ilTorinese

Fiom Cgil espone striscioni contro Elkann

FIOM Cgil critica con John Elkann: “il 24 giugno, in occasione dei festeggiamenti del San Giovanni, patrono di Torino, finanziati dal gruppo Stellantis, verrà lanciata la Grande Panda, ma la nuova vettura non verrà prodotta a Torino”. Così il sindacato metalmeccanico Fiom che ha appeso due striscioni all’ingresso alla palazzina direzionale di Mirafiori e davanti alla chiesa della Gran Madre. “Un’operazione tutta propagandistica dell’ex Fiat, finalizzata a rassicurare la città e i torinesi sul legame che continuerebbe ad avere con il territorio”, proseguono i metalmeccanici.

Roma e Torino: ristoranti tra somiglianze e influenze

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SCOPRI – TO  Alla scoperta di Torino

 

Torino, in passato Augusta Taurinorum, nacque come colonia romana nel secolo 9 a.C proprio per questo l’urbanistica e l’architettura, ancora oggi,  rispecchiano in molti casi quella romana.
La Porta Palatina tra le meglio conservate al mondo è un chiaro esempio di questa influenza, il suo quartiere, il Quadrilatero romano assomiglia almeno in parte agli scorci che si trovano a Roma nel quartiere di Trastevere.
Il Quadrilatero nella sua piazza principale ospita numerosissimi ristoranti e locali notturni amatissimi dai giovani torinesi e dai turisti, vicoli e viuzze decussano fra loro tra i palazzi antichi e sprazzi di verde ricordando i profumi romani.
Poco distante, in via XX Settembre vi sono i resti dell’Area Archeologica del Teatro Romano in uso per oltre due secoli e riscoperto poi nel 1899 durante i lavori per il Palazzo Reale.
Un’altra zona di Torino che ricorda Roma ma solo per il nome è il Campidoglio su un piccolo rilievo collinare che si dice si chiami così proprio per il Campidoglio romano.


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RISTORANTI ROMANI NELLA CITTA’ SABAUDA

A Torino vi sono numerosi ristoranti romani, tra cui Du Cesari, con il suo Chef Danilo Pelliccia, classe 1974, nato a Roma ed appassionato dalla cucina fin da piccolo grazie alla nonna che preparava ogni giorno per lui prelibati piatti tipici romani. Lo Chef si trasferisce poi a Torino nel 2004 per amore e nel 2013 apre il suo ristorante romano in Corso Regina portando sulle tavole sabaude tutta la tradizione romana con ingredienti di primissima qualità ed in qualche caso un tocco rubato alla cucina piemontese. Tra i piatti più rinomati la Tartufonara, una Carbonara rivisitata con tartufo nero, parmigiano stagionato, tartare di fassone, puntarelle e guanciale fritto. Propone anche l’Amatriciana gialla con pomodorini gialli anziché rossi, gli gnocchi all’Amatriciana di Baccalà, fra i secondi l’anguilla in umido e la zuppa di razza chiodata. Non mancano poi i grandi classici come la pasta Cacio E Pepe, la Gricia e i Saltinbocca.
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Altro ristorante romano a Torino è il Quadrilatero romano di Via delle Orfane, con arredo e quadri che riprendono i personaggi della tradizione romana come Alberto Sordi e Gigi Proietti. Il menù propone un misto fra la cucina capitolina e quella laziale con tris di supplì, maritozzi salati e tanti altri grandi classici romani.
Verso Corso Lecce troviamo il Ristorante Al Campidoglio con oltre 30 anni di esperienza che offre pranzi e cene tipiche proponendo piatti romani con specialità che ricordano il Ghetto Ebraico di Roma come i Carciofi alla Giudia freschi.
Ubicato nel quartiere di San Salvario vi è anche Sora Gina e tantissimi altri ristoranti di cucina romana perché i torinesi amano mangiare bene e a Roma non si sbaglia.
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RISTORANTI TORINESI A ROMA

Viceversa la cucina piemontese è anche a Roma come il ristorante Taverna Lucifero a due passi da Campo de’Fiori, un locale semplice, molto amato dai cittadini romani che offre piatti come la fonduta, i tajarin al tartufo e molti piatti a base di funghi freschi.
Anche il ristorante Fafiuchè offre prelibatezze sabaude nel cuore di Roma, il suo nome deriva dal piemontese “fa nevicare” e propone piatti come il brasato, la polenta e numerose varietà di vini tipici piemontesi.
Entrambe le città, Roma e Torino, sono state Capitale d’Italia e riservano un fascino particolare con tutte le loro meraviglie date da monumenti, palazzi antichi e paesaggi mozzafiato, legate per sempre grazie alle loro reciproche influenze, anche culinarie, il ché certo non guasta.

