ilTorinese

Il ministro Sangiuliano a Torino per il summit del Sole 24 ore

STATI GENERALI DELLA CULTURA

Apertura lavori con l’intervento del Sindaco Stefano Lo Russo il 14 settembre 2023 alle 9.30, Cavallerizza Reale dell’Università di Torino

 

Tornano a Torino gli Stati generali della cultura, il summit di Sole 24 Ore che esplora i cambiamenti nel mondo della cultura e delle produzioni culturali in Italia, dopo la prima edizione dello scorso anno. La due giorni avrà inizio a Milano mercoledì 13 settembre e proseguirà giovedì 14 maggio a Torino, ospite nell’Aula magna della Cavallerizza reale, con la partecipazione del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

 

Dichiara il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo: “Siamo davvero contenti di ospitare per il secondo anno gli Stati generali della Cultura, evento organizzato da Il Sole 24 Ore dedicato allo sviluppo del sistema culturale italiano. Quello culturale è uno degli aspetti più rappresentativi del nostro Paese, che restituisce alla collettività più di quanto si investa. È un asset fondamentale che non va considerato soltanto come elemento di conoscenza diffusa, ma anche come risorsa strategica e leva di sviluppo economico. Torino ha a disposizione un grande patrimonio culturale che va valorizzato al meglio sul nostro territorio, attraverso una strategia che promuova la creazione di una rete tra i vari attori e migliori la sinergia con le istituzioni”.

 

“In tutto il mondo quando si pensa all’Italia immediatamente si pensa alla cultura. Il nostro patrimonio culturale e storico è qualcosa di unico, che ci identifica e distingue a tal punto da trasformare il nostro Paese e le nostre città in veri e propri brand riconosciuti a livello internazionale” dichiara Rosanna Purchia, assessora alla Cultura della Città di Torino. “L’edizione di quest’anno degli Stati generali della cultura si concentra proprio sulla valorizzazione e sulla promozione del brand Italia nel mondo, con un’intera giornata di interventi, dibattiti e tavole rotonde con grandi esperti del pubblico e del privato, a partire dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano”.

 

L’evento è a cura del Sole 24 Ore, How To Spend It, Radio 24, Città di Torino e Comune di Milano. Con il supporto di 24Ore Cultura. In collaborazione con Fondazione per la Cultura Torino e Università di Torino. Main partner Intesa Sanpaolo e Iren. Official partner Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

 

La partecipazione è possibile in presenza su prenotazione o in diretta streaming. Tutte le informazioni alla pagina https://24oreventi.ilsole24ore.com/evento-stati-generali-della-cultura-2023/

Torna il mercato ai Giardini Sambuy

Torna il mercato e ripartono i laboratori

Domenica 10 settembre, durante il Mercato Googreen – Aspettando Cheese 2023, beesù insegnerà a creare l’ecopack, un involucro naturale ecologico per avvolgere e conservare il cibo, prodotto con cera d’api e 100% naturale.

 

𝗦𝗨𝗣𝗘𝗥 𝗘𝗖𝗢 𝗭𝗘𝗥𝗢 𝗦𝗣𝗥𝗘𝗖𝗢
𝗱𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟭𝟬 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲
Giardini Sambuy
ore 17

#MercatoGoogreen #Cheese2023

Dei delitti e delle pene

Cesare Beccaria, ma pare più verosimilmente Pietro Verri, già nel 1764 analizzò nel saggio “Dei delitti e delle pene” le pene irrogate nella società all’epoca.

E’ palese che il concetto di reato, e più in generale, di infrazione sia estremamente legato all’epoca ed alla latitudine in cui la pena è prevista: tutt’ora nel Vermont una moglie deve chiedere il permesso al marito per indossare la dentiera mentre nel Massachusetts è illegale per la donna stare sopra l’uomo durante un rapporto sessuale; nell’Arkansas è tuttora vigente una legge, promulgata nel 1800, che attribuisce al marito il diritto di picchiare la moglie, ma solo una volta al mese ed in Arizona è illegale detenere più di due vibratori in casa. Risulta chiaro che tali leggi, non ancora abrogate difficilmente trovino applicazione.

Pensiamo soltanto alla pena di morte, da noi soppressa una prima volta nel Granducato di Toscana nel 1786 e poi, definitivamente, con l’entrata in vigore della nostra Costituzione il 1° gennaio 1948 (l’ultima sentenza fu eseguita 5 marzo 1947, a La Spezia, con la fucilazione di Emilio Battisti, Aurelio Gallo e Aldo Morelli, condannati a morte per crimini commessi durante la Repubblica Sociale Italiana).

