ilTorinese

La rivoluzione del packaging riutilizzabile

 La prima campagna di crowdfunding contro il monouso

Gli imballaggi monouso sono un problema crescente, con una stima di quasi 200 milioni di tonnellate solo nei nostri oceani, rappresentano ormai il 36% dei rifiuti prodotti in Europa. Basti pensare che un contenitore monouso, che viene usato in media per 60 minuti, si smaltisce in circa 100 anni.
Molta grande scienza è stata dedicata ai materiali biodegradabili, ma questi sono solitamente costosi e quasi mai riciclati o compostati a causa della mancanza di adeguate infrastrutture di raccolta e riciclaggio. Esistono anche tradizionali sistemi di riutilizzo basati sui depositi, ma questi non sembrano essere efficaci poiché non possono far fronte alla complessità del compito.
Con l’obiettivo di ridurre i rifiuti degli imballaggi monouso è nato Around, il primo servizio sostenibile di packaging riutilizzabile attivo in Italia, digitale e senza deposito per offrire un’alternativa sostenibile a locali e consumatori.
Around ha costruito una piattaforma tecnologica per il riutilizzo dove, a partire dalla consegna del cibo e dal consumo da asporto, offre a ristoranti, mense e supermercati contenitori riutilizzabili di alta qualità a un prezzo a utilizzo inferiore a quello dei monouso. I consumatori prendono in prestito i contenitori gratuitamente, quindi li restituiscono in uno qualsiasi dei locali del network.
L’obiettivo è rivoluzionare il mondo del food packaging ed eliminare il monouso, creando un beneficio per ambiente, città e cittadini.
I contenitori Around, infatti, possono essere usati più di 200 volte e il loro utilizzo è tracciato attraverso l’applicazione Aroundrs, disponibile su Apple store e Google play, con cui viene gestito il processo di presa e consegna.
I ristoratori possono sottoscrivere un abbonamento con vantaggi e servizi differenti in base alle proprie esigenze e diminuire la propria impronta ambientale riducendo la quantità di rifiuti da imballaggio nei servizi di asporto e delivery.
I clienti, invece, attraverso l’applicazione Aroundrs possono visualizzare i ristoranti che hanno aderito al progetto da cui noleggiare gratuitamente il packaging Around per il loro asporto e restituirlo entro sette giorni. Del lavaggio si occupa il ristorante stesso, a meno che non abbia accesso al servizio extra di lavaggio centralizzato di Around.
Ogni singolo utilizzo è tracciato in maniera da poter quantificare in tempo reale il beneficio ambientale derivante dall’utilizzo del servizio e poterlo certificare agli utilizzatori.

