ilTorinese

Attacco cardiaco sui binari di Porta Nuova, uomo salvato dalla Polfer

Un anziano nei pressi del  binario  a Porta Nuova in attesa di prendere il treno si è sentito male. Prontamente attivo il Centro Operativo Compartimentale della Polizia Ferroviaria che ha allertato il 118 e le pattuglie del Settore Operativo di Torino Porta Nuova. Gli agenti  Polfer sono intervenuti in modo celere  con il defibrillatore. L’ agente abilitato al primo soccorso e all’utilizzo del D.A.E., effettuava tempestivamente le manovre di rianimazione, tra cui anche la respirazione cardio-polmonare. L’anziano ha ripreso i parametri vitali e subito dopo è stato trasportato d’urgenza con ambulanza presso l’ospedale più vicino.

(foto archivio)

“Salario minimo, colpito e affondato!”

Affondato o meglio neanche preso in causa, dura e triste realtà quella dell’ultima notizia di ieri dalla Camera: il nostro Paese dovrà dire definitivamente addio al Salario minimo, almeno fino a quando questa maggioranza sarà al Governo.

Un’ opposizione schierata contro questa scelta, con i vari partiti che in aula hanno dimostrato la loro amarezza stracciando il disegno di legge e voltando le spalle ai colleghi presenti; Azione e Italia Viva astenuti al voto, hanno comunque messo agli atti la loro preoccupazione per la situazione.    

Tecnicamente cosa è successo nella giornata di ieri, la maggioranza anziché bocciare o presentarne uno emendamento soppressivo nei confronti dell’opposizione,ha sostituito la proposta delle opposizioni delegando il Governo a legiferare sul tema, portando così il testo al Senato.

Consapevoli che la maggioranza si è opposta sin da subito alla questione Salario minimo, tanto da interpellare il CNEL, il quale ha sostenuto il punto di vista della maggioranza affermando con studi appositi che in Italia non si ha bisogno di questa legge, piuttosto si dovrebbe rafforzare la contrattazione collettiva. Ora quali sono i problemi, li si può risolvere con il rafforzamento della stessa? Ci sono milioni di lavoratori che si trovano fuori da questa contrattazione o che si imbattono in contratti come COCOCO o finte partite iva e via dicendo, scaturendo cosi la nascita di sindacati “pirata” che facendo firmare dei contratti poco onesti, seppur in percentualeminima, comprimono il potere rappresentativo delle sigle sindacali.

Il salario minimo non è certo una bacchetta magica, non è del tutto risolutivo e basti pensare al lavoro in nero, perché ovviamente se un datore di lavoro ad oggi non ripeta le normative non rispetterebbe nemmeno il minimo salariale, il “ma” sulla questione è il seguente : studi riportano che nei paesi in cui è stato applicato il salario minimo si hanno avuto riscontri positivi sia in termini di salari, ovvero che salgono, sia in termini di occupazione, 21 Paesi su 27 lo hanno applicato in Europa e, negli Stati come Danimarca o Austria che non hanno legiferato pro salario minimo hanno comunque paghe di base più alte che nel nostro Paese .

Per l’inconfutabile validità di queste ragioni tutta l’opposizione si è mostrata «capace di un atteggiamento costruttivo e di un grande impegno parlamentare» così secondo Matteo Ricchetti di Azione, che ha aggiunto « il governo Meloni ha via via dimostrato quello che oggi appare lampante: nei confronti del lavoro povero, della condizione di milioni di italiani, non c’è alcun interessi». Dello stesso avviso Daniela Ruffino, deputata piemontese di Azione, che ha dichiarato « A Meloni è mancato il coraggio di dire no a un istituto presente in quasi tutti i Paesi europei con rare eccezioni. Ha scelto di ignorare la condizione di umiliante sfruttamento a cui sono costretti oltre 3,5 milioni di italiani. Il governo aveva tutto il diritto di eccepire sull’entità monetaria della proposta (9 euro) e confrontarsi con le opposizioni. Ha preferito girarsi dall’altra parte salvo leggere agenzie irridenti in cui lamaggioranza si dice “a fianco dei lavoratori».

Sarebbe un parametro oggettivo il salario minimo poichè permetterebbe al lavoratore: in primis di constatare se si trovi davanti un contratto irregolare, dato il minimo stimatosui 9 euro lordi orari e in secondo luogo fungerebbe d’ aiuto ai vari ispettorati del lavoro per verificare con semplicità le condizioni lavorative.

