ilTorinese

Diritto alla salute, odg in Comune per le persone transgender

Dopo un lungo ed approfondito dibattito e l’apprezzamento espresso dall’assessore Jacopo Rosatelli in Aula, il Consiglio comunale ha approvato, con 25 voti favorevoli, 8 contrari e un astenuto, un ordine del giorno riguardante il contrasto della discriminazione nel diritto alla salute per le persone transgender.

Il documento, presentato dalla consigliera dei Moderati, Ivana Garione, impegna il Sindaco e la Giunta comunale a farsi parte attiva presso la Regione Piemonte affinché nella programmazione regionale delle attività di formazione obbligatoria delle professioni mediche e sanitarie venga inserito il tema della tutela della salute dei transgender.

Per farlo, l’ordine del giorno chiede di procedere all’acquisizione di competenze specifiche sugli aspetti legati all’identità di genere delle persone assistite e sul perseguimento di un rapporto relazionale efficace anche attraverso l’uso di una terminologia appropriata.

Nel presentare il testo, dopo avere posto l’accento sulle criticità provocate dalla mancanza di programmazione e dal definanziamento, Garione ha spiegato che i dati presentati l’anno scorso con uno Studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità, hanno fanno emergere la difficoltà di accedere ai servizi sanitari delle persone transgender a causa della percezione di discriminazione provata in ragione della propria identità.

La consigliera ha poi fatto notare come, nella formazione del personaleesiste una difficoltà di approccio che vede ancora troppi professionisti sociosanitari lontani dall’essere consapevoli delle varie identità di genere e della necessità di acquisire specifiche competenze che la tutela della salute della popolazione transgender richiede.

Nostalgia marketing. Il potere emozionale del passato

Quel desiderio che proviamo di rivivere eventi, luoghi ed emozioni appartenuti al passato e´  diventato fonte di ispirazione di efficaci strategie di marketing. La nostalgia e´ un sentimento potente che ci riconduce indietro nel tempo, crea il “dolore del ritorno”, ma  allo stesso tempo riporta alla mente momenti felici della nostra vita che vorremmo  rivivere. Luoghi, amici, situazioni, profumi si tramutano in immagini che innescano la voglia di ripercorrere il tempo in senso contrario.

Il Nostalgia Marketing nasce con l’obiettivo di far rivivere gusti, oggetti o anche film del passato. Carlo Meo, il primo che ne ha dato una definizione,  afferma che “il fatto di scavare nel passato per recuperare prodotti e ricordi dell’immaginario collettivo è una strategia sempre esistita”; anche se spesso il termine nostalgia riveste una connotazione negativa legata al rimpianto e alla sofferenza per l’impossibilita´ tornare indietro, le scienze di analisi di mercato riescono, con la complicita´di sapienti azioni di comunicazione, a ricavarne il lato positivo e sfruttarlo per potenziare l’effetto emozionale di un brand. Il passato talvolta ci manca, rappresenta un conforto, la certezza legata a valori e ad una qualita´ della vita  che sembrano sparite, un punto fermo rivestito di affetto che ci spinge a  dire “si stava meglio prima”. Il periodo che piu´ ci influenza ed imprime nella nostra memoria ricordi indelebili che si trasformano in nostalgia e´quello della infanzia e della adolescenza, le esperienze fatte durante quegli anni della nostra vita, infatti, sono fissate in maniera indelebile nella nostra mente e condizionano la direzione che prendera´ la nostra vita anche in fatto di gusti e preferenze.

Il mondo attuale, con tutti i suoi indiscutibili confort e innovazioni, talvolta crea confusione sia per la molteplicita´deglistimoli che produce, a volte difficili da comprendere e gestire, ma anche per il senso di instabilita´ che infonde a causa di crisi economico-sociali e  di eventi imprevedibili come la pandemia che  ha lasciato un grande senso di vulnerabilita´ e precarieta´.

Aggrapparsi al passato rappresenta un’ancora, l’illusione di poterlo rivivere e´una modalita´ di ormeggio che offre una consistente sensazione di sicurezza.