Up2you ha calcolato che grazie ai suoi 200 riutilizzi un solo contenitore Around è in grado di risparmiare 25 kg di CO2, con una performance nettamente superiore rispetto alle alternative usa e getta in carta, alluminio e bioplastica.
I contenitori sono appositamente progettati per l’utilizzo in un contesto non domestico, sono lavabili in lavastoviglie e possono essere utilizzati in micro onde e in freezer per conservare gli alimenti, garantendo performance sul mantenimento del calore, gestione dei cibi liquidi e successivi processi di sanificazione da parte dei locali (Haccp)
I locali possono inoltre vendere i prodotti direttamente attraverso l’applicazione, collegati già con i contenitori, e scontarli, grazie al programma Zero Food Waste, per ridurre l’invenduto.
L’infrastruttura dell’applicazione, infine, è pensata in modalità open, con microservizi (API) in grado di essere utilizzate da partner che intendano integrare il servizio all’interno di una propria iniziativa territoriale o offerta, anche in ottica di filiera produttiva.
«Dopo anni in cui ci si è affidati al modello lineare, i suoi costi nascosti in termini economici e ambientali sono diventati chiari e ci hanno portato a dover considerare una prospettiva migliore: quella che valuta i materiali come risorse e non come rifiuto – racconta Giulia Zanatta, co-founder e amministratrice di Around – Ripensiamo a un percorso circolare del sistema, costruito sulla tecnologia e l’efficienza per catturare e mantenere il valore a lungo termine delle risorse. Questo cambiamento di prospettiva impatta positivamente ogni parte della catena del valore e crea un framework di cooperazione e condivisione globale dove città e comunità costruiscono economie che riducono costi, accrescono l’efficienza e proteggono l’ambiente».
Nata nel corso del primo lockdown per far fronte all’aumento di sprechi dovuto all’impennata della domanda di servizi di asporto e consegna a domicilio, oggi Around è già presente a Roma, Torino, Firenze e Milano.
Nei giorni scorsi ha lanciato una campagna di crowdfunding, insieme a Banca Etica sulla piattaforma Produzioni dal Basso, per ampliare il network dei locali che mettono a disposizione dei propri clienti i contenitori riutilizzabili di Around.
L’obiettivo è raccogliere 15 mila euro che permetteranno di mettere il servizio a disposizione, gratuitamente, per 100 locali in tutta Italia, riducendo di 1 tonnellata di Co2eq l’impatto ambientale derivante dall’utilizzo dei contenitori monouso.
In questo viaggio, Around non è sola, ma è accompagnata da una rete di realtà che si occupano di implementare, diffondere e misurare pratiche di sostenibilità: Mercato Circolare, Up2You, Plastiz, Legambiente, GreenTo, Make It Tasty, Impact Deal e Torino City Lab, il laboratorio di innovazione del Comune di Torino.

Il Comune di Torino proroga i dehors

Ieri  la Giunta Comunale, su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, ha approvato la proroga temporanea del Piano Straordinario di Occupazione del Suolo Pubblico in favore degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande – così come prevista dall’art. 40 del D.L. n.144 del 23.09.2022 (cd. Decreto aiuti ter) – alla data del 31/03/2023.

Tale proroga nasce dalla duplice necessità di permettere una corretta e ordinata transizione dal regime straordinario attualmente vigente a quello ordinario (che, prossimamente, entrerà in vigore dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di un testo di Revisione del Regolamento 388), e di evitare la presentazione di richieste e progetti sulla base di norme destinate in brevissimo lasso di tempo a essere, almeno in parte, superate.

In particolare l’esecutivo di Palazzo civico ha deliberato di:

– confermare la procedura semplificata per l’occupazione del suolo pubblico da parte dei titolari di pubblici esercizi di somministrazione consistente nella comunicazione da inoltrare a mezzo PEC con la quale il titolare dell’attività indica le finalità, l’estensione e le modalità dell’occupazione e, sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, rilasciata ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. 445/2000, assicura il pieno rispetto delle norme imperative di legge, la garanzia del rispetto delle esigenze di mobilità per le persone con disabilità e la piena salvaguardia dei diritti di terzi, sollevando espressamente la Città da ogni responsabilità eventualmente derivante dall’occupazione del suolo pubblico messa in atto;

– subordinare l’occupazione straordinaria del suolo al pagamento del canone COSAP e della TARI in regime di autodeterminazione;

– prorogare l’efficacia della concessione di occupazione del suolo fino alla data del 31/03/2023 per i dehors e i manufatti comunque denominati, regolarmente autorizzati negli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 e realizzati secondo la previgente disciplina e con canone applicato secondo le tariffe annualmente determinate.

Fred dal whiskey facile: dal 15 al 18 dicembre al Teatro Studio Bunker l’omaggio a Buscaglione

Accademia dei Folli

giovanna rossi e carlo roncaglia

Dal 15 al 18 dicembre al Teatro Studio Bunker di via Paganini l’Accademia dei Folli rende omaggio al cantautore torinese con Fred dal whiskey facile, un ritratto tracciato dalle cinque più importanti donne della sua vita. Tutte interpretate dalla stessa attrice, queste cinque donne si avvicendano sul palco dove il fantasma di Fred aleggia ancora, e fa le due cose che gli riuscivano meglio: cantare e bere. Non necessariamente in quest’ordine.

