ilTorinese

Scopre grave malattia, ragazza di 15 anni muore due mesi dopo in ospedale

La malattia era stata scoperta circa due mesi fa e nonostante le cure e il ricovero al Regina Margherita di Torino  è morta a soli 15 anni Federica Pescio, giovanissima ragazza novarese. Era appassionata di danza e praticava sport, la sua morte ha destato grande dolore a Novara. Lascia la mamma e il papà. I funerali si svolgeranno venerdì.

Auguri a: Andrea Belotti, 30 anni

 

⚽️ Tanti auguri ad Andrea Belotti che oggi compie 30 anni.
Indimenticato centravanti e capitano del Toro per 7 anni,dal 2015 al 2022.Cento gol segnati in campionato con la maglia granata.
Da due anni gioca nella Roma di Mourinho. Attaccante forte fisicamente, giocatore veloce, forte nel gioco aereo e potente nel tiro, ha iniziato la sua carriera nell’Albinoleffe. Passato al Palermo nel 2013, ha vinto il campionato di serie B l’anno successivo. Dal 2016 ha fatto parte della nazionale maggiore, con cui nel 2021 ha vinto i Campionati europei.Nell’Italia ha giocato 44 partite e segnato 12 gol.

Enzo Grassano

Sì Tav, Giachino: “Un grazie a Salvini, Cirio, Lo Russo”

Caro direttore, a nome  della Piazza Castello SITAV del 10.11.2018, ringrazio il Ministro SALVINI, CIRIO e LORUSSO di averci riconosciuto il merito di aver salvato l’opera che la forte presenza dei 5 stelle in Comune a Torino e al Governo del Paese aveva messo in discussione come non mai.
Posso dire di ben rappresentare la Piazza SITAV avendo firmato io , a nome di SILAVORO, la richiesta in Questura per la autorizzazione della Piazza per la nostra Manifestazione del 10 Novembre 2018 e per aver lanciato la Petizione su Change.org a favore della TAV che raccolse oltre 114.000 adesioni.
Il successo di quella Piazza pacifica e ordinata e’ nel ricordo di tutti i torinesi e piemontesi di buona volontà . Come è stato detto dal Presidente Cirio la nostra Piazza , la più partecipata del dopoguerra, riuscì a fare ciò che non era riuscita a fare la politica, esprimere il NO alla Decrescita , il SI alla Crescita e al lavoro.
Non posso non ricordare l’appoggio dei giornali Online  in quei giorni di grande passione. Il fatto che ieri i tre vertici Istituzionali abbiano riconosciuto il merito a quella Piazza molto ordinata di aver aiutato le forze politiche e il Parlamento a prendere la decisione più giusta nell’interesse del Paese e’ per me motivo di orgoglio che voglio inviare attraverso il Suo giornale ai torinesi e piemontesi di buona volontà che aderirono alla nostra Manifestazione.
Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO

Nuovo collegamento tra i corsi Grosseto e Venezia

A partire dalle ore 12.00 circa di giovedì 21 dicembre verrà aperto al traffico il nuovo collegamento viabile tra i corsi Grosseto e Venezia.

La nuova arteria consentirà di migliorare l’accessibilità a corso Venezia e alla Torino-Caselle dalla zona nord della città, riducendo il traffico che attualmente transita sulle vie Breglio e Lauro Rossi. Con la nuova viabilità si potrà accedere facilmente a Corso Venezia anche da Via Sospello.

Contestualmente è prevista l’attivazione di due nuovi impianti semaforici che consentiranno la gestione dei nuovi percorsi viabili e che verranno in seguito collegati al controllo centralizzato che si adatta alle condizioni di traffico.
Intanto i lavori di riqualificazione proseguono sull’interno 53 di corso Grosseto e sulle aree verdi di circa 12mila metri quadrati, dove troveranno sistemazione un centinaio di nuove piante, tra alberi e arbusti.

Il completamento dei lavori è previsto per la fine di marzo 2024.

Due nuovi autovelox fissi in corso Casale

Due nuovi autovelox entreranno in funzione in corso Casale, in prossimità del numero civico 246.

I due dissuasori di velocità ‘ TruBOX’ a cabina idonei a contenere al proprio interno i misuratori ‘ Telelaser TruCAM HD’ in dotazione al Corpo di Polizia municipale della Città di Torino’ sono stati posizionati questa mattina lungo entrambi i sensi di marcia a poca distanza dall’attraversamento pedonale.