Qualche esempio di Nostalgia Marketing, detta anche “strappalacrime” o retro´?

Il recupero della macchina fotografica Polaroid che con la sua stampa istantanea produce emozioni e ricrea una un passato capace di competere con le moderne tecnologie e poi importanti brand come Coca Cola, Casio o H&M che periodicamente mettono sul mercato oggetti dal sapore vintage, Netflix che produce serie di grande successo come Strange Things ambientata negli anni ’80.

Questi revival studiati con grande attenzione sono in grado di mettere in atto dei bias cognitivi, distorsioni della mente, per cui i ricordi positivi prevalgono su quelli negativi, un fenomeno psicologico chiamato anche “retrospettiva rosea”, e rappresentano un investimento sicuro considerato il grande successo che riscuotono, una sorta di vincere facile del marketing.

Il futuro è un mondo di brand e prodotti che recuperano il meglio del passato combinandolo con le nuove esigenze di consumo.

Lavazza rinasce in via San Tommaso a Torino

Rinasce, nello spazio dove Luigi Lavazza fondò una drogheria nell’Ottocento, un ristorante con ‘coffee experience’  firmato Lavazza

 

Nel luogo in cui Luigi Lavazza aveva aperto, in via San Tommaso 10, un’antica drogheria, in cui vendeva generi coloniali, caffè, spezie, olio, sapone, oggi Lavazza ha riaperto una nuova realtà. Dopo un  totale restyling ne è  nato un “ristorante con coffe experience”, il San Tommaso 10, senza dimenticare la tradizione degli avi.

Nel cuore della vecchia Torino, nella contrada dei Guardinfanti, dove venivano realizzare le intelaiature a campana per i vestiti delle nobildonne, è nato un nuovo ristorante che ha come spirito l’omaggio a Torino.

Il fil rouge che unisce le sue sale è quello dello spirito architettonico torinese. Una sala richiama la cupola del Guarini della Sindone, una seconda sala la Mole Antonelliana, una terza la basilica di Superga dell’architetto Juvarra.

A guidare un “esercito” di 13 persone  è  lo chef Gabriele Eusebi, classe 1989, formatosi in importanti ristoranti italiani e esteri, tra cui Mugaritz di Errenteria nei Paesi Baschi e Moreno Cedroni, rientrato a Torino nel 2018 per stare a fianco di Federico Zanasi nel nuovo ristorante della Nuvola Lavazza.

Eusebi è  molto appassionato di letteratura e di erbe, tanto da aver scritto, durante la pandemia, un libro dal titolo ‘Selvario’, in cui accosta le piante del suo territorio ai gusti degli scrittori che ama, come Calvino e Camilleri, Hemingway e Murakami.

Direttore di sala è Manuel de Castro  e la sommelier Alice Terzolo. I piatti storici sono legati alla tradizione del territorio. Per la carne il ristorante si rifornisce da una nota macelleria di Boves, in provincia di Cuneo, alcuni formaggi provengono dalla Romagna,  altri sono ingredienti che hanno accompagnato Eusebi durante i suoi numerosi viaggi. La lasagna riprende una tradizione marchigiana. Il vitello tonnato, proposto come secondo piatto, viene cotto alla brace e aromatizzato ai capperi, con la tipica salsa tonnata.

Non mancano le verdure, le erbe spontanee e le spezie, una tipica passione dello chef.

Le spezie sono utilizzate nel brodo vegetale, che accompagna i plin con i tre arrosti,  ma di verdure, e nei drink di benvenuto, realizzato con alkerme (una ricetta di Eusebio), cui viene aggiunto il vermouth di Mulassano, simbolo di Torino. Tra i dessert figura la crema di gianduja di Guido Gobino, la torre di profiteroles e,alla fine, non può mancare il caffè, degustato nello spazio disegnato dai Lavazza Coffee designer.