O, ancora, pensiamo ancora al “delitto d’onore” ed al “matrimonio riparatore” cancellati dal nostro codice penale il 5 settembre 1981che, fortemente sbilanciati a favore del maschio, erano di fatto un’assoluzione a priori per reati che ora sono invece sanzionati in modo pesante: per il primo si è passati dalla non punibilità all’aggravante del legame di parentela.

E che dire dei reati, ormai cancellati dal codice penali fin dalla fine degli anni ’60, di “adulterio” e di “concubinato”?

A mio parere, però, vi sono reati che, pur essendo universalmente considerati tali, sarebbero da punire in modo diverso, e non mi riferisco alla maggior severità della pena ma al maggior effetto deterrente.

E’ di questi giorni la proposta al vaglio del Governo di vietare il cellulare ai minori condannati per gravi reati: al di là dell’applicabilità di tale pena (qualche amico presterà loro il telefono) è evidente che il telefono sia diventato una prolunga del nostro corpo, un oggetto senza il quale non usciamo al punto che il legislatore, cercando una punizione che sia veramente tale e, al contempo, sia dissuasiva nei confronti della reiterazione del reato sceglie questo mezzo. Tra uscire e non messaggiare o telefonare, la seconda ipotesi sembrerebbe la più efficace.

Perché mandare in carcere chi è concusso, chi avvalendosi del proprio status di pubblico ufficiale lucra ai danni dello Stato, quindi di tutti i contribuenti? Molto meglio la confisca di tutto ciò che ha acquisito illecitamente, magari anche dei beni (mobili ed immobili) posseduti fuori dal reato, interdizione perpetua dai pubblici uffici (così non potrà reiterare il reato) introducendo, come sanzione, l’inidoneità alla funzione dirigenziale anche nel settore privato, il divieto di apertura della partita IVA ecc.

Sicuramente essere poveri non è piacevole, ma è molto più spiacevole essersi arricchiti e tornare nuovamente poveri per effetto di una condanna.

Il nostro ordinamento considera il carcere come un luogo ove il detenuto non soltanto sia punito per il reato commesso ma venga rieducato affinché non commetta più (gli stessi?) reati; è evidente che questo nobile intento dei nostri Padri costituenti, che all’art 27 della Costituzione hanno precisato che la condanna deve tendere anche alla rieducazione, sia purtroppo disatteso per motivi quanto mai variegati: mancanza di strumenti formativi, sovraffollamento delle strutture, carenza di personale di sorveglianza, taglio dei costi e così via.

Poiché sono convinto che prevenire sia più costruttivo che combattere, credo che un deterrente sia meglio che una punizione. Io sono in contatto epistolare con alcuni detenuti in alcune prigioni degli USA ed ho insegnato nella Casa circondariale di Torino  e vedo la sostanziale differenza tra i due sistemi penitenziari; in Italia, data la non certezza della pena, i tempi giudiziari lunghi che possono portare alla prescrizione del reato (tranne l’omicidio, per il quale la prescrizione non esiste) e la speranza tipicamente nostrana di non essere beccati, il carcere non viene visto con quella gravità come, invece, avveniva qualche decennio fa.

Ritengo, pertanto, che sarebbe il momento di rivedere nel suo insieme tutto il sistema giudiziario e penitenziario: avete presente quando, a naja, commettevi un’infrazione al Codice di disciplina, venivi consegnato con CPR (Camera di Punizione di Rigore) e, al termine della naja, dovevi scontare ancora i giorni trascorsi in CPR? Ecco, era un ottimo sistema per non sbagliare. La CPR venne abolita nel 1978 quando altri istituti vennero creati a tutela di tutto il personale militare. Dimenticavi di salutare per primo un superiore o, come previsto dal 2° comma dell’art. 27, non rispondevi al saluto? A seconda dell’umore del superiore (e dal suo carattere) per 2-3 giorni non andavi in libera uscita, dimenticandoti cinema, pizza, ragazza, pub e così via.

Ora è all’esame del parlamento un provvedimento che dovrebbe riguardare tutti i giovani, in particolare per normare diversamente le sanzioni per violenza sessuale, baby-gang, ecc; in attesa di visionare il DdL spero di poter produrre per tempo alcuni emendamenti che, andando nella direzione prevista dalla nostra Carta costituzionale, da un lato reprimano la condotta deviata e, al contempo, rieduchino i giovani ad un corretto comportamento nella società.