Insomma una cosa è certa‘ Italia ha bisogno di leggi chiare ed oggettive dove l’ interpretazione venga meno; disturberebbe qualcuno avere un parametro chiaro sul quale basarsi per non cadere in varie truffe? Evidentemente si. Vedremo ora il Governo cosa si inventerà per risolvere il problema, sempre se vuole risolverlo… a me francamente non sembra.

Federico Audero (Azione Piemonte)

   

La Regione: “Il grattacielo farà risparmiare 18 milioni l’anno”

Finire un’opera incompiuta era un dovere verso i cittadini piemontesi

Pubblichiamo di seguito la nota della Regione Piemonte, dopo il sopralluogo dei capogruppo di opposizione al Grattacielo regionale

 

Finire il grattacielo della Regione, opera incompiuta da oltre 10 anni e lasciata tale anche dalla precedente amministrazione, è un impegno serio e preciso che ci eravamo presi con i cittadini. E che abbiamo rispettato. Un’operazione portata avanti nei tempi previsti con i dipendenti trasferiti in modo graduale, con un preciso piano che in sette mesi ha portato gli oltre 2000 dipendenti a prendere possesso degli uffici in Piazza Piemonte. Ricordiamo inoltre che questa operazione ha consentito alla Regione, e di conseguenza ai cittadini, di poter risparmiare 18 milioni all’anno che diversamente erano utilizzati per affitto e gestioni di tutte le altre sedi decentrate.

In merito alla potabilità dell’acqua, durante il corso dell’anno sono state svolte diverse analisi: le prime a cura di SMAT S.p.a., poi dall’ASL Città di Torino, attraverso il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN), e nel mese di ottobre a cura di un laboratorio esterno accreditato per ottenere la verifica della qualità dell’acqua presso il Grattacielo Piemonte, ai sensi del recente D.Lgs. 23 febbraio 2023, n. 18.  Tutte le analisi effettuate attestano che i parametri di cui al D.Lgs 18/2023 rientrano in quelli previsti dalla legge.

Per quanto riguarda la gestione del traffico ascensori, si premette che i 12 ascensori attivi presso la torre svolgono in media 92000 viaggi a settimana; tale dato, se proiettato sull’anno, supera i 4,4 milioni di corse. Al fine di velocizzare i tempi di attesa, soprattutto nell’orario più critico, relativo alla pausa pranzo, è stato analizzato il traffico dei dipendenti in ingresso e uscita e modificato il software di gestione degli ascensori che garantisce l’ottimizzazione dell’utilizzo e dei tempi di attesa. Inoltre, periodicamente, viene effettuata verifica con l’operatore Schindler addetto alla manutenzione sull’uso degli ascensori ma non risultano blocchi.

C’è uno spazio, adibito a parcheggio gratuito, vigilato con ingresso da Via Passo Buole, che può contenere fino a 400 posti auto destinati ai dipendenti (circa 200), ai visitatori esterni (circa 90) e alle auto di servizio (circa 110). Sono compresi anche 12 posti auto per disabili. Detti stalli non sono però mai stati occupati completamente. Inoltre sono state installate anche le rastrelliere per biciclette e monopattini destinati a ospiti e dipendenti

E’ in corso la progettazione di un intervento di adeguamento degli ingressi finalizzato a ridurre l’impatto del vento nell’accesso al Palazzo, dovuto allo sbalzo termico tra interno ed esterno.

Enoteche regionali e Strade del vino, modello Piemonte

 A SISTEMA PER LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO

15 Enoteche regionali, 6 Strade del vino e del gusto, ambiti territoriali insieme a Piemonte Land of wine, il consorzio unicche rappresenta tutti i 14 consorzi di tutela del vino (riconosciuti dal Ministero), alle associazioni di produttori dell’agroalimentare, alle botteghe del vino e cantine comunali. Sono le realtà del mondo vitivinicolo ed enogastronomico piemontese che sono a sistema e che  si sono incontrate a Torino al Palazzo della Regione per presentare i progetti di valorizzazione delle eccellenze e dei territori di produzione.