 

Strani funerali, quelli di Fred Buscaglione. Gente che urlava, che cantava, che si spintonava per stringere la mano a questo o a quel personaggio famoso. Tutto molto poco sabaudo. E d’altra parte Fred, pur essendo nato e cresciuto a Torino, non era esattamente un campione dell’understatement. Per dire: tre giorni prima, a Roma, quando si schiantò contro un camion alle sei del mattino, era a bordo di una Ford Thunderbird rosa.

 

Tra la gente che torna a casa dal funerale ci sono cinque donne, e tutte loro hanno qualcosa da dire su Fred, tutte loro pretendono di averlo capito meglio delle altre. Per Ernestina, sua madre, Fred non era Fred ma Ferdinando, era ancora il bambino che suonava il piano – da dio – nell’androne del palazzo dove lei faceva la portinaia.

Anna, invece, da dietro il bancone del suo bar lo chiamava Ferdi, gli preparava dei cocktail che lui stesso le aveva insegnato e poi se ne andava a passeggiare con lui ai Murazzi, prima che il successo lo travolgesse e lo portasse lontano, a Roma.

Anita, che a Roma sta per diventare una diva, lo chiamava Fred, ma solo per farlo innervosire – Fred era il nome che usavano i fan. Si erano incontrati sul set di una pubblicità, pochi mesi prima che lei si tuffasse in una fontana dicendo Marcello, come here.

 

Fatima, che Fred l’aveva sposato e poi mollato per gelosia, lo chiamava Nando fin dai tempi del loro primo appuntamento, in una Lugano piena di neve, dove avevano raggiunto l’albergo a bordo di una slitta trainata da due cavalli.

E la quinta donna? Beh, non è proprio una donna, benché Fred l’abbia sempre trattata con infinita dolcezza. D’altronde solo lei, la Ford Thunderbird rosa che Fred definiva “Criminalmente bella”, soltanto lei può raccontare cosa accadde negli ultimi istanti della breve e sfolgorante vita di Fred Buscaglione. Ingresso da 8€ a €15.

Biglietti in prevendita online su oooh.events

Lo spettacolo fa parte della rassegna Portraits, Progetto multidisciplinare vincitore del bando «Attività di spettacolo dal vivo nelle periferie» della Città di Torino.

 

FRED DAL WHISKEY FACILE
Giovedì 15 e venerdì 16 dicembre ore 21

Sabato 17 dicembre ore 19.30

Domenica 18 dicembre ore 17.00

 

Teatro Studio Bunker

Via Niccolò Paganini 0/200, Torino

 

con

Giovanna Rossi

Carlo Roncaglia

 

e con

Andrea Cauduro chitarra

Enrico De Lotto contrabbasso

Matteo Pagliardi batteria

Paolo Demontis armonica

 

testi Veronica Buscarini, Matteo Faccio, Sabrina Quaranta, Fosca Salmaso, Giorgio Scalia

dramturg Emiliano Poddi

arrangiamenti Accademia dei Folli

regia Carlo Roncaglia

 

 

Prenotazione obbligatoria ai seguenti recapiti
prenotazioni@accademiadeifolli.com
tel/whatsapp +39 345 6778879
www.accademiadeifolli.com

Addio a Stefania, una vita di lavoro insieme

Ciao Stefy. Che la terra ti sia lieve. Non è giusto. Ogni morte è ingiusta. Te ne sei andata troppo presto. Cattiverie di questa vita.

