) dimostra l’urgenza di un Piano per i piccoli invasi

«Se avessimo potuto trattenere anche solo una piccola parte dell’acqua dilavata via nei fiumi in seguito alle precipitazioni abbondanti di questo weekend avremmo messo al sicuro le coltivazioni per tutta l’estate fino al completamento delle maturazioni». È il commento del presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici dopo la due giorni di pioggia caduta, finalmente abbondante, sui campi, sui frutteti, sui prati e sui boschi del Torinese dove si sono registrati fino a 120 mm di acqua nelle fasce pedemontane e di alta pianura tra Canavese e Pinerolese.

La pioggia abbondante ha scongiurato la catastrofe nei campi proprio nel momento in cui si sono appena completate le semine primaverili e mentre il foraggio sta crescendo nei prati, ma se l’acqua, assorbita dal terreno, favorirà la prima crescita delle piantine il fabbisogno irriguo annuale non è certo soddisfatto con solo due giornate di “innaffiata”. Quello che invece sarebbe sufficiente per tutto l’anno è il volume di acqua che, se fosse presente una rete di infrastrutture di trattenuta e accumulo, costituirebbe una preziosa scorta per salvare i raccolti in caso di siccità.

Per questo Coldiretti Torino torna a chiedere alla Regione un Piano per i piccoli invasi.

«In due giorni sui territori del Torinese, al di sotto della quota neve, è caduta una media di 80 mm di pioggia cumulata. Al netto dell’acqua assorbita dal terreno e di quella che ha dato un po’ di sollievo alle falde è finito nei fiumi, e dunque “transitata” verso il mare, una quantità pari al 50% della portata media del Po a Torino. Si tratta di acqua che è finita nel Po e che rivitalizza il Grande Fiume per tutto il suo corso e che, comunque, fa bene all’ambiente. Ma se fossimo stati in grado di immagazzinare anche solo un decimo di questa acqua, calcolando i fabbisogni idrici delle varie colture, avremmo accumulato circa 15 milioni di metri cubi, pari a circa la metà della capacità della diga idroelettrica di Ceresole Reale, che, ripartiti nei vari comprensori irrigui, avrebbero permesso di gestire un’eventuale crisi idrica estiva. Non capiamo cosa si aspetti a varare una progettazione complessiva in favore dei piccoli invasi sul territorio».

Oltre i 2000 metri di quota è nevicato, ma questa neve non sarà sufficiente per rimpinguare le portate dei fiumi nel periodo estivo, quando solitamente la “piena stagionale” è costituita proprio da acqua di neve fusa che poi lascia posto all’apporto della fusione dei ghiacciai, ormai quasi inconsistenti in tutte le testate delle valli torinesi. «Con rammarico agli agricoltori non resta che sperare che piogge come quelle di questi ultimi due giorni di ripetano con costanza per tutto il periodo estivo. In caso contrario l’agricoltura sarà in crisi anche quest’anno».

Serie A, mercoledì in campo le torinesi

33esima giornata
Serie A
Mercoledì 3 maggio
Ore 18
Juventus -Lecce
Sampdoria-Torino

Turno infrasettimanale di campionato con le 2 squadre torinesi impegnate contro Sampdoria e Lecce,impegnate nella lotta per la salvezza,con i blucerchiati quasi retrocessi.Il tecnico granata Ivan Juric potrebbe cambiare qualcosa nella sua formazione e potrebbero tornare titolari Samuele Ricci e Wilfried Singo. La situazione dei due giocatori è differente:il secondo contro l’Atalanta è entrato in campo all’86’ al posto di Lazaro e sta disputando una stagione piuttosto deludente; il primo ha dovuto saltare alcune partite per problemi fisici.
Sul fronte bianconero la Juve arriva da 1 punto conquistato nelle ultime 4 gare.I 3 punti diventano fondamentali per poter conservare il terzo posto,valido per qualificarsi in Champions League.
Ci sarà Di Maria: l’argentino risponderà alla convocazione, salvo scenari differenti a poche ore dalla sfida. Anche Vlahovic è a posto: si candida ora a un ruolo da protagonista assoluto per ottenere la riconferma nella Juve futura.