Sergio Motta

La Palazzina di Caccia di Stupinigi apre le porte dei suoi spazi segreti chiusi al pubblico

9 settembre – 25 novembre 2023

PASSEPARTOUT

Dopo il sold out registrato da tutti gli appuntamenti programmati nel 2022 e nella prima metà del 2023,la Fondazione Ordine Mauriziano conferma le visite guidate straordinarie alla (ri)scoperta degli spazi segreti, normalmente chiusi al pubblico, della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Da sabato 9 settembre al 25 novembre saranno attivati i due percorsi che raccontano la storia della Palazzina nelle sue diverse fasi abitative e il progetto architettonico alla base della sua costruzione.

“Passepartout” conduce dietro le porte segrete agli ambienti nascosti della servitù, ai passaggi e ai corridoi ricchi di fascino e di storia e permette di raggiungere la sommità della cupola juvarriana, per camminare lungo i suggestivi balconi concavi/convessi che affacciano sul grandioso salone centrale, guardare da vicino il tetto a barca rovesciata di Juvarra dalla complessa orditura in legno e ammirare dall’alto, dopo aver percorso i 50 scalini di una stretta scala a chiocciola, un panorama unico che si estende a 360 gradi sotto il cervo, simbolo della Palazzina di Caccia di Stupinigi.

 

I PERCORSI

 

“Dietro le porte segrete” è la visita in programma sabato 9 settembre, 14 e 28 ottobre, 11, 18 e 25 novembre, agli ambienti della servitù, ai passaggi e ai corridoi segreti usati per divincolarsi nel dedalo di stanze e raggiungere discretamente le sale e gli appartamenti privati. La visita conduce proprio dietro le porte segrete, negli spazi nascosti dove si muoveva la servitù e dove si trova ancora il quadro dei campanelli automatici che permette di comprendere da vicino il funzionamento di una residenza come quella di Stupinigi.

“Sotto il cervo”, in programma sabato 16 e 23 settembre, 21 e 28 ottobre, 11, 18 e 25 novembre, è una visita “in verticale” al meraviglioso ambiente ligneo che ospita la cupola del padiglione centrale, realizzato da Filippo Juvarra, con una vista mozzafiato a 360 gradi sul paesaggio circostante. Dal grandioso salone centrale ovale a doppia altezza si percorrono 50 gradini per raggiungere la caratteristica balconata ad andamento concavo-convesso e infine arrivare, attraverso una stretta scala a chiocciola di ulteriori 50 scalini, alla sommità della cupola juvarriana per ammirare il particolare tetto a padiglione sorretto da una complessa orditura in legno e riconoscere dall’alto il grandioso progetto architettonico di Juvarra che con perfette geometrie, lungo un asse longitudinale che porta con lo sguardo fino a Torino, realizza un impianto scenografico straordinario per l’epoca.    

 

Per partecipare alle visite guidate è obbligatoria la prenotazione.

Vista la particolarità dei luoghi oggetto della visita, normalmente non accessibili al pubblico, per i percorsi “Dietro le porte segrete” e “Sotto il cervo” i visitatori saranno dotati di caschetto di protezione, per questo motivo possono accedere solo gli adulti e i ragazzi al di sopra dei 12 anni di età ed i gruppi non possono essere superiori alle 10 persone. Per partecipare è necessario essere in buona salute ed in condizioni fisiche tali da permettere di salire, a piedi, alcune rampe di scale. È necessario indossare un abbigliamento comodo e calzature chiuse, come scarpe da ginnastica o da trekking leggero. È vietato l’accesso con borse e/o zaini ingombranti, visto che il percorso è piuttosto impegnativo. È necessario non soffrire di patologie cardiache. A causa degli spazi limitati, non agibili a persone con disabilità, e della stretta scala a chiocciola, i due percorsi sono sconsigliati a chi soffra di claustrofobia o di vertigini e, in generale, a chi non sia in buono stato di salute.

 

Le visite guidate “Passepartout” sono in programma esclusivamente nei giorni segnalati. Durata: un’ora circa.

Il costo del biglietto per accedere a “Dietro le porte segrete” è 22 euro, per “Sotto il cervo” 25 euro.

Per i possessori di Tessera Abbonamento Musei: 10 euro (ingresso gratuito alla Palazzina)

La prenotazione è obbligatoria:stupinigi@info.ordinemauriziano.it

Informazioni al numero: 011 6200633, dal martedì al venerdì 10-17,30.