E la tua vita è stata vissuta con passione e convinzione, determinazione.
1975 è il primo ricordo di Te. In Federazione assemblea dei giovani studenti comunisti.
Ricordo nitidissimo. Capelli a caschetto e maglione dolcevita. Chi è? Stefania Stacchini. Nel 1979 sei segretaria ammistrativa della Fgci. Ed abbiamo lavorato insieme fino al 2008. Quando Carlo Foppa, presidente di coop casa mi chiese se conoscessi da assumere una compagna brava, non ho avuto nessun dubbio nel proporti. Trent’anni di lavoro insieme. La tua precisione proverbiale era fondamentale nell’amministrare la coop. Precisione determinata da una incredibile organizzazione mentale. Invitata a cena a casa tua, ottima, anzi direi eccellente cuoca, visitai la tua dispensa.
Un grande congelatore diviso a scomparti.
Dagli antipasti al dolce. E che te ne fai di tutta questa roba? Sorniona: sono pronta ad ospitare 10 commensali all improvviso. In mezz’ora preparo tutto. Poi l’onestà.  Cassiera alle feste dell Unità. Alla biglietteria dei concerti organizzati da Radio Flash. Amministrativa della coop di produzione lavoro. Gli operai venivano da te per avere spiegazioni. Mandali al sindacato.
Mi rispondevi: sei il solito provocatore. Noi siamo anche il sindacato.
Poi per 10 anni non ci siamo più sentiti e visti. Facebook ci è venuto incontro. Qualche messaggio. Niente di che.  Ma mai e poi mai avrei pensato di perderti così precocemente.
La vita con te è stata ingiusta. Tu che hai dato di più agli altri di quello che hai ricevuto.
Ciao Stefy che la terra ti sia lieve. Per sempre.
Oggi tutti quelli che ti hanno conosciuto e voluto bene sono più poveri e soli.

PATRIZIO TOSETTO

Carcere Ivrea, Radicali: “avevamo ragione”

Da notizie di stampa di apprende che otto agenti della polizia penitenziaria sono stati sospesi per un anno dal servizio e che sono in fase di cambio il comandante e il direttore. 45 agenti risultano indagati.

Dichiarazione di Igor Boni (Presidente di Radicali Italiani)

“Le botte denunciate dai detenuti che hanno fatto aprire l’inchiesta a Ivrea le poniamo all’attenzione della politica e dell’amministrazione penitenziaria dal 2016! Il 2 novembre 2016, in un comunicato firmato dal sottoscritto con le coordinatrici dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Silvja Manzi e Laura Botti, denunciavamo la situazione di violenza nel carcere portata alla luce da una lettera speditaci con la firma di numerosi detenuti. Scrivevamo testualmente che ‘Per evitare che la situazione degeneri in modo irreparabile chiediamo che la Polizia penitenziaria e la direzione del carcere collaborino’. Dopo i disordini scoppiati ad ottobre, il 23 gennaio 2017 andai con Silvja Manzi a fare una visita ispettiva nella struttura insieme a Marco Grimaldi, allora capogruppo di SEL-Sinistra Ecologia Libertà (oggi Deputato), trovando una situazione completamente fuori controllo con atti di autolesionismo incredibili, tensione alle stelle, tentativi di suicidio e un uso di psicofarmaci su tutti i detenuti. Avendo avuto occasione di vedere con i nostri occhi la ‘cella liscia’ scrivemmo il giorno successivo al Ministro di Grazia e Giustizia Orlando che il ‘sovraffollamento, sottorganico degli agenti, mancanza di spazi di socializzazione, carenza di lavoro per i detenuti, sono purtroppo patrimonio di molte strutture detentive. Ma che dopo gli episodi di ottobre e novembre e i molti e gravi atti di autolesionismo che accadono frequentemente non si sia subito provveduto al ripristino della videosorveglianza  interna non è francamente accettabile’. Il 1 febbraio 2019 facemmo una nuova visita nella struttura con Patrizia De Grazia e Giovanni Oteri dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, accompagnati dal Consigliere regionale del PD Luca Cassiani. Segnalammo nuovamente che ‘Si tratta di un carcere altamente sovraffollato, dove la capienza massima sarebbe di 192 posti, a fronte degli oltre 270 detenuti presenti all’interno della struttura. Ricordiamo a tale proposito, che la Casa Circondariale di Ivrea è spesso oggetto di sfollamenti provenienti da carceri vicine a causa del diffuso e gravissimo problema del sovraffollamento carcerario che affligge il nostro Paese da sempre’.

