ilTorinese

L’ospedale Regina Margherita sarà azienda autonoma. Critiche della minoranza in Regione

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APPROVATA DAL CONSIGLIO REGIONALE L’AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA

 

«Lo scorporo dal Parco della Salute consentirà al Regina Margherita quella autonomia organizzativa e amministrativa necessaria per rispondere al meglio ai nuovi bisogni dell’area pediatrica, attraverso prestazioni di media e alta complessità che garantiscano la presa in carico globale e multidisciplinare del bambino e della sua famiglia, distinguendo l’assistenza al bambino, a partire dalle prime ore di vita sino all’adolescenza, da quella dell’adulto, secondo gli auspici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle varie Società scientifiche nazionali ed internazionali del settore. Per la Regione Piemonte, vuol dire mantenere l’impegno a costituire un presidio ospedaliero d’eccellenza interamente dedicato all’area materno-infantile, valorizzando il percorso fin qui svolto da questo ospedale e riconosciuto a tutti i livelli, alla pari dei più importanti presidi pediatrici nazionali, come il Gaslini di Genova, il Sacco di Milano e il Meyer di Firenze».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, commenta il via libera del Consiglio regionale, votato oggi pomeriggio, alla costituzione della nuova Azienda ospedaliera “Ospedale Infantile Regina Margherita” di Torino, cui viene contestualmente assegnato il presidio ospedaliero infantile “Regina Margherita” e a cui ricondurre le prestazioni nei confronti dell’utenza pediatrica attualmente svolte dall’Azienda ospedaliera universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.

Nei prossimi giorni, il presidente della Regione Alberto Cirio siglerà il decreto di costituzione della nuova Azienda Ospedaliera “Ospedale Infantile Regina Margherita”, a valere dal 1 gennaio 2024.

«Era un impegno che ci siamo presi fin dalla campagna elettorale e che oggi arriva a compimento: garantire all’ospedale Regina Margherita le sue specificità per l’eccellenza nella cura dei bambini. I bambini non sono piccoli adulti e hanno bisogno di cure e assistenza specifici. La nuova Aso nasce con questo spirito e potrà dare ancora maggior solidità al percorso per il riconoscimento di Irccs che renderà, ancora più di quanto non sia già ora, l’ospedale di Torino un riferimento a livello nazionale e internazionale nella cura dei più piccoli», dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Ad apposita e successiva deliberazione della Giunta regionale, è demandata la definizione dei criteri e delle modalità di gestione della contabilità e delle attività e passività pregresse, così come anche la nomina di un commissario, affinché provveda, con il direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino e la supervisione della Direzione Sanità, a porre in essere le misure operative ed organizzative necessarie all’avvio della nuova organizzazione, garantendo nell’immediato la continuità di tutte le funzioni aziendali assegnate anche mediante atti convenzionali tra le Aziende.

L’assessore regionale al Bilancio, Andrea Tronzano: «Rispettiamo la parola data. Chiudiamo il percorso di mantenimento dell’identità pediatrica del nostro ospedale infantile di eccellenza, dopo che nel 2018 raccogliemmo quasi 150 mila firme a sostegno della nostra tesi. È contemporaneamente la prima pietra per il percorso che porta verso l’Irccs. I bambini non sono adulti in miniatura e insieme alle loro famiglie devono avere ogni attenzione dalla sanità pubblica senza essere confusi con gli adulti».

 

I commenti della minoranza in Regione:

GALLO – VALLE (PD):  “NESSUN DISEGNO, NESSUNA CERTEZZA SUI COSTI, NESSUNA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI PER I BAMBINI”

19 dicembre 2023 “Oggi abbiamo affrontato in Aula la discussione della delibera sullo scorporo dal progetto del Parco della Salute dell’Ospedale Regina Margherita di Torino che dovrebbe diventare, da gennaio 2024, un’azienda ospedaliera autonoma, dopo un confronto in Commissione che non solo non ha fugato alcun dubbio, ma che ha contributo a aumentarli. Nulla è chiaro: né il percorso di scorporo, né i costi e nemmeno come verranno ridisegnati i servizi per i piccoli pazienti. Al momento si precisa che il processo non genererà costi e, qualora li generasse, eventuali oneri per l’attivazione troveranno copertura nelle risorse per servizio sanitario. Peccato che le risorse nazionali per la sanità, per scelte del Governo Meloni, siano in contrazione e, quindi, non riusciamo a capire come potranno essere coperti questi costi” dichiarano il Presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle.