L’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa sottolinea “Siamo partiti nel 2019 con l’approvazione di un nuovo regolamento, fortemente voluto dalla Regione, per dare un nuovo status alle Enoteche regionali, alle Strade del vino e del gusto e per la creazione degli ambiti territoriali. Abbiamo avuto un’ottima risposta dai territori e la Regione ha avuto il ruolo di coordinamento tra i diversi enti coinvolti. Oggi si è concretizzato un sistema per la promozione del brand Piemonte e siamo un modello unico in Italia invidiato da molti. Tra i vari risultati importanti abbiamo ottenuto il riconoscimento di Alto Piemonte e Gran Monferrato Città europea del vino 2024. Inoltre colgo l’occasione per annunciare che a marzo 2024 il Piemonte ospiterà il convegno nazionale dei Distretti del cibo”.

L’iter è iniziato con l’approvazione della Legge regionale n. 1/2019 Testo unico sull’Agricoltura, che ha permesso la nascita degli ambiti territoriali e a seguire di un Comitato di coordinamento e di un Comitato di Comunicazione.

La linea guida è lavorare in sinergia – precisa il direttore dell’Assessorato regionale all’AgricolturaPaolo Balocco – affinché non ci siano sovrapposizioni nelle attività di promozione tra Distretti del cibo, enoteche, consorzi e strade. Il Comitato di coordinamento delle Enoteche e delle Strade e Piemonte Land of wine sono due esempi organizzativi che permettono la realizzazione di progetti omogenei a favore di tutto il territorio regionale”.

Oggi parte ufficialmente l’attività del sistema Piemonte che vede protagonisti tutti i territori dalle Langhe e Roero all’Alto Piemonte e Monferrato, al Torinese, alle Terre Derthona e Colli Tortonesi, Doglianese e Alta Langa per valorizzare sui mercati internazionali tutte le eccellenze sotto un unico brand Piemonte”, dichiara Mario Arosio del Comitato di coordinamento delle Enoteche regionali e Strade del vino e del gusto del Piemonte.

Per Francesco Monchiero presidente di Piemonte Land of wineGrazie alla Regione che ha svolto un ruolo di coordinamentoPiemonte Land da dieci anni rappresenta i consorzi di tutela di 59 vini del Piemonte a denominazione. Oggi i consorzi a tutti gli effetti sono diventati anche enti di promozione sui mercati europei e internazionali e come Piemonte Land siamo disponibili a collaborare insieme alle Enoteche regionali e Strade del vino e del gusto per aiutare ad affermare il brand Piemonte”.

Per avere maggiori informazioni sulle Enoteche regionali e sulle Strade del vino e del gusto del Piemonte, e sulle iniziative in programma si può consultare il sito https://enotecheregionalipiemonte.com/

In allegato la mappa delle Enoteche regionali e Strade del vino e del gusto del Piemonte

SINTESI DATI:

– 15 ENOTECHE REGIONALI: Enoteca Regionale Acqui “Terme e vino”Enoteca Regionale del Barbaresco, Enoteca Regionale del Barolo, Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Enoteca Regionale Colline Alfieri dell’Astigiano, Enoteca Regionale delle Colline del Moscato, Enoteca Regionale di Gattinara e dell’Alto Piemonte, Enoteca Regionale del Monferrato, Enoteca Regionale di Nizza, Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, Enoteca Regionale del Roero 2.0, Enoteca Regionale del Biellese e della Serra, Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino Caluso (TO), Enoteca Regionale dell’Albugnano.

– 6 STRADE DEL VINO E DEL GUSTO: Strada del Vino e dei Sapori dei Colli Tortonesi, Terre Derthona. Strada del Barolo e Grandi Vini di Langa, Strada del Riso Vercellese di Qualità, Strada del Vino Astesana, Strada Reale dei Vini Torinesi, Strada dei Vini e dei Sapori dei Gran Monferrato.

– 7 AMBITI TERRITORIALI Langhe e Roero, Monferrato astigiano, Monferrato alessandrino, Torinese, Alto Piemonte, Terre Derthona e Gavi, Doglianese e Alta Langa

Sopralluogo delle opposizioni al Grattacielo regionale: “Ancora tante criticità”

“MODIFICARE L’ACCORDO SUL LAVORO AGILE”

 