MARA MARTELLOTTA

“Inter Action”, fotografia e scultura attraversate da un unico fil rouge

Nella mostra dedicata allo scultore Enzo Sciavolino e alla sua compagna fotografa Elsa Mezzano , in programma allo spazio Open Ada di Torre Pellice

 

La fotografia si sposa con la scultura nella mostra bipersonale intitolata “Inter Action”, “Tornare a scolpire il mare” di Enzo Sciavolino e “Lo sguardo di Elsa” di Elsa Mezzano, che si terrà nello spazio culturale Open Ada di Torre Pellice.

Inaugurazione sabato 10 giugno; la mostra rimarrà aperta fino a domenica 6 agosto prossimo.

L’esposizione ‘InterAction’ comprende il nucleo di opere “Tornare a scolpire il mare” di Enzo Sciavolino e le opere fotografiche di Elsa Mezzano.

Si tratta di un incontro tra due artisti che sono insieme nella vita professionale e privata da quasi sessanta anni e che sono stati capaci di influenzare reciprocamente il loro linguaggio espressivo.

Lo storicizzato scultore siciliano e la nota fotografa piemontese espongono nello stesso spazio per la prima volta, in un connubio espositivo che racconta la loro produzione artistica e reciproca ispirazione creativa.

Presso la Galleria Open Ada convivono al piano superiore 24 fotografie b/n della Mezzano sviluppate su carta pregiata e in camera oscura dall’autrice, di formato 60×80 oltre a una grande immagine su tela, esposta precedentemente alla Biennale di Venezia del ’78. Al piano terreno campeggiano una ventina di opere di Sciavolino , tra arazzi stampati su tela, grandi medaglioni pendenti in plexiglass, mobili scultura in legno, testine e incisioni.

Chi come Elsa Mezzano ha, sin da giovane, attraversato le esperienze artistico performative intorno alla danza e ha mostrato attenzione nei confronti di vicende di Paesi dal punto di vista sociale e politico molto complessi, come l’Iraq ( tema sul quale è stata curata una mostra nel 2007, a Pecetto Torinese), ha un occhio allenato nei confronti della gestualità e plasticità del corpo che si piega, muore e a volte rinasce, come nelle opere scultoree di Enzo Sciavolino. Questo è un prodromo importante per capire il taglio di questa artista, che da oltre cinquanta anni coltiva la sua autonomia di click, ed esercita autorevolezza in questo settore, tramite il suo sguardo estremamente sensibile.

Essere partner artistica e di vita dell’artista siciliano rappresenta una cifra distintiva che nulla le ha tolto, semmai aggiunto.

Si è presa cura in modo meticoloso ed esigente della presenza scenica di opere tridimensionali e ha approfondito le dinamiche di relazione e di composizione corale degli allestimenti.

Sviluppando lo spazio d’indagine, ha valorizzato il suo cammino individuale e ha saputo tradurre temi e istanze di militanza condivisa.

Elsa Mezzano è una fotografa dallo sguardo molteplice, capace di scomporre un discorso sempre nuovo, che non recita e non ripete l’evidenza, ma rivisita l’opera altrui, arricchendola di significati ulteriori per lo spettatore. È stata capace di portare alla luce, con epicita’ data dai pastelli o con l’acutezza delle tempere, quel desiderio riposto oltre l’umano sentire, seguendo le orme di un grande fotografo quale Henri Cartiere Bresson.

La forza prorompente dei bronzi figurativi di Sciavolino, la restituzione storica, sotto forma di scultura (fusione o, più recentemente taglio su legno) di eventi-accadimenti di intenso impatto sociale e anche umano, si accompagna alla rappresentazione di personaggi politici, storici e intellettuali che hanno fortemente influenzato la storia d’Italia, unitamente alle creature allegoriche e surreali cui è sempre stato profondamente legato hanno fatto del suo lavoro artistico l’affermazione dei valori esistenziali in cui Sciavolinoha creduto profondamente fino ad oggi.

La sua produzione più recente si intitola Scolpire il mare e riassume molto bene i suoi mondi colorati e apparentemente giocosi, stilletando in guanti bianchi le forti grida verso una società sempre più sorda ai drammi della contemporaneità. Il suo linguaggio, tra calembour di medaglioni sospesi, incisioni allegoriche e armadietti familiari, si carica di oggettivazioni in parte rassicuranti e vicine all’immaginario dei bambini un mare-culla a dondolo, un cassetto pieno di onde, una finestra box per cavallo per poi conferire una stoccata interiore attraverso il simbolismo di denuncia che tali oggi rappresentano.