Gallo e Valle osservano che “nonostante la delibera veda scritto “senza oneri aggiuntivi”, non siamo riusciti ad ottenere una quantificazione dei costi che comporterà lo scorporo del Regina Margherita dal Parco della Salute costi, né si avverte la necessità di tentare di quantificare le varie partite contabili. Si è scelto di procedere alla cieca, nonostante tutte le relazioni confermino che occorrerà duplicare una serie di servizi e saranno necessari interventi di tipo strutturale. Quindi, oggi, il centrodestra ha voluto istituire una nuova azienda senza sapere quanto costerà e senza sapere dove si collocherà nella futura rete ospedaliera”.

 “Quello che è certo – proseguono Gallo e Valle – è che da gennaio ci sarà una maggiore burocrazia per poter continuare a fare quello che si è fatto fino a oggi. Basti pensare a una madre, in carico al S. Anna, al figlio in carico al Regina, nella stessa stanza, afferente a non si sa quale dei due presidi, e sotto il controllo di personale afferente al Regina (l’infermiere pediatrico) e al S. Anna (ostetricia, ginecologia). Un pasticcio che riteniamo non salvaguardi la salute della donna e che, separando ostetricia da neonatologia comporti un arretramento organizzativo importante, come rilevato dalla Scuola di Medicina dell’Università degli studi di Torino”.

“Avremmo voluto discutere nel merito del testo – concludono gli esponenti dem – per capire come potenziare il Regina Margherita e come ridisegnare i servizi per evitare che tante le famiglie (9%), che oggi si rivolgono fuori Regione, possano curare i loro bambini in Piemonte. Nulla di tutto questo è stato fatto. Saremmo stati, infatti, d’accordo sul potenziamento del polo per migliorare i servizi, ma di questa discussione non c’è stata traccia. Che il centrodestra voti da solo questa delibera piena di incognite. Il Partito Democratico monitorerà perché non resti solo un annuncio come sembra”.

 

ACCOSSATO: “CIRIO E ICARDI GUIDATI DA LOGICHE DI POTERE A SCAPITO DELLA SALUTE E DEL BENESSERE DELLE DONNE E DEI BAMBINI. LUV DALLA PARTE DELLE PAZIENTI E A FIANCO DEI MEDICI E UNIVERSITA’ CONTRO UNO SCORPORO CHE RIPORTA IL PIEMONTE INDIETRO DI 50 ANNI”

“Il Regina Margherita è da anni punto di riferimento ed eccellenza dell’offerta sanitaria piemontese e nazionale, un modello da esportare e implementare non da mettere a rischio con un progetto di autonomia fragile e con formule organizzative discutibili come staccare la neonatologia dal Sant’Anna con tutti i rischi e problemi connessi. Senza contare che i proponenti in commissione non hanno escluso in futuro di aprire un punto nascite al Regina a due passi dal Sant’Anna stesso.” – spiega Silvana Accossato LUV.

A fronte di un progetto affrettato, senza certezze contabili e che, per sostenersi, si porta dietro fin da subito soluzioni discutibili come il trasferimento funzionale della neonatologia, LUV esprime profonda preoccupazione riguardo al progetto di staccare la neonatologia dal Sant’Anna, progetto anacronistico che si basa su una logica superata dalla medicina e dalla scienza, come confermato dalle dichiarazioni dei giorni scorsi da parte dell’Ordine dei medici, dei primari del Sant’Anna e dall’Università.

“Le nostre perplessità sul progetto di scorporo e sulla sua fragilità sono avvalorate da alcune affermazioni sentite in questi giorni, quali la possibilità in futuro di aprire un punto nascite. La salute e il benessere dei bambini e ragazzi sono priorità assolute, e ogni decisione dovrebbe essere basata su solide basi mediche e scientifiche e non per ragioni finanziarie o di “assetti di potere” interni alla burocrazia sanitaria” – spiega Silvana Accossato Presidente di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale.