Questa mattina i Presidenti dei gruppi di opposizione Silvana Accossato (Liberi Uguali Verdi), Giorgio Bertola (Gruppo Misto Europa Verde), Francesca Frediani (Gruppo Misto M40 Unione Popolare), Raffaele Gallo (PD) e Sarah Disabato e Sean Sacco (MoVimento 5 Stelle) e il vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle hanno effettuato un sopralluogo al grattacielo della Regione Piemonte unitamente ad alcuni rappresentanti sindacali. «Abbiamo voluto toccare con mano la situazione in cui lavorano i dipendenti regionali, constatando come permangano diverse criticità dovute al fatto che per mere ragioni elettorali si è voluto inaugurare una struttura non ancora pronta e finita, sacrificando così la qualità del loro lavoro. Oggi ci sono ancora locali in cui si gela, porte che non funzionano, aree non ancora aperte e che devono essere sottoposte a Scia, code all’entrata e all’uscita per il malfunzionamento degli ascensori. Inoltre, non abbiamo ancora avuto risposta sulla questione della legionella nell’impianto idraulico e alcune questioni legate all’accessibilita dei disabili sono da migliorare. Nell’occasione abbiamo manifestato la nostra solidarietà a Giulio Manfredi, dei Radicali e dipendente della Regione Piemonte, che aveva criticato la prova di evacuazione di qualche settimana fa in quanto non avvenuta in condizioni di sicurezza (dipendenti non avvisati, nessun annuncio su Intranet, nessuna comunicazione per mail e neppure messaggi tramite gli altoparlanti forse perché non funzionanti, quindi il tutto è avvenuto solo tramite passaparola). Manfredi è stato sanzionato senza che sia stata contestata la veridicità delle sue affermazioni, peraltro confermata dai sindacati, e gli è stata decurtata un’ora di stipendio per avere leso l’onorabilità dell’Ente, onorabilità che viene lesa solo se si dichiara il falso e non il vero. Infine, la Regione Piemonte ha un contratto sul lavoro agile che giudichiamo insufficiente, e la nostra proposta è di modificarlo conformandolo a quello del Consiglio regionale che è più avanzato e tutelante per i lavoratori e che potrebbe risolvere non poche criticità del grattacielo, diminuendo l’affollamento e quindi migliorando la qualità e la sicurezza. Proprio ieri l’analisi sul lavoro del Consiglio regionale ha dimostrato che grazie ad un buon accordo sul lavoro agile si è migliorata la produttività ed è diminuita sensibilmente l’assenza per malattia».

Sorpreso a rubare utensili prende a pugni guardia e carabinieri

In un supermercato in via Ivrea a Biella un 55enne con precedenti penali è stato colto sul fatto dall’addetto alla vigilanza mentre nascondeva degli utensili da lavoro nella propria giacca dopo averli presi  dallo scaffale. Nella successiva fuga ha aggredito l’addetto alla sicurezza colpendolo con un pugno. Arrivati i carabinieri il malfattore ha opposto resistenza fisica sferrando a un militare un pugno al volto ed un calcio alla gamba destra, prima di essere arrestato.

COP28, oggi pomeriggio in piazza anche Sinistra Ecologista

“Oggi pomeriggio saremo anche noi in piazza Castello per l’iniziativa promossa da CGIL, Legambiente e Fridays For Future Torino”, dichiarano i portavoce di Sinistra Ecologista, Alice Ravinale ed Emanuele Busconi. “La COP28 che si sta tenendo a Dubai rischia di tradire le aspettative e riportarci all’era fossile”.

“La conferenza è ospitata da uno dei principali paesi produttori di combustibili fossili, che da un lato, grazie alla sua sistematica violazione dei diritti umani, impedisce la piena partecipazione di attori della società civile portatori di manifestazioni di dissenso e dall’altro vuole utilizzare questa occasione per svolgere incontri nei quali discutere di ulteriori progetti di estrazione di idrocarburi”, affermano i portavoce della lista rossoverde.

“Anche l’azione del governo italiano durante la conferenza non va nella direzione di chiedere maggiori impegni per una rapida decarbonizzazione dell’economia mondiale e per una cessazione immediata dello sfruttamento di nuove risorse di combustibili fossili, condizione assolutamente necessaria per evitare una catastrofe climatica planetaria. Al contrario – sottolineano Ravinale e Busconi – i progetti del governo italiano nel settore dell’energia vanno nella direzione opposta, quella di fare dell’Italia un hub del gas anziché un modello per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico, per il quale l’Italia avrebbe tutte le condizioni per avere successo”.

“Lo scandaloso sconto di centinaia di milioni di Euro sulle tasse sugli extraprofitti delle compagnie energetiche che fanno ricorso al fossile disposto dal governo in queste ore ne è un’ulteriore dimostrazione”, denuncia Sinistra Ecologista.