L’installazione è stata curata da 5T, su indicazione degli uffici della Mobilità e della Polizia municipale.

Nei prossimi giorni è prevista la posa della segnaletica stradale dedicata che indica la

presenza dei due dispositivi e, una volta completata, si potrà procedere alla loro attivazione.

La morte dell’artista Giovanni Anselmo

La vita di Giovanni Anselmo, artista di fama internazionale e tra i più importanti esponenti dell’Arte povera, si è conclusa ieri a Torino, la città in cui ebbe inizio la sua carriera. Tra le sue ultime opere, la nuova Luce d’Artista Orizzonti. Aveva 89 anni.

 

L’esordio nel 1967 alla Galleria Gian Enzo Sperone, poi le mostre con gli artisti dell’Arte povera, guidati da Germano Celant, il critico d’arte che diede il nome al movimento. Nel corso della sua carriera partecipò tre volte alla Biennale di Venezia e vinse il Leone d’oro per la Pittura nel 1990.

“Apprendo con grande dolore della scomparsa di Giovanni Anselmo” – ha dichiarato l’assessora alla Cultura della Città di Torino, Rosanna Purchia -. “Un grande Maestro, di rilievo internazionale, tra i protagonisti dell’Arte Povera, che proprio quest’anno ha offerto alla nostra città la sua creatività per regalarci una nuova Luce d’Artista, Orizzonti. Ho avuto l’onore e il piacere di ascoltare dalle sue parole il racconto di quest’opera, capace di estendere il nostro orizzonte oltre i confini di una piazza, in una giornata piena di luce che inondava la sua stanza. Ci consola e ci riempie di orgoglio sapere questa splendida opera, forse la sua ultima, continuerà ad illuminare la nostra città.”

Nelle sue opere Anselmo ha rappresentato le energie del cosmo e della vita, riflettendo su concetti come la gravità, l’equilibrio e le forze della natura. Con l’opera Orizzonti, che da quest’anno arricchisce il progetto delle Luci d’Artista di Torino, l’artista ha voluto mettere in relazione un luogo di Torino, piazza Carlo Alberto, dove l’installazione luminosa è allestita, con uno spazio più ampio, globale, geografico e infine cosmico, superando gli orizzonti stessi della città. Un intervento che nelle intenzioni dell’artista permetterà allo spettatore, così come al passante casuale, di andare “oltre” il mero dato spaziale in cui si trova a vivere in quel momento. L’installazione si compone di 4 luci di colore blu che rappresentano le parole Nord, Est, Sud e Ovest, i 4 punti cardinali. Le luci sono visibili contemporaneamente dal centro della piazza, così da permettere a chiunque passi di orientarsi, cercando la propria direzione nello spazio.

Lo Schiaccianoci al “Concordia”. Con il Balletto del Teatro dell’Opera della Romania

Teatro Concordia, corso Puccini, Venaria Reale (TO)

Giovedì 21 dicembre, ore 21

 

 

 

Uno dei balletti più affascinanti della storia della danza classica “Lo Schiaccianoci” con il corpo di ballo del Teatro dell’Opera Nazionale della Romania. Per le sue caratteristiche di favola a lieto fine e per la vicenda pervasa da un’atmosfera fatata di festa, “Lo Schiaccianoci” è diventato un balletto che ammalia i bambini e incanta gli adulti.

La conclusione è segnata dal Valzer dei Fiori, dopo il quale Clara si ritroverà nella sua poltrona con il suo schiaccianoci in grembo, felice di questo sogno di Natale.

 

TRAMA

 