Mara Martellotta

Davide Bardo neo presidente dei Giovani Agricoltori di Torino

Passaporti in tempi eterni, la Città di Torino chiede un “cambio di passo”

Nella seduta di ieri, il Consiglio Comunale di Torino ha approvato all’unanimità (33 voti favorevoli su 33 consigliere e consiglieri presenti) un ordine del giorno proposto da Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) che impegna sindaco e giunta comunale a farsi portavoce presso il Governo della necessità di intervenire per “ristabilire il diritto dei torinesi a ottenere il passaporto in tempi ragionevoli, andando così a risolvere una grave situazione che crea rabbia, malessere e frustrazione tra i cittadini e ne limita nei fatti la libertà di movimento”.

Ci sono state aperture straordinarie degli uffici della Questura – ha spiegato Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) – ma la situazione non si è ancora normalizzata e i tempi di attesa per il rilascio del passaporto sono ancora molto lunghi. Ci auguriamo quindi si intervenga per avere tempistiche adeguate a un Paese civilizzato come il nostro.

Per Nadia Conticelli (PD) è opportuno intervenire, per agevolare anche lavoratori e studenti che si recano in Inghilterra. Anche Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS), Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) e l’assessore alle Anagrafi Francesco Tresso hanno espresso parere favorevole alla proposta.

Amare il calore degli anziani

LIBERAMENTE Di Monica Chiusano

Non osserviamo gli anziani solo con tenerezza dolente. Inerpichiamoci sulla scala dei valori del tempo che gli hanno cresciuti, provando a ricostruire il loro vissuto e ciò che ancora devono combattere, spesso da soli e senza troppe risorse …
Loro hanno le ossa estremamente fragili e la pelle troppo sottile per riuscire a tenere quell’espressione forte e determinata di un tempo, dopo una vita vissuta che oggi non gli dà troppe speranze, se non farsi amare da chi non chiede loro qualcosa ma che  solo sa offrirgli, nell’amabile e tenera  consapevolezza di ritrovare quel calore infinito che non ha supponenza né bisogno di vendersi.
Impariamo ad amare come loro: a prescindere!

Intrecciare parole e immagini, esce “Rivoluzioni”

In concomitanza con la presentazione nello spazio della Biblioteca de Il Circolo dei Lettori di Torino – 30 maggio ore 18 – esce in libreria il primo volume, “Rivoluzioni” della collana “Intrecciare parole e immagini” edito da Sanpino.

Dialogo tra chi scrive e chi fotografa – Ivo Saglietti e Domenico Quirico

A Cura di Tiziana Bonomo

Pagine 125

Fotografie di Ivo Saglietti : 30 interne più la copertina

Testi Domenico Quirico, Ivo Saglietti, Tiziana Bonomo

Prezzo 20 euro

EVENTO

Dove Il Circolo dei Lettori

Quando martedì 30 maggio 2023 ore 18

Info +39 011 8904401 Circolo dei Lettori – +39 335 7815940 ArtPhotò

Sanpino Edizioni è lieta di presentare una nuova collana editoriale: Intrecciare parole e immagini raccogliendo i contenuti degli incontri che Tiziana Bonomo ha ideato e organizzato con alcuni dei fotografi più talentuosi in dialogo con il giornalista Domenico Quirico. Sono nati intensi e suggestivi scambi con personalità diverse, ma accomunati dall’attenzione verso alcune tematiche: la testimonianza in prima linea, la sensibilità, il dubbio, la ricerca. Il primo numero della collana “Intrecciare parole e immagini” ha come protagonista il celebre fotoreporter Ivo Saglietti sul tema delle “Rivoluzioni”. Cosa si può capire dalle rivoluzioni, cosa si può scrivere e fotografare che rimanga memoria e non si perda nel tempo? Guardare le foto di Saglietti e leggere le parole di Quirico è fare un salto nell’umanità che combatte senza esitazione, è afferrare la fatica e il dolore di un destino avverso. Neri intensi, ombre lunghe, colpi di luce è il linguaggio che entrambi utilizzano per lasciarci commuovere, per stupirci anche quando tutto sembra ormai non stupirci più.