“Per questo oggi saremo in piazza al fianco di chi richiama ad agire con urgenza, ben consapevoli che il contrasto alla crisi climatica passa anche dalle Città”, concludono Ravinale e Busconi. “Come testimonia la presenza del sindaco Stefano Lo Russo al Local Climate Action Summit tenutosi nell’ambito della COP28, la nostra amministrazione può diventare quella che mette la Città di Torino nella traiettoria di una vera transizione ecologica, giusta e solidale, e l’impegno per arrivare alla neutralità carbonica entro il 2030 assunto dalla Città di Torino deve essere perseguito con determinazione e portato come esempio e come impegno di fronte alla comunità internazionale”.

Sosteniamo l’arte ma senza troppe parole inutili

LIBERAMENTE  di Monica Chiusano

Alle volte, anche il potere della nostra passione per essa riesce a sostenere la sua valenza e la sua bellezza.
Nella selezione del gusto per le meraviglie del mondo da preservare, esistono anche una magia e una seduzione naturali capaci di rispettarla.
Facciamo però solo attenzione a non calpestarla rendendogli rispetto, con il garbo di chi vuol proteggerla e non certo deturparla !
Alla fine l’arte è anche energia pura capace di alimentarsi da sola, basta considerarlo!

Centro antiviolenza della Città di Torino, inaugurata la nuova sede

È stata inaugurata  in corso Unione Sovietica 220 d la nuova sede del Centro Antiviolenza della Città di Torino. Lavorerà per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, in sinergia con gli altri Centri antiviolenza e gli sportelli dedicati presenti sul territorio, assicurando accoglienza e protezione in emergenza per le donne maltrattate e i loro figli.

 

La terribile recente vicenda di Giulia Cecchettin ha scosso il Paese – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – e ci ha ricordato, nel modo più drammatico possibile, l’importanza di contrastare non solo il 25 novembre ma ogni giorno qualsiasi forma di violenza di genere. Per questo assume un’importanza ancora maggiore oggi inaugurare questa nuova sede per il Centro Antiviolenza della Città, che testimonia il nostro impegno concreto verso un fenomeno così odioso e ancora purtroppo presente all’interno della nostra società”.

Il Centro Antiviolenza della Città sarà un riferimento per tutte le donne che hanno necessità di chiedere aiuto sia attraverso il numero telefonico 1522, sia direttamente sul posto dove, in coordinamento con i servizi sociali territoriali, il Centro Relazioni Famiglie e il Progetto Aria potranno rivolgersi anche le vittime del recente fenomeno di  cyber stalking.

Nonostante l’incessante lavoro sul fronte della prevenzione e del contrasto della violenza contro le donne gli episodi di soprusi e femminicidi sono in costante crescita e vedono vittime di tutte le età e le condizioni socio economiche.

Nel 2022 il Centro antiviolenza della Città ha registrato 758 contatti telefonici e ha preso in carico 202 donne vittime di violenza. Grazie ai colloqui personali, alla consulenza legale, al supporto psicologico ed educativo-sociale e all’ospitalità in case rifugio le donne vengono sostenute attraverso tutto il percorso di allontanamento dalla situazione di violenza, anche grazie al lavoro sinergico con il Terzo Settore.

Grazie ai nuovi spazi sarà ampliata la possibilità di accesso, di ascolto, di colloquio, di presenza, di relazioni. In continuità con il lavoro svolto in questi anni le operatrici specializzate del Centro opereranno, in concerto con la donna, per garantire tutela, messa in protezione, supporto sociale ed educativo mettendo a disposizione tutti gli strumenti di sostegno al reddito, di ricerca del lavoro e della casa che la rete di opportunità pubbliche e del privato sociale offre.

Continuerà ad essere assicurato il sostegno psicologico attraverso professioniste dipendenti dell’Amministrazione e il supporto legale grazia alla collaborazione con le associazioni, in particolare Telefono Rosa e Casa delle Donne.

Nel centro Antiviolenza sarà facilitato l’accesso alla consulenza in termini preventivi, all’orientamento, al contrasto della violenza sotto le varie forme, anche economica, attraverso l’accompagnamento all’attivazione dei sostegni previsti (reddito di libertà, l’assegno di inclusione) e l’inserimento in percorsi lavorativi.