“La nostra principale inquietudine riguarda la possibilità futura di aprire un punto nascite al Regina Margherita. Questa prospettiva ci preoccupa particolarmente, considerando la vicinanza geografica con il Sant’Anna. La creazione di un nuovo punto nascite a così breve distanza solleva non solo rischi logistici, ma anche interrogativi sulla sostenibilità e sulla coerenza con le esigenze mediche della comunità” dichiara Silvana Accossato.

Infine il convitato di pietra che aleggia attorno alla scelta di rendere azienda autonoma il Regina Margherita, cioè l’idea di accorpamento con il Sant’Anna, ipotesi uscita dalla porta due anni fa a seguito della forte mobilitazione delle donne torinesi e che ora potrebbe rientrare dalla finestra, visto che l’assessore Icardi in commissione, alla fine non ha escluso questa ipotesi.

Alla luce delle patologie ginecologiche sempre più complesse, tutto questo è fonte di preoccupazione. La medicina e la scienza avanzano rapidamente, e la logica materno-infantile superata rappresenterebbe un passo indietro nel progresso della salute femminile.

“Ricordiamo che le donne non sono solo madri, ma anche individui con esigenze mediche specifiche, che richiedono competenze complesse riscontrabili solo all’interno della città della salute. La nostra comunità merita servizi sanitari all’avanguardia, capaci di rispondere alle sfide mediche attuali e future e non giochetti di potere sulla pelle delle donne e bambini piemontesi” – spiega l’ex Sindaca di Collegno.

Carmelo Cossa: “Non mi dimentico mai di chiamarti AMORE”

Informazione promozionale

Noi non viviamo di parole propinate a caso negli intrecci della vita, noi viviamo di fatti, di versi e di parole non dette, ma dettate dal cuore e percepite con l’anima nuda. Le parole e le sensazioni che leggo dopo averti scritto, sono per te, poesia. Sono per noi e per la vita di chi leggendo si emoziona…

 

Carmelo Cossa: il rapporto profondo con la poesia nella silloge “Non mi dimentico mai di chiamarti AMORE”

 

DEDICA AL LETTORE

Questa silloge è dedicata a te che stai leggendo,

a te che ci credi più di me che scrivo,

più di me che sogno, più di me che amo

e più di me che volo.

Ma l’ho fatto sempre in sogno.

A te che leggi, invece, auguro di sognare,

di amare e di volare tutta la vita.

Io scrivo, sogno, amo e volo. E poi? Sogno ancora,

perché sognare si può e non è peccato!

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CARMELO COSSA

Ciao poesia, sei andata via lasciandomi solo il gusto dei tuoi versi.

Ma la lontananza non è niente, siamo soltanto da un’altra parte: tu in vacanza con un altro poeta ed io da solo con la speranza che una notte riuscirò a dormire e un giorno a guarire. Ti penso, e per me è come fossi nella stanza accanto. Abbiamo solo un giorno in più, ma siamo gli stessi che eravamo ieri, ci amiamo e ci scriviamo anche da lontano. Ma non chiamarmi amore. Chiamami con il mio nome; io ti chiamerò: Poesia. Ti si addice, è il tuo. Mi hai stregato, poesia. Mi hai forse fatto un sortilegio? So che saresti capace di tutto per realizzare il sogno di viverci e te ne sono grato, ma temo di sbagliare. Io ti amo e lo farò ogni giorno e in ogni verso. Come hai potuto appurare nel tempo che passiamo insieme ti ho sempre scritto con amore perché lo sei. Non ho potuto e non posso ancora prometterti che ti porterò all’eccelso, ma ti amerò scrivendo come non avrei mai pensato si potesse fare. Non preoccuparti se ti fai scrivere da altri, sei amata da chi ti legge e scritta da chi ti ama.

Io ti amerò come ho sempre fatto, e ti lascio libera nello stesso modo che ti scrivo. Vivo già il supplizio della paura di sbagliare e lo strazio di saperti in altre menti, in altri scritti e in altre mani.

Ma non importa perché tu sei nella mia anima e ti abbraccio per scaldarti e farti vivere come fa un cuore innamorato. Io t’amo come sei. Ma una domanda voglio fartela: Perché quando ti scrivono lo fanno in rima, e in mille altri modi che non voglio nominare?