CHI SONO

IVO SAGLIETTI Si dedica alla fotografia di reportage, documentando le realtà sociali e politiche più critiche in diverse aree del mondo. Ha pubblicato ed esibito il suo lavoro in tutto il mondo e nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto molti prestigiosi riconoscimenti, tra i quali: tre volte il World Press Photo e il premio Chatwin Occhio Assoluto. Ivo Saglietti appartiene a quella “nobile schiera” di fotografi per i quali è importante partecipare emotivamente alla realtà stabilendo con le persone che ritrae un rapporto umano. Ciò che gli preme raccontare è l’uomo e il suo destino. Dal 2000 è membro associato dell’agenzia fotogiornalistica Zeitenspiegel Reportagen.

DOMENICO QUIRICO È giornalista del quotidiano “La Stampa” dai primi anni ’80. Inviato di guerra, corrispondente da Parigi, ha narrato guerre, rivoluzioni, migrazioni degli ultimi tre decenni confermandosi come una delle più grandi voci del giornalismo italiano militante. Autore di numerosi libri, ha ricevuto prestigiosi premi giornalistici come il “Montanelli” e il “Terzani”. La sua parola vola sopra montagne di fatti, pensieri, mondi diversi, tocca creste alte e si deposita per creare un’eco chiara, distinta dentro di noi. 

TIZIANA BONOMO Nata a Torino, ha lavorato a lungo nel marketing e nella comunicazione di grandi aziende internazionali. Negli ultimi anni ha fondato ArtPhotò con cui promuove e sperimenta progetti legati alla fotografia di documentazione e impegno sociale. Autrice del libro Il fascino dell’imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico (Jaca Book, 2021). 

SANPINO EDIZIONI eS nasce con l’obiettivo di provocare pensieri ed emozioni con particolare attenzione alla cultura contemporanea e ai segni dei tempi. Intende riproporli con una produzione di alta qualità. Per questo motivo dedica una cura particolare alla selezione degli autori, alla ricerca di testi adatti ad un pubblico ampio per una vasta divulgazione e al “packaging” delle idee in una elegante veste editoriale corredata da immagini originali. Diffondere buone idee con stile: questo il nostro focus. — Cristina Florio — Edizioni Sanpino

“Non abbiamo bisogno di un altro eroe…”

Music Tales, la rubrica musicale

“Non abbiamo bisogno di un altro eroe Non ci serve di conoscere la strada di casa

Tutto ciò che vogliamo è la vita oltre la cupola del tuono”

Il tema del brano è principalmente un inno contro la guerra e la violenza. La versione utilizzata durante il brano differisce da quella pubblicata su album e singolo per lunghezza.

La canzone ricevette una candidatura ai Golden Globe nella categoria “miglior canzone originale” nel 1986 ed ai Grammy Award nella categoria “Miglior performance femminile pop”.

Oggi ho scelto, come prevedibile, un brano di Tina Turner, volata altrove da pochi giorni.

Tina, pseudonimo di Anna Mae Bullock (Brownsville, 26 novembre 1939 – Küsnacht, 24 maggio 2023), è stata una cantante statunitense naturalizzata svizzera, tra le più famose e acclamate interpreti della musica rock.

Con una carriera lunga più di mezzo secolo, che va dagli anni sessanta agli anni duemila, è stata definita “La regina del rock and roll”.Nel 1991 è stata inserita assieme all’ex marito Ike Turner nella Rock and Roll Hall of Fame, e nel 1967 fu la prima artista afrostatunitense e la prima donna ad apparire sulla copertina della rivista Rolling Stone.

Nel 1986 ricevette una stella sulla Hollywood Walk of Fame.