All’interno del Centro troverà ospitalità il Servizio Fior di Loto dell’associazione Verba, con cui la Città opera in sinergia, unico in Italia, a supportare le donne disabili vittime di violenza attraverso l’offerta di sostegni educativi, piscologici, legali, sanitari. Un ambito specifico è inoltre riservato, in collaborazione con il Servizio LGBT comunale, alla realizzazione dei percorsi individualizzati di uscita dalla violenza e inclusione sociale rivolti a donne transessuali e transgender.

Con la nuova sede la Città vuole dare un segnale forte di presenza sul territorio nella lotta alla violenza di genere. L’impegno dell’Amministrazione Comunale andrà oltre con la riapertura della Casa rifugio per garantire l’accoglienza in un luogo anonimo e la protezione rivolta a donne vittime di violenza, in particolare a coloro che vivono in condizioni di maggiore fragilità e vulnerabilità. Sarà un ulteriore tassello dedicato all’accoglienza nell’ambito di percorsi individualizzati per l’autodeterminazione in collaborazione con il privato sociale” ha dichiarato Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità.

Nelle scorse settimane la Città ha approvato le linee di indirizzo per avviare, in coprogettazione con il Terzo Settore e in stretta collaborazione e con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, un percorso di sistematizzazione di tutte le risorse dedicate alle donne vittime di violenza, inserito nel Piano di inclusione cittadino, che consentirà la realizzazione di progetti personalizzati, di cui è un tassello fondamentale la casa rifugio che verrà riaperta anche con il contributo della Compagnia.

La galleria Spazio44 presenta la mostra “Cristallinarte

“Una finestra sulla consapevolezza” di Flavia Vallarin

 

La galleria d’arte torinese Spazio44 vuol rendere omaggio ad un’arte inconsueta proponendo la mostra “Cristallinarte. Una finestra sulla consapevolezza”. Sarà un incontro importante quello del vernissage di sabato 9 dicembre dalle 16:30 alle 19:30 con Flavia Vallarin, artista, imprenditrice, studiosa di molte materie legate al mondo dell’arte e del benessere naturale.

La cristalloterapia entra nel mondo dell’arte per confermare quanto l’energia del colore della luce possano influenzare e creare percorsi dell’anima e del cuore: Flavia Vallarin è attenta studiosa di tali proprietà, che trovano nei suoi dipinti, quasi sculture tridimensionali, il fascino dell’attrazione immediata. Si osserva l’opera, si scoprono universi nascosti, si entra nella luce emessa dal cristallo e la magia è completa.

Flavia Vallarin è anche naturopata, specializzata in psicosomatica, arteterapia, cristalloterapia, aromaterapia, massaggio olistico, floriterapia, kinesiologia, thetahealing e enneagramma. È un’artista poliedrica che si è specializzata nella sperimentazione con i materiali, in particolare con i cristalli abbinati alla pittura, inseriti sulla tela in un vortice di luci e colori. La sua scelta è orientata alla ricerca e, anche in campo pittorico, volta ad approfondire il legame inscindibile tra gli elementi della terra e la creatività. L’utilizzo ancestrale da parte dell’uomo delle selci, dei pigmenti naturali e delle pietre per rappresentare il mondo esteriore e quello interiore dell’anima, trova in Flavia Vallarin una nuova frontiera e un nuovo spirito ricco di esiti didattici, pedagogici e curativi, all’insegna delle scoperte più recenti nel campo dell’arteterapia. La pittura diventa espressione delle nostre aspettative e dei nostri sentimenti, dei disagi e delle problematiche, riuscendo a far emergere le passioni umane attraverso un percorso quasi salvifico. Uno dei padri dell’arteterapia italiana, Piero Gilardi, fin dagli anni Sessanta individuava l’elemento autentico guaritore nel processo creativo più che nel risultato finale dell’opera. Considerava l’arteterapia basata sulla centralità della dimensione espressiva del processo artistico; questa potenzialità dell’arte permette di farci entrare in contatto con dimensioni dell’esperienza che faticano a emergere con le sole parole, e consente di dar loro forma e colore e di tradurle in un codice condivisibile.

Flavia Vallarin inserisce nella sua opera i cristalli e la immerge nella gestualità dei colori e dei liberi segni espressivi, completando questo percorso con elementi dinamici ed energetici che possiedono una funzione curativa.

Compito dell’artista è quello di saper cogliere le risorse necessarie per l’uomo, che si rivelano dalla Madre Terra, per dar vita alla metamorfosi più bella, dalla morte alla vita e dalla materia allo spirito.

 

Mara Martellotta