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NOEMI GARIANO

La meditazione di Pentecoste di Enzo Bianchi: “lo spirito soffia dove vuole”

Si è da poco concluso il ritiro di Pentecoste, presso la fraternità monastica “Casa della Madia” di Enzo Bianchi, ad Albiano.
Una domenica intensa, alla ricerca dello Spirito e di quello che ne possiamo cogliere, al di là della percezione sensoriale: perché lo Spirito “soffia dove vuole, non sai né di dove viene né dove va” ed è impossibile domarlo o possederlo.
Lo Spirito Santo agisce e, così come il vento lo sentiamo passare ma non possiamo trattenerlo, allo stesso modo lo Spirito può arrivare da noi per poi andarsene altrove, magari laddove non penseremo mai di vederlo soffiare.
Secondo la formula di San Basilio, grazie al quale lo Spirito Santo è stato proclamato Signore all’interno della Santa Vita Trinitaria, Cristo opera sempre con lo Spirito Santo e lo Spirito Santo è compagno inseparabile di Cristo.
La presenza dello Spirito la troviamo all’interno delle Scritture, sebbene velata rispetto a quella di Gesù: accompagna sempre la Parola, perché non vi è Parola di Dio senza Spirito e lo Spirito stesso non si potrebbe esprimere in assenza della Parola di Dio; così come non può esserci Cristo senza Spirito e quest’ultimo non potrebbe manifestarsi nel mondo senza la presenza di Gesù.
Siamo abituati a pensare semplicemente che Dio abbia inviato suo figlio nel mondo, ma ci dimentichiamo di vedere che Egli lo ha mandato nella potenza del Suo Spirito e all’interno della Liturgia, lo Spirito Santo, rappresenta il risveglio dei sensi, perché tutto il corpo partecipa a questo incontro con il Signore.
Pensiamo anche all’Antico Testamento e alle volte in cui lo Spirito fa danzare la sorella di Mosè, le fa suonare i tamburelli e la rende profetessa, vi sono molti di questi esempi di come lo Spirito si manifesti.
Eppure, anche un Cristiano che ha una conoscenza basata sulla catechesi corrente della Chiesa, non saprebbe rispondere correttamente alla domanda: “Come Dio ha creato il mondo?” perché risponderebbe “Con la Parola” anziché “Con la Parola e con lo Spirito”.
Per spiegare come Dio abbia dato forma alla materia, Enzo Bianchi inizia dall’immagine della mamma uccello che cova le uova nel nido e queste uova contengono una materia caotica e informe che solo col calore della madre potrà trasformarsi: allo stesso modo, la massa informe di materia, è stata riscaldata da Dio e infusa di Vita.
Nella prima pagina della Genesi, si legge che Dio prese il Suo soffio, ovvero lo Spirito, lo insufflò nel primo uomo e da quel momento l’uomo iniziò a vivere.
Per approfondire, uscirà ai primi di ottobre, un libro sullo Spirito Santo scritto da Enzo Bianchi.
IRENE CANE

Potere al Popolo a Torino in piazza contro la guerra

A Torino Potere al Popolo, insieme a USB Unione Sindacale di Base, PCI Partito Comunista Italiano, Cambiare Rotta, CAU Collettivo Autorganizzato Universitario, OSA Organizzazione Studentesca di Alternativa, ha aderito all’invito del coordinamento Disarmiamoli, promotore della manifestazione di piazza Vittorio a Roma del 21 giugno, a scendere in piazza, a seguito del bombardamento americano sui siti nucleari iraniani.

L’appuntamento è per il 23 giugno dalle ore 19 in piazza Carignano a Torino.