 

CALENDARIO

_Dietro le porte segrete – Visita agli ambienti e ai corridoi della servitù

Sabato 9 settembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 14 ottobre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 28 ottobre, ore 14.30 e 16

Sabato 11 novembre, ore 14.30 e 16

Sabato 18 novembre, ore 14.30 e 16

Sabato 25 novembre, ore 14.30 e 16

 

_Sotto il cervo – Visita alla cupola juvarriana

Sabato 16 settembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 23 settembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 21 ottobre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 11 novembre, ore 10.30 e 12

Sabato 18 novembre, ore 10.30 e 12

Sabato 25 novembre, ore 10.30 e 12

 

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

www.ordinemauriziano.it

Magliano: “Il Duomo sia accessibile per tutti dalla porta principale”

Che il principale luogo di culto di Torino, la cattedrale di San Giovanni Battista, non sia accessibile dall’ingresso principale è un fatto che non possiamo più accettare. Facciamo convintamente nostre tutte le richieste della CPD. Ci sorprende che, da anni, il dibattito sia fermo allo stesso punto, come se chiedere il diritto di tutti a entrare in chiesa fosse una pretesa assurda. Il Duomo di Torino esiste dal XV Secolo: da oltre cinquecento anni l’accesso alle persone con disabilità motoria non è di fatto consentito dalla scalinata che si affaccia sulla piazza. Da qui – e non da ingressi laterali – ci auguriamo di vedere finalmente entrare tutti i fedeli, senza eccezioni. Non possiamo immaginare funzioni, battesimi o matrimoni ai quali non tutti (magari gli sposi stessi o i genitori del battezzando) possano accedere dall’ingresso principale. A maggior ragione alla luce delle nuove tecnologie in fatto di materiali capaci di garantire soluzioni non impattanti, progetti in grado di coniugare accessibilità e rispetto dei parametri estetici di un edificio rinascimentale sono assolutamente percorribili. Si trovi al più presto una soluzione. Lo dobbiamo a tutti i cittadini e in particolare ai tanti che hanno portato avanti questa battaglia, a partire dal compianto Presidente della CPD Paolo Osiride Ferrero. Una città la cui cattedrale non è accessibile non può e non potrà mai definirsi una città accessibile in senso assoluto.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

“Biciclette politecniche. Tra invenzioni, innovazioni e sfide sociali”

Inaugurazione della Mostra e presentazione del volume:

 

Domenica 10 settembre 2023 ore 17,00

 

Sala delle Colonne

Castello del Valentino – Viale Mattioli, 39 Torino

 

 

La Mostra “Biciclette politecniche. Tra invenzioni, innovazioni e sfide sociali”, curata dai docenti Claudio Germak, Cristian Campagnaro del DAD Dipartimento di Architettura e Design e Walter Franco del DIMEAS – Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino, prende il titolo dal libro del professor Vittorio Marchis. Il volume, che verrà presentato in occasione dell’esposizione, raccoglie invenzioni, innovazioni e sfide sociali in un racconto delle attività di ricerca e di progetto di ricercatori, allievi ed ex allievi dell’Ateneo, oltre a testimonianze del territorio regionale sul tema generale del pedalare.

L’Inaugurazione della mostra coincide, inoltre, con l’arrivo dell’ultima tappa della “PoLi 2023”, pedalata ciclo-turistica di 1000 km, organizzata dall’associazione “La storia in Bici”.

La Mostra resterà aperta fino al 23 settembre dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 18 e il sabato dalle ore 10 alle 16.

È gradita la conferma di partecipazione a questo LINK 

Torna “Filo lungo filo, un nodo si farà”

DAL 22 AL 24 SETTEMBRE A COLLEGNO

LA 29ª EDIZIONE

L’Associazione Amici della Scuola Leumann organizza, dal 22 al 24 settembre, la 29ª edizione di “Filo lungo filo, un nodo si farà”. Un filo che si snoderà in città per collegare idealmente due luoghi della storia: il Villaggio Leumann e la Certosa Reale di Collegno.

Filo lungo filo, un nodo si farà, nato nel Villaggio Leumann nel 1995 per mantenere la memoria della tessitura in un borgo sorto a fine ‘800 intorno ad un’azienda tessile e come momento di riflessione e incontro tra artigiani tessitori e studiosi dell’arte tessile, anno dopo anno ha testimoniato e continua a testimoniare l’impegno, a volte quasi eroico, di perpetuare un patrimonio storico artigianale che rischia di andare perduto.