Formazioni
Juventus (3-5-1-1): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Soulé; Milik. All. Allegri
Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Blin, Hjulmand, Gonzalez; Di Francesco, Ceesay, Banda. All. Baroni

Sampdoria (3-4-1-2): Ravaglia; Gunter, Murillo, Amione; Zanoli, Winks, Rincon, Augello; Cuisance; Lammers, Gabbiadini. All.: Stankovic.
Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Buongiorno; Singo, Linetty, Ilic, Rodriguez; Miranchuk, Karamoh; Sanabria. All.: Juric.

Enzo Grassano

‘PoliLine Garden’, il giardino esclusivo che parla all’ambiente

Nasce la prima linea biocompatibile per arredo esterno interamente a incastro e zero manutezione.

Anche il verde ha il suo perché. E’ un tratto di esclusività, che conferisce valore agli ambienti quotidiani. Siano essi giardini, balconi, terrazzi verticali. Ambienti preziosi per migliorare la qualità della vita fra le mura domestiche. Spesso chiamati a trasformarsi in piccole oasi formato famiglia o a uso personale. Un obiettivo ambizioso che richiede un giusto equilibrio fra spazio, contesto, funzionalità, ergonomia, comodità e design.

Sono questi i valori alla base di ‘PoliLine Garden’, ultima nata in casa ‘It Design’, società leader nelle tecnologie d’arredo a impiego domestico. Una linea di ritrovati di ultimissima generazione in grado di rivoluzionare il rapporto con gli oggetti dedicati alle aree esterne: sedie, tavolini, sdraio e lettini prendisole, fioriere, cassapanche assumono così un ruolo nuovo e caratterizzante, in armonia con il contesto che le ospita.

Con numerose opzioni di scelta anche sotto il profilo delle dimensioni e del gusto delle forme, pronti a stupire con semplicità per la praticità e il gusto che li contraddistingue tutti indistintamente.

PoliLine Garden’ è un prodotto che parla al cuore di chi vuole distinguersi. Ricercando la bellezza nella sintonia di motivi e decorazioni che appagano l’occhio confortando il corpo. Garantendo qualità e affidabilità nel tempo. Ripagando l’investimento con la durevolezza di un progetto nato per resistere alle sfide sempre più aggressive e imprevedibili di fenomeni meteorologici in continuo cambiamento. Senza alcun bisogno di manutenzione. Mantenendo colore, appeal e fascino estetico.

Con in più un’importantissima novità: sicuri sotto ogni profilo, gli elementi da arredo da giardino a marchio ‘PoliLineGarden’ sono tutti assemblabili a incastro: senza il minimo ricorso ad attrezzi che espongono a rischi, né tantomeno a utensili elettrici.

Ma c’è di più. Un’ampia gamma di possibilità di combinazione li rende altresì idonei alle situazioni più svariate: dai balconi delle città alle esigenze più sofisticate e complesse come residenze che prevedano anche luoghi comprensivi di area barbecue, piscina, solarium e gazebi esterni per il relax o in cui accogliere e ricevere visite per residenze mono o bifamiliari che prevedano affacci e sbocchi su aree esterne di varia metratura.

Come le opere d’arte, ogni pezzo della serie ‘PoliLineGarden è in sé unico: frutto di fattura artigianale, conferisce allo spazio circostante un tocco di classe in più.

Questo il mood di IT Design Srl, primaria realtà italiana attiva nel cosiddetto settore delle Garden Technologies: una start-up nata a Giaveno, nel Torinese, che da un decennio a questa parte ha contribuito a riscrivere il delicato rapporto tra uomo e green in formato casa.

Architetti, arredatori, interior designers, amanti del bello e del made in Italy: questo l’ampio pubblico cui si rivolge ‘PoliLineGarden’.