Disarmiamoli ha invitato le componenti del corteo di sabato scorso a scendere in piazza, per esprimere con determinazione una netta contrarietà al conflitto in corso, perché l’aggressione israeliana – americana all’Iran potrebbe portarci alla guerra totale. Inoltre, Disarmiamoli si oppone al coinvolgimento della NATO e all’uso delle basi militari presenti sul territorio italiano, oltre che ad ogni ipotesi di riarmo.

«Nessuno può davvero credere che Trump si fermi dopo una notte di bombardamenti, nessuno può credere che la via della pace si costruisca bombardamento dopo bombardamento, nessuno può davvero credere di restare fuori dalla guerra restando nella NATO e in tutte le forme di alleanza tra USA, UE e Israele. È necessario dare subito una risposta decisa nelle piazze con punti chiari: NO all’aggressione israeliana-americana che ci porta verso la guerra totale, NO al coinvolgimento della NATO e all’uso delle basi in Italia, NO a ogni ipotesi di riarmo».

POTERE AL POPOLO

Giovannone fu un grande?

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
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C’è chi, pur di ignorare il Centro Pannunzio, tace che la cena che si tenne al “Cambio” tra Spadolini e Galante Garrone e circa un centinaio di persone, fu il Premio “Pannunzio”  1982 con Mario Soldati e chi scrive. Ci sono registrazioni e persino libri che rivelano l’omissione giornalistica di ieri  fatta da “Repubblica”. Ma queste sono inezie di certi giornalisti. Vorrei evidenziare quattro punti di questo centenario della nascita di Giovannone – come lo chiamava il grande Giovanni Sartori, lui sì  un grande studioso di fama internazionale –  che è fallito, malgrado i senili sforzi di Cosimo Ceccuti, vestale e correttore di bozze dell’amato maestro. Il primo punto è Gobetti. Checchè  ne dicesse Bobbio, non fu un gobettiano. Non lo fu nella giovinezza quando era gentiliano e repubblichino, non lo fu da uomo maturo quando vedeva nel Pri “il centro del centro”.  Gobetti era di sinistra. Non basta un  tardivo libro su Gobetti per diventare Gobettiani. Il secondo punto è lo statista Spadolini. Non lo fu. Prima di essere repubblicano fu saragattiano, ma questo poco importa. Come ministro della Difesa fu pessimo a detta del gen. Incisa di Camerana e dei vertici militari di allora. Come ministro per i Beni Culturali non fece nulla di straordinario perché accorpò parti del ministero della Pi e si servì di cosa avevano fatto i ministri Croce  e Bottai. Come presidente del Consiglio l’italo Amleto del ‘900 non fece nulla se non  tentare di galleggiare. Neppure contro la p2 fu efficace: la massoneria restò se’ stessa e anzi crebbe. Come presidente del Senato consentì a energumeni della lega di esibire in aula il cappio: un’offesa  alle istituzioni  parlamentari che neppure Mussolini osò fare alla Camera.  Come storico, distratto dalla  politica non ha lasciato libri importanti: essi da molto tempo ormai non sono più ristampati neppure per uso didattico. Me lo confessò Ceccuti.  I libri di Giovannone  spesso furono  raccolte di articoli autobiografici, salvo  alcuni saggi giovanili dimenticati. Gli storici sono stati Croce, Volpe, Romeo, De Felice. Non Spadolini che scrisse molto soprattutto di sé stesso. Era un innamorato di sé, privo di sentimenti che confuse con le isteriche e famose scenate verso i suoi collaboratori in primis Ceccuti.   Resterebbe l’amico del Centro Pannunzio, ma  Ceccuti nel  2010 decise diversamente e tradì il Centro Pannunzio nel centenario di Pannunzio dopo aver sottoscritto dei patti non onorati. Una pagina squallida che non merita essere ricordata. Può sopravvivere il ricordo del giornalista, ma chi è Giovannone rispetto a un Frassati, un Albertini, un Missiroli,  un Pannunzio, un Ronchey , un Montanelli? Soprattutto Ceccuti deve smettere di voler vedere in Pannunzio un maestro di Spadolini il quale scrisse pochi articoli sul “Mondo” e passò molto poco “gobettianamente“ al “Borghese” di Longanesi dove scrivevano tanti ex fascisti come Giovanni Ansaldo.