Tina Turner nacque a Brownsville, nello stato del Tennessee. All’età di dieci anni cantava già nel coro della chiesa della sua città, dove il padre Richard era pastore. Nel 1956 i genitori si separarono; Anna Mae e la sorella Alline andarono a vivere a Saint Louis, dove Anna Mae incontrò il musicista Ike Turner.

Nel 1958 registrarono il brano Boxtop che segnò il debutto discografico della cantante con lo pseudonimo Little Ann. Nel 1960, accompagnati dalle vocalist The Ikettes, pubblicarono A Fool in Love (primo singolo in cui fu utilizzato lo pseudonimo Tina Turner), che ottenne subito un notevole successo giungendo ai primi posti nelle classifiche internazionali.

Tina e Ike si sposarono alla fine del 1960 a Tijuana, ma il matrimonio venne invalidato perché Ike non ottenne il divorzio dalla prima moglie; comunque Tina assunse il cognome di Ike. La relazione con Ike fu però funestata dai continui abusi di lui, esasperati dalla sua grave dipendenza dalla cocaina, situazione che compromise gravemente il suo rapporto con Tina, tanto da condurlo a commettere su di lei abusi verbali e fisici continuati. Durante uno di questi litigi, al culmine dell’esasperazione, la Turner fuggì dall’hotel in cui la coppia si trovava. Nel 1976 la cantante chiese istanza di divorzio, che fu finalizzato il 29 marzo 1978.

Nel 2013, dopo avere vissuto quasi vent’anni con il compagno Erwin Bach nel paesino di Küsnacht, nei pressi di Zurigo, ricevette la cittadinanza svizzera. Il 24 ottobre dello stesso anno rinunciò al passaporto statunitense e alla doppia cittadinanza, mantenendo solo quella elvetica.

Il 4 luglio 2018 si suicidò a 59 anni Craig Raymond Turner, il primogenito della cantante, avuto a 18 anni da Raymond Hill, sassofonista della sua band Kings of Rhythm.

La Turner si definiva battista buddista, alludendo alla sua educazione nella chiesa battista e alla sua successiva conversione al buddismo. Durante la sua infanzia e la prima età adulta la Turner appartenne alla religione battista, ma in un’intervista del 2016 dichiarò Mi considero definitivamente una buddista. La Turner iniziò a praticare il buddismo di Nichiren nel 1973 dopo averlo scoperto tramite un’amica di Ike di nome Valerie Bishop.

In un’intervista dell’agosto 2011 allo Shambhala Sun, Turner dichiarò di avere aderito agli insegnamenti e ai valori dell’associazione buddista Soka Gakkai International. Turner dichiarò in un’intervista dell’agosto 2018 a World Tribune che durante i periodi più difficili della sua vita praticava il buddismo quattro ore al giorno e che, sia pure in forma ridotta, ne manteneva una pratica quotidiana.

Il 9 dicembre 2022 il figlio Ronnie, 62 anni, morì nella casa di Los Angeles. La moglie Aida ne diede l’annuncio su Instagram. Secondo il sito del New York Post, il figlio della Turner e del secondo marito Ike Turner aveva avuto molti problemi di salute tra cui un cancro.

Vita tortuosa fino alla fine, provata da malattie potenzialmente letali.

È morta il 24 maggio 2023 all’età di 83 anni nella sua casa di Küsnacht vicino Zurigo, dopo diversi anni di malattie.

In seguito alla sua scomparsa, diverse celebrità dello spettacolo e non l’hanno commemorata, come Beyoncé, Mick Jagger, Mariah Carey, Diana Ross, Madonna, Dolly Parton, Elton John, Oprah Winfrey, Angela Bassett e Priscilla Presley, così come il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e i suoi predecessori Barack Obama e Bill Clinton.

“Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi; è l’indifferenza dei buoni.”