Oggi diciamo che le eventuali responsabilità personali saranno accertate e il nostro garantismo vale ovviamente per ciascuna delle persone coinvolte ma resta il fatto che quelle violenze e quella situazione indegna che denunciavamo erano pura realtà”

Recupero, redistribuzione e riuso a “Parlami di spreco”

Saranno i temi che verranno affrontati durante la seconda puntata condotta e ideata dalla Social Media Manager Simona Riccio

 

Giovedì  15 dicembre prossimo, alle 18, andrà in onda live  sulla pagina Linkedin di “Parla con me” la seconda puntata di “Parlami di spreco”, condotta e ideata da Simona Riccio, Social Media Marketing Manager e Digital Strategist nel settore agroalimentare, con un testimonial di eccezione, l’onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della Legge 166 / 16 Antispreco e Vicepresidente della Commissione agricoltura.

I relatori della seconda puntata saranno il sindaco di Grugliasco, Emanuele Gaito, il Direttore generale del CAAT, Centro Agroalimentare di Torino, e Luigi Vendola, giornalista ambientale  e Responsabile Progetti  Eco delle Città.

Sarà  presente per la prima volta in trasmissione un sindaco di una città,  in questo caso di Grugliasco, che racconterà quali siano i progetti che, da qualche anno, promuovono per contrastare lo spreco alimentare, e nel campo del riuso dei vestiti, giocattoli e libri. Si tratta di progetti iniziati per caso che si sono confermati quali vincenti. È  molto importante fare emergere quali siano gli impegni delle istituzioni in questo settore e raccontarli in trasmissione, sensibilizzando  anche gli altri Comuni a fare lo stesso.

Sempre del territorio di Grugliasco parlerà Gianluca Cornelio Meglio, Direttore Generale del CAAT, Centro Agroalimentare di Torino, più volte già  ospite della trasmissione in quanto il Centro, oltre ad essere luogo di approvvigionamento di un grande numero di referenze, rappresenta  anche un luogo dove sono attive politiche di contrasto allo spreco alimentare, per le quali operano varie realtà all’interno del Centro, dove figurano i volontari del gruppo Sentinelle Salvacibo di Torino.

In trasmissione interverrà  anche Luigi Vendola, giornalista ambientale e Responsabile Progetti Eco-dalle Città.  Giovedì  sera racconterà il suo impegno sul territorio e la realtà del progetto EePoPP, un progetto nato nel 2016 che si propone di avviare un sistema efficiente di raccolta rifiuti organici e dei prodotti ortofrutticoli, ancora da valorizzare in alcuni mercati cittadini, tra cui quello di Porta Palazzo.

Il progetto ha appena compiuto sei anni e per l’occasione si è  fatta festa presso Porta Palazzo. Molti personaggi pubblici sono stati intervistati, tra cui il Direttore del CAAT, ospite della puntata insieme a Chiara Foglietta,  Paolo Chiavarino, Paola Brigantini, Donatella Genisio, Jasch Ninni e Vicente Cabrera.

La trasmissione verrà mandata in onda Live sulla pagina Linkedine sul Canale YouTube di Parla con Me. Tutte le comunicazioni saranno disponibili sui canali social.

MARA MARTELLOTTA

Volpiano, il programma degli eventi natalizi


Numerosi appuntamenti organizzati dal Comune e dalle associazioni

Il programma degli eventi natalizi di Volpiano si apre con il presepe allestito dall’Unitre in piazza Vittorio Emanuele II da giovedì 8 dicembre fino domenica 8 gennaio; giovedì 8 dicembre, inoltre, l’Associazione Nazionale Bersaglieri organizza la Festa di Natale con la cerimonia in piazza Cavour alle 10.30 e il pranzo.

Mercoledì 14 dicembre l’Unitre organizza alle 15.30 il Concerto di Natale nella residenza Anni Azzurri, mentre giovedì 15 dicembre alle 17, in biblioteca (via Carlo Botta 26) per l’«Ora del Racconto», vengono lette ai più piccoli le «Magiche storie di Natale», a cura dell’associazione Crab Teatro.