Infermieri: verso il superamento del vincolo di esclusività

L’assessore Riboldi e il presidente Bufalo annunciano un regolamento unico regionale per le attività extra-lavorative

TORINO, 23 giugno 2025 – Un nuovo regolamento regionale permetterà agli infermieri e agli altri professionisti sanitari dipendenti pubblici di svolgere attività extra-lavorative in deroga al vincolo di esclusività. L’annuncio arriva dall’Assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi e dal Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino e del Coordinamento OPI del Piemonte, Ivan Bufalo.

«Si tratta di un regolamento atteso da moltissimi colleghi – dichiara Bufalo – che supera le differenze applicative esistenti tra le varie aziende del Servizio Sanitario Regionale e che rende finalmente esigibile per tutti i professionisti la possibilità di svolgere attività sanitarie al di fuori del proprio orario di servizio. È un buon passo avanti verso l’auspicata definitiva abolizione di un vincolo ormai anacronistico, che limita le libertà e le opportunità per decine di migliaia di operatori sanitari pubblici sul territorio regionale, e per centinaia di migliaia a livello nazionale».

Tra i punti cardine del regolamento, viene sancito che le autorizzazioni alle attività extra-lavorative devono essere rilasciate – previa verifica dell’assenza di condizioni ostative – in base alla tipologia dell’attività e non in relazione alle specifiche giornate di svolgimento. Sarà poi il dipendente, assumendosene la responsabilità, a certificare periodicamente l’attività effettivamente svolta, il rispetto dell’orario di lavoro e dei riposi obbligatori.

Il testo chiarisce inoltre che le prestazioni lavorative possono essere rivolte anche direttamente alle persone e non soltanto alle aziende, e che il dipendente potrà esercitare qualsiasi professione sanitaria per la quale sia abilitato, non solo quella esercitata nell’ambito del proprio incarico pubblico.

«È un intervento studiato insieme al Presidente Bufalo – afferma l’Assessore Riboldi – che rappresenta una duplice opportunità: da un lato, per i professionisti del comparto sanitario, che potranno accedere a procedure più snelle per svolgere attività extra orario migliorando la propria condizione economica; dall’altro, per le strutture sanitarie e socio-sanitarie, che potranno contare con maggiore facilità su professionisti formati all’interno del sistema pubblico regionale».

Bufalo sottolinea i risultati della collaborazione istituzionale con l’Assessorato: «Dopo il superamento della diatriba sugli algoritmi infermieristici del 118, arriva ora questo nuovo regolamento. C’è ancora molto da fare, ma guardiamo al futuro con ottimismo grazie all’attenzione che l’Assessore Riboldi sta dimostrando. In particolare, si sta lavorando per migliorare l’attrattività della professione infermieristica, con iniziative rivolte ai giovani e a chi già opera nel sistema pubblico. In questa direzione va anche il contributo che il Coordinamento degli Ordini sta offrendo alla stesura del nuovo Piano Socio Sanitario Regionale».

Conclude Riboldi: «Ringrazio il Presidente Bufalo per la disponibilità a trovare soluzioni innovative. In questa fase, è fondamentale la collaborazione di tutti per affrontare i problemi della sanità piemontese».

 

Ufficio stampa OPI TORINO

Soggiorni estivi per persone con disabilità,  nuova partenza da Torino

È partito questa mattina da Torino, con destinazione Rimini, un gruppo di 21 persone con disabilità che parteciperà ai soggiorni estivi finanziati dalla Città di Torino.

Il ritrovo era fissato alle ore 7.30 nel parcheggio del Parco Ruffini, in corso Trattati di Roma. In partenza anche operatori e accompagnatori della Cooperativa L’Arcobaleno che, oltre a curare l’organizzazione, forniranno l’assistenza durante tutto il soggiorno.

A salutare il gruppo e augurare buone vacanze, presente l’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli, che ha espresso anche un sentito ringraziamento agli operatori coinvolti: «Questi soggiorni rappresentano un momento prezioso di benessere, socialità e autonomia per le persone con disabilità, e al tempo stesso offrono un supporto concreto alle famiglie. Come Città di Torino continuiamo a investire con convinzione in politiche inclusive, che mettono al centro i diritti e la dignità di tutte e tutti. Voglio ringraziare di cuore gli operatori, le operatrici e le realtà del terzo settore che rendono possibile tutto questo con competenza e passione».