L’evento ha ormai raggiunto una dimensione internazionale, grazie ai tanti ospiti dall’Europa e dal mondo che hanno contribuito a valorizzarla e renderla sempre più ricca e interessante, tanto da diventare una delle poche manifestazioni riconosciute dagli operatori del settore, capace di offrire uno spazio a tessitori provenienti da ogni luogo, ciascuno portavoce della propria terra, della propria tradizione. Attraverso la manifestazione si ripercorre il filo del tempo, il filo della Storia, con l’intento di ritornare alle origini e documentare l’evoluzione della tessitura. Durante la manifestazione, luogo condiviso del sapere, del saper fare e del fare, artigiani e artisti del tessile provenienti da tutta Italia hanno l’opportunità di condividere e scambiarsi tecniche ed esperienze.

Quest’anno l’evento manterrà il contatto con le sue origini organizzando laboratori di Arti Tessili il 22 settembre al Villaggio Leumann, mentre il 23 e 24 settembre trasferirà la mostra-mercato e le mostre in un altro luogo storico e rilevante di Collegno: la Certosa Reale. Il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli rinnova la storica collaborazione con la manifestazione proponendo una nuova esperienza condivisa con le scuole del territorio: “Over the rainbow”, workshop-installazione basato su materiali sostenibili e di recupero, frammenti capaci di restituire, con i loro bagliori luminosi nella declinazione dello spettro cromatico dell’arcobaleno, la percezione di uno speciale tessuto di luce.

L’iniziativa, che rientra tra gli eventi della Settimana della Cultura promossa da UNI.VO.C.A., viene realizzata con il patrocinio della Città di Collegno, della Regione Piemonte, del Consiglio regionale e della Città Metropolitana di Torino e la collaborazione del Coordinamento Tessitori e delle Associazioni del territorio.

Il programma dettagliato della manifestazione è sul sito: www.villaggioleumann.it

Per informazioni: info@villaggioleumann.it – tel. 347 3596056

Sette corse a Vinovo per celebrare i protagonisti storici della pista

Settembre pieno all’Ippodromo di Vinovo e lo conferma il fatto che domenica 10 il trotto tornerà già in pista, aspettando i prossimi capitoli legati ai Gran Premi, l’Orsi Mangelli del 1° novembre e l’Anact del 18 novembre. Tutta la giornata sarà dedicata alla Scuderia Immobiliare La Moretta, della famiglia Ferrari, un sodalizio storico che fin dagli anni ’70 ha simboleggiato la purezza e la passione per il nostro mondo. In particolare la signora Enrica, una donna fortissima e con un’immensa passione per i cavalli, che hanno sempre rappresentato non solo uno svago.

 

Il centrale del pomeriggio quindi omaggerà Revillon, cavallo amato da tutta la tribuna torinese, che lo scorso agosto a 13 anni e con tanti km sulle zampe ha lasciato la carriera agonistica. Una corsa con i nastri sul doppio km che richiama 10 partenti. Nella prima fila piace Zerouno Mmg, reduce da buona prestazione alla prima uscita per Cosimo Cangelosi che affiderà ad Andrea Farolfi. Da dietro invece inseguiranno gli altri a partire da Caronte Trebí, allievo di Barelli e Gubellini, specialista di queste tipologie di corse e in buona forma dalla sua.

Molto aperta anche la seconda corsa, riservata ai puledri di due anni ancora senza vittorie al loro attivo. First Bar Love sembra avere le potenzialità giuste, esattamente come Fenicia As e il debuttante di Smorgon, Febo Sl. Nella corse per i gentleman, il Premio Tak Tak, piace Decano che Gino Salacone affida a Michele Bechis. Poi però anche Delise Tc, con Simone Tinti che a luglio avevano vinto sulla pista. Duchesse Joyeuse e Donna Cast hanno buoni interpreti, come Enrico Colombino e Marco Castaldo.

 

Attivo come sempre il nostro Ristorante “La Scuderia” che permette di vedere le corse da una posizione privilegiata. In più tanto gli spazi per le famiglie nel quale far giocare in sicurezza i bambini. Inizio corse, alle ore 14:55 e come di consueto ingresso gratuito. Il trotto a settembre tornerà poi ancora i prossimi mercoledì, il 13, il 20 e il 27 di questo mese.