Sabato 17 dicembre l’asilo nido comunale è presente al mercato di piazza Italia con un proprio stand, mentre in piazza Vittorio Emanuele II la Pro Loco allestisce il banchetto per Telethon (presente anche domenica); al pomeriggio si svolgono la «Corri e Cammina per Caritas Volpiano» di Runner Team e «Natale in Vauda» dell’associazione New Nordic WalkingDomenica 18 dicembre vengono portati gli auguri agli ospiti delle case di riposo di Volpiano, e alle 21 in Sala Polivalente si svolge la festa dell’associazione «Dona con Amore». Martedì 20 giovedì 22 dicembre Babbo Natale visita le scuole di Volpiano.

Giovedì 22 dicembre, alle 21 nella Chiesa parrocchiale, si svolge il Concerto di Natale della Filarmonica Volpianese e dell’Istituto Musicale «Lodovico Lessona».

Venerdì 24 dicembre, all’uscita dalla Santa Messa di mezzanotte, la Pro Loco offre panettonecioccolato vin brulé.

I festeggiamenti natalizi si chiudono venerdì 6 gennaio con la Befana Alpina sabato 7 gennaio, alle 21 nel Salone Parrocchiale, con il concerto «Note sotto la Cometa» dell’associazione «Il Colore dei Suoni».

Argentina in finale!

Mondiale Qatar 2022
Semifinale
Argentina-Croazia 3-0
MARCATORI: 34′ rig. Messi (A), 39′ Alvarez (A), 69′ Alvarez (A)

Messi e Alvarez segnano i gol che qualificano l’Albiceleste di Scaloni in finale domenica prossima 18 dicembre alle ore 16 italiana.
Un sontuoso Leo Messi guida l’Argentina ad una vittoria senza problemi sulla Croazia. Finisce 3-0 e così Messi e compagni vanno in finale a giocarsi il titolo domenica pomeriggio contro la vincente di Marocco-Francia. Grande protagonista anche Julian Alvarez, autore di una doppietta. Croati che dopo una mezz’ora di buon predominio sono crollati senza reagire.
Bene Modric e Vlasic nelle file croate.

Enzo Grassano

Juventus, la procura rinuncia all’appello

La Procura della Repubblica di Torino ha rinunciato alle misure interdittive verso la Juventus, sia per quanto riguarda la società sia per le persone fisiche. Il 21 dicembre era stata fissata  l’udienza di camera di consiglio per l’appello dei pubblici ministeri avverso all’ordinanza del Gip del Tribunale sulla richiesta dei magistrati di misure cautelari. Tra queste il sequestro preventivo nei confronti della Juve di circa 437mila euro, relativamente al presunto reato di dichiarazione fiscale fraudolenta.

Il Futuro imperfetto

IL PUNTASPILLI di Luca Martina 

 

Thomas Carlyle, nel 1849, definì l’economia come “la scienza triste”, “the dismal science”, per sottolineare il pessimismo (frutto delle teorie di Malthus, che aveva una visione tetra del futuro, con povertà carestie, dovuto alla crescita esponenziale della popolazione ben superiore a quella dei beni di sussistenza) degli economisti suoi contemporanei.  

Nel tempo la “tristezza” dell’economia è stata in vario modo interpretata e una delle critiche che possiamo oggi senza timore di smentita attribuirle è quella della sua incapacità di fornire previsioni certe. A differenza della fisica, governata da leggi precise ed immutabili, l’economia e con lei la finanza sono infatti governate dai comportamenti delle persone. 

Richard Feynman, il celebre fisico, disse una volta: Immaginate quanto più difficile sarebbe la fisica se gli elettroni avessero dei sentimenti. Gli investitori, come tutti gli esseri umani, hanno dei sentimenti ed è difficile prevedere cosa faranno sulla sola base di ciò che hanno fatto in passato. 

Questa premessa ci dovrebbe già mettere in guardia sulle previsioni (che quasi mai si sposano perfettamente con quello che sarà il nostro futuro) e, cosa ancora più importante, da noi stessi.  