Buon ascolto

https://www.youtube.com/watch?v=kDERlmd2NS4&ab_channel=TinaTurner-Topic

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

CHIARA DE CARLO

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

A giugno Volontariato in festa a Collegno

19° FESTA DEL VOLONTARIATO
dal 7 al 10 giugno P.zza Pertini – Collegno
“UN MONDO DA FAR GERMOGLIARE”

L’Associazione Millemani “InSIeme per condividere” è un’associazione di Collegno (To) che ha come finalità, tra le varie attività, quella di promuovere il volontariato, creando momenti di aggregazione, rete e sinergia tra le associazioni che vi aderiscono. In collaborazione con l’Associazione Millemani “InSIeme per condividere” opera l’Associazione “Gruppo Ranger GRMP”, associazione che si inserisce all’interno del Movimento Rangers. Questo si compone di vari gruppi: a Genova (GRMP), a Sestri Ponente (GRS), a Spoleto (GRSP), a Sant’Omobono (GRSO), Campina-Romania (GRC) e a Rumo-Trentino (GRT).
Si tratta di un coordinamento tra associazioni che riuniscono ragazzi dai 6 anni in su con lo scopo di “crescere seguendo un ideale”. Sebbene nasca da una realtà cristiana accoglie anche chi non abbraccia tale fede, ma che comunque crede nella crescita dell’uomo nella società, nel rispetto del prossimo.
Fondatore di queste realtà è P. Modesto Paris, frate dell’ordine degli Agostiniani Scalzi, che da sempre ha testimoniato e trasmesso con il suo esempio lo spirito di comunità proprio degli agostiniani, guidando da più di 30 anni i ragazzi del Movimento e da oltre 25 anni il gruppo di Millemani.
Il Tema che farà da filo conduttore durante la festa è: “UN MONDO DA FAR GERMOGLIARE”
I germogli sono l’inizio di una nuova vita. Sono piccoli, talvolta invisibili, ma così potenti da crescere, svilupparsi e dare così vita ad un nuovo inizio. Anche in mezzo alle sterpaglie, possono nascere germogli di fiori bellissimi. Lo stesso vale per le idee, le speranze e le visioni per il futuro, per un mondo migliore, più solidale e aperto all’ascolto e al dialogo, per un futuro migliore, soprattutto per i giovani.

La Festa
La festa del volontariato è un’occasione per le associazioni che operano nel sociale, di far conoscere i propri progetti, intrecciare rapporti con le altre realtà di volontariato creando un clima di comunità e per fare attività propria di autofinanziamento.
L’organizzazione metterà a disposizione le proprie strutture, mentre il Centro Servizi per il Volontariato “Vol.To” fornirà tavoli, sedie e griglie con le quali ogni associazione potrà provvedere ad allestire il proprio stand, se possibile portarsi un proprio gazebo 3×3 per esporre materiale divulgativo e oggettistica varia con la dicitura “offerta libera”.
L’Organizzazione allestirà un proprio banchetto oltre allo stand gastronomico, inoltre saranno previste: band musicali, animazione per tutte le età, work shop, musical a cura dei ragazzi Rangers, e non mancheranno riflessioni intorno al tema della festa con il contributo delle Associazioni di Volontariato.
Alle Associazioni si chiede di:
• assicurare la presenza possibilmente per tutta la durata della manifestazione, qualora non fosse possibile, è sufficiente comunicare il dettaglio dei giorni di presenza. La partecipazione per le associazioni di volontariato è gratuita.
• esporre materiale divulgativo, oggettistica varia con la dicitura “offerta libera a partire da…” allestendo il proprio spazio.
• Collaborare insieme agli organizzatori per una buona riuscita della manifestazione, pubblicizzarla e fare un passa parola per invitare altre associazioni di volontariato di propria conoscenza.
• Se possibile portare un proprio gazebo e tavolo specificandolo nella scheda di adesione.

P.zza Pertini – Borgata Paradiso Collegno
Vi invitiamo a compilare la Vostra adesione che trovate in allegato e a inviarcela per e-mail
all’indirizzo: paradiso-07@libero.it; per qualsiasi informazione potete contattare Patrizia : 349-6125785

Il Presidente Ass.ne
Millemani InSIeme per Condividere ets
Filippo Sava
Il Presidente Ass.ne Millemani Gruppo Ranger GRMP odv
Sara Pregnolato