La ripresa del turismo coinvolge oltre 15 mila imprese artigiane del Piemonte

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Giorgio Felici (Presidente Confartigianato Imprese Piemonte): “sperando che non si ripresenti un’altra pandemia le nostre imprese sono pronte per intercettare una buona parte dei 900 milioni di spesa per shopping, trasporti e altri servizi”

 

L’Italia è quinta al mondo per entrate turistiche dei viaggiatori internazionali, pari nel 2022 a 44,3 miliardi di euro, e di questi una fetta (quasi un miliardo e mezzo) vengono spesi nella nostra regione. Un altro dato interessante è che nel 2022 la spesa di turisti stranieri in Piemonte, quasi 900 milioni su un miliardo e mezzo, riguardano spese diverse dall’alloggio: 301 milioni per la ristorazione, 339 per lo shopping, 164 milioni per il trasporto e 71 per altri servizi. Una quota rilevante di questi consumi turistici può essere intercettata dalle piccole imprese e dall’artigianato.

“Ci sono quindi diversi milioni di euro che possono essere intercettati dalle oltre 15mila imprese artigiane del Piemonte che operano in settori potenzialmente coinvolti dal turismo. Un mercato che dobbiamo valorizzare -commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte-. Il settore rimane un motore economico fondamentale per la regione e le nostre imprese. Su questo settore un grande ruolo lo svolgono le imprese artigiane con i pacchetti di turismo esperienziale, indispensabili per soddisfare al meglio le nuove esigenze del turista moderno, sempre più alla ricerca della tipicità, di sensazioni nuove, da vivere in prima persona e che solo una realtà artigiana può dargli. L’artigianato piemontese può ricoprire un ruolo sempre di maggiore valore all’interno dello sviluppo strategico del turismo”.

L’artigianato nei settori interessati dalla domanda turistica

Alla fine del primo trimestre 2023 le imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica in Piemonte sono 15.233, pari al 13,3% dell’artigianato totale e danno lavoro a 35.884 addetti.

A livello territoriale 7.772 imprese artigiane operano a Torino con 16.407 addetti, 2.267 a Cuneo (6.958 addetti), 1.819 ad Alessandria (4.033 addetti), 1.060 a Novara (2.680 addetti), 730 ad Asti (1.893 addetti), 539 a Vercelli (1.243 addetti), 531 nel Verbano (1.311 addetti) e 515 a Biella (1.359 addetti).

In chiave settoriale il comparto principale è l’Agroalimentare che conta in Piemonte 3.559 imprese che producono cibo e bevande, prodotti per cui siamo famosi presso i turisti stranieri e la cui qualità permette al nostro Paese di primeggiare per numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. Seguono le 3.533 imprese delle altre attività manifatturiere e dei servizi  che comprendono importanti attività dell’artigianato quali la produzione di gioielleria e bigiotteria, ceramica, vetro e cornici, lavorazione artistiche del marmo, del ferro, del rame e dei metalli, la fotografia, cure per animali domestici e servizi alle persone come, ad esempio, centri benessere e palestre; 2.485 imprese del trasporto persone; 2.309 abbigliamento e calzature che contribuiscono al successo nel mondo della moda, tra i comparti più rappresentativi all’estero del made in Italy e dello stile italiano; 2.190 ristoranti e pizzerie che insieme a 1.082 bar, caffè e pasticcerie mettono a disposizione dei turisti i prodotti di qualità realizzati dalle imprese del territorio ecc..

Confartigianato Imprese Piemonte conferma come il turismo e le imprese artigiane collegate, rappresentino il vero volano per l’economia della regione anche se, purtroppo, come tutte le altre attività, entrambi i settori hanno sofferto particolarmente la crisi degli ultimi anni.

“E’ innegabile che turismo e artigianato non siano indenni alle varie crisi più o meno indotte che si stanno succedendo – conclude Felici – per il calo dei consumi interni e il rincaro dei prodotti da un lato, ma anche per la concorrenza spietata delle altre nazioni e continenti che, in questi ultimi anni, hanno investito molto sull’offerta turistica. Per l’Italia il turismo è una componente importante che richiede -come tutte le altre- una base infrastrutturale, un alleggerimento fiscale ed un azzeramento burocratico che sono ancora ben lungi dal vedersi all’orizzonte. Le imprese, in particolare quelle artigiane, mettono a disposizione del turista non solo la più ampia gamma di prodotti e sensazioni, ma anche il loro valore aggiunto come accade nel turismo esperienziale”.