Due, in particolare, sono i rischi che, più o meno consapevolmente, corriamo: 

  • Il primo ha a che fare con la pianificazione di un futuro incerto e imprevedibile. È spesso difficile e faticoso staccarci dal presente, prestare attenzione a quello che potrebbe accadere e riflettere su ciò del quale potremmo avere necessità. C’è una sorta di tirannia del presente, hic et nunc, che ci fa spendere oggi più di quanto dovremmo per cose delle quali non avremmo strettamente bisogno (Oscar Wilde diceva che non c’è nulla di più indispensabile del superfluo) e, per sottrazione, risparmiare meno di ciò che dovremmo per il nostro futuro. Il risparmio è, infatti, la nostra polizza assicurativa sugli eventi imprevisti ma, come spesso avviene, ci rendiamo conto della sua importanza solo nel momento nel quale ne abbiamo bisogno. Su questo, va detto che noi italiani siamo ben posizionati e che la nostra capacità di risparmio è di gran lunga superiore a quella della maggiore potenza economica mondiale, gli Stati Uniti, dove il cittadino medio dichiara di non essere in grado di fronteggiare una spesa imprevista di soli 500 dollari! 

 

  • Il secondo rischio risiede nella nostra atavica incapacità di mettere in pratica un piano realizzabile e coerente per raggiungere i nostri obiettivi finanziari. Avere compreso la fondamentale importanza del risparmio non è, infatti, sufficiente per assicurarsi un futuro tranquillo quando si verifica un evento lavorativo traumatico, causato ad esempio da una ristrutturazione aziendale, un grave problema di salute o, semplicemente, ci si accorge, troppo tardi, che al momento del pensionamento il nostro stipendio verrà sostituito da una ben più misera rendita pensionistica. 
     

L’investimento maturato gradualmente, negli anni, allocato coerentemente con la propria capacità di sopportarne le oscillazioni, è certamente il primo elemento da mettere in conto per evitare cattive sorprese, accontentandoci di quanto possiamo permetterci (non solo dal punto di vista finanziario). 

Non vale mai, infatti, la pena di rischiare tutto: se ci propongono di giocare alla roulette russa le probabilità sono a nostro favore ma credo che converrete con me che il rischio non vale il potenziale guadagno, non importa quanto grande… 

Può essere interessante ricordare un aneddoto sul denaro raccontato da John Bogle, il fondatore di Vanguard (una delle più grandi società finanziarie al mondo): a una festa organizzata da un miliardario, lo scrittore Kurt Vonnegut informa l’amico Joseph Heller che il loro anfitrione, un gestore di hedge fund, ha guadagnato più soldi in un giorno solo di quanti lui ne abbia guadagnati con il suo celebre romanzo “Comma 22”. Heller risponde: “Sì, ma io ho qualcosa che lui non avrà mai: abbastanza”.

D’altro canto già Sant’Agostino ci ricordava che “La felicità è desiderare quello che si ha”…

 

Il capitalismo moderno è abilissimo a fare due cose: generare ricchezza e suscitare invidia. Così negli investimenti accontentarsi di ciò che, soggettivamente, è “abbastanza” rappresenta un altro indispensabile passo nella giusta direzione. 

Per fare ciò occorre, però, fare qualcosa che è molto, molto difficile: conoscere perfettamente, profondamente, noi stessi. 

Dobbiamo comprendere cosa vogliamo raggiungere (ad esempio una tranquilla vecchiaia garantita da un modesto patrimonio), qual è la tolleranza al dolore generato dal vedere i nostri investimenti scendere (poco rileva la gioia alla loro salita, presto dimenticata quando la fortuna cambia direzione) e gli strumenti per tradurre in pratica i nostri proponimenti. 

Senza farla troppo lunga, ciò di cui abbiamo bisogno è qualcuno che comprenda come siamo e che, con grande onestà intellettuale (e professionale), ci aiuti a perseguire i nostri obiettivi, aiutandoci a non cambiare strada nei momenti sbagliati (rischiando pericolosi incidenti di percorso). 