Abbiamo puntato su prodotti ecosostenibili realizzati interamente in laminato HPL (High Pression Laminate): 70% cellulosa, 30% resina. Con l’intento di parlare a quanti credono che bellezza, semplicità e rispetto per l’ambiente sono un trinomio che viaggia di pari passo. Chi sceglie ‘PoliLine’ lo fa consapevolmente, investendo su una qualità che è sinonimo di soddisfazione e risparmio. Su prodotti nati per durare a lungo, con manutenzione zero e facilità di pulizia”, spiegano i Fratelli Francesco, Marco e Salvatore Polito, manager di IT Design Srl.

Tutte le informazioni su www.polilinegarden.it.

‘uBroker Spa’ tra le prime società italiane per puntualità bancaria e finanziaria

L’impresa leader nella fornitura di luce e gas conquista il ‘Credit Reputation Awards 2022’ assegnato a poco più di 100 aziende nazionali.

Ennesimo e prezioso riconoscimento per ‘uBroker Spa’, l’innovativa azienda italiana che per prima ha sviluppato unprogetto con un obiettivo rivoluzionario: azzerare le bollette di luce e gas.

La terza edizione dei Credit Reputation Awards 2022, premio dedicato alle aziende che hanno saputo distinguersi maggiormente per puntualità verso il Sistema Bancario e Finanziario, si è tenuta il 20 aprile 2023 a Milano e ha visto tra i premiati anche la multiutility company torinese uBroker. Il premio è stato ritirato da Angelo Sidoti, CFO e amministratore con delegadei settori amministrazione, recupero crediti e affari societari di uBroker. Il riconoscimento è frutto di un lavoro inestimabile svolto quotidianamente da Angelo Sidoti e dal suo team. Per questo motivo, il CFO di uBroker ha voluto pubblicamente ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo; l’azienda è stata, infatti, premiata nella categoria “large”, una riconferma fondamentale per una realtà che lavora nel settore energetico e compete ogni giorno con i colossi del comparto.

Ad avvalorare l’importanza di questo riconoscimento alcuni dati e considerazioni. All’evento hanno preso parte oltre 100 imprese con fatturati compresi tra 5 milioni e oltre 3 miliardi di euro: il tutto alla presenza di ospiti d’eccezione, fra cui esponenti di spicco del mondo bancario e finanziario, inclusi alcuni dei maggiori rappresentanti del settore dei Fondi di Private Equity.

La rassegna è ideata e condotta da MF Centralerisk, PMI innovativa specializzata nel monitoraggio della salute finanziaria delle aziende. La quale, per assegnare i premi, ha svolto un’analisi attraverso la propria piattaforma Monitor CR, che elabora e rende fruibili i dati della Centrale Rischi, facilitando la lettura e l’analisi delle informazioni relative alla salute finanziaria delle imprese.

La menzione viene conferita alle imprese che hanno conseguito una valutazione compresa tra AAA e BBB investment grade, avendo dato prova di rigore nei rapporti con le Banche, comprovati dall’analisi delle rilevazioni contenute nelle Centrale dei Rischi di Credito per tutto l’anno 2022. E mantenendo così qualità negli attivi di Banche ed Enti Creditizi, destinando le restanti risorse in altri impieghi a vantaggio di tutto il Paese.

Siamo onorati e orgogliosi di questo nuovo risultato che ci incoraggia a migliorarci ogni giorno sempre di più in ogni settoree che si aggiunge ai riconoscimenti già ricevuti. Inoltre, ci riteniamo felici e fortunati perché continuiamo a seguire una passione che si fa professione. Essere tra i primi 100 marchi italiani bancariamente più affidabili equivale a rafforzare, certificandola ulteriormente, la fiducia che un numero sempre crescente di consumatori continua a riconoscerci affidandoci le proprie utenze di luce e gas. Questo premio è per noi un fiore all’occhiello ancor più importante se teniamo in considerazione che, secondo gli ultimi dati di Banca D’Italia 2022, su 160mila società di capitali, solo 12.500 monitorano costantemente le proprie posizioni in Centrale Rischi”, ha dichiarato Cristiano Bilucaglia, Ceo e Presidente di ‘uBroker Spa’.