I soggiorni estivi per persone con disabilità sono interventi socio-sanitari cofinanziati dalla Città di Torino e dalla ASL Città di Torino. Si tratta di esperienze con un importante valore riabilitativo e inclusivo per le persone partecipanti, oltre a rappresentare un’occasione di sollievo dai compiti di cura per le famiglie.

Destinatari dell’iniziativa sono le persone con disabilità che frequentano servizi diurni e residenziali accreditati dalla Città o che sono seguite a domicilio dai servizi sociali. Per i primi la spesa è sostenuta dal Dipartimento Servizi Sociali della Città, per i secondi dalle Circoscrizioni.

Anche quest’anno l’Amministrazione ha avviato interventi sia a livello dipartimentale che circoscrizionale. Sulla base delle prenotazioni raccolte finora, sono previste 1383 partecipazioni complessive: 178 da parte di persone seguite a domicilio e 1205 per quelle inserite in servizi residenziali o diurni. Numeri in crescita rispetto all’anno scorso, quando i partecipanti erano stati 1117.

I soggiorni sono già in corso e proseguiranno principalmente nei mesi di giugno, luglio e settembre. L’investimento previsto per il 2025 ammonta a circa 2 milioni di euro per le attività coordinate dal Dipartimento Servizi Sociali e dalla ASL, e di circa 320mila euro per quelle organizzate dalle Circoscrizioni.

Un impegno crescente da parte della Città di Torino per garantire inclusione, benessere e opportunità.

TORINO CLICK

Giachino: con la Logistica  almeno 1 punto di PIL in più al Piemonte

La Logistica che ha avuto i natali in Piemonte nel secolo scorso, negli ultimi due decenni ha perso molte aziende che hanno trasferito il loro quartier generale attorno a Milano e inoltre non ha mai visto decollare con forza il ruolo di retro porto dei porti liguri dai quali passa oltre il  50% del traffico marittimo e logistico del Paese. Se la logistica in Europa vale il 12% del PIL, la logistica piemontese non riesce a raggiungere il  9% mentre quella italiana vale il  10% del nostro PIL. Se il Piemonte punterà di più e con maggiore competenza sulla logistica potrà crescere di almeno 1 punto di PIL all’anno , con benefici per il lavoro e per le entrate pubbliche nazionali e regionali. Così l’ex sottosegretario ai trasporti Mino GIACHINO aprendo un incontro con alcuni operatori logistici stamane a Torino. Decisivi saranno gli interventi nelle infrastrutture ferroviarie, autostradali e la accelerazione della TAV . Fa ben sperare che alcuni ragazzi valsusini dopo aver fatto il corso a Bologna siano stati assunti come macchinisti in alcune aziende ferroviarie private di trasporto merci.

Mino Giachino

Torino, scontro auto – monopattino: muore 15enne

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Un ragazzo  di 15 anni è morto ieri a Torino dopo un incidente mentre si trovava bordo di un monopattino. Nello scontro con un’auto, il cui conducente gli ha prestato soccorso, ha sfondato il parabrezza della vettura. E’ accaduto  domenica nel  quartiere Borgo Vittoria, all’incrocio tra corso Venezia e via Breglio. Il giovane è stato portato al San Giovanni Bosco ma è morto successivamente. La polizia municipale sta ricostruendo la dinamica dell’incidente.

Azzurrini sconfitti 3-2 dalla Germania ai supplementari

Europei Under 21 in Slovacchia: Italia(azzurrini in 9 con 2 ingiuste espulsioni)sconfitta 3-2 ai supplementari dalla Germania .
Con grande cuore e tanta determinazione, l’Italia Under 21 ha combattuto fino all’ultimo secondo contro la Germania agli Europei in Slovacchia. Una partita intensa e drammatica, che ha visto gli Azzurrini restare in 9 uomini per quasi tutto il secondo tempo supplementare
Nonostante l’inferiorità numerica, i ragazzi,guidati dal ct Nunziata, hanno lottato con coraggio e orgoglio, riuscendo a segnare due gol e portare la sfida ai supplementari. Tuttavia, la Germania ha avuto la meglio, imponendosi per 3-2.
È stata una grande prova di carattere per l’Italia, che esce a testa alta da un torneo dove ha mostrato qualità e spirito di squadra, nonostante l’amarezza della sconfitta.

Enzo Grassano