Un buon investimento non è necessariamente quello che ottiene i risultati più alti, legati a rischi non sempre sopportabili. Il segreto è, semmai, ottenere buoni rendimenti che si possano mantenere il più a lungo possibile. E più si è disposti ad aspettare (senza farsi assillare dai movimenti quotidiani dei mercati finanziari e dalle notizie negative) maggiore sarà la probabilità di non subire perdite. 

I buoni investimenti non provengono da scelte tutte corrette nel tempo ma dalla costanza e dalla capacità di non commettere sciocchezze (vendendo quando le cose sembrano davvero volgere al peggio e comprando quando tutto sembra essere perfettamente a posto). 

Sono stati scritti moltissimi volumi su come il finanziere statunitense Warren Buffet sia stato capace di diventare uno degli uomini più ricchi del mondo ma poco rilievo viene dato alla cosa probabilmente più importante: non si è fatto prendere dal panico e non ha venduto tutto durante le ben quattordici recessioni che ha attraversato durante la sua carriera. 

 

 

Buffet, stimatissimo investitore di lungo corso, ricorda sempre che occorre essere avidi quando gli altri sono spaventati e spaventati quando gli altri sono avidi. 

D’altronde anche Napoleone definiva il genio come “l’uomo capace di fare qualcosa di semplicissimo mentre tutti intorno a lui perdono la testa”. 

Viene in mente un vecchio modo di dire dei piloti d’aereo, per i quali il loro lavoro è “ore e ore di noia inframmezzate da istanti di terrore puro”. È così anche per gli investitori. 

Per fortuna esistono strumenti finanziari per tutti i gusti e per tutti gli stomaci, dai più rischiosi a quelli più prudenti, ed essere accompagnati alla loro comprensione, senza dimenticare i (troppo spesso ignorati) “effetti collaterali”, è la prima mossa per essere preparati a qualunque evenienza. 

La nostra legislazione fiscale, ad esempio, incentiva la costruzione di una opportuna integrazione alla futura pensione (che sarà in grado di coprire nel 2030 non più del 65% del reddito dipendente e solo il 45% di quello autonomo) con degli sgravi fiscali (la deduzione, sino a 5.164 euro l’anno, dal reddito dichiarato dell’accantonamento volontario) che è decisamente un peccato non sfruttare. 

Per tutti gli altri eventi che possono materializzarsi prima del pensionamento esistono, poi, forme di investimento che consentono di preservare il patrimonio, per sé e per i propri eredi, in modo efficiente e con rischi commisurati alla propria propensione al rischio. 

Queste considerazioni valgono in modo rafforzato nei casi nei quali la discontinuità di un percorso lavorativo produce, oltre ad una comprensibile frustrazione, una liquidazione che dovrà consentire di fronteggiare serenamente l’incertezza degli anni che seguiranno. 

Il mercato immobiliare ha smesso da anni di essere uno strumento efficace di diversificazione dei nostri investimenti: ne possediamo, mediamente, già troppi (è più che sufficiente la casa di abitazione), subiscono il calo della domanda dovuto all’invecchiamento della popolazione, potrebbero patire un ulteriore inasprimento della loro tassazione e, dulcis in fundo, sono difficilmente vendibili, in tempi rapidi ed al prezzo che vorremmo, al momento del bisogno. 

L’inflazione che molti si trovano oggi per la prima volta a fronteggiare (erano troppo giovani o non ancora nati negli anni 70-80) rappresenta una nuova sfida che richiede un supplemento di competenza, esperienza ed attenzione nella gestione del proprio patrimonio. 

Ogni cosa ha un prezzo, ma non tutti i prezzi sono scritti sull’etichetta. Per noi poveri investitori il prezzo è la volatilità, la paura, il dubbio, l’incertezza e il rimpianto: tutte cose facili da sottovalutare finché non ce le troviamo davanti.

Il gruzzoletto, intascato o accumulato faticosamente negli anni, andrà quindi amministrato tenendo bene a mente tutto quanto detto in precedenza: conosci bene te stesso, definisci quanto è “abbastanza” ed investi di conseguenza.