ATTO I

Durante la vigilia di Natale, agli inizi del XIX secolo, il sindaco indice una festa per i suoi amici e per i loro piccoli figli. Questi, in attesa dei regali e pieni di entusiasmo, stanno danzando quando arriva il signor Drosselmeyer, un amico di famiglia, che porta regali a tutti i bambini, intrattenendoli con giochi di prestigio, nonostante all’inizio incuta paura ai bambini. Egli ordina di far portare a casa alcuni giocattoli meccanici. Ad un gesto della sua bacchetta, tre pupazzi appaiono – uno Schiaccianoci, un Arlecchino, una bambola e un re dei topi. Alla sua prediletta, Clara, regala uno schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto. Arrivano, così, alla festa anche i parenti, che si uniscono alla festa danzando. Clara, stanca per le danze della serata, dopo che gli invitati si ritirano, si addormenta sul letto e inizia a sognare. È mezzanotte, e tutto intorno a lei inizia a crescere: la sala, l’albero di Natale, i giocattoli… e soprattutto una miriade di topi che cercano di rubarle lo schiaccianoci. Clara tenta di cacciarli, quando lo Schiaccianoci si anima e partecipa alla battaglia con i soldatini di Fritz: alla fine, rimangono lui e il Re Topo, che lo mette in difficoltà. Clara, per salvare il suo Schiaccianoci, prende la sua ciabatta e la lancia addosso al Re Topo, distraendolo; Lo Schiaccianoci lo colpisce uccidendolo. Ed ecco che lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe, e Clara lo segue, entrando in una foresta innevata. L’Atto si chiude con uno splendido Valzer dei Fiocchi di Neve.

 

ATTO II

I due giovani entrano nel Regno dei Dolci, dove al Palazzo li riceve la Fata Confetto, che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue avventure, e di come ha vinto la battaglia col Re Topo. Subito dopo, tutto il Palazzo si esibisce in una serie di danze che compongono il Divertissement più famoso e conosciuto delle musiche di Čajkovskij e che rendono famoso il balletto, culminando nel conosciutissimo Valzer dei Fiori. Dopo, il Principe e la Fata Confetto si esibiscono in un Pas de deux, dove nelle variazioni si può riconoscere il suono della celesta, strumento usato da Čajkovskij per la variazione della Fata Confetto. Il balletto si conclude con un ultimo Valzer, e il sogno finisce: una volta svegliata, Clara ripensa al suo magico sogno abbracciando il suo Schiaccianoci.

 

Giovedì 21 dicembre, ore 21

Lo Schiaccianoci

Musiche di P.I. Tchaikovsky

Coreografie: M. Petipa

Corpo di ballo: Balletto del Teatro dell’Opera Nazionale Rumena

Biglietti: intero da 38 a 48 euro, ridotto bambini e gruppi da 30 a 42 euro, visibilità ridotta 20 euro

Champions League, ecco il sorteggio

Sorteggio Champions League

Sono stati sorteggiati gli ottavi di finale di Champions League:l’urna non è stata, particolarmente,benevola nei confronti delle tre squadre italiane presenti nella competizione.
È andata abbastanza bene all’Inter che affronterà l’Atletico Madrid mentre è andata decisamente male alla Lazio che sfiderà il Bayern Monaco ed al Napoli contro il Barcellona,due sfide,sulla carta, proibitive.
Ecco il calendario delle gare
ANDATA
13 FEBBRAIO: Copenhagen-Manchester City e Lipsia-Real Madrid
14 FEBBRAIO – LAZIO-Bayern Monaco e PSG-Real Sociedad
20 FEBBRAIO – INTER- Atletico Madrid e PSV-Borussia Dortmund
21 FEBBRAIO – NAPOLI-Barcellona e Porto-Arsenal

RITORNO
5 MARZO – Bayern Monaco-LAZIO e Real Sociedad-PSG
6 MARZO – Manchester City-Copenhagen e Real Madrid-Lipsia
12 MARZO – Barcellona-NAPOLI e Arsenal-Porto
13 MARZO – Atletico Madrid-INTER e Borussia Dortmund-PSV

Enzo Grassano

Tutto esaurito per il Concerto di Natale dell’Orchestra RAI diretto da Fabio Luisi

In  programma venerdì 22 dicembre

 

Tutto esaurito per il Concerto di Natale dell’Orchestra RAI diretto da Fabio Luisi, venerdì 22 dicembre alle 20.30 all’Auditorium RAI “Arturo Toscanini” di Torino, con diretta su Radio 3 e in live streaming sul portale di RAI Cultura.

Sul podio il direttore emerito dell’Orchestra RAI Fabio Luisi, che ricopre importanti incarichi anche presso la Dallas Symphony Orchestra e la NHK Symphony Orchestra di Tokyo.

Per il Concerto di Natale che ha fatto registrare il tutto esaurito, Luisi ha proposto la scelta delle più celebri pagine del balletto, dal “Valzer dei fiocchi di neve” alla “Danza della Fata Confetto”, passando per il divertissement come le danze spagnola, araba, cinese e russa. L’idea per Lo Schiaccianoci rappresentato trionfalmente al teatro Mariinskij di San Pietroburgo con le coreografie di Marius Petipa e Lev Ivanov, fu suggerita a Čajkovskij da un racconto di Alexandre Dumas padre, intitolato “Histoire d’un casse-noisette”(Storia di uno schiaccianoci), che a sua volta riprende una fiaba di Hoffmann dal titolo “Nussknacker und Mausekönig”(Schiaccianoci e il Re dei Topi) pubblicata nel 1816. Il balletto conserva la medesima opposizione tra la sfera onirica e quella del reale che caratterizzava la favola. Si sa che Lo Schiaccianoci, insieme agli altri due titoli basati sulla musica di Čajkovskij, “La Bella addormentata “ e “Il lago dei cigni”, è uno dei punti d’arrivo del balletto romantico, che pochi anni dopo entrò in una crisi profonda. Perché questo passaggio avvenne proprio in Russia? Il balletto romantico, nato dalle culture francese e italiana a metà dell’Ottocento, aveva trovato in Parigi e Milano i suoi centri più vivi e produttivi; ma fu in Francia, più che in Italia, che si sviluppò quella tecnica aerea che ancora oggi regge la danza classica. L’Italia era divisa, impoverita, mentre a San Pietroburgo c’erano mille possibilità e i migliori coreografi parigini e le migliori ballerine italiane trovarono ospitalità al Mariinskij e nelle altre scene russe, compreso il Bols’oj di Mosca. Marius Petipa, marsigliese, divenne nella seconda metà dell’Ottocento il re del balletto in Russia, dove non esisteva praticamente nulla di originale. Grazie a lui si formarono le prime scuole e nacque l’amore per la danza che poi produsse i maggiori interpreti del Novecento.

Lo Schiaccianoci fu in primo luogo un balletto borghese, e non è da sottovalutare questa qualità perché sarà proprio questo tipo di racconto ad aprire spazi alle prime avanguardie moderate: se è vero che nell’anima di Clara-Maria c’è un sogno romantico con il consueto bel principe nel regno dei piaceri infantili, è altrettanto vero che Clara non ha alcuna chance di diventare regina o principessa. Resterà, finito il sogno, una brava ragazza della borghesia tedesca. Durante la vigilia di Natale, in casa del Stahlbaum, arriva un amico, il signor Drosselmeyer, carico di doni. Alla piccola Clara viene regalato uno schiaccianoci a forma di soldatino. Nei sogni della bambina sarà il principe azzurro, ma prima che scocchi l’ora del lieto fine ci saranno molte avventure da affrontare.

Due grandi valzer, quello dei Fiocchi di neve alla fine del primo atto e quello dei Fiori nel finale, racchiudono in modo ammirevole un classico del balletto il cui fascino intramontabile non ha mai smesso di far sognare grandi e piccini.

 

 

Auditorium Rai “Arturo Toscanini”, Piazza Rossaro, Torino

0118104996

 

Mara Martellotta

Vincenzo Sciortino nuovo presidente Anpas Piemonte

Il Consiglio Regionale riunitosi il 14 dicembre ha individuato in Vincenzo Sciortino, già vicepresidente di Croce Verde Torino, il nuovo presidente di Anpas Comitato Regionale Piemonte per l’attuale mandato 2022/2026 e in Michele Isoardi il vicepresidente. Michele Isoardi è anche presidente della Croce Verde di Saluzzo.

«Rappresentare e curare l’inestimabile valore del volontariato di pubblica assistenza piemontese – commenta il neo presidente Vincenzo Sciortino – è per me motivo di orgoglio e di grande responsabilità. La Presidenza, la Direzione e l’intero Consiglio Regionale Anpas sono impegnati in tutte le loro funzioni per rispondere ai bisogni emergenti delle nostre organizzazioni e conseguentemente delle comunità in cui sono presenti. Le volontarie e i volontari costituiscono il capitale essenziale del nostro movimento. Attraverso il loro agire passa lo sviluppo della cultura della solidarietà e dei diritti, la promozione della crescita civile e dell’educazione alla cittadinanza attiva. A essi dedicheremo dunque prioritariamente risorse e azioni, per il sostegno e lo sviluppo delle realtà associative di cui fanno parte. Buona strada a tutti».

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 81 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.