Antifascismo, anticomunismo, antitotalitarismi

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Gian Luca Favetto su “Repubblica” ha scritto un articolo dal titolo  “Il 25 aprile: un verso di passione, colori, memorie e profumi “ in cui ad un certo punto ha  scritto quanto segue:  “Il 25 aprile deve sventolare fiero contro tutti i fascismi, nazismi, totalitarismi“. Nunzio dell’Erba mi ha segnalato l’articolo che mi era sfuggito.
In tutto il suo appassionato pezzo, che rivela il  valore del critico letterario capace, ma non certo dello storico, non compare mai la parola anticomunismo. A Fratelli d’Italia si imputa la colpa di non voler mai pronunciare la parola antifascismo, ma Favetto e tanti militanti e dirigenti della Sinistra non  si dicono mai  anticomunisti, commettendo  un identico errore. Il comunismo non è stato da meno del Nazismo, anzi dal 1917 al crollo del Muro di Berlino ha seminato milioni di morti, per non parlare della Cina  maoista e post maoista. Non basta prendere le distanze dallo stalinismo perché Krusciov che era antistalinista, invase l’Ungheria. C’è nel comunismo un’anima totalitaria che lo collega al giacobinismo della Rivoluzione francese, inasprito dalla visione marxista – leninista. Nella  ideologia totalitaria di Lenin ed anche di Trotsky c’è  il naturale ricorso alla violenza e al terrore  come armi di conquista e di mantenimento del potere. Stalin non fu una degenerazione di Lenin, ma la necessaria conseguenza, la normalizzazione di un regime che non poteva vivere in una “rivoluzione permanente“. Portare il socialismo in Russia stravolse tutti gli schemi utopistici di Marx che comunque, come colse subito  molto bene Mazzini, portava in sé una carica anche prussiana  di autoritarismo negatore di ogni  libertà individuale. Come vide Croce, non era possibile passare dalla dittatura del proletariato  del socialismo alla libertà del comunismo.
Dopo l’ esperienza dei dissidenti russi, da Solzeniskcin  a Sacharov, che hanno scoperchiato il vaso di Pandora del comunismo, non è più possibile non dirsi anticomunisti. Girare attorno a questo tema come fanno molti ex missini con l’ antifascismo è un atto di ipocrisia intellettuale e politica. Certo basterebbe una  chiara condanna comune nei confronti dei totalitarismi del Novecento, purché non sia un modo elegante per occultarne una parte come fa Favetto. Riccardo Lombardi arrivo’ a teorizzare l’acomunismo, prendendosi la severa critica filosofica  di Nicola Abbagnano; ci sono intellettuali novecenteschi che vennero accusati di afascismo, mentre molti  loro colleghi si fecero comprare dal regime e ne cantarono le lodi , salvo poi diventare comunisti dopo il 25 aprile 1945. L’ elenco sarebbe lungo. A tanti anni dalla caduta del regime forse anche definirsi afascisti potrebbe avere un senso, ma oggi la polemica politica incandescente richiede chiarezza assoluta. In ogni caso non devono essere i politici a scrivere o a riscrivere la storia, ma debbono essere gli storici. E se ci mettiamo su un piano storico il discorso non  appare  più riguardare il presente, ma il passato. E in questa dimensione può essere collocato anche il discorso di una possibile riconciliazione nazionale come sul terrorismo degli anni di piombo in parte si è realizzato.

Tutti online ma non connessi: l’importanza delle relazioni sociali

LIBERAMENTE Di Monica Chiusano

Creare nella propria dimora un’architettura appagante e invitante, unendo a questa la meraviglia della gentilezza, è la prima forma di pubblicità che aiuta l’essere umano a destreggiarsi con coloro che lo attorniano o lo vengono a trovare…
Il commento dei vicini, la prima azione da social network!😂
Continuiamo a coltivare l’essenza dell’ospitalità più pura con garbo, equilibrio, eleganza e intelligenza …
L’importanza delle relazioni sociali ha spesso un punto in comune con le inutili guerre, perché se lasciamo intravedere i nostri punti deboli (e quindi a volte anche i segnali di indifferenza e insensibilità) saremo molto svantaggiati e magari persino spacciati…
In questa era di comunicazione elevata all’ennesima potenza , siamo effettivamente tutti online ma spesso non siamo connessi , innanzitutto con il nostro stesso “essere” più puro e delizioso!
Riuscire ad essere capaci di rendere ospitale la nostra disponibilità di dare, potrebbe divenire il risultato massimo dell’ambizione più piacevole.
Non snobbiamo troppo le nostre virtù, diversamente potrebbero stupire e stupirci amabilmente!

Un angolo parigino a Torino

PENSIERI SPARSI

Siamo in Borgo Rossini, zona di Torino fra il centro storico e la periferia, dove gli isolati incorniciati dai viali e le sponde della Dora ricche di alberi, ricordano certi luoghi di Parigi. Non mancano bar e ristorantini affollati dagli studenti del Campus Luigi Einaudi, non lontano dalla Mole; e proprio qui, in via Catania 12/H, ha appena festeggiato un anno di vita “Tuttotorna store”, negozio di abbigliamento second hand.
Gaia, la giovane proprietaria, ha sempre lavorato nel mondo della moda per diverse aziende fino a quando non ha letto il libro di Marie Kondo, “Il magico potere del riordino” dove l’autrice giapponese mette a punto un sistema che garantisce ordine e organizzazione degli spazi domestici, iniziando dagli armadi.
La passione per il second hand inizia proprio da qui, Gaia comprende il potere benefico del “decluttering” (selezionare oggetti e capi inutili, che non indossiamo più per cederli o barattarli, così da guadagnare nuovi spazi), a cominciare da se stessa e decide di buttarsi in questa nuova avventura, dando un’ impronta decisamente vincente a questo negozio che ricorda molto certi negozietti francesi, un po’ civettuoli e coquette style.
Gaia è molto attenta nella ricerca dei capi da proporre alle sue clienti, “non tratto il vintage, desidero offrire abbigliamento moderno, attuale e non low cost”. “ Mi capitano capi molto belli, di tessuti pregiati e sarebbe un vero spreco non potergli dare una seconda vita; possiamo fare tanti piccoli gesti per poter essere più ecologici e nella moda si può fare tantissimo”
La cliente tipo di Gaia ha dai 35 ai 55 anni, anche se non mancano le giovani studentesse della vicina Università ed un’affezionata cliente di 88 anni patita di moda. Quasi tutte le clienti sono persone che tengono a comprare in modo consapevole, alcune non acquistano più capi in pelle, tante evitano i tessuti sintetici e molte comprano solo second hand.
“ Molto ricercati gli abiti da cerimonia, soprattutto in questo periodo, ci spiega Gaia, le donne non vogliono rinunciare a vestirsi bene, anche con un abito firmato, prezioso ma senza spendere una follia “ e  qui potete veramente trovare tutto ciò che vi serve per essere eleganti, oltre agli abiti anche scarpe, borse, cappelli, bijoux e piccola pelletteria , in tutto Gaia ha da offrirvi circa 1.500 articoli.
Recentemente Gaia, che ha una forte propensione per l’ordine e l’organizzazione, dopo aver frequentato un corso, è diventata Professional Organizer, così da poter  essere d’aiuto a chi proprio ordinato non è, aiutandolo a scegliere cosa tenere nel proprio armadio e cosa lasciar andare senza rimpianti, sistemando in modo razionale il guardaroba.
“Oggi – conclude Gaia- posso affermare che questo negozio è una sfida vinta, il bilancio a distanza di un anno è molto positivo; ho saputo distinguermi dagli altri competitor di Torino e nel futuro mi piacerebbe poter trattare anche abbigliamento maschile e per bambini, lo chiedono in tanti”.
In bocca al lupo Gaia, Ad maiora semper !
Instagram: tuttotornastore
Didia Bargnani

Adriano Padovani presenta: POLVERE. Alla Cavallerizza Reale

In occasione di LIQUIDA PHOTOFESTIVAL 2023 PARATISSIMA

Progetto selezionato per

LIQUIDA EXHIBITION

dal 4 al 7 maggio

presso la Cavallerizza Reale di Torino

piazzetta Accademia Militare, 3

https://www.paratissima.it/liquida-exhibition2023/

https://www.paratissima.it/x/adriano-padovani/

https://adrianopadovani.format.com

POLVERE

Firenze 2018 2022

Adriano Padovani

Può capitare che attraversando un sottopassaggio buio e trafficato, lo sguardo si soffermi su due grandi cornici nere abbandonate all’indifferenza di chi ogni giorno percorre quel luogo. Spazi per l’affissione di manifesti pubblicitari non più utilizzati sui quali il tempo, lo smog e il passaggio continuo di automezzi hanno lasciato il loro segno cambiandoli completamente. All’interno di quegli spazi incorniciati sono rimasti dettagli, frammenti di carta, segni, che trasformano quasi completamente le immagini originali e il significato per il quale sono state create e affisse. La sovrapposizione e la trasformazione date dal tempo e dagli agenti atmosferici, hanno aggiunto nuovi elementi a quei manifesti, li hanno resi diversi, nuovi, come dipinti da una mano nera, folle e incontrollabile.

Può capitare che l’occhio attento ne percepisca una bellezza nascosta e la mente, la fantasia li trasformi ulteriormente. Compaiono così improvvisamente angeli, frammenti di messaggi, segni primordiali, macchie di colore. E in quel momento, quelle immagini create dal tempo diventano altro, prendono nuova vita, si trasformano e come in un processo continuo diventando nuovi racconti.

Le opere originali rimarranno in quel luogo, continueranno la loro naturale mutazione come un’esposizione permanente accessibile a tutti. Le loro immagini diventeranno nuove opere, si trasformeranno ulteriormente, prima fotografie, poi ricomposte, rimodellate per altri muri e altre superfici. Si arricchiranno di nuovi significati dall’intervento, dal gesto creativo dell’artista come in un ciclo infinito di creazione e trasformazione restituendo a quei manifesti, la loro primordiale funzione: trasmettere messaggi.

Una trasformazione che non si fermerà, le nuove immagini saranno condivise con altri artisti: scrittori, musicisti, videomaker, i quali aggiungeranno la loro creatività integrando strato dopo strato nuovi significati in un ciclo continuo di trasformazione.

 

 

 

 

 

 

Adriano Padovani

Grafico, designer, da sempre mi occupo di consulenze nel campo della comunicazione collaborando soprattutto con aziende nel settore dell’abbigliamento. Nel tempo ho integrato la fotografia alla mia professione sia come direttore artistico per campagne pubblicitarie e cataloghi di moda sia con progetti su commissione.

 

Negli ultimi anni ho affiancato alla professione un personale lavoro di ricerca fotografica.

 

 

 

 

 

Fluida, inafferrabile, ubiqua, potente e fugace: l’immagine dell’ipermodernità ci abita e da questa siamo pervasi in ogni momento della nostra esistenza. In quella che Zygmunt Bauman ha definito “modernità liquida”, anche la fotografia si adegua a una malleabilità di forma e contenuto resa possibile non solo dalla tecnologia, ma da un nuovo approccio della società all’immagine stessa.

Ogni individuo è oggi produttore e consumatore di immagini attraverso le quali si relaziona agli altri, attribuendo alla fotografia il valore di linguaggio universale. Si è ben presto passati a una “fotografia liquida” di fontcubertiana memoria, effimera e malleabile, sempre più simile a un’immagine mentale che a una fotografia oggetto.

In questo panorama i cui futuri sviluppi si giocano sempre più su paradigmi digitali e intangibili, “Liquida Photofestival” vuole essere un riferimento per restituire, quanto più possibile, lo stato della ricerca fotografica nelle sue diverse forme d’espressione e dello stato dell’immagine nel momento preciso della sua manifestazione, cercando di di dare voce ai nuovi talenti della fotografia contemporanea, non solo dal punto di vista della produzione autoriale, ma anche della riflessione fotografica, coinvolgendo addetti ai lavori che oggi iniziano il proprio percorso in questo cosmo in continuo divenire.

Un festival in cui l’immagine scorre, assecondando il sentiero di un fiume a volte impetuoso, a volte docile, ma mai uguale a se stesso.

Direzione Artistica di Laura Tota

BETTER DAYS WILL COME.

Il peggio è passato, la tempesta è alle nostre spalle. Nuovi scenari si aprono di fronte a noi, pronti per essere esplorati.

E se il prossimo futuro potrà essere ricordato come un raggiante sole o un terribile diluvio, dipenderà solo da ognuno di noi. Il monito è a perseverare e a non arrendersi all’incontrollabile, l’invito è a costruire orizzonti ospitali e accoglienti. “Better Days Will Come”, concept della seconda edizione di Liquida Photofestival, vuole essere un tentativo di disegnare il futuro mondo possibile, attraverso linee di indagine positive che ne evidenzino i potenziali esiti e sviluppi: una sorta di “guida” per orientarsi nell’intricato universo dell’imperscrutabile. Messaggi di Speranza, Bellezza, Condivisione, Coesistenza, Resilienza e Amore: questo è quello che Liquida racconterà attraverso la narrazione fotografica e non solo. Contaminazioni tra immagini in movimento, tecnologia, vecchi e nuovi linguaggi legati all’immagine contemporanea per contribuire a restituire una visione positiva dell’Oggi e del Domani.

BENTORNATI NEL NOSTRO MONDO LIQUIDO.

A cura di Laura Tota

Metro, lavori per il nuovo sistema di gestione digitale. Dal 2 maggio variazioni al servizio

I lavori per il passaggio al nuovo sistema, già avviati nei mesi scorsi, sono stati programmati sino ad oggi in modo da non interferire con la normale gestione d’esercizio della metropolitana. L’avvio dei test per l’allacciamento al CBTC a partire da maggio comporterà invece una diversa programmazione della linea e una sospensione temporanea del servizio che verrà gestito con bus sostitutivi.

A partire dal 2 maggio, dal lunedì al giovedì e nelle giornate festive, la metropolitana chiuderà alle ore 22:00 (ultima partenza 21,30) e dal 7 agosto al 3 settembre il servizio sarà temporaneamente sospeso.

Tuttavia in occasione di due importanti eventi cittadini la metro rimarrà aperta sino a tardi: durante il Salone del Libro (giovedì 18, domenica 21 e lunedì 22 maggio) alle 00.30 e in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni sino alle 01.30.

Per l’intero periodo estivo GTT garantirà un servizio sostitutivo con bus ad alta capienza e frequenza di transito ogni 5 minuti. Le fermate della linea bus saranno quelle della metropolitana.

Autista di bus aggredito da gruppo di ragazzi

Un autista di bus è stato aggredito sabato 29 aprile, alla stazione di Pinerolo. È scoppiato un diverbio tra  l’autista alla guida e un gruppo di ragazzi che volevano salire alla fermata del Movicentro, uno di loro non aveva il biglietto. Uno dei giovani  ha cominciato a spintonare l’autista e i ragazzi sono saliti tutti sul bus. L’autista ha chiamato i carabinieri, e i ragazzi sono così scesi dal mezzo lasciando il Movicentro a piedi.