Io, a volte, nei tuoi confronti mi sento colpevole. Colpevole di scriverti come non dovrei. Ma non è colpa mia se ti porto nel cuore e mi piace scriverti per farti sentire libera. Spesso scrivo ciò che sento per non dimenticarti e poi rileggo ciò che ho scritto per riuscire a ricordare. Ma quando non ricordo, scrivo ancora, poi rileggo e scopro che tu, in un verso o in un altro, sei e sarai sempre poesia.

Allora ti suggerisco un accordo: Io ti scrivo con emozione e come mi dice il cuore, ma ti prego di non sgridarmi. Non è colpa mia se sei nata bella, se mi emozioni e se la mia mente detta i versi senza avvisarmi e io li scrivo così, come li ricordo.

Tu poesia, non dovrai mai sentirti colpevole e io non ti chiederò mai niente. Lo so già! Me l’hanno insegnato le mie notti insonni e i miei giorni tristi. Ma tu, poesia, continua a vivere e a gioire di ciò che ci ha fatto riflettere da sempre e continua a godere del piacere e del tempo che riusciremo a stare insieme per capirci meglio. A volte sono le piccole cose a rendere grande un amore che nessuno potrà mai fermare. Ci piace stare insieme e lo faremo spesso. Voglio pregare, voglio sorridere, voglio pensarti scriverti e amarti come solo amando si riesce a fare.

Il mio nome è il tuo, i tuoi versi sono i miei, l’amore e le emozioni che ci legano sono farina dello stesso sacco. Ci siamo incontrati tardi, ma che importa! L’importante è averlo fatto. Il resto è solo fantasia inutile. Sappi che da adolescente ti studiavo a memoria e provavo a scriverti perché fu amore a prima vista. L’amore che proviamo e che viviamo dobbiamo viverlo a piene mani.

L’amore di questa storia conserverà il significato che ha sempre avuto: Vita! E lo sarà per sempre. Gli accadimenti grandi restano nel tempo e ad essi, specialmente quando si parla d’amore, c’è una continuità che non si spezza. Io sarò sempre nei tuoi versi e tu sarai nei miei pensieri. E chissà che un giorno io e te insieme, non saremo nel cuore di chi ci legge o nei cuori di chi volesse provare a scriverti. Ma io, poesia, continuerò ad amarti davanti al mondo che, anche se non ci appartiene, è nostro. È fatto di semplici cose e di profumi di stagione che nel loro insieme ci rendono liberi di volare nel nostro esistere. Ho sempre gioito quando il sole mi ha regalato luce, ma con la stessa enfasi, quando il fato si è accanito, ho pianto e forse lo farò ancora, ma ti amo e vorrei posare una lacrima nei tuoi versi per far capire a tutti quanto è dolce piangere. Mi auguro che tu sorrida in ogni istante, ma la dolcezza di una lacrima in un verso, è immensa. Noi non viviamo di parole propinate a caso negli intrecci della vita, noi viviamo di fatti, di versi e di parole non dette, ma dettate dal cuore e percepite con l’anima nuda. Le parole e le sensazioni che leggo dopo averti scritto, sono per te, poesia. Sono per noi e per la vita di chi leggendo si emoziona. Quella vita mai vissuta prima che c’incontrassimo e che ci mescolassimo nei versi. Ma quella stessa vita, oggi ci osserva e ci sprona a viverla così, come possiamo e come sogniamo, perché sognare si può e non è peccato.

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LA PRIMA POESIA

“Quella che segue è la mia prima poesia che scrissi quando arrivai a Torino a soli  quindici anni. Oggi, forse,  – commenta Cossa – la scriverei in modo diverso, ma non sarebbe vera allo stesso modo”.

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Il treno

Il treno correndo mi portava via

dalla terra amata e dalla mamma mia.

Poco più di un bimbo son partito,

promettendo a tutti che sarei tornato.

Amavo la campagna e quei luoghi

ma dovevo emigrare per sognare

e vivere una vita nuova, come i giorni

che sognavo.

Quel giorno il treno correva veloce

avrei voluto urlare, ma ero senza voce.

La paura mi attanagliava il cuore

mentre il treno correva da ore.

Qualcuno mi chiedeva dove vai,

ma io pensavo solo ai miei guai.

Un nodo mi serrava la gola

e non riuscivo a dire una parola.

Tentavo di dormire e non pensare

a cosa mi aspettasse al mio arrivare.

Che cosa farò in città io mi chiedevo,

mentre il treno ancora correva

troverò un lavoro dignitoso,

e vivrò una vita decorosa.

Il sonno infine venne e sognai cose belle

e quando dal treno scesi titubante

l’emozione mi soprese e piansi.

Oggi voglio aggiungere che quel viaggio cambiò la mia vita, ma le cose belle che sognai, nonostante tutto, le sogno ancora e lo farò fino alla fine dei miei giorni perché ogni giorno vivo, non ho più paura e sogno ancora.

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L’ULTIMA LIRICA DELLA SILLOGE

La raccolta si conclude con questa lirica che ha dato il titolo alla silloge.

Non mi dimentico mai di chiamarti amore

Non so più se sei donna, se sei amore,

se sei sogno, o se sei solo poesia,

ma ti amo come fossi amore,

ti sogno come fossi vita,

ti scrivo ogni notte una poesia

e mi manchi perché sei il mio respiro.

Ma ora dimmelo tu, donna mia,

che cosa sono i tuoi occhi, il tuo volto,

e il tuo sorriso se non poesia?

Sai donna, sei tu la poesia da scrivere,

da amare, da sognare e da vivere

volando e cantando il titolo e i versi

dell’unico motivo che un cuore folle

e innamorato può intonare:

Non mi dimentico mai di chiamarti amore…

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LINK UTILI

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Profilo personale di Facbook: https://www.facebook.com/cossa.carmelo/

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100040197038297

Canale Youtube dove ci sono alcuni video e tante video poesie: https://www.youtube.com/user/carmelocossa

Incidente sul lavoro: operaio travolto da muletto

Questa mattina a Borgaro Torinese un operaio è rimasto incastrato in un muletto che stava guidando all’interno di un’azienda che si è ribaltato. Sul posto i vigili del fuoco, i carabinieri della compagnia di Venaria Reale, la polizia locale e gli ispettori dello Spresal dell’Asl To4. L’uomo, che fortunatamente non pare in gravi condizioni è stato estratto dal mezzo trasportato in ambulanza all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino.

Videomapping alto 200 metri: il Grattacielo della Regione illumina il Natale al Lingotto

È il primo Natale di piena operatività del Grattacielo Piemonte, che saluta Torino con un’illuminazione speciale per le festività natalizie e del nuovo Anno.
Le installazioni volute dall’amministrazione regionale per rendere sempre di più il Grattacielo e piazza Piemonte il nuovo cuore del quartiere Lingotto sono state realizzate anche grazie al contributo di Intesa Sanpaolo.
Fino a fine gennaio, a partire dalle 18 e fino all’una di notte, una nevicata stellata in videomapping con animazioni grafiche sarà proiettata ogni sera sulla facciata ovest del palazzo, mentre 16 stelle luminose incorniceranno piazza Piemonte fino alle prime luci dell’alba.«Abbiamo voluto trasformare il grattacielo in un grande biglietto di auguri al quartiere, alla città e al Piemonte tutto – dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore al Patrimonio Andrea Tronzano -. Un grazie particolare a Intesa Sanpaolo, il nostro “Grattacielo gemello”, per aver voluto supportare insieme a noi l’iniziativa. Questo Palazzo, che finalmente è completato e ospita tutti i dipendenti della Regione, è la casa di tutti i Piemontesi, come la piazza che proprio della nostra regione porta il nome e il nostro desiderio è di renderla sempre di più uno spazio di aggregazione e socialità».

I vincitori del Premio Paliotto

 INDETTO DAL ROTARY CLUB TORINO DUOMO

Sabato 16 dicembre scorso si è tenuta la premiazione dei vincitori del Premio Letterario e Fotografico Nazionale “Il Paliotto”, organizzato dal Rotary Club Torino Duomo e giunto alla sua terza edizione.

Nella prestigiosa cornice della Sala Garden del Best Western Plus Executive Hotel and Suits di Torino, il patron del Premio, Marco Novara, e la Presidente del Rotary Club Torino Duomo, Rachele Gatto, hanno annunciato i nomi dei premiati nelle due categorie: fotografia e letteratura.

La giornata ha visto una nutrita e appassionata partecipazione sotto lo sguardo attento di una giuria d’eccezione che vanta nomi di spicco nel panorama artistico e culturale come Michelangelo De Biasio, il fotogiornalista Toni Spagone e il fotografo Angelo Fiore, Titti Gabella, l’autore, editore e noto personaggio televisivo l’architetto Angelo Garini, la giornalista e scrittrice Sabrina Gonzatto, il giornalista, regista e conduttore Giulio Gragna, la scrittrice ed editore Laura Graziano, la docente e scrittrice Elisabetta Piras e il giornalista e critico letterario di Tuttolibri Bruno Quaranta.

La Presidente del Rotary Club Torino Duomo ha aperto la giornata nella maniera tradizionale per il noto Rotary Club, con il suono della campana. A seguire, il patron Marco Novara ha condotto l’evento in un’atmosfera molto piacevole e spontanea che ha portato a una partecipazione sentita, con qualche commossa lacrima da parte dei vincitori.

Provenienti da tutta Italia, i premiati hanno avuto la possibilità di illustrare brevemente le loro opere letterarie e fotografiche, descrivendo l’ispirazione alla loro origine. Dopo l’elenco delle Menzioni d’onore della giuria, è arrivato il momento della premiazione dei vincitori. I premi sono stati offerti in collaborazione con la casa editrice Lisianthus Editore che ha messo in palio la pubblicazione per l’opera vincitrice assoluta nella sezione letteratura inedita, Mattarte di Raffaello Lucchese, che ha fornito pregiate opere di antiquariato, e Realy Easy Star che ha prodotto immagini fine art, tra le quali anche illustrazioni della Divina Commedia di Gustave Doré, per la categoria fotografia.

Ad aggiudicarsi il Primo Premio nella sezione fotografia è stato Gianluca Scardazza con “Silentium” che ha ottenuto anche il Premio Assoluto della categoria con la sua “Oltre le linee”. Nella letteratura edita ha vinto nella sezione libri per bambini, “Le avventure di Carlo il Tarlo” di Valeria Panero e Luca Reano, i quali si sono aggiudicati anche il premio assoluto nella categoria Letteratura Edita. Si è aggiudicato il primo posto nella categoria letteratura edita, sezione narrativa, “Le radici nell’acqua” di Vincenza Lorusso. “Con te ovunque andrai” di Iria Berardi è stata l’opera premiata nella categoria dei libri inediti per bambini, mentre Enrico Cabianca ha trionfato nella categoria narrativa inedita con il suo giallo ambientato a Torino, “La dea muta – delitti senza nome” che ha vinto anche il premio assoluto dedicato agli inediti, aggiudicandosi così la pubblicazione dell’opera con la casa editrice Lisianthus Editore.

La giornata si è conclusa tra gli applausi degli astanti e il suono della campana in perfetto accordo con la filosofia rotariana che anche quest’anno ha saputo offrire un evento di alta valenza culturale, unendo due arti compenetrate come la letteratura e la fotografia in un evento che speriamo di rivivere anche il prossimo anno.

Mara Martellotta

Esposto Città della Salute, il commento della Regione

In relazione agli articoli di stampa riguardanti l’esposto presentato alla Procura della Repubblica dal presidente del Collegio sindacale della Città della Salute, l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi e l’assessore all’integrazione Socio-sanitaria della Regione Piemonte Maurizio Marrone commentano: «Dalla lettura dell’esposto sembra di capire che le condotte contestate risalgano a parecchi anni fa, prima dell’entrata in carica dell’attuale direzione generale, cui è doveroso riconoscere il massimo sforzo, in collaborazione con la procura di Torino, per addivenire al risanamento dell’azienda ospedaliera».

Panza (Lega) Ripartono i lavori della TAV, valichi alpini strategici per il futuro del Paese

 

Chiomonte – 18-12-2023- “Si è appena conclusa a Chiomonte l’inaugurazione del cantiere del tunnel di base della galleria per la Torino – Lione, un passo importante per il Piemonte, per il nostro Paese e per le connessioni europee – dichiara l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega e consigliere per la Montagna del ministro per gli Affari Regionali -. Un’opera fermata per troppo tempo, che servirà a dare rilancio e che avrà ricadute positive per il territorio non solo per la Valsusa, ma anche per tutta la nostra regione, un’opera che aspettavamo e che finalmente prende il via per dare delle risposte concrete ai cittadini; un’opera necessaria, insieme alle tante altre opere che dovranno essere avviate da qui in avanti e che dimostrano quanto la montagna, piemontese, italiana ed europea, con i suoi valichi, sia strategica per il futuro e il benessere del nostro Paese e dell’intero continente. Bene così, avanti con l’Italia di sì” – conclude Panza.

Così in una nota l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega e Consigliere per la Montagna del ministro per gli Affari Regionali.

Scontro tra auto: muore un uomo, ferite due donne

In un violento scontro tra due auto è deceduto un uomo di 52 anni e  due donne hanno riportato ferite da codice giallo. Il grave incidente è avvenuto a Vercelli. Sul posto i soccorsi del  118 e  le forze dell’ordine per accertare la dinamica dell’incidente.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Scuola e sport di montagna, contributo regionale

“La montagna entra in classe: gli sport che ce la fanno conoscere”: il bando regionale che avvicina i giovanissimi alla montagna assegna 190mila euro a 96 scuole statali piemontesi del primo ciclo. Rispetto allo scorso anno scolastico, quest’anno vi è stato un incremento del contributo regionale di 500 euro. Ogni scuola riceverà al massimo 2 mila euro per realizzare il proprio progetto nell’anno scolastico 2023-2024. Le risorse saranno così suddivise: 42 scuole di Torino e territorio della Città metropolitana, 23 del Cuneese, 10 del Biellese, 5 del Vercellese, 5 dell’Alessandrino, 5 dell’Astigiano, 4 del Verbano, 2 del Novarese.“Abbiamo incrementato le risorse per consentire ai nostri giovani di conoscere meglio l’ambiente montano e apprezzarne le caratteristiche grazie alle attività sportive maggiormente praticate nei vari territori. È un’ulteriore misura a tutela delle scuole presenti nelle realtà montane, il cuore pulsante delle piccole comunità da proteggere e valorizzare grazie alla riscoperta di un passato che aiuta a costruire un futuro denso di opportunità” dichiara l’Assessore a Istruzione e Merito della Regione Piemonte, Elena Chiorino.
IL PROGETTO
Le istituzioni scolastiche ammesse al contributo possono organizzare, eventualmente, previo preventivo accordo con l’Arpiet (associazione regionale degli impianti sciistici che promuove il Sistema Neve Piemonte in accordo con le iniziative della Regione), analogamente agli anni scorsi, una giornata sulla neve in una località sciistica tra quelle direttamente aderenti all’associazione e usufruire di un servizio di trasporto gratuito. Obiettivo del progetto è far conoscere agli alunni il territorio montano che caratterizza ampia parte della regione, attraverso la pratica degli sport come sci, arrampicata, trekking, snowboard, ciaspolate, escursioni naturalistiche. La montagna è innanzitutto natura e merita un approccio rispettoso. Grazie agli sport praticati insieme all’aria aperta, gli alunni potranno sperimentare comportamenti e stili di vita orientati alla salute, al benessere, al rispetto, alla socializzazione, all’inclusione, nella consapevolezza che lo sport costituisce il naturale completamento dell’attività formativa svolta nelle scuole.

Semaforo antismog: da  martedì 19 dicembre scatta il livello 1 (Arancio)

Da  oggi martedì 19 dicembre, e fino a mercoledì 20 dicembre 2023 compreso (prossimo giorno di controllo), le misure di limitazione del traffico passeranno al livello 1 (arancio).

I dati previsionali forniti  da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Alle limitazioni strutturali in vigore, per il trasporto persone si aggiungerà il blocco dei veicoli diesel con omologazione Euro 5 valido tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19, mentre il blocco dei veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 si prolungherà alle giornate di sabato e domenica, sempre dalle ore 8 alle 19.
Stessa regola anche per i veicoli adibiti al trasporto merci, che vedranno il divieto di circolazione estendersi ai diesel con omologazione Euro 3 ed Euro 4 su tutti i giorni (festivi compresi), sempre con orario 8-19.

Con l’attivazione del livello arancio si fermeranno anche tutti i veicoli dotati di dispositivo “Move In”, in quanto comunque soggetti alle limitazioni temporanee della circolazione veicolare conseguenti alle previsioni di perdurante accumulo degli inquinanti nell’aria.

Si ricorda infine che eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale