E’ morto a Biella a 91 anni il commendatore dell ‘Ordine Mauriziano Mario Coda, una vita per il socialismo democratico e l’ideale monarchico. Le sue idee potevano essere anche considerate un ossimoro vivente, mentre l’idea di una monarchia nordeuropea poteva essere un’ipotesi possibile, anche se oggettivamente lontana dalla storia sabauda. Fu un socialista saragattiano in un terra, quella biellese , ricca di tradizioni socialiste riformiste, che espresse anche dei parlamentari. Coda ,che fu consigliere e assessore comunale di Biella, avrebbe potuto rappresentare in Parlamento la sua zona, ma gli fu preferito un tal Barbera che non aveva storia e venne eletto al Senato. La politica anche nella prima repubblica andava così. Coda aveva un rapporto diretto con Saragat che lo invitava a pranzo quando era in vacanza in Valle d’Aosta. Sicuramente ha conservato testimonianze preziose di questa lunga amicizia che in parte ho condiviso. Il PSDI era il partito di Nicolazzi e di Magliano e un uomo di vasti interessi culturali come lui doveva sentirsi a disagio in un partito di grandi e nobili ideali , ma totalmente assoggettato al clientelismo che privilegiava i mediocri e i procacciatori di tessere. Un suo grande amico Marziano Magliola che fu anche lui assessore a Biella , scelse di entrare nel PRI, stanco di una stagnazione politica mortificante.
E’ morto a Biella a 91 anni il commendatore dell ‘Ordine Mauriziano Mario Coda, una vita per il socialismo democratico e l’ideale monarchico. Le sue idee potevano essere anche considerate un ossimoro vivente, mentre l’idea di una monarchia nordeuropea poteva essere un’ipotesi possibile, anche se oggettivamente lontana dalla storia sabauda. Fu un socialista saragattiano in un terra, quella biellese , ricca di tradizioni socialiste riformiste, che espresse anche dei parlamentari. Coda ,che fu consigliere e assessore comunale di Biella, avrebbe potuto rappresentare in Parlamento la sua zona, ma gli fu preferito un tal Barbera che non aveva storia e venne eletto al Senato. La politica anche nella prima repubblica andava così. Coda aveva un rapporto diretto con Saragat che lo invitava a pranzo quando era in vacanza in Valle d’Aosta. Sicuramente ha conservato testimonianze preziose di questa lunga amicizia che in parte ho condiviso. Il PSDI era il partito di Nicolazzi e di Magliano e un uomo di vasti interessi culturali come lui doveva sentirsi a disagio in un partito di grandi e nobili ideali , ma totalmente assoggettato al clientelismo che privilegiava i mediocri e i procacciatori di tessere. Un suo grande amico Marziano Magliola che fu anche lui assessore a Biella , scelse di entrare nel PRI, stanco di una stagnazione politica mortificante.





Il generale Vannacci, in cerca di facile pubblicità, annuncia sui social una riscrittura della storia del fascismo, tema sul quale non ha la ben minima competenza. La tendenza degli ex militari a scrivere di storia non è così rara. Ma Vannacci ha